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La Termografia: La Termografia è una tecnica di analisi non distruttiva che si basa

sull'acquisizione di immagini nell'Infrarosso. Si basa sull’emissione di radiazione da


corpo nero da parte degli oggetti. Ogni oggetto emetterà delle radiazioni nel campo
dell’infrarosso. Più precisamente La termovisione/termografia si basa sull’emissione di
radiazione da corpo nero da parte di oggetti a temperatura ambiente in regioni di
lunghezza d’onda del medio e lontano infrarosso. La termografia è la visualizzazione
bidimensionale della misura di irraggiamento termico. Tra le metodologie di indagine
NON DISTRUTTIVE impiegate nel restauro architettonico conservativo, questa tecnica
assume oggi un ruolo fondamentale, a partire dall’analisi diagnostica del manufatto
fino alla verifica della qualità degli interventi effettuati. E’ necessaria una
termocamera: rileva le radiazioni nel campo dell'infrarosso dello spettro
elettromagnetico. Questo strumento è in grado di rilevare le temperature dei corpi
analizzati attraverso la misurazione dell'intensità di radiazione infrarossa emessa dal
corpo in esame. Tutti gli oggetti ad una temperatura superiore allo zero assoluto
emettono radiazioni nel campo dell'infrarosso ● INFRAROSSO VICINO (NIR), compreso
tra 0.8 e 2.0 µm; usato nel campo dei Beni Culturali per IRFC e in parte in IRR. ●
INFRAROSSO a ONDA MEDIA (MWIR), compreso tra 2.0 e 6.0 µm; detto anche prima
finestra atmosferica (short wave), usato principalmente per indagini IRR (e TQR). ●
INFRAROSSO a ONDA LUNGA (LWIR), compreso fra 6.0 e 15.0 µm; detto anche
seconda finestra atmosferica (long wave) ● INFRAROSSO ESTREMO, compreso tra 15.0
e 1000 µm; principalmente utilizzato in campo astronomico. Legge di Stefan-Boltzman
La quantità di energia emessa per unità di tempo e di superficie (W) irradiato da un
corpo è proporzionale alla quarta potenza della temperatura del corpo stesso σ è la
costante di Stefan-Boltzmann che vale 5.67 10-8 watt/m2K-4 Questa legge vale solo
per i corpi neri ideali 𝑾 = 𝝈𝑻 In fisica un corpo nero è un oggetto ideale che assorbe
tutta la radiazione elettromagnetica incidente senza rifletterla, ed è perciò detto
"nero" secondo l'interpretazione classica del colore dei corpi. Assorbendo tutta
l'energia incidente, per la legge di conservazione dell'energia il corpo nero re-irradia
tutta l'energia assorbita (coefficiente di emissione uguale a quello di assorbimento e
pari a uno). Si tratta di una idealizzazione fisica, dal momento che in natura non
esistono corpi che soddisfano perfettamente tale caratteristica. Con “corpo nero” in
fisica si indica un corpo che ha proprietà di emettitore e di assorbitore ideale di
radiazione. Legge di Wien T x lmax = b In fisica la legge di Wien, è una legge fisica
sperimentale, scritta dal fisico tedesco Wilhelm Wien nel 1893, che consente di
individuare per quale lunghezza d'onda è massima l'emissione radiativa di un corpo
nero di massa generica posto a una certa temperatura T. T x lmax = b • b ≈ 2.9 x 10-3
m K viene detta costante dello spostamento di Wien. Il prodotto temperatura-
lunghezza d'onda può essere scritto come: • T è la temperatura assoluta ossia
misurata in Kelvin, della sorgente (corpo nero) • lmax è lunghezza d'onda espressa in
metri per la quale è massima la radiazione emessa dal corpo (non è quindi la massima
lunghezza d'onda da questo irradiata) • h è la costante di Planck • c è la velocità della
luce nel vuoto • kB è la costante di Boltzmann • W(x) è la Funzione W di Lambert Tutti i
corpi emettono radiazione e.m. in dipendenza dalla propria temperatura; dalla misura
della radiazione emessa da un corpo può quindi essere ricavata la sua temperatura
senza alcun contatto. La termografia sfrutta la capacità di alcuni dispositivi di rivelare
l’intensità della radiazione nella zona termica dello spettro elettromagnetico, cioè la
regione dell'infrarosso. In particolare, la lunghezza d’onda corrispondente alla
temperatura di oggetti a temperatura ambiente corrisponde a circa 10 micron.
