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Il Surfcasting non e’ una scienza esatta , anche i migliori , i piu’ esperti possono sbagliare, il vero
successo e’ ottimizzare le battute al meglio delle possibilità della giornata e dello spot scelto .
Agonismo
Non tutti amano l’ansia delle competizioni , ma l’agonismo senza dubbio ti permette di crescere
tecnicamente con un ritmo doppio .
Il confronto tra agonisti, la voglia di vincere e primeggiare, il semplice ‘’rubare’’ il mestiere e truc-
chetti a persone piu’ esperte , da’ una accelerazione alla base tecnica di un pescatore che fanno la
differenza anche durante le battute quotidiane
Leggere il mare
Vi mostriamo il seguente grafico che racchiude sinteticamente le zone proficue per una pesca a fon-
do o surfcasting e relative zone di lancio esplorativo .
Regola fondamentale della pesca da spiaggia e’ riconoscere i punti indicati , guardare i segni premo-
nitori ed osservare l’arenire per riconoscere secche o anse .
MINI-GLOSSARIO PER PRINCIPIANTI
ANGLER Pescatore CIMINO sinonimo di vettino. E' l'ultimo pezzo superiore della can-
na.
APICALE Il primo anello della canna DROP Porzione di filo che va’ dall’apicale al piombo .
AUTOFERRATA Azione per cui il pesce, avendo abboccato si conficca FLOATING Gallegiante
l'amo nelle carni tirando sulla lenza
SINKING Affondante
BACKING cordoncino o filo di riempimento avvolto sulla bobina FLUOROCARBON particolare tipo di sostanza che viene aggiunta alla mescola
del mulinello prima del capo del filo di nylon del nylon per renderlo più invisibile.
BAIT Esca GEAR RATIO Rapporto di recupero mulinelli.
1:4.2 (BASSO RAPPORTO = RECUPERO POTENTE)
1:6.2 (ALTO RAPPORTO = RECUPERO VELOCE)
BEACHLEDGERING tecnica di pesca dalla spiaggia effettuata con gramma- HOOK Amo
ture e sezioni di lenza ridotte al fine di esaltare la pre-
sentazione migliore dell'esca in condizioni di mare cal-
mo o
appena mosso
BEAK amo a gambo corto e storto con curva rotonda asimme- MONOFILO Filo derivato dal Nylon di solito usato
trica e punta rientrante. Molto robusto, deve il suo no- per la bobina dei mulinelli
me per analogia alla forma del becco dei rapaci.
BLANK Canna da pesca grezza senza anelli ed accessori MULTIFIBRE è una treccia formata da tutta una serie di piccoli fili
BUCA depressione del fondo marino di forma più o meno cir- ONCIA Unita’ di misura di peso
colare individuabile tra i frangenti come una zona in 1Oz= 28gr
cui l'acqua è più calma ed e’ pascolo per i pesci 3Oz= 84gr
6Oz= 168gr
CANALONE tratto di spiaggia la cui parte immersa è più profonda, PARRUCCA Groviglio di Nylon
identificabile dal profilo curvo e rientrante della linea
di battigia e da una maggiore ripidità della parte emer-
sa.
CAST (ING) Lancio (LANCIARE) POTENZA peso in grammi necessario per portare, con canna tenuta
(azione della canna) orizzontale, la punta del cimino (vedi) perpendicolare a
terra.
CORSO BASE SURFCASTING
Lancio tecnico
A cura di Antonio Venosi
Tutti gli stili di lancio prendono il nome dalla posizione di partenza che li contraddistingue e quelli di cui parleremo non fanno
certo eccezione: si tratta dell’Above Cast, del Side Cast e del Ground Cast (cast dall’inglese sta per lancio)
Da sottolineare che un lancio non si può spiegare e tantomeno imparare tramite testo
per cui ci limiteremo a farveli conoscere teoricamente, giusto per avere un’infarinatura .
Above Cast
Tradotto dall’inglese, significa lancio sopra la testa. Utilizzabile con qualsiasi tipo di arco, è un lancio che rispettando il suddet-
to concetto di base si può imparare anche da soli. Prende il nome dal fatto che la posizione di partenza per la sua esecuzione è
con la canna alta sopra le spalle, al centro della testa, rivolta perpendicolarmente al mare e con il piombo sospeso in aria.
