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CAPITOLO 1 – L’EVOLUZIONE DI INTERNET

1.1 Dalla nascita ad oggi come internet ha cambiato il mondo

“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”


(Ghandi)
Ghandi ci esorta a rappresentare quel cambiamento che desideriamo ritrovare nell’ intera società.
Riflettiamo sul concetto di cambiamento. Cosa può essere oggi un elemento valido che può
condizionarci a tal punto da portare un cambiamento? La risposta è la TECNOLOGIA.
Molti considerano la relazione uomo-tecnologia come una relazione univoca in cui l'uomo è
creatore e innovatore della tecnologia, ma una riflessione più approfondita porta a riflettere come in
realtà questa relazione sia di natura BIUNIVOCA. Questo significa che se da una parte l'uomo crea
e cambia la tecnologia, dall'altro la tecnologia cambia e modifica la vita dell'uomo non solo nella
facilitazione di attività concrete quotidiane ma anche nel modo di pensare di percepire e sperimentare
la realtà.
Tra le tante tecnologie è stata l'invenzione del computer quella maggiormente rivoluzionaria per poi
essere travolta da internet. Il termine INTERNET deriva dall'unione di INTERCONNECTED E
NETWORKS (reti interconnesse). Non è altro che l'unione di migliaia di reti collegate da un insieme
Comune di protocolli tecnici che consentono agli utenti di ciascuna rete di comunicare o di utilizzare
i servizi situati su una qualsiasi delle altre. Tanto che viene definito come ragnatela mondiale.
Le reti si possono classificare differenziare a seconda dell’estensione geografica che ricoprono e ele
al tipo di collegamento utilizzato:
1. LAN → Local Area Network →Collega più computer all’interno di uno stesso palazzo
attraverso doppino telefonico cavi o fibre ottiche;
2. MAN→Metropolitan Area Network →Collega diversi computer locali e integra diverse reti
locali;
3. WAN→Wilde Area Network → Collega computer posti in luoghi geograficamente molto
distanti.

INTERNET è considerata come una rete WAN.

L'ORIGINE di internet risale al periodo della guerra fredda 1969, periodo in cui il dipartimento della
difesa statunitense affidò all'ARPA (Advanced Research Project Agency) il compito di creare una
rete di collegamento tra i diversi computer presenti nelle varie postazioni militari, in cui tutti i
computer potessero ricevere e trasmettere le informazioni liberamente tra loro senza che vi fosse un
computer centrale. Così facendo se ci fosse stato un bombardamento che avesse distrutto uno più
sezioni della rete i dati trasmessi sarebbero ugualmente arrivati a destinazione attraverso altri

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segmenti. Nacque così la prima rete per scopo militare che fu chiamata ARPANET (Advanced
Research Project Agency Network).

Negli anni ‘70 si aggiunsero altre reti di tipo universitario e di ricerca. Nel 1973 la parte militare che
componeva ARPANET si separò dando origine ad una propria rete di nome MILNET, nello stesso
periodo il governo creò la NSF (National Science Foundation), Con lo scopo di realizzare una rete
che collegasse tutte le università. La rete si chiamò SNFNET e piano piano diventerà il nostro attuale
internet.

Nel 1991 la rete inizia ad essere usata anche per scopi commerciali, poiché il CERN (Consiglio
Europeo Per La Ricerca Nucleare) creò il www (World Wide Web). Da quel momento inizia a
diffondersi a macchia d'olio diventando uno strumento di massa.

La vera rivoluzione consiste nel aver cambiato, ridefinito il concetto di spazio e di tempo, il modo di
comunicare, il modo di percepire la propria fisicità, il proprio corpo, il contatto con la realtà esterna,
il rapporto con gli altri, ma il motivo principale del suo successo è che permette una circolarità di
informazioni.

Internet offre svariati servizi ai suoi utenti tra cui il www, comunemente chiamato pagina web, che è
un sistema di comunicazione fondato sull'ipertestualità e multimedialità (attraverso i LINK).

- L’ E-MAIL è la posta elettronica utilizzata per scambiare messaggi in rete, solo se


entrambi i soggetti (mittente e destinatario) posseggono sia internet che un indirizzo e-
mail (casella postale).

- I NEWSGROUP DI USENET consistono nelle bacheche elettroniche In cui qualsiasi


utente da qualunque luoghi e punto della rete ha la possibilità di leggere i messaggi degli
altri utenti e se vuole può inserirne degli altri. si distinguono per lingua e tipo di
argomento trattato (istruttivi e divertenti o addirittura erotici).

- IRC (Internet Relay Chat) è un tipo di comunicazione tra 2 o più utenti in modalità
sincrona che avviene in tempo reale in quanto gli utenti si scambiano messaggi scritti
che visualizzano in tempo reale sul proprio monitor. Spesso per rendere più espressivo
questo tipo di comunicazione, fanno uso dell’emoticons o smiles.

- MUD (Multi User Dungeons) Sono dei giochi di ruolo on line che coinvolgono più
utenti-giocatori come partecipanti, che giocano simultaneamente tra loro da qualsiasi
luogo del pianeta. Per iniziare a giocare bisogna crearsi un personaggio che lo rappresenti
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all'interno del gioco solitamente chiamato AVATAR scegliendo nelle caratteristiche


fisiche e mentali e le abilità.

Per riuscire ad utilizzare internet e le opportunità che offre gli individui hanno dovuto acquisire nuove
conoscenze e competenze a livello tecnico tanto che chi non ha voluto o non ha potuto acquisirle
automaticamente e escluso dal mondo virtuale ed alle possibilità che offre. questi individui subiscono
il FENOMENO DELL’EMARGINAZIONE SOCIO-TECNOLOGICA. Non basta avere
semplicemente le conoscenze e le competenze tecniche perché bisogna sviluppare competenza di
responsabilità in quanto anche avendo dei vantaggi si nascondono all’interno delle insidie.

VANTAGGI APPORTATI DA INTERNET:

- ampliamento della propria sfera relazione-amicale, della conoscenza di luoghi di


geograficamente lontani da noi, delle possibilità di svago e di divertimento e l'ha messa
a disposizione la grande quantità di informazioni e di sapere.
- Permette di soddisfare diverse DIMENSIONI:

a. DIMENSIONE LUDICA (bisogno di divertimento)


b. DIMENSIONE PARTECIPATIVA (bisogno di appartenenza e di partecipazione
alle attività di gruppo)
c. DIMENSIONE UTILITARISTICA (bisogno di raccogliere informazioni utili o di
fare acquisti)
d. DIMENSIONE INTIMA (bisogno di creare di sviluppare e migliorare o conservare
le relazioni significative delle proprie vite).

Per quanto riguarda lo sviluppo della dimensione relazionale ci permette di accrescere la rete delle
relazioni e delle amicizie attraverso la conoscenza di altre persone grazie all'utilizzo di chat, forum,
posta elettronica ecc. Quindi internet può essere definito come un facilitatore di relazioni.

Diverse ricerche sono state condotte per capire come la comunicazione on line sia collegata al fattore
della socialità.

- PATTARO riporta che la rete è usata maggiormente per comunicare con gli amici più
stretti e i familiari ovvero con coloro i quali si hanno “legami forti”.
- KRAUT, diversamente, riporta che le conoscenze on line creano dei “legami deboli”,
poiché mettono in relazione estranei, conoscenti.

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RISCHI APPORTATI DA INTERNET:

- Internet posso prendere il sopravvento fino a confinare l'utente in una condizione di


perenne solitudine portandolo ad una progressiva diminuzione dell'attività sociale reale,
il tempio dedicato alle relazioni virtuali può diventare maggiore rispetto a quello
dedicato alle attività relazionali reali.
- il suo utilizzo prolungato può provocare problemi fisici, familiari, lavorativi, scolastici.

Internet è UTILE anche per la funzione che offre agli utenti come mezzo per la formazione a distanza
(FAD), al fine di perseguire quel progetto di Lifelong Learning e di formazione continua.

- LIFELONG LEARNING mira allo sviluppo delle risorse umane, in grado di stabilire
un apprendimento costante per tutto l’arco della vita. UNESCO:” rientrano tutte le
attività di apprendimento permanente, finalizzate a incrementare le conoscenze, abilità
e competenze in un’ottica di sviluppo personale, civile e sociale.”.
In Italia ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico il concetto europeo the Lifelong
Learning, la legge 236/93, articolo 9, comma 3.
- E-LIFELONG LEARNING Qualora che sia l'uso della rete, quindi un apprendimento
permanente che avviene attraverso delle attività eseguite su piattaforme on line.
- E-LEARNING Si avvale delle potenzialità fornite dalle nuove tecnologie, sia Hardware
che Software, e della tecnologia di rete, per mettere a disposizione sul web contenuti,
informazioni e materiali. Rientra nella formazione a distanza (FAD) e rappresenta un
esempio dei DIVERSI TIPI di formazione esistenti:
a. FORMAZIONE IN PRESENZA (presenza fisica dell’insegnante/educatore)
b. FORMAZIONE SPONTANEA (il soggetto apprende senza una diretta interazione
con il suo educatore ma learning by doing)
c. FORMAZIONE VICARIA (apprendimento in modo inconscio, tramite imitazione di
modelli fisici esterni)
d. FORMAZIONE VIRTUALE (il soggetto apprende tramite dialogo interiore con altri
soggetti)
e. FORMAZIONE A DISTANZA (distanza fisica tra insegnante e alunno. Permette di
economizzare i tempi e costi delle attività formative senza vincoli di spazio.
Caratteristica: è il soggetto a scegliere la modalità di insegnamento più adeguata a
soddisfare i propri bisogni)
LAWRENCE: PUNTI DI FORZA DELLA FORMAZIONE A DISTANZA:
1. Offre la possibilità di poter aggiornare continuamente i propri saperi e di entrare in
contatto con esperti di diverse comunità di apprendimento
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2. offre la possibilità di imparare di crescere e fare esperienze formative sul posto di


lavoro mentre si sta lavorando incrementando così la produttività e la responsabilità
del proprio personale
3. permette di avviare all'obsolescenza della forza lavoro, attuando un processo di
apprendimento di tipo continuo
4. accresce la collaborazione e la capacità di problem solving
5. permette di formulare dei percorsi di apprendimento personalizzati
6. permette un’accessibilità al sapere diffusa e capillare
7. Permette di migliorare il rapporto tra azienda e dipendenti.

Come già abbiamo accennato, internet, come ogni mezzo tecnologico, consente di fruire di svariati
servizi alcuni di questi sono telematici che hanno un accesso diretto attraverso l'uso di password. Un
esempio è quello di effettuare operazioni bancarie o pagamenti con moneta elettronica. Il rischio che
si corre è quello del furto dei dati personali che gli hacker compiano per porre delle truffe a carico
dei soggetti ignari.

- PHISHING che consiste in un invio e-mail multiple ad un unico utente, il cui contenuto
consiste in una finta comunicazione da parte di banche nomi più conosciuti chiedendo
all'utente di fornire il proprio identificativo e la propria password del conto che una volta
ottenuti vengono utilizzati per prosciugare nei depositi. successivamente il Phisher
provvede a riciclare il denaro attraverso l'aiuto di complici. Questo riciclaggio viene
chiamato CYBERLAUNDERING e consiste nel reimpiego di denaro illecito attraverso
transazioni anonima on line. È molto difficile arrestare questi truffatori in quanto
agiscono in paesi dove il phishing non è reato.
- PHARMING Che si concretizza infettando il computer dell'utente scelto attraverso un
trojan che va ad alterare la gestione degli indirizzi IP. quando l'utente inserisce l'indirizzo
esatto del sito della propria banca il computer associa il sito della banca una falsa pagina
che acquisirà la chiave di accesso della banca della vittima.

Un modo per tutelare i correntisti sarebbe quello di adoperare la One- time password ovvero, una
password che vale solo per 16 secondi e poi scade.

Altro aspetto negativo è che si osserva più facilmente e la diminuzione del tempio che i ragazzi
dedicano al gioco reale o al diradamento dei rapporti amicali, all'aumento delle crisi di arabili di
irritabilità e di apatia, ad un cambiamento della comunicazione in grado di suscitare emozioni ma non
sentimenti, Spingendo i ragazzi a cercare forti emozioni anche fuori dalla realtà quotidiana.

