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La pesca a legering: introduzione


14-18 minutes

Cosa signi ca pescare a legering, quando e come farlo. Un percorso attraverso la storia, le attrezzature e gli
approcci più caratteristici.

Con tutta la letteratura a disposizione di certo questa serie di post non ambisce al premio di guida de nitiva. Né
potrebbe riconoscendo ad altri — non pochi — il ruolo di veri esperti del settore. Fatta questa doverosa premessa
posso dedicare con una certa serenità un po’ di tempo e spazio ad una delle tecniche che preferisco e lo farò
seguendo un lo logico probabilmente molto personale. Ma, alla ne, è ciò che ci si aspetta da un blog. Un punto
di vista.
È legering dunque, ma anche un modo di intenderlo, senza la pretesa di saper tutto ed aver ragione su tutto. Il
che sarebbe alquanto sciocco, togliendo peraltro la parte più bella della pesca, che sta proprio nello scoprire ogni
giorno sempre qualcosa di nuovo, che non conoscevamo, che ci era sfuggito.

Cosa signi ca pesca a legering


Volendo dare una risposta secca potremmo dire che con il termine legering (o ledgering) si va ad indicare la
generica pesca a fondo. Un insieme di tecniche che quindi si contrappone all'altra grande famiglia che è quella
della pesca al colpo. Da una parte abbiamo dunque un’esca che viene presentata in maniera statica grazie ad
una zavorra che la tiene ben ancorata sul fondale (poi vedremo che nel legering non è sempre così), dall'altra
un’esca sospesa o comunque la cui posizione è determinata da un elemento che galleggia sulla super cie
dell’acqua. È diverso anche il sistema di segnalazione delle abboccate, la vetta della canna o il lo nel legering, il
galleggiante nella pesca al colpo.
Nel famoso libro “A Book on Angling – Being a complete treatise on the art of angling in every branch” (prima
ed. 1867) Francis Francis descrive la montatura da legering in questo modo: “Il ledger (leger) è costituito da un
piombo forato, di solito a forma di proiettile e di discrete dimensioni oppure da un piombo piatto a forma di
losanga (se la corrente è così forte da far rotolare il primo); la lenza è libera di scorrevi all'interno e un pallino è
ssato sulla lenza, circa due piedi a monte dell'amo, per evitare che il piombo nisca per scivolare in basso”.
Questo è lo schema della montatura (che ho ridisegnato sulla base di quella presente nel libro per farvela vedere
meglio).

Riproduzione di una storica montatura da legering in corrente di tipo inline

Noterete la somiglianza con le classiche montature da fondo dei nostri nonni ma anche con le moderne
montature inline (in linea) utilizzate da molti agonisti di oggi. Su questo ci torneremo.
Come detto all'inizio il legering è sì una pesca a fondo ma nel tempo si è evoluta e perfezionata dando vita a
tante discipline, in alcuni casi nettamente distinte o comunque facilmente distinguibili, tanto che a ciascuna di
esse è stato poi attribuito un nome ben preciso.
A volte il termine crea un po’ di confusione e l’esempio forse più calzante è quello relativo al beach ledgering, che
è stretto parente più del surfcasting che del classico legering di origine anglosassone. Sono tutte pesche a fondo
ma le condizioni, la tecnica, gli spot e le attrezzature sono completamente diversi.
Molti pescatori non amano porre troppi paletti e imprigionare il legering dentro con ni ben de niti — e parliamo
anche di personaggi autorevoli — tuttavia se da un verso pur hanno validissimi argomenti a supporto della loro
posizione dall'altro si nisce facilmente per fare di tutta l’erba un fascio generando confusione in coloro che per la
prima volta si affacciano a questo stile di pesca.
Un tentativo (per quanto incompleto e non inclusivo di tutte le varianti) di classi care il legering per meglio
evidenziare le differenze tra le varie tipologie di pesca a fondo sebbene in diversi casi i margini
risultino abbastanza sfumati e vi possa essere un certo grado di sovrapposizione

Fermo restando che le classi cazioni sono spesso personali, per orientarsi è comunque necessario avere dei
punti di riferimento. Il legering classico di origine anglosassone, come trattato in molti libri storici (praticamente
tutti) e in svariate riviste d’oltremanica, è una tecnica assolutamente ben codi cata che nasce in acqua dolce e
trova qui la sua massima espressione e sviluppo. Un approccio orientato da sempre alla precisione e per lo più
alla leggerezza, che quasi nella totalità dei casi si associa alla pasturazione, divenuta nel tempo una vera e propria
arte. Ed è proprio da questa associazione e dalla necessità di portare la pastura esattamente laddove si colloca
l’esca, nelle sue immediate vicinanze, che nasce il feeder.
A sinistra un cage feeder (pasturatore a gabbia), conosciuto anche come groundbait feeder.
A destra un piombo a forma di bomba o proiettile (bomb lead). Nel legering viene usata un’ampia gamma di
piombi e feeders anche molto diversi a seconda del tipo di approccio e della tipologia di pastura utilizzata.

