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NOTIZIE CHE POSSONO ESSERE UTILI NON SOLO A QUANTI LAVORANO NEL
MONDO DELLO SPETTACOLO MA ANCHE A CHI DEVE SOSTITUIRE LA LAMPADINA
DEL FRIGORIFERO
GRANDEZZE FOTOMETRICHE
CENNI SULLA CORRENTE
SORGENTI FOTOELETTRICHE (le lampadine...)
IL COLORE
GELATINE
PROIETTORI
MOTORIZZATI
SEGNALI DI CONTROLLO
CONSOLES
GLOSSARIO
ROBE DA MACCHINISTI
ACRONIMI
RACCONTI
GRANDEZZE FOTOMETRICHE
SORGENTI LUMINOSE
LAMPADE AD INCANDESCENZA
Un filamento racchiuso in un bulbo di vetro, attraversato da
corrente elettrica, scaldandosi, emette luce (contrariamente
quanto sostenuto da Boscolo, che affermava che la conseguenza
della luce fosse il calore!). Essenzialmente si dividono in:
- NORMALI: quelle comuni in tutti gli appartamenti, se ancora non
sono state sostituite dalle
- ALOGENE: più costose ma più longeve ed efficienti, hanno il
pregio di produrre una luce più bianca che meglio si adatta alla
corretta percezione dei colori. Ne esistono a tensione di rete
(220 V) o a bassa tensione (6, 12, 24 V) per le quali bisogna
prevedere l'uso di un trasformatore di alimentazione che converta
la tensione di rete in quella necessaria alla lampada.
Tutte le lampade ad incandescenza sono regolabili in intensità
luminosa, con apparecchi elettronici chiamati dimmer (funzione
basilare per noi lucisti).
LAMPADE A SCARICA
- FLUORESCENTI: (i famosi tubi al neon!). Un tubo di vetro di
varie lunghezze e forme a seconda del tipo di lampada, riempito
con gas particolari (argon, neon o crypton) e con la superficie
interna rivestita di sostanze altrettanto particolari; agli
estremi, due elettrodi. Un arco elettrico attraverso i due
elettrodi emette moltissime radiazioni ultraviolette, che sono
trasformate in luce visibile dalle sostanze depositate lungo la
superficie interna del tubo. Costano un po' di più delle alogene,
ma durano di più e sono molto più efficienti (più di quattro
volte), la qualità della luce emessa non è però così buona, non
scaldano quanto quelle ad incandescenza ma necessitano di alcuni
componenti per funzionare (starter, condensatore e reattore); in
alternativa a questi componenti, sono presenti nel mercato degli
alimentatori elettronici che, sostituendo quelli elettromeccanici,
rendono possibile anche la regolazione dell'intensità luminosa. Di
dimensioni notevoli variabili in funzione della potenza (fino a
120 e più cm di lunghezza), tendono dove possibile ad essere
sostituiti dalle versioni compatte.
- AD ALOGENURI METALLICI: anche qui è presente il tubo di scarica
riempito di gas (argon, vapori di mercurio ed altri), ma privo di
rivestimento interno in polveri fluorescenti poiché la luce emessa
si trova già nello spettro del visibile. L'efficienza e a durata
sono simili a quelle dei tubi fluorescenti, ma le potenze delle
lampade sono più elevate, raggiungendo alti valori di luminosità.
Il prezzo è sensibilmente più elevato e le dimensioni più ridotte.
La qualità della luce emessa non è eccezionale, salvo che nelle
versioni per uso interno recentemente messe in commercio.
Necessitano di alcuni minuti per entrare a regime e non si possono
riaccendere se spente inavvertitamente, salvo alcune eccezioni.
Non sono regolabili in luminosità, sempre salvo alcune eccezioni.
- A VAPORI DI SODIO: simili a quelle ad alogenuri metallici,
queste hanno il grosso difetto di emettere una luce giallastra
molto scarsa qualitativamente cui però si contrappongono un'alta
efficienza (fino a 180 lm/W) ed una durata eccezionale (10.000
ore). Vengono distinte in tipi a bassa e ad alta pressione; i
primi sono più efficienti ma rendono meno qualitativamente
(l'emissione è praticamente monocromatica) e vengono impiegati
solamente nelle illuminazioni stradali, quelli ad alta pressione
producono una luce più chiara ma sono meno efficienti dei primi.
