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LA STAMPA
SABATO 28 APRILE 2007
PAGINA I
TUTTOlibri
SETTIMANALE
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NUMERO 1561
ANNO XXXI
tuttolibri@lastampa.it
Un vero applauso è quello che fa Adriano Sofri, sul PERSONAGGI ANTEPRIMA DIARIO DI LETTURA
FULMINI «Foglio», agli applausi dei congressisti in platea per
NICO ORENGO
lo scioglimento, a Firenze, dei Ds. Come un novello Longanesi Intellettuali I «fuochi»
nico.orengo@lastampa.it Roland Barthes, eccolo dissertare sul valore
dell’applauso, da quello «preventivo», a quello
e i Gassman nuovi filistei di Ronconi
Un editore Succubi della Il regista di
L’APPLAUSO «intermedio» a quello «finale», mentre sul palco
sfilano i più o meno eminenti del partito. Come un
e una famiglia gente, non Fahrenheit 451
E’ UN
lettore di spartiti, un Lévi-Strauss dei suoni, un
Cipputi del Reparto Presse, Sofri declina il suono
del lungo requiem, come un Salieri pacificato, che
di mattatori illuminano più per Montaigne
REQUIEM sa che anche i Mozart smettono di respirare. MARCENARO-D’AMICO P. III E V FUREDI P. VII GUERRIERI P. XI
Disegno di Ettore Viola
SCRITTORE
boutade, stando a Hugo, un vero scrit- Alessandro Piperno in un articolo, ap-
tore non scrive mai da seduto. parso ieri su L'Espresso, nel quale si so-
O, almeno, ciò è rimasto vero fino a stiene l'inutilità della letteratura. L'ine-
qualche tempo fa. Lo scrittore, come fi- dito verrà letto il 4 maggio a Milano nel
gura distinta nell'ambito delle profes- contesto di un nuovo festival letterario
sioni intellettuali, nasce proprio - Officina Italia - da me organizzato
NON ESSERE
nell'800, con il delinearsi del «campo (www.officinaitalia.net). Forse è per
letterario». Dapprima, questo nuovo questo che Piperno, nel sostenere che
soggetto serve gli interessi di classe la letteratura non è mai servita a nien-
della borghesia all'apice del suo trion- te, mi parodizza nelle vesti di un rabbi-
fo: le fornisce un capitale culturale, no delle lettere che, con prediche per-
uno strumento di autorappresentazio- secutorie, lo richiama alla responsabili-
UN SERVO
ne con il romanzo, un discorso di legitti- tà sociale di ciò che va scrivendo. Ac-
mazione. Molto presto, però, scaricato colgo volentieri la polemica personale
dalla borghesia, al cui mercantilismo è come espediente per drammatizzare
superfluo, quando non d'intralcio, lo uno scambio di idee. Piperno ricorre al
scrittore passa all'antagonismo socia- repertorio classico del disimpegno: az-
le. Viene marginalizzato e per questo zeramento della coscienza storica (le
fa del margine la propria collocazione cose sono sempre andate così), appa-
d'elezione. Si separa dal corpo sociale - rentamento della letteratura ai lussi
la sua «sacralità» è funzione della sua spirituali (la letteratura condivide la su-
Si terrà a Milano dal 3 al 5 maggio «Officina Italia, un «festival della crea- In alto, disegno separatezza - per poterlo sottoporre a blime irrazionalità della passione amo-
tività letteraria» curato da Antonio Scurati e Alessandro Bertante. Tra di Ettore Viola critica costante. Per più di un secolo e rosa), autodissacrazione dello scrittore
gli ospiti di questa prima edizione, si confronteranno: Roberto Saviano e con i ritratti mezzo ogni scrittore sarà, perciò, il ve- (la letteratura come patologia psichi-
Carlo Lucarelli, Alessandro Baricco e Gabriele Salvatores, Luciano Can- di Pasolini leno del suo ambiente sociale. Ma ne sa- ca), autocommiserazione crepuscolare
fora, Pietrangelo Buttafuoco e Alessandro Piperno (per info: www.offici- e Nabokov, rà anche l'antidoto, proprio grazie alla («la letteratura è un ripiego per infelici
naitalia.net). Scurati propone nel contempo per Bompiani la nuova colla- emblematici sua strutturale anti-socialità. che il tempo ha cronicizzato in vizio»).
na «Agone», per «riportare lo spirito agonistico nel campo culturale». Pri- duellanti Passata la buriana della lotta per la
mi titoli: All’ordine del giorno è il terrore di Daniele Giglioli, Lo stato dell’ar- per Scurati Storia, l'onda di riflusso del secolo ap-
te di Andrea Kerbaker, In difesa di Darwin di Telmo Pievani. e Piperno pena estinto lascia sulle nostre rive lo p Continua a pagina II
NA
Agenda Tuttolibri
SABATO 28 APRILE 2007
II LA STAMPA
SCRIVERE A LA RUPE
LA POSTA DI CARLO FRUTTERO Carlo Fruttero, Tuttolibri-La Stampa, via Marenco 32, 10126 Torino cf@fruttero.net
TARPEA
Questi macchinazioni sensazionali da svelare, volito di molto, la gente è diventata tori (Adelphi), raccolta di saggi e arti- LUCIO
CALPURNIO BESTIA
ma poi tanto tutti questi svelamenti «pubblico», e il pubblico si rivolge allo- coli che il grande inventore di Barney
finiscono sempre con la frase «forse ra a misteri di più facile accesso, chia- dedica a svariati argomenti. Tra i
CHANDRA
misteri... non sapremo mai». Basta!
Arrigo Tenetti, Padova
miamoli romanzeschi o romanzati. E
dunque nulla di ciò che ci viene raccon-
tato sarà più credibile, dietro ci sarà
quali un'inchiesta (per un settimana-
le) presso i massimi misteriologi
d'America, veri professionisti della SI SCHIANTA
Gentile signor Tenetti, per uno scrit-
AL SUOLO
sempre un complotto, una congiura doppia, tripla, quadrupla verità, ac-
Caro signor Fruttero, spero di non tore è diverso, se concludesse con quel- più o meno cervellotica, più o meno im- chiappatori di fantasmagoriche coin-
offenderla col dirle che mi rivolgo a lei la frase i suoi «misteri» nessuno li leg- penetrabile. Di questa brama di rivela- cidenze tra la Cia, i Rockfeller, la ma-
in quanto esperto di «misteri». Quelli gerebbe. Ma capisco il suo accorato zione esempio recente è successo del fia, i mormoni, Hollywood, i dischi vo-
I
che lei ha scritto mi hanno sempre dato «basta», anche se non so bene come ri- Codice da Vinci, 40 o 50 milioni di copie lanti, i corpi astrali, Wall Street, il Va- l primo romanzo di
gran piacere... Ma tutti questi misteri sponderle senza cadere nella nes-so- di quello che è in sostanza la storia di ticano e così via all'infinito. Da anni Vikram Chandra aveva
che ritornano continuamente in ballo ciologia decaffeinata. Un tempo, mi pa- un colossale, millenario complottone. (da Barney) non leggevo una cosa co- almeno tre qualità. Il ti-
mi hanno proprio un po' rotto. E la re, era la religione a ricordarti di esse- Se tutto questo la infastidisce le sì esilarante, nonché impressionante, tolo («Terra rossa e
morte di Lady D, e il suicidio di Marilyn e re tu stesso un mistero, circondato da consiglierei un piccolo ma miracolo- dato che già nel 1990 Richler aveva vi- pioggia scrosciante»),
l'assassinio di Moro. So bene che innumerevoli misteri dallo scarafaggio so antidoto, un libretto di Mordecai sto con prodigiosa lucidità dove «il una stupenda edizione car-
giornali e tv sono sempre alla ricerca di in su. Forse un tale sentimento s'è affie- Richler intitolato Un mondo di cospira- pubblico» stava andando a parare. tonata e illustrata (Instar li-
bri) e un incipit invitante,
sebbene vagamente marque-
ziano: qualcosa come «la
mattina in cui uccise la ti-
gre bianca…» eccetera. Ora
che è uscito il romanzo nu-
PROSSIMAMENTE mero due, Lucio Calpurnio,
che crede di aver imparato
Q
uest’anno sono ar- Buzzolan, Martino Ferro. ri di punta della «casa» che ad andare a colpo sicuro, lo
PORSEI
rivati, come sem- Mentre tra i finalisti era sta- approderanno anche alla Fie- ha acquistato e letto parten-
pre da tutt’Italia, ta segnalata, nel lontano ’89, ra di Torino con i loro nuovi li- do da due certezze: il titolo e
220 testi, «la no- la Tamaro dei bellissimi rac- bri. L’olandese Cees Noote- l’edizione. Il titolo è brutto:
stra continua dun- conti della Testa tra le nuvole, boom, il più celebre, ripresen- «Giochi sacri». L’edizione è
E BACI
que ad essere una posizione seguita poi da Rocco Brindisi ta Perduto il Paradiso, viaggio della Mondadori, scontata,
privilegiata: possiamo en- e Vladimiro Bottone, Paolo tra Brasile e Australia e tra con copertina viola e oro
trare in un mondo letterario di Paolo e Placido Di Stefano, sogno, illusione e realtà di una blandamente pretenziosa.
