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ACURADI

C. CACCIAR!
TEORIE
DELLA METAFORA
L'ACQCISIZIONE, LA CO:VIPRENSIONE
E L'CSO DEL LINGUAGGIO FIGURATO

~
Rajfaello Cortina Editore
228 C CACCIAR!

avrebbe senso parlare della presenza di una metafora dell'amore- 6


come-viaggio come metafora in sé concettuale, né avrebbe senso
parlare delle espressioni utilizzate per discorrere di amore (''vico-
lo cieco", "bivio", "sugli scogli" ecc.) come esempi di una conce- CAMPI SEMANTICI
zione metaforica dell'amore. Secondo la posizione tradizionale E STRUTTURA DELLA METAFORA
ciascuna espressione sarebbe una diversa metafora, poiché le
metafore sono in sé solamente linguistiche, e non concettuali. La Eva Kittay Adrienne Lehrer
teoria tradizionale è talmente diversa dalla nostra che le analisi
della metafora dell'amore-come-viaggio sopra suggerite non vi
avrebbero alcun senso, e non potrebbero nemmeno venire sen-
satamente discusse.
Quello che è importante tenere a mente è che il termine "me-
tafora", come è stato utilizzato tradizionalmente nelle discussioni
teoriche, è definito in relazione a una teoria. T al e teoria è rimasta
indiscussa per duemila anni, e poiché non veniva nemmeno con- Nella metafora, due domini concettuali indipendenti vengono
siderata una teoria, la definizione di metafora che le era relativa è messi in contatto in un modo che a nostro avviso può essere util-
stata assunta come definizione corretta. Ma "metafora" si riferiva mente descritto dalla nozione linguistica di campo semantico.
anche a un determinato ambito di fenomeni, per i quali stiamo L'idea che la metafora comporti l'associazione di due domini
cercando di fornire una teoria adeguata: abbiamo scelto il termi- concettualmente discordanti si richiama alla teoria cosiddetta in-
ne "metafora" perché vogliamo elaborare una teoria adeguata dei terazionale della metafora, formulata e diffusa principalmente da
fenomeni a cui esso si è sempre riferito. Einstein, dopo tutto, non Max Black. Il contributo specifico che desideriamo portare con-
ha abbandonato il termine "energia" quando ha scoperto che l'e- siste nell'utilizzare la teoria del campo semantico, e nel descrive-
nergia non è distinta dalla massa. re sia la natura che le possibilità concettuali di una sua "intera-
. ))

ztone.
Alcuni limiti delle precedenti analisi della metafora derivano
da una eccessiva restrizione dell'unità di studio del significato
BIBLIOGRAFIA metaforico, cioè da un'analisi della metafora in termini solo di
parola o enunciato. Noi pensiamo invece che occorra studiare la
HmLAND, D., QmNN, N. (Eds) Chicago Press, Chicago. Tr. it. metafora nell'ambito di più ampie porzioni di discorso.
(1987) Cultura! models in language Metafora e vita quotzdiana. Espres- Da Aristotele a oggi la parola è stata considerata l'unità d'ana-
and thought. Cambridge Universi- so Strumenti, Milano 1982. lisi della metafora. 1 Recentemente, vari autori hanno invece so-
ty Press, Cambridge. 0RTONY, A. (Ed.) (1979) Metaphor
LAKOFF, G., JoHNSON, M. (1980) Me- and Thought. Cambridge Universi- stenuto che non si può decidere se una parola isolata, cioè fuori
taphors We Live By. University of ty Press, Cambridge. da un contesto linguistico o traducibile linguisticamente, sia o
meno una metafora: per esempio, la parola palcoscenico in sé non

l. Pau! Ricoeur (1977) fa una presentazione critica della tradizione che dà il primato
alla parola nella metafora.
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TEORIE DELLA METAFORA 231