Sono impiegati per l'illuminazione stradale ed architetturale. La
tecnologia ha portato ultimamente a migliorare notevolmente la
qualità della luce emessa, raggiungendo tonalità sempre più vicine
al bianco; questi nuovi prodotti sono impiegati nell'illuminazione
di accento delle vetrine e anche di spazi abitativi, ristoranti,
negozi ed altro.
COLORE
MOTORIZZATI
Come funzionano:
Il protocollo usato, salvo rare eccezioni, è il DMX. Ogni
proiettore, come fosse un dimmer, necessita di un certo numero di
canali, in rapporto alla quantità delle funzioni che possiede.
Meglio fare un esempio: dispongo di due proiettori motorizzati che
impiegano 4 canali ognuno. Assegno, come fossero dei dimmer luci,
il canale di riferimento per ciascuna macchina, agendo sugli
appositi comandi del proiettore. Il primo proiettore avrà il
numero 1, il secondo avrà il 5.
PRIMO SECONDO
PAN 1 5
TILT 2 6
COLOR 3 7
GOBOS 4 8
DMX 512-A: nato con il nome di DMX 2000 dovrebbe prima o poi
sostituire il "vecchio" DMX 512 rendendone comunque possibile la
lettura ai "vecchi" dimmer. Sono previste alcune migliorie, tra
cui:
- miglior protezione contro cadute di fulmini o elettricità
statica,
- trasmissione di una specie di codice supplementare denominato
"SIP" (System Information Packet) che dovrebbe essere gestito
dalla consolle luci per fornire alle apparecchiature collegate ad
essa dati riguardanti il tipo di software usato (mi sto informando
in merito... Non so altro),
- possibilità di ricevere sulla consolle alcune caratteristiche
delle macchine ad essa connesse, quali la versione software od
altri messaggi di testo. Tale funzione si chiama "Test packet",
- da quanto ho trovato nella "rete" sembra in via di sviluppo uno
standard di nome RDM (Remote Device Management) che, tramite un
normale cavo di connessione DMX, permetta alla centralina luci di
ricevere le caratteristiche dei proiettori intelligenti ad essa
collegati. Una volta collegati i vari proiettori e dimmers alla
console essa sarà in grado di riconoscerne le caratteristiche, il
numero di canali assegnabili, indicizzarli e ricevere anche
segnali di guasto da parte degli stessi.
D54: usato solo dalla Strand prima dell'avvento del DMX, di tipo
analogico, trasferisce fino ad un massimo di 384 canali usando
connettori XLR a 3 o 4 poli.
ADB 62.5: vecchio segnale digitale sviluppato dalla Adb, non più
in uso. Trasferisce fino a 512 canali utilizzando connettori XLR a
5 poli.
CONSOLES
Roberto Raccagni
roberto@TOGLIQUESTOpol.it
ACRONIMI
ABTT
Association of British Theatre Technicians.
AC
Alternating Current. Corrente Alternata.
ACL
AirCraft Landing Light. Nate nel settore aereonautico come luci di
atterraggio (l'originale va alimentata a 28 V e consuma 250 W)
sono state adottate come sorgenti per generare fasci stretti e ben
visibili nell'atmosfera nebbiosa dei concerti di musica leggera.
ALD
Association of Lighting Designers (UK).
ANSI
American National Standards Institute. Usato come riferimento nei
codici delle lampade.
APIAD
Associazione Produttori Italiani Attrezzature per Discoteche e
teatri. Nata nel 1983 per riunire e qualificare i produttori
italiani e promuovere l'immagine del "Made in Italy" all'estero.
AWG
American Wire Gauge. Sistema di misurazione della superficie di un
cavo elettrico. Più basso è il valore espresso, maggiore sarà la
sezione.
BLEECON
Dai nomi dei costruttori Belling & LEE CONnector. Tipo di
connettori ad 8 pin, simili a quelli DIN (si possono infatti
collegare tra loro, sebbene non in forma di sicurezza), usati
nelle connessioni tra centraline luci e dimmers o demux. Le
connessioni più spesso rinvenute (purtroppo anche qui gli standard
non esistono) sono:
Pin 1 = Tensione di riferimento per il canale 1; e così via, fino
al pin 6. Pin 8 = massa comune.
BNC
Bayonet Neill Consulman, dal nome del suo ideatore. Connettore
coassiale usato per trasferire segnale video composito o in radio
frequenza. BNC viene anche tradotto in: "Bayonet Nut Connector".
