Data e Ora: 23/11/07 23.
53 - Pag: 55 - Pubb: 24/11/2007 - Composite
Giornale di Brescia
IL NUOVO ROMANZO DI MARGHERITA OGGERO AMBIENTATO NELLA TORINO DELLE OLIMPIADI
Veronica Pivetti in «Provaci ancora prof», fiction ispirata dai libri della Oggero
Gialli storici: «Nemesis» della Comastri Montanari e «La Camera dello Scirocco» di Ben Pastor
Negli abissi di due imperi malati
La Roma di Claudio, l’Austria-Ungheria nel ’14
Marco Bertoldi
La Roma dei tempi di Claudio e
l’Impero austro-ungarico al crepu-
scolo nei due nuovi gialli storici,
sempre editi da Hobby & Work, di
Danila Comastri Montanari e Ben
Pastor, scrittrici note agli appassio-
nati e più volte ospiti del festival «A
qualcuno piace giallo», una volta
anche assieme per parlare di come
raccontano il passato attraverso il
mystery.
Mentre però la Comastri Monta-
nari resta fedele al personaggio che
le ha dato fama e lettori, il senatore
Publio Aurelio Stazio di cui «Neme-
sis» costituisce la quattordicesima
indagine, Ben Pastor per una volta
lascia l’ufficiale della Wermacht Ma-
rin Bora (ma ne cita argutamente il
futuro patrigno Edvin von Sickin-
gen) e ne «La camera dello Sciroc-
co» riprende il tenente Karel Heida
e il medico ebreo Solomon Meisl
conosciuti in «I misteri di Praga»,
romanzo di cui ricalca pure lo sche-
ma dei cinque casi che permette di
offrire altrettanti diversi aspetti del
mondo e della società di allora.
Quella narrata dalla professores-
sa bolognese è, come dice il titolo
latino, una storia di vendetta che
ha il prologo nel 25 d.C. allorché in
una sperduta regione del Caucaso
Divertente e leggero il libro dedicato alla grande cucina italiana, che la bresciana Camilla Baresani ha scritto con Allan Bay
«La cena delle meraviglie» nell’illustrazione di copertina di Pierluigi Longo
EPISTOLARIO
«Ti amerò sempre»: storia di un legame
Lettere di Kahlil Gibran a Mary Haskell
Libanese di origine e statuni-
tense di adozione, Kahlil Gi-
bran, vissuto fra il 1883 e il 1931,
è molto noto in Occidente so-
prattutto a motivo della grande
diffusione e dello straordinario
successo fatti registrare dalla
celebre opera «Il profeta», lumi-
nosa sintesi poetica del suo pen-
siero sui temi fondamentali del-
la vita.
Nel 1904, a Boston, in occasio-
ne dell’esposizione di alcune
sue opere pittoriche presso lo
studio di un noto fotografo, egli
conosce quasi per caso Mary
Haskell, titolare di una scuola
femminile: è l’inizio di un rap-
porto intenso e duraturo che
conoscerà tutte le sfumature
dell’amicizia singolare e del-
l’amore non comune. Mary di-
ventò per Kahlil fonte d’ispira-
zione e sostegno decisivo, sia
morale che materiale: è anche
grazie a lei che il giovane libane-
se si affermerà come scrittore
dotato e sensibilissimo.
Certo, non saranno soltanto
rose e fiori: la loro relazione
ro ha ambientato il suo nuovo
romanzo nella Torino delle Olim-
piadi invernali. Forse per rimarca-
re che la sua Camilla Baudino è
torinese fino in fondo, non roma-
nesca come quella impersonata
da Veronica Pivetti per la Rai. O
forse per strappare la sua profes-
soressa dall’ambiente scolastico e
trovarle un’occasione ragionevole
per "bigiare".
in città da sola. Non ha voluto
accompagnare il marito Renzo e
la figlia Livietta saliti a Bardonec-
chia, dalla cognata, per seguire le
la Legio III Gallica si rende respon-
sabile del massacro di un centinaio
di civili. Tragedia che torna a galla
22 anni dopo, nel 47 d.C., allorché
Publio Aurelio viene ricattato dal-
l’unica superstite di allora, che si fa
chiamare Nemesis, la quale affer-
ma di aver sequestrato la sua più
cara amica, la matrona Pomponia,
che libererà solo dopo che lui avrà
rintracciato i responsabili della
strage.
Un sequestro che mette in crisi il
patrizio, diviso tra la fedeltà alle
legioni e l’affetto per la domina che
conosce tutti i pettegolezzi ed i
segreti delle ricche domus patrizie.