è metaforica, anche se lo può diventare, come in Tutta la vita è un Così, nella metafora shakespeariana sopra riportata, l'insieme
palcoscenico. Questi autori, insieme con Black, sostengono in ge- delle parole sul teatro costituirà il campo donatore mentre quel-
nerale che solo gli enunciati possono essere propriamente defini- le correlate semanticamente alla vita - delimitate in modo sa-
ti metaforici. Ma, per le stesse ragioni, anche gli enunciati posso- liente dal contesto delle parole di Shakespeare - costituiranno il
no non sempre essere le unità più piccole: vi sono infatti enun- campo ricevente. I termini palcoscenico e vita appartengono cia-
ciati interi interpretabili sia letteralmente che metaforicamente: scuno non a uno ma a più campi semantici; il contesto dell'enun-
ad esempio, La roccia sta diventando friabile col tempo. 2 Esso è lette- ciato e del testo generale cui esso appartiene delimita il numero
rale nel contesto dei processi geologici, ma è metaforico se è det- dei possibili campi coinvolti: più il contesto è sviluppato, e più i
to di un professore che invecchia. È necessaria un'unità di analisi campi semantici specifici rilevanti per la comprensione della me-
del discorso più ampia per decidere se un enunciato sia letterale tafora saranno identificabili. Alcune, ma non tutte, le ambiguità
o metaforico; una unità tanto ampia quanto necessario per fare ed ellitticità nell'interpretazione della metafora derivano dal fat-
emergere eventuali incompatibilità concettuali, cosa che diventa to che spesso il contesto sottodetermina i campi semantici speci-
evidente soprattutto nel caso di metafore estese. fici che vi operano.
La teoria del campo semantico sembra particolarmente adatta L'analisi figurativa è in effetti più semplice quando si ha a che
per trattare questo livello di analisi della metafora: essa è basata fare con un testo ampio e con più metafore correlate formanti
infatti sull'assunzione che il significato 3 di una parola sia determi- una metafora estesa, piuttosto che con parole, sintagmi, o enun-
nato in parte dalle parole ad essa correlate nel lessico, dove per ciati isolati, perché più il discorso è esteso, e meno è sottodeter-
campo semantico si intende proprio la totalità di queste voci cor- minato. In una metafora estesa possiamo infatti trovare quasi tut-
relate. Detto in altro modo, un campo semantico è un insieme di ti i termini necessari per la costruzione di un campo semantico.
lessemi che coprono un certo dominio concettuale e possiedono Inoltre, lo studio della metafora estesa e la teoria del campo se-
delle relazioni semantiche reciproche descrivibili. Un esempio mantico funzionano molto bene assieme, perché l'associazione al
semplice di dominio concettuale è rappresentato dai colori: il testo di due campi semantici fornisce una struttura sufficiente-
campo semantico, in inglese, è formato da rosso, blu, verde, scarlat- mente ricca per poter analizzare gli spostamenti di significato e
to ecc.; altre lingue possiedono un diverso numero di lessemi e di pensiero che caratterizzano la metafora.
dividono lo spettro dei colori (il dominio concettuale) in maniere Sebbene esistano numerose versioni della teoria del campo
differenti. Quando un campo lessicale si divide e dà luogo a un semantico, noi adotteremo quella di Trier e Porzig, sviluppata da
dominio concettuale, ne risulta un campo semantico. L'idea cen- Lyons (1963, 1977) ed elaborata da Lehrer (1974, 1978) e Kittay
trale che qui esporremo, più che argomentare, 4 è che nella meta- (1978), secondo cui i lessemi di un campo possono stare in rela-
fora le voci lessicali di un campo semantico vengano trasferite a zione reciproca sia paradigmaticamente che sintagmaticamente. I
un altro campo semantico, e che la struttura delle relazioni se- tipi più comuni di relazioni paradigmatiche sono la sinonimia
mantiche del primo (che chiameremo campo donatore) fornisca la (grande, ampio), l'antonimia (caldo, freddo), l'iponimia (pettirosso,
struttura o riorganizzi alcune strutture preesistenti del secondo uccello), la conversità (comperare, vendere), la relazione parte-tutto
(il campo ricevente). (dito, mano) e l'incompatibilità (rosso, blu, verde, giallo ecc.). Vi so-
no numerosi tipi di incompatibilità: alcuni termini incompatibili
non sono sistematizzati né hanno alcuna particolare relazio'ne re-
2. Reddy (1979), pp. 240-251. ciproca, ad esempio gli oggetti dell'arredamento (sedia, tavo!~,
3. "Significato" va preso qui in senso preteorico.
4. Per una dimostrazione completa vedi Kittay (1978). lampada); altri invece sono organizzati in serie in maniera non Cl-
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elica, come, per esempio, le fasi della vita (nascita, infanzia, adole- Quando il campo lessicale viene trasferito da un dominio con-
scenza, età adulta, vecchiaia, morte), in questi casi vi è un primo e cettuale a un altro, la relazione semantica tra i lessemi viene con-
un ultimo membro dell'insieme; anche i gradi sono ordinati se- servata: per esempio, caldo e freddo sono antonimi nel dominio
rialmente (generale, colonnello, maggiore, capitano, tenente, sergente, della temperatura, e se li trasferiamo a quello dell'atletica, un gio-
soldato semplice), e in questo caso vi è un membro di gerarchia più catore di basket freddo è uno che tira con precisione, mentre uno
alta e uno di gerarchia più bassa, e non un primo e un ultimo. caldo è uno che sbaglia. Non solo l'antonimia della coppia di ter-
Negli insiemi ordinati ciclicamente, come le stagioni dell'anno mini viene mantenuta, ma è anche possibile trasferire altri termi-
(primavera, estate, autunno, inverno), i termini hanno un ordine fis- ni del primo dominio, come tiepzdo e freddino: un giocatore fred-
sato, senza alcun estremo. dino sarà uno che ha fatto canestro con la maggior parte dei tiri, e
Le relazioni sintagmatiche di un campo semantico indicano la uno tiepzdo uno che ne ha sbagliati molti, ma ne ha anche preso
struttura soggiacente degli enunciati che possono venire formati qualcuno. Quello che conta in questo esempio è che una porzio-
all'interno di un certo campo oppure le regole e relazioni che spe- ne significativa del campo lessicale viene trasferita da un domi-
cificano le collocazioni possibili a partire da certi fattori semantici, nio a un altro, e impone una struttura sul dominio ricevente: non
quali quelli che controllano i costituenti di un campo dato. Vi so- è possibile cioè che una parola sia trasferita indipendentemente
no, per esempio, fattori semantici che controllano quali debbano dalle altre.
essere i costituenti del campo semantico della pesca, come pesca- Esamineremo tre poesie e un brano di prosa per mostrare che
tore, "angler' [pescatore con la canna], 5 pescare, pesca, pesce, trota, can- il trasferimento di significato, ritenuto da Aristotele il tratto sa-
na, rete ecc. Ma in un'espressione ben formata questi elementi pos- liente della metafora, va considerato come un processo in cui la
sono essere o in alternativa uno all'altro (per esempio pescatore e struttura di un campo semantico riordina e impone una nuova
"angld'), oppure essere compresenti (per esempio il pescatore pesca struttura a un altro dominio concettuale. Inoltre sosterremo che
trote). Mentre le relazioni paradigmatiche specificano quali ele- affrontare in tal modo la metafora aiuta a spiegarne l'interesse
menti vadano usati in alternativa, nonché la natura stessa delle al- concettuale.
ternative (cioè sinonimia o antonimia), quelle sintagmatiche indi-
cano invece come i membri di tutte le alternative (gli insiemi para-
digmatici) si collochino in modo specifico rispetto alla natura se- "ONCE DID SHE HOLD THE GORGEOUS EAST IN FEE''
mantica del campo; si tratta insomma di tutte le relazioni che le
parti nominali, aggettivali e avverbiali intrattengono col verbo che Per prima cosa prenderemo in esame la poesia di Wor-
domina il campo semantico. Così nel campo della pesca, il pescato- dsworth On the Extinction o/ the Venetian Republic ("L'estinzione
re è l'AGENTE, il pesce è il PAZIENTE, nell'acqua è il LOCAnvo, e con canna della Repubblica di Venezia"). Il poeta parla dell'ascesa e caduta
e lenza è lo STRUMENTo; altre relazioni sintagmatiche ancora sono della Repubblica di Venezia (il dominio ricevente) nei termini
l'oRIGINE, lo SCOPO, l'EFFETTO e la CAUSA. 6 della vita di una nobildonna (il campo donatore). La poesia è di
seguito riprodotta.
5. In inglese, il campo semantico della pesca è molto più segmentato che in italiano,
con termini privi di un corrispettivo nella nostra lingua, come angler o to angle. Piuttosto
che !asciarli in inglese, cosa che avrebbe appesantito troppo la lettura, abbiamo scelto di Once dzd She hold the gorgeous East in fee,
tradurre tutti quei termini con un corrispettivo italiano sufficientemente simile, lascian· And was the safeguard ofthe W est: the worth
do gli altri in lingua originale, seguiti dalla traduzione tra parentesi quadre. [NdT]
6. L'analisi dei ruoli (talvolta chiamati casi o temi) è stata sviluppata da Fillmore
O/Venice did not fall below her birth,
(1968), Langendoen (1970) e altri. Venice, the eldest child of liberty.
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quelle del campo donatore. La poesia di Donne è anche una pa- della metafora della levatrice nel Teeteto, il dominio ricevente è
rodia, con i rovesciamenti di relazione e le assurdità permesse la relazione di Socrate con i suoi allievi in generale e con Teeteto
dalle relazioni metaforiche che la poesia definisce (assurdità e ro- in particolare: questa relazione può essere espressa usando la fi-
vesciamenti che si riflettono sugli argomenti oggetto della poesia, gura 6.9 come modello (fig. 6.10):
cioè il corteggiamento e, forse ancora di più, la poesia amorosa).
SN
È infatti la capacità poetica lo strumento (l'esca) con cui il poeta
blandisce la sua signora. VERBO Agente SN Strumento