Nell’approssimazione che un corpo reale sia un perfetto corpo nero, cioè un perfetto
emettitore di radiazione, è quindi possibile dedurre la sua temperatura dalla misura
della radiazione emessa. Un sistema video-termografico è un sistema in grado di
fornire immagini della radianza di oggetti opachi nell’infrarosso. Un rivelatore IR è in
linea di massima un convertitore che assorbe radiazione IR e la converte in un segnale
elettrico. Esistono due tipi di rivelatori : a) I foto-rivelatori, realizzati generalmente con
materiali semiconduttori in cui il rilascio di cariche elettriche è legato all’assorbimento
di fotoni (CCD e CMOS). b) I rivelatori termici che assorbono l’energia irradiata
dall’oggetto e misurano la variazione di temperatura del rivelatore dalla variazione
delle sue proprietà elettriche (bolometri pirometri termocoppie). Non tutte le
lunghezze d’onda vanno bene: dobbiamo tenere conto della trasmissività dell’aria!!! -
Short wave (3-5 μm) sono rivelatori estremamente sensibili che operano dove la
quantità di radiazione emessa dal corpo è minima e comparabile con l’irraggiamento
solare. - Long wave (8-15 μm) sono rivelatori meno sensibili, ma compensati da una
maggior quantità di energia disponibile e dall'assenza di radiazione solare di disturbo.
Tecniche termografiche passive e attive Termografia passiva: la misura riguarda la
temperatura assunta dai corpi considerati come sistemi isolati rispetto all’ambiente
circostante. In esterno la misura si svolge tipicamente al tramonto durante il
raffreddamento. Solitamente la TP consente una valutazione più superficiale (pochi
centimetri). Termografia attiva: prende in considerazione la temperatura raggiunta dai
corpi per effetto di un riscaldamento esterno (artificiale) della superficie (lampade o
impianti di riscaldamento). In questo modo il calore interessa anche l’interno della
muratura, consentendo di indagare strati collocati più in profondità (fino
indicativamente a 20 cm) (Oltre alla termografia «tradizionale», si utilizza in casi
particolari la termografia dinamica (si registrano immagini sia in raffreddamento che
in riscaldamento), termografia modulata (cicli termici veloci), altre.) Umidità In figura si
vede una superficie intonacata e affrescata asciutta nella parte destra e inumidita solo
nella parte sinistra. Qui la temperatura è più bassa grazie all’effetto dell’evaporazione,
salvo che nella parte centrale, più calda in quanto lì l’evaporazione è stata bloccata per
qualche minuto mediante una pellicola trasparente, rimossa subito prima di
registrare l’immagine termica. I DISTACCHI SONO PONTI TERMICI La termografia
individua i distacchi come discontinuità della distribuzione delle temperature
superficiali. La loro identificazione è più affidabile se effettuata con tecniche attive
(specialmente nel caso di interni), ma anche le tecniche passive sono utilizzate con
successo (soprattutto in esterno). Lo strato d’aria sottostante il distacco funge da
isolante alla propagazione del calore verso l’interno della muratura, trattenendo il
calore in superficie. L’area corrispondente al distacco, quindi, diventa relativamente
più calda rispetto alle zone limitrofe “sane”, a parità di energia ricevuta per unità di
superficie; questo perché tale area possiede una minor massa esposta al
riscaldamento (lo strato d’aria fa da isolante con il substrato) e una minore capacità
termica. Distacchi La termografia individua i distacchi come discontinuità della
distribuzione delle temperature superficiali. La loro identificazione è più affidabile se
effettuata con tecniche attive (specialmente nel caso di interni), ma anche le tecniche
passive sono utilizzate con successo (soprattutto in esterno). Lo strato d’aria
sottostante il distacco funge da isolante alla propagazione del calore verso l’interno
della muratura, trattenendo il calore in superficie. L’area corrispondente al distacco,
quindi, diventa relativamente più calda rispetto alle zone limitrofe “sane”, a parità di
energia ricevuta per unità di superficie; questo perché tale area possiede una minor
massa esposta al riscaldamento (lo strato d’aria fa da isolante con il substrato) e una
minore capacità termica. Tamponamenti Evidenti distacchi dell’intonaco, superfici più
chiare, più fitti in prossimità dei tamponamenti, dovuti a fessurazioni o decoesioni per
condensa. Sbavature scure, umidità dal tetto. Muratura a ciottoli e fasce orizzontali.