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Adesso i genitori incoraggiano i propri figli ad un uso precoce di internet per poter facilitare
l'apprendimento della comunicazione di conseguenza le nuove tecnologie rappresentano la loro
quotidianità.
La generazione dei giovani che vive nell'era digitale è chiamata E-GENERATION (o Generazione
digitale o Nativi digitali) o definiti anche ALWAYS ON (sempre connessi) e questo modo di vivere
spesso sconvolge gli adulti nel vedere la disinvoltura con cui si destreggiano i giovani nel maneggiare
le nuove tecnologie. I bambini e gli adolescenti mostrano una vera e propria competenza tecnologica
che mette in difficoltà gli adulti non sempre capaci di fornire loro un supporto qualificato infatti
assistiamo ad una inversione di ruoli in cui sono i ragazzi di insegnare agli adulti come navigare on
line. I ragazzi vivono in un’era che manca di punti di riferimento stabili e solidi, necessari per
costruire una propria identità. Non trovandoli tra gli adulti li cercano tra i pari e questo li fa sentire
“vecchi”.
Internet viene considerato come un tutor virtuale perché viene considerato anche come mezzo di
intrattenimento per i bambini abbandonati a sé stessi. La maggior parte dei ragazzi ha un telefonino
personale con cui inviare e ricevere telefonate, messaggi, foto o per navigare in internet ecc.; Questi
ragazzi sono in grado di fare molte cose contemporaneamente per questo sono stati definiti
multitasking.
Il telefonino rappresenta un'appendice del corpo in quanto e uno strumento veloce per poter
comunicare con il mondo. I cellulari hanno rivoluzionato la lingua e modificato il modo di scrivere.
Esempio è il T9 che è una modalità di scrittura facilitata in quanto appena si digitano le prime lettere
di una parola vengono suggerite diverse parole tra quelle predefinite al fine di velocizzare i tempi.
Questo può essere anche un aspetto negativo in quanto i ragazzi non perdono più tempo a cercare
altre parole e quindi questo impoverisce la comunicazione da un punto di vista qualitativo.
Si è creato un dizionario di parole abbreviate che da un lato rende la comunicazione davvero scarna
dall'altra stimola la creatività dei ragazzi nel cercare parole o frasi che possono sintetizzare un
messaggio in modo efficace ed originale. Esempio sono i punti esclamativi, i puntini di sospensione
e l’emoticons che rendono più calda la comunicazione è differente da quella degli adulti.
Il divario generazionale sull'uso di internet gli adulti lo percepiscono come un qualcosa di serio per
la sua funzione di facilitatore dello studio della ricerca o è considerato come qualcosa di divertente,
per i giovani invece non c'è un netto divario perché serio e divertimento si combinano tra loro.
Quindi possiamo concludere che internet è un mezzo tecnologico che ha stravolto la vita di tutti
offrendo svariate possibilità di conoscenza, socializzazione divertimento, ma anche rischi dovuti i
profondi cambiamenti culturali sociali cognitive ed emozionali che internet può comportare.
Non va demonizzato in quanto è un mezzo neutro e i suoi utilizzi positivi o negativi dipendono solo
dall’uso che ne facciamo. l'avvento della banda larga ha reso più sicuri e rapidi collegamenti ma
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quello che rimane immutato e lo spirito anarchico di internet capace di stimolare inediti percorsi
mentali.

1.2 La realtà dei Social Network

TONIONI: “L'uomo crea la tecnologia ma la tecnologia ha cambiato e continua a modificare la


vita dell'uomo. di più, la tecnologia contribuisci a cambiare anche la mente dell'uomo, il nostro modo
di pensare, sentire e sperimentare la realtà.”
La rapidità con cui si è imposto questo cambiamento ha provocato una profonda frattura, tra gli adulti
e giovani, sul modo di considerare la realtà. Il tempo e lo spazio vengono concepiti in maniera
discordante, principalmente in riferimento alla comunicazione e alle relazioni umane. L'abolizione
dei limiti spazio-temporali consente di mettere in contatto più persone che si trovano in varie parti
del mondo per quella dimensione dell'identità individuale e sostituita da una dimensione di identità
sociale.
La comunicazione tramite internet e differente rispetto a quella verbale che può avvenire tra persone
presenti fisicamente emerge comunque che le relazioni che spesso si instaurano tra genitori e figli
possono essere appiattite e sterili definite di servizio da Mariani e Schiralli (es. Com'è andata a
scuola? a cui corrisponde una risposta automatica spesso ricche di rabbia. una comunicazione vera e
quella verticale che prevede domande del tipo cosa ti rende triste oggi? In quanto manifesta un
interesse reale a conoscere comprendere i propri figli per acquisire autonomia e autostima.)
Anche la comunicazione e legami tra pari assumono una connotazione nuova rispetto a quella della
generazione precedente, ad esempio prima i luoghi di aggregazione giovanile erano luoghi fisici,
adesso la maggior parte dei giovani gioca fisicamente solo seduto davanti al proprio computer e
interagendo con altre persone spesso mai viste e conosciute.
Anche la televisione e la radio rivestono un ruolo predominante nelle attività mediali dei ragazzi ma
internet esercita una notevole influenza e un suo corretto utilizzo consente di ampliare il proprio
ecosistema soggettivo ovvero lo spazio in cui l'individuo riesce ad allenare il proprio progetto di vita.
Non dobbiamo dimenticarci il bisogno innato dell'uomo di stringere rapporti con gli altri e quindi
dell'istinto di SOCIALIZZAZIONE che avviene in conseguenza della condivisione di interessi e di
obiettivi comuni.
I SOCIAL NETWORK (SN) tradotti reti sociali sono definiti da PRATI come insieme di individui
connessi tra loro da diversi legami sociali, in cui l'elemento fondamentale non è lo studio del soggetto
in quanto membro di un gruppo, ma la qualità delle relazioni del singolo con gli altri. Le reti sociali
costituiscono un punto di partenza per uno studio interculturale in ambito sociologico, antropologico
ed etologico. L'interesse dei ricercatori verte sui fenomeni considerati come configurazioni di scambi.
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l'analisi delle reti sociali consiste nella mappatura e quindi nella misurazione delle reti sociali
attraverso l'uso dei concetti matematici tra cui i grafi, inviare un insieme di punti o nudi Uniti tra loro
da uno o più archi che rappresentano le linee di collegamento e quindi le relazioni.
Gli individui che appartengono ad una rete sono reciprocamente interdipendenti anche se ciascuno di
loro è autonomo. Come afferma COLOMBO: “l’insieme casuale e non sempre prevedibile di
interazioni che governano la nostra vita quotidiana può essere interpretato come sistema di punti di
riferimento materiali e/o simbolici, ossia come social network.”
I legami possono essere diretti o indiretti e costituiscono la struttura di base dei contesti sociali,
nonché la forza che spinge verso il mutamento sociale. Ciascun soggetto non è isolato ma appartiene
ad una rete sociale più o meno ampia che gli impone alcuni vincoli che limitano la libertà del soggetto,
Ma gli conferiscono un senso di appartenenza che si esplica con un tipo di comportamento consono
anche insieme di valori propri dei componenti della rete. ogni oggetto appartiene a più reti
contemporaneamente quali la famiglia, gli amici più stretti, gli amici di scuola, per cui parliamo di
riti domestico amicali lavorative ricreative il ruolo del soggetto varia a seconda della rete di
appartenenza e della posizione che riveste l'interno della rete rispetto agli altri membri.

I social network sono delle forme di aggregazione sociale così sono ancora prima di internet, ma che
connesso l'ho visto la loro diffusione intorno agli inizi del 2000 ed oggi caratterizzano la vita degli
individui. un social network consente di poter creare dei legami con altri utenti stabilendo delle
gerarchie di interazioni in cui:

- a livello base vi è il soggetto che condivide i propri pensieri o altro;


- al secondo livello via il gruppo sociale con cui condivide le informazioni che le fa
circolare
- al terzo livello della comunità nel suo complesso che raccoglie evidenza i contenuti più
interessanti delle interazioni collettive.

In questo modo si crea la community che consente una nuova Forma di comunicazione attraverso le
reti telematiche. La COMMUNITY è un luogo virtuale in cui gruppi di utenti si incontrano per
dialogare, abbattendo ogni barriera spazio-temporale per cui social network non sono un mondo a
parte ma parte integrante della realtà di oggi in cui un gran numero di persone trascorre il proprio
tempo. I social network hanno sostituito il vecchio “muretto” e rappresenta il luogo di incontro
virtuale in cui ci si mette in vetrina on line. La differenza sostanziale è che nella vita reale, rispetto a
quella virtuale, le reti sociali sono numericamente ristrette anche se si appartiene a più reti. Questo
ha interessato diversi studiosi che hanno calcolato il numero massimo di relazioni possibili.
Questo numero è conosciuto come il NUMERO DI DUNBAR O REGOLA DEI 150: una vera rete
sociale può avere come dimensione massima, cioè relazioni stabili, 150 persone in riferimento alla
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dimensione massima di un villaggio. Si tratta di un limite legato all'abilità degli esseri umani di
riconoscere i membri di una rete e tenere traccia degli avvenimenti emotivi dei membri del gruppo.
Con i social network, le relazioni sociali si possono arricchire continuamente di nuovi contatti
superando di gran lunga i 150; questa opportunità è quasi come un obbligo, perché la domanda
ricorrente tra gli adolescenti è quella di conoscere il numero di contatti stabiliti. Si tratta di una catena
perché ogni soggetto entra a far parte di un social network compilando una scheda personale, un
profilo, in cui inserisce le informazioni personali e successivamente collega questo profilo a quello
di altri utenti considerati simili; oppure invita gli amici a registrarsi per entrare a far parte del social
network.
Teoricamente si può arrivare ad unire tutte le persone nel mondo, in base alla cosiddetta TEORIA
DEI 6 GRADI DI SEPARAZIONE: Partendo dalle proprie conoscenze e legami, si può contattare
qualunque persona nel mondo, non conosciuta, attraverso non più di 5 passaggi intermedi.
(MILGRAM) es. È stato dimostrato che sono stati necessari tra i 5 e i 7 passaggi per raggiungere
i destinatari della ricerca è uno dei primi social network e presenti in rete preso proprio il nome di
sixdegrees.com che nacque nel 1997 e fu chiuso dopo sei anni.
Il numero di soggetti che utilizza i social network cresce continuamente in tutto il mondo per questo
il termine utente è stato sostituito dal termine abitante (partecipante, membro attivo di una comunità)
attraverso i social network è possibile potenziare le capacità relazionali del singolo solo se costui non
fa uso solo dei social network per relazionarsi.
Ciò che crea timore è l'eccesso o il difetto di relazione dovuto da un uso eccessivo della rete o da
un'incapacità nell’instaurare delle relazioni stabili.
La paura deriva dalla diffusione di dati personali che gli adolescenti di fondo non senza considerare
l'eventualità che possono essere adoperati da malintenzionati, il rischio consiste anche nella creazione
di un’infinità di relazioni virtuali che sostituiscono quelle reali a causa della timidezza, delle
caratteristiche fisiche personologiche che lo inducono all’isolamento e quindi vedere nei social
network e l'unico modo di intrattenere rapporti amicali. questo comportamento è stato definito in
Giappone HIKIKOMORI, che significa stare in disparte, per indicare tutti quei ragazzi che rifiutano
la vita reale che si nascondono nel microcosmo della propria stanza e te lo portano a trascurare anche
il loro aspetto fisico e a non parlare nemmeno più con i familiari. Questo fenomeno ha dei risvolti
negativi anche sulla salute che coinvolge per lo più maschi tra i 13 e i 30 anni.