l l
Aiutare Socrate S Dialettica
LA LEVATRICE Antonimi
{
Intralciare VERBO
~ AGENTE RISULTATO
Un altro esempio di come la metafora permetta di trasferire
relazioni che riordinano i campi semantici è rintraccia bile nella creare (?) allievo idee
l
filosofia, in Platone. Nel Teeteto (vedi il brano nell'Appendice)
Socrate parla di sé come di una levatrice. La metafora gioca sulla
mente dell'allievo
1\
vere false
relazione tra creazione e procreazione e sui campi semantici a
cui queste nozioni appartengono. Il campo dell'ostetricia ha una
Figura 6.10 Campo riordinato dell'insegnamento.
rappresentazione sintagmatica in qualche modo più complessa
di quella dei campi che abbiamo già visto, perché possiede una
struttura enunciativa incassata (fig. 6.9). Nella figura 6.10 compare una relazione paradigmatica che
Quando questo campo semantico viene usato metaforicamen- non si trova nella figura 6.9, e cioè un'opposizione, all'interno
te per parlare di un altro dominio, è prevedibile che quest'ulti- del Risultato, tra un'idea vera e una falsa (''verità" e "fantasmi"),
mo, dopo la formazione della metafora, se non addirittura prima, là dove non esiste nessuna opposizione analoga tra un bam-
sarà strutturato in maniera analoga al primo dominio. Nel caso bino vero (o reale) e uno falso. Sviluppando la metafora, So-
crate sottolinea il momento in cui la metafora della levatrice
fallisce:
VERBO SINTAGMA NOMINALE SINTAGMA NOMINALE SINTAGMA NOMINALE
(Agente) (Enunciato) (Strumento)
Questo dunque è l'ufficio delle levatrici, ed è grande; ma pur
minore di quello che fo io. Difatti alle donne non accade di
partorire ora fantasmi e ora esseri reali, e che ciò sia difficile a

