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Internet
La nuova arma di istruzione di massa
(o quasi)
L’incapacità o l’impossibilità di usare un computer
è già una nuova forma di esclusione sociale,
da eliminare al più presto
di NICOLA RABBI
Centro Documentazione Handicap di Bologna

P
eter è un quindicenne tedesco che de- infine può stampare il tutto o farne addirit-
ve scrivere una tesina sulle origini del- tura un testo multimediale che porterà, sal-
la seconda guerra mondiale; anche Ab- vato in un memoria mobile, al suo profes-
dou deve fare la stessa cosa ma abita in una sore. Le possibilità di Abdou saranno molto
cittadina interna del Senegal. A Peter, quan- minori e si potranno presumibilmente basa-
do torna a casa, basta accendere il compu- re su testi di carta forniti dalla scuola o tro-
ter per trovare via internet i testi, le imma- vati in biblioteca (nel caso la cittadina ne sia
gini e anche i filmati relativi al tema; può provvista). Anche Timoteo e Fabrizio hanno
confrontarsi via chat con un suo compagno un problema da risolvere, devono trovare
di classe e chiedere consigli on line altrove; informazioni per svolgere il servizio civile;
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ambedue abitano a Torino e a casa hanno usare solo parzialmente questi dispositivi.
un computer collegato a banda larga ad in- Questo vale anche per Abdoul; non basta
ternet. Il primo frequenta un istituto profes- dargli una connessione ma occorre anche
sionale, il secondo un liceo classico. A Fa- una istruzione apposita.
INFORMATICI brizio riesce facile trovare tutte le informa- Lo stesso concetto di capacità d’uso può
SENZA zioni utilizzando un motore di ricerca in mo- essere ulteriormente raffinato. La capacità
FRONTIERE dalità avanzata e poi tramite una rete socia- non riguarda solo la conoscenza tecnica de-
le raccoglie informazioni sui progetti mi- gli strumenti (conoscenza del sistema ope-
Un gruppo di gliori, sugli enti più disponibili; riesce persi- rativo, delle varie applicazioni…) ma passa
esperti di no a farsi un’idea dei progetti dove la sele- attraverso gli strumenti culturali che un in-
informatica sta zione dei volontari è meno dura. Timoteo dividuo possiede (il grado di cultura, la co-
invece, così restio ad usare il computer se noscenza del “mondo esterno”) e le rela-
tenendo corsi di
non per giocare, si perderà nella ricerca o zioni sociali che intrattiene (più è ampia la
istruzione sull’uso troverà indicazioni solo sommarie. rete e diversificata, più sono le opportunità
del computer negli Questi due esempi, apparentemente si- che l’individuo può trarre).
ospedali, nelle mili, rivelano invece la complessità del con- Ritornando al nostro esempio, anche i
carceri, nelle cetto di divario digitale. due giovani più avvantaggiati, Peter e Fa-
scuole a favore di brizio, possono differenziarsi. Se Peter ha
persone che un bagaglio culturale inferiore e una rete
avrebbero Che cos’é il digital divide sociale meno stimolante di Fabrizio, tra i
altrimenti scarse due si instaura un digital divide, si crea uno
occasioni di Il digital divide (divario digitale) infatti svantaggio.
imparare. Il loro non consiste semplicemente nell’essere L’eliminazione del digital divide, infine,
nome è esplicativo: connesso o meno ad internet anche se è non è un meta da raggiungere, ma più un
probabilmente il primo passo da compiere obiettivo mobile (1), visto che le tecnologie
Informatici senza
per ridurre il divario tecnologico; se Abdou cambiano di continuo e che occorre garan-
frontiere… tire anche una formazione continua alle per-
cercateli in rete. avesse una connessione ad internet po-
trebbe avere le stesse possibilità di Peter sone.
nel realizzare la sua ricerca; ma nel caso di