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1.3 Uno sguardo ai Social Network

KAPLAN e HAENLEIN Distinguono sei tipi diversi di social network a seconda della funzione che
svolgono:

1. Collaborative Projects → Wikipedia


2. Blogs and Microblogs → Twitter
3. Content Communities → YouTube
4. Social Networking Sites → Facebook E Myspace
5. Virtual Game Worlds → World of Warcraft
6. Virtual Social Worlds → Second Life

Altre tipologie di social network possono essere le seguenti:

1. Business professionale networking → Xing e LinkedIn


2. Eventi → MeetUp
3. Photo Sharing → Filckr
4. Online games World of warcraft

DIFFERENZA TRA APP E SOCIAL → L’APP è UNA BACHECA ESEMPIO INSTAGRAM.

Tracciamo una panoramica dei vari social network prendendo spunto da una trattazione di Menduni,
Nencioni E Panozzo nel loro volume social network del 2011. dove si evince che la vera rivoluzione
si ha con la nascita del web 2.0 avvenuta nel 2001. Analizziamoli dell'ordine cronologico di sviluppo.

1. LinkedIn
Nato nel 2002, network professionale divenuto punto di riferimento per coloro che si
affacciano nel difficile mercato del lavoro. l'iscrizione e la creazione del profilo è semplice e
nel menu vi sono delle specifiche sezioni per poter accedere ai vari servizi o gestire annunci
di offerte di lavoro. consente dimostrare i soggetti che visitano il mio profilo. la creazione del
profilo personale è fondamentale poiché ho compilato attentamente perché sostituisce il
curriculum tradizionale. Nel profilo vengono elencate le esperienze professionali, gli studi
compiuti e gli interessi. Importanti sono i commenti che rilasciano i datori di lavoro o i
colleghi con cui si ha avuto dei contatti. Lo scopo e di creare reti di contatti in ambito
lavorativo ed inserire il maggior numero di informazioni per migliorare la ricerca di nuove
sinergie professionali.

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2. MySpace
Nato nel 2003, è utilizzato per lo più per la ricerca di nuovi amici. dopo aver creato il profilo
puoi scegliere quali amici mostrare sulla tua pagina e poi personalizzare il profilo con funzioni
che semplificano le operazioni da effettuare differenziandolo da Facebook. Tuttavia
l'arricchimento eccessivo del profilo può dare vita dei mostri. dopo aver creato la propria
pagina si possono utilizzare altre funzioni che spingono raggiungere vari obiettivi per
accumulare riconoscimenti devo porre sulla pagina. abbraccio anche la musica e viene
utilizzato per parlare di musica quindi per mantenere rapporti tra le band e i loro fan. Con la
nascita di Facebook te però il suo declino per cui oggi si concentra solo su video musicali sul
serie televisive novità cinematografiche.

3. Second Life
Nato nel 2003 e il più famoso simulatore di vita insieme a The Sims, in cui si entra a far parte
di un mondo virtuale che si basa sulla cooperazione tra gli utenti. si tratta di un sito è dedicato
ai giochi virtuali dove puoi vivere una vita alternativa infatti si può accedere solo se si ha più
di 13 anni. non servono i mezzi di trasporto perché si può volare o teletrasportarsi o
teletrasportare un altro avatar dietro consenso. Un avatar un modello ideale ovvero una
persona virtuale creata per assumere caratteristiche fisiche e caratteriali ideali di ogni
soggetto. L'avatar incarna quello che ogni ragazza e ragazzo vorrebbe essere o avere nella vita
reale. Per i più giovani fornisce dei suggerimenti cautelativi per esempio rimanere anonimi,
non fornire password, non dare seguito ad azioni cattive ma segnalarle agli adulti, Non
incontrare mai le persone conosciute sul sito e non credere a tutto ciò che si può dire nel
mondo virtuale. Successo evviva dalla possibilità di avere una seconda vita virtuale dove si
può fare quello che si vuole, non si avverte la fatica e non si muore ma il proprio
comportamento non deve trasgredire le regole della decenza altrimenti si viene cacciati. anche
se lavata e sessuato con soldi virtuali si può comprare l'organo genitale e fare sesso o mettere
in atto altri tipi di perversioni così facendo il confine tra il reale e il mondo virtuale diventa
davvero labile il gioco assume una connotazione di esperienza vera.

4. Facebook
Nato nel 2004 è il social network più diffuso e stato fondato da Mark Zuckerberg per favorire
i contatti tra studenti di università statunitensi ma col tempo si è tramutato in una rete sociale
il cui software consente di usare numerose applicazioni, di mettere on line contenuti
multimediali e di comunicare con tutto il mondo purché si abbia più di 13 anni. Nel 2010 ho
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superato il colosso Google per numero di visitatori. Il successo di Facebook deriva dall'istinto
naturale dell'uomo di socializzazione. Se padroni e della propria vita sociale e si può decidere
se accettare o meno un’amicizia. se funzioni di Facebook sono lo scambio di foto, la
condivisione di video o link esterni, la pubblicazione di annunci, l'invio o la ricezione di un
poke (ovvero un avviso di chiamata), la divulgazione di eventi e attività, il poter scrivere dei
commenti sulle bacheche, ed una comunicazione asincrona. La particolarità e anche la gratuità
ma richiede l'accettazione di inserzioni pubblicitarie sulle quali si regge il social network.
problematiche la frase che troviamo all’interno dell’home page: Facebook ti aiuta a connetterti
e rimanere in contatto con le persone della tua vita. (scopo del social). quando si parla di time
line si tratta di un diario in cui contenuti vengono presentati in ordine temporale che vada
l'apertura dell'account fino ad oggi, altra particolarità riguarda gli avvenimenti importanti poi
sono divisi in 5 categorie che possono essere personalizzate e sono: lavoro e studio, famiglia
e relazioni, vivere, salute e benessere, esperienze e altro. La categoria salute e delicata per cui
è opportuno non divulgare le proprie informazioni al fine di tutelare la propria privacy, proprio
quest'ultima viene scelta dall’individuo in base al livello che le si vuole dare.

5. YouTube
Nato nel 2005, è il sito più popolare Comunque caricare i propri video ed uno spazio massimo
di 15 minuti, che dal 2010 sono diventati 10 minuti e con una dimensione Massima di 2
gigabyte. È stato considerato come una finestra sul mondo. In pochissimo tempo è cresciuto
rapidamente e ha ricevuto molta attenzione grazie al passaparola on line. La tecnologia usata
per riprodurre i suoi contenuti Adobe flash e il suo obiettivo principale consiste nell'ospitare
soltanto i video che vengono realizzati direttamente dal soggetto che li carica. Tuttavia, spesso
accade che il video caricato contenga materiale di terze persone, senza avere ottenuto la loro
autorizzazione. Il controllo sulla violazione dei diritti d'autore, sul video inviato a youtube,
avviene in un momento successivo, ma l'inosservanza delle leggi sul copyright negli Stati
Uniti far sì che la società rimuove contenuti illegali. anche il materiale che favorisce
criminalità viene rimosso e non può essere caricato sul sito anche a te malgrado i controlli
tantissimi video continuano ad essere caricati violando i diritti d'autore o la privacy di coloro
che vengono ripresi. Una volta inviato il materiale youtube ha la licenza e di poter distribuirlo
e modificarlo per ogni scopo fino a quando non viene cancellato dall’utente. Youtube e
proprio grazie al fatto della condivisione dei video ha permesso di creare molte celebrità
internettiane ovvero individui divenuti famosi in quanto è attratto su di loro molta popolarità.

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6. Flickr
Nato nel 2005 è utilizzato per la pubblicazione e condivisione di fotografie. Segna il passaggio
dalla fotografia analogica a quella digitale. Consente delle tecniche di utilizzo semplificate
per cui è facilmente accessibile a tutti con la possibilità di effettuare dei ritocchi attraverso
photoshop. dopo la registrazione si può creare la pagina scaricando gratuitamente foto
immagini per un massimo di 300 megabyte al mese appunto lo scopo e di poter pubblicare le
proprie foto e organizzarle o archiviarli in 7 tematici e cronologici indicando un titolo una
descrizione della foto, una parola chiave per velocizzare la ricerca, indicare la localizzazione.
Si può scegliere con chi condividere e nel caso nella condivisione pubblica ogni utente può
vedere le foto pubblicate, decidere di copiarle anche senza il consenso dell'autore o lasciare
un commento pubblico. In questo modo trovano spazio la diffusione anche di foto di non
professionisti offrendo l'opportunità di creare delle comunità che condividono la passione
della fotografia. Fu acquisito nel 2005 da Yahoo! dopo quanti anni ha deciso di cambiare veste
per soddisfare le nuove esigenze degli utenti che richiedono maggiori spazi per la
pubblicazione delle foto punto si possono visionare le proprie foto su una cartina grazie alla
collaborazione di Nokia Maps. Lo spazio disponibile è stato ampliato un terabyte e questo
vuol dire che si può eseguire l'upload di tutti i propri scatti on line a piena risoluzione in
maniera completamente gratuita. Hanno rinnovato anche l'applicazione mobile per la versione
Android per cui si può condividere in modo molto più veloce e commentarle, si potranno
visionare il proprio contatti, i propri gruppi a cui si è scritti e le diverse attività disponibili. ti
potranno cercare amici e foto da salvare direttamente sulla memoria del telefono o
condividerli su Facebook, Twitter, Pinterest e via e-mail.

7. Twitter
Nato nel 2006 ad opera di un gruppo di ragazzi, il termine significa cinguettare. L'icona del
sito raffigura infatti un uccellino azzurro. Inizialmente non ha riscosso grande successo perché
le lingue utilizzate erano solo inglese al giapponese e la sua nascita si sovrappone allo sviluppo
di Facebook e MySpace. Il boom viene nel 2008 con le elezioni presidenziali americane
perché è utilizzato da Barack Obama. Twitter viene utilizzato come fonte di informazione
soprattutto nei contesti in cui vige la censura, per cui rappresenta il tipo di giornalismo
partecipativo, una grande agenzia di stampa, una diffusione gratuita delle notizie anche in
tempo reale. Molte volte i testimoni involontari di avvenimenti diventano report il
improvvisati. Altra particolarità e il consentire lettori di saggiare un’anticipazione della
notizia riportata interamente il giorno dopo. Rivoluzionato così anche il modo di fare
VERONICA GIUSTI
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giornalismo. Per accedere a Twitter si può comunicare e diventare un follower di qualcuno


senza che questi lo sappia. È un tipo di comunicazione da uno a molti in cui si comunica
qualcosa solo se questo qualcosa suscita interesse. È come un ponte fra noi e il resto del
mondo, va al sud o infatti il massimo numero di caratteri link inclusi, è di 140 appunto per
questo motivo e veloce ed è una vera risorsa poiché permette di ritwittare, ovvero di replicare
il messaggio originale per ampliare la rete di follower (coloro che scelgono chi seguire) e
following (coloro che decidono di aggiornare il proprio stato). Si può partecipare agli eventi
diventandone anche parte attiva.

8. Pinterest
nato nel 2011, è un social network dedicato alla condivisione di immagini e video. Deriva dal
verbo appuntare e dal sostantivo interesse. Le bacheche presenti nel sito fungono da
raccoglitori pubblici di immagini tematiche ecc., che vengono create dagli utenti e consente a
persone aventi gli stessi interessi di connettersi tra loro. Facilita il poter raccogliere idee, lista
di oggetti e punta sull’interesse di fare nuovi acquisti, perché si desidera sempre ciò che non
si possiede. Dopo la registrazione si personalizza la propria bacheca inserendo immagini che
mostrano il modo di vivere dell’utente. Con il pin it button è possibile condividere le immagini
più interessanti trovate in rete direttamente sulle proprie boards, E la facilità di utilizzo piccola
così come la possibilità di integrarsi con altri social. A luglio 2012 quasi 20.000.000 di utenti
per lo più donne utilizzano Pinterest per comunicare velocemente attraverso la vista perché le
fotografie vengono più note ovvero a puntate sulle pagine degli utenti. Per utilizzarlo è
necessario essere invitati da qualcuno già iscritto usare le credenziali di accesso di Facebook
o Twitter. Si possono ripinnare pin pubblicati da altri utenti o lasciare dei commenti alle
pubblicazioni altrui inserirle in altre pagine.