Tamponamenti di due finestre a destra una calda ed una fredda. Calda utilizzo di
mattoni forati, tamponamento più recente. ESEMPI Piazza Santa Maria Novella
(Firenze) Immagine ripresa in fase di raffreddamento subito dopo un irraggiamento
solare di 4-5 ore; è ben rilevabile il differente assorbimento di calore delle facciate,
legato al materiale impiegato ed alla colorazione a vista. Si notano anche anomalie
locali poco estese che possono essere legate a distacchi di intonaco o a crepe nelle
murature. Recinto del cimitero dopo una giornata di forte irraggiamento solare; in
questo caso il colore e la natura della pietra e la presenza di croste nere sul
monumento sono alla base delle differenze di riscaldamento subite Il termogramma
in alto mostra l'origine dell'infiltrazione causa del degrado nella volta affrescata. I
termogrammi sotto mostrano la composizione di una parete e l'individuazione di una
perdita nell'impianto di riscaldamento a pavimento Galleria d'arte (Firenze) Quadro
illuminato da un sistema di faretti alogeni; è ben evidente la serie di spot caldi sulla
superficie che possono comportare temperature critiche per vernici e leganti, e
indurre nel tempo deformazioni dei supporti.

La termografia tecnica di analisi non


distruttiva, Appunti di Restauro
Università degli Studi di Genova

Restauro
La Termografia:
La Termografia è una tecnica di
analisi non distruttiva che si basa
sull'acquisizione di
immagini nell'Infrarosso.
Si basa sull’emissione di radiazione
da corpo nero da parte degli oggetti.
Ogni oggetto
emetterà delle radiazioni nel campo
dell’infrarosso.
Più precisamente
La termovisione/termografia si basa
sull’emissione di radiazione da
corpo nero da parte di
oggetti a temperatura ambiente in
regioni di lunghezza d’onda del
medio e lontano
infrarosso.
La termografia è la visualizzazione
bidimensionale della misura di
irraggiamento termico.
Tra le metodologie di indagine
NON DISTRUTTIVE impiegate nel
restauro architettonico
conservativo, questa tecnica assume
oggi un ruolo fondamentale, a
partire dall’analisi
diagnostica del manufatto fino alla
verifica della qualità degli interventi
effettuati.
E’ necessaria una termocamera:
rileva le radiazioni nel campo
dell'infrarosso dello spettro
elettromagnetico. Questo strumento
è in grado di rilevare le temperature
dei corpi analizzati
attraverso la misurazione
dell'intensità di radiazione
infrarossa emessa dal corpo in
esame.
Tutti gli oggetti ad una temperatura
superiore allo zero assoluto
emettono radiazioni
nel campo dell'infrarosso
● INFRAROSSO VICINO (NIR),
compreso tra 0.8 e 2.0 µm; usato nel
campo dei Beni
Culturali per IRFC e in parte in
IRR.
● INFRAROSSO a ONDA
MEDIA (MWIR), compreso tra 2.0
e 6.0 µm; detto anche
prima finestra atmosferica (short
wave), usato principalmente per
indagini IRR (e
TQR).
● INFRAROSSO a ONDA
LUNGA (LWIR), compreso fra 6.0
e 15.0 µm; detto anche
seconda finestra atmosferica (long
wave)
● INFRAROSSO ESTREMO,
compreso tra 15.0 e 1000 µm;
principalmente utilizzato
in campo astronomico.
Legge di Stefan-
Boltzman
La quantità di energia emessa per
unità di tempo e di superficie (W)
irradiato da un corpo è
proporzionale alla quarta potenza
della temperatura del corpo stesso σ
è la costante di
Stefan-Boltzmann che vale 5.67 10-
8 watt/m2K-4 Questa legge vale
solo per i corpi neri
ideali
𝑾 = 𝝈𝑻
In fisica un corpo nero è un oggetto
ideale che assorbe tutta la
radiazione elettromagnetica
incidente senza rifletterla, ed è
perciò detto "nero" secondo
l'interpretazione classica del
colore dei corpi. Assorbendo tutta
l'energia incidente, per la legge di
conservazione
dell'energia il corpo nero re-irradia
tutta l'energia assorbita (coefficiente
di emissione uguale
a quello di assorbimento e pari a
uno). Si tratta di una idealizzazione
fisica, dal momento
che in natura non esistono corpi che
soddisfano perfettamente tale
caratteristica.