ancora sommerso, un mon- Leonardo Pica Ciamarra e al- donna-angelo; lo svedese Per La terza certezza, e cioè che
AL CALVINO
do della narrazione paralle- tri, tutti entrati nelle scude- Olov Enquist Il libro di Blan- il quarantaseienne indiano
lo a quello ufficiale, a quello rie di grandi e medi editori. che e Marie: protagoniste, nel- Chandra, trascorrendo par-
edito...», sintetizza Delia Fri- la Parigi primo ’900, la scien- te della sua vita in Califor-
gessi, ispiratrice e presiden- PLOT BUONI, MA... ziata Marie Curie e l’allieva di nia, avesse rapidamente ce-
te del Premio Calvino giun- La lunga esperienza consente Charcot Blanche Wittman, duto all’onanismo immagi-
to alla sua ventesima edizio- a Delia Frigessi una riflessio- entrambe bruciate tanto dalle nifico, è sfumata in tre ri-
ne dando la vittoria ex ae- ne sui lavori appena esamina- MIRELLA radiazioni quanto dall’ardore ghe. Quelle, appunto, dell’in-
quo per il 2007 al romanzo ti: «Notevole la struttura nar- APPIOTTI della loro ricerca sulla miste- cipit: «Un volpino di Pome-
La regina dei porsei del venti- rativa delle opere premiate; riosa natura dell’amore; l’al- rania bianco di nome Fuffy
settenne bresciano France- in generale trame forti, ben tro svedese, Bjorn Larsson, volò giù da una finestra del
A un bresciano e a una napoletana la vittoria ex aequo
sco Peri, il quale racconta in orchestrate, presenza sem- beniamino anche dei nostri quinto piano del Panna, un
prima persona «le inquietu- pre notevole delle donne. del Premio letterario giunto alla ventesima edizione: lettori per il suo pirata Long caseggiato nuovo di zecca
dini di un giovane studioso Quanto ai temi, quasi comple- 22 le opere in gara, tra i vincitori delle passate stagioni John Silver, arriva con Biso- ancora circondato dalle im-
che, nella difesa di un maia- ta scomparsa della fantascien- Mastrocola, Fois, Carabba, tra i «segnalati» anche la Tamaro gno di libertà, autobiografia palcature degli imbianchi-
le, simbolo della sopravvi- za e del giallo. Prevalenza del- che è anche saggio; infine Ka- ni». Il volpino si schianta al
venza dell’universo contadi- la dimensione privata, scarso der Abdolah, l’iraniano esule suolo, fra studentesse adu-
no, trova rifugio da purtroppo l’interesse (a diffe- politico in Olanda autore tra il nate sul marciapiede. Esce
un’astratta visione del mon- renza del 2006) per la realtà resto di Scrittura cuneiforme, poco sangue ma parecchia
do» e ai racconti Dai un ba- sociale e politica del nostro in Ritratti e un vecchio sogno, materia grigia. Lassù, die-
cio a chi vuoi tu della napole- Paese». Aperti sul mondo so- romanzo molto singolare am- tro la finestra, l’autodefini-
tana ventiquattrenne Giusi no invece i concorrenti al se- bientato in Sud Africa, tra vi- ta mamma del cagnolino im-
Marchetta dove l’ambiente condo traguardo del Calvino, vi e morti in un «vagabonda- pugna un coltello con lama
sociale, anche il mondo del- il Premio Biocca per il repor- re» poetico, reale e interiore di diciotto centimetri e si fa
la camorra, entrano «in una tage, vinto da Valeria Rossi dal passato al futuro, dalla no- contro il marito quadrupe-
visione straniante della vita con il suo «diario» dalla Tan- stalgia al desiderio, nella cul- dicida. Però il recensore si
contemporanea». zania. Evidentemente oggi ri- tura, antica e moderna di Oc- può incaponire. E infatti
sulta meno arduo parlare de- cidente e Persia. esulta già a pagina tredici:
EDITORI IN CACCIA gli altri piuttosto che di noi. Come si vede scrittori ad una parete del commis-
«Gli aspiranti scrittori san- IPERBOREA IN FESTA sempre «in itinere», nono- sariato di Mumbay cam-
no di trovare qui un’apertu- Compie vent’anni anche la stante il forte legame con le peggia un ritratto alto due
ra che non è funzionale al- piccola qualificatissima editri- loro terre d’origine o d’acqui- metri di Sai Baba. Illusio-
l’industria culturale». La ce milanese di Emilia Lodigia- sto che sarà sottolineato a lu- ne. Poche righe sotto ecco
storia del premio letterario ni cui dobbiamo l’incontro glio all’Idroscalo milanese, un secondo ritratto, di Gu-
italiano meno pubblicizzato (160 titoli in catalogo), sem- per chiudere in bellezza in lo- ru Gobind Singh, che aveva
conferma queste parole, i pre di ottimo livello e capace ro onore, dalla musica di vari un motto un po’ meno poli-
due giovani vincitori parto- di offrire più d’una scoperta, gruppi venuti dai ghiacci nel- ticamente corretto: «Tu al-
no per un’avventura che ci con la letteratura contempo- la festa «Ragnarock» che nel- zerai la spada se sarai un
ha dato talenti come la Ma- ranea dei Paesi nordici. La la mitologia nordica signifi- giusto». Anche al pregiudi-
strocola, ormai affermatis- «celebrazione» avviene nel ca anche «caduta degli dei». zio c’è un limite. Chandra è
sima, Fois e la Montruc- modo più consono con il bre- In perfetto stile Lodigiani, l’erede di Tom Wolfe.
chio, Fileno Carabba, Dario ve tour di alcuni tra gli scritto- appassionato e ironico.
Il personaggio Tuttolibri
SABATO 28 APRILE 2007
LA STAMPA III
LONGANESI FURIOSO:
I LIBRI NON SONO SAPONI
ANDREA UNGARI
GIUSEPPE
MARCENARO
Un conservatore
Il 1˚ febbraio 1946 Leo Lon- scomodo. Leo
ganesi, con il finanziamento dell'in- Longanesi dal fascismo
dustriale Monti, fondò una casa edi- alla Repubblica
trice. Proveniva dalle esperienze LE LETTERE
giornalistiche dell'Italiano e di Om- pp. 120, €12,50
nibus che, a diverso peso e misura,
avevano fornicato e baruffato col re- Leo Longanesi scompariva
gime mussoliniano, all'ombra del cinquant’anni fa. In questo libro,
quale erano nate e defunte. Andrea Ungari, docente di Storia
«Ho preferito dedicarmi alle edi- comparata dei sistemi politici
zioni - scriveva il 7 luglio 1946 a Gio- europei presso l’Università
vanni Ansaldo - perché in questi ulti- «Luiss-Guido Carli», ne tratteggia, in
mi tempi ho capito che la miglior cosa particolare, la figura di editore.
è non fare nulla che mi leghi alla politi-
ca… Ho già visto molti di quelli che ci
volevano fucilati venire a chiedere di grandi menzogne non passano soltan-
pubblicare un libro». E, sconsolato, to nei bilanci dello Stato, ma anche tra
concludeva: «La nuova classe dirigen- i libri. Scriveva con sarcasmo il 14 lu-
te è talmente cretina…». glio 1946: «Le orme di Mussolini saran-
Longanesi, a cui non andava be- no ricalcate. L'errore mio fu credere
ne nessuno, ripartiva dunque per che Mussolini inventasse. Non inven-
una nuova avventura editoriale: tava nulla… Voglio dire che Mussolini
Ansaldo, Furst, Montanelli, consi- non era in testa al corteo, ma in coda».
glieri e collaboratori; ma anche Quando nel 1946 Longanesi scelse
Cecchi e Moravia, questi però sol- di farsi editore erano tempi di tensio-
tanto nei primi tempi. ne e di curiose revisioni.
Quella che sembrava una curiosa A quella contingenza editoriale
resa delle armi, un exit dal dibattito Andrea Ungari ha dedicato un inte-
politico, nella realtà, per Longanesi, ressante libro che ricostruisce la sto-
si trattava semplicemente di rico- ria di alcuni fatti e fa capire, con do-
minciare. Magari cambiando il mez- cumenti inediti, cosa successe nel
zo: il libro piuttosto che il periodico, campo agli albori della Repubblica.
anche se a quello gli fu impossibile ri- Il nuovo editore aveva bisogno de-
nunciare. Pubblicò infatti, quasi subi- gli scrittori. I letterati italiani, salvo
to, una specie di «voce interna» del rarissime eccezioni, a vario titolo e
mondo editoriale che chiamò Il Libra- misura, si erano coinvolti col fasci-
io. L'agitato Leo non si sarebbe però smo. Non è poi una novità, da sempre
sognato, lo aveva nell'istinto, che un lo scrittore ha la vocazione del corti-
Enzo Siciliano
è scomparso
gime fascista, cosa che lo rende
vulnerabile in un ambiente già Abate-Carlotto Dal Nord-Est re, in cui tutti ci ritroviamo vitti-
me di polli thailandesi al clo-
l’anno scorso permeato di torbidi intrighi e se- ramfenicolo ridotti a «sanissimi»
Scrittore grete conflittualità. alla Sardegna, verso una brutta fine hamburger, pasta col marchio
e critico, Proprio la cooperativa è il suo italiano ricavata da grano duro
LA TAVOLA
ha a lungo tallone d’Achille, il campo più faci- canadese di categoria 5 inquina-
diretto le per chi vuole colpirlo e rovinar- to da ocratossina, merendine per
la rivista lo, nella sua reputazionee nei suoi bambini fabbricate con ovopro-
«Nuovi beni. Saverio non manca di appro- dotti che trasformano in poltiglia
QUESTA
Argomenti» fittarne con la sua partecipazione alimentare uova rotte, ammuffi-
diretta. Nella Cassa, grazie a una te e invase da parassiti e via de-
firma falsificata, si verifica un gustando.
grosso ammanco, e Gabriele, per Il romanzo è inquietante per-
DISCARICA
risarcirlo e proteggere i contadini ché ci mette di fronte a una real-
dal dissesto, è costretto a cedere tà di cui non è più neppure lecito
al cognato una parte dei terreni dubitare, in un mondo di peren-
appartenenti alla moglie. Saverio ni, inspiegabili influenze intesti-
ottiene così una piena rivalsa con- nali fuori stagione. Mi fido di te è
tro la nascita irregolare e con le a questo punto un refrain genera-
ricchezze acquistate può aspira- lizzato, che partendo da una re-
re alla mano di una facoltosa ere- Quello mota hit di Jovanotti percorre
Enzo Siciliano «La vita obliqua», ditiera. Più nessuno gli imputerà
la sua posizione di bastardo.
di Abate
e Carlotto
tutto il romanzo con toni sarca-
stici, poiché tutti coloro che si fi-
Tutto potrebbe ridursi a una è un libro dano di Gigi Vianello vanno in-
l’estremo omaggio alla sua terra afosa storia di famiglia, a percor- aperto contro a una brutta fine, e il no-
si disuguali, in cui l’autore si tro- sulle infinite stro rapporto di fiducia con gli
INVIDIA
va a parteggiare con il colto e civi- possibilità spot dei prodotti di qualità d'ora
le maestro di scuola. Anche lo di avvelenarci in poi ci lascerà perlomeno dub-
sfondo storico, per quanto acre, mangiando biosi. Ma il romanzo, al di là dei
non sembra apparire così decisi- segnali d'allarme che lancia con
E SANGUE
vo nello svolgimento dei fatti. lecito sarcasmo, è innanzitutto
Ben altro peso e significato eser- una storia nera alla Carlotto, in
cita invece la ’ndrangheta che, cui il protagonista, messo alle
passata indenne nel cambio di re- strette dalle circostanze, elimina
DI CALABRIA
gime, rivela la sua ossessiva pre- gli elementi di disturbo - in que-
senza con minacce, ricatti, coltu- sto caso la donna incinta di un po-
re incendiate, ammazzamenti a tente politico sardo che minaccia
colpi di lupara. Accade infine che di rivelare la loro relazione - spe-
a esserne vittima sia Saverio, rando di continuare a godersi i
l’uomo di successo, in una sorta benefici della fidanzata Bianca e
di scambio paradossale con il già del locale che le ha messo in pie-
mondiale all’avvento del fasci- segnato Gabriele, che si trova ad vo romanzo che Carlotto ha idea- di, «Chez Momo», in cui non cor-
smo, ma con arretramenti fino al- essere meno appetibile perché to con Francesco Abate, promet- re il rischio di avvelenarsi. Torna
l’età borbonica che segnalano, impoverito e frustrato. Il potere tente narratore cagliaritano già ad avvelenarlo il passato che arri-
proiettandolo nel futuro che è no- mafioso come protagonista espli- autore del delizioso Ultima di va in Sardegna dal Nord-Est, e
stro, il succedersi dall’una all’al- cito ed occulto del romanzo. campionato. da qui in poi solo la scaltrezza e
tra generazione di una difficile, Siciliano ama la Calabria, ne Diremo subito che il protago- l'istintiva genialità criminale riu-
sconfortanteeredità. corteggia il dialetto, ne accarez- nista di questo nauseante - non sciranno a salvare il detestabile
Saverio è il figlio bastardo di za paesaggi e stagioni. Si abban- certo in senso letterario - roman- Vianello da una fine certa.
un ricco possidente della piana di dona anche a pensose riflessioni zo a quattro mani ricorda assai L'ironia di Abate e il disincan-
Sant’Eufemia. E’ questa sofferta sui costumi che allignano in quel- da vicino quello di Arrivederci to senza mezze misure di Carlot-
condizione di «mulacchio» a con- le terre: sugli slanci generosi che amore ciao, libro fondamentale di
centrare ogni suo interesse e a Carlotto nel delineare le dinami- «Mi fido di te»:
p Enzo Siciliano
dettargli una, sia pure perversa,
coerenza di comportamenti. Ogni
Un bastardo alla ricerca p Francesco Abate
che isteriche del nostro tempo.
