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LA STAMPA
SABATO 27 GENNAIO 2007
PAGINA I

TUTTOlibri
SETTIMANALE
LEGGERE
GUARDARE
ASCOLTARE
NUMERO 1548
ANNO XXXI
tuttolibri@lastampa.it

Dopo la pubblicazione, da Einaudi, della tesi di QUALE ROMANZO SHOAH DIARIO DI LETTURA
FULMINI Pavese sulla poesia di Whitman, non sarebbe il caso
NICO ORENGO
di reinserire i taccuini segreti, quelli degli scritti su Il futuro nelle L’abuso Ballando
nico.orengo@lastampa.it antifascismo e nazionalsocialismo, nel «Mestiere di
vivere»? E’ un invito che viene dalle pagine della
vite vissute della ricorrenza con Inge
Come superare Una domanda La signora
PAVESE biografia di Pavese ora pubblicata da Lorenzo
Mondo, che quei taccuini pubblicò, sulla «Stampa»
l’inesperienza tabù: è morale Feltrinelli
OLTRE
dell’8 agosto del ’90, e dal saggio di Pier Luigi
Battista, «Cancellare le tracce» sui silenzi di molti
intellettuali collusi con l’ideologia fascista. Sono
di Scurati la memoria? e i suoi Nobel
I VETI ormai lontani i veti di Calvino e Natalia Ginzburg. GUGLIELMI P. III LOEWENTHAL P. IX ZUCCONI P. XII

Una striscia tratta dalla serie «Zanardi» di Andrea Pazienza, scomparso nel 1998, fondatore tra l’altro della rivista «Frigidaire». In basso, Giulio Savelli

MIRELLA
SERRI
Amadeus Mozart -. Si tratta-
va in gran parte di pamphlet Savelli L’editore del Movimento “rilegge” i libri
Una cultura della cucinati dal fuoco vivo delle
morte o una cultura viva,
produttiva, «desiderante»,
assemblee dove si discuteva
di tutto, dalle carceri iraniane
di allora: “Nessun racconto adeguato su molotov
slogan iperusato all'epoca,
negli Anni Settanta? A trent'
al diritto di aborto. Un calde-
rone. Ma non solo. Alcuni li-
o P38 ma una bella storia di ardori adolescenziali”
anni di distanza dalla ribel- bri ebbero un gran successo:

IL MIGLIORE ’77
lione dei ragazzi del '77, qua- La strage di Stato, per esem-
le il bilancio? A riaprire il di- pio,una “controinchiesta” sul-
battito su pro e contro di un la strategia della tensione e le
periodo e di un movimento bombe del 12 dicembre 1969 a
pieni di luci e di ombre è il piazza Fontana, Porci con le

ERA IN ROSA
bel racconto di Lucia Annun- ali, di Lidia Ravera e Marco
ziata dedicato al 1977. L'ulti- Lombardo Radice, Scrittori e
ma foto di famiglia (Einaudi). popolo, di Alberto Asor Rosa.
La giornalista, scrittrice, ex Quella stagione per me però
presidente della Rai, riper- terminò bruscamente nel

E CON LE ALI
corre fasti ed esiti nefasti (l' 1976. Ero trozkista e mi tro-
uccisione nel 1977 di Casale- vai ad imboccare un via libe-
gno, vicedirettore della ral. Un percorso che io chia-
Stampa) della «rivolta», così mo il mio “filo rosa” e che non
fu anche chiamata, del '77. è solo mio nell'ex sinistra eu-
Che tra le pagine nere ebbe ropea, basta pensare a Willy
anche quelle del passamon- Brandt e ad Andreas Papan-
tagna e del terrore. dreu. In un saggio sulla rivi-
Cosa ne pensa oggi chi, con i sta Il leviatano di Ernesto Gal- Nel decennio che raggiunge l'acme con il '77 degli autonomi e degli
suoi libri, rappresentò il labora- li della Loggia, Franco Moret- indiani metropolitani nascevano i volumi di piombo. Balestrini, nelle
torio della cosiddetta «nuova ti, Giuseppe Bedeschi, Paolo poesie Ma noi facciamone un'altra, aveva praticato l'insurrezione del
sinistra» e fu il mentore di tan- Flores d'Arcais, esponevo la dizionario. Ben altra «Insurrezione», si chiamava così l'ultimo
te tribù politico-culturali, di mia disillusione». capitolo, di Vogliamo tutto. Nel romanzo lo scrittore si cimentava con
maoisti, leninisti, lottacontinui- Il suo abbandono della casa da il furore di un salariato dell'industria e descriveva la rivolta a Fiat
sti, castristi, e via dicendo? lei creata non fu solo una scel- Mirafiori, bastonate e molotov tra lavoratori e polizia. Nel 1976 lo
«Pubblicavo tutti i testi di ta editoriale? scrittore soffiava sul fuoco con la trascrizione dei testi clandestini e
quello che allora si definiva il «Fu anche una scelta di vita. ufficiali del terrorismo, nell'opera-collage la Violenza illustrata. A
movimento - ricorda Giulio Abitavo a via dei Coronari. mettere poi nero su bianco il meridione proletario ci provava una
Savelli, giovanissimo editore Tutti i sabati in quella zona tuta blu, Vincenzo Guerrazzi: Nord e Sud uniti nella lotta. Toni Negri
fin dagli Anni Sessanta della centrale di Roma si scatena- elaborava Il dominio e il sabotaggio, manifesto dell'autonomia
Samonà e Savelli. Oggi Savel- va la guerriglia urbana. Capi- armata. La fucina editoriale sfornava poi a pieno ritmo opere di
li ha abbandonato il lavoro vo che tutto quello di cui si Lenin, Mao Tse Tung, Trotsky e del feroce coreano Kim il Sung. Gli
editoriale, ex deputato del Po- studenti divoravano La resistenza accusa di Pietro Secchia. In
lo e musicologo è alle prese controtendenza, Alberto Arbasino con Fantasmi italiani. Lo scrittore
con un saggio su Wolfgang p Continua a pagina II
di Voghera metteva alla berlina gli equivoci collettivi di anni tribali.
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Agenda Tuttolibri
SABATO 27 GENNAIO 2007
II LA STAMPA

SCRIVERE A LA RUPE
LA POSTA DI CARLO FRUTTERO Carlo Fruttero, Tuttolibri-La Stampa, via Marenco 32, 10126 Torino cf@fruttero.net
TARPEA
Il libro Gentile lettore, alla sua segnalazio- volavano flessuose signore in veletta, o necessità si sapesse via via provvede- LUCIO
CALPURNIO BESTIA
ne rispondo con un ricordo nitido e sfu- la palazzina delle Belle Arti, le prime re con ragionevolezza e misura: la sede
mato, come tutti i ricordi d'infanzia. palestre per animose giovanette, i pic- universitaria di via Po era adeguata ai
CONCERTO
nel parco Nel parco torinese del Valentino, non
lontano (mi pare) da un bel monumen-
to equestre c'era una specie di minu-
coli tram col bigliettaio a bordo... Feci
appena in tempo a vedere la coda di
questa cometa, per la quale non provo
suoi iscritti, il grande ospizio era ade-
guato ai «poveri vecchi», c'erano le mi-
steriose vedovenubili, le Figlie dei Mili- DI VOCI
CON GOSSIP
Caro Fruttero, durante un viaggio in scolo châlet di intenzioni svizzere, for- in realtà nessuna vera nostalgia. E so tari col loro apposito istituto, e così via.
Germania rimasi impressionato dalla se oggi scomparso. Secondo mia ma- bene che a tante immagini benevole E' quella suggestione (infantile) di mi-
lodevole iniziativa delle autorità comunali dre, che mi portava al parco a passeg- (confetterie, botteghe di Droghe & Co- sura, appunto, del naturale e insieme
di Augusta. In un parco cittadino faceva gio (C. ca. 1932), si trattava di una bi- loniali dai profumi interminabili) se ne calibrato funzionamento di tutti i suoi

S
bella mostra di sé una piccola libreria, dove blioteca circolante da lei stessa talvolta possono contrapporre altrettante, figu- pezzi che Torino non può più trasmet- iamo tutti uomini
chiunque poteva accedere, prendere un frequentata, risalente agli anni anterio- riamoci, di segno truce, iniquo, mise- tere. Ma è solo l'eco di un sentimento, di mondo, e quindi
libro, leggerselo tranquillamente su una ri alla Grande Guerra. Epoca Gozzano, rando. Ma conservo l'impressione su- che mi riesce perciò difficile spiegare diciamo pure che
panchina per poi riporlo. Mi è sembrato un dunque. Un secolo fa, quando Torino perficiale che allora la città nel suo in- ai miei nipoti adolescenti, aggrediti e sono prove d'affet-
ottimo incentivo a diffondere la lettura e doveva essere civilissima, o tale ci pia- sieme fosse, direi, equilibrata, ben bi- derubati da loro coetanei in tre punti to. Come quella di
un'evidente dimostrazione di civiltà. ce immaginare che fosse. Lo châlet-bi- lanciata, ciascun pezzo del presepe al diversi, ma centrali, di questa ormai Giovanni Veronesi, che all'
Mauro Luglio, Monfalcone (Go) blioteca nel parco, la patinoire dove sci- suo giusto posto. Come se a ogni novità smisurata città. inizio di «Manuale d'amore
2» inquadra «Caos calmo»,
il bel libro di suo fratello San-
dro premiato con lo Strega.
E gli uomini di mondo, sa-
pendo che cosa siano il came-
ratismo e la tenerezza, si in-
PROSSIMAMENTE curiosiscono se, per caso, Pie-
trangelo Buttafuoco e Camil-

