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• un danno ossidativo
• una stimolazione eccitotossica (glutammato)
• l’aggregazione di proteine specifiche
DANNO OSSIDATIVO
- è stato dimostrato che GLT-1 è inattivato dalle reazioni ossidative causate da alcune
SOD1 mutate; sono anche stati riscontrati GLT-1 alterati nella corteccia motoria e nei
tratti laterali del midollo spinale dei pazienti affetti da SLA;
- i sistemi di trasporto del glutammato sono ridotti nell’encefalo e nel midollo spinale di
pazienti affetti da SLA;
- il glutammato è presente in eccesso nel liquido cerebro-spinale (CSF) dei pazienti
affetti da SLA, mentre le sue concentrazioni sono fortemente ridotte, assieme a quelle
dell’aspartato, nelle corna anteriori e nel tratto laterale del midollo spinale.
Quest’ultima caratteristica potrebbe riflettere un’iperattività dei neuroni che rilasciano
eccessive quantità di questi amminoacidi potenzialmente eccitotossici, contribuendo
alla degenerazione dei motoneuroni.
Esistono strette correlazioni tra il potere eccitatorio del glutammato e la sua
capacità di causare effetti tossici sui neuroni e i farmaci che inibiscono il rilascio di
glutammato, o che ne impediscono la sintesi, sono altamente protettivi per i
motoneuroni.
L’unica terapia in grado di modificare significativamente la prognosi è infatti basata
sull’utilizzo del riluzolo, farmaco che inibisce il rilascio presinaptico del
glutammato.
AGGREGAZIONE PROTEICA
I riluzolo è il solo agente per il trattamento dell'SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) approvato
dalla Food and Drug Administration (FDA). Ha mostrato benefici ai pazienti con SLA, anche se
con modesto incremento della sopravvivenza. Esso ha anche mostrato un'azione
neuroprotettiva in diversi modelli in vitro e in vivo; si pensa che il riluzolo agisca proteggendo i
neuroni geneticamente predisposti dall'insulto eccitatorio di tipo glutamminergico. Nella SLA
si è anche visto un deficit costitutivo dell'enzima SuperOssidoDismutasi (SOD) su cui potrebbe
anche agire il riluzolo.
Il riluzolo agisce bloccando i canali del sodio voltaggio dipendenti, con diminuzione
conseguente della liberazione presinaptica di glutammato. In particolare agirebbe in colture
di cellule di glioblastoma incrementando la sintesi di N-acetilaspartlglutamato (NAAG) e N-
acetilaspartato (NAA).
Il trattamento con RILUTEK deve essere iniziato da medici specialisti con esperienza nella
cura di malattie del motoneurone. Negli adulti o negli anziani la dose giornaliera
raccomandata è di 100 mg (50 mg ogni 12 ore).
Edaravone