.~Aiutare
Il\ distinguere: ché se codesto accadesse, grandissimo e bellissimo
ufficio sarebbe per le levatrici distinguere il vero e il non vero;
l
Levatrice VERBO AGENTE RISULTATO farmaci e
E
·c:
o
l l incantesimi
non ti pare?
c
~Intralciare creare madre bambino Questa mancanza di analogia è diversa da altre dissimmetrie
(corpo della madre) pure importanti, come il fatto che Socrate agisca sugli uomini
mentre la levatrice sulle donne, che Socrate curi le anime mentre
Figura 6.9 Campo semantico dell'ostetricia. la levatrice i corpi, che Socrate aiuti la generazione delle idee
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mentre la levatrice cquella dei neonati. 17 Queste differenze sono discorso sulla procreazione e l'ostetricia; questo campo viene
sostanziali: sono differenze nei domini, e non nel loro ordina- mostrato nella figura 6.11.
mento interno. Socrate sposta la nostra attenzione su un'analogia Attraverso questa metafora, Socrate ci propone un'immagine
negativa che è relazionale: mentre le voci che stanno sotto il Ri- dell'apprendimento strutturabile secondo il mod~llo euristico
sultato nel campo dell'ostetricia sono sinonimi relativi a questo della procreazione. L'apprendimento può essere pensato anche
campo specifico, e termini come neonato o infante sono sinonimi come un'accumulazione di conoscenza; in tal caso, però, la se-
di figlio, il paradigma del Risultato nel campo dell'allievo-filosofo quenza temporale non è composta di fasi, ma ordinata lungo un
mette in gioco una coppia di antonimi. Socrate non ha bisogno di continuo cronologico: chi si trova nel processo di apprendimen-
soffermarsi sulle differenze sostanziali tra ostetricia e filosofia to, e possiede al tempo t una quantità x di conoscenza, al tempo t
perché esse sono implicite nell'uso dell'analogia o della metafora. + l ne possederà una quantità x+ l.
Egli invece sottolinea le differenze relazionali perché sono que- Secondo questo modello, l'apprendimento non comporta
ste che fanno sì che l'analogia si frantumi, o che costringono al cambiamenti radicali di stato, rotture, come avviene invece nel
riordinamento di uno dei due domini: Platone utilizza la "disana- modello della procreazione. Nella progressione della nascita di
logia" per sottolineare chè solo il filosofo è capace di distinguere un bambino (dove la futura madre si avvicina, passo dopo passo,
il vero dal falso. 18 all'obiettivo), sono comprese anche fasi in cui avvengono cam-
All'interno del campo dell'ostetricia, le relazioni paradigmati- biamenti radicali e vi sono momenti critici in cui tutto può anda-
che sono ordinate temporalmente; tale ordinamento seriale è re perduto, se non si presta la necessaria attenzione e non inter-
progressivo (non ciclico) e composto di fasi. L'attività di una leva- viene la levatrice. Con questa metafora, Socrate propone un'im-
trice, secondo Socrate, inizia combinando le coppie e continua magine dell'educazione filosofica tanto composta di fasi quanto
dopo il parto. Nella sequenza temporale, ogni elemento può es- di problemi.
sere inquadrato entro relazioni sintagmatiche, ed essere rappre- Le fasi sono definite dalla relazione che la madre ha o con la
sentato come un verbo con tre sintagmi nominali: levatrice, madre, levatrice o con il bambino, o con entrambi; analogamente, quelle
figlio, che occupano relazioni di ruolo differenti nelle diverse fa- del progresso dell'allievo sono definite dalla relazione che egli ha
si. Gli elementi del campo sono, in un certo senso, amplificazioni o con Socrate o con le proprie idee, oppure entrambi. Con l'aiuto
dei termini aiutare, ostacolare e creare, così come compaiono nel della figura 6.11 possiamo vedere che, con i verbi adatti, possia-
mo sostituire la variabile x con il termine Socrate, la y con allievo
17. Si noti che i campi generati da questi sintagmi hanno come risultato l'identifica- e la z con idea, ottenendo il campo riordinato dell'insegnamento
zione della creazione femminile in termini corporei e di quella maschile in termini men-
tali o spirituali; un'identificazione che rende le donne un'eccellente metafora della crea-
secondo il filosofo.
tività intellettuale, ma le esclude dal parteciparne. Il trasferimento all'interno di questa È chiaro che il trasferimento dal campo dell'ostetricia a quello
metafora va dal campo della realtà fisica tangibile della nascita corporea così come la
realizza la donna, al campo dell'attività mentale e, tramite un simultaneo trasferimento
dell'allievo-filosofo è di tipo relazionale, ed è facilmente percepi-
della relazione· antonima di maschio e femmina, alla sfera maschile dell'attività intellettua- bile avendo a disposizione i verbi adatti. Per chiarire questo pun-
le. Poiché una cosa è sempre metafora di qualcos'altro diverso da sé, la procreatività di
una donna può essere metafora soltanto della creatività di un uomo: sfortunatamente la
to, vediamo una rappresentazione schematica dei sottocampi
donna, nella nostra storia intellettuale, è servita come simbolo, o come metafora, ma non sintagmatici del campo temporale del concepimento e del parto
è stata vista come partecipante della vita mentale e spirituale. Una volta che lo sia diven-
tata a pieno titolo, servirà ancora come metafora?
(vedi fig. 6.12). Prendiamo le fasi (3b) e (4), e trasformiamole in
18. Platone avrebbe potuto avvalersi della nozione di gravidanza falsa o isterica per modo tale da rappresentare un sintagma concernente la relazio-
trovare un parallelismo cc-n la nascita di un'idea falsa. Forse i Greci non erano a cono-
scenza del fenomeno. Questa metafora è ora disponibile per un insegnante-filosofo, e
ne insegnante-allievo e i risultati del processo educativo. Sosti-
potrebbe dimostrarsi utile per produrre nuove metafore con intenzioni differenti. tuiamo le variabili x, y, z assegnando l'interpretazione _x = inse-
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'Vi
gnante, y = allievo, e z = idea (o risultato dell'apprendimento) .
....J
LU
o o
n.
LU
z E La coppia di antonimi aiutare/ostacolare, che occupa la posizione
Qo o
"'u del verbo principale, è adatta tanto al dominio del parto che a
Nz t>
<- Q)
ucn
::l~
:J
O'
quello dell'apprendimento. I verbi incassati, i co-iponimi far
O<
LUC:C
.!0:
o
nascere l sgravarsi di (o essere sgravata dz) e l'antonimo abortire
u
non possono però essere usati letteralmente nel nuovo dominio
~ (fig. 6.12).
N
din.
<lJ
c o
o Si possono rappresentare questi termini con restrizioni seletti-
o
Q. 2
c
ve che ne indichino l'uso anomalo; possiamo cioè sostituire far
"'
<lJ ::l
nascere e sgravarsi di con verbi quali produrre o creare, e sostituire
>- o
c abortire con non riuscire a produrre o non riuscire a creare, e infine la
."l
]
N N dialettica a incantesimi e farmaci. Dopo di che, leggeremo il nuo-
<lJ <lJ
u "'uo
:-= Cl,) ".B "' 'iiD vo sintagma in questo modo: Gli insegnanti aiutano/ostacolano gli
o ro c ·~
!- = o
00 -o ..0
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Q)
alliev~· gli allievi producono/non riescono a produrre zdee per mezzo
C<:
< .r3 0 E ro
"'n. della dialettica.
CL x u o x
Nella figura 6.13 abbiamo presentato un'altra interpretazione
.'!! di alcuni predicati che sono a loro volta approssimative interpre-
o::::; "55
o
-o tazioni guidate dalla particolare concezione dell'insegnamento di
lJ
< ..'!! Socrate. Vi abbiamo anche formalizzato le diverse fasi presenta-
> ro N o
~ ..c (jj te nella figura 6.12, facendo uso della notazione del calcolo dei
!- >-0.
predicati, usando come connettivi le espressioni CAUSARE e per
<
N
MEZZO dz~
z
o< Dopo la traduzione formalizzata di (1-4), presentiamo due in-
> terpretazioni delle variabili individuali e predicative: una che usa
~
lJ >--o i termini del campo del parto, e l'altra quelli dell'apprendimento.
Scopo di questo esercizio è indicare che quello che viene preser-
of- vato quando si incroci un campo con l'altro è un insieme di rela-
zLU .8 zioni che governano il rapporto tra variabili individuali e predi-
~
·a.
<lJ
o:
LU 2! 3: cative, le relazioni sintagmatiche di cui già abbiamo parlato. Nel
u o <lJ
z u >- nuovo campo semantico vengono conservate anche le relazioni
o •<ll ro
u N "'O temporali, come è verificabile sostituendo adeguatamente i valo-
<lJ
ri assegnati alle variabili.
w< E Lo scopo della figura 6.13 non è di dimostrare che vi è un pa-
zo:: <lJ
o-0c.. 'Vi
c rallelismo tra parto e apprendimento, bensì che !"'attraversamen-
Nu 3:
<..::
~....J
<lJ
;:::
<lJ c
to" da un campo all'altro si compie attraverso il "prendere" delle
ou..Ow
C:.:....J
E 8 relazioni nel campo donatore e l'adottarle (adattandole) nel cam-
x >-
po ricevente.
258 C CACCIAR! TEORIE DELLA METAFORA 259