A
Torino la Fondazio- sino e la Allason, Soldati e Bon- daco Castellani; poi qualche al- la Baresani accolgono il pri-

EINAUDI
ne Giulio Einaudi, fantini, la Romano e Venturi. Ra- tro contatto, infine il nulla. Una mo romanzo di Sergio Clau-
onlus privata soste- dici che l’autore di «Romanzo del richiesta di colloquio da parte dio Perroni («Non muore nes-
nuta esclusivamente Novecento» non ha mai reciso. mia in una lettera del marzo suno», Bompiani) come il
dalla famiglia e gui- 2006 all’assessore alla Cultura drago infuocato sulla lettera-

IN CASA
data dal giovane nipote, Mal- IL FUTURO GIOVANE della Regione non ha mai ricevu- tura italiana. E se Perroni
colm Einaudi, trasloca dal Lun- Inizio 2007, corso san Maurizio to risposta...». La sorte che, a To- medesimo si avvale dei loro
go Po Diaz. Va a pochi passi di 52. Nei locali occupati per un qua- rino, accomuna Giulio Einaudi e ammirati sbalordimenti in
distanza, in corso San Mauri- rantennio dallo «storico» anti- Giacomo Debenedetti, non pare copertina, di Buttafuoco, del

DEBENEDETTI
zio 52, dove è vissuto sino al quario Ghigo e di proprietà di An- un destino, piuttosto un sintomo. quale è stato editor per le
1937 Giacomo Debenedetti. I tonio Debenedetti, entrerà con «Uova del drago», della Ba-
documenti e la biblioteca per- un patrimonio di oggetti e carte, ORVIETO: NUOVI LIBRAI resani, di cui è stato - per fa-
sonale del più grande editore anche lo «stile Einaudi» che Mal- Appena concluso a Venezia il re innocente gossip - in uffi-
italiano, scomparso nel 1999, colm, «presidente-operaio», co- 24˚ Corso di perfezionamento ciale corrispondenza senti-
approdano alla casa del più me si definisce un po’ ironica- della Scuola per Librai Umberto mentale. Siamo uomini di
grande critico italiano di cui a mente, della Fondazione, subito MIRELLA e Elisabetta Mauri, nasce a Or- mondo e coltiviamo il pregiu-
Roma si sono appena celebrati rivela, parlando con passione e APPIOTTI vieto una «Scuola Librai Italia- dizio positivo, anche per Per-
in due giorni di convegno i 40 lucidità della sua impresa nella ni» per laureati aspiranti a que- roni, che da traduttore di Mi-
anni dalla morte. «Coinciden- quale ha il forte appoggio di Pao- sta professione, sotto l’egida del- chel Houellebecq disse che al-
La Fondazione che custodisce i documenti e la biblioteca
ze» alla Paul Auster... lo Terni, vice presidente. Nata l’Ali, dell’Università Ca’ Foscari la fine gli era venuto a noia.
nel 2003 «grazie a un lascito di personale dell’editore, presieduta dal nipote Malcolm, veneziana cui è affidata la dire- E allora Perroni - imbriglia-
IL PASSATO CHE VIVE Roberto Einaudi, fratello maggio- trasloca a Torino nella casa dove visse il maggiore zione scientifica e di vari enti. to nel risistemare o nel tra-
Inizio Anni Trenta, una sera in re e presenza costante nella vita critico italiano del Novecento Dal 1˚ marzo al dicembre 2007: slare la prosa altrui - s'è infi-
corso San Maurizio 52. «...Vol- del Nonno e con l’assistenza an- 300 ore di lezioni in aula, 500 ore ne svincolato e ha spiegato le
au-vent, consommè, galantina che del ramo einaudiano in Usa. L’editore Giulio Einaudi di stage in libreria «per coprire ali della sua prosa sua. Il co-
di pollo, mela alla crema. Piran- Con mezzi comunque limitati un vuoto formativo nel nostro pa- ro dei critici - famigli e no - è
dello mangiava poco, stando stiamo lavorando da artigiani al ese, per formare elementi qualifi- di entusiastico delirio. Per
leggermente discosto dalla ta- nostro primo impegno: la catalo- cati e creare i presupposti per cui magari è in errore lo scri-
vola...». Il sommo siciliano con gazione e la messa in tutela di tut- una ampliamento del mercato, vente, ma questo concerto di
Marta Abba, ospiti di Giacomo to ciò che la Fondazione custodi- attraverso nuove librerie, specie voci messo in campo da Per-
e Renata Debenedetti: il rac- sce». I programmi di Malcolm Ei- nelle zone carenti». roni per raccontare la biogra-
conto di questa visita, bizzarra- naudi sono molti ma non ancora fia e la psicologia di R.T. Fex
mente conclusa, è una delle pa- pronti. Evidente è l’orgoglio «di ROMA: NUOVI EDITORI - scrittore immaginario, di
gine più affascinanti di Giacomi- avercela fatta, insieme a pochi al- Altrettanto importante il «Cor- successo e battistianamente
no, il «racconto dal vero» che il trettanto giovani collaboratori, so di alta formazione per edito- autoesiliato - è un vero capo-
figlio Antonio ha dedicato al restando fermi su un punto per ria libraria» (editor, ufficio lavoro di manierismo. Tra-
mondo privato del padre. In noi fondamentale: la dignità». stampa, redattore ecc) promos- duci di qua, correggi di là,
quegli anni «Giacomino» ha fat- so da Vivalibri Centro Studi, or- Perroni ha capito che il pro-
to già molta strada, collabora- L’INCONTRO MANCATO ganizzatrice Alessandra Gam- fessore di ginnastica rico-
zione al Baretti di Gobetti; fon- Con le istituzioni. Sintetizza An- betti. Da marzo in collaborazio- struisce Rex con una profu-
dazione nel 1922 con Sergio Sol- tonio Debenedetti: « Proprio il ne con l’Ateneo di Urbino, do- sione di parolacce, il poeta
mi di Primo tempo, la rivista che massimo editore italiano e il mas- centi i responsabili delle più im- con una profusione di con-
scopre Montale, cui collabora simo critico italiano sembrano di- portanti sigle italiane, da Rizzo- giuntivi, la ragazza con una
Saba; gli articoli per la Gazzetta menticati dalla loro città». Una li a Adelphi, da Neri Pozza a Fa- profusione di rosee lacrimuc-
del Popolo subito firmati, prou- targa in corso San Maurizio per nucci, a Meltemi. «Un’iniziativa ce, l'étoile dell'Opera con
stianamente, Debenedetti- «Giacomino». Silenzio totale ver- molto seria» assicura Paolo Re- una profusione di citazioni
Swann. Mentre corso San Mau- so la Fondazione Giulio Einaudi petti di Einaudi Stile Libero. Se sul pentagramma. Tutto
rizio è punto di riferimento, nel- «dopo un iniziale cenno di inte- cresce l’editoria, cresce anche piuttosto scontato, tranne il
la città di Gualino, dei grandi resse, alla morte del Nonno - sot- il nostro Paese. Torneremo su prezzo del volume.
amici: Casorati e Dafne, la Ma- tolinea Malcolm - dell’allora sin- entrambi i progetti.