Il feeder è dunque una forma di legering in cui il piombo viene sostituito con un pasturatore. L'intuizione e la
storia dei bigodini la conoscerete tutti ma indipendentemente da come sia nata l’idea il pasturatore ha senz'altro
rivoluzionato l’approccio. Ma fate attenzione: il feeder non ha superato il legering classico (straight lead, bomb
shing, link legering), piuttosto ha iniziato un percorso che viaggia su due binari paralleli. Legering classico e
feeder, piombo e pasturatore, sono le due facce di una stessa medaglia e non di rado due approcci che vengono
messi in campo in una medesima sessione di pesca. Su questo e molto altro ci soffermeremo in rivista.

Come si pesca a legering


Questa domanda ha tante risposte ma senza ombra di dubbio la migliore è: con la giusta attrezzatura. E non
pensate che sia poi così banale, perché se ne vedono di tutti i colori. Innanzitutto deve essere chiara la distinzione
tra legering classico e specialistico. Le discipline che si sono specializzate nella pesca a fondo di particolari specie
o in particolari condizioni (due esempi tipici sono il carp shing ed il surfcasting) fanno uso di attrezzature
speci che tanto che nel parlare comune non ci si riferisce più ad esse con il termine di legering. 
Oggi ancora più che in passato per legering come tecnica — e non come de nizione generica — si intende un
approccio ben distinto che può essere praticato sia con il pasturatore (feeder shing) che con il solo piombo
(straight lead shing).
A seconda del tipo di pasturatore la pesca a feeder può prendere anche nomi diversi (es. method feeder shing,
pellet feeder shing, ecc.) come a seconda del tipo di piombo (es. bomb shing, link legering).
In ogni caso la canna da legering/feeder è a innesti, di varie misure ed è una canna speci ca. Nella stragrande
maggioranza dei casi è una quivertip nel senso che monta diverse vette (2-3) a differente sensibilità (misurata in
once) dette appunto quiver-tip (tradotto alla lettera “punte che tremano” a richiamare il tremolio classico di
molte mangiate e a distinguerle dagli swing-tip che le hanno precedute).
Un esempio di canna da legering/feeder in tre pezzi e dotata di tre quiver-tip (nell’astuccio) di diversa sensibilità

Le vette di una canna da legering sono l’equivalente di un galleggiante per chi pesca al colpo. Rappresentano il
segnalatore di abboccata ed ogni loro movimento ha un preciso signi cato, come l’affondare o lo starare
appunto di un galleggiante. Vengono scelte in base a molti fattori (pesce, condizioni ambientali, setup della
lenza, ecc.) e con grande attenzione.
Ne viene che la canna sbagliata, con le vette sbagliate, porta ad un approccio sbagliato. Senza se e senza ma.
Il paragone tra vetta e galleggiante è certamente il migliore per comprendere l’importanza dei quiver e allo
stesso tempo l’essenza più profonda del legering classico.
I quiver-tip di diversa sensibilità sono paragonabili a galleggianti diversi

Immaginate, pescando al colpo, di voler insidiare un pesce che richiede un approccio molto leggero. Utilizzereste
quindi ami piccoli, li sottili, galleggianti molto sensibili, di bassa portata e chiaramente una canna adatta, che vi
consenta di lanciare perfettamente e di ammortizzare le fughe del pesce per non gravare troppo su lenza e
terminale.
Lo stesso vale nel legering. Dovreste dunque utilizzare la canna giusta e la vetta (quiver) idonea per visualizzare
anche le tocche più delicate.
È ovvio che quando le condizioni sono tali da richiedere un approccio più strong vale il ragionamento opposto
andando pian piano a far prevalere la potenza sulla sensibilità. Se ciò vi è ben chiaro il resto sono quasi dettagli.

Quando e perché pescare a legering


Un tempo in campo agonistico ma non solo (parliamo circa della metà del secolo scorso) il legering
rappresentava per lo più un’alternativa alla pesca al colpo da prendere in considerazione laddove le condizioni
rendessero molto dif cile se non addirittura praticamente impossibile pescare con il galleggiante. Le prime
canne furono delle oat/match rod “rimaneggiate” cui veniva applicata una vetta più resistente. Poi vennero le
canne più moderne e speci che, dapprima con gli swing-tip ed in ne con i quiver-tip.
Lo Swing Tip (vetta oscillante) oggi non viene quasi più utilizzato. La posizione di riposo era con l’anello apicale
rivolto verso il basso. Con la mangiata e la messa in tensione del lo la vetta, grazie alla porzione essibile, veniva
sollevata posizionandosi quasi parallela alla super cie dell’acqua.