Formazione della coppia e concepimento


x mette insieme y con w per causare che y concepisca z xMya per CAUSARE yCz dove x#/y#/a#/z e dove M e C sono
non riflessivi, non transitivi e asimmetrici

Verbo Agente Paziente scopo 2 yGz dove y # !z e G è non riflessiva, non


transitiva e asimmetrica
l l l ~ 3a yDz dove y # !z e D è non riflessiva, non
mette x yew Verbo Agente Risultato
insieme transitiva e asimmetrica

concepire y
l z 3b e 4
xAy a CAUSARE ylz per MEZZO di fx
dove x# !y # lz e A è non transitiva e
asimmetrica, e L è non riflessiva, non
2 Gravidanza transitiva e asimmetrica
y è gravida di z
Campo del parto Campo dell'apprendimento
Verbo Agente Oggetto
xMya = x mette insieme y con a xMya = x presenta y ad a
l
è gravida
l
y di
l
z
yCz = y concepisce z
yGz = y è gravida di z
yCz = y formula l'idea z
yGz = y medita su z
yDz = y ha le doglie per z yDz = y valuta la verità di z
xAy = x aiuta y xAy = x aiuta y
(aiuta non è in generale (considereremo aiuta non
3a Travaglio non transitivo, ma lo è in transitivo anche in questo
y ha le doglie per z questo contesto) contesto)
ylz = y dà alla luce z ylz = y sa se z è vera o falsa
Fx = usa farmaci Fx = x usa la dialettica
Verbo Agente Oggetto e e
x levatrice

ha le doglie
l
y perz
l y
=
= madre
x
y
= Socrate (o l'insegnante)
= allievo
z = figlio z = idea
a = padre a = partner intellettuale adatto

3b e 4 Travaglio e parto Figura 6.13 Relazioni tra il campo del parto e quello dell'apprendimento.

Verbo Agente Strumento


Vale la pena di vedere alcune somiglianze tra il parto e la crea-
l l zione delle idee. Il concetto, o tratto, della creatività rappresenta
:~-aiutare (a) x Verbo Agente Risultato incantesimi il focus di tale somiglianza: è quanto serve a far da ponte tra i due
c e farmaci
o l l domini. Essendo tale concetto comune a entrambi (anzi, centra-
~-intralciare (con) far nascere y z le) non sarà necessario "saltare" da un dominio all'altro, né sarà
co-iponimi difficile trovare un verbo che, a partire da corrette interpretazio-
partorire ni delle variabili, operi la trasformazione di un dominio nell'al-
antonimi tro. Transizioni di questo genere non sono però ugualmente faci-
abortire li in altre fasi del campo semantico rappresentate nelle figure
Figura 6.12 Sottocampi sintagmatici del campo di concepimento e parto.
6.11 e 6.12: per esempio, nell'immagine della seconda fase della
260 C CACCIAR! TEORIE DELLA METAFORA 261