A complicare le cose, il fatto che un
poco alla volta i reduci di allora
vengono assassinati ad uno ad
uno: è Nemesis l’assassina, o forse
lei cerca solo giustizia e il responsa-
bile delle morti è un altro che cerca
così di celare antiche è odiose
colpe?
Come sempre, la Comastri Mon-
tanari usa il passato, al solito ben
descritto e documentato, per fare
riferimento a fatti d’oggi (il terrori-
smo, la Cecenia, il Medio Oriente?)
e avvolge tutto di saporosa ironia,
non solo legata al callido segretario
Castore, ma anche - è una novità -
al solerte e puntiglioso intendente
Paride, preoccupato per i cambia-
menti di umore e abitudini che
nota nel padrone...
conoscerà pure momenti diffi-
cili, caratterizzati dal dubbio e
dall’incomprensione; ma nien-
te poté mai incrinare in modo
irrimediabile la fiducia, la sti-
ma e l’affinità che legavano
profondamente i loro animi. In
questo bel libro sono raccolte
molte lettere che i due si scam-
biarono e alcune pagine del
diario di Mary: si tratta di scrit-
ti che gettano una luce partico-
larmente suggestiva su due per-
sonalità straordinarie e che of-
frono importanti elementi per
comprendere meglio la figura e
l’opera di Kahlil Gibran.
Egli, nel 1922, dopo un mo-
mento di crisi, scrisse alla
Haskell: «Ciò che è più intimo
in me nei tuoi riguardi non è
mai mutato… Ti amerò fino
all’eternità».
Maurizio Schoepflin
MIO AMATO PROFETA
AUTORI Kahlil Gibran e Mary Haskell
EDITORE Paoline
PAGINE 494
EURO 24
Quando la verità è meglio tenerla per sé: la «prof» ci prova ancora
Chissà perché Margherita Ogge-
Ed eccola Camilla che si trova
Ironia, ma assai più sottile legata
in particolare alla specializzazione
del dottor Meisl, le malattie sessua-
li, con tanto di perfide osservazioni
sul perbenismo della società eleva-
ta e dei comandi militari (stupri
no, bordelli sì), è presente nell’affre-
sco della Pastor. Che, dopo aver
narrato in precedenza l’avvicinarsi
della I Guerra mondiale, ora mo-
stra i personaggi all’inizio del con-
flitto. Ne scaturisce il ritratto di
una società austro-ungarica che
sta avviandosi verso l’abisso senza
esserne conscia e che, almeno nel
1914, prende la guerra quasi come
un gioco dalle regole ben codifica-
te. Un valzer che la Pastor evoca
cercando di sottolineare con senno
d’oggi le venature di malinconia e
di stolida idiozia: musica che pre-
sto dovrà cedere il passo al rombo
dei cannoni e alle strazianti urla di
dolore, magari le ultime, dei solda-
ti.
NEMESIS
AUTORE Danila Comastri Montanari
EDITORE Hobby & Work
PAGINE 318
EURO 17,50
LA CAMERA DELLO SCIROCCO
AUTORE Ben Pastor
PAGINE 333
EURO 18
Nella «cena delle meraviglie»
unPranzo diBabette all’italiana
Paola Carmignani
«Niente al mondo è noioso come
l’incontro di due che si occupano,
anche marginalmente, di argomen-
ti mangerecci. Finisce sempre in
un’elencazione-sfoggio di nomi di
chef e di materie prime raffinate...
Una competizione da fighetti...».
Camilla Baresani fa canto e contro-
canto ai gourmet improvvisati e
non, nel divertente libro «La cena
delle meraviglie», nato, come lei
stessa racconta un po’ romanzan-
do e un po’ no, da una sfida lancia-
ta ad Allan Bay, il noto autore di
diffusissimi libri di ricette e di alta
cucina. Lui ed alcuni amici infatti
«vagheggiavano una "cena delle
meraviglie", (...) una di quelle cene
sontuose ma senza cascami di mo-
de, classica, solida, nel segno della
grande tradizione italiana...». Che
man mano diventa «una sorta di
sfida Italia-Resto del Mondo, post
Esce anche in Italia l’opera in cui Adolfo Bioy Casares immagina una sanguinosa caccia all’anziano orchestrata dai giovani
Se i «maiali» sono eroici difensori della virtù della vecchiaia
Rosario Rampulla
Mettiamo il caso che la gioventù
dichiari guerra ai vecchi, apostro-
fandoli come «maiali» e abbando-
nandosi alla violenza gratuita. Alla
sopraffazione. Salvo scoprire l’inuti-
lità di un conflitto che è, prima di
tutto, un negare sé stessi.