RIEPILOGO
Per entrare iniziale social network occorre semplicemente registrarsi sul sito scelto, a creare
il profilo personale fornendo nome, cognome, indirizzo e-mail, sesso, data di nascita, una
propria foto e virgola se lo si vuole, informazioni sui propri interessi e passioni, altre foto,
musiche, immagini, video e tutto ciò che si desidera condividere con gli altri. Successivamente
si invitano gli amici a far parte della propria rete e si costruisce la lista dei propri amici o ci si
scrive a gruppi che condividono gli stessi interessi e passioni. anche i social network
nascondono dei rischi legati al suo utilizzo, per cui occorre prestare molta attenzione alla
pubblicazione dei dati personali, poiché possono essere sottratti i manipolati in violazione
della privacy. tutto ciò che viene pubblicato rimane nel tempio divisibile consultabile da
VERONICA GIUSTI
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chiunque vi acceda. la cancellazione dell'utente dal social network non comporta la


cancellazione di tutto il materiale pubblicato, ma solo del profilo personale. Con opportune
accortezze per non correre rischi inutili l'uso dei social network e rappresenta un modo
rivoluzionario di aggregazione sociale che non ha precedenti e che non va demonizzato a
priori.

1.4 Reale e virtuale a confronto

Internet ha creato una specie di mondo parallelo in grado di fornire un supporto concreto alla vita
quotidiana, migliorandone la vivibilità ma rappresenta anche un’alternativa alla realtà, in cui la fisicità
si limita alla vista e il movimento delle mani sulla tastiera e sul mouse.
Reale e virtuale sono termini che identificano 2 mondi che viaggiano in maniera parallela in cui la
realtà virtuale simula la realtà effettiva il virtuale diventa impercettibile. Solo scambio di interessi
condivisi o di pratiche comuni va l'originale comunità virtuali in cui si può dialogare anche con
persone che non si conoscono fisicamente. Come sostiene MCLUHAN la tecnologia ha modificato e
continua modificare l'uomo punto da considerare l'era della tecnologia come l'era dell’inconscio
dell’apatia, ma anche dalla consapevolezza dell’inconscio. La tecnologia implica una relazione tra il
fare e il con testo socioculturale da cui deriva una particolare visione del mondo che influenza e
modifica non solo il modo di vivere e di agire ma anche il modo di pensare di essere dell'uomo.
LÈVY: È convinto che il processo di virtualizzazione, Che coinvolge la comunicazione,
l'informazione la società, non costituisce affatto una perdita della realtà, perché se analizziamo
l'etimologia della parola virtus essa significa forza, potenza. Quindi virtuale è da intendersi come
qualcosa che esiste in potenza e non nel concreto, ma rappresenta un distacco dal presente immediato
e dal luogo, quindi un percepire in modo diverso le categorie tradizionali dello spazio del tempo e del
luogo. L'Inter nauta non è un soggetto passivo ma deve fornire il proprio contributo per arricchire la
quantità e la qualità dei messaggi presenti nel cyberspazio.
RHEINGOLD: La differenza sostanziale e che nel virtuale rimane fuori il corpo ma di là di questo
si possono fare molte cose. Quindi le comunità virtuali si possono incontrare altre persone,
prescindendo dal contatto immediato, perché si tratta di un contratto che mantiene le distanze.

Internet consente di modificare gli elementi della propria identità influendo sulla sua costruzione. le
viene fuori un’identità non più statica, anzi dinamica o addirittura fluida (SIRI).
TURKLE Parla oggi del senso del sé fluido e anche di identità multiple, il grado di migliorare la
capacità dei soggetti di comprendere ed accettare la diversità.
LANDI afferma che la rete rappresenta un’estensione dell’ego e la persona virtuale è l’ego.
VERONICA GIUSTI
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Quindi accade che se nella vita reale le persone sono intimorite dalla possibilità di ricevere una
punizione nel mondo virtuale le relazioni vengono vissute in modo paritetico senza la paura
dell'autorità.
questo contratto è importante per capire come sia fondamentale la costruzione dell'identità soprattutto
nella fase adolescenziale che accadendo nella vita virtuale può sfuggire al controllo da parte della
società e può avere risvolti positivi o negativi.
Assumere maschere virtuali ha una VALENZA POSITIVA sei favorisce la sperimentazione di altri
ruoli, con lo scopo di esaudire i propri desideri o i propri bisogni emotivi.
Ha una VALENZA NEGATIVA Nel momento in cui l'identità virtuale e quindi la vita virtuale,
diventa un rifugio prevalendo sulla dimensione reale.
Molte persone preferiscono la realtà virtuale perché possono esprimere aspetti della propria
personalità che non si riescono non manifestare nella vita reale. Un esempio è dato dai soggetti che
presentano una scarsa autostima, o sono timidi o poca attrattività fisica o disabilità. Nascondendosi
nell’anonimato possono agire liberamente ma il rischio è quello di rimanere intrappolati.
La realtà virtuale non deve sostituirsi a quella reale ma devi costruire un’opportunità per sperimentare
nuove identità ed essere una sfida per la mente nel valutare la capacità di ognuno a tenere distinti
reale e immaginario.
Altro aspetto deriva dalla diversa natura delle relazioni. nelle interazioni face to face dico getti devono
seguire un protocollo che regolamenta tutta la comunicazione basata sulla sincronicità, nella realtà
virtuale video la flessibilità come elemento che favorisce la comunicazione. Si tratta quindi di una
quasi interazione mediata di tipo non dialogico in cui si stabilisce una forma di intimità non reciproca.
MARRALI: Siamo passati in effetti da una cultura psicoanalitica ad una cultura di tipo informatico
che annulla o minimizza le emozioni vere. Il bambino finisce per diventare un estraneo nella famiglia
e nella società.
GEHLEN: Sostiene che l'uomo non può vivere senza la tecnica e la tecnologia, tuttavia è necessaria
una disciplina etica per evitare di incorrere negli eccessi.

VERONICA GIUSTI
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CAPITOLO 2 – INTERNET È UNA RISORSA O UN PERICOLO?

2.1 Quando internet diventa una dipendenza

Questo cambiamento sociale spinge verso una continua trasformazione del sé e mette in discussione
i punti di riferimento sia degli adulti, sia degli adolescenti con conseguente difficoltà ad instaurare
una comunicazione educativa.
LANDI: Cambiare il PUNTO DI VISTA, scendere dalle nostre cattedre significa NON significa
perdere l’autorevolezza dell’adultità, ma imparare a costruire PONTI tra generazioni diverse: ponti
per far transitare la relazione e la comunicazione, affinché si smetta di stare ognuno sulla propria
sponda a guardare con pregiudizio e diffidenza chi sta dall’altra parte.
La comunicazione, la disponibilità e l’ascolto sono quei pilastri basilare necessari per costruire quel
ponte fondamentale tra adulti e adolescenti, impegnati ad affrontare la fase cruciale della loro vita, in
cui si costruisce la propria identità.
L’utilità di internet nel semplificare le pratiche quotidiane si contrappone al rischio di un uso
impropri, da parte di bambini e adolescenti.
Durante l’adolescenza è importante instaurare delle relazioni positive con i propri pari, gli effetti di
tali relazioni si ripercuotono sul benessere emotivo e sull’integrazione sociale del soggetto.
Internet dà l’opportunità di comunicare in tempo reale con tutto il modo, quindi vivere discussioni on
line alla velocità della luce. Internet quindi è una sorta di villaggio globale, anche se il difetto
principale della rete è proprio la lentezza e i tempi di attesa.
WALLACE: è paragonabile ad un insieme di quartieri in ognuno uno dei quali le persone si
riuniscono per interessi comuni.
Questo scambio e comunicazione ci riporta al termine SOCIOMEDIA (BRUSCHI), Indicato per
infatti zare l'aspetto sociale, che rivestono i nuovi media in quanto produttori di conoscenza. in
internet il sapere è diffuso e a disposizione di colui che abbia qualcosa da dire.
quando si naviga in Internet si corre il rischio di PERDERSI nei meandri delle diverse finestre che si
possono aprire, questo perdersi ha allarmato la società sui possibili pericoli che si possono
ripercuotere sulla salute degli utenti travolti dal computer, da internet, dal telefonino.
Gli utenti svolgono più cose contemporaneamente, il termine non sempre è in grado di far fronte alla
velocità offerta dal digitale e si perde la capacità di vivere in modo adeguato gli imprevisti e le
emozioni che sono alla base dell'intelligenza e della sensibilità umana.
Il tempo alquanto prolungato di utilizzo della rete e di altri prodotti tecnologici può crescere in modo
spropositato la passione tanto da indurre una dipendenza patologica.
STADIO INIZIALE DI USO NON CORRETTO DI INTERNET SI MANIFESTA CON
SEGNALI BEN PRECISI:

VERONICA GIUSTI
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1. Pensieri e sensazioni sempre imperniati su argomenti relativi al cyberspazio


2. Un’attenzione costante alla posta elettronica
3. un aumento di tempo trascorso on line con difficoltà a chiudere il collegamento
4. partecipazione intensa alle chat anche per cose futili
5. collegamenti notturni con conseguente diminuzione delle ore di sonno e manifestazione di
agitazione.

L'uso eccessivo o abuso di internet determina gradualmente delle difficoltà in campo relazionale
poiché il soggetto viene catturato dall’esperienza virtuale tralasciando quella reale. In questo caso gli
studiosi utilizzano termini come:

- IAD (Internet Addiction Disorder) → GOLDBERG (1995)


- PIU (Utilizzo patologico di internet)
- Dipendenza da internet
- Internetmania

Si tratta di una dipendenza simile al disturbo causato dalla dipendenza da sostanza derivante da un
utilizzo problematico della rete quindi come dipendenza comportamentale.

GUERRESCHI: La dipendenza non è un vizio, né una malattia, ma è un processo che si innesca


quando una persona, nel contatto con un particolare oggetto, esperimenta in maniera diversa e legge
tale ristrutturazione del sè come positiva e funzionale.

DEL MIGLIO E CORBELLI: La dipendenza deriva dall’interazione tra soggetto, oggetto e


contesto in cui sono inseriti entrambi. È l’esperienza soggettiva che costituisce il fulcro della
dipendenza.

ALONSO-FERNANDEZ (1999) CLASSIFICA LE DIPENDENZE IN:

1. DIPENDENZE SOCIALI O LEGALI → derivano da droghe legali (tabacco, alcool,


farmaci ecc.) e da attività socialmente accettate (mangiare, giocare, fare acquisti ecc.) Sono
favorite dal progresso tecnologico e dalla cultura sociale, che al tempo stesso crea noia e
stress, ma stimola anche verso una gratificazione immediata attraverso appositi strumenti.
2. DIPENDENZE ANTISOCIALI O ILLEGALI → si riferiscono alle dipendenze da
sostanze illegali (oppiaci, cannabis, cocaina) e da attività illegali (rubare, incendiare,
stuprare).

Lo sviluppo di internet ha aperto le porte a mondi paralleli che nella maggior parte dei casi, gli utenti
e i giovani in particolare hanno dimostrato di saper gestire in modo sano e normale.

VERONICA GIUSTI
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Tuttavia, si può incorrere in NUOVE DIPENDENZE che hanno caratteristiche in comune con quelle
da sostanze:

1. Incapacità a resistere alla voglia di porre in atto il comportamento


2. Aumento della tensione prima del comportamento
3. Senso di piacere quando il comportamento viene posto in atto
4. Sensazione di perdita del controllo
5. Persistenza del comportamento malgrado conseguenze negative.

Dobbiamo fare una distinzione dei due termini inglesi che vengono tradotti entrambi in italiano in
dipendenza:

1. DEPENDENCE → fa riferimento alla dipendenza fisica e chimica e indica la situazione in


cui l’organismo ha bisogno, per funzionare, di una particolare sostanza.
2. ADDICTION → fa riferimento ad una condizione generale in cui la ricerca dell’oggetto
deriva da una dipendenza psicologica, secondo la quale l’esistenza non ha significato se è
priva di quell’oggetto.

