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per il quale «possibile» e «necessario» stica lungamente propugnata dalla


valgono piuttosto come predicati se- scienza contemporanea. Essa, a giudizio
mantici riferiti a enunciati. del fisico tedesco, non è più adeguata
Prendendo le mosse appunto da alla spiegazione della realtà così come
Kripke, nelle pagine conclusive del libro emerge dalla ricerca scientifica. Il
si raccomanda un’ulteriore investiga- mondo fisico si presenta, infatti, più si-
zione delle problematiche propriamente mile ad un organismo, ad una totalità, in
epistemiche attinenti alle due modalità cui ogni singola parte può coesistere so-
in esame, per meglio definirne la distin- lamente in relazione alle altre e con il re-
zione da quelle invece metafisiche. sto. Il superamento del paradigma mec-
canicistico impone, tuttavia, un ripensa-
Mario Coppola
mento delle metafore utilizzate per in-
terpretare il mondo. Ad esempio la me-
tafora della «lotta per la sopravvivenza»,
HANS-PETER DURR, Anche la scienza assunta dalla teoria dell’evoluzione
parla soltanto per metafore. La nuova re- come base della spiegazione del pro-
lazione fra religione e scienza, a c. di E. cesso evolutivo del vivente, porta a con-
Angeleri, Gabrielli Editori, Verona siderare le forme viventi perennemente
2015, pp. 192. in competizione tra loro. Un procedi-
mento espressivo come questo, peraltro,
Il volume raccoglie il pensiero ma- ha un notevole impatto anche sul piano
turo del fisico tedesco Hans-Peter Dürr, dell’agire umano, poiché assume impli-
allievo di Weiner Heisenberg. Lo si po- citamente una sorta di «darwinismo so-
trebbe considerare una sorta di testa- ciale» in virtù del quale le moderne so-
mento spirituale, dal momento che esso cietà basate sul consumismo giustificano
rappresenta l’ultima fatica dell’autore, comportamenti economici che, ad una
morto nel 2014. L’edizione italiana è attenta disamina, sono palesemente con-
stata curata da Emanuele Angeleri, fi- trari alla sopravvivenza della specie
sico anch’egli e, al contempo, studioso umana e legittimano uno sfruttamento
della tradizione ebraica. Nel suo com- insensato delle risorse. Un agire consa-
plesso si tratta di una riflessione che pevole e responsabile nei confronti del-
persegue lo scopo di offrire un para- l’umano e del nostro abitare il mondo
digma di comprensione delle rivoluzio- implica, infatti, che anche il nostro pen-
narie scoperte della fisica del XX secolo sare ed essere sia adeguato alla respon-
e in particolar modo della meccanica sabilità che comporta la nostra costitu-
quantistica. Lo stile di pensiero è parti- zione di esseri intelligenti.
colarmente originale, frutto di una sen- Per avere un’alternativa occorre
sibilità attenta al confronto con la filo- adottare la nuova prospettiva offerta
sofia e la religione, sensibilità peraltro dalla fisica quantistica, la quale conce-
non molto diffusa tra gli scienziati. pisce la realtà come una struttura di re-
Il nodo cruciale affrontato da Dürr, e lazioni – denominata da Dürr «realtà re-
su cui si insiste di continuo nelle pagine lazionale» – piuttosto che come una
del volume, riguarda la concezione ma- struttura materiale, una «realtà mate-
terialistico-meccanicistica e determini- riale» appunto, composta da particelle

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in movimento. In sostanza, la realtà non di un limite intrinseco a quello che si