figura 6.12 è difficile immaginare un verbo che possa fungere da significativo, come nella poesia di Donne). La vivacità della meta-
sostituto di è gravtda, dato che non pare esistere alcun verbo cor- fora è probabilmente funzione più della differenza tra i campi
rispondente al concetto del trovarsi nel pieno della formazione (sfruttata durante il processo di riordinamento di un campo per
di una nuova idea. È interessante notare che, sebbene la metafo- mezzo dell'altro) che non del tempo che è trascorso dalla sua pri-
ra gravzdo di idee non sia nuova, essa resta tuttavia efficace. Il mo- ma enunciazione.
do in cui un allievo considera la formazione delle idee è comun- La metafora di Platone è efficace anche per la variabilità e la
que basato su un campo semantico con una struttura molto di- complessità delle relazioni messe in gioco; essa impiega inoltre
versa da quella del parto. Tale relazione si può vedere nella figu- un paradigma formato da un insieme di fasi di sviluppo e che
ra 6.14. può essere esteso verso campi contigui, come l'allevamento del
Questa relazione è graficamente distinta da quella tra levatrice bambino (andando avanti nel tempo) e il fidanzamento (andando
e madre, pur essendo presumibilmente tanto appropriata oggi :~ indietro); ogni nuova conoscenza sull'attività del parto produce
quanto lo era ai tempi di Platone: era, e continua a essere, il mo- estensioni nuove e produttive della metafora. Di fronte al so-
do consueto con cui concepiamo l'interazione tra allievo e do- pravvenire inspiegabile di una certa tristezza dopo aver termina-
cente. La metafora della levatrice le è sostanzialmente alternativa to un lavoro intellettuale, si può parlare di depressione postparto,
e possiamo supporre che anche coloro che ascoltavano Socrate dove la metafora funge da spiegazione: come una donna si sente
la trovassero ardita. A tutt'oggi la metafora della levatrice conti- depressa al termine di una gravidanza, pensando che il bambino
nua a essere sostanzialmente alternativa rispetto al modo tradi- era fino a poco prima parte di lei, così un allievo (o uno scrittore
zionale di intendere l'insegnamento: ed è forse questa la ragione ecc.) può provare un senso di perdita al compimento di un lavo-
per cui, pur non essendo più una metafora nuova, essa mantiene ro ora separato da lui. Lo stesso Socrate estende la metafora al di
tuttora molta della forza e del potere di chiarificazione di una là dei confini dell'ostetricia: si lamenta dei giovani cui aveva inse-
metafora di nuova invenzione. Se la nostra consueta interpreta- gnato ma che lo avevano abbandonato prima del momento giu-
zione dell'insegnamento dovesse mai avvicinarsi a quella di So- sto (il periodo di recupero postparto?) e avevano intal modo per-
crate, la metafora incomincerebbe a perdere la sua vitalità: non vi duto la prole per scarsa capacità genitoriale. Chiameremo produt-
sarebbe infatti alcun campo da rt~strutturare, perché il dominio tività la capacità di una metafora di essere utilizzata al fine di
ricevente dell'insegnamento, sotto questo aspetto, assomigliereb- esprimere idee nuove ma correlate: la produttività di una metafo-
be in maniera fondamentale al campo donatore, quello dell'oste- ra è ciò che le fornisce quel carattere di "messa in scena", di
tricia. In altre parole, una metafora resta viva (e vivace) fin quan- espansione del tema, che rappresenta l'atto creativo che associa-
do i domini dei due campi sottesi sono significativamente strut- mo alle metafore buone. Sotto questo aspetto la metafora della
turati in modo diverso (cioè in qualche modo che possa apparire levatrice è un esempio di buona metafora.
Guardando a questi tre brani, possiamo vedere assai chiara-
mente come si sviluppi una metafora nel campo ricevente -
VERBO AGENTE PAZIENTE STRUMENTO RISULTATO sfruttando cioè le relazioni tra gli elementi del campo donatore.
insegnare insegnante allievo libri conoscenza Il lettore segue, al tempo stesso tracciando, le relazioni tra essi,
(dialettica) idee così che alla fine è persino possibile delineare un diagramma pre-
conoscenza
dell'insegnante ciso che ne rifletta i parallelismi. Ma ques'ultimo rischia di non
rendere giustizia delle estensioni e dei "trascinamenti" necessari
Figura 6.14 Relazioni nel campo dell'apprendimento. per abbinare gli elementi nei due campi. Se l'abbinamento è in-
262 C. CACCIAR! TEORIE DELLA METAFORA 263

fatti troppo facile, la metafora è banale (è piuttosto una semplice Sebbene Shelley preceda Marx di trent'anni, anch'egli ci de-
analogia, che non una metafora) e il suo effetto decorativo più scrive una società con due classi: lavoratori e. signori (borghesi). Il
che cognitivo: poiché l'uso del campo donatore ha uno scarso ef- lavoratore viene equiparato all'ape lavoratri~e, il signore al fuco e
fetto sulla ristrutturazione di quello ricevente; in questo caso l'u- delle api si parla come se fossero sfruttate qai fuchi. La nozione
so di un campo semantico mediatore è relativamente privo di di sfruttamento è presa a prestito dalla teoria economica sociali-
costi. sta: le api vengono dipinte come produttrici _di armi per i fuchi, e,
anche se le api possiedono l'arma del pungiglione, è il campo ri-
cevente e non il donatore a farle vedere come produttrici di armi
"BEES OF ENGLAND" per gli inermi fuchi.
È significativo che Shelley scelga di ignorare l'ape regina, di
Per concludere, consideremo una metafora per noi non riusci- certo un elemento importante nella società delle api: se così
ta. In questa poesia Song to the Men o/England ["Canto agli uomini non facesse, infatti, non riuscirebbe ad adattarla alla società di-
d'Inghilterra"], Shelley parla dei lavoratori inglesi come apz: Ve- visa in due classi. Nella teoria socialista impiegata da Shelley,
diamone le prime tre stròfe. l'aristocrazia viene equiparata alla borghesia, una classe cioè
improduttiva e sfruttatrice. Eppure, nella _società delle api, la
I. regina lavora senza posa, deponendo le uova delle nuove gene-
Men of England, wherefore plough razioni.19
Por the lords w ho lay ye low? Questa metafora è perciò priva di interesse perché le espres-
Wherefore weave with toil and care sioni provenienti dal campo donatore (le api) sono semplicemen-
The rich robes your tyrants wear?
te aggiunte al contenuto del campo ricevente, ma non ne ristrut-
'l turano il contenuto. Al contrario, il campo ricevente presta la sua
II.
Wherefore ]eed, and clothe, and save, struttura al campo donatore, la ~ui struttura è presumibilmente
Prom the cradle to the grave, usata per una chiarificazione del primo, ma ciò produce una me-
Those ungrateful drones w ho would tafora di qualità banale e artificiosa. Anche se in generale le me-
Drain your sweat-nay, drink your blood? tafore sono strutturate dualmente in campi donatore e ricevente,
non tutte hanno però uguale interesse cognitivo: quanto una me-
III. tafora sia illuminante dipenderà piuttosto da quanto il campo
Wherefore, Bees of England, forge donatore scelto sarà capace di produrre nuovi significati e intui-
Many a weapon, chain, and scourge, zioni sul campo ricevente.
That these stingless drones may spoil
The forced produce ofyour toil?"'