Fino agli anni 90 nessun ricercatore si era occupato nel fenomeno della dipendenza delle nuove
tecnologie. Nel 1995 Goldberg mise in rete e criteri diagnostici della dipendenza da internet IAD,
mutuando i criteri dal Manuale Diagnostico E Statistico Dei Disturbi Mentali (DSM IV) riguardo
alla dipendenza dal gioco d'azzardo patologico. Fu quasi per scherzo ma il suo gesto ricevette i
complimenti dei colleghi per aver scoperto questo disturbo e molte persone segnalarono di esserne
affette.

Avvia un dibattito ancora in corso sul quesito se sia internet a provocare un disturbo patologico o se
sia un disturbo patologico preesistente che spinge ad abusare di internet.

GRIFFITH (1995 prima di Goldberg) aveva utilizzato il termine TECHNOLOGICAL


ADDICTION (dipendenza tecnologica) per indicare una dipendenza da comportamento che fa
riferimento ad interazioni non umane ma uomo-macchina. Anche Griffith evidenzia delle analogie
esistenti tra la dipendenza da internet e la dipendenza da sostanze stupefacenti:

1. DOMINANZA → dominano i pensieri e il comportamento del soggetto


2. ALTERAZIONE DEL TONO DELL’UMORE → Implicano dei cambiamenti perché vi è
eccitazione prima e rilassatezza durante.
3. TOLLERANZA → necessità di aumentare progressivamente le quantità per raggiungere
l’effetto desiderato

VERONICA GIUSTI
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4. SINTOMI DI ASTINENZA → malessere psichico e fisico conseguente all’interruzione o


riduzione.
5. CONFLITTO → intrapersonali e interpersonali, come il senso di colpa.
6. RICADUTA → propensione a riprendere dopo l’interruzione.

Nel 1996 la psicologa statunitense YOUNG definì la sindrome come INTERNET ADDICTION e
pubblica una ricerca sulla dipendenza da internet. Fonda un centro on line, il COLA, a pagamento,
per curare i soggetti affetti da questo disturbo. Per parlare di dipendenza bisogna avere dalle 5 o più
delle seguenti caratteristiche:

1. PREOCCUPAZIONE RIGUARDO INTERNET → il soggetto ripensa alle attività on line


fatte in precedenza o anticipa quelle che farà nel suo collegamento successivo.
2. BISOGNO DI UNA QUANTITA’ MAGGIORE DI TEMPO TRASCORSO ON LINE
→ il soggetto avverte il bisogno di collegarsi con maggiore frequenza e con tempi sempre più
lunghi per raggiungere la stessa soddisfazione.
3. RIPETUTI TENTATIVI DI RIDURRE L’USO MAGGIORE DI INTERNET → il
soggetto Si è impegnato per controllare, ridurre o interrompere l'uso di internet, senza risultati.
4. RITIRO IN SÈ, SE VIENE RIDOTTO L'USO → il soggetto manifesta depressione o
irritabilità o irrequietezza quando tenta di ridurre o sospendere l'uso di internet
5. PROBLEMI NELLA GESTIONE DEL TEMPO → ti ho detto rimane collegato on line
per un tempo maggiore rispetto a quello preventivato
6. PROBLEMI DI STRESS IN FAMIGLIA, SCUOLA, AL LAVORO, CON GLI AMICI
→ il soggetto ammesso al rischio lo studio, il lavoro, o una relazione importante a causa
dell'uso di internet
7. MENZOGNE RIGUARDO AL TEMPO PASSATO ON LINE → il soggetto ha nascosto
i familiari o ad altre persone significative il suo eccessivo coinvolgimento in internet
8. MODIFICAZIONE DELL'UMORE → il soggetto si collega ad internet per sfuggire dai
problemi quotidiani o per mitigare la depressione l'ansia, il senso di colpa o l’impotenza

La Young pone un’altra definizione dei disturbi collegati all'uso di internet: Problematic Internet
Use (PIU). Si caratterizza per l'incapacità da parte del soggetto di esercitare un controllo sulle attività
on line quindi come un disturbo del controllo degli impulsi.

DAVIS (2001): Sostiene che l'uso della rete in modo eccessivo da un meccanismo di rinforzo poiché
le attività on line viene ripetuta qualora il soggetto sperimenti un rinforzo positivo.
Distingue due tipi di PIU:

VERONICA GIUSTI
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1. SPECIFICO → se i soggetti dipendono da una funzione specifica di internet es. gioco


d’azzardo e sesso esisterebbero anche senza la dipendenza da internet.
2. GENERALIZZATO → Se i soggetti fanno un sopra utilizzo generalizzato e
multidimensionale di internet es. perdere tempo collegati senza un obiettivo specifico. è una
forma di dipendenza legata all'uso delle chat e della posta elettronica proprio legato al
desiderio di socialità.
Egli stesso suggerisce di usare semplicemente il termine Specific Pathological Internet Use per
riferirsi a una qualsiasi forma di dipendenza on line specifica.

CANTELMI E TALLI (1998) propongono di utilizzare il termine IRP (Internet Related


Psychopathology) poiché si tratta di una molteplicità di disturbi e di comportamenti on line differenti
tra loro.
IN ITALIA → CANTELMI E D’ANDREA (2000) hanno riscontrato nei soggetti dipendenti da
internet, una dipendenza di tipo virtuale, che trasforma l’utente da semplice navigatore as un vero e
proprio rete-dipendente, che alterna l’uso delle chat con quello dei giochi di ruolo virtuali (i MUD’s),
con collegamenti on line prolungati.
CARETTI → Definisce questa situazione come TRANCE DISSOCIATIVA DA
VIDEOTERMINALE, per indicare un tipo di disturbo caratterizzato da fenomeni dissociativi per
cui vi è un’alterazione dello stato di coscienza, de-personalizzazione, perdita del senso di identità
personale, dovuta alla dipendenza patologica del computer e delle sue applicazioni.
CANTELMI E TALLI (2007) Hanno effettuato una distinzione, per individuare la dipendenza da
internet, tra:
1. FATTORI OVERT (manifesti) dove si devono manifestare almeno due SINTOMI
OVERT:
- elevato tempo di permanenza on line, non giustificato da motivi di lavoro o di studio
- manifestazioni sintomatiche offline, come irritabilità, depressione, nervosismo
- conseguenze negative dovute all'uso eccessivo di internet, come corso rendimento a
scuola o al lavoro, isolamento sociale
2. FATTORI COVERT (occulti) dove si devono manifestare almeno due SINTOMI
COVERT:
- Irrefrenabile impulso di collegarsi ad internet
- ripetuti tentativi di controllare, ridurre o interrompere l'uso di internet
- frequenti menzogne relative all'uso eccessivo di internet
- ricorrenti pensieri e/o fantasie relative all'uso di internet

VERONICA GIUSTI
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2.2 Le cause che spingono alla dipendenza

Dalle ricerche della dottoressa Young emerge che una gran parte delle persone affette dalla
dipendenza da internet, in realtà mostrano di avere un lavoro e una vita sociale insoddisfacente, altre
sono persone sole, o depresse, mentre altre hanno una bassa autostima, insicurezze e ansia. La stessa
Young constata che l'infelicità sia un terreno fertile perché posso svilupparsi qualunque tipo di
dipendenza e in particolare colpisce gli adolescenti che lamentano la scarsa comprensione da parte
dei genitori incapaci di immedesimarsi nel loro mondo.

PRATARELLI E BROWNE (2002) → Riscontrano che gli adolescenti quando si sentono soli
riversano il loro stato d'animo nel mondo di internet al fine di trovare sollievo alla solitudine e alla
depressione.

GRIFFITHS (2000) → Rileva come l'uso eccessivo di internet sia determinato dal bisogno di
compensare alle carenze della propria vita personale, quindi un modo per fuggire dalla realtà.

CANTELMI E D’ANDREA (2000) → Individuano dei problemi comunicativi nei soggetti con
dipendenza da internet derivanti da difficoltà psicologiche, familiari, di emarginazione relazionali.

NICOLETTI E GALLINGANI (2009) → Sostengono che le cause che spingono un individuo verso
una dipendenza da internet vadano ricercate nelle caratteristiche proprie della rete e che comunque
non è possibile delineare un quadro preciso delle caratteristiche psicologiche degli utilizzatori di
internet né individuarne i fattori predisponenti.

CANTELMI E GRIFO → I loro studi portano alla considerazione che chi risulta essere affetti da
disturbo della dipendenza presenta delle difficoltà di comunicazione o hanno una personalità di tipo
ossessivo compulsivo, ho un manifesto una predisposizione al ritiro sociale.

TONIONI (2011) → il comportamento non verbale trasmette una serie di informazioni c'è in rete
non si possono trasmettere. in internet si superano le barriere spazio-temporali e si ha l'illusione che
il mondo sia sempre disponibile e ogni cosa raggiungibile. facilita la reperibilità degli altri ma un suo
eccessivo può accrescere le difficoltà relazionali. anche il sovraccarico di informazioni disponibili
crea un numero elevato di stimoli che possono causare dei problemi, in quanto il soggetto se non è in
grado di gestire un flusso così veloci di stimoli ed informazioni rischia di essere confuso e perdere di
vista l'obiettivo da raggiungere, aggiunto alla mancanza di limite temporale favorisce il vagare senza
mete e senza tempo. Quindi una causa di dipendenza da internet può essere proprio la grande
quantità di stimoli che rischiano di saturare precocemente la fame di stimoli e di indurre le persone
a non sapere più cosa vogliono.

VERONICA GIUSTI
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CANTELMI – DEL MIGLIO – TALLI – D’ANDREA individuano due fasi per considerare un
soggetto dipendente da internet:

1. FASE TOSSICOFISICA → Crescente aumento delle ore di collegamento e della frequenza


di chat, vi è una perdita di ore di sonno, una maggiore attenzione nei riguardi delle e-mail e
dei siti preferiti.
2. FASE TOSSICOMANICA → collegamento prolungato tanto da penalizzare seriamente la
vita relazionale e professionale. Soggetti tra i 15 e i 40 anni che possiedono competenze
informatiche elevate, con problemi psicologici, psichiatrici o familiari rilevanti, per cui la rete
è una fuga dalla realtà.

Una difficoltà riscontrata e quella di avere consapevolezza del problema in quanto negano questa
condizione e manifesta una scarsa cognizione della quantità di tempo che trascorrono in rete e del
poco tempo che dedicano al mondo reale. coinvolge tutte le età e tutte le estrazioni sociali ma chi
rimane maggiormente impigliato nella rete sono gli adolescenti.

La YOUNG ha elaborato il MODELLO ACE (Accessibilità, Controllo, Eccitazione) Per spiegare


i 3 fattori che possono facilitare predisporre una dipendenza alla rete:

1. ACCESSIBILITA’ →Qualsiasi attività in rete e facilmente accessibile in quanto non è


vincolata a luoghi fisici definiti e si ha una gratificazione immediata del bisogno
2. CONTROLLO →Vi è una maggiore semplicità nel gestire e controllare le attività svolte in
rete rispetto a quelle che si possono svolgere nella vita reale
3. ECCITAZIONE →la rete offre molti stimoli che citano spronano un individuo perché è un
mezzo che consente di sviluppare tantissime attività e di vivere esperienze diverse.

Dalle osservazioni condotte da COUYOUMDJIAN, BAIOCCO e DEL MIGLIO (2006) puoi


diversi soggetti dipendenti da internet sarebbe emerso il profilo del soggetto dipendente il quale è
maschio, adolescente, con terza fiducia in sé stesso, con problemi di identità e di ansia sociale, privo
di amicizia relazioni nella vita reale, tanto da ricercare nel computer, suo unico amico.
In realtà giungono alla considerazione che le persone dipendenti da internet plausibilmente abbiano
altre forme di dipendenza sottostanti che esistevano prima dell’uso di internet.
Gli stessi studiosi sostengono che esiste una relazione tra la dipendenza da internet depressione o
isolamento ma la difficoltà è proprio nell'individuare quale dei 2 disturbi costituisca la causa e quale
l'effetto.
In realtà le motivazioni sono tante:
- trovare una nuova eccitante identità
- l'anonimato consente qualunque libertà
VERONICA GIUSTI
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- dare sfogo allo stress dei problemi quotidiani


- facilità con cui poter stringere nuove relazioni (rooms)
- velocità con cui poter interagire con gli altri

L'uso di Internet può spingere la dipendenza sei nuovi utenti che i vecchi utenti.