Con “corpo nero” in fisica si indica
un corpo che ha proprietà di
emettitore e di assorbitore
ideale di radiazione.
Legge di Wien
T x lmax = b
In fisica la legge di Wien, è una
legge fisica sperimentale, scritta dal
fisico tedesco Wilhelm
Wien nel 1893, che consente di
individuare per quale lunghezza
d'onda è massima
l'emissione radiativa di un corpo
nero di massa generica posto a una
certa temperatura T.
T x lmax = b
• b ≈ 2.9 x 10-3 m K viene detta
costante dello spostamento di Wien.
Il prodotto
temperatura-lunghezza d'onda può
essere scritto come:
• T è la temperatura assoluta ossia
misurata in Kelvin, della sorgente
(corpo nero)
• lmax è lunghezza d'onda espressa
in metri per la quale è massima la
radiazione emessa
dal corpo (non è quindi la massima
lunghezza d'onda da questo
irradiata)
• h è la costante di Planck
• c è la velocità della luce nel vuoto
• kB è la costante di Boltzmann
• W(x) è la Funzione W di Lambert
Tutti i corpi emettono radiazione
e.m. in dipendenza dalla propria
temperatura; dalla misura
della radiazione emessa da un corpo
può quindi essere ricavata la sua
temperatura senza
alcun contatto. La termografia
sfrutta la capacità di alcuni
dispositivi di rivelare l’intensità
della radiazione nella zona termica
dello spettro elettromagnetico, cioè
la regione
dell'infrarosso. In particolare, la
lunghezza d’onda corrispondente
alla temperatura di oggetti
a temperatura ambiente corrisponde
a circa 10 micron.
Nell’approssimazione che un corpo
reale sia un perfetto corpo nero,
cioè un perfetto emettitore di
radiazione, è quindi possibile
dedurre la sua temperatura dalla
misura della radiazione emessa.
Un sistema video-termografico è un
sistema in grado di fornire
immagini della radianza di
oggetti opachi nell’infrarosso. Un
rivelatore IR è in linea di massima
un convertitore che
assorbe radiazione IR e la converte
in un segnale elettrico.
Esistono due tipi di rivelatori :
a) I foto-rivelatori, realizzati
generalmente con materiali
semiconduttori in cui il rilascio di
cariche elettriche è legato
all’assorbimento di fotoni (CCD e
CMOS).
b) I rivelatori termici che assorbono
l’energia irradiata dall’oggetto e
misurano la variazione
di temperatura del rivelatore dalla
variazione delle sue proprietà
elettriche (bolometri
pirometri termocoppie).
Non tutte le lunghezze d’onda
vanno bene: dobbiamo tenere conto
della trasmissività
dell’aria!!!
- Short wave (3-5 μm) sono
rivelatori estremamente sensibili
che operano dove la
quantità di radiazione emessa dal
corpo è minima e comparabile con
l’irraggiamento
solare.
- Long wave (8-15 μm) sono
rivelatori meno sensibili, ma
compensati da una maggior
quantità di energia disponibile e
dall'assenza di radiazione solare di
disturbo.
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Tecniche
termografiche passive
e attive
Termografia passiva: la misura
riguarda la temperatura assunta dai
corpi considerati come
sistemi isolati rispetto all’ambiente
circostante.
In esterno la misura si svolge
tipicamente al tramonto durante il
raffreddamento.
Solitamente la TP consente una
valutazione più superficiale (pochi
centimetri).
Termografia attiva: prende in
considerazione la temperatura
raggiunta dai corpi per effetto
di un riscaldamento esterno
(artificiale) della superficie
(lampade o impianti di
riscaldamento). In questo modo il
calore interessa anche l’interno
della muratura,
consentendo di indagare strati
collocati più in profondità (fino
indicativamente a 20 cm)
(Oltre alla termografia
«tradizionale», si utilizza in casi
particolari la termografia dinamica
(si
registrano immagini sia in
raffreddamento che in
riscaldamento), termografia
modulata (cicli
termici veloci), altre.)
