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29/11/2020
di Cristina Bassi
Come uscire da questa folle situazione del presente “pandemico”, che fare, è un
pensiero nella testa di molti. Non di tutti. Un gran numero pensa che la risposta sia già
nel seguire le istruzioni/ordini/soluzioni degli illuminati al comando…
Altri, tanti, vogliono sentire la soluzione “pratica”, traducibile nella esistenza fisica
immediata. Di nuovo istruzioni dall’esterno e che non siano troppo “difficili” da
attuare…
Comprensibile tutto, per le tante urgenze e sofferenze di ora, ma sul piano della
materia, non si trova la causa/soluzione, ma solo una conseguenza.
Certamente vanno cercate anche vie e azioni nella vita pratica di nazioni e popoli, di
famiglie e individui. Tuttavia, se queste partono dalla stessa consapevolezza di sè e
della realtà che qui ci ha portato… che soluzioni saranno?
Quindi: può cambiare seriamente qualcosa là fuori, se prima chi agisce non ha
cambiato qualcosa dentro, in rapporto alla realtà e se stesso?
Nei giorni scorsi, un frenetico Alex Jones (USA) di Infowar (il link è alla traduzione
sottotitolata da detox.info), ha fatto una lunga intervista a David Icke, che davanti alla
analoga domanda (come possiamo uscire da questa situazione e controllo), ha risposto
nel suo modo, con ciò che mette in atto da decenni.
Chiede Alex Jones, a cui Icke risponde in questo modo: “Negli ultimi 30 anni ho
incontrato persone di ogni sorta. Guru, newager, tutta questa gente che sa come
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dovresti risvegliarti, etc… Ho osservato tutto ciò che avevano da dire e mi apparve
tutto terribilmente complicato.
Per me si tratta di un semplice “shift”, un passaggio, che cambia tutto. Si tratta della
autoidentificazione.
Se identifichi l’Io infinito ed eterno con le etichette (uomo, donna, questo quello nella
società, religione, cultura, etc…) se pensi che tutto questo sei “tu”, finirai dentro
questo stato di consapevolezza e autoidentificazioneche è molto miope.
E cadrai dentro la loro banda di frequenza, quella che loro controllano. In essa
controllano tutte le informazioni”.
“Quando identifichi il vero Sè con le etichette, che ci danno e che noi stessi ci diamo,
entri nella miopia del “me poverino”, del sè limitato.
Con la politica della identità ora, la “setta”, suddivide le etichette precedenti in
etichette sempre più piccole, ecco perchè alla fine abbiamo lunghe liste di lettere, per
identificare il sé [la persona].
Ma queste etichette, sono brevissime esperienze. Anche l’essere umano è una breve
esperienza. Noi siamo la Coscienza che ha esperienza. Siamo l’Io eterno, la Coscienza.
Nell’espandere il senso della identità personale, espandi la tua coscienza, ti sposti in
una dimensione sempre più grande e profonda della coscienza.
E cosi vai oltre, irrompendo oltre questa banda di frequenza che costoro controllano…
A quel punto, e posso garantirlo perchè è la mia esperienza da oltre trenta anni, vedrai
il mondo in modo completamente diverso”.