Il Settantasette color rosa zione di Lucio Colletti, a me-


tà degli Anni 60, uscì la rivi-
sta La sinistra, a cui collabo-
lo scempio del suo scritto,
si arrabbiò moltissimo».
Quale la sua reazione?
ravano con pseudonimo «Ci sospese i finanziamenti.
lo con me. “Yankee go home” una volta, per caso, mi pro- molti giornalisti e politici di Tutto l'ambiente tendeva alla
p Segue da pagina I
era lo slogan che volevano
sentir risuonare nella sala. Al-
pose il dattiloscritto con la
storia di Rocco e Antonia.
spicco, da Vittorio Foa a
Luigi Pintor, da Lucio Li-
violenza. Oggi in libreria un li-
bro di Marx non si trova. Nes-
era discusso, parlato, teo- tro che ragioni critiche. Io ero Poi venne da me e io gli dis- bertini a Lelio Basso. Gian- suno di quelli che lo hanno
rizzato non aveva nessu- antiamericano e assolutamen- si: “Invece delle solite 200 giacomo Feltrinelli nel 1968 esaltato, anche tra i diesse,
na direzione se non la di- te favorevole alla causa viet- copie facciamo 300. E lui ci propose di far diventare prende la penna per dire in
struzione. I testi da me namita, però avrei voluto che “400”. Era un libro che fuo- settimanale la testata. Col- cosa ha sbagliato. La critica è
editi trovavano largo con- si discutesse anche di altro riusciva dalla grigia tradizio- letti abbandonò subito l'im- implicita nell'oblio».
senso. Spesso però, al con- ma non fu possibile». ne della letteratura di sini- presa. Su questa nuova edi- Tra i meriti del '77 vi fu l'inven-
trario, i libri che più ama- Lei faceva anche uscire Karl Kau- stra. Vi si privilegiavano zione apparve un articolo zione di un linguaggio anche
vo non riscuotevano al- tsky ed Eric Fromm contro la l'amore o il rapporto con la in cui si esortava alla violen- letterario e l'intuizione degli
cun apprezzamento». morale borghese, Wilhelm Rei- famiglia, che i veri rivoluzio- za metropolitana e si illu- «indiani metropolitani» circa
Quali erano? ch, Michail Bakunin, Paul Lafar- nari sdegnavano o chiamava- strava la confezione delle le possibilità della comunica-
«Faccio un esempio. Duran- gue. C'erano dei classici di peso no sentimenti piccolo-bor- bombe. Questo tanto per di- zione, tanto che la rubrica del-
te la presentazione a Torino nella sua biblioteca turbolenta. ghesi. Così è nato un bestsel- re che non c'era solo il libro le lettere di Lotta continua può
di un saggio, Il Vietnam socia- «Certamente. Però, soprat- ler che ha saputo descrivere della mia casa editrice. essere vista come una specie di
lista, scritto da un vietnami- tutto quando si trovarono a il giro di boa compiuto dai di- Luigi Pintor Qualche tempo dopo, Feltri- blog. Che ne pensa?
ta che criticava la dittatura raccontare i cambiamenti di sprezzati piccolo-borghesi. nelli ci fece avere per La si- «Per me il gruppo più lontano
del Nord, provai disagio, sen- costume, i rapporti con il ma- Ironia della sorte, la lettera- vi fu un manuale di guerriglia ur- nistra un suo articolo a dir era Lotta continua. Coltivava
so di estraneità profondissi- trimonio, l'eros, la famiglia, i tura di allora non ci ha dato bana dove tra l'altro si insegnava poco allarmante in cui spie- una visione irrazionale della
ma. Mi accaloravo a spiega- ragazzi del '77 dettero i loro nessun racconto adeguato a confezionare le molotov. Co- gava le ragioni per cui biso- politica. Nella rubrica si giu-
re le ragioni per cui bisogna- frutti migliori». sulle molotov o sulle P38 di me ripensa oggi questa vicenda? gnava passare alla lotta ar- stificavano tutte le esigenze
va combattere la tirannide Sta parlando di «Porci con le ali»? quegli anni ma una bella sto- «Non credo di dover avere mata. Si decise di tagliarlo giovanili, dal terrorismo alla
di sinistra e mi sentivo dar «All'epoca non leggevo tutti ria di ardori adolescenziali». dei tardivi pentimenti. Era- e di posizionarlo in modo droga. Parafrasando Lenin:
di gomito dagli altri interlo- i testi che pubblicavo. Se ne Tra le pubblicazioni della casa no argomenti di cui si parla- che fosse assai poco visibi- l'infantilismo era proprio la
cutori che sedevano al tavo- occupava Dino Audino. Ma editrice che più fecero scalpore va parecchio. Con la dire- le. Feltrinelli, quando vide malattia dell'estremismo».
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Il dibattito Tuttolibri
SABATO 27 GENNAIO 2007
LA STAMPA III

La letteratura dell’inesperienza La colpa non è della tv, l’arte voltò


LA TESI
le spalle alle forme della natura già a fine ’800: Guglielmi discute Scurati

NELLE VITE GIA’ VISSUTE


IL FUTURO DEL ROMANZO ANTONIO SCURATI
La letteratura
ANGELO L'allontanamento è il risultato di in-
GUGLIELMI
terventi diversi a cominciare, come
dell’inesperienza
E' da molti anni (e precisa- Scurati sottolinea, dall'irruzione del BOMPIANI
pp. 83, €6,20
mente dalla mia recensione a La not- progresso scientifico, quindi l'esplosio-
te della cometa di Sebastiano Vassal- ne della civiltà industriale, l'affermarsi
li) che io vado predicando che le diffi- della società di massa e infine l'arrivo
coltà di fare romanzo oggi possono della fotografia (e poi via via del cine- esplicitamente stanno nella constata-
essere superate (o comunque affron- ma, della radio, della televisione e in- zione che lo scrittore ha perduto da
tate) chiedendo aiuto alla memoriali- somma dell'intero comparto delle «tec- tempo il ruolo (che fino a ieri gli era at-
stica (biografica o autobiografica) o nologie del visuale artificiale») che eso- tribuito) di dispensatore di verità e lo
a eventi della nostra storia (pubblica nera l'arte dal dovere della «rappre- ha perduto quando ha scoperto che
o privata) appartenenti al nostro pas- sentazione» (di trovare il senso nelle per ogni domanda sono possibili più ri-
sato (più o meno antico o recente). manifestazioni del verosimile). sposte tra le quali sceglierne una, co-
Portavo a riprova oltre il libro di Dunque non è la televisione il re- me fa il romanzo d'invenzione, è infilar-
Vassalli (che come si sa racconta un sponsabile primo (il maggior colpevo- si in una stretta soffocante anzi è, inevi-
pezzo della vita del poeta Campana) le) - come inclina a ritenere Scurati - tabilmente, scegliere la strada della
quello della Duras, di Robbe-Grillet, della perdita del valore dell'esperien- manipolazione mistificatoria.
di Sollers, della nostra Mazzucco, di za (della caduta del nostro rapporto
Del Giudice, di Arpaia, di Fiori e mol- con il mondo delle cose). I grandi della RECITA PER SE’
ti altri. Giungevo a queste conclusio- tradizione del moderno ne hanno pre- Il romanzo biografico o autobiografi-
ni con argomentazioni non sostan- so atto (se pur con qualche smarri- co consente al contrario di non sce-
zialmente diverse, ma diversamente mento) e cercato (e trovato) strade al- gliere giacché consiste nel racconta-
gerarchizzate, da quelle che Antonio ternative per ovviare alla perdita. re la storia di una vita già vissuta che,
Scurati sostiene ne La letteratura per i segni oggettivi che ha lasciato,
dell'inesperienza. Che con la moderni- I CLASSICI DEL MODERNO non deve elemosinare da nessuno il
tà gli uomini hanno perduto l'espe- Joyce, Musil, Kafka, Céline, Gadda o riconoscimento di realtà (o meglio lo
rienza delle cose, che si sono allonta- Pirandello hanno messo in moto un' stato di cosa accaduta). E non è vero
nate da noi fino a scomparire (alla no- azione violenta capace di spogliare le che scrivere di una vita già vissuta
stra vista) è cosa indubbia, accertata cose della loro falsa aneddoticità, valo- sia compiere una operazione crona-
(e da tempo certificata) ma non ci rizzandole nella materialità della loro chistica e di pura documentazione.
consente di attribuire la più parte nuda presenza. Senza più abiti addos- Noi non sappiamo chi siamo (e dove
della colpa per questa perdita alla te- so era indispensabile insegnare loro andiamo). Ciascuno che guardi nella
levisione (che forse ha la sola respon- (alle cose) una nuova lingua con cui co- propria vita scopre una serie di atti e
sabilità di perfezionare un processo municare (e manifestare) la loro deso- eventi slegati ognuno dei quali recita
iniziato più di un secolo fa). lata (e desolante) esistenza. E qui ven- per sé; una serie di atti che spesso si
La data di nascita dell'inespe- ne in soccorso forse Nietzsche e certo contraddicono e rischiano l'insensa-
rienza risale infatti (non dico niente Freud che misero a disposizione sonde tezza; di ricordi che mentono, di con-
che non si sappia) agli ultimi decen- che consentirono di scendere dentro Un paesaggio di Cézanne: la sua pittura, dice Guglielmi, è l’inizio dell’ «inesperienza» vinzioni che ingannano. Le vite degli
ni dell'800 quando a cominciare da di esse (di calarsi nel loro profondo) e, uomini sono irriconoscibili. L'irrico-
Cézanne, Flaubert e Mallarmé l'ar- ove si riusciva a non smarrirsi, di sco- la dello sguardo agli italiani del Grup- lo specchio è rotto e che la bellezza non noscibilità apre spazi alla creatività
te voltò le spalle alle forme della na- prire e attivare nuove inquietanti im- po '63? Lo capisco e dichiaro di non sa- va cercata nel suo riflesso. «L'arte è (e fantasia) dello scrittore che a parti-
tura non più riconoscendosi nelle prevedibili favole. per rispondere rinviando il giudizio a ciò che diventa mondo, non ciò che è re da quelle vite può puntare a scopri-
manifestazioni del verosimile. E for- Questa è la sorte che toccò ai clas- chi verrà dopo di noi (nel rispetto dei mondo» diceva Karl Krauss. re e trasmettere nuova conoscenza e
se risale a molto prima ma accon- sici del moderno, né la situazione posteri). Quel che tuttavia so è che Sicché mettiamo da parte ogni pro- comunicare possibili suggestioni di
tentiamoci di questi riferimenti così cambiò per i loro figli e nipoti e sem- questi scrittori, come diceva Luciano posito di rispecchiamento (di qualcosa autenticità.
vergognosamente elementari. Ma mai si aggravò via via che gli agenti, Anceschi, «hanno contribuito forte- che è di fronte ai nostri occhi) e vedia- E quel che vale per il romanzo bio-
perché a partire da questi autori (o che avevano distanziato il mondo mente a delineare un campo in cui la mo di quali accorgimenti lo scrittore grafico è ovviamente estensibile al ro-
dai tanti altri che potremmo citare), dall'esperienza diretta degli uomini, nostra vita trovava impulso e calore». oggi dispone per aspirare a aggiunge- manzo epistolare, diaristico nonché
tutti con le radici piantate nell'ulti- perfezionarono la loro forza divari- E aggiungeva: «Non mi pare che og- re un pezzo(pur piccolissimo) di mon- al romanzo storico e cioè a tutte quel-
mo '800, si appalesa il fenomeno (la cante. Furono trovati nuovi accorgi- gi» - e quell'oggi vale anche per i no- do. Presentando l'ultimo romanzo di le forme di narrativa che hanno al
iattura) dell'inesperienza e, come menti per riparare al danno magari stri già avanzati anni 2000 - «esista Eugenio Scalfari, vagamente ispirato centro eventi o situazioni appartenen-
scrive Scurati, perde di valore anzi anche di segno opposto rispetto a qualcosa di simile. La cosa più grave è alla figura di Gianni Agnelli, io sosten- ti a un tempo già trascorso (sulla cui
viene «annientato l'ordine simboli- quelli utilizzati dagli illustri predeces- la inesistenza di una chiara volontà di ni che l'autore meglio avrebbe fatto a datità - semplice datità - non è consen-
co, la possibilità stessa di riprodur- sori, passando per esempio dal mono- recupero e di rinnovamento». scrivere la vita di Gianni Agnelli (come tito dubitare). Io non ho ben capito
re attraverso un sistema di segni si- logo interiore di Joyce a una sorta di Allora non è vero quello che oggi «a aveva fatto Vassalli con Campana e per quale altra strada Scurati arrivi
gnificativi la struttura delle cose» monologo esteriore di Robbe-Grillet non mancare non è il talento» (come Del Giudice con Bobi Bazlen). E allora alla stessa conclusione indicando nel
(compito cui fino allora l'arte aveva e degli altri scrittori del Nouveau Ro- scrive Scurati). «Non sono gli occhi cercai di spiegare perché il racconto romanzo storico la possibilità più con-
atteso)? E' che le cose si sono allon- man o alla contestazione linguistica che ci fanno difetto e non è nemmeno della storia di un personaggio realmen- creta per uno scrittore di oggi. Le ar-
tanate e hanno perduto la possibili- della neoavanguardia italiana. la bellezza a averci abbandonati. Si è te vissuto conserva quella suggestione gomentazioni che io porto, per la sem-
tà di continuare a essere riconosciu- So che a questo punto il lettore mi infranto lo specchio in cui contemplar- di verità che in genere manca al ro- plicità con cui possono essere raccon-
te come la sede del senso (il luogo dirà: ma quale è il valore degli scritto- la». A mancare è proprio il talento co- manzo di invenzione. I motivi sono tate, sono semplicistiche? Ne aspetto
dove i significati si rivelano). ri appena citati dai francesi della scuo- me capacità di prendere atto che quel- quelli elencati più sopra ma ancor più di più argute e colte.
W