Side Cast
Significa lancio laterale. Utilizzabile con tutti i tipi di arco strutturati per la spiaggia, dal beach ledgering al surf casting. La po-
sizione di partenza del Side Cast è, come suggerisce il nome, da un lato (solitamente quello destro). Dovremo avere il fusto della
canna al nostro fianco, verso il quale il busto si torcerà per portarla a essere rivolta in direzione perpendicolare al mare. In par-
tenza il piombo può essere sia sospeso in aria sia appoggiato in terra ma ovviamente è posizionandolo sul terreno che avremo i
migliori risultati in termini di gittata. In fase di lancio il piombo ci passerà sopra quasi diagonalmente.
Ground Cast
Significa lancio dal terreno. Utilizzabile esclusivamente con archi progettati appositamente . Il Ground Cast prende il nome dal
fatto che in posizione di partenza il piombo è appoggiato in terra. Con il Ground Cast analizziamo uno dei lanci più tecnici e po-
tenti utilizzabili con successo nel panorama della pesca dalla spiaggia. Da rilevare come per realizzare un buon lancio siano ne-
cessari esclusivamente attrezzi dedicati in due o tre pezzi, molto robusti e studiati per sfruttare al meglio la dinamica di carica-
mento di questo tipo di lancio.
La classificazione dei piombi surfcasting e da beach ledgering che ha maggior rilievo, è la seguente tripartizione:
ALTA TENUTA
Abbiamo infine i piombi ad alta tenuta, quelli che si montano in presenza delle mareggiate e che assicurano una buona resistenza alla corrente ed alla onde. Sono carat-
terizzati da spigolosità diffusa pe limitarne il rotolamento, forme poco aerodinamiche e grammature generose. Tra i più famosi ricordiamo la sfera (ottima per la capaci-
tà di insabbiarsi), il pyramidon (buona scelta per il mare poco mosso), la piramide (ottima a mare molto mosso), il triedro (vola male e tiene benino) il cono (buon com-
promesso). Se proprio il mare dovesse scalzare i vostri piombi potete montare uno spike .
In commercio esistono molte, fin troppe, variabili dei piombi da utilizzare,
ma alcune piccole regole potranno aiutarvi nella scelta .
Mito da sfatare : piombo piu’ pesante , gittata piu’ lunga . Non e’ cosi che funziona !
Gli attrezzi che andrete ad utilizzare reagiranno per le loro qualità costruttive, non per i piombi che andrete a montare .
Se una canna prevede un casting da 20\100gr e’ perfettamente inutile mettere una zavorra da 120gr , non lancia piu’ lontano
e c’e’ serio pericolo di rottura !
Ricordate che usare un piombo ad alta tenuta a mare calmo non e’ sempre un errore !
Ovvero, in alcuni casi puo’ essere una buona scelta in quanto il pesce una volta mangiate le nostre esche si allontana e
il piombo ancorato al fondo fa penetrare a fondo l'amo quindi con un piombo ad alta tenuta si favorisce l’autoallamata .
Di certo questa è una scelta personale da fare in base al fondo, alle prede ed al loro apparato boccale .
Quindi per una battuta a MORMORE il piombo scorrevole puo’ essere un’arma vincente !
Piombo Ogiva : e’ un piombo molto ae- Piombo Roccobomb: Due sono le ca-
rodinamico, fende bene l’aria ed è utiliz- ratteristiche principali di questo partico-
zato con mare piatto e con la presenza di lare piombo. La prima è quella di impe-
vento poco forte. E’ sconsigliato dire di incagliarsi al fondo, grazie alle 2
l’utilizzo con vento laterale, che, a causa grandi alette laterali; La seconda e' quel-
della forma allungata del piombo, ne de- la di una migliore penetrazione dell'aria
stabilizzerebbe il volo. Il ‘’beach bomb’’ durante il lancio, grazie ad un baricentro
è da evitare anche in caso di mare mosso Perfetto, raggiungendo distanze notevoli
e corrente sostenuta, dato che non ha una (sempre grazie a questa particolare sago-
buona tenuta sul fondale. E’ disponibile matura delle alette) e un più fluido recu-
in una variante fosforescente che rende pero quando il piombo è in acqua.
l’innesco più visibile .