Il digital divide nel mondo La centralità


della informazione
La caratteristica principale del nostro pe-
riodo storico, caratteristica che dura da
qualche decennio, è che viviamo in una so-
cietà dove l’informazione ha assunto una
posizione di centralità; se in passato la ric-
chezza di un Paese si poteva misurare con
risorse fisiche, ora un qualcosa di così im-
materiale come l’informazione, ne è diven-
Computers ogni
100 persone tata l’unità di misura principale. Possedere
informazioni, essere al corrente, avere pre-
sente tutte le possibilità, e questo vale an-
che a livello dell’individuo, significa poter
interagire con l’esterno in un modo più van-
taggioso. Questa nuova centralità è “soste-
Timoteo e Fabrizio, che ambedue hanno nuta” dalle tecnologie digitali, senza di lo-
questa possibilità, cosa li differenzia, cosa ro anzi non sarebbe possibile questa situa-
fa sì che uno sia in grado di usare la tecno- zione. Quindi l’alfabetizzazione informatica
logia per comunicare e il secondo lo possa e telematica della sua popolazione sono un
fare in un modo molto modesto? Eviden- requisito indispensabile per lo sviluppo di
temente stiamo parlando di un digital divi- una nazione. Dare a tutti la possibilità di ac-
de di tipo diverso e che riguarda la capacità cedere e di usare in modo appropriato le
d’uso delle nuove tecnologie. Io posso ave- nuove tecnologie non è solo una questione
re un computer di ultima generazione o un di giustizia sociale e un’istanza etica (e già
dispositivo mobile come una smartphone, questi sarebbero comunque sufficienti), ma
avere un collegamento veloce alla rete, ma un’esigenza non rinviabile per un paese che
se non ho una buona formazione riesco ad
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ogni modo sembra va-


lere in tutti i casi l’ ”Ef-
fetto San Matteo” (co-
me viene detto in un
modo un po’ cinico dai
sociologi), ovvero “Chi E il professor
ha, avrà” e chi non ave- Rodotà
va prima non avrà nem- propone che
meno dopo, anzi anco- l’accesso ad
ra di meno. Perché l’in- internet sia
novazione tecnologica inserito nella
rafforza le forme di Costituzione
punti al suo benessere e, in un ottica più esclusioni sociali preesistenti e, fatto anco-
ampia, questa è un’esigenza che riguarda ra più significativo, ne crea di nuove, pro- Il professore emerito
l’intero pianeta. In una società dell’informa- duce nuove disuguaglianze. Le persone che di diritto civile Stefano
zione, la logica organizzativa che ne è alla non utilizzano la tecnologia digitale accu- Rodotà ha proposto di
base, è quella della rete, dove tutte le arti muleranno uno svantaggio che prima non integrare l’articolo 21
sono connesse; se alcune parti sono meno avevano e questo vale anche a livello degli della Costituzione,
sviluppate, ne risente l’intero sistema. Scri- stati. che riconosce a tutti i
veva nel 1999 con grande efficacia il socio- diritto di manifestare li-
logo statunitense Andrew Shapiro: “La tec- beramente il proprio
pensiero, per aggiun-
nologia non è come le acciughe, che alcuni
possono amare e altri odiare, né come il di- Come intervenire gervi che tutti hanno
anche l’eguale diritto
ritto all’aborto, che vede favorevoli e con- di accedere alla rete
trari. Piuttosto, è una caratteristica indele- Di fronte ai nuovi problemi che crea l’in-
novazione tecnologica la domanda che si internet. Il motivo è
bile del nostro ambiente culturale…”(2), un che la rete è il più
qualcosa insomma che non possiamo evita- pone è se lo stato debba intervenire o me-
grande spazio comu-
re sia a livello individuale che a livello del- no: Laura Sartori (3) sintetizza il problema in ne che l’umanità abbia
l’intera società. due ipotesi di risposta: l’ipotesi della “nor- mai conosciuto, es-
malizzazione”, che vede il digital divide co- sendo frequentata da
me un male necessario ma transitorio che due miliardi di perso-
con il tempo è destinato a scomparire, e l’i- ne. Il diritto garantireb-
Una mappa del divario potesi della “stratificazione” per cui la tec- be da abusi, censure,
nologia rafforza e produce disuguaglianze violazioni, mancanza
Secondo le recenti indagini sociologiche che vanno corrette con un intervento. Ma la di connessioni a costi
(Sartori 2006 e Bentivegna 2009) in Italia il tecnologia non si diffonde tra la popolazio- accessibili. Se venisse
profilo degli esclusi può essere descritto in ne in modo naturale, occorrono delle poli- sancito che la rete è
questo modo: tende ad abitare nel sud d’I- tiche precise per ridurre l’esclusione; non è un bene comune ne
discenderebbe una tu-
talia, è una persona anziana, è di genere il libero mercato o qualcosa di insito nelle
tela dei cittadini e l’op-
femminile, come attività lavorativa tecnologie digitali portunità di comunica-
prevalentemente è un disoccupato Possedere informazioni, (nelle reti sociali re per tutti.
o una casalinga. Come si vede, gli che si creano) che
elementi che influenzano l’esclu- essere al corrente, ne permette uno
sione digitale sono il reddito, l’età, avere presente sviluppo armonio-
il genere, il luogo in cui si vive. Stia- so, ma un inter-
mo dunque parlando di persone tutte le possibilità, vento preciso,
che hanno già la caratteristica di e questo vale anche programmato e
essere escluse, di essere in una si- a livello dell’individuo, questa azione è
tuazione di partenza già di svan- urgente. Nelle so-
taggio. Se diamo uno sguardo a li- significa poter interagire cietà dell’informa-
vello internazionale l’esclusione con l’esterno zione il capitale
colpisce i paesi del sud del mondo umano (quello
con delle significative isole di “bal- in un modo
che ciascun indivi-
danza” tecnologica in alcuni paesi più vantaggioso duo sa) diventa di
(Israele e il Sud Africa nel continen- vitale importanza
te africano ad esempio) o delle isole per una nazione e
all’interno degli stessi paesi in via di svilup- avere larghe fette di popolazione esclusa si
po o emergenti (come la zona di Bangalore ripercuote sulle possibilità di sviluppo di tut-
in India, la zona di San Paolo in Brasile). Ad to il sistema economico e sociale. Un feno-