Umidità
In figura si vede una superficie
intonacata e affrescata asciutta nella
parte destra e inumidita
solo nella parte sinistra. Qui la
temperatura è più bassa grazie
all’effetto dell’evaporazione,
salvo che nella parte centrale, più
calda in quanto lì l’evaporazione è
stata bloccata per
qualche minuto mediante una
pellicola trasparente, rimossa subito
prima di registrare
l’immagine termica.
I DISTACCHI SONO PONTI
TERMICI
La termografia individua i distacchi
come discontinuità della
distribuzione delle temperature
superficiali. La loro identificazione
è più affidabile se effettuata con
tecniche attive
(specialmente nel caso di interni),
ma anche le tecniche passive sono
utilizzate con
successo (soprattutto in esterno).
Lo strato d’aria sottostante il
distacco funge da isolante alla
propagazione del calore verso
l’interno della muratura, trattenendo
il calore in superficie. L’area
corrispondente al distacco,
quindi, diventa relativamente più
calda rispetto alle zone limitrofe
“sane”, a parità di energia
ricevuta per unità di superficie;
questo perché tale area possiede una
minor massa esposta
al riscaldamento (lo strato d’aria fa
da isolante con il substrato) e una
minore capacità
termica.
Distacchi
La termografia individua i distacchi
come discontinuità della
distribuzione delle temperature
superficiali.
La loro identificazione è più
affidabile se effettuata con tecniche
attive (specialmente nel
caso di interni), ma anche le
tecniche passive sono utilizzate con
successo (soprattutto in
esterno).
Tecniche
termografiche passive
e attive
Termografia passiva: la misura
riguarda la temperatura assunta dai
corpi considerati come
sistemi isolati rispetto all’ambiente
circostante.
In esterno la misura si svolge
tipicamente al tramonto durante il
raffreddamento.
Solitamente la TP consente una
valutazione più superficiale (pochi
centimetri).
Termografia attiva: prende in
considerazione la temperatura
raggiunta dai corpi per effetto
di un riscaldamento esterno
(artificiale) della superficie
(lampade o impianti di
riscaldamento). In questo modo il
calore interessa anche l’interno
della muratura,
consentendo di indagare strati
collocati più in profondità (fino
indicativamente a 20 cm)
(Oltre alla termografia
«tradizionale», si utilizza in casi
particolari la termografia dinamica
(si
registrano immagini sia in
raffreddamento che in
riscaldamento), termografia
modulata (cicli
termici veloci), altre.)
Umidità
In figura si vede una superficie
intonacata e affrescata asciutta nella
parte destra e inumidita
solo nella parte sinistra. Qui la
temperatura è più bassa grazie
all’effetto dell’evaporazione,
salvo che nella parte centrale, più
calda in quanto lì l’evaporazione è
stata bloccata per
qualche minuto mediante una
pellicola trasparente, rimossa subito
prima di registrare
l’immagine termica.
I DISTACCHI SONO PONTI
TERMICI
La termografia individua i distacchi
come discontinuità della
distribuzione delle temperature
superficiali. La loro identificazione
è più affidabile se effettuata con
tecniche attive
(specialmente nel caso di interni),
ma anche le tecniche passive sono
utilizzate con
successo (soprattutto in esterno).
Lo strato d’aria sottostante il
distacco funge da isolante alla
propagazione del calore verso
l’interno della muratura, trattenendo
il calore in superficie. L’area
corrispondente al distacco,
quindi, diventa relativamente più
calda rispetto alle zone limitrofe
“sane”, a parità di energia
ricevuta per unità di superficie;
questo perché tale area possiede una
minor massa esposta
al riscaldamento (lo strato d’aria fa
da isolante con il substrato) e una
minore capacità
termica.
Distacchi
La termografia individua i distacchi
come discontinuità della
distribuzione delle temperature
superficiali.
La loro identificazione è più
affidabile se effettuata con tecniche
attive (specialmente nel
caso di interni), ma anche le
tecniche passive sono utilizzate con
successo (soprattutto in
esterno).
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