Piombo Tournament: possiede un bari- Piombo Sporteen: è un piombo mol-
centro molto basso, spostato verso la to utilizzato nel beach ledgering dato
punta. Fende l’aria molto bene ed è uti- che permette lanci discretamente lun-
lizzato dalla nazionale di long casting ghi, uniti ad una buona resistenza sul
per raggiungere distanze elevate. E’ uti- fondale. La sua forma ricorda quella
lizzato quasi esclusivamente con mare
del piombo Roccotop, tuttavia
calmo ed in presenza di poco vento.
l’aderenza al fondo è decisamente
maggiore.
Piombo Roccorush: la sua forma lo Piombo Spike: è utilizzato con mare
rende ottimo per utilizzi con mare molto mosso e con forte corrente latera-
mosso nel beach ledgering e nel sur- le.La distanza del lancio è davvero scar-
fcasting leggero, dove la distanza di sa, ma è compensata da un’estrema te-
lancio non sarà troppo determinante. nuta al fondale. Una volta raggiunto il
fondo,i rampini d’acciaio inox si inse-
E’ disponibile in una variante con un
diano immediatamente con un piccolo
foro passante all’interno, ottima per richiamo effettuato con la canna.
esser recuperata, soprattutto nella pe-
sca alle mormore, visto che alza una
nuvoletta di sabbia molto catturante.
La curvatura ricopre un ruolo determinante nelle fasi di infissione, penetrazione e combattimento. Gli ami con curvatura accentuata (Tipo Barena Serie 786) sono
indicati in quei casi in cui l’infissione viene sollecitata dal tiro (afferrata) del pescatore .
La svergolatura è il disassamento della punta rispetto al centro del gambo. Per vedere praticamente questa caratteristica basta poggiare un amo di fianco su una
superficie piana . Un amo svergolato non poggia completamente sul fianco per effetto, appunto, del disassamento tra la punta e il gambo che, può essere, a dx o a sx.
La svergolatura genera l’effetto di rotazione dell’amo attraverso una (anche leggera) trazione. E' evidente che a parità di amo ha più chance di “agganciare” il pesce
un amo svergolato rispetto ad uno che non lo è .
L'amo autoferrante è un amo estremamente particolare.La sua forma e la sua punta rientrante, provocano in genere molto sconcerto, soprattutto tra i neofiti.E' nor-
male chiedersi come possa funzionare un amo che sembra apparentemente non offrire la punta alla penetrazione, ma sfuggire ad essa, per la classica forma a G
(Infatti sono detti anche CIRCLE HOOK). Potrebbe però essere di conforto sapere che la forma di questi ami è quella degli ami migliori, usati da diversi anni a questa
parte per la pesca dei tonni o di grossi alliterati .
Il gambo può essere lungo o corto. Il gambo lungo è comodissimo per effettuare determinati inneschi ma, in caso di ferrata, i infigge meno di uno a gambo corto per-
ché più lungo è il gambo minore è l’anglo di penetrazione. Una amo a gambo lungo è quindi più indicato per tecniche di pesca in cui il pesce ingoia tutto l’innesco.
Se si pesca con esche sottili e molli, per non rovinarle nell’innesco, si devono usare ami la cui struttura è fatta da un filo sottile. Questi ami sono i più delicati in asso-
luto in quanto devono soddisfare tutte le caratteristiche di robustezza ed elasticità per poter sopportare le sfuriate dei pesci più grossi.
Qualcuno, valuta la robustezza dell’amo torcendolo nella curvatura e, se lo sente elastico, lo considera debole. Questa è una tecnica di valutazione totalmente
sbagliata , in quanto non tiene conto delle qualità dei materiali associate alla forma. Se la lega che lo compone è di ottima qualità un amo “elastico” è assolutamente
affidabile perché penetra con maggiore facilità e grazie alle sue caratteristiche ha molte meno possibilità di spezzarsi .Va utilizzato ovviamente in modo appropriato
per pesci che non abbiano il palato duro come ad esempio l’orata. Per l’innesco di esche dure come ad esempio granchi, si può utilizzare un amo dal filo più grosso.
In questo caso la poca elasticità può trarre in inganno perché l’affidabilità del prodotto si valuta sulla resistenza e sulla durata della penetrabilità della punta . Inoltre ,
un buon amo non deve essere troppo pesante per la semplicissima ragione che può appesantire e quindi falsare la corretta presentazione dell’esca soprattutto nel caso
di esche leggere e sottili.