19. La metafora dell'ape sarebbe più adeguata per qualcuno che avesse una posi-
zione politica come quella di Ferdinand Lassalle: "[...] in seguito [Lassalle] incominciò
* I. Uomini d'Inghilterra, per qual motivo arare l per i signori che vi umiliano? l Per a credere alla possibilità di una coalizione anti-borghese tra il Re, l'aristocrazia, l'eser-
qual motivo tessere con cura e fatica l i ricchi abiti che i vostri tiranni indossano? l l II. cito e i lavoratori, culminante in uno stato collettivista autoritario, capeggiato dalla
Per qual motivo nutrire, vestire, e proteggere l dalla culla alla tomba l quei fuchi ingrati monarchia e organizzato negli interessi della sola classe veramente produttiva, cioè
che prosciugherebbero l il vostro sudore, berrebbero il vostro sangue. l l III. Per qual quella lavoratrice" (Berlin, 1948, p. 195). Usare qui la metafora delle api introdurrebbe
motivo, Api d'Inghilterra, forgiare l tante armi, catene, e fruste, l così che questi fuchi almeno la monarchia (l'ape regina) insieme con i lavoratori, in opposizione ai signori (i
senza aculeo possano depredare l il difficile frutto della vostra fatica? fuchi).
264 C. CACCIAR! TEORIE DELLA METAFORA 265

CONCLUSIONI dei campi semantici ci dotiamo di un mezzo per specificare le


tappe del processo metaforico.
I campi semantici, così come sono stati da noi presentati, sono La teoria dei campi semantici è ancora giovane: una lista defi-
il riflesso dei nostri schemi concettuali specificato in una forma nitiva delle relazioni semantiche tuttora manca, e ciò che qui ab-
linguisticamente determinata. Coerentemente con questa impo- biamo proposto è ancora estremamente provvisorio. Inoltre, è
stazione, il campo ricevente riordinato è un riflesso dei cambia- ancora da chiarire tanto la natura precisa delle connessioni tra
menti avvenuti tramite i trasferimenti metaforici di significato queste relazioni semantiche quanto il loro "significato", secondo
nella nostra schematizzazione concettuale della realtà esperien- le nozioni proposte tradizionalmente dai filosofi. Non possedia-
ziale. Questi possono essere transitori e durare solo il tempo del- mo ancora nemmeno uno strumento teorico per individuare i
l'enunciazione stessa o permettere - oppure rispecchiare - un campi semantici, anche se in pratica non è difficile dire quando
reale riordinamento che permetta una "sistemazione" migliore due campi siano distinti e quando invece siano tutt'uno. Fin
della nostra esperienza di quella consentita dal campo concet- quando questi problemi, e senza dubbio anche altri, resteranno
tuale precedente; pertanto tali cambiamenti possono essere non irrisolti, le conclusioni che si traggono dall'applicazione della
solo descrittivi, ma anche predittivi. Se, per esempio, adottiamo teoria del campo semantico saranno provvisorie. Nondimeno, la
la visione proposta da Donne del corteggiamento zdilliaco, possia- teoria è plausibile e informativa nelle sue linee principali: anche
mo attribuire tale efficacia descrittiva alla metafora centrale della se le analisi che abbiamo presentato qui potranno richiedere alla
poesia, il corteggiamento come pesca- con il suo potere preditti- fine una revisione, ci sembra che esse aprano la via a un'interpre-
vo sul procedere di tale relazione. Allo stesso modo, anche la tazione interessante e nuova tanto della metafora che della sua
poesia di Wordsworth possiede un'efficacia descrittiva, che si ag- efficacia concettuale.
giunge all'ingiunzione prescrittiva di onorare anche soltanto l'om-
bra l di quello che una volta era grande. L'analisi della metafora del-
la levatrice mostra altre vie attraverso cui la metafora esibisce un
potere euristico, suggerendo spiegazioni nuove e nuovi corsi di Appendice
azione: il congiungimento di due campi semantici, anche nella
metafora più fugace, ci fa cogliere nuove connessioni permetten-
doci la creazione di nuove unità che formeranno la base di rifles- BRANIDAL"TEETETO"DIPLATONE
sioni future.
Considerare i trasferimenti metaforici di significato come spo- Teeteto: [...] in realtà né posso persuadermi di esser capace io
stamenti relazionali descrivibili nei termini di un cambiamento di dare una risposta, né credo di poter udire da altri quella rispo-
nelle relazioni semantiche che governano i campi, ci permette di sta che vorresti tu; e d'altra parte nemmeno so rinunciare al desi-
vedere, piuttosto precisamente, come le metafore possiedano ta- derio di trovare una soluzione.
le valenza concettuale. Usando testi di maggiore lunghezza, come Socrate: Tu hai le doglie, caro Teeteto: segno che non sei vuo-
le metafore estese, possiamo accedere a un dominio concettuale to, ma pieno [...] io sono il figliolo di una molto brava e vigorosa
relativamente ben sviluppato in cui sia possibile esplorare tali levatrice [...] e io esercito la stessa arte.[...] E non è anche naturale
spostamenti di significato e di pensiero, benché anche ciò che e anzi necessario che siano le levatrici a riconoscere meglio di
abbiamo proposto in queste pagine sia applicabile tanto a sintag- ogni altro se una donna è incinta oppure no? [...] E non sono le
mi metaforici quanto a metafore frasali. Inoltre, con l'apparato levatrici che, somministrando farmachi e facendo incantesimi
266 C. CACCIAR! TEORIE DELLA METAFORA 26 7