Senza annoiarvi con troppa storia e nomi, benché alcuni divenuti vere e proprie leggende della pesca a legering,
quel che mi preme sottolineare sin da subito è il legame — almeno dal mio punto di vista — che esiste tra
legering classico e pesca al colpo. Un legame ben più forte di quello che questa disciplina presenta con altre
tecniche di pesca a fondo che pur vantano un’origine comune.
Dunque la risposta al perché e al quando pescare a legering è straordinariamente semplice se vista in
quest’ottica. Feeder, straight lead, bolognese e inglese per me è come fossero i lati di un quadrato, il perimetro di
un’approccio globale alla pesca sportiva, tecniche che stanno tra loro in un rapporto di continuità. È così il
momento, sono le condizioni che fanno preferire l’una all’altra. E quasi non c’è spot in cui ho pescato che non mi
abbia visto una volta farlo al colpo ed una a legering.
Il concetto di legering classico come una disciplina in rapporto di continuità con la pesca al colpo

Molti dei pesci con cui ci confrontiamo sia in mare che in acqua dolce mangiano in prossimità del fondo. A
questo livello possiamo insidiarli anche con il galleggiante ma non è detto che la presentazione dell’esca ed il suo
rapporto con la pasturazione risultino sempre ottimali. Talvolta le prede preferiscono collocarsi a distanze non
raggiungibili con la canna ssa o la bolognese e pur potendo optare per l’approccio all’inglese (con i bodied
wagglers per intenderci) la distanza può rendere la lettura delle mangiate (affondare o starare dell’antenna) un
vero e proprio problema in certi contesti. Per farla breve ci sono insomma momenti e condizioni in cui si rende
chiaramente evidente che l’approccio a legering ha una marcia in più se non addirittura rivelarsi irrinunciabile.

Dove pescare a legering


Dunque, se si escludono quei posti in cui necessariamente occorre pescare sollevati dal fondo, in tutti gli altri il
legering — nelle sue molteplici forme — consente di catturare pesci e di farlo in maniera straordinariamente
ef cace. Sia in acqua dolce che in mare, che si tratti di un ume, di un canale, di un lago, di un porto, di una
scogliera o di una spiaggia. Che si tratti di affrontare acque profonde come molto basse, dal sotto riva no alla
medio-lunga distanza.
Ci sono tuttavia, come in tutte le discipline, delle limitazioni. Il legering classico per quanto appena detto è una
pesca che si basa principalmente sulla lettura dei movimenti del quiver, una pesca molto dinamica e al pari di
quella al colpo legata spesso ad una forma di pasturazione, che sia questa manuale o af data alla presenza di un
pasturatore. Non è una generica pesca a fondo, non è surfcasting o carp shing, che sono tecniche specialistiche
e che si svolgono in contesti speci ci, con attrezzature e approcci altrettanto speci ci. Non che nel legering
classico non vi sia speci cità, intendiamoci. Vedremo come ogni diverso approccio (dal feeder al link legering)
giovi di attrezzature particolari. Tuttavia tra loro il livello di similitudine è comunque maggiore rispetto a quello
con le discipline specialistiche. Insomma non si pesca a feeder con una canna da carp shing o da surfcasting e
viceversa.
A legering si può pescare dalla spiaggia o si può impostare la sessione alla ricerca di carpe, intendiamoci, ma lo si
fa in maniera differente. È proprio  un’altra loso a, un altro stile.
Vi faccio questi esempi — e continuo ad insistere su questi concetti — perché troppo spesso mi sento fare
domande che evidenziano non poca confusione a riguardo. Per lo più sono pescatori di mare, abituati ad un
certo tipo di pesca a fondo che con la diffusione del feeder hanno dato vita a chimere, approcci misti
dif cilmente inquadrabili nell’una o l’altra tecnica.
Nella pesca non c’è niente di sbagliato quando si prendono pesci ed ognuno è libero di far ciò che vuole, di
sperimentare. Ci mancherebbe. Però non chiamiamo pesca a feeder un pasturatore lanciato a cento metri nel
mare mosso e lasciato morire lì per mezz’ora. E, perdonatemi se vi sembro demodé, ma sono allergico alla
batteria di canne posizionate in attesa che la vetta si incurvi e parta la frizione. Chi fa così pesca a fondo e non a
legering come tecnica in sé, o almeno non per come la intendo io e per quella che è la sua tradizione.
Peschereste mai con due bolognesi contemporaneamente? No, ecco, e allora non potete farlo a legering.
A legering potete pescare praticamente ovunque possiate praticare il vero legering, con la sua attrezzatura e le
sue regole. Dove possiate agire con precisione, giovare di un approccio dinamico e sempre orientato alla
massima leggerezza possibile, pasturare e leggere i movimenti della vetta come si trattasse di un libro che vi
racconta cosa sta accadendo sott'acqua, quali pesci sono interessati alla vostra esca e alla vostra pastura.
Il resto è un’altra storia.

Se siete arrivati n qui


Probabilmente se siete giunti alla ne di questa breve introduzione, che non ha svelato segreti, né mostrato pesci
o montature, l’argomento ha destato un certo interesse. O almeno è quello che ci auguriamo. Dedicheremo a
questo stile di pesca altri articoli nelle prossime settimane scendendo più nello speci co per quanto riguarda le
attrezzature, gli approcci, la pasturazione, gli spot e quant'altro possa risultare utile a praticare una disciplina
estremamente affascinante e tecnica qual’è il legering classico.
Vi invitiamo dunque a rivisitare presto il blog e vi ricordiamo che la nostra pagina Facebook è a vostra
disposizione per chiarimenti, letture, novità e discussioni sulla pesca sportiva.

Testo e foto: Franco Checchi

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