Stesso fascino ambiguo - qui ca- una storia nera,
p LA VITA OBLIQUA altra passione si esaurisce in lui di una piena rivalsa p Massimo Carlotto ratterizzato da una eterocromia un manager criminale,
p
p
MONDADORI, pp. 207, €17
ROMANZO
rapidamente, lo riconsegna alla contro la nascita p
p
MI FIDO DI TE
EINAUDI, pp. 175, €14
alla David Bowie - stessa faccia
una multinazionale
sua naturale abulia, in cui fermen- tosta, stesse velleità ambiziose di
ta una sfrenata sensualità. Così, si irregolare, la mafia far soldi fregando il prossimo e del degrado sociale
arruola volontario sul fronte del- protagonista occulta arrivando anche al delitto, se si
LORENZO l’Isonzo, salvo imboscarsi quando SERGIO tratta di salvarsi il culo. Vianello to trovano un punto d'incontro
MONDO PENT
sente odore di polvere; si lascia se- si accompagnano all’ombrosità, è manager di se stesso, una multi- quasi perfetto per regalarci una
Nella narrativa di En- durre dalle spavalderie dell’arditi- al rancore, alla paura, al «fosco Non c'è nessun altro nazionale del degrado sociale storia che avvince e ci fa odiare
zo Siciliano la Calabria ha una smo e dal primo fascismo, ma sen- coraggio», all’egoismo, infine al scrittore in Italia come Massi- riassunta in un unico individuo tutti i personaggi in maniera
posizione di spicco, in cui gioca- za compromettersi con le spedi- sentimento velato di malinconia mo Carlotto, in grado di creare che, dopo una storiaccia messa equivalente, e che lancia un allar-
no le ascendenze familiari e il zioni punitive e il nuovo ordine. di chi sente oscuramente orfano personaggi tanto detestabili da parte con diabolica astuzia in me finora forse sottovalutato, in
confronto, sollecitante per un in- Professa invece un persisten- e quasi bastardo della storia. E’ quanto concreti nella loro arro- Veneto, si ritrova a gestire im- un mondo che si rincorre e che è
tellettuale di vocazione illumini- te livore e una oscura invidia per l’arresa malinconia da cui è ten- ganza tritatutto, emblematici mensi patrimoni nel campo della sempre più difficile tenere sotto
stica, con una realtà impervia, il cognato Gabriele. Che intanto tato Gabriele che, sopravvissuto di uno stile di vita che ruota so- sofisticazione alimentare. controllo. Aprite la bocca, masti-
prigioniera di condizionamenti ha la colpa di essere sposato alla a tante prepotenze e disinganni, lo ed esclusivamente attorno al Ed è proprio qui che la perfi- cate, ingoiate e poi sperate che le
ancestrali. Quel mondo chiuso e sua sorellastra Rosina, discenden- «si rinchiuse fra i suoi libri con- potere del dio denaro. Il nostro dia - o la documentata obiettività sostanze in aggiunta al vostro
immobile, che già sembrava im- te legittima della famiglia. Come sumando i giorni fra la poltrona Paese in perenne via di defini- - di Abate e Carlotto, scatta co- prosciutto D.O.P. abbiano un ef-
plodere in modo esemplare nel- se non bastasse, Gabriele è mae- e la loggia da cui vedeva il mare, zione è purtroppo sempre più me una molla a colpire le nostre fetto cancerogeno a lunga distan-
le pagine di un lontano romanzo stro elementare mentre Saverio è il profilo di Stromboli e la morbi- affollato di trafficoni disposti a piccole certezze quotidiane: i det- za. Nel frattempo godetevi i dia-
come Diamante, torna a intor- pressoché analfabeta, ama legge- da figura di Capo Vaticano so- tutto per una bella vita comoda tagli con cui gli autori mettono in bolici benefici di questo romanzo
mentire La vita obliqua, il libro re buoni libri e, godendo della fi- spesa nella foschia». La lettera- e firmata, anche se non tutti ar- risalto le infinite possibilità di av- schietto e cattivo, con un finale
che Siciliano ha consegnato al- ducia dei compaesani, è diventato tura che, nell’asprezza dei tem- rivano - per fortuna, ma può di- velenarci a tavola convinti di ave- aperto a nuove prospettive delit-
l’editore alle soglie della morte. il disinteressato responsabile di pi, diventa una risorsa di verità, pendere anche dal caso - ai ver- re nel piatto prodotti di prima tuose, poiché l'impunità è un'al-
La vicenda si svolge negli an- una Cassa rurale. Per di più si mo- nutrimento ai sogni più limpidi tici della nefandezza come Gigi scelta, diventano un libro aperto tra malattia incurabile del no-
ni che vanno dalla prima guerra stra refrattario ai proclami del re- sospesi nell’incerto domani. Vianello, protagonista del nuo- sulla globalizzazione del malaffa- stro tempo.
Teobaldi Consuetudini, abitudini se, la città sempre riconosci- soprassalti locali. Lei dice sa attraverso i ricordi di Tilde
GIOVANNI
TESIO
bile e mai del tutto esplicita «sciaganito» e «rinsegoliva». che si sente difettiva e piena di
Creature un po' stra- dei romanzi di Teobaldi, che Lei dice «sbighi» e «sbregare» inadeguatezze, ma che parla
e linguaggi di un microcosmo ne, ma non troppo. Creature da lì - un po' come Gianni (tanto che alla fine l'autore ha dei suoi quarant'anni di lavoro
che interpretano una normali- D'Elia - parte per ogni sua pensato bene di accompagna- - tra dramma e commedia -
Ritratto Tuttolibri
SABATO 28 APRILE 2007
LA STAMPA V
GASSMAN
BECCARIA
QUANDO
UN LIBRO E’
CHE TRIBU’ FUNGIBILE
L
a nostra lingua, co-
me le altre del resto,
contempla l'uso di
termini speciali che
MASOLINO al di fuori del setto-
D’AMICO
re specifico di solito non ven-
«Quando il nonno ha i capelli io IL LIBRO gono usati. I medici stanno in
scappo». Si capisce, i bambini non voglio- prima linea, hanno parole lo-
no sorprese, vedere i genitori o altri pa- ro: penso a discrasìa, un gre-
renti prossimi cambiare aspetto li allar- cismo, «cattiva miscela» vor-
ma. La piccola Paola Gassman non face- rebbe dire, e nel settore il ter-
va eccezione, e quando la portavano nei mine indica una grave altera-
camerini dei suoi illustri congiunti («le ca- zione nei tessuti organici;
sette di nonno e zia») assisteva preoccu- penso all'aggettivo beante
pata a metamorfosi che non capiva. Quel- (il «vaso beante», cioè aper-
la volta, aveva cinque anni, che mancan- to, spalancato, adattamento
do un piccolo interprete tentarono di con- del fr. béant); e a massivo,
vincerla a sostituirlo salendo sul palco- un francesismo, fr. massif
scenico, oppose un rifiuto irremovibile, («iniezioni massive»). Si trat-
malgrado sua madre le facesse scherzo- ta di «tecnicismi collaterali»,
samente la lista dei parenti cui compor- vale a dire parole che sono
tandosi così mancava di rispetto. PAOLA GASSMAN proprie della professione o
Quei parenti erano infatti il Gotha del Una grande famiglia della disciplina, ma che a dif-
teatro di prosa italiano. Suo padre, lo san- ferenza dei tecnicismi specifi-
no tutti, fu l’attore di maggior spicco del-
dietro le spalle ci non sono indispensabili al-
la sua generazione. Lui non era figlio d’ar- MARSILIO, pp.284, € 16 la precisione, rispondono
te, in compenso la madre di Paola lo era a Vittorio Gassman (al centro) con Diletta D’Andrea e la figlia Paola piuttosto all'esigenza stilisti-
josa. Nora Ricci, nata Eleonora, era figlia ca di «mantenere al discorso
di Renzo Ricci, come dire il Gassman pri- qualche compagnia di giro come avrebbe rare suo nonno Renzo Ricci, così consa- oltre a gestirlo sarebbe riuscita addirittu- settoriale un certo grado di
ma di Gassman, e di Margherita Bagni, la voluto nonno Renzo, ma diplomandosi al- crato alla vita di sogno del comico da rifiu- ra a farlo congedare anzitempo dall’eser- specificità e di separatezza ri-
quale a sua volta era praticamente figlia l’Accademia d’Arte Drammatica, e, do- tarsi di recarsi alle urne per esprimere cito. Il suo energico padre tedesco, calato spetto al linguaggio comu-
di Ermete Zacconi, come dire il Gassman po, esercitando la professione come un una preferenza politica («un artista ap- in Italia a piedi per cercarsi una moglie, ne» (Luca Serianni, nel suo
prima di Ricci e di Gassman. Praticamen- mestiere e non come una ricerca di glo- partiene a tutto il suo pubblico»)? Paola come in una fiaba, era morto quando lui volume sul linguaggio medi-
te perché era figlia di Ines, moglie di Zac- ria più o meno effimera; e conquistando- ce ne racconta il retroterra, figlio di ferro- aveva solo quattordici anni. Vittorio era co, ne cita un bel po'): vedi
coni, e di un suo precedente marito, di si una solida posizione nel firmamento te- vieri fiorentini filodrammatici, e qui cala stato un bambino timido e gracile, cui il urine invece di urina, seve-
professione suggeritore; ma il grande Er- atrale italiano, non senza sposare lei pu- un asso, una ventina di pagine in cui il padre e poi la madre avevano trasmesso ro, complicanza; e aspetti di
mete l’aveva allevata e amata come sua. re, ça va sans dire, dei colleghi eccellenti, sommo istrione iniziò (e purtroppo non una straordinaria forza di volontà, fino al microsintassi come il da cau-
Con l’adorata Ines aveva avuto poi, oltre prima e brevemente Luciano Virgilio, continuò) una impagabile autobiografia, punto di autoplasmarsi completamente; sale («edema da malnutrizio-
a due maschi scombinati, una figlia attri- quindi, stabilmente, Ugo Pagliai. che si ferma al suo ingresso in arte, tra l’al- ma nel fondo sarebbe rimasto vulnerabi- ne» e non «causato da»), l'a
ce, ossia la zia (anzi, prozia) di Paola, Er- Il libro di Paola è irresistibile, anche tro con la descrizione delle spese che un le, e alla lunga avrebbe pagato lo sforzo di modale («a decorso lento»,
se potrà deludere un certo tipo di appas- una ostentata estroversione con il più «a carattere epidemico»).