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avere accesso a questi significa essere


esclusi dal mercato del lavoro.
Per un disabile il problema dell’accesso
al computer e alla rete rappresentano un
In Brasile problema che può essere risolto solo con
sono già Ridotte opportunita Mancanza di
l’aiuto di ausili tecnologici che però costano
di possedere un informazioni e di
avanti computer e l’accesso abilità informatiche parecchio. Le case produttrici di tecnologia
ad internet non pensano ai loro prodotti in anticipo,
Nelle scuole progettandoli senza barriere. Se è vero che
brasiliane ci le disabilità sono diverse e hanno bisogno
saranno presto di soluzioni diverse, ci sono alcune norme
356.800 computer che possono essere comuni a tutti. Oltre-
a basso impatto tutto, come per le barriere architettoniche
ambientale. delle città, costa molto meno progettare un
Di fatto non Lavori con luogo senza barriere che modificarlo dopo
verranno comprati bassi salari
che è stato costruito. Questo vale sia per
350mila computer Il nuovo ciclo della povertà l’hardware che per il software. Questa man-
per le scuole, canza di sensibilità è anche antieconomica
sarà invece perché le persone con necessità speciali nei
possibile creare meno rilevato (Sartori 2006) è che le società paesi ricchi sono centinaia di milioni e rap-
dieci postazioni in via di sviluppo riescono con il tempo a ri- presentano un bacino di clienti enorme e
con un solo durre il divario tecnologico ma questo non sottovalutato. Per i disabili che abitano nei
computer. si ripercuote in un aumento del reddito e paesi poveri, per loro invece, la strada è tut-
del benessere delle popolazioni locali. In al- ta in salita. (5)
tre parole se la tecnologia si diffonde e per-
mea le persone e le società,
E in Uruguay questo non si traduce in uno svi-
il computer luppo economico e non riduce
starà nello di conseguenza, anzi semmai
zaino aumenta, le tensioni sociali.
“L’integrazione delle econo-
Il governo mie e dei sistemi di comunica-
uruguayano ha zione - scrive Mattelart (4) - in-
terminato da poco troduce nuove disuguaglianze
la distribuzione di tra paesi e regioni ed entro i
400 mila gruppi sociali”. Per il noto stu-
computer portatili dioso la tecnologia digitale da
nelle scuole sola non basta a far fronte ai
elementari del problemi che la globalizzazione
paese. comporta e il celebre “villaggio
La connessione globale” rimane un’illusione.
ad internet senza
fili è gratuita e
consente a tutti gli
studenti la Il solito caso speciale:
navigazione, sia la disabilità (1) Sara Bentivegna, Disuguaglianze digitali. Le nuo-
pure filtrata.
I costi ve forme di esclusione nella società dell’informa-
Una persona disabile rischia di essere zione, Bari, Laterza 2009
dell’operazione esclusa più degli altri per quanto riguarda (2) cit. in Laura Sartori, Il divario digitale, internet e
sono pari all’8% l’accesso alle tecnologie digitali, ma questa le nuove disuguaglianze sociali, Bologna, il Muli-
della spesa per è una regola che vale per ogni altro ambito no, 2006
l’istruzione. della sua vita, sia che riguardi il lavoro, la (3) Sartori cit.
scuola o le relazioni sociali. Un disabile che (4) Armand Mattelart, La comunicazione globale,
vive in un paese povero ha ancora una mag- Roma, Editori Riuniti, 2003
(5) In generale sul tema di internet e la disabilità
giore probabilità di essere emarginato dal- vedi Nicola Rabbi, Disabili e web 2.0, monografia
le nuove tecnologie che, come abbiamo vi- pubblicata sulla rivista “HP/Accaparlante”, n.
sto, non solo rafforzano ma creano nuovi 1/2010 e Disabili1.0, monografia pubblicata sulla
svantaggi. Se per lavorare occorre sempre rivista “HP/Accaparlante”, n. 1/2005.
più sapere usare un computer e la rete, non

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