possono svegliare i dolori o renderli più miti se vogliono; e facili- congiungono meco, anche in questo patiscono le stesse pene del-
tare il parto a quelle che stentano; e anche far abortire, se credo- le donne partorienti [...] Ebbene, mio eccellente amico, tutta que-
no di far abortire, quando il feto è ancora immaturo? E non hai sta storia io l'ho tirata in lungo proprio per questo, perché ho il
mai osservato di costoro anche questo, che sono abilissime a sospetto che tu, e lo pensi tu stesso, sia gravido e abbia le doglie
combinar matrimoni, esperte come sono a conoscere quale uo- del parto. E dunque affidati a me, che sono figliolo di levatrice e
mo e quale donna si hanno da congiungere insieme per generare ostetrico io stesso; e a quel che ti domando vedi di rispondere
i figliuoli migliori? [...] Soltanto alle levatrici vere e proprie si nel miglior modo che sai. Che se poi, esaminando le tue risposte,
converrebbe, io credo, combinar matrimoni come si deve. [...] io trovi che alcuna di esse è fantasma e non verità, e te la strappo
Questo dunque è l'ufficio delle levatrici, ed è grande; ma pur mi- di dosso e te la butto via, tu non sdegnarti meco come fanno per i
nore di quello che fo io. Difatti alle donne non accade di partori- lor figliuoli le donne di primo parto. (La traduzione è di Manara
re ora fantasmi e ora esseri reali, e che ciò sia difficile a distingue- Valgimigli)
re: ché se codesto accadesse, grandissimo e bellissimo ufficio sa-
rebbe per le levatrici distinguere il vero e il non vero; non ti pa-
re? Ora la mia arte di ostetrico, in tutto il rimanente rassomiglia a
quella delle levatrici; ma ne differisce in questo, che opera su gli BIBLIOGRAFIA
uomini e non su le donne, e provvede alle anime partorienti e
non ai corpi. E la più grande capacità sua è ch'io riesco, per essa, FILLMORE, C. (1968) "The Case for LvoNs, J. (1977) Semantics. Cambrid-
a discernere sicuramente se fantasma o menzogna partorisce l'a- Case". In: Bach, E., Harms, R. ge University Press, Cambridge.
nima del giovane, oppure se cosa vitale e reale. Poiché questo ho (Eds) Universals of Linguistic Theo- T r. it. Manuale di semantica. Later-
ry. Holt, Rinehart and Winston, za, Roma-Bari 1980.
di comune con le levatrici, che anch'io sono sterile ... di sapienza; New York. PoRZIG, W. (1950) Das Wunder der
e il biasimo che già tanti mi hanno fatto, che interrogo sì gli altri, KITTAY, E. (1978) The Cognitive Force Sprache. Francke, Berne.
ma non manifesto mai io stesso su nessuna questione il mio pen- of Metaphor: A Theory of Metapho- REDov, M. (1969) A Semantic Ap-
ric Meaning. Tesi di Ph. D. inedita. proach to Metaphor. Papers From
siero, ignorante come sono, è verissimo biasimo. [...] Io sono dun- City University of N ew York. The Fifth Regional Meeting, Chicago
que, in me, tutt'altro che sapiente, né da me è venuta fuori alcuna LANGENDOEN, D.T. (1970) Essentials Linguistic Society, Aprii 18-19.
sapiente scoperta che sia generazione del mio animo; quelli inve- of English Grammar. Holt, Rine- University of Chicago Press, Chi-
hart and Winston, New York. cago.
ce che amano stare con me,.se pur da principio appariscano, al- LEHRER, A. (1974) Semantic Fields RicoEuR, P. (1977) The Rule of Meta-
cuni di loro, del tutto ignoranti, tutti quanti poi, seguitando a fre- and Lexical Structure. North Hol- phor. University ofToronto Press,
quentare la mia compagnia·, ne ricavano [...] straordinario profit- land, Amsterdam. Toronto.
LEHRER, A. (1978) Structures of the TRIER (1934) Das Sprachliche Feld.
to [...] Ed è chiaro che da me non hanno imparato nulla, bensì Lexicon and Transfer of Mea- Eine Auseinandersetzung. Neue
proprio e solo da sé stessi molte cose e belle hanno trovato e ge- ning. Lingua, 45, pp. 95-123. ]ahrbiicher fiir Wissenschaft und
nerato; ma d'averli aiutati a generare, questo sì, il merito spetta al LvoNs, J. (1963) Structural Semantics. ]ungenbildung, 10.
Blackwell, Oxford.
dio e a me. Ed eccone la prova. Molti che non conoscevano ciò
[...] un giorno, più presto che non bisognasse, si allontanarono da
me [...] e, una volta allontanatisi, non solo il restante tempo non
fecero che abortire, per mali accoppiamenti in cui capitarono,
ma anche tutto ciò che con l'aiuto mio avevan potuto partorire,
per difetto di allevamento lo guastarono [...] Ora, quelli che si

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