Non si parla quasi affatto sionato del teatro, che vorrebbe sentir ri-
evocare spettacoli memorabili e carrie-
Il bisnonno Ermete Zacconi oscuro di tutti i mali. Mentre chiude tante
partite col proprio passato, la sua primo-
Vengono poi i giuristi, per i
quali sono fungibili (res fun-
di spettacoli memorabili re trionfali. Qui di teatro in questo senso una figura che aleggia genita riflette su questo in pagine commo- gibiles) le cose che si possono
e carriere, anche se quasi non si parla quasi affatto, anche se quasi nella vecchia casa di Viareggio venti, non meno di altre dove fa il punto sostituire l'una all'altra, per
tutti i personaggi descritti, e non sono col rapporto, singolare ma sempre uma- esempio due copie uguali di
tutti i personaggi descritti pochi, vivono stabilmente la vita del pal- piena di cimeli, dove l’autrice nissimo, tra Vittorio e i suoi altri figli così un libro. Ai giuristi appartie-
vivono la vita del palcoscenico coscenico. Il fatto è che malgrado la sag- trascorse memorabili estati eterogenei, l’americana Vittoria avuta da ne esternare «dire, esprime-
gezza e la serenità che l’hanno sempre Shelley Winters (alle cui chiassose nozze re, manifestare, dichiarare»,
nes, nome inconsueto che, apprendo qui, contrassegnata (io la conosco da cin- novizio doveva affrontare per procurarsi ebraiche egli partecipa eroicamente mal- francesismo penetrato in ita-
derivava dalla fusione di quelli dei genito- quant’anni) e che possono apparire qua- il guardaroba indispensabile (due frac, grado un feroce attacco di depressione), liano nell'accezione giuridica
ri, appunto Ermete e Ines. Separatosi da si soprannaturali date le circostanze del- uno smoking, tenute da città, tenute da Alessandro figlio di Juliette Mayniel, Jaco- di «far conoscere la propria
Margherita Bagni, Renzo Ricci convisse la sua nascita e formazione, Paola non caccia...). Molto legato alla figlia Nora, Ric- po figlio di Diletta D’Andrea. volontà». Provvide il Presi-
a lungo con, e finalmente sposò, la delizio- ha molto da dire sul teatro a chi il teatro ci sarebbe stato spesso chiamato in causa Ma non c’è solo privato in questo libro, dente Cossiga nel '90 a pro-
sa Eva Magni, che ci ha lasciati da poco a non conosca già. Un nonno che si dipin- come arbitro delle furiose litigate tra lei e che dopotutto parla di persone pubbliche muoverne larga circolaziome.
novantasei anni, ancora lucida e spirito- geva la faccia e si metteva una parrucca il suo aitante marito Vittorio, che l’aveva per loro elezione. Nessuno vorrà perdersi, Anche la critica ha spesso le
sa come quando recitava al suo fianco. diversa ogni settimana non le piaceva, sposata ventitreenne (lei aveva vent’an- per esempio, la vivace, accattivante de- sue parole: è passato da poco
Apprendo inoltre che, tanto per allar- ma d’altro canto quello era il suo unico ni), specie quando costui secondo tradizio- scrizione del bisnonno Zacconi, il vecchio di moda campire, che dalla
gare il fulgidissimo clan, era cugino di nonno disponibile, così come gli altri era- ne la cornificò con la primadonna della mattatore che Paola non ha fatto in tem- critica d'arte («collocare una
Ricci anche il primo, fugace marito della no i suoi parenti, e tutti facevano la stes- compagnia. Nora era intelligente, colta e po a conoscere di persona ma la cui pre- figura in uno sfondo o cam-
sublime Rina Morelli. Quanto a Paola, sa cosa. Non restava che accettarla in ironica, come dire la peggiore compagna senza nella vecchia casa di Viareggio pie- po») passa alla critica lettera-
malgrado quella sana reazione dell’infan- quanto naturale e inevitabile, e oggi che possibile per un attore bisognoso di sentir- na di cimeli, dove la bambina passò tante ria, per indicare il personag-
zia sarebbe ovviamente diventata attri- ci racconta come andò, lo fa con umori- si continuamente rassicurato e approva- estati, aleggia con una forza che smenti- gio che è collocato a risalto in
ce, ma seguendo strade regolari e moder- smo ma anche con un enorme affetto. to. E Vittorio veniva da un’infanzia iper- sce il vecchio adagio secondo cui il ricordo un dato ambiente.
ne, ossia non facendo l’apprendistato in Come si poteva, d’altro canto, non ado- protetta da una madre incombente, che di un attore di teatro morirebbe con lui.
NA
Juli Zeh
è nata a Bonn
ma complesse variazioni sul be-
ne e sul male. E nonostante l'età Hariharan «Il tempo dell’assedio», do di Basava un apologo dell'
uguaglianza intercastale.
nel 1974 Julia Zeh domina la materia con Attaccato con violenza dai
Esordì una prosa densa e complessa, se un docente «denigra» l’induismo fondamentalisti, che gli devaste-
con «Aquile con una maturità che non ha pa- ranno l'ufficio all'università, non
MA BASAVA
e angeli» ri tra i giovani scrittori tedeschi difeso dalle autorità accademi-
e che, se mai, rischia di trasfor- che, che si preoccupano solo di
mare il romanzo in un modello sopire, Shiv esce dal suo stato di
mentale, in un esperimento. Die- passività e reagisce non ceden-
NON SCENDA
tro c'è il teorico della possibilità, do, spinto a ciò dalla presenza e
il maestro Robert Musil, autore dall'azione della giovane Meena
molto caro alla Zeh. Inoltre l'am- e dai suoi compagni, tutti studen-
biente scolastico e l'inquietante ti di sinistra, nella migliore tradi-
DAL TRONO
amicizia fra la giovanissima Ada zione universitaria di Delhi.
e il compagno Alev di origine egi- Come è lecito aspettarsi, un
ziana richiamano in modi diver- sottile e virtuale legame erotico
si Il giovane Törless. Poi certo la si intreccia tra l'anziano profes-
Zeh ci mette del suo e costruisce sore e la giovane studentessa,
personaggi affascinanti e impro- un desiderio inespresso ma co-
babili: con una testa da filosofi stante da parte di lui, che si me-
su un corpo da adolescenti. Lo sciovinismo scola e si confonde con la deci-
Juli Zeh «Gioco da ragazzi»: Sono i giovani a guidare il ro-
manzo. I Bonnie & Clyde di un li-
induista,
analizzato
sione di resistere al ricatto fon-
damentalista e alla cedevolezza
ceo dove gli stessi docenti, al di nel romanzo di accademica. Tuttavia Shiv, sbal-
a Bonn i pronipoti dei nichilisti là delle beghe interne, sono vitti- Githa lottato da una riunione o da un'
me dell'esistenza, come il profes- Hariharan, intervista televisiva all'altra, ri-
AL LICEO
sore di storia Höfi, alla ricerca di relega al ruolo mane sullo sfondo, più una figu-
un equilibrio impossibile, o il po- di stranieri ra di pretesto che il protagoni-
lacco Smutek oggetto di ricatto e intrusi tutti sta vero e proprio di una ribel-
sessuale da parte della coppia. gli altri lione contro la violenza ideologi-
BONNIE
Lui, Alev, un impotente Mefisto- ca e materiale dai fondamentali-
fele, un guru che incanta i com- sti. Nonostante tutto, non rie-
pagni e mette a punto una stra- sce a superare la differenza che
tegia della persecuzione basata lo separa dalle ragazze, di modo
& CLYDE
sull'istinto del gioco, cioè la con- che la sua rivolta assume una di-
vinzione che l'uomo dia il meglio mensione tutta interiore, di
di sé in una situazione coatta. sommessa e riacquistata digni-
Su questa strada Ada è di- tà, e soprattutto di superamen-
sposta a seguirlo: seduce l'incau- to del ricordo ossessivo legato
to Smutek mentre Alev fotogra- alla figura paterna: il padre, mi-
fa la scena. Un ricatto che non litante indipendentista ormai
giovane scrittrice (è nata a nasce per odio o per denaro, ma za straniera, soprattutto ma deluso dalla nuova India, scom-
Bonn nel 1974), presentando la paradossalmente per liberare la non solo musulmana. parve durante un viaggio.
sua opera d'esordio, Aquile e an- loro vittima da una situazione di È in tale rete vischiosa che ri- Finalmente ci arriva dall'In-
geli, che ebbe grandi riconosci- letargo esistenziale, da ogni ri- mane intrappolato, nel bel ro- dia un romanzo denso e lineare,
menti da pubblico e critica otte- tuale chiusura. Smutek dovrà manzo Il tempo dell'assedio di Gi- immune da stravaganze di tra-
nendo numerosi premi. Del re- avere rapporti con Ada secondo tha Hariharan, Shiv Murthy, un ma narrativa, non prolisso ma
sto la ventottenne Zeh non era tempi prescritti: un folle gioco ingrigito professore universita- articolato su una linea sottile e
insolita ai primati: nel 1998 era costellato da possibili punizioni rio di storia antica, adagiato con delicata d'introspezione, senza
stata la migliore laureanda in di- e sanzioni che spingono l'uomo a dolce pigrizia nella routine pol- tuttavia tralasciare l'analisi at-
ritto internazionale di tutta la uscire da se stesso, a imporsi verosa di una «Open Universi- tenta e rigorosa di uno dei mag-
Sassonia. Un caso ghiotto per i delle decisioni. Una situazione ty», ossia di un'università in cui giori problemi dell'India con-
media che non tardarono a defi- inaccettabile, patologica che si insegna a distanza. Due avve- temporanea: lo sciovinismo in-
nirla «signorina prodigio». scatena alla fine la violenza del nimenti sconvolgono, durante duista, Hindutva, il modo di es-
p Juli Zeh Come già il giurista Ber- docente. Alev viene pestato, la p Githa Hariharan un lunga assenza della moglie, sere induisti, che relega al ruo-
p GIOCO DA RAGAZZI nhard Schlink, di una buona ge- cosa si scopre, finisce in tribuna- p IL TEMPO DELL'ASSEDIO la sua vuota vita tranquilla: ospi- lo di stranieri e intrusi tutti gli
p traduzione di Madeira Giacci nerazione più vecchio, anche la le. E per i «pronipoti dei nichili- p trad. di Maria Grazia Cini ta in casa una studentessa, ami- altri, siano essi musulmani, cri-
p FAZI Zeh non ha difficoltà a concilia- sti», che si sono abbeverati fret- p IL SAGGIATORE ca di famiglia, immobilizzata da stiani, sikh o parsi.