Narrativa italiana Tuttolibri


SABATO 20 GENNAIO 2007
IV LA STAMPA

«Un'estate
decisiva, come
le, come quella di non aver
chiuso il gas o la porta, di aver Pesca in acque dolci Lungo CAPE TOWN
tutti ne dimenticato il passaporto a ca-
abbiamo sa prima di un viaggio in terre il torrente il crepuscolo d’un uomo IL FUOCO
avute», lontane?

LA VITA CHE NON


la stagione E poi Enrico è anche vitti-
che impronta ma di un'altra paura che lo
il romanzo
di Carra
avvelena: quella che un solo
errore possa essergli fatale,
SI SPEGNE

IN FONDO
possa costargli il lavoro, co-
stringendolo a ricominciare
tutto da capo.
Nell'insieme, il romanzo di

ALLA TROTA
Leopoldo Carra non presenta
eventi particolari, come è di-
chiarato in copertina: «Una
storia dove nulla è speciale,
ma tutto è straordinario. Un'
estate decisiva, come tutti ne
abbiamo avute». Cose ordina-
rie, insomma, eppure decisive La vita che rimane sospesa e
Carra Nell’«Estate che muore» per qualcuno. Qui per Enrico,
per la sua crescita, per il suo
ha uno scarto proprio nel pieno
del suo scorrere tranquilla e sere-
diventare adulto. Quasi un ro- na è un tratto - un destino - che
le ossessioni di un giovane laureato p Bianca Garavelli
manzo di formazione, L'estate accomuna anche gli altri prota- p AMORE A CAPE TOWN
che muore, anche attraverso gli gonisti dei racconti del libro di p AVAGLIANO

I RUBINETTI
intoppi della relazione del pro- Piero Rinaldi, che prende il titolo p pp. 145, €12
p ROMANZO
tagonista con la sua Isabella. proprio dal vivido racconto della
Con il vantaggio di alcune si- discesa lungo il torrente, Pesca in
tuazioni, o episodi, di viva e acque dolci.

ALLAGANO
molto agevole lettura. Come A dispetto della perizia pisca-
quando il dott. Granito chiede toria mostrata nel racconto Ri-
a Enrico di restare a cena da naldi non è un pescatore. Per l'oc- BRUNO
QUARANTA
lui, aprendogli sereno la sua Piero Rinaldi casione però ha intervistato alcu-

GLI AMORI
p
umanità. Come nella descrizio- p PESCA IN ACQUE DOLCI ni membri del circuito italiano Forse è la scrittura il
ne della partita a calcio balilla, p SIRONI della pesca sportiva con quella petalo pregiato di Amore a Ca-
tra colpi di taglio e gol del por- p pp. 137, € 13,50 scrupolosità che spesso si confà pe Town, un viaggio geografi-
p RACCONTI
tiere. E come nelle lezioni del allo scrittore padrone dei suoi co, sì, ma soprattutto interio-
corso di ballo, per le quali il mezzi, e che ritroviamo anche ne- re, là dove si annida la donna,
protagonista non mostra una gli altri racconti. lei mistero senza fine. Ad archi-
particolare attitudine o un par- Stanno tutti su un confine i tettarlo (a soffrirlo, ma lucida-
descritta, plausibilissima e ticolare interesse, anche se protagonisti di questi racconti - mente, modellandolo con paro-
tutt'altro che granitica, nella non si tira indietro quando Isa- ENRICO rappresentanti operai padri inge- le asciutte, lievi, malinconica-
ROSSI
sua semplice nobiltà di modi. bella, in discoteca, lo fa ballare gneri amanti - persone come tan- mente ironiche) è Bianca Gara-
Enrico, il protagonista, appare più a lungo di quel che vorreb- Scendendo al mattino te che a un certo punto, volenti o velli. Insegnante fra Milano e
all'interno di un gruppo di ami- be, e lui si fa coinvolgere, tra lungo il torrente, Salvatore Gat- nolenti, si ritrovano davanti a un Vigevano, dantista (il commen-
ci di cui l'autore registra le l'altro, in una scena di gelosia tico aveva incontrato le trote e fatto, un avvenimento, un ogget- to alla Commedia per Bompia-
chiacchiere e i piccoli affari, con inizio di rissa e relativo ne aveva pescate un paio a mi- to, una parola (il Tavolinetto dell' ni), un’escursione nel thrilling
aprendo sulla realtà di un mon- sangue. Adorabilmente goffo, sura. Col passar delle ore erano emblematico racconto), un qual- esoterico (Il passo della dea,
do giovanile d'oggi, tra l'inge- potremmo dire. Ma sempre arrivati anche i barbi, pesci più cosa insomma che li porta in una Passigli).
nuo e l'ozioso. Il personaggio orientato verso la sostanza del- «muscolosi», lottatori, e poi sa- terra di nessuno, sospesi tra quel Da Itaca, la privata terra
femminile più importante è le cose, e poco propenso a im- rebbe stata la volta di cavedani che è sempre stato e quel che lombarda, affidandosi alla
Isabella, di cui Enrico si inna- carpe e forse anche qualche an- Grande Anima del Viaggio,