2.3 Le varie forma di dipendenza

IMP → Le varie forme di dipendenza da computer sono 7, da cellulare sono 5.

1. CYBER-SEX ADDICTION → È la ricerca di materiale pornografico in rete o di relazioni


erotiche come modalità di gratificazione sessuale. i soggetti che soffrono questa dipendenza
svolgono diverse attività inerenti al sesso, che provocano eccitazione, e di soggetto non riesce
a controllare il tempio di utilizzo e le sue conseguenze.
La dipendenza da sesso virtuale può essere PASSIVA (quando il soggetto è dipendente dalla
visione di immagini e video pornografici e della pratica della masturbazione) o ATTIVA
(quando il soggetto è indipendente dalla pratica di sesso on line tramite chat e-mail o
webcam). I soggetti che scelgono di iniziare queste pratiche lo fanno per evitare una vera
intimità di coppia, per avere il minimo coinvolgimento emotivo e sentimentale, per la
sensazione di riuscire ad avere un forte controllo sul partner ed una migliore gestione dello
stesso, per la libertà di attuare tutte le proprie fantasie sessuali anche quelle più trasgressive
senza sentirsi giudicato.
Le ricerche condotte da COOPER riteniamo che gli uomini dipendenti dal sesso virtuali sono
maggiori rispetto alle donne anche se il numero delle donne dipendenti è in forte aumento. c'è
anche una differenza nelle attività praticate dall'uomo e dalla donna; gli uomini si collegano
alla rete per guardare foto pornografiche mentre le donne preferiscono chat erotiche e
inseguono una forma di interazione.
Le Ricerche condotte dalla YOUNG invece evidenziano come ci siano dei motivi differenti
che spingono e attirano uomini e donne verso pratiche di attività sessuali virtuali: gli uomini
sono insicuri del proprio fisico o perché così facendo non soffrono di ansia da prestazione oh
e dicono di affrontare i problemi come l'impotenza; le donne invece perché la distanza create
dal computer consente di nascondere i propri difetti fisici, di essere più disinibite, mi sentirsi
liberi nel parlare di sesso. Gli effetti della dipendenza da sesso virtuale stravincono sia il
soggetto dipendente che coloro che lo circondano poiché la relazione è più compromessa e
quella di coppia. Ma i problemi si ripercuotono anche su eventuali figli per la mancanza di
tempio a loro dedicato.

VERONICA GIUSTI
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2. CYBER-RELATIONAL ADDICTION →È la ricerca di relazioni online che penalizzano i


rapporti con la famiglia e con gli amici reali: il soggetto dipendente è esageratamente
coinvolto dalle relazioni di natura amicale affettiva che nascono e si sviluppano in rete
attraverso scambi di mail, chat e social network. Questa dipendenza porta l'individuo a
preferire le relazioni virtuali a quelle reali perché sono più facili da costruire e da mantenere
in quanto si riesce ad entrare subito in confidenza ed intimità con l'altro perché si è protetti da
uno schermo che favorisce l'apertura di sè stessi e ha la caratteristica di essere sempre presente
sia di giorno che di notte. Secondo la Young le applicazioni preferite dei soggetti sono le chat
e i newsgroup ma anche le e-mail proprio per la facilità con cui permettono di relazionarsi
con gli altri.
3. NET-COMPULSION →È un tipo di comportamento compulsivo che comprende il gioco
d'azzardo patologico, il commercio on line e lo shopping online compulsivo. Queste attività
hanno in comune la competizione, il rischio e l'immediata eccitazione, in quanto creano
l'illusione di ogni potenza che da una forte carica emozionale. La possibilità di anonimato
consente di negare la propria dipendenza e la possibilità di acquistare anche se l'oggetto ancora
non è in possesso appoggia il soggetto. Il giocatore d'azzardo cade nella dipendenza per
fuggire dalla solitudine, dalla rabbia, dalla depressione e cerca delle sensazioni forti per
sopperire alle sue problematiche. i giovani colpiti da questa dipendenza mostrano di avere dei
problemi a livello familiare, relazionale o scolastico ho semplicemente lo fanno per noia.
trascorrono intere giornate a rincorrere vincite che non arriveranno mai per poter colmare le
perdite esose e in caso di vincita continuerebbero ancora. Il rischio più incombente e quello
del gioco illegale che cerca ragazzi giovani per reclutarli in azioni criminali attraverso il
ricatto. Nei soggetti in cui il gioco d'azzardo diventa una patologia diventa un aspetto centrale
nella loro vita influisce sulle loro azioni e sulle e relazioni sociali. Quando parliamo di
dipendenza grave parliamo di GAMBLING che riscontriamo nei soggetti con problemi di
autocontrollo.
NENCIONI → Processo di GAMIFICATION per indicare l'applicazione di soluzioni di
GAMING anche a settori lontani da quelli strettamente legati al gioco.
Il gioco consente delle strategie per coinvolgere le persone attraverso il
CROWDSOURCING che consiste nel coinvolgere in modo ludico, gli utenti, al fine di
costruire o migliorare un marchio attraverso le idee gratuite che essi stessi forniscono.
Lo shopping online compulsivo invece è una schiavitù e colpisce per lo più le donne in
conseguenza di un’educazione troppo permissiva ed iperprotettiva che genera insicurezza nel
soggetto dipendente. Può derivare dal bisogno di creare a livello sociale una propria identità,
attraverso il possesso di determinati oggetti. Si ha una sensazione di potere ed eccitazione e
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coloro che ne sono dipendenti mostrano di avere un basso livello di autostima, ansia ed un
forte senso di inadeguatezza. sono scoppiati che non riesco a gestire le frustrazioni, la
solitudine e il rifiuto.
4. INFORMATION OVERLOAD → È la ricerca compulsiva di informazioni passando da un
sito all'altro a scapito del lavoro e della famiglia. Il soggetto utilizza la rete per cercare un
numero sempre più elevato di dati e che organizza in modo preciso e angoscioso. La quantità
eccessive di notizie non ha una finalità ma viene fatta solo per conservare il numero maggiore
notizie possibili. Secondo una ricerca del 1997 la Glued To The Screen: An Investigation Into
Information Addiction Worldwide La metà dei soggetti soffre di questa particolare forma di
dipendenza e ritengono che conservare il maggior numero di informazioni gli consente di
prendere meglio delle decisioni in realtà subiscono solo un sovraccarico di dati.
Coloro che ne soffrono hanno dei comportamenti compulsivi attraverso l'uso devi strumenti
tecnologici la situazione è quello di non essere mai abbastanza informato e di correre il rischio
di lasciarsi scappare qualche notizia di vitale importanza questa condotta costituisce un modo
per mitigare l'ansia la solitudine. Il rischio più preoccupante che hai bisogno di rimanere
costantemente aggiornati posso occupare tutto il tempo libero o peggio scolastico o lavorativo.
5. COMPUTER ADDICTION →E la ricerca di videogame virtuale o di giochi di ruolo che
coinvolgono l'utente per molte ore punto la persona è attratta dalla grafica, delle ambientazioni
particolari, dei personaggi fantastici, ma ciò che lo affascina maggiormente la possibilità di
assumere le vesti del personaggio dell'avatar che si è sempre sognato. Il rischio sta nella
possibilità di assumere quella personalità della realtà virtuale per molto tempo dimenticandosi
che è solo un gioco molto la dipendenza da giochi virtuali può essere paragonata la dipendenza
da droghe leggere e non è proporzionale al tempo trascorso in rete ma l'intensità con cui la
rete occupa i pensieri del soggetto dipendente. Il navigare in internet diventa un bisogno
primario che nulla pian piano tutti gli altri bisogni anche quelli di prima necessità come
mangiare e bere.
6. CELLULAR AND SMS ADDICTION → È l’uso smodato del cellulare e dell’invio di SMS
(Short Message Service), di brevi messaggi di testo da un cellulare ad un altro ad un costo
inferiore rispetto ad una lunga telefonata, rende la comunicazione asincrona. Gli SMS
vengono scritti adoperando uno specifico linguaggio caratterizzato da abbreviazioni e da
emoticons. I cellulari possono inviare anche gli MMS, Messaggi multimediali per la
trasmissione di immagini, musica e foto. il cellulare è diventato un bene di consumo di massa
soprattutto tra i giovani e chi è un desiderio continuo di rimanere sempre in contatto con gli
altri; questa è consentito dalla possibilità di scaricare diverse applicazioni come WhatsApp. il
cellulare è stato paragonato ad un oggetto feticcio. simboleggia la libertà, indipendente la
VERONICA GIUSTI
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sicurezza di cui nessuno può farne a meno infatti non ce ne separa mai Proprio perché dà la
possibilità di essere sempre rintracciabili. Nel tempo il cellulare è diventato un vero e proprio
minicomputer. Il rischio derivante dall'abuso del cellulare e la dipendenza che provoca
assuefazione, tolleranza e astinenza. Non è semplice individuare la dipendenza da cellulare.
Non ci sono ricerche in grado di diagnosticare con esattezza la dipendenza da cellulare ma
possiamo ipotizzare che coloro che ne sono affetti sono quei soggetti che stabiliscono più di
300 contatti al giorno tra chiamate e SMS in entrata e in uscita; hanno anche problemi di salute
e il cellulare perennemente acceso. Nella letteratura indipendenti da cellulare vengono indicati
con il termine FANATICI. Le ricerche comportamentali condotte in Italia mettono in luce
l'esistenza di differenti categorie di dipendenti da telefonino:
a. I DIPENDENTI DAGLI SMS →Hanno un bisogno continuo di inviare e ricevere
messaggi di testo, strada un caldo sul pollice di una mano o il tastierino è consumato,
spesso fanno uso del T9 il rumore varia in base al numero dei messaggi ricevuti.
b. I DIPENDENTI DEL NUOVO MODELLO → coloro che acquistavo
continuamente nuovi modelli di cellulare e spendono grandi somme di denaro per
avere l'ultimo modello
c. GLI ESIBIZIONISTI DEL CELLULARE →i quali prestano molta attenzione al
colore e al design nonché al prezzo, hanno sempre il cellulare in mano per mostrarlo
agli altri.
d. I GAME PLAYERS → coloro che sono eccessivamente a tratti dei giochi sul
cellulare per cui trasforma nel telefonino una console, giocano continuamente e hanno
difficoltà a staccarsi se non hanno conseguito un nuovo record.
e. GLI AFFETTI DA SCA (Sindrome Del Cellulare Acceso) → hanno il terrore di
avere il telefonino spento per cui sono sempre in possesso di una batteria carica di
scorta per evitare di rimanere improvvisamente senza il cellulare, aspetto anche il
telefono acceso anche di notte.
7. SINDROME DI HOURGLASS O SINDROME DA CLESSIDRA → 2010 da KWAN
dell’Intel. Accomuna tutte quelle costruzioni che caratterizzano gli utenti di fronte ai tempi
di attesa del PC, quando la piccola clessidra ruota ininterrottamente mentre e si aspetta
l'apertura di un sito o il caricamento di un programma. In una ricerca si è calcolato che l'utente
medio statunitense trascorre 13 minuti di attesa al giorno davanti al proprio computer che nel
corso di un anno corrispondono a 3 giorni di attesa inattiva magari per qualcosa che a volte
neanche arriva. Questa attesa fa crescere lo STRESS soprattutto nei soggetti che hanno un
tempo limitato da dedicare a quello che devono fare su internet. BARONE sostiene che questa
sindrome è una forma di dipendenza cronica da internet in quanto è un tipo di frenesia
VERONICA GIUSTI
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derivante dalla troppa lentezza del computer nel caricare una pagina causata dal sistema
operativo e dal tipo di connessione. Nell'era dei social network diventa fondamentale poter
disporre di strumenti di connessione che abbia una velocità di navigazione e delle prestazioni
avanzate. Con l'avvento degli smartphone si è dotato il cellulare di programmi applicativi che
consentono di collegarsi alla rete anche modalità Wi-Fi per navigare condividere e pubblicare
video immagini in tempi veloci per socializzare e per svolgere altre attività online tutto questo
faciliterà l'uso della rete ma porterà ad un incremento della quantità del tempo di utilizzo.