BSI
British Standards Institute.
CCTV
Closed Circuit Television. Un sistema di monitoraggio interno al
luogo dello spettacolo, composto da telecamere e monitor video
posizionati in luoghi opportuni per poter far seguire lo
spettacolo o certi movimenti di scena ai tecnici ed agli attori.
CID
Compact Iodide Daylight. Tipo di lampade usate nello spettacolo
per la loro efficienza e temperatura di colore, che si avvicina a
quella di un ambiente esterno in piena luce.
CIE
Commission Internationale d'Eclairage. La commissione
internazionale che ha prodotto una serie di simboli
illuminotecnici universalmente riconosciuti.
CITT
Canadian Institute for Theatre Technology.
CSI
Compact Source Iodide. Tipo di lampada a scarica, spesso usata nei
seguipersona.
DBO
Dead Black Out. Presente nelle consolle luci per indicare una
funzione che spegne istantaneamente ogni sorgente luminosa dello
spettacolo.
DC
Direct Current. Corrente Continua.
DIN
Deutscher Industrie Normen. Standard europeo per connettori audio
e caratteristiche di equalizzazione.
ERS
Ellipsoidal Reflector Spotlight Proiettori particolarmente diffusi
negli U.S.A.
ESTA
Entertainment Services and Technology Association.
FOH
Front of House. Le parti di un luogo di spettacolo aperte al
pubblico: sala, foyer, ecc.
FUF
Full Up Finish. Portare alla massima intensità le luci dello
spettacolo, specie alla fine dello spettacolo o di brani musicali
per stimolare il pubblico all'applauso.
IEC
International Electrotechnical Commission.
IR
Infra Red. Radiazioni elettromagnetiche non visibili all'occchio
umano di lunghezza d'onda superiore al colore rosso (760 nm). "IR
Control" è il termine internazionale con cui viene indicato il
telecomando di qualche apparecchiatura.
MAGIS
Mostra per l'Attività di gestione e Industriali dello spettacolo.
Manifestazione dedicata alle attrezzature per teatri, cinema e
televisione, in concomitanza con il SIB (vedi voce); qualche anno
fa è stata da esso assorbita.
MCB
Minature Circuit Breaker. Fusibile.
MSR
Medium Source Rare earth. Tipo di lampada a scarica.
PAR
Parabolic Aluminized Reflector. Tipo di lampada avente la
superficie posta dietro il filamento specchiata, di forma
parabolica ed un spesso vetro di protezione, sigillato ad essa.
PC
Piano Convesso. Abbreviazione per indicare il classico proiettore
teatrale, dotato appunto di lente piano convessa.
PLASA
Professional Lighting and Sound Association.
PSU
Power Supply Unit.
RDM
Remote Device Management. Standard di trasferimento dati di tipo
bi-direzionale in via di sviluppo che, tramite un normale cavo di
connessione DMX, permette alla centralina luci non solo di inviare
i comandi tradizionali ma anche di ricevere le caratteristiche dei
proiettori intelligenti ad essa collegati. Una volta collegati i
vari proiettori e dimmers essa sarà in grado di riconoscerne le
caratteristiche, il numero di canali assegnabili, indicizzarli e
ricevere anche segnali di guasto da parte degli stessi.
SIB
Salone Internazionale delle attrezzature e tecnologie per locali
da Ballo. A cadenza biennale, è il tradizionale appuntamento
fissato in primavera a Rimini per tutti coloro che si occupano
professionalmente di spettacolo.
SCR
Silicon Controlled Rectifier. Componente elettronico detto anche
"Thyristor".
SWL
Safe Working Load. Dato presente in certe apparecchiature di
sollevamento per indicarne il limite di sicurezza.
UV
Ultra Violet. Radiazioni elettromagnetiche non visibili
all'occchio umano, di lunghezza d'onda inferiore al colore viola
(380 nm). In base alle loro caratteristiche vengono divisi in UVA,
UVB ed UVC.
VPLT
German Professional Lighting and Sound Association.
WYSIWYG
What You See Is What You Get. Software per la gestione delle luci
di uno spettacolo. Permette di vedere sullo schermo di un
terminale la simulazione dell'effetto di una particolare scena
luminosa.
XLR
Xternal, Live, Return. Tipo di connettori multipolari per
applicazioni audio o per trasferire i segnali di controllo luci.
Chiamati anche "Canon" (pron. chènon), dal nome del primo
costruttore.