Per stabilire la grandezza dell’amo da usare, bisogna considerare due aspetti: il primo è relativo al tipo di esca da impiegare,il secondo alla grandezza del pesce da
insidiare.Spesso, con troppa disinvoltura si tende a legare il concetto di pescosità al binomio: amo piccolo legato con filo finissimo. Per una corretta azione di pesca
bisogna ridimensionare questo concetto perché il filo troppo sottile si spezza e un amo troppo piccolo ha poca superficie di contatto. In questo caso una volta valutata
la grandezza dell’amo proporzionale alla grandezza del pesce che si vuole insidiare, utilizzare fili di connessione in fluorocarbonio di altissima qualità che permet-
tono di essere invisibili anche con diametri robusti .
Infine il colore, altro aspetto non meno importante di quelli appena menzionati. Un amo brunito va benissimo con esche naturali e quando non deve generare riflessi.
Un amo rosso si mimetizza con il verme in acque basse e luminose ed è invisibile sempre nelle stesse condizioni a pochi mt di profondità, un amo nichelato si mime-
tizzano bene in acque chiare e luminose .
ABERDEEN: Amo a gambo lungo, con occhiello, in genere a curva dritta e tonda. La sua leggerezza per-
mette di ottenere finali molto mobili. Viene utilizzato in prevalenza con gli anellidi, e nelle misure più grandi
(dall'1/0 in su) anche per il filetto di sardina e il cannollicchio.
Il suo filo sottile sconsiglia il suo utilizzo nella pesca all'orata e ai pesci dal palato robusto.
BEACK: Amo a curva tonda,gambo corto, è forse il più utilizzato, a filo più o meno robusto. Adatto a tutte
le esche del surf,dai bivalvi a i crostacei a i vermi,alle strisce e ai tranci,al vivo. La sua robustezza si traduce
in peso,quindi non è tra gli ami più leggeri, ma proprio per la sua robustezza è indicato per le grosse orate
( ideale per l'innesco del granchio e i murici), saraghi e gronghi.
LIMERICK: Una delle principali differenze, rispetto all'Aberdeen, è nella curvatura, non rotonda e regolare
ma di tipo parabolico e più larga. Il gambo può essere sia corto che medio-lungo e l'attacco sia ad occhiello
che a paletta. Classico amo per la PAF con esche voluminose come ad esempio il granchio, il paguro, la coz-
za, il fasolare
CRYSTAL :E’ l’amo più utilizzato nella pesca. Ha un filo sottile, ed una pancia non troppo generosa. E’ in-
dicato con esche che non possono essere appesantite (bigattini) o con piccoli vermi. E’ utilizzato nella pesca
nei fiumi e torrenti per la leggerezza della sua struttura. Non è consigliato per combattimenti estremi con pre-
de importanti.
CIRCLE HOOK: E’ l’ amo prevalentemente utilizzato nella pesca in drifting ai grandi predatori che ,negli
ultimi tempi, ha monopolizzato il mercato della pesca al tonno rosso nel Mediterraneo. Non è un amo alla
portata di tutti in quanto non consente alcun tipo di errore nella sua legatura al sistema pescante: deve essere
inserito sul terminale su un asola, che ne permette ogni tipo di movimento, la quale può essere serrata sia con
un nodo, sia con i manicotti di acciaio inox. la peculiarità di questo amo: l’autoferrata. La particolare forma
non consente l’ingerimento delle esche da parte delle prede.
CORSO BASE SURFCASTING
Tecnica del trave
A cura di Antonio Venosi
Trave ideale per COMPETIZIONE purche’ montato con precisione a seconda delle condizione meteo-
marine .
Posizionando lo snodo (joint) piu’ distante dal piombo , si riduce l’intensita’ della auto ferrata , perche’ vi
e’ un lasso ti tempo maggiore tra la mangiata ed l’interazione del piombo, ma si incrementa notevolmente
la sensibilità’ alle tocche permettendo di vedere se il pesce assaggia o meno .
Classicho PATERNOSTER ma con flotter galleggianti diversificati per poter evitare le alghe sul fondo o le
mangiate dei fastidiosissimi granchi . La distanza dei flotter dall’amo e’ fondamentale per evitare
i grovigli e che le esche siano preda di granchi .
I dimensionamenti e le sezioni dei fili sono variabili a seconda delle condizioni marine delle correnti , co-
munque si consiglia una dimensione dello 0,22 per il trave flotterato per evitare garbugli