p Leopoldo Carra
mora, ricambiato, ma dentro
una storia complicata dai pro-
Chiacchiere e piccoli guilla, giù verso il mare. Era la
«sua maratona di pesca» che
I personaggi di Piero una donna di mezza età che sa
essere bella raggiunge un’ami-
p L'ESTATE MUORE blemi familiari della ragazza. affari, un certo anche per quell'anno l'aveva Rinaldi, volenti ca in Sudafrica. Un po’ Thelma
p
p
PONTE ALLE GRAZIE
pp.224, €14
E da quelli di Enrico. Sì, per- mondo giovanile portato al solito posto, dove o nolenti, ad ora incerta un po’ Louise, un po’ festa mo-
ché il protagonista è un tipo avrebbe piantato la tenda per bile un po’ Lost in translation,
p ROMANZO
quieto e scrupoloso, che si de- d’oggi, sospeso quei due giorni all'anno che era- saranno catapultati inseguendo «il miraggio della
dica al suo lavoro con speran- tra l’ingenuo e l’ozioso no «l'unica cosa veramente sua in una terra di nessuno soluzione straniera».
za e precisione estrema, ma che aveva conservato». E sarà Estate, coloratissimi shops,
che è spesso tormentato da mergersi nel frivolo in cui la proprio in questo punto fermo non si sa ancora cosa potrà esse- coffee bars, restaurant e big et-
piccole ossessioni noiosissime, compagnia e le sue abitudini di una vita, che la vita stessa si re, ma di sicuro sarà diverso da nic markets, sabbia bianca, lu-
MAURIZIO che gli guastano la pace e l'ar- potrebbero assorbirlo. incepperà ingarbugliandosi nei prima. ci stroboscopiche, «la forza an-
CUCCHI
monia delle ore migliori. Per Leopoldo Carra non strizza pensieri di un'esistenza così Rinaldi si intrufola nelle pie- cora infantile di un popolo che
Un'opera prima sot- esempio se ne va con Isabella a l'occhio a nessun tipo di letto- tranquilla e appagante da smar- ghe della vita e ne scruta gli inter- sta costruendo la propria sto-
tilmente inquieta eppure cor- trascorrere qualche giorno re, non cerca situazioni accat- rirsi nei meandri del tempo che stizi usando stili e registri diver- ria». Ma non sarà un viso deli-
diale, affabile. Un romanzo d'amore, e ci riesce, ci riesco- tivanti, non usa un linguaggio passa senza un perché definito. si: ci sono racconti brevi e più lun- cato come una porcellana nera
venato da una malinconia no entrambi. Solo che lui, a un e uno stile ammiccanti. Pre- Quel mondo che fino ad allora ghi, l'inizio de «La scarpa rossa» a ipnotizzare la turista. Bensì
dolce. Leopoldo Carra, qua- certo punto, è afferrato dal ti- senta dialoghi efficaci, si pro- appariva ed era sempre stato potrebbe essere quello di un poe- un ibrido «fra un lord inglese,
rantaquattro anni, esordisce more insinuante di essere usci- pone in una scrittura equilibra- piacevole e rassicurante, perde ma in versi, e ci sono perfino un un viveur francese, e natural-
raccontando di un personag- to di casa senza chiudere un ta ed elegante, scorrevole e di senso e si dissolve nell'inco- monologo e un pezzo a due voci mente un rappresentante di
gio sensibile e delicato, un rubinetto dell'acqua. E dun- trasparente, felicemente nor- gnito di fatti o punti di vista scritti come drammi teatrali. Ar- quell’indefinibile genia che è la
giovane neolaureato che sta que è afflitto dall'idea dell'alla- male. E' un autore nuovo che nuovi. Era passato tutto, feste riva in fretta la fine di questo li- sudafricanità bianca».
cercando di lavorare come gamento, del suo appartamen- si muove con sicurezza, per- amori figli, era passata tutta la bro, che proprio nel suo dipinge- Riavvolgerà il gomitolo, la
redattore editoriale, occu- to e dell'intero stabile, dell'ar- ché colto e maturo, sorretto vita; e intanto era arrivata se- re l'indefinitezza lascia un senso fascinosa signora, tornerà a
pandosi di un libro che lo rivo dei pompieri in sua assen- dal buon gusto, dall'onestà del- ra. Ci sarebbe stata anche sta- di compiuto, accompagnato dal- casa, certa che l’ultimo incon-
mette in contatto con un an- za. Drammi psicologici soppor- la scrittura e dalla semplice ve- volta l'amata moglie ad aspet- la sensazione che forse l'essenzia- tro ancora l’aspetta. Ma non
ziano signore, il dottor Grani- tabili, in fondo. Chi non è stato rità delle figure e del mondo tarlo, vicino al ponte in fondo al le della vita è quello che ci accade con l’«ibrido». Com’è ribaldo
to, una figura piacevole e ben vittima di qualche paura simi- che ci rappresenta. fiume, come tutte le altre volte? mentre la viviamo. il cuore...

L’amore buono J’accuse che nulla tamenti altrui i suoi stessi sieri (più o meno retorici), sazione, le canzoni, la ritmica,
GIOVANNI
TESIO
comportamenti, attraverso i che quando ci sono procedo- la mimica, la clownerie. Ci so-
Dopo Pinocchio nero, pensieri altrui i suoi stessi no da quella che viene chiama- no momenti di struggente bel-
concede alla predicazione virtuosa la cronaca dello spettacolo al- pensieri. ta «dialettica di nutrimento», lezza come quelli della Rift
lestito con i ragazzi di strada Un io che dietro la dura in cui si insinuano tuttavia Valley, dove si percepisce la

CUORE D’AFRICA di Nairobi, ecco L'amore buo-


no appena pubblicato da Riz-
zoli, la cronaca di un altro
scorza di un fare che esclude
ogni sentimentalismo sa met-
tersi in gioco, sa cedere al ca-
formidabili dubbi di fondo.
Qui si lavora su materiale dif-
ficile e l'impresa procede tra
presenza sovrumana e stra-
niera della natura. Ma c'è an-
che l'orrore che sta all'origine

TRA EUFORIA spettacolo che Marco Baliani


ha preparato in parte con gli
stessi ragazzi, in parte con al-
lore degli affetti, e persino
piangere senza vergogna su
di sé e su un mondo «perduto,
grandi difficoltà, molte delle
quali legate a pregiudizi, abi-
tudini mentali, resistenze an-
del campo di Gulu, nel Nord
dell'Uganda, dove vengono ac-
colti gli ex ragazzi guerriglie-

E INFINITE PIAGHE tri, nella stessa Africa marto-


riata dalle malattie, dalla pro-
miscuità, dal degrado. Un li-
avvilito, umiliato fin nella car-
ne, nei corpi, nelle cose più
semplici». Non senza tenere
nidate in una «mentalità».
I personaggi sono molti.
Con l'io che si rappresenta
ri. Ci sono i momenti dell'im-
potenza e del panico, e ci sono
quelli della gioia e persino
bro-diario, un libro-verità, un costantemente d'occhio lo svi- raccontando i movimenti del dell'euforia.
libro-racconto che cerca di di- luppo dell'impresa, da cui vie- suo percorso non sempre ret- Attraverso la sua impresa
re sull'Africa tutto ciò che ne il senso di un teatro capace tilineo, c'è il figlio Mirto, c'è Baliani racconta la crescita di
p Marco Baliani nessuna guida turistica dirà di straniare, di spiazzare, e se Kuki Gallmann, una donna un gruppo, l'urgenza e la pas-
p L’AMORE BUONO mai, nessuno sguardo corrivo la parola non fosse troppo ar- fuori del comune che molto sione del fare, il sogno di una
p RIZZOLI potrà mai riportare. dita o troppo compromessa, ha da insegnare senza darlo a trasformazione e di una rina-
p pp. 222, €14,50 L'Africa, il teatro, l'io che anche di redimere. Un modo vedere. Ci sono i ragazzi coin- scita. Profondamente calata
p ROMANZO
narra sono i tre fili lungo i per cercare e per sperimenta- volti nel progetto dello spetta- nella coscienza del reale, la
quali il libro si muove. L'Afri- re nuove vie al senso stesso colo: Nancy, la ragazza che storia del mondo-condom che
ca afflitta dall'Aids, lo spetta- che il teatro porta con sé. non demorde, Kajohn, lo spi- i ragazzi allestiscono diventa
colo che Baliani cerca di met- Non un romanzo d'inven- lungone capobanda, John Mu- la storia di tutte le storie. Una
tere insieme su questa piaga zione, dunque, ma un'aspra thama, Commando, John K., difficile scommessa. Una fan-
tremenda, dietro cui si muo- requisitoria che poco o nulla George, Jango, Joseph, Mi- tastica avventura che con-
vono pregiudizi atavici, e su cede per altro alla predicazio- chael, Daniel, James, Evans, giunge i corpi al cuore, l'etica
tutto un io interrogante che ne virtuosa. Una requisitoria che si misurano con le discus- al dono, la follia all'«amore
indaga attraverso i compor- di cose e di azioni, non di pen- sioni preliminari, l'improvvi- buono» di cui il titolo parla.
NA

Il personaggio Tuttolibri
SABATO 27 GENNAIO 2007
LA STAMPA V

Vent’anni dopo “Solitario amore”, I suoi versi


l’Italia è un Paese governato
ritorno al poeta lucano tra irruenza da altri Paesi,
scanzonata e grande sapienza una riserva di caccia,
qui a casa mi sento

SALVIA:
al sicuro, sto sul letto
penso, leggo linus
ascolto musica, a scuola

NEL CUORE
per tutto il tempo
cerco di non sentire
niente,
dentro di me la notte sogno

