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I flagellati (latino: Flagellata) sono una classe di protozoi caratterizzati dalla presenza di
uno o più prolungamenti a forma di frusta chiamati flagelli che servono al movimento,
e sono largamente diffusi nelle acque dolci e nel mare. Molte specie vivono all'interno
di altri organismi, tra i quali l'uomo, come parassiti o simbionti.
Come tutti i Protisti, i Flagellati sono organismi formati da una sola cellula.
Per la semplicità della loro struttura essi rappresentano i Protisti più primitivi e sono
all'origine della storia dell'evoluzione.
Oltre alle numerose forme che vivono nell'acqua, esistono molte specie di Flagellati
parassiti, alcuni dei quali infestano anche l'uomo. Fra i più gravi, ricordiamo il genere
Trypanosoma, responsabile della malattia del sonno. Meno gravi sono Giardia
intestinalis, parassita dell'intestino, e Trichomonas vaginalis, parassita della mucosa
nelle vie genitali femminili.
Tripanosomiasi
Vi sono due distinte forme di Tripanosomiasi: la malattia del sonno e la
malattia di Chagas
NaO3 S HN NH SO3 Na
CH3 H3 C
HN O O NH
NaO3 S SO3 Na
NaO3 S SO3 Na
O
Difenilurea naftil fenil sostituita
N N
H H esasolfonata (Germanina, 1916)
Introdotta nel ’20 in terapia è ancora il farmaco elettivo per trattamento delle
tripanosomiasi africana che non coinvolga il SNC
Il meccanismo di azione non è dimostrato ma è noto che inibisce la
diidrofolatoreduttasi e la timidina chinasi; inoltre ha una maggiore affinità per gli
enzimi glicolitici del protozoo rispetto all’uomo inibendoli e facendo mancare il
nutrimento
La suramina sodica è solubile in acqua, non viene assorbita per os e deve essere
somministrata per iv
Non supera la barriera ematoencefalica e quindi non agisce sul SNC
Si lega all’albumina, viene assorbita dal protozoo mediante endocitosi delle proteine
del siero mediata da recettore
La suramina sodica rimane a lungo nel sangue e quindi può essere utilizzata come
profilattico. Usata anche come antielmintico contro i Nematodi.
Suramina sodica: meccanismo di azione
La suramina sodica è una molecola ad elevato peso molecolare e fortemente carica (6
cariche negative); per queste caratteristiche supera difficilmente le barriere ed è
scarsamente assorbita per os; non è in grado di superare la BEE.
Viene somministrata per via i.v. e non è utilizzabile negli stadi avanzati della malattia; a
causa dell’elevato grado di legame con le proteine plasmatiche viene eliminata
lentamente, ed è quindi adatta alla profilassi.
Introdotta nel ’37 è ora usata in una varietà di protozoi e funghi e viene utilizzata anche
nella Leishmaniasi e Pneumocisti
E’ efficace solo nella malattia del sonno dell’Africa Orientale e solo nei primi stadi visto
che non supera la barriera ematoencefalica
La pentamidina si lega al DNA attraverso ponti H dei protoni ammidinici;
in particolare si lega all’N 3 dell’adenina, fa ponte per 4-5 coppie di basi e si lega ad una
seconda adenina formando un legame crociato intercatena
Inoltre inibisce la topoisomerasi II mitocondriale ed il DNA ciclico si rompe e diventa
lineare
La resistenza sembra derivare dall’assenza del trasportatore che media l’assorbimento
nel mitocondrio
II – Farmaci impiegati nella fase meningoencefalitica.
Le poliammine
Nelle cellule eucariotiche le tre poliammine vengono sintetizzate a partire sia dalla L-
arginina (attraverso la L-ornitina), sia dalla S-Adenosilmetionina grazie ad una serie
di reazioni catalizzate da enzimi interdipendenti.
La putrescina si forma in seguito alla decarbossilazione dell’ornitina ad opera
dell’ornitina decarbossilasi (ODC). Successivamente, attraverso il trasferimento di gruppi
amminopropilici (2HNCH2CH2CH2-), ottenuti dalla decarbossilazione della S-
adenosilmetionina da parte della S-adenosilmetionina decarbossilasi (SAMDC), si
formano: la spermidina dalla putrescina e la spermina dalla spermidina ad opera,
rispettivamente, della spermidina sintasi e della spermina sintasi.