p pp. 493,€19,50 p pp. 824, €15
p ROMANZO
re il diritto con la letteratura; an- tolosamente con le massime di p ROMANZO
un'ingessatura, e un suo fascico- A tanta intolleranza, il cui
zi proprio la sua preparazione la Nietzsche, non c'è palcoscenico lo didattico cade sotto la mira di emblema è la distruzione della
spinge a indagare su giustizia e migliore per demonizzare un' un gruppo fondamentalista, che moschea moghul sorta sulle
morale e a lasciare nei suoi ro- idea di giustizia e di morale che lo accusa di distorcere il passa- presunte rovine del palazzo di
manzi uno spiraglio aperto sui la nostra società inquina con to e di denigrare l'induismo, at- Rama, si unisce la difesa a di-
LUIGI disastri della storia e le contrad- una buona dose d'ipocrisia. ALESSANDRO taccando il brahmanesimo e il stanza dei privilegi castali. Infu-
FORTE MONTI
dizioni del mondo. L'amore fra il Juli Zeh ha costruito una sistema delle caste. ria oggi la polemica sulle quote
Che gioventù è mai giovane Max e Jessie, figlia di un complessa metafora, fra abissi Tra revisionismo e po- Oggetto della contesa è un riservate nell'amministrazione
questa, verrebbe da dire. Intel- trafficante di droga, in Aquile e di trasgressione e amoralità, litical correct scrivere di storia argomento altamente specia- pubblica e nelle scuole alle co-
ligenti e perversi, defilati e ag- angeli si sviluppa sullo sfondo con questo romanzo di formazio- oggi è come attraversare un lizzato, almeno per noi occi- siddette classi arretrate. Si
gressivi. Attori in un piccolo della guerra dei Balcani e alla ne. Quell'istinto di gioco, che al- campo minato, pronto a esplo- dentali: la vita di Basava, poe- spiega in tal modo nel romanzo
microcosmo, che implode per i Bosnia la scrittrice ha dedicato trove Ada definisce l'ultima for- dere in ogni momento. In Italia ta mistico e uomo di Stato del la violenta reazione alla lettura
loro stessi complotti e li trasci- ultimamente un reportage. Del ma felice di esistenza per la no- è la Resistenza, in Francia l'in- Karnataka medievale, la cui fi- ugualitaria di Basava e, per inci-
na nell'abisso. Sono Ada e resto anche l'intera vicenda dei stra specie, non è altro che il de- terpretazione ufficiale, tra- gura è stata di fatto divinizza- so, al criptico paragone che as-
Alev, una coppia di adolescen- ragazzi del liceo Ernst-Bloch di siderio di riscoprire pulsioni smessa ai libri di testo, data al- ta, come fondatore di una set- simila, nel giornale fondamen-
ti in un ginnasio-liceo di Bonn, Bonn richiama con inesorabile non alienate, un frammento di li- lo schiavismo e al periodo colo- ta shivaita, i virashaiva o linga- talista, Shiv a Mandal: costui è
i protagonisti dell'intenso ro- radicalità il tema della violenza bertà fuori dal turbinio della vio- niale, in India la riscrittura fon- yat, considerata da alcuni ete- il giudice che nel 1990 diede ini-
manzo di Juli Zeh, Gioco da ra- e del terrore, mentre lontano in- lenza. Lo ricorda il finale, in cui damentalista, secondo i canoni rodossa rispetto all'induismo zio alla politica dei sussidi e del-
gazzi, pubblicato con successo furia la guerra in Iraq. Ada e Smutek si riappropriano xenofobi dell'ideologia hindu- vero e proprio, e ancora oggi le quote riservate nei confronti
in Germania nel 2004 e ora di- L'anima della giurista sugge- di un sentimento. Forse un gio- tva, della storia passata in mo- molto attiva e litigiosa. Di tale degli intoccabili (scheduled ca-
sponibile presso Fazi editore. risce alla scrittrice non solo una co troppo pericoloso per una do da celebrare le glorie dell'in- setta, il nostro Shiv mette in stes), dei tribali e degli «arretra-
Lo stesso che lanciò da noi la riflessione su diritto e giustizia, manciata di speranza. duismo contro ogni interferen- luce l'aspetto libertario, facen- ti» (other backward classes).
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SABATO 28 APRILE 2007
LA STAMPA VII
PER PLAYBOY
no disposti a riconoscere la pro-
pria eredità culturale - essi tro-
vano anche difficile distingue-
S
Un’illustrazione di Roland Topor, sferzante disegnatore di «vizi intellettuali» non solo non ha nulla da inse- e, come prima o poi spassoso ma anche inquietan-
gnare, ma ha molto da impara- tutti impariamo, il te amarcord d'infanzia, sui ban-
Anteprima Il sociologo Furedi contro i nuovi «filistei»: re dalla gente comune.
Questo apparente capovolgi-
vero protagonista
della nostra vita è
chi della scuola ebraica.
Di lì il passo alle reincarna-
mento della relazione tra l’élite sempre il caso, è an- zioni di Shirley MacLaine è
succubi della «gente», non pensano più a «illuminare» e la gente si esprime chiaramen- che vero che a volte, senza vo- più corto di quanto il lettore
te nel processo dello snobismo lerlo, gli si dà una mano. possa immaginare. Non antici-
INTELLETTUALE
al contrario. È importante sotto- «Feci un grosso sbaglio. Il peremo certo qui le tappe del-
lineare l’aggettivo «apparente» mio dentista lavora quattro la scorribanda richleriana.
perché l’attuale infatuazione giorni alla settimana, non set- Ma non si può non menziona-
per la gente coesiste con la con- te, e non deve autografare i re la sensazionale scoperta
ORMAI FA
vinzione che il pubblico sia inca- molari che estirpa ai clienti». che lo scrittore canadese rive-
pace di affrontare esperienze in- Meglio sarebbe stato ascolta- la all'attrice, recensendo (ben-
tellettuali e culturali impegnati- re lo zio Meyr, che a Mordecai ché il verbo sia in proposito al-
ve. Da qui una situazione para- diceva sempre: «Il dentista, quanto riduttivo...) Danzando
Scienza Tuttolibri
SABATO 28 APRILE 2007
VIII LA STAMPA
Biografia Modello di modestia, criticato ripercorse nei minuti dettagli della quo-
tidianità, Greespan illustra efficace-
mente il dramma di una generazione di
anche da Einstein, Nobel solo nel 1954 intellettuali ebrei - nella fattispecie, so-
prattutto professori universitari - tra-
BORN, IL FISICO
volti dalla marea montante del nazi-
smo. Per quanto riguarda la vita priva-
ta di Born, un ruolo da protagonista ha
in questo libro sua moglie Hedi, sposata
CHE PREFERIVA
nel 1913. Facciamo così conoscenza con
una donna assai diversa da quella che ci
è descritta, quasi in filigrana, nelle pagi-
ne autobiografiche di Born: brillante e
FARE IPOTESI
irrequieta (intrattiene una lunga rela-
zione con un collega del marito), autrice
di poesie ammirate da Einstein, insoffe-
rente delle convenzioni sociali.
Max Born Sull'attività propriamente scientifi-
A destra, l’altro padre ca di Born il libro ci dà informazioni ab-
della meccanica bastanza circostanziate e, al contempo,
CLAUDIO bilistica della funzione d'onda - alla quale quantistica, Niels Bohr insufficienti. Il periodo di formazione a
BARTOCCI
Einstein reagisce dichiarandosi convinto disegnato da Gottinga, con i preziosi insegnamenti di
Tra i grandi fisici che, nei pri- che il grande Vecchio non giochi a dadi Leland Purvis Hilbert (che gli concede il privilegio di
mi tre decenni del Novecento, contribui- con il mondo - viene fatta propria da nella graphic novel prendere gli appunti ufficiali delle sue
rono alla nascita della meccanica quanti- Niels Bohr e dagli adepti della cosiddetta «Un pensiero lezioni) e i difficili rapporti con Klein, è
stica, a Max Born (1882-1970) toccò in «scuola di Copenaghen» (Heisenberg e abbagliante» ben narrato, così come accuratamente
sorte un curioso destino. Nonostante l'in- Wolfgang Pauli in testa), i quali minimiz- edita da Sironi ricostruite sono le tappe successive del-
discussa rilevanza dei suoi contributi - zano l'originalità dell'idea di Born affer- la carriera scientifica - da Berlino, a
basti ricordare che fu Born a suggerire mando che ogni fisico sa bene che «le co- desco, illuminando molti aspetti della Francoforte, a Gottinga, a Edimburgo
per primo l'interpretazione probabilisti- se non possono andare diversamente». sua esistenza ma - dobbiamo dire - la- (nel 1939 ottiene la cittadinanza ingle-
ca dei fenomeni quantistici - e malgrado Ancora: nel 1930 Pauli (un altro suo ex as- IL LIBRO sciandone altri in ombra. se) -, la rete delle collaborazioni, le con-
un cursus honorum accademico di tutto ri- sistente) recensisce con caustica ferocia Avendo avuto la possibilità di setac- troversie, le relazioni con gli studenti e
spetto, fu spesso oggetto di critiche e di il manuale di meccanica quantistica di ciare a fondo l'archivio di famiglia (amo- con gli assistenti. Ma tutto questo, seb-
giudizi ingenerosi da parte dei colleghi e cui è coautore insieme con Pascual Jor- revolmente custodito dal figlio Gustav), bene integrato dal resoconto (peraltro
la consacrazione del Nobel arrivò soltan- dan: «L'aspetto del libro è eccellente, per l'autrice dà senz'altro il meglio di sé piuttosto asettico) delle sue idee più fon-
to nel 1954, ben vent'anni dopo che il rico- quel che riguarda la stampa e la carta». quando descrive l'ambiente familiare e damentali nel campo della relatività,
noscimento era stato tributato al suo ex Non stupisce che un personaggio la sociale di Born, o quando ricostruisce la della fisica dei cristalli e della meccani-
assistenteWerner Heisenberg. cui grandezza scientifica appare così dif- sua vita privata. Nato a Breslavia da ge- ca quantistica, non riesce a spiegare
Nel 1909, quando è ancora studente a ficile da valutare - un protagonista della nitori entrambi ebrei (suo padre è pro- l'assoluta specificità di Born sia rispet-
Gottinga, il suo innovativo lavoro sull' fisica del Novecento, ci si domanda, o un fessore di anatomia, sua madre appar- to ai fisici della sua stessa generazione
elettrone relativistico viene stroncato da semplice comprimario? - abbia faticato tiene a una famiglia di industriali), Max (anzitutto, Einstein e Bohr), sia rispetto
Max Abraham, che si spinge ad afferma- non poco a trovare uno storico volentero- appartiene a quell'élite alto-borghese a quelli della generazione successiva
re che «la conoscenza della fisica [da par- so che si accollasse il compito di tracciar- del tutto assimilata alla cultura tedesca (Heisenberg, Pauli, Dirac, Fermi).
te di Born] sembrava scarsa quanto quel- ne la biografia. Tanto più che Born ha la- ma comunque sia oggetto di varie for- Erede della grande tradizione fisi-
la della matematica», un'opinionequesta sciato abbondante materiale sulla pro- me di discriminazione razziale, frutto co-matematica ottocentesca, Born
condivisa anche da Felix Klein, all'epoca pria vita (compresi un'appassionata au- NANCY THORNDIKE GREESPAN velenoso di quell'antisemitismo radica- non ha le caratteristiche per rientrare
il più autorevole matematico tedesco in- tobiografia e un densissimo carteggio La fine di ogni certezza to che serpeggia a tutti i livelli sociali. nel nuovo cliché del «fisico teorico», ti-
sieme a Hilbert. Qualche anno più tardi, con Einstein), il che costituisce in genera- La vita e la scienza di Max Born Negli anni della prima guerra mon- tano del pensiero che penetra i segreti
sebbene il giovane Born abbia pubblicato le un potente disincentivo per gli aspiran- traduzione di Andrea Migliori
diale, pur professando idee pacifiste, della Natura: preferisce avanzare ipo-
già una trentina articoli scientifici sulla ti biografi. Nancy Thorndike Greenspan CODICE , pp. XV-476, € 29
Born rimane un fervente patriota, pron- tesi, costruire modelli, affidarsi agli
relatività, sul calore specifico e sui retico- ha avuto il coraggio di cimentarsi in que- In contemporanea esce da Sironi to a mettere le proprie conoscenze strumenti di indagine della matemati-
li cristallini, Albert Einstein esprime su sta impresa: La fine di ogni certezza. La vi- «Un pensiero abbagliante» (pp.320, scientifiche a servizio della patria (ma ca, che è sempre - secondo le sue stes-
di lui un giudizio a dir poco riduttivo: «è ta e la scienza di Max Born (ottimamente e 17,50), biografia a fumetti altrettanto deciso nel respingere l'invi- se parole - «più intelligente di noi».
un buon matematico, ma finora non ha tradotto da Andrea Migliori) ha il merito di Niels Bohr, testi di Jim Ottaviani to rivoltogli da Fritz Haber a lavorare Proprio questa modestia intellettuale
dimostrato molto acume nelle questioni di presentare al grande pubblico il primo e illustrazioni di Leland Purvis allo sviluppo di armi chimiche). Attra- lo rende, ai nostri occhi, uno dei mag-
di fisica». La sua interpretazione proba- ritratto a tutto tondo di questo fisico te- verso le vicende personali di Max Born, giori scienziati del Novecento.