OGNI
gli elefanti africani.
Beppe Salvia

SALVEZZA
GABRIELLA velocemente poesie e prose, dipingeva e
SICA
disegnava fumetti firmandosi Queenex,
Abbiamo nel cuore un solita- aveva letto i libri necessari e, soprattut-
rio / amore, nostra vita infinita, / e ne- to, riusciva a intravedere un futuro non
gli occhi il cielo per nostro vario / cam- meno doloroso del passato.
mino. Le spiagge i cieli, la riva /…/ Que- L'uscita della nuova edizione Fan-
sta è la nostra vita e nulla più»». Ho ci- dango, è un'occasione per me, che ho
tato qualche verso di uno splendido so- avuto Beppe vicino come amico e com-
netto che, con immediatezza stupefa- pagno di strada, per rileggerlo e conti- L’isola Tiberina a Roma, l’altra città di Salvia (a destra, in una foto di G. Sica, 1984)
cente, non può non trasmettere a chi nuare a scoprire nuovi e straordinari fili
legge la forza della poesia di Beppe Sal- e pensieri. Una poesia intensa e vibran- colarmente amato, come invece qual- Ci sarebbero nella biografia di Salvia
via. Nasce da questi versi il titolo del li- te, che comunica con la velocità di una che critico ha scritto. tanti elementi per farne una leggenda,
bro, Un solitario amore, del poeta luca- freccia che mira al bersaglio. Non a caso Parlando con alcuni ventenni entu- IL LIBRO che niente hanno a che fare con una poe-
no, diventato romano, finalmente a di- Salvia si disegna come un arciere-trafit- siasti di Un solitario amore, ho scoperto sia dalla grazia tutta particolare e la mu-
sposizione. La Fandango pubblica un' to, con l'arco a tracolla e un coniglio ac- che Salvia è un poeta che piace ai giova- sicalità del verso italiano. A Salvia piace-
importante edizione (anche se non è canto, o, in un autoritratto riportato in ni di oggi. Lo leggono come il poeta di vano gli slanci e i salti, i salti lessicali e lo-
l'edizione filologica che bisognerà un questo libro, con i pesci sacrificali a lato, quegli Anni Ottanta in cui loro sono nati gici, e anche quelli fisici, da equilibrista.
giorno fare), che comprende Elisa San- nella poesia che comincia: «Cara virtù, e che vanno scoprendo per quello spirito Gli piaceva saltare sui davanzali. Lo face-
sovino e Cuore, oltre ad alcune poesie io t'ho senza pensare / regalate le mie di notevole creatività e irrequietezza, va ogni tanto, tra il terrore di chi guarda-
disperse. Cura il libro, da par suo, Ema- ore più belle». che in effetti animò qualcuno nel torna- va. Non si prendeva mai sul serio, aveva
nuele Trevi, che ha voluto la collabora- Parole confidenziali e intime e coltis- re a un azzeramento di quanto si aveva uno spirito sornione, e se pure aveva un
zione di Flavia Giacomozzi, autrice di sime, che vengono da lontano, da Pe- intorno per ricominciare da capo, in mo- sentimento altissimo della poesia, non ci
Campo di battaglia Poeti a Roma negli do nuovo, in modo «dolce». Senza farsi pensava troppo a bruciare le sue pagine,
anni Ottanta (antologia di Prato paga-
no e Braci), edito da Castelvecchi, in
Scriveva velocemente, commercializzare, da artigiani, restan-
do in disparte a volte anche per scelta,
a buttarle, pare, nel Tevere. E scriveva
usando eteronomi, alla maniera di Pes-
cui si era stilata per la prima volta una dipingeva e disegnava puntando sulle riviste, sulla rilettura. E soa, che gli consentivano di praticare «l'
biografia e una bibliografia di Salvia. fumetti, riusciva per di più, poiché amava la musica post- BEPPE SALVIA immodesta arte di troppo vite vere»,
Non è Salvia un poeta da scoprire o
a intravedere un futuro
punk e la musica elettronica, il dark wa- Un solitario amore usando nomi di ragazze come Elisa San-
rilanciare. A più di vent'anni dalla mor- ve, e ascoltava certi cantanti e musicisti FANDANGO, pp. 244, €17,50
sovino o di bambini come Flavio Giuliani.
te, la sua fama è pian piano cresciuta. non meno doloroso del passato tornati di moda insieme agli anni Ottan- E mentre si sta ristampando Un soli-
Oggi è ormai un poeta di culto, poeta di ta, viene percepito come uno di loro, uno L’opera comprende «Elisa tario amore, esaurito a poche settima-
«bellissimi doni». Finalmente ricono- trarca e Foscolo, passano per il Leopar- che si sente felice perché «di qui si vede Sansovino» e «Cuore», oltre ad alcune ne dall'uscita, si comincia a pensare a
sciuto, non più soltanto dalla ristretta di del cuore stanco o il Baudelaire del finalmente il cielo» e scrive poesie speri- poesie disperse. Cura il libro un'edizione dei suoi racconti landolfia-
cerchia di amici in cui si è mosso, in «cuore messo a nudo», traversano mentando e ama la bizzarria e un po' di Emanuele Trevi, che ha voluto la ni, probabilmente a cura di Sandro Ve-
quei pochi e magici anni a Roma, tra il l'amato Keats e riposano imprevedibil- ribellione: «Io scrivo di notte, mi suggeri- collaborazione di Flavia Giacomozzi. ronesi, tramite per l'operazione con la
'77 e l'85. Pochi e ricchi anni in cui si è mente negli anni che sembravano più sco che scrivere. Io vivo in quei fogli da- Beppe Salvia nacque a Potenza nel Fandango.
compiuta la sua folgorante apparizio- restii ad accoglierle, diventando nuove. vanti. Mi piacciono bianchi, mi piaccio- 1954 e morì a Roma nel 1985. Nella Dal vento delle contrade lucane, «al
ne, nella poesia di fine Novecento, con Parole raffinate e sapienti, per chi ha no scritti. Mi piace se canta Lydia Lunch capitale trascorse gli anni dal ‘75 alla limitare di neve e foresta», tra volpi e se-
uno stile tutto suo e speciale, impasta- deciso di affidare al «cuore» ogni sal- o Vittoria Spivey». Una ragazza parago- scomparsa: stagioni brevi e ricche, gugi, deve essere giunto a Salvia il sibilo
to di tradizione e freschezza, di irruen- vezza, un cuore che suona, nell'affinità na, con mio stupore, Salvia a Antonia «in cui - ricorda Gabriella Sica - si è incandescente dei versi di Orazio, di Isa-
za scanzonata e grande sapienza. etimologica, come corda, la corda della Pozzi, uniti dallo stesso destino, la stessa compiuta la sua folgorante bella Morra e di Rocco Scotellaro. E dal-
Salvia era un vero umanista dall'in- poesia-lira: «non v'era nulla nel mio leggerezza e lo stesso sorriso quando apparizione, nella poesia di fine la solare luce mediterranea della Sicilia
gegno multiforme catapultato nel mon- cuore è vero, / ma quest'aspra materia non c'è l'ansia. Sembra strano, ma non Novecento, con uno stile tutto suo e materna un'eco di scuola siciliana. È lo
do moderno, con l'inevitabile inadegua- s'avea le sue / parole, e io le ho dette tut- tanto. E mi ritrovo a leggere una poesia speciale, impastato di tradizione e spirito di Salvia e delle sue magnifiche
tezza al vivere quotidiano e l'impazien- te o / anche le ho taciute». E del suo se- di Salvia al femminile, firmata Sansovi- freschezza. Salvia era un umanista lettere musive, in cui l'invocazione clas-
za dei suoi trent'anni e poco più: «Non colo Salvia guarda più a certo Pascoli e no e falsamente datata 24 aprile 1937 e, dall'ingegno multiforme catapultato sica alle Muse e il ricordo degli eroi «de
ha più limite la mia pazienza. / Non ho molto alla leggerezza di Gozzano (con- dopo, una poesia della Pozzi con la stes- nel mondo moderno, con l'inevitabile l'altra età» sono già una commovente
pazienza più per niente, niente / più ri- dividendone la stessa passione per l'en- sa data, quasi in un dialogo a distanza, inadeguatezza al vivere quotidiano». lettera ai posteri: «Questo v'insegno: v'è
mane della nostra fortuna». Scriveva tomologia) più che a Penna, non parti- tra anime affini. arte e sappiatela usare».

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NA

Narrativa straniera Tuttolibri


SABATO 27 GENNAIO 2007
VI LA STAMPA

pire come in tali circostanze la


sopravvivenza sia possibile. Anne Godard “Inconsolabile”,
Tra le ampie sezioni del suo stu-
dio una è dedicata alla crimina- una tagliente storia famigliare
lità, una alla vita notturna, una

IN CANTINA
al cinema, che è tra le maggiori
industrie del luogo.
Il discorso sulla criminalità è
particolarmente notevole. A

IL SEGRETO
quanto pare la convivenza di et-
nie e religioni diverse così carat-
teristica in questa metropoli
portuale affacciata sull’Oceano

E’ TERRIBILE
si mantenne entro limiti di ragio-
nevole tolleranza reciproca fino
ai grandi e sanguinosi conflitti
del 1993, quando iniziò una spira-
le di massacri di musulmani ad
opera di indù (la grande maggio-
ranza), e viceversa. Emerse allo-
ra un partito violentemente na- to della donna di cui narra la vi-
zionalista e antiislamico, e seguì cenda, si nasconde un segreto,
la proliferazione di bande di gan- legato a un’attività clandestina
gstger professionisti, dediti al dei suoi genitori, negli anni della
semplice omicidio di esponenti guerra, svolta in cantina, attivi-
dell’etnia rivale. Mehta intervi- tà di cui la donna, all’epoca bam-
sta più di un pluriomicida; c’è an- bina, non avrebbe dovuto sape-
che chi si è specializzato, a suo re nulla ma che, sia pure confu-
tempo, nel bruciare vivi dei mu- samente e con paura per il mi-
sulmani incontrati per strada, stero che avvolgeva la cosa, lei
«Bombay»: non un atto di accusa, bensì un tentativo di capire come la sopravvivenza sia possibile semplicemente perché tali. Que- aveva intuito. Irène Lindon, del-
sti gangster sono a spasso per- le Editions de Minuit, quando
ché la legge non ha strumenti ha letto il manoscritto ne è rima-
Suketu Mehta Informatissima, umorismo può far pensare a un
giovane e entusiasta Tom Wolfe
contro di loro: occorrono anche
dieci anni per un processo pena-
p
p
Anne Godard
INCONSOLABILE
trad. di Riccardo Fedriga
sta folgorata. Ha percepito il le-
game invisibile tra la storia che
del Subcontinente. le, un giudice ha in media tremi- p il libro racconta e la Storia che
affascinante, allarmante radiografia Il tomo è diviso in più sezioni, la casi da sbrigare, la polizia sa p
p
NERI POZZA
pp.115, €14
sta nelle fondamenta delle Edi-
la prima delle quali mette subito per prima che i delinquenti arre- tions de Minuit.

