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L’ABBANDONO DEGLI APOSTOLI

Tra i protagonisti del dramma della Passione di Cristo troviamo uomini di tutti i tipi:
"Pagani come Pilato ed ebrei come i farisei; re come Erode, che lo trattò come un pazzo, e semplici
cittadini come la folla che preferì liberare Barabba; uomini, donne, ricchi, poveri, gente di ogni tipo.
Ma la cosa più sorprendente è che tra i responsabili delle sofferenze di Cristo troviamo anche i suoi
amici più cari, i suoi apostoli.

All'inizio della sua vita pubblica, dopo aver trascorso lunghe ore in preghiera, nostro
Signore radunò i suoi discepoli e tra loro ne scelse dodici: "Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli
che egli volle ed essi andarono da lui” dice San Marco. Erano i suoi amici intimi, ai quali il Signore
si dedicò in un modo molto speciale: spiegava loro il significato nascosto delle parabole; aveva
insegnato loro a pregare come un padre insegna ai suoi figli, permise loro di assistere molto da
vicino ai suoi miracoli; diede loro il potere di fare loro stessi dei miracoli, di scacciare i demoni;
arrivò persino a dare loro il suo corpo e il suo sangue come cibo! Ha dato loro tutto quello che
aveva, e loro hanno ricambiato così: tradimento, negazione e abbandono.

Non c'è stato bisogno di molto perché lo tradissero! Non è stato necessario che i farisei
cercassero Giuda: egli si è fatto avanti e si è offerto. Non fu necessario che lo pagassero molto, che
gli dessero chili e chili d'oro e d'argento: bastò dargli trenta monete: il prezzo di uno schiavo
qualsiasi! Per Pietro rinnegare Cristo non ha richiesto mesi e mesi di interrogatorio: una notte fu
sufficiente. Torture e minacce non sono state necessarie: tre domande furono sufficienti. Ecco
come agiscono gli amici di Cristo!

È triste pensare che questo sia successo duemila anni fa. Ma è ancora più triste che
continui ad accadere, ogni giorno, senza interruzione e noi religiosi siamo quelli che oggi
tradiscono, negano e abbandonano Cristo. Nel 2013, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha
riferito che ogni anno circa tremila religiosi professi perpetui lasciano la vita religiosa. Nell'anno
duemila, in Germania c'erano più di diciassettemila sacerdoti diocesani. Nel duemiladiciotto il
numero era sceso a millecento sessantuno, un sacerdote ogni settantadue mila fedeli. Quasi
sedicimila sacerdoti hanno lasciato il loro ministero in meno di vent'anni solo in questo paese.

Nessuno di noi può nemmeno immaginare quanto questi tradimenti, queste diserzioni,
facciano soffrire il cuore di Cristo. Se potessimo capirne anche solo alcuni, non riusciremmo a
trattenere le lacrime, come è successo ai santi e come è successo a San Pietro. Per questo non
abbiamo altra scelta che chiedere, per intercessione della Vergine Addolorata, la stessa grazia che
ha ottenuto per Pietro: la grazia di sentire un po' del dolore che affligge il cuore di Cristo e di
pentirci dei nostri peccati.

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