Ornitina decarbossilasi (ODC)
Eflornitina
(Difluorometilornitina, DFMO)
Cys 360
La ditta concorda con OMS e MSF di fornire per almeno 3 anni la formulazione
parenterale per l’utilizzo nella cura della malattia del sonno e mette a disposizione il
p.a. per la ricerca di una più pratica formulazione farmaceutica.
Malattia-marketing-cosmesi
H
O-
As As Ar
O
H
H O-
Arsina As3+ Derivati organici Derivati organici del As5+
dell’arsina As3+
NH N NH2
HOH2 C S N N
As
S NH2
Nel ’40 entrò in uso il melarsaprolo e rimane ancora oggi un farmaco di prima scelta
E’ noto che l’Arsenico reagisce rapidamente con composti contenenti gruppi sulfidrilici
ed è comunemente accettato che il melarsaprolo reagisce con un enzima del
tripanosoma.
Una conferma viene dall’azione sinergica del melarsaprolo con l’eflornitina (inibizione
della ornitina decarbossilasi) derivante da un blocco sequenziale della sintesi del
tripanotione
Il melarsaprolo è somministrato per iv in dosi multiple e viene metabolizzato ad ossido
che può penetrare nel SNC ed è responsabile del legame con le proteine
Il melarsaprolo è il farmaco di scelta per i T. brucei rhodesiense e gambiense nello
stadio tardivo della meningoencefalite tripanosomica
tripanotione reduttasi
Tripanosomiasi americana o malattia di Chagas
Agente etiologico: Trypanosoma cruzi é responsabile della malattia di Chagas,
una delle principali cause di cardiopatia in Sud America, dove era presente fin da
epoche pre-colombiane. Il parassita é stato trovato in insetti vettori ed in
mammiferi anche negli U.S.A. Milioni di persone sono infettate con questo
parassita e 50.000 muoiono ogni anno.
La modalità di trasmissione classica é attraverso la puntura dell’insetto vettore che
durante la puntura defeca sulla cute o sulle mucose, liberando il contenuto intestinale di
tripomastigoti.
E’ stata descritta una proteina di superficie di 60 kDa che si lega a recettori eparan-
solfato, presenti su cellule non fagocitanti, che ne permette l’adesione e l’invasione.
Una volta formata la vescicola parassitofora, il parassita potrebbe essere ucciso dai
vari meccanismi citocidi, senonché il parassita produce un’emolisina, attiva a pH
acido, che distrugge la membrana vacuolare. Questo permette al Trypanosoma di
evadere i meccanismi citocidi della cellula e di ritrovarsi libero nel citoplasma dove
si può moltiplicare liberamente, fino a portare a morte la cellula ed a diffondersi
attraverso il sangue ad altre cellule del S.R.E., dei muscoli, del S.N.C.
FORMA ACUTA DELLA MALATTIA
In genere la sintomatologia è lieve. Tuttavia si possono presentare anche quadri gravi,
dopo un periodo di incubazione di 7-14 giorni.
I sintomi comprendono:
Vomito diarrea
Manifestazioni gastrointestinali
Si associano spesso alla perdita di neuroni nei plessi mioenterici che inizia nella fase
acuta della malattia, ma continua per decadi. Megacolon (soprattutto interessato é il
tratto del sigma). Megaesofago associato o no alla disfunzione dello sfintere esofageo
inferiore.
Nitroderivati eterociclici
Farmaci disponibili contro la tripanosomiasi americana
Nifurtimox
H3 C
O
O2 N O CH N N S
O
Come per il metronidazolo, si pensa che subisca una riduzione e produca ROS; inoltre
è un inibitore della tripanotione reduttasi causando l’inibizione della sintesi del
tripanotione
La tripanotione reduttasi è un enzima protettivo presente unicamente nei tripanosomi
E’ un farmaco di scelta nel trattamento della malattia acuta del Chagas
Le reazioni avverse sono gastrointestinali, mialgia e debolezza
Benznidazolo