A BOMBAY
p ROMANZO
le carte in tavola, descrivendo stati saranno rilasciati quasi su- Anne Godard, oltre che scrit-
spassosamente il primo impatto bito. Essa adotta dunque metodi trice, è docente di letteratura al-
del reduce con la città dei suoi ri- altrettanto sbrigativi, leggi i co- la Sorbona. Si è specializzata
cordi, diventata durante gli anni siddetti «incontri», ossia l’elimi- studiando il dialogo in epoca ri-

BRANDE,
della sua assenza la megalopoli a nazione a sangue freddo dei so- GABRIELLA nascimentale. Nel passare alla
BOSCO
maggior densità demografica del spetti in finti scontri a fuoco (ul- creazione narrativa, ha scelto
globo - persino 386.250 (sic!)per- Chi parla nel lungo una forma - il monologo - che si
sone al chilometro quadro in cer- Nella città degli eccessi, monologo-racconto che sroto- presenta però come un dialogo

GANGSTER,
te zone del centro, contro le 436 la per cento pagine una storia tra due soggetti, sdoppiamento
di Berlino. Un giovane povero di un reportage che fa familiare tagliente come una di un’identità persa. In questo li-
cui in seguito Mehta descriverà pensare a un giovane pietra affilata? Tanto dram- bro racconta una vicenda che la
le ambizioni e le illusioni gli trac- matica quanto esemplare, la concerne. Lei scrive vestendo i

BALLERINE
cia su un tovagliolo la sistemazio- e entusiasta Tom Wolfe vicenda narrata è quella di panni di quella madre, e le parla
ne notturna della propria fami- del Subcontinente una donna - Inconsolabile - il
glia. «Io e mio fratello sulla bran-
da... poi, i due fratelli più piccoli time statistiche: 83 gangster am-
cui figlio maggiore si è suicida-
to adolescente. La voce nar-
Una donna che sospetta
sul pavimento. ...I miei genitori mazzati così nel ’99, 74 nel 2000, rante si rivolge al tu di questa di aver causato
in cucina - solo teoricamente se- più di 100 nel 2001). donna: «Niente pane, questa il suicidio del figlio
parata dal resto della stanza. ...- Il capitolo sulla cinelandia in- mattina a colazione, avevi di-
MASOLINO Mia sorella dorme sotto il tavo- dù costituisce la seconda parte menticato di toglierlo dal con- trasforma quel gesto
D’AMICO
lo». Anche se i nuovi ricchi non della zona intitolata «Piacere», gelatore. Il blocco ghiacciato è nel senso della sua vita
Suketu Mehta è nato a smettono di acquistare auto di nella prima parte della quale so- rimasto inutilizzato sul tavolo
Calcutta in un’ampia famiglia di grossa cilindrata, il traffico priva- no i ritratti di alcune dive di ran- della cucina, in bella mostra, come se parlasse a se stessa.
commercianti di origine gujara- to e pubblico procede dappertut- go minore, ballerine delle «beer- muto e irrigidito come te». Il Una scrittura fredda, hanno det-
ti, ha trascorso l’infanzia e la pri- to a passo d’uomo. I servizi prin- houses», che si dimenano com- racconto prende avvio da uno to certi lettori. Io vedo piuttosto
ma adolescenza a Bombay, e poi cipali sono quasi inesistenti, nel- pletamente vestite davanti a uo- dei tanti anniversari del suici- una necessità, dietro a questo
ha vissuto a New York, Parigi, le case anche nuove l’acqua cor- mini che le coprono di rupie, ma dio nella cui attesa, anno dopo romanzo. Molto ha origine in
Londra e in città universitarie rente arriva a singhiozzo, perché che possono lasciarsi convincere anno, la vita della donna or- quel segreto nella cantina della
statunitensi. Adulto, ha sentito gli scarsi acquedotti sono sac- ad andare a letto con loro (le ver- mai trascorre. Ne sono passa- casa d’infanzia. La donna incon-
il richiamo delle origini ed è tor- cheggiati da migliaia di allaccia- gini, dietro un compenso molto ti una ventina, di anni. Gli altri solabile, che sospetta di aver
nato con la moglie e due figliolet- menti abusivi; gli slum non han- alto concordato con le loro ma- tre figli, due femmine e un ma- causato il suicidio del figlio ma
ti a vivere nella brulicante, im- no fognature, e decine di migliaia dri). Campeggiano qui i ritratti schio, sono intanto cresciuti al tempo stesso trasforma quel
p Suketu Mehta possibile Bombay, della cui per- di individui fanno regolarmente i di «Monalisa», bellissima venten- oppressi dal gesto del loro fra- gesto nel senso della sua vita, si
p MAXIMUM CITY lustrazione sistematica è ben loro bisogni all’aperto (le donne ne venuta dalla campagna, della tello più grande, e il marito del- sceglie poi una malattia che pro-
Bombay città degli eccessi presto diventato specialista. Il solo all’alba, quando non ci sono quale Mehta diventa il confiden- la donna se n’è andato. La ri- gressivamente la paralizzerà fi-
p trad. di Fausto Galuzzi suo vasto, informatissimo, affa- passanti che le vedano)... te privilegiato; e di Manoj, che ot- correnza passa nella speranza no a portarla alla morte per sof-
e Anna Nadotti
p EINAUDI
scinante e allarmante studio - as- Malgrado la lista delle ca- tiene il successo travestendosi che qualcuno telefoni, ma or- focamento. In questo modo con-
p pp. 544, €19.50 sai ammirevolmente tradotto renze, di cui questo è solo un da donna e facendosi chiamare mai a distanza di tanto tempo danna tutti intorno a lei al senso
p ROMANZO nell’edizione italiana - è un re- campione molto sintetico, il li- Honey, ma che non vuole cambia- nessuno lo fa più. di colpa. Da questo senso di col-
portage che per capillarità di ri- bro di Mehta non è un atto di ac- re sesso davvero, e col tempo si L’autrice, Anne Godard, ha pa, penso, scaturisce la scrittu-
cerca, spregiudicatezza di giudi- cusa, bensì un tentativo, diverti- sposa con una donna e mette al trentacinque anni. Questo è il ra del libro. La traduzione, ben
zi e anche per non ostentato to, affettuoso e accorato, di ca- mondo un figlio maschio. suo primo romanzo. Nel passa- fatta, è di Riccardo Fedriga.

Aira “Come diventai monaca”, Come diventai monaca si svol- della percezione della vita come congiuntamente, in una sorta
ANGELA
BIANCHINI
ge a Rosario, è narrato in prima viene colta dal bambino: tutta di folle abbraccio, scrittore e
E' appena uscito in ita- persona da un maschietto che vera eppure travisata, dramma- lettore. Potrebbe però, questa
l’iniziazione nevrotica dell’infanzia liano uno dei romanzi dello ha appena compiuto i sei anni, tica e tuttavia umoristica, ora fiumana, portare a una conclu-
scrittore argentino César Aira, ma a momenti, da come raccon- puntualissima ora capovolta. sione, sia pure dibattibile: vale

PER IL BAMBINO Come diventai monaca. Sfoggia


una bella copertina con una
suora giovane che odora un ge-
ta, vede se stesso come una bam-
bina. La famiglia si è trasferita
da poco da Coronel Pringles a
Anzi, vorrei dire, quasi sempre
capovolta: gli incubi dei mesi
trascorsi in una corsia di ospe-
a dire che, chiusa l'iniziazione
nevrotica dell'infanzia, cominci
l'entrata nella vita della scrittu-

DI ROSARIO lato. Diciamo subito che né la


copertina né possibilmente il ti-
tolo (come spiega la nota del
Rosario e il padre, adorato e ve-
nerato dal bambino, lo porta a
prendere un gelato, leccornia
dale in mezzo a bambini affetti
da cianidi alimentari, dominati e
distrutti da un'unica infermiera
ra. E, del resto, un finale simil-
mente aperto, anche se tutto di-
verso, si trova in un altro ro-