I Libri che hanno I Libri che hanno I Libri che hanno I Libri che hanno I Libri che hanno
Cambiato il Mondo Cambiato il Mondo Cambiato il Mondo Cambiato il Mondo Cambiato il Mondo
il
Darwin
Corano
Progetto grafico StudioTi srl
L’origine Platone
UNA BIOGRAFIA
Marx delle specie Repubblica
UNA BIOGRAFIA
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dell’uomo
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newton compton editori newton compton editori newton compton editori newton compton editori newton compton editori
BRUCE LAWRENCE CHRISTOPHER HITCHENS FRANCIS WHEEN JANET BROWNE SIMON BLACKBURN
Il Corano Thomas Paine Marx Darwin Platone
I diritti dell’uomo Il capitale L’origine delle specie Repubblica
LCM 1, 208 pagine, € 9,90 LCM 2, 144 pagine, € 9,90 LCM 3, 128 pagine, € 9,90 LCM 4, 176 pagine, € 9,90 LCM 5, 176 pagine, € 9,90
«Raccontare la vita di questi libri significa non tanto ripercorrere le vicende della loro composizione, ma soprattutto
spiegare come e perché hanno avuto un’influenza così vasta.» la Repubblica
Tradotti in 16 lingue
W W W . N E W T O N C O M P T O N . C O M
NA
Visioni Tuttolibri
SABATO 28 APRILE 2007
LA STAMPA IX
Arte e follia Adolf Wölfli raccontato dal suo psichiatra: nico che ha più a che fare con la fatica,
con la durata e la continuità dell'atto
Arte irregolare in Europa» (Mazzotta,
1997); ha organizzato di recente a
fisico che non con la sublimazione:
scoperto da Dubuffet, definito da Breton un genio del ’900, una distrazione da sé. Wölfli è dotato
di un vero e proprio vocabolario delle
Bergamo la mostra «Oltre la ragione.
Le figure, i maestri, le storie dell'arte
irregolare» (Skira, pp. 368, € 45), ora
una vita in una cella del manicomio, a scrivere e dipingere forme creative: sfondi decorativi a
quadretti e a tratteggio, effetti a sca-
aperta a Montecarlo.
IGNORAVA PICASSO
le», motivi ornamentali a pavonia e a tutti quelli che hanno avuto un'esisten-
rosetta con gomitoli o rosoni a vortice, za mancata sono stati dei manieristi o
che ricordano i dettagli visivi isolati degli artisti tout court.
nell'arte medievale da Baltrusaitis su E allora dove sta il mistero di que-
capitelli, rosoni, facciate di cattedrali. sto meraviglioso miniaturista del mo-
ANTICIPÒ WARHOL
Nei quadri fitti di immagini minuzio- derno che adotta un linguaggio di pura
se, coloratissime, decisi da un ritmo transitività, di assoluta orizzontalità e
compositivo maniacale e totalizzante, infinità della narrazione? Mari rispon-
si leggono piccoli autoritratti che ri- de che creando Wölfli «diventa un al-
cordano i disegni di un fumetto ma an- tro: prima dell'arte, dunque, la sua sal-
che i bassorilievi romanici. vezza fu la sua stessa schizofrenia». In
Wölfli manifesta nelle sue opere un un lungo saggio - ora in parte tradotto
elemento infantile: la mancanza di pro- in italiano nel catalogo della mostra
MARCO corredandola di riflessioni estetiche, regione dell'Emmental, nel 1864, fondità e di prospettiva, il primitivi- «Oltre la ragione», a cura di Bianca To-
BELPOLITI
oltre che di materiali biografici, valuta- Wölfli è il figlio minore di sette fratel- smo nella raffigurazione, sono stili tipi- satti - Harald Szeemann, geniale cura-
Nel 1889 Adolf Wölfli, un ma- zioni psicopatologiche che risentono li. Di famiglia poverissima, padre ta- ci di gran parte dell'arte moderna, da tore di mostre, scrive che l'alienazione
lato di mente, più volte con- di Freud, ma anche di Jung e di Karl gliapietre e alcolizzato morto ben pre- Klee a Kandinsky, da Picasso a Matis- per Wölfli è una alternativa eroica
dannato per tentativi di stupro, inter- Jaspers. Tradotto in italiano con il tito- sto, viene separato dalla madre e dato se che l'internato di Waldau non cono- «che si fa carico di additare al prossi-
nato nel manicomio di Waldau, vici- lo di Arte e follia in Adolf Wölfli, il libro in adozione; sottoposto a lavori pesan- sceva. Morgenthaler cerca di scende- mo la sua salvezza». L'idea di creare
no a Berna, inizia a disegnare vortico- dello psichiatra svizzero fa luce su un' ti, il ragazzo svolge per dieci anni l'at- re in profondità, di sondare le ragioni un museo dell'art brut è per Szeemann
samente nella propria cella. Prima di arte che è stata scoperta e valorizzata tività di bracciante agricolo e dopo profonde dell'arte di questo autodidat- un errore, una forma di ghettizzazio-
allora non aveva mai fatto nulla del una serie di delusioni amorose, un ma- ne. Il folle svizzero ci offre un'opportu-
genere. Sono fogli di carta riempiti di
segni ornamentali, ghirigori, facce,
Una autobiografia di 25.000 trimonio sfumato con una giovane
che scopre essere una prostituta, ini-
Nei suoi lavori ci sono nità non sfruttata ancora a pieno: rive-
lare la globalità del sistema di pensiero
cornici, ossessive ripetizioni e varia- pagine, illustrata con zia a girovagare per la Svizzera. Vie- giochi di parole degni da cui è prodotto. Emarginati, isolati,
zioni. Per alcuni anni le opere di disegni a pastello: quaderni ne arrestato dopo alcuni tentativi di di Carroll, manipolazioni inservibili, questi artisti, animati da un'
Wölfli vengono distrutte o disperse, stupro di bambine. Internato definiti- irresistibile urgenza di comunicare,
sino a quando Walter Morgenthaler, che accatastati raggiungono vamente in manicomio, vi rimarrà si- linguistiche alla Rabelais, hanno creato «magnifici schemi per
un giovane psichiatra, lo visita. Inizia l’altezza di due metri no alla morte sopravvenuta nel 1930. ecolalie alla Joyce abbracciare il mondo». Per loro pro-
così un rapporto tra il medico e l'in- Nel chiuso della sua cella - uomo colle- durre, scrive Szeemann, «è una fuga
ternato, una lunga cartella clinica di solo a partire dal secondo dopoguerra, rico, bizzarro, strano - Wölfli scrive ta che dimostra di possedere un senso dal tempo». Nei quadri di Wölfli gli oro-
osservazioni, ma anche lo sviluppo di quando Jean Dubuffet, l'artista france- una autobiografia di 25.000 pagine, il- del ritmo e dello spazio straordinario. logi segnano sempre le 12,30, e non si
un lavoro artistico che non ha eguali se, scopre Wölfli e lo espone a Parigi in lustrata con disegni a pastello e corre- Si chiede: è stata la follia a creare l'arti- sa se ore del giorno o della notte. Lì il
nell'arte dell'ultimo secolo. una mostra che spinge Andé Breton a data di composizioni musicali: una se- sta? Quali capacità possiede? Lo psi- tempo si arresta, il mondo trattiene il
Nel 1921 Morgenthaler dà alle sostenere che il folle di Waldau è l'au- rie di quaderni che accatastati rag- chiatra parla di «manierismo» e Mari respiro. Esattamente ciò che da alme-
stampe un libro, Ein Geisteskranker tore di una delle tre o quattro opere giungono l'altezza di due metri. ricorda la formula di Binswanger: «esi- no due o tre secoli prova a fare l'arte:
als Künstler, in cui racconta la vicen- più importanti del Novecento. Il suo lavoro artistico è sorpren- stenza mancata», ovvero l'arte come «Non c'è catastrofe senza idillio, non
da psichiatrica e artistica di Wölfli, Nato nel cantone di Berna, nella dente. Nel 1929 compone alcuni colla- risarcimento. Ma è anche vero che non c'è idillio senza catastrofe».
U
na foto di Uliano revano nelle viscere profonde Corrado Giustiniani assicura- prà degli esordi, i manager e i
Lucas del 1971: l'an- del nostro Paese, di lì a poco, no al volume un corredo impo- professionisti dell'integrazio-
golo di una strada spentasi la febbre della politi- L’OCCHIO E L’ORECCHIO nente di cifre e un solido anco- ne), le loro baracche ma an-
di Trapani, manife- ca, sarebbero stati questi i ter- GIOVANNI raggio storiografico, il percor- che le feste, i riti, i culti, il la-
sti sui muri, una ritori dove si sarebbero regi- DE LUNA so iconografico alimenta una to nero dello spaccio di droga
porta sprangata, un maghre- strati i più vistosi cambiamen- sorta di viaggio nella memo- e della prostituzione, la scuo-
IERI LAVAVETRI
bino allampanato e solo, in ti della società italiana. ria, carico di suggestioni e di la, i luoghi della sociabilità, la
una solitudine che l'immagi- Alla fine degli Anni 70, gli frammenti di un passato che loro prima alfabetizzazione
ne ci restituisce come metafo- extracomunitari «ufficialmen- ci appare già lontanissimo. alla cittadinanza politica.
OGGI CITTADINI
ra di una condizione umana te» in Italia erano 300 mila. E' così per le foto del 1990 di Come ci ricorda Valerio Ca-
complessiva. Erano pochi, po- Nel 1990 erano 780 mila. Nel Stefano Montesi alla Pantanel- stronovo, sono venuti qui per-
chissimi i lavoratori immigra- 2001 1 milione e 360 mila. Oggi la, l'ex pastificio romano che ché senza quella riserva di ma-
ti di allora, fra questi i pesca- sono circa tre milioni e mezzo; sorge sulla via Casilina, occu- nodopera non ci sarebbe stato
tori tunisini di Mazara del nell'ambito dell'Unione euro- pato in quella primavera da futuro per le economie nazio-
Vallo fotografati da Fausto pea l'Italia figura al quinto po- In un album fotografico il percorso dell’immigrazione, duemila immigrati pakistani e nali dei Paesi europei. Sono
Giaccone nel 1982. Un mino- sto quanto al numero degli im- una sfida politica e culturale, tra relativismo e xenofobia: i volti nordafricani: un ghetto di stati scaraventati tra di noi dal
ranza silenziosa e invisibile. migrati e al secondo, dopo la e i problemi di un’Italia multietnica in cerca di diritti e doveri squallida emarginazione ma mercato e dalle sue leggi.