L’argentino Adolfo Bioy Casares,
collaboratore di Jorge Luìs Borges
e già vincitore del Premio Cervan-
tes, pubblicò «Diario della Guerra
al Maiale» nel 1969. Sono passati
quindi quasi quarant’anni prima
che questa sua opera arrivasse in
Italia. Un traguardo che Casares
non ha potuto celebrare (lo scritto-
re è scomparso nel 1999) ma che
restituisce un romanzo intrigante e
ricco di spunti. Che non ha perso
nulla della propria forza. Un fascino
dato da una prosa scarna, per nulla
compiaciuta, trasposizione di un
sentire popolare, ma di spirito ele-
vato. «Diario della Guerra al Maia-
le» inizia in modo kafkiano, senza
cioè capire bene cosa succeda ai
personaggi descritti. Protagonisti
indiscussi sono un gruppo di pen-
LIBRI
gare. Anche la madre è in vacan-
za, a Sorrento, e lei si può godere
Torino travolta da un’inaspettata
voglia di fare festa. Alla «prof»
frullano strane idee in testa. Tele-
fonerà al commissario Gaetano
Berardi? Sì, lo farà. Ma il caso -
«parente povero del destino» -
svierà ogni sua tentazione.
La vicenda è complessa e Mar-
gherita Oggero la intesse senza
perdere alcun filo dell’intricata
matassa. C’è Flora Torielli, prosti-
tuta ben celata dietro una patina
di ordinario decoro, che viene tro-
vata morta, brutalmente tortura-
ta. C’è Quantunque, un ragazzot-
Qui sopra Ben Pastor e in alto Danila Comastri Montanari
Pranzo di Babette, la prova che
l’alta cucina italiana è il centro
dell’universo culinario...». Un ge-
sto estetico, che all’autrice ricorda
i personaggi del Boccaccio, o la
frase più celebre del «Faust».
La scrittrice segue passo passo
la preparazione della cena per
quattro lunghi giorni, si sofferma
sulla costruzione del menu, fa obie-
zione di coscienza alla presenza
del fegato grasso («Non si può, nel
Duemila, (...) nutrire gli animali
con un tubo ficcato nel collo e
impedirgli di muoversi finché non
gli scoppia il fegato»); si stupisce
della presenza di strani ingredienti
come la galanga («È una radice
cinese essiccata, con un profumo
molto piccante, che stimola l’appe-
tito», spiega paziente Allan Bay).
Pagina a cura di:
MAURIZIO BERNARDELLI CURUZ e ENRICO MIRANI
sionati, che si chiamano tra di loro
«ragazzi», e che conducono un’esi-
stenza basata su piccoli riti quoti-
diani, come le passeggiate, il sole
preso sulle panchine. O la partitella
a truco. Pagina dopo pagina la loro
vita è sconvolta dalle violenze per-
petrate a danno dei vecchi, episodi
sanguinosi di cui, almeno inizial-
mente, sembrano sorpresi loro stes-
si. In realtà, e ne sono consapevoli,
è in corso una guerra, combattuta
per annientare i «maiali», i vecchi
appunto. Creature da eliminare sen-
za troppe domande. Vittime di un
destino ineluttabile.
Pur focalizzando l’attenzione su
un insieme di personaggi, Casares
evidenzia soprattutto la figura di
don Isidro Vidal, diviso tra gli ami-
ci, un figlio (Isidorito) con cui man-
tiene rapporti faticosi e le pulsioni
carnali che, viste con gli occhi dei
giovani, appaiono oscene e inaccet-
tabili. Con le strade oramai diventa-
te insicure, don Isidro e i suoi
compari (come Dante, con i suoi
problemi di udito, il burrascoso
Rey o l’antipatico Bogliolo) impara-
no a muoversi nell’ombra, schivan-
to veneto un po’ ritardato, fuggito
di casa perché sente i genitori e i
fratelli dire che uno come lui è
meglio perderlo che trovarlo. E
c’è Liuba, una ventenne che ha
lasciato casa per dissensi con i
genitori, lavora in un sexy shop e
vive allo Schirrù, una malandata
cascina dove una sardo anarchico
dà rifugio ad una variopinta e
umanamente ricca comunità di
precari.