è composta da strutture materiali im- può conoscere della natura. Esso non è
mutabili che interagiscono tra loro se- relativo alla nostra capacità di percepire
guendo schemi prestabiliti e quindi pre- o alla limitazione degli strumenti che
vedibili, come le particelle, ma da un utilizziamo, ma è connesso alla struttura
processo in continua trasformazione, da stessa del reale che, assieme alla interdi-
un passaggio da una forma all’altra pendenza tra l’osservatore e il fenomeno
composto da strutture prossime all’in- osservato, esibisce una realtà dinamica,
stabilità, ovvero da una particolare con- processuale, che sfugge a qualsiasi «ma-
figurazione del sistema che si mostra terializzazione». In altre parole, la realtà
estremamente sensibile a piccoli cam- è come un oceano di cui noi non ve-
biamenti che danno luogo a variazioni diamo che le increspature, ovvero le
nel tempo non prevedibili (il cosidetto onde, le quali tuttavia sono il risultato
«butterfly effect»). Ogni parte che com- della somma di innumerevoli processi di
pone il tutto non è isolata rispetto alle cui è impossibile una conoscenza esau-
altre, ma dipende da esse; in altre parole stiva, ma di cui individuiamo degli
ogni tentativo di spiegazione che astrae schemi che non esistono in sé, senza re-
una parte dalla totalità non coglie l’in- lazione con il resto, ma sono imposti
tima ed essenziale comunanza ed inter- dalla nostra percezione. La realtà mani-
dipendenza del tutto. festa così più una essenza «spirituale»
La materia vivente è l’espressione che «materiale», denominata dal fisico
macroscopica della realtà microscopica tedesco l’«Inafferabile».
studiata dalla fisica; in linea di principio Se la scienza, dunque, ci conduce a
tutta la natura, secondo Dürr, è «qual- considerare l’esistenza dell’«Inaffera-
cosa di vivente» proprio per la stretta bile», la religione nasce proprio sul ter-
conformità tra i processi macroscopici e reno di una relazione con esso. L’espe-
quelli microscopici, accomunati dalla rienza religiosa si costituisce come rela-
instabilità inerente alle strutture che li zione con l’«Inafferrabile» e l’essenza
compongono, la quale porta ad effetti dell’esperienza religiosa è l’intuizione –
imprevedibili. Pertanto quello che qua- ovvero un rapporto immediato – con
lifica il processo della natura vivente, esso attraverso immagini e metafore.
così come l’essenza dell’umano inserita «Anche la scienza – scrive Dürr – deve
intimamente nello sviluppo della natura, prendere cognizione del fatto che essa,
è l’apertura al futuro, ovvero la creati- come le religioni, non può descrivere
vità, la libertà. La concezione materiali- sufficientemente e adeguatamente la
stica è chiusa, perché non aperta al fu- realtà ‘vera’, ma solo tentare di spiegarla
turo; per essa qualsiasi processo do- con l’aiuto di metafore» (p. 127).
vrebbe procedere su una linea tempo- Scienza e religione sono, secondo il fi-
rale le cui cause, in linea di principio, sico, complementari, perché nella prima
siano determinabili rispetto agli effetti si predilige l’esattezza, la quale, ten-
punto per punto, ovvero prevedibili dendo a dividere e isolare, perde il con-
(determinismo). La meccanica quanti- testo; nella religione invece si predilige
stica ha mostrato l’esistenza di un limite la rilevanza, «così scienza e religione
inerente a questa visione deterministica, sono chiamati non solo a una riconcilia-

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zione, ma ancora più a restare coscien- quello trasmesso dalle fonti arabe con il
temente nei loro ruoli complementari, quale pure, nell’Argumentum, il filosofo
che necessariamente hanno bisogno fiorentino si confronta, in secondo
l’uno dell’altro» (p. 128). luogo il successo particolarmente dura-
turo di questo ritratto, frutto di una ac-
Alfonso Salvatore curata opera di selezione e interpreta-
zione delle testimonianze antiche. Nel-
l’Introduzione viene poi ricostruita, in
MERCURII TRISMEGISTI Pimander sive de modo particolarmente accurato, la vi-
potestate et sapientia dei, interprete cenda del testo del Pimander, sia nella
Marsilio Ficino, a c. di Maurizio Cam- tradizione manoscritta che in quella a
panelli, Aragno Editore, Torino 2011, stampa, al fine di operare una collazione
pp. CCLV+136. dei testimoni manoscritti e dell’editio
princeps del 1472 e di costituire un te-
La conclusione della versione latina sto filologicamente affidabile. Delle di-
del Pimander, avvenuta nel 1463, segna verse fasi di questo complesso lavoro di
l’inizio dell’intenso e sistematico pro- edizione Campanelli fornisce puntuale
gramma di traduzione e di riflessione ed esauriente spiegazione.
sulle fonti della prisca theologia intra- Restituita alla sua forma originaria, la
preso da Marsilio Ficino. Una versione, versione ficiniana – finora accessibile
dunque, che precede quella del corpus pressoché soltanto nella diffusa ma non
platonico e che rappresenta, di fatto, affidabile stampa del 1576 – consente
l’atto di nascita dell’ermetismo del Ri- un confronto più consapevole con que-
nascimento. L’edizione critica del testo sto testo «nuovo e cospicuamente con-
del Pimander ficiniano curata da Mauri- corde con la filosofia platonica e la ri-
zio Campanelli, pubblicata nella collana velazione cristiana» (p. XXXIX) e la
«Ficinus Novus» dell’editore Aragno, conseguente apertura di promettenti
ha il grande merito di rendere final- prospettive di indagine.
mente disponibile, in una forma atten-
Angelo Maria Vitale
dibile e sicura, una delle opere fonda-
mentali per una piena comprensione di
un aspetto essenziale della filosofia rina-
scimentale. STEPHEN CLUCAS, PETER J. FORSHAW, VA-
È la figura stessa di Ermete ad essere LERY REES (eds.), Laus Platonici Philo-
forgiata da Ficino con questa tradu- sophi. Marsilio Ficino and his Influence,
zione. Della costruzione del Trismegisto Brill, Leiden-Boston 2011, pp. 384.
umanistico, realizzata mediante un sa-
piente e scaltro utilizzo delle fonti – in A dispetto di talune, pur autorevoli,
particolare Cicerone, Lattanzio ed Ago- rappresentazioni tradizionali, il costante
stino – rende pienamente conto la progresso degli ultimi decenni nel
prima parte dell’Introduzione. In essa campo delle ricerche storico-filosofiche
viene chiarito, in primo luogo, il rap- relative alla modernità ha fatto emer-
porto tra «il nuovo Ermete, di matrice gere, in modo sempre più nitido, l’in-
classica e cristiana» (p. XXXIX) e fluente presenza dell’eredità di Marsilio

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