La loro presenza era come an- Spagna, quanto al flusso immi- anche una comunità in grado Ora sono una sfida politica
negata nel frastuono del con- gratorio annuo (338.000 per- di organizzarsi spontaneamen- e culturale. Sono quasi due-
flitto politico degli Anni 70. sone nel corso del 2005). te (un giornale, un cinema, cento le etnie a cui apparten-
Nessuno sembra più ricor- A guidarci lungo questo una pasticceria, un ristoran- gono gli immigrati attualmen-
dare la notizia dell'assunzio- processo tumultuoso e caoti- te). Ed è così per gli sbarchi di te presenti e circa il 40% è di
ne alla Fiat di Modena di 50 co sono ora le immagini sele- massa degli albanesi sulle co- fede musulmana. In quanto né
egiziani nel 1977; altri 250 fa- zionate da Manuela Fugenzi e ste pugliesi nella primavera ciclica né congiunturale l'im-
cevano gli operai a Reggio Pepa Sparti, raccolte in un del 1991, fotografati da Dino migrazione ci obbliga a ripen-
Emilia, 200 turchi erano im- nuovo Album italiano di Later- Fracchia e Antonello Nusca. sare la stessa idea di comunità
piegati alle fonderie Gallina- za: Vivere insieme. Verso una L'album attraversa tutti nazionale, evitando i rischi op-
ri. Non se ne accorse nessu- società multietnica (pp. 269, gli ambiti della vita dagli ex- posti del relativismo culturale
no. E invece, come capitò a €38). Mentre i saggi introdut- tracomunitari, i loro mille me- (alcuni diritti non sono nego-
molti altri fenomeni che scor- tivi di Valerio Castronovo e stieri, (i lavavetri e i vù com- ziabili) e della xenofobia.
NA
Classifiche Tuttolibri
SABATO 28 APRILE 2007
X LA STAMPA
U
bi Ratzinger, ... : arriva il libro del Papa e le. Ma non predica («questo libro non è in alcun modo n. 5 in cui si legge la splendida preghiera del mistico
AI PUNTI appiattisce la classifica. Di fronte ai suoi un atto magisteriale»), preferisce spiegare, ragiona- medievale tedesco: «Dio mi conceda la serenità di ac-
LUCIANO 100 punti, tutti gli altri, in proporzione, si re, argomentare: dunque non un catechismo popola- cettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di
GENTA riducono al lumicino. Anche se, in fattura- re, ma una «ricerca personale», per cui «ognuno è li- cambiare quelle che posso e la saggezza di compren-
to, non perdono rispetto alla settimana bero di contraddirmi». Messaggio qui più che mai op- dere sempre la differenza». Resta la domanda se gli
scorsa. La Kinsella continua a vendere le sue 5.000 e portuno, in una classifica egemonizzata in questi anni acquirenti di un’opera così impegnativa saranno an-
UN PAPA più copie: significa che, nel nostro campione di libre-
rie (senza la grande distribuzione), Ratzinger sfiora
prima dalle avventure eretiche ed esoteriche alla Dan
Brown, poi dai laici di diverse sfumature, pacati come
che lettori: specie tra i cattolici e i credenti, che pur
avendo a disposizione una editoria ricca di ricerca e
I PRIMI DIECI
1 100
2 16
3 15
4 11
5 11
6 8
7 8
8 8
9 8
10 7
2. Scusa ma ti chiamo amore 8 2. Il cacciatore di aquiloni 15 2. Perché non possiamo... 8 2. 10+. Il mio mondo... 3 2. Imparare democrazia 4 2. Le due guerriere. Vol. 2 2
Moccia [1] Hosseini [2] Odifreddi [2] Del Piero [1] Zagrebelsky [6] Troisi [3]
18,00 RIZZOLI 17,50 PIEMME 14,60 LONGANESI 14,00 MONDADORI 11,50 EINAUDI 17,00 MONDADORI
3. Gomorra... 7 3. La ragazza di polvere 11 3. Inchiesta su Gesù... 7 3. E’ facile smettere di fumare... 3 3. La masseria delle allodole 4 3. Un ponte per Terabithia 2
Saviano [3] Connelly [7] Augias; Pesce [1] Carr [4] Arslan [2] Paterson [2]
15,50 MONDADORI 19,90 PIEMME 17,00 MONDADORI 10,00 EWI 10,00 BUR RIZZOLI 16,00 MONDADORI
4. La leggenda dei monti naviganti 6 4. La tredicesima storia 8 4. Così parlano le stelle... 6 4. Quelli che corrono... 3 4. Se questo è un uomo 3 4. Ritorno a Rocca Taccagna 2
Rumiz [4] Setterfield [6] Hack; Gjergo [6] Baldini [3] Levi [-] Stilton [6]
18,00 FELTRINELLI 18,00 MONDADORI 17,00 SPERLING & KUPFER 13,00 MONDADORI 9,80 EINAUDI 8,20 PIEMME
5. Manituana 4 5. La cattedrale del mare 8 5. La scomparsa dei fatti... 4 5. Limes. Chávez-Castro 3 5. Mattatoio n. 5 o La crociata... 3 5. Il grande album delle Principesse 2
Wu Ming [5] Falcones [3] Travaglio [3] Autori Vari [-] Vonnegut [-] Autori vari [-]
17,50 EINAUDI 18,60 LONGANESI 15,00 IL SAGGIATORE 12,00 L’ESPRESSO 7,00 FELTRINELLI 5,90 WALT DISNEY ITALIA
6. Il segreto di Ortelia 4 6. Jezabel 6 6. Tutti i volti dell’arte... 4 6. Il collo mi fa impazzire... 2 6. Le uova del drago 3 6. Le vacanze dei Barbapapà 1
Vitali [6] Némirovsky [4] Caroli; Festa [7] Ephron [7] Buttafuoco [4] Tison; Taylor [-]
15,00 GARZANTI 16,50 ADELPHI 17,00 MONDADORI 10,00 FELTRINELLI 6,00 MONDADORI 8,90 PIEMME
7. Il colore del sole 3 7. Non dire notte 6 7. Gesù non l’ha mai detto... 3 7. 33 dischi senza i quali... 2 7. Primo Levi. La vita, le opere 3 7. I due liocorni. Con cd 1
Camilleri [-] Oz [5] Ehrman [-] Assante; Castaldo [10] Ferrero [-] Grotti [7]
14,00 MONDADORI 15,00 FELTRINELLI 17,50 MONDADORI 15,00 EINAUDI 9,50 EINAUDI 7,90 GALLUCCI
8. 300 guerrieri... 3 8. La luna fredda 4 8. Rompere l’incantesimo... 2 8. Jodorowsky Dvd + libro 2 8. E’ una vita che ti aspetto 2 8. La setta degli assassini 1
Frediani [7] Deaver [8] Dennett [-] Baresi [-] Volo [7] Troisi [8]
9,90 NEWTON & COMPTON 6,00 SONZOGNO 32,00 CORTINA 16,00 FELTRINELLI 7,80 MONDADORI 17,00 MONDADORI
9. Mal di pietre 3 9. Il piccolo libraio di Archangelsk 4 9. Lo spirito dell’illuminismo 2 9. Rivergination 2 9. Esco a fare due passi 2 9. Come neve al sole 1
Agus [-] Simenon [10] Todorov [-] Littizzetto [2] Volo [-] Val Gestel [-]
12,00 NOTTETEMPO 16,00 ADELPHI 11,00 GARZANTI 15,00 MONDADORI 8,40 MONDADORI 13,00 FELTRINELLI
10. Testimone inconsapevole 3 10. La lunga estate calda... 4 10. La congettura di Poincaré 2 10. Iliade. Testo greco a fronte 2 10. La pensione Eva 2 10. Superstaccattacca Special 1
Carofiglio [-] Markaris [-] O’Shea [4] Omero [-] Camilleri [-] Autori vari [5]
11,00 SELLERIO 17,50 BOMPIANI 18,50 RIZZOLI 12,90 MONDADORI 6,00 MONDADORI 9,90 WALT DISNEY ITALIA
LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALL’ISTITUTO DEMOSKOPEA DI MILANO, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 120 LIBRERIE A ROTAZIONE, DI CUI 80 EFFETTIVE. SI ASSEGNANO I 100
PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA CIFRA FRA PARENTESI, SOTTO IL PUNTEGGIO, INDICA LA POSIZIONE IN CLASSIFICA NELLA SETTIMANA PRECEDENTE.
LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 14 AL 20 APRILE.
I
n un quiz televisivo sui bur Smith, primo in classifi- to dopo essersi ficcato nelle Smith, Sophie Kinsella, Da-
suoi libri, James Patter- ca con The Quest ambientato orecchie un paio di appositi nielle Steel, JRR Tolkien), e
son non ha saputo rispon- nell'antico Egitto, ha risolto CHE LIBRO FA...A LONDRA tappi, Michel Faber ascolta qualche nome meno prevedi-
dere. Però ha continuato soavemente una questione GIOVANNA musica (Miles Davis per Il pe- bile (il giallista Richard Mon-
a sorridere. Per forza: cruciale: che cosa è letteratu- ZUCCONI talo cremisi e Knautrock per I tanari, tradotto da Nord, e
sorrideva perché dei suoi ro- ra, e che cosa no? Semplice, gemelli Fahrenheit), Allan Marina Lewycka con il secon-
I “NEGRI”
manzi ha venduto centotren- se in copertina il nome dell' Hollinghurst guarda un Pira- do libro, dopo Breve storia dei
ta milioni di copie, e rispon- autore è scritto più grande nesi, Douglas Coupland ha trattori in lingua ucraina, Mon-
deva a stento perché non li del titolo, non è letteratura. avuto un blocco creativo dadori). La saggistica pullula
DI PATTERSON
ha mica scritti lui, o non tut- * Ma come e dove scrivono quando non ha potuto più come sempre di celebrities. E
ti, o non del tutto. Che dietro gli scrittori? Il supplemento sgranocchiare cioccolata. An- allora, l'elenco che incuriosi-
al marchio dei grandi autori libri del Guardian sembra che Hanif Kureishi ascolta sce di più è quello dei libri mi-
di thriller ci siano stuoli di specializzato nel fornire tut- musica mentre scrive: lo rac- gliori dal 1982 ad oggi, a cura
«negri», non è più un segre- te le possibili variazioni su conta illustrando la fotogra- di Waterstone's, la maggiore
to né un tabù. Robert Lu- questo tema. Di recente ha Ha venduto 130 milioni di copie dei suoi romanzi (ma non li ha fia del suo studio che compa- catena inglese di bookstores.
dlum continua a sfornare be- interrogato vari autori sui lo- scritti lui, o non tutti, o non del tutto, come Ludlum, che continua re, sempre sul Guardian, nel- Interpellati non i clienti, ma i
stseller, nonostante sia de- ro talismani: sugli oggetti a sfornare bestseller nonostante sia morto nel 2001) la serie «Writers' Rooms». cinquemila librai del gruppo:
funto dal 2001. E lo stesso che usano per stimolare la Sulla scrivania ha una foto su cento titoli, 66 sono di auto-
James Patterson, america- creatività. L'elenco è, preve- molto sexy di Kate Moss: ri di sesso maschile, e l'azien-
no perennemente in classifi- dibilmente, bizzarro. Jona- «Penso che ogni scrittore, da ha provveduto a difendersi
ca anche in Gran Bretagna, than Franzen, quello delle per favorire l'ispirazione, do- dall'accusa di antifemmini-
rilascia interviste insieme ai Correzioni, non può fare a me- vrebbe avere una foto di Ka- smo. Mentre i preferiti dai let-
suoi «collaboratori». Alla do- no di una vecchia orribile se- te Moss nella sua stanza», di- tori inglesi sono sempre
manda su come spartisca dia cigolante, che raccattò ce. E le scrittrici? Tolkien, le sorelle Brontë e Ja-
con loro i diritti d'autore, dalla spazzatura newyorche- * Classifiche. Nella narrati- ne Austen, fra i preferiti dai li-
non risponde. Però continua se nel 1982. Jay McInerney va, Ian McEwan con On Che- brai inglesi c'è di tutto un po':
a sorridere. fra un paragrafo e l'altro im- sil Beach è secondo dopo Wil- da Eco a Dan Brown, da Louis
* Intervistato dal Times, pugna una antica ascia, Ni- bur Smith. Poi qualche nome de Bernières a Robert Harris.
un altro blockbuster, Wil- cholson Baker scrive soltan- abituale (Alexander McCall Purché si venda.