FATALE IL GELATO traduttore) corrispondono a


un significato certo.
Tutto è fuorviante nel ro-
che nel luogo di origine non esi-
steva. Fatalità vuole che la palli-
na servita al bambino e tanto lo-
la cui goffaggine «aveva qualco-
sa di sublime» e coadiuvata, per
di più, da una sorta di nana ma-
manzo di Aira che, pure, non ha
nulla a che fare con Come diven-
tai monaca: è Il mago (Feltrinelli,
manzo, di sicuro vi è soltanto il data dal padre, sia marcia, in- ga. L'entrata alla scuola elemen- trad. di Michela Finassi Parolo,
nome dell'autore, tra i più noti e somma, andata a male («Ormai tare con tre mesi di ritardo è al- pp. 140, €9).
i più prolifici della letteratura ar- non potevo più tornare indietro. trettanto misteriosa, perché la Ma Aira è troppo ricco, trop-
p César Aira gentina attuale. Nato nel 1949, a Mi appariva chiaro che l'unica maestra, considerandolo un mo- po inventivo e sovversivo per-
p COME DIVENTAI MONACA Coronel Pringles, nella provin- strada che mi restava, a quel stro, trascura di spiegargli che ché possa essere incasellato in
p trad. di Raul Schenardi cia di Buenos Aires, Aira ha punto, era dimostrare a papà gli altri alunni sanno già legge- una interpretazione sola. Come
p FELTRINELLI scritto fino a oggi una cinquanti- che la cosa che tenevo in mano re. La vicinanza con la madre, è stato detto, egli rappresenta
p pp. 104, €11
p ROMANZO
na di titoli fra saggi, racconti e era immonda»). Di qui ha inizio tutta giocata sull'ascolto morbo- uno degli esemplari di cui è ric-
Comincia così: «La mia storia, la romanzi. Dal 1993, dai due ai la tragedia che coinvolge tutta so delle soap radiofoniche (tra le ca la grande letteratura argenti-
storia di “come diventai mona- quattro libri l'anno, saltando da la famiglia. quali Raccontami nonnina, che ri- na: al tempo stesso, scrittore di
ca”, è cominciata molto presto un genere all'altro, dalla cultura Il vero interesse del romanzo corda, perfino nel titolo, quanto romanzi e scrittore di finzioni,
nella mia vita; avevo appena popolare al pulp alla fiction tele- sta nei blocchi di narrazione che ci offre oggi la nostra televisio- sempre intento a seminare dub-
compiuto sei anni». La chiave del visiva a storie fantastiche, gene- seguono e segnano lo sviluppo ne), andate e venute, sparizioni, bi. E, trovandosi in possesso di
racconto è un gioco lessicale rac- ralmente situate, però, o in un del protagonista: non tanto me- spiate, riconciliazioni. un codice dissacrante, sa anche
chiuso in quelle virgolette sobborgo di Buenos Aires oppu- moria, perché pare che Aira del- Un fiume di eventi, sensazio- rendere esplosiva la realtà di an-
re nella Pampa. la memoria diffidi, ma, piuttosto ni che trascina sempre avanti, tiche situazioni romanzesche.
NA

Il classico Tuttolibri
SABATO 27 GENNAIO 2007
LA STAMPA VII

ebbe vita brevissima). A causa di que- ragazzi vuole essere soltanto amica e,
ste sue caratteristiche, il signor Alcott casomai, rivale, che è bella a modo suo,
era incapace di mantenere la moglie e che non sa che farsene di un ago (di un IL LIBRO
le quattro figlie (Anne, Louisa, Eliza- diamante, di un rossetto, di una padel-
beth e May), e a soli 12 anni Louisa ini- la antiaderente, di un biberon) ed è in-
ziò a pensarci lei, lavorando a man bas- vece bravissima a cavallo, su uno scoo-
sa come cameriera, cucitrice, inse- ter, al volante di un aereo.
gnante. Durante la Guerra Civile si pre-
cipitò a fare l'infermiera volontaria, si UNA COSA FANTASTICA
ammalò di tifo e in seguito a cure sba- Da Gertrude Stein all'ultima modella
gliate fu avvelenata col mercurio, un che sfila in smoking, sono tutte figlie di
avvelenamento lento lento che l'ha uc- Jo. E quindi tutte figlie di Louisa May,
cisa sì, ma molti anni dopo, nel 1888, che fino a un certo punto si identifica
quando aveva 56 anni. Ma l'ha vera- quasi totalmente con la sua eroina. Fi-
mente uccisa il mercurio? Qualcuno, no a un certo punto, perché poi succe-
ad esempio la sottile indagatrice di de una cosa insolita e fantastica: se di
scrittrici Barbara Lanati, trova molto solito le autrici concedono ai loro alter
ego letterari tutto ciò che loro, nella vi- LOUISA MAY ALCOTT
sospetta la morte di Louisa May, avve-
nuta esattamente due giorni dopo quel- ta vera, non possono avere, tra Louisa I quattro libri
la del padre, ovvero dell'unico uomo da May Alcott e Jo March le parti si inver- delle Piccole donne
lei amato, il quale morendo l'aveva cal- tono, e la ragazza di carta è costretta, traduzione di
damente pregata di raggiungerlo al per pressioni editoriali, a sposarsi e di- Daniela Daniele, Luca Lamberti
più presto. Noi invece ci lasciamo in- ventare madre, mentre la sua autrice EINAUDI, pp. XXII-1116, €16,8
mai si sposerà, e candidamente, nel
Alcott Impegnata, avversa alle nozze,
cantare dal fatto che la Alcott è sepolta Louisa May nacque nel 1832 da un
nel cimitero Sleepy Hollow di Con- corso di un’intervista, spiegherà così il
proprio zitellaggio: «Non mi sono spo- padre idealista, riformista, antirazzista,
cord, Massachusetts, e così la immagi-
eppure emblema “rosa” per adolescenti sata perché mi sono innamorata di un creatore della prima scuola mista per
niamo come un fantasma autunnale
raccontato da Tim Burton, in un film sacco di belle ragazze, e mai, assoluta- bianchi e neri che mai sia esistita (e che
ancora da girare. mente mai, di un uomo». ebbe vita brevissima). A causa di
La scrittrice condurrà davvero l'esi- queste sue caratteristiche, il signor

QUELLE PICCOLE L’EROINA NUOVA


Ma alla fine? Detto tutto e letto tutto,
cosa ci resta di Louisa May Alcott? Ci
stenza che desidera, libera e indipen-
dente, mentre Jo finirà circondata da
figli, nipoti e trovatelli assortiti, tutti
Alcott era incapace di mantenere la
moglie e le quattro figlie. A soli 12 anni
Louisa iniziò a pensarci lei, lavorando

DONNE NON FANNO restano sempre e solo, naturalmente,


le piccole donne. E in particolare ci re-
sta Jo, in cui la Alcott ha ritratto se
riuniti a Plumfield, la scuola che negli
ultimi due romanzi della serie incarna
gloriosamente i sogni falliti del signor
come cameriera, cucitrice, insegnante.

UNA FEMMINISTA
Alcott. Ma non è soltanto Jo a rappre-
stessa, così come le altre tre sono ispi- sentare un ideale femminile tutt'altro
rate alle sue vere sorelle, e molte circo- scelta, e mai avrebbe commesso lo
che convenzionale: anche le altre sorel- sgarbo di considerare una scrittrice
stanze, se non fatti, del romanzo sono le, figlie e nipoti March fanno scelte au-
presi dalla vita degli Alcott . Proprio di più realizzata di una mamma a tempo
tonome e personali: c'è l'attrice, la pit- pieno.
recente, Jo è tornata nell'ennesima trice, il medico. E certo, ci sono anche
STEFANIA no al tuo destino. Adesso ci prova an- Ma non è per il pensiero libero e pro-
BERTOLA versione, una nuova incarnazione tut- le casalinghe, le madri devote, le in- fondo dell'autrice che ancora oggi le
che l'Einaudi, a rimetterti al tuo posto ta italiana che sta avvincendo milioni stancabili cuocitrici di biscotti, tutte di- tredicenni con l'iPod si incantano sulle
La fama va per i fatti suoi, e nella storia della letteratura: un severo di telespettatori: ha la bella faccia di scendenti dalla capostipite Meg, la so-
della verità non gliene importa niente. tomo grigio e poderoso riunisce I quat- sorelle March. Loro, come noi, succhia-
Carlotta Tesconi, la Titti di Racconta- rella saggia, la prima a sposarsi, quella no le pastiglie al limone di Amy, metto-
Acchiappa una persona e la fissa all'im- tro libri delle piccole donne, ovvero Picco- mi, la fiction in onda su Rai Uno. Che sempre confinata tra cucina e salotto.
maginario universale in base a emozio- le Donne, Piccole donne crescono, Piccoli no i guanti spaiati di Meg, si innamora-
cos'è, Titti, se non una Jo? Adolescen- Ma proprio in loro sta la grandezza me- no del romantico Laurie, piangono, tan-
ni, capricci, o particolari, o equivoci. Uomini e I ragazzi di Jo, preceduti ap- te negli Anni 60, circondata da donne no immediatamente evidente della Al- to, quando muore Beth. Loro, come
Sei una scrittrice molto impegnata nel punto da un'introduzione che dovreb- di stampo tradizionale, sospinta verso cott: perché Meg e Daisy e le altre nel noi, sono affascinate da quelle protago-
sociale, ardentemente femminista, av- be spazzar via gli ultimi dubbi. Daniela il matrimonio, Titti vuole studiare, vuo- ramo casalinghe lo sono per scelta, per- niste così vive e divertenti, ma anche
versa al matrimonio e forse anche, Daniele ci racconta con esauriente pre- le essere indipendente e non vuole as- ché gli piace, perché questo è quello dal mondo perduto dell'Ottocento, del-
chissà, un filo gay? Bene, resterai stam- cisione la vita e il pensiero della Alcott, solutamente sposarsi. Eccola lì, ancora che desiderano fare, esattamente co- la neve, del Natale con i mandarini, dei
pigliata nei secoli dei secoli come em- e ce la svela in tutta la sua potenza. lei, l'eroina nuova che Alcott ha regala- me Jo vuole scrivere, Amy dipingere, balli tra vicini di casa. E forse preferi-
blema del romanzetto rosa per adole- Louisa May è nata nel 1832 da un pa- to alla letteratura, al cinema, alla televi- Nan diventare medico. Amorevole os- scono comprarsi Piccole donne nell'edi-
scenti. Non puoi farci niente, Louisa dre idealista, riformista, antirazzista, sione, alla moda, allo spettacolo