Flora assassinata, Quantunque
improvvisamente scomparso, Liu-
ba che lo cerca e che una sera
corre in soccorso a Camilla, aggre-
dita in una strada buia... Torino è
E intanto cerca di piazzare il futu-
ro libro al suo editore, con contor-
no di segreto patema d’animo per
le risposte sibilline che riceve.
La cena è tutta vera. I personag-
gi invece sono romanzati. E in
questo libro dallo stile leggero e
pulito (con ricette descritte in ogni
dettaglio da Bay) si capisce già
che il ricordo della cena varrà più
delle pietanze consumate. «Che co-
sa ricorderò soprattutto, tra qual-
che anno - si chiede già all’inizio
l’autrice -: la cena delle meraviglie
o queste poche ore che l’hanno
messa in moto?».
LA CENA DELLE MERAVIGLIE
AUTORE Camilla Baresani - Allan Bay
EDITORE Feltrinelli
PAGINE 166
EURO 14
do i pericoli che si celano ad ogni
angolo. O, se necessario, facendosi
aiutare dal «nemico», impersonato
dagli stessi figli, divisi tra pulsioni
patricide e amore filiale. Il tutto
mentre devono rassegnarsi a pian-
gere i propri lutti. Con la sua vita
precipitata nel caos, Vidal riscopre
l’amore grazie alla giovane Nèlida.
Che preferisce proprio l’oggetto del-
la colpa di Isidro, la vecchiaia, alla
baldanza del giovane fidanzato
Martin. L’uomo tentenna, rifiutan-
do un unione che la società sembra
condannare. Salvo poi decidere di
assaporarla fino in fondo, proprio
nel momento in cui il mondo che lo
osteggiava si arrende. Il trionfo del-
la saggezza sull’incoscienza.
Casares regala un’opera taglien-
te e sbalorditiva, in cui viene sezio-
nata la paura più ancestrale. Quella
di invecchiare, senza che nessuno
possa impedirlo.
DIARIO DELLA GUERRA AL MAIALE
AUTORE Adolfo Bioy Casares
EDITORE Cavallo di Ferro
PAGINE 203
EURO 18
SABATO 24 NOVEMBRE 2007
in festa, la polizia non vuole fasti-
di. E Berardi è sempre all’erta. Ma
una bronchite mette fuori gioco
l’aitante commissario, trasforma
Camilla in una sorta di infermiera
(altro che grilli per la testa...) e
indirettamente spinge Liuba nelle
braccia di un ragazzo dall’aria
perbene e dalla doppia identità.
Non diremo nulla di più della
trama. Aggiungeremmo solo che il
finale sorprenderà, ma sarà la defi-
nitiva dimostrazione che non sem-
pre è bene dire tutto e che un po’
di riservatezza e qualche omissio-
ne sono preziose, fanno giustizia
più della verità, aiutano ad affron-
I TASCABILI
L
Scuola, il disagio dei docenti
a scuola è il canarino nella
miniera: è un barometro che
avverte di ciò che sta per succe-
dere nella società. Perché l'istitu-
zione scolastica non è più
un'area protetta; gli argini che la
dividevano da quanto stava fuo-
ri si sono rotti. Il mondo è traci-
mato nelle aule con i suoi guai,
le sue contraddizioni, le sue
grandi questioni: la famiglia che
non funziona più e il disagio
delle nuove generazioni, la dro-
ga e la perdita dei valori, l'inte-
grazione degli extracomunitari e
il precariato... In questa situazio-
ne i rappresentanti della scuola,
gli insegnanti, sono diventati il
comodo capro espiatorio cui at-
tribuire tutto quanto non va. E'
questa l'analisi - del tutto condi-
visibile - che Marco Imarisio,
inviato del Corriere della sera,
premette al suo viaggio-inchie-
sta dentro il disagio della scuola
italiana: Mal di scuola (Bur di
Rizzoli, 9,80 euro) è un volumet-
to che dà voce agli insegnanti,
raccogliendo dodici storie in va-
rie parti del Paese. Sono storie
emblematiche delle esperienze,
delle frustrazioni, delle rabbie,
delle speranze degli insegnanti.
Una delle cause principali del
disagio, dice l'autore, è la rottu-
ra di quel patto implicito che
FANTALIBRI
Dal film, per il film, Eymerich
P er il cinema, o dal cinema.