NA
Luca La vita. Dopo l’infanzia in Tunisia, dove è nato nel 1933, Luca Ronconi si trasferi-
sce a Roma, frequenta l’Accademia d’arte drammatica e per un decennio fa l’at-
tore. A partire dal 1963 fa le sue prime prove registiche. Nella sua densa carriera
Le opere. Dall’Orlando furioso che gli ha dato la fama nel 1969, Ronconi ha af-
frontato da regista un vasto repertorio di classici e moderni. Memorabile la sua
attività al Fabbricone di Prato (1978) e la messiscena al Lingotto di Torino degli
Ronconi ha diretto la Biennale Teatro e i Teatri Stabili di Torino, Roma e Milano. Ultimi giorni dell’umanità. Nel ‘98 ha vinto il Premio europeo per il Teatro.
“PER BRUCIARE
Pascal, i romanzi di Stendhal. Gli narrazione il teatro; e poi le favole di
altri restano un pochino negli Andersen, i racconti di Karen
scaffali della mia biblioteca Blixen. E non posso lasciare indietro
mentale» Puskin».
Nomi e opere lontani, reperti di
UN LIBRO, BASTA
epoche e profondità che sembrereb-
f bero escludere la nostra. Che vuol di-
re? La contemporaneità non lo inte-
ressa? «Non vorrei cadere nello sno-
bismo al contrario dei nostri anni.
NON LEGGERLO”
Perciò non dico che oggi siamo evasi-
vi e superficiali. E se davvero fossi-
mo evasivi e superficiali, forse sareb-
be una conseguenza della scorpac-
HOFFMANN ciata di intellettualismo dei decenni
La principessa scorsi. Non mi piace arricciare il na-
so. Sarebbe da sciocchi chiedere a
Brambilla Giorgio Faletti di scrivere La princi-
OSVALDO bro che lui abbia letto, eccolo sbarra- di vita, si è formata la sua carriera di GARZANTI, pp. LVI-328, €7,75 pessa di Clèves di Madame de la
GUERRIERI
re gli occhi, ficcarsi nel dedalo di un lettore. Un ruolo importante è tocca- Tra i libri cui si sente legato, Ronconi Fayette. Continuo però a dire che il
Luca Ronconi attizza roghi silenzioso rovello e uscirne sussur- to a sua madre, che l’ha indirizzato e elenca: «La principessa Brambilla» di piacere, per me, sta in quello che mi
e brucia libri. A teatro, si capisce, rando: «Mah, non so, proprio non so, gli ha educato l’orecchio: «Non ricor- Hoffmann, il «Wilhelm Meister» di sono lasciato dietro. Non sono così
sulla scena delle Fonderie Limone non ricordo». do che cosa dicesse in particolare; ri- Goethe, le favole di Andersen, i preoccupato di tenere il passo. Alla
di Moncalieri dove, per conto dello La scena sì, invece; la scena delle cordo però che le mie curiosità pro- racconti di Karen Blixen, Puskin. mia età contano di più le insofferen-
Stabile di Torino e dei suoi confra- sue «letture inconsapevoli» la ricor- venivano dalle conversazioni con lei, La contemporaneità non lo ze, fai l’elenco di coloro che non hai
telli di Milano, Roma e Palermo, il da benissimo: «Vedevo un oggetto non dalle sue sollecitazioni». interessa? «Non vorrei cadere nello mai amato, non ami più, cominci a
regista ha messo in scena sul tavolo, quell’oggetto era un libro, E prima che il teatro cominciasse snobismo al contrario dei nostri anni. non amare più».
Fahrenheit 451, l’incubo apocalitti- sapevo che lo si poteva leggere e lo a occupargli stabilmente la vita, Perciò non dico che oggi siamo Qualche nome? «Mai. Posso sol-
co di Ray Bradbury che, dopo esse- leggevo. In questo modo mi sono ca- Ronconi, negli anni del liceo, aveva evasivi e superficiali. E se davvero tanto dire che a proposito di certi au-
re stato romanzo di graduale ma dute sotto l’occhio molte cose, di cui nei libri il suo serbatoio di sogni e di fossimo evasivi e superficiali, forse tori condivido il giudizio che Tom-
inarrestabile fortuna popolare, è non riuscivo a cogliere né il significa- pensiero. Portava a casa saggi, ma sarebbe una conseguenza della maso Landolfi ha dato dei romanzi
diventato un film di François Truf- to né il valore. Ricordo il 1943-44 a anche i cataloghi delle case editrici. scorpacciata di intellettualismo dei di Beckett o quello di Giorgio Man-
faut e un dramma per il palcosceni- Roma: erano anni di guerra, leggere La Einaudi aveva inventato la vendi- decenni scorsi. ganelli sul teatro di Eduardo». Ossia
co firmato senza troppi estri dallo o guardare libri era quasi la mia uni- ta porta-a-porta. Era una pacchia. pessimo. «Esatto».
stesso narratore. Nella realtà Ron- ca occupazione». «Il grosso dei miei acquisti lo feci al- E così, forse involontariamente,
coni non brucerebbe niente, neppu-
re un volantino inneggiante ai ro-
Alla casualità si sostituiva poco
per volta la consapevolezza. Il «letto-
lora. Avevano una magnifica orga-
nizzazione di vendita, venivano per-
f Ronconi completa la mappa delle
sue passioni. Tirando in ballo Lan-
ghi. Figurarsi i libri. Dice che esi- fino in casa, che volevi di più?». Pa- dolfi e Manganelli indica una nicchia
ste un solo modo di distruggere un
libro: non leggerlo. «Una bibliote-
Il regista di Fahrenheit 451: rallelamente, leggeva il moltissimo
che aveva lasciato indietro. Ricorda:
di affettività intellettuale dalla quale
non esclude Carlo Emilio Gadda, di
ca sigillata, che nessuno frequenta, «Immagino la lettura «Non ero bravo a scuola, ma ero un cui ha pure messo in scena Quer pa-
è come se fosse bruciata». in forma di rappresentazione, lettore forte. Se dovessi dire quale li- sticciaccio brutto de via Merulana. Co-
Lui, fin da quando ha memoria, bro suscitava in me impressioni par- m’è nata quell’avventura? Lo attrae-
ha sempre visto se stesso come un luogo dove le parole ticolarmente forti, non potrei. Non CARLO EMILIO GADDA va la potenzialità drammaturgica
parte viva di una biblioteca. La bi- acquistano corpo e anima» ricordo di essere stato folgorato da Quer pasticciaccio del romanzo o il valore teatrale della
blioteca domestica, per comincia- alcunché». Confessa: «Ho sempre lingua? «Valeva la mia doppia natu-
re. I libri raccolti da sua madre, in- re per caso» si trasformava in «letto- letto in maniera automatica. La fol-
brutto de via Merulana ra di lettore, per cui leggere diventa-
segnante d’italiano prima a Susa, re giudizioso». Ma con quali caratte- gorazione, semmai, arrivava dopo, GARZANTI, XVII-275, €18 va ascoltare e la parola stampata si
in Tunisia, dove il regista è nato ristiche? «Per quanto ovvia possa ripensando a quel che avevo letto». Il Pasticciaccio è tra le recenti messe trasformava in voce. Quando leggo
nel 1933, e poi a Roma. Erano per lo sembrare la risposta, ero e sono un Dichiara: «A distanza di sessant’an- in scena di Ronconi: «Quando leggo un libro avverto immediatamente
più classici greci e latini, il Siglo de lettore molto teatrale». In altri ter- ni posso dire quali sono i libri che un libro avverto immediatamente il tutto il suo potenziale teatrale». Se è
oro spagnolo, la grande narrativa mini: «Da sempre, per quanto possa son contento di non aver dimentica- suo potenziale teatrale....leggere così, deve esistere anche il libro che
ottocentesca: Stendhal, Dostoe- ricordare, la lettura me l’immagino to: i Saggi di Montaigne, i Pensieri di diventa ascoltare e la parola ai suoi occhi resta inerte. «Si può
vskij. E lui ancora piccolo, incapa- in forma di rappresentazione». Non Pascal, i romanzi di Stendhal. Gli al- stampata si trasforma in voce». rappresentare tutto, anche il giorna-
ce come uno scoiattolo di scegliere la pagina bianca gremita di segni ne- tri restano un pochino negli scaffali Gadda rientra nella sua nicchia di le. Però è vero che ci sono scrittori
tra una noce e una ghianda, legge- ri e inerti (le parole), ma un luogo di- della mia biblioteca mentale». affettività intellettuale, insieme a particolarmente refrattari alla sce-
va quel che riusciva ad afferrare, a namico, dove le parole acquistano Curiosa la citazione continua di Landolfi e Manganelli. na». Per esempio? «Non me li ricor-
caso, magari senza capire, definiti- corpo e anima. Con tutti i libri? «Con Montaigne e Pascal, curiosa la predi- Lo interessa meno la letteratura do». Italiani o stranieri? Forse ame-
vamente lontano da quel cursus tutti, anche con gli autori che mi lezione per il pensiero filosofico, per americana contemporanea: ricani? «La letteratura americana
lectorum cui tutti più o meno si sot- hanno appassionato di più nella mia il pensiero spirituale spinto fino alle «M’interessa poco Paul Auster. contemporanea m’interessa relati-
topongono cominciando dalle favo- giovinezza: Montaigne, Pascal». soglie della religiosità. E curioso che M’interessa invece moltissimo vamente. M’interessa poco Paul Au-
le e terminando chissà dove. E se E così, tra casualità e progetto, l’uomo di teatro non ponga sulle vet- Thomas Pynchon». ster. M’interessa invece moltissimo
gli chiedi quale sia stato il primo li- tra gioco della scoperta e necessità te libresche né Shakespeare né Gol- Thomas Pynchon».
TUTTOlibri RESPONSABILE: NICO ORENGO. IN REDAZIONE: LUCIANO GENTA, BRUNO QUARANTA. E-MAIL: tuttolibri@lastampa.it SITO INTERNET: www.lastampa.it/tuttolibri/