2.4 Gli effetti della dipendenza

Dalle ricerche condotte da diversi studiosi abbiamo dedotto che le persone colpite dalla IAD abbiamo
in fondo una sorta di predisposizione ovvero che esistono già altri problemi per cui il ricorso di
internet rappresenti una fuga dalla realtà. ma l'esito delle ricerche e contraddittorio e a volte sfugge
quale che sia l'oggetto stesso delle indagini.
Bisogna educare all'uso di internet affinché questo sia davvero una risorsa ma quando questo non
avviene si cade nella dipendenza. Lo abbiamo visto con le ricerche di Schneider e di Guerreschi sul
cyber-sex. Abbiamo visto che ci sono svariati effetti che si ripercuotono nella vita sociale e danni da
un punto di vista della salute fisica e mentale.
Possiamo ipotizzare che un fenomeno di malessere sociale si verifichi quando l'uso eccessivo delle
nuove tecnologie si accompagna ad altri fattori a livello fisico, economico, lavorativo, emotivo,
sociale. I soggetti colpiti da dipendenza arrivano a sognare e a fantastica su Internet, cosi come
involontariamente compiono con le dita dei movimenti di battitura sulla tastiera o un disinteresse per
tutto ciò che non sia connesso alla Rete. Si dimenticano i bisogni primari di nutrirsi, di dormire, per
trascorrere molto tempo in Rete. Coloro che impiegano tante ore a navigare in Internet o a giocare,
con il computer o con il cellulare, soffrono di dolori alle ginocchia, altri al bacino, altri trascinano i
piedi quando camminano. Tutto questo a causa della SEDENTARIETA’, delle posture errate e ad
una mancata attività fisica che spesso si associa ad una alimentazione non adeguata. L’uso eccessivo
delle nuove tecnologie si accompagna ad altri fattori, per esempio un diffuso disagio sociale, o una
resa scolastica bassa. La dipendenza da videogiochi, gli effetti negativi si manifestano con l’aumento
dell’aggressività, con effetti medici e psicosociali collaterali, tra cui quelli legati all’autostima:
diventa fondamentale vincere al videogioco poiché conferisce una sensazione di dominio, controllo
e di riuscita. L’uso eccessivo dei videogiochi produce anche una mancanza di interesse nell’uscire
con gli altri, un rendimento scolastico basso a causa dell’elevato assorbimento mentale e temporale
nel videogioco. Favorisce l’isolamento, accresce la dissociazione e il distacco dalla realtà. I giovani
dipendenti da Internet sono contraddistinti dagli occhi cerchiati, dallo sguardo poco espressivo, dal
pallore del viso. Manifestano eccessiva stanchezza, perdita di appetito, irritabilità e alterazione delle
VERONICA GIUSTI
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ore di sonno. Il rischio e di rimanere incastrati in alcuni ruoli o di confondere e sovrapporre l’identità
virtuale con quella reale, al punto da non sapere più chi siano. Sintomi sono dolori muscolari al
braccio, il mal di schiena, difficolta circolatorie agli arti inferiori, la sindrome del tunnel carpale, le
emicranie, l’affaticamento degli occhi. Il rischio e perdere la capacità di trasmettere emozioni in modo
adeguato, giocare con gli altri attraverso il contattato fisico, usare la mente per immaginare le cose
del mondo. Viene meno l’interesse verso gli sport. Possedere e saper utilizzare i nuovi media nella
società contemporanea diventa una precondizione sociale per evitare l’esclusione, soprattutto per i
più giovani. PATTARO: Occorre educare i giovani in modo tale che Internet sia una risorsa in grado
di ampliare la rete relazionale e amicale, la conoscenza del sapere e di realtà geografiche o mentali
diverse, che sia uno strumento di svago, di divertimento e di crescita culturale e personale.

VERONICA GIUSTI
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CAPITOLO 4 – COME INTERVENIRE SULLA DIPENDENZA DA INTERNET

4.1 Considerazioni finali sui risultati della ricerca

la base delle risposte ottenute dalla ricerca risulta che gli adolescenti faccio l'uso corretto di internet,
considerato come una risorsa che aiuta al soddisfare in modo più veloce le diverse esigenze di vita.
Durante i momenti di incontro con i docenti delle diverse scuole coinvolte, molti di loro erano curiosi
di apprendere i risultati della ricerca manifestando il desiderio di trovare conferma delle loro
convinzioni sulla dipendenza del cellulare di cui i ragazzi sono affetti. Non era una richiesta volta a
conoscere la verità sul modo di agire di sentire dei ragazzi di oggi ma un voler trovare dimostrazione
alla loro condanna. Gli studenti invece hanno mostrato un grande entusiasmo partecipare alla ricerca
perché desiderosi di conoscersi meglio e scoprire se loro modo di comportarsi sia corretto o errato.
E’ stato importante far capire agli studenti che la ricerca non mirava giudicare nessuno ma solo a
conoscere meglio gli adolescenti di oggi. E’ stato necessario anche sottolineare che non esistevano
risposte giuste o sbagliate ma solo risposte che rispecchiavano il loro pensiero e il loro
comportamento. Molti ragazzi prima ancora di iniziare il questionario si dichiaravano colpevoli di
dipendere da internet dal cellulare perché così veniva detto dagli adulti. Questo atteggiamento degli
adulti è sbagliato in quanto non bisogna etichettare gli altri sulla base di pregiudizi, ma bisognerebbe
farlo con cognizione di causa, anche se in realtà non bisogna mai emettere sentenze. Per quanto
riguarda il rapporto che gli adolescenti hanno nei confronti del cellulare gli studenti intervistati
mostrano per il 47,6 %un modo sensato di utilizzo del telefonino, come una risorsa che facilita il
mantenimento dei contatti con gli altri, ma anche in grado di consentire la reperibilità in caso di
necessità, senza stress per il soggetto. I dati di questa ricerca mettono in luce la necessità di non
minimizzare o negare il possibile effetto negativo dell’uso intensivo del cellulare. Siamo tutti
dipendenti da quel piccolo marchingegno tanto geniale che teniamo nel palmo della mano, il cellulare
è lo strumento più usato dopo la televisione e rappresenta il simbolo della libertà, dell’indipendenza
e fornisce un senso di sicurezza

4.2 Come si può prevenire?


È giusto che i ragazzi si avvicinino al computer per cercare informazioni o per svolgere attività
ludiche in quanto per loro rappresenta un contenitore di tutto il sapere e le informazioni,
semplicemente con un click; tuttavia, per utilizzare in modo corretto il computer e navigare in rete
senza correre rischi è importante un’alfabetizzazione specifica con un linguaggio ben preciso. La
funzione di mediatori tra ragazzi e internet dovrebbe essere svolta dagli adulti, anche se spesso accade
che i ruoli siano invertiti, gli adulti devono cogliere i segnali che hai figli lanciano per manifestare
delle situazioni di disagio.

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TONIONI → A seguito di un suo studio ha posto in evidenza gli elementi che i genitori possono
prendere in considerazione per comprendere con più facilità sui propri figli soffrono meno di una
dipendenza da internet:
1. CONTROLLARE IL NUMERO DI ORE: costituisce il primo campanello d'allarme anche
se non siamo un numero ben preciso di ore superato il quale si delinea la dipendenza, alcuni
autori parlano di massimo 5 ore al giorno. Occorre valutare quanto questa attività occupa i
pensieri del soggetto durante la giornata e quanto ostacola il regolare svolgimento delle altre
attività.
2. COMPORTAMENTO DEL SOGGETTO A SCUOLA: un figlio dipendente da Internet
mostrerà un calo nel rendimento scolastico, ma non costituisce una certezza, il vero
campanello d’allarme è rappresentato dall’aspetto relazionale, per cui bisogna valutare il tipo
di rapporto che un soggetto ha nel contesto classe e considerare se questo p positivo o negativo
3. LA SCARSITA’ DI AMICIZIE REALI
4. LA MANCANZA SIA DEGLI AFFETTI CHE DELL’INNAMORAMENTO
5. LA GRADUALE DIMINUIZIONE DEGLI INTERESSI nelle passioni e nelle attività, che
il soggetto ha sempre solto regolarmente nella sua vita.
6. LA PRESENZA DELL’ADOLESCENTE IN FAMIGLIA, non accompagnata da una
partecipazione coinvolgente e attiva del soggetto, manca un rapporto profondo con i familiari
7. L’AGGRESSIVITA’, può manifestarsi quando un genitore esasperato arriva a staccare la
spina del computer o a sequestrare sia il modem sia tutto il computer. La reazione aggressiva
può essere più o meno violenta.

Dal punto di vista quantitativo, quando il traffico telefonico giornaliero inteso come chiamate e sms
in entrata e in uscita, è all’incirca pari a 300 contatti, allora si parla di CELLULAROMANIA.
ATTEGGIAMENTI-SPIA che possono indurre gli adulti a ipotizzare una patologia sono i seguenti:
a. Dedica la maggior parte del proprio tempo ad attività connesse all’utilizzo del telefonino
b. Manifesta senso di stordimento, mal di testa, vertigini, dolori al viso o all’orecchio o altri
sintomi fisici che possono essere collegati all’abuso del telefono
c. Manifesta un atteggiamento di estrema affettività verso l’oggetto telefonico
d. Mostra un utilizzo del telefonino non giustificato da necessità e come principale mezzo per
comunicare con gli altri
e. Tende ad entrare in ansia o perfino in panico se il telefonino è scarico o se non funziona
f. Utilizza il telefonino come mezzo di partecipazione e di intermediazione per entrare in
rapporto con altri

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g. Propende ad utilizzare il cellulare come strumento di controllo nelle relazioni sentimentali e


affettive
h. È incapace di gestire dei momenti di assenza di contatto e di comunicazione da qualcuno
i. Tende a giustificare l’incapacità a staccarsi dal telefonino attraverso alibi
j. Tende ad utilizzare il telefonino per tenere sotto controllo alcune paure o insicurezze
k. Tende ad usare più telefonini
l. Ha l’abitudine di mantenere il telefono accesso anche di notte

4.3 Come si può intervenire?

VANNI → Figa che l'adolescente che trascorre molte ore in line e dorme poco manifesta una
stanchezza cronica che si ripercuote negativamente sul rendimento scolastico e sull'impegno in
altre attività. aggiungi che questi oggetti che studiano con la TV o con la radio accesa non
ricordano bene quanto coloro che studiano in silenzio e che i contenuti violenti proposti in tv
accrescono la possibilità di commettere atti delinquenziali più di trent'anni dopo.

Le nuove tecnologie anche nel processo di costruzione del sè per gli adolescenti poiché forniscono
opportunità enormi, ma possono divenire un malessere sociale nel momento in cui il mondo
virtuale educa i giovani alla vita, sostituendosi al processo educativo familiare scolastico. Dunque
risulta fondamentale la responsabilità educativa degli adulti per fornire ai ragazzi delle
competenze necessarie ad uso e consumo positivo della rete al fine di prevenirne la dipendenza o
di cadere in eventuali trappole nascoste. sono molti i genitori che si sono organizzati in
associazioni, per scambiarsi opinioni e conoscenze pratiche sull'uso che i loro figli fanno di
internet. una di queste associazioni creata dai genitori è la Parents: teens & technology, secondo
cui i genitori devono limitare i tempi di fruizione del computer da parte degli adolescenti fissando
la fascia oraria o il numero di ore per collegarsi su internet.

1. È importante monitorare lo so e stabilire il modo chiaro ciò che è consentito e ciò che è vietato
fare, quindi impedire l'accesso ai siti indesiderati attraverso l'installazione di appositi software
filtro e software che permettono di visionare i siti consultati. questi filtri sono definiti i
parental control e mamma adeguati all'età dei figli. occorre inoltre stabilire informare i ragazzi
sulle tradizioni che incorrono in caso di trasgressione alle regole stabilite.
2. Porre il computer di casa in una zona accessibile a tutti in modo da poter controllare i ragazzi,
nell'eventualità di immaturità di gestione utilizzare una password di accesso in modo da
impedirne l'uso senza il controllo dei genitori.