Sono contemporaneamente
in libreria la novellizzazione de
La leggenda di Beowulf di Cai-
tlin R. Kiernan (Sperling &
Kupfer, pagine 303, euro 18) e il
romanzo di Richard Matheson
che ha ispirato tratto il film di
imminente uscita Io sono leggen-
da (Fanucci, pagine 211, euro
13). Il primo è basato sulla sce-
neggiatura di Neil Gaiman e Ro-
ger Avary per il film di Robert
Zemeckis girato con la tecnica
della «performance capture»,
usando cioè attori veri e rielabo-
rando al computer le loro fattez-
ze, per raccontare la storia del
guerriero venuto dal Nord che
nella Danimarca del 500 d.C.
sconfisse il mostro che insangui-
nava il regno di re Hrothgar e
divenne re a sua volta per poi
perire, ormai anziano, lottando
con un drago. Vicenda ispirata
con molta libertà al più antico
poema in lingua inglese e arric-
chita da temi edipici, streghe
affascinanti e insieme mostruo-
se che seducono l’eroe, maledi-
zioni e riflessioni sulla vecchiaia.
Il film «Io sono leggenda» con
Will Smith è invece il terzo trat-
to da uno dei più celebri roman-
zi di Matheson, storia dell’unico
uomo immune ad un virus che
Uno scorcio del «Caminito», uno dei quartieri simbolo di Buenos Aires
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tare i sentieri sconnessi della vita
e degli affetti.
Margherita Oggero dimostra
un’abilità rinnovata nel narrare e
creare intrecci; la sua «prof» mo-
stra un lato nuovo, forse meno
scontato, della sua personalità. La
storia ha un respiro corale, è ben
raccontata e offre spunti di rifles-
sione. Cosa si può chiedere di più
ad un giallo?
Claudio Baroni
QUALCOSA DA TENERE PER SÉ
AUTORE Margherita Oggero
EDITORE Mondadori
PAGINE 276
EURO 17.50
di Alberto Ottaviano
per generazioni ha unito genito-
ri e insegnanti: ognuno aveva il
suo ruolo chiaro e definito per il
bene dell'alunno. Oggi famiglie e
docenti sembrano impegnati in
un conflitto insanabile. I genito-
ri non riconoscono più autorità
e competenza ai professori (pur
continuando a demandare alla
scuola doveri che sarebbero lo-
ro). Viene da qui la perdita di
prestigio di un mestiere che era
tra i più belli e che è diventato il
più difficile.
Le storie di insegnanti raccol-
te nel libro vengono da Bari
dove un preside è stato aggredi-
to fisicamente, dalle periferie to-
rinesi dove nelle aule i ragazzi
extracomunitari hanno sostitui-
to in massa quelli dell'ultima
immigrazione dal Sud, da Tren-
to, ritenuta città ordinata, ma
dove a volte i docenti hanno
paura che gli alunni estraggano i
taglierini, da Milano, da Cagliari,
da Taranto... Non sono tutte
storie sconsolate e di «malascuo-
la», emerge anche la voglia di
insegnare di tanti «prof», e di
continuare a lasciare sui giovani
un segno positivo. Tra un capito-
lo e l'altro, i riassunti dei verbali
di inchieste di ispettori del Mini-
stero: un altro documento della
crisi della scuola.
di Marco Bertoldi
ha trasformato tutti gli altri in
vampiri. I quali, ovviamente, gli
danno la caccia. Una storia cupa
e terribile già portata sullo scher-
mo nel 1963 («L’ultimo uomo
della terra» con Vincent Price) e
nel 1971 («Occhi bianchi sul pia-
neta Terra» con Charlton He-
ston) che fa parte della grande
fantascienza (imperdibile quin-
di per chi ama il genere) e che
nel nuovo film è stata trasforma-
ta radicalmente dal momento
che potrebbero esserci altri so-
pravvissuti. La bella postfazione
è curata di Valerio Evangelisti.
Evangelisti che è l’autore ita-
liano di fantascienza più vendu-
to all’estero grazie al ciclo del-
l’Inquisitore Eymerich, perso-
naggio che riprende dopo un
silenzio di alcuni anni (e roman-
zi sui gangster e la rivoluzione
messicana) in La luce di Orione
(Mondadori, pagine 331, euro
15,50). Stavolta Eymerich è co-
stretto a lasciare è cacciato dal
regno d’Aragona e si reca a Pa-
dova dove ha uno scontro con
Petrarca e poi a Costantinopoli,
minacciata da mostri del mare e
alati. Un pericolo per l'umanità
di allora la cui origine sta forse
nella guerra che sconvolgerà in
futuro l’Iraq e nella fisica quanti-
stica... All’altezza della serie.