VERONICA GIUSTI
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3. i genitori dovrebbero aggiornare continuamente le loro conoscenze tecnologiche attraverso un


dialogo costruttivo e formare i ragazzi affinché acquisiscano una matura competenza
tecnologica.
4. Dare direttive chiare e precise sul comportamento da adottare in internet poiché non è
prudente rispondere ai messaggi di persone sconosciute con proposte commerciali ricevute
tramite e-mail
5. Secondo TONIONI i genitori devono spiegare ai figli che le persone che si possono incontrare
in chat possono essere pericolose come qualsiasi persona incontrata nella vita reale, pertanto
devono sempre usare un atteggiamento di diffidenza e prudenza e parlare se dovessero
ricevere di fastidio dei problemi di qualunque natura. devono spiegare ai ragazzi che illegale
scaricare musica o altro, devono metterlo in guardia da contenuti particolari che si possono
trovare su internet (siti truffa o a sfondo sessuale); I ragazzi devono chiedere il permesso per
usare in rete carte di credito, insegnare come selezionare e raccogliere le informazioni
sviluppando un pensiero critico e lo si può fare affiancandoli per un periodo di tempo
sufficiente a mostrarli come cercare un'informazione. devono informare i figli come si tutela
la privacy e i propri dati personali.
6. Un altro modo per proteggere i propri figli e creare in loro un atteggiamento di autoprotezione
consiste nel suggerire di non fornire informazioni private può scambiare fotografie con
sconosciuti puoi mandare comunicazioni o messaggi aggressivi volgari e offensivi.
7. Se il dialogo non dovesse essere costruttivo il figlio dovesse mostrarsi dipendente da internet
l'ideale sarebbe rivolgersi ad un centro specializzato. In Italia i centri specializzati sono uno a
Roma e uno a Torino.
8. Un'altra alternativa valida è fornita dei servizi territoriali:
- CIM (Centro di igiene mentale)
- CSM (Centro di salute mentale)
- DSM (Dipartimento di salute mentale)
- Consultare una terapeuta presso il SerT (anche se si occupano principalmente di altre
dipendenze)
- O consultare una terapeuta privatamente

La difficoltà iniziale di un genitore e riuscire a fare accettare il proprio figlio l'idea di essere affetto
da questa forma di dipendenza e di avere bisogno di rivolgersi al medico. Anche se i ragazzi non è
quello di avere un problema i genitori devono insistere senza mai stancarsi anche se dovessero fallire
più volte.

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Per quanto riguarda i percorsi terapeutici vanno selezionati in base alle esigenze e alle predisposizioni
individuali:

1. GRUPPI DI AUTO AIUTO → sono gruppi composti da persone che soffrono di un problema
comune, finiscono periodicamente per scambiarsi esperienze e darsi delle regole per
riprendere in mano la propria vita. Sono sia in modalità offline con incontri faccia a faccia
che on line costituiti in rete ma quest'ultima non sono in grado di aiutare proprio perché fanno
uso della rete.
2. Counseling terapeutico → e un percorso che permette al soggetto di comprendere le
motivazioni alla base della propria dipendenza
3. psicoterapia individuale → è indicata nel caso in cui la dipendenza da internet si è affiancata
anche da un'altra patologia pregressa
4. i 12 passi → finalizzato al recupero personale e spirituale del soggetto attraverso un percorso
paragonabile a quello degli alcolisti anonimi
5. strategie di disintossicazione → forniscono un valido aiuto per affrontare e risolvere il
problema in particolare dal punto di vista comportamentale

a proposito del trattamento riabilitativo la dottoressa Young mette in risalto come lo stesso deve essere
finalizzato a ricondurre il soggetto ad un uso moderato e controllato della rete presenta quindi 20
strategie cognitive comportamentali come ad esempio:

1. suggerisce di riconoscere quello che si sta perdendo, facendo una classifica di tutte le attività
che vengono trascurate a causa di internet
2. valutare il tempo trascorso on line annotando il numero di ore passate in internet e tutte le
attività svolte in rete, Nel periodo di una settimana per misurare la quantità e la qualità di
attività in rete
3. utilizzare tecniche di gestione del tempo imparando a gestire il proprio tempo di collegamento
on line sostituendolo con un’attività alternativa come un hobby al fine di favorire il
cambiamento
4. trovare un sostegno nel mondo reale
5. Riconoscere ciò che fa scattare il comportamento facendo attenzione all'emozione che si sente
prima di collegarsi e mentre si è collegati
6. portare con te schede promemoria con messaggi positivi, facendo l'elenco di tutte le cose
positive che deriverebbero da una sua limitazione nel numero di collegamenti e di tutte le cose
negative dei problemi causati dal collegamento in rete prolungato
7. Stabilire tempi fermi imparando a interrompere il collegamento nel momento stabilito
attraverso espedienti che favoriscano l’interruzione
VERONICA GIUSTI
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8. fare passi concreti per centrare i veri problemi, identificando affrontando le difficoltà dalle
quali si scappa

In Italia e partita una sperimentazione di una forma di psicoterapia on line nei confronti di soggetti
dipendenti dalla rete, accessibile gratuitamente dal sito www.psychoinside.it. Tuttavia questa
modalità terapeutica suscita delle perplessità perché è presente un’assenza di setting neutro e adeguato
alla terapia. Un valido aiuto per lo studio e la cura dell’Internet Addiction Disorder è fornito dalla
Società Italiana Di Intervento Sulle Patologie Compulsive (S.I.I.Pa.C.).

4.4 Famiglia e scuola solidali

Diventa fondamentale porre in atto programmi di prevenzione che coinvolgono i contesti sociali che
ruotano intorno alla vita di un adolescente. in primis il riferimento è alla famiglia, la quale deve essere
messo al corrente dell'esistenza di forme di dipendenze da comportamento e che indicare loro quali
sono i segnali da riconoscere e le conseguenze che ne possono derivare. Informare le famiglie sulla
presenza di servizi specializzati in grado di aiutarli a risolvere il problema della dipendenza.

DI MARTINO → Mette in evidenza l'importanza dello stile educativo adottato dai genitori per
l'influenza che esso ha sulle condotte dei ragazzi. tra gli stili educativi quello autorevole viene
considerato il più protettivo ma al tempo stesso adeguato per Una supervisione degli atteggiamenti
aggiunti dei propri figli, poiché pone delle regole ben precise da rispettare e un'apertura costante il
dialogo. Le regole hanno la peculiarità di insegnare ad autoregolarsi nel comportamento e a formulare
i progetti futuri, mentre il dialogo consente di comunicare le proprie difficoltà e le proprie esigenze.

Prima di educare i figli bisogna educare i genitori ad essere un buon modello da imitare, creare delle
zone media free e saper proporre ai figli delle attività alternative distaccati dal mondo digitale senza
imporle.

La famiglia ha il compito di illustrare i vantaggi e gli svantaggi della tecnologia, tra gli svantaggi
abbiamo le tariffe che pesano sul bilancio familiare, il rischio di perdersi nella rete e di essere
contattati da persone sconosciute e pericolose, le conseguenze dannose per la salute. Tra i vantaggi
spicca la possibilità di raggiungere i figli in qualunque momento e quindi di poter comunicare con
loro se sono lontani.

SCHIRALLI → Gli adolescenti hanno bisogno di essere guidati perché di fronte all'immenso
potrebbero avere paura e fuggirebbero o attaccherebbero. Ogni genitore nel guidare il figlio
adolescente dovrebbe essere discreto ma continuo, una guida lieve ma autorevole, uno stare accanto
senza sostituirsi, uno stimolo senza prevaricare.

VERONICA GIUSTI
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In secondo luogo, il riferimento è alla scuola in quanto secondo agenzia di socializzazione dopo la
famiglia, a cui è affidato il compito di educare i ragazzi alla vita punto la scuola dovrebbe essere
meno vincolato ai programmi ministeriali e maggiormente sensibile alla crescita affettiva degli
alunni. Negli ultimi anni si assiste a un duro braccio di ferro tra insegnanti in dismissione, studenti
demotivati e genitori pronti all'assalto per difendere i propri figli. Non più una cultura pedagogica
condivisa con una frattura sempre più marcata piccolo incuranti della formazione della crescita e dello
sviluppo dei ragazzi. La scuola deve rivedere la propria funzione educatrice non solo come
trasmettitori di saperi e conoscenze ma come stimolo per affrontare la vita attraverso l'educazione
alle emozioni. Dovrebbe inoltre sostenere gli adolescenti nel loro percorso di strutturazione della
propria identità in virtù del quale diventano prioritari la soddisfazione per l'esperienza scolastica, il
benessere a scuola ed il successo scolastico. I docenti dovrebbero promuovere anche l'entusiasmo, il
rispetto delle regole, lo sviluppo delle competenze per affrontare e superare gli ostacoli della vita, al
fine di accompagnarli verso l'adultità.

Per facilitare il compito dei docenti è stato elaborato un format intervento denominato didattica delle
emozioni che fa riferimento ai principi dell’educazione emotiva (Schiralli, Mariani). Crollarsi del
compito di educare gli alunni è un modo per negare un aiuto a soggetti che ripercuoteranno i loro
problemi sull’intera società, chiamata anche ad assumere un ruolo di protezione nei confronti degli
adolescenti sia a livello locale che globale.

DI MARTINO → Un processo di dipendenza ha minore possibilità di installarsi là dove l'adolescente


si sente accettato per quello che è ed aiutato nella costruzione di un progetto di realizzazione
personale.

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OSSERVAZIONI CONCLUSIVE

Gli studenti coinvolti in questa ricerca hanno mostrato un graduale entusiasmo che ha sostituito un
iniziale distacco e diffidenza, poiché si sono sentiti al centro dell'interesse da parte degli adulti a volte
insensibili nei confronti delle loro esigenze. Anche i docenti hanno collaborato e in alcuni casi hanno
colto l'occasione per entrare in relazione con i loro studenti e cercare di comprendere meglio il loro
mondo ma non sono mancati i colori quali alimenti in una rappresentazione sociale negativa
dell’adolescenza che come sostiene Merton accresce il rischio di una profezia che si auto adempie.
Occorre evitare etichetta menti quando sono solo frutto di un modo di pensare comune, non
supportato da dati concreti se hanno come scopo quello di giudicare senza cognizione di causa, ma
aprirsi al dialogo per uscire a calarsi nei panni degli adolescenti. Gli adolescenti di oggi sono
considerati come rappresentanti della mobile generation, in quanto usano il cellulare a internet per
interagire con il mondo virtuale. in realtà si tratta di un nuovo modo di comunicare che ha cambiato
le relazioni tra i giovani nel quale il vero protagonista è il cellulare. Oggi il cellulare il principale
intento dei desideri un simbolo gli adultità ed indipendenza manche un vero e proprio organizzatore
di vita. Ha modificato il linguaggio perché la comunicazione verbale si affianca quella non verbale
attraverso i messaggi e recentemente con l’emoticons. La comunicazione si decontestualizza e diventa
diretta e abitua gli individui a considerare l'altro sempre presente disponibile per cui soggetti sono
relazione permanente tra loro, con il rischio di far venire meno l'esigenza il significato della
comunicazione reale. Il cellulare ha completamente rivoluzionato la vita di tutti, il problema sorge
nel momento in cui il rapporto con questo strumento tecnologico diventa ossessivo e si trasforma in
dipendenza. in questo caso il compito di coloro che ruotano intorno ai giovani è quello di cercare di
individuare quali sono i gruppi a rischio al fine di progettare degli interventi adeguati. Non bisogna
demonizzare la tecnologia come imparare a conoscerlo per usarlo come risorsa in grado di migliorare
e facilitare le attività della vita quotidiana. Ed è questo il compito a cui sono chiamati gli adulti che
non possono sottrarsi e non devono al ruolo gli educatori di giovani, nei confronti dei quali la società
ha l'obbligo di guidarli per affrontare le sfide le incertezze della vita.

Le nuove tecnologie diventano malessere quando i ragazzi vengono lasciati soli nel loro processo
di autoeducazione.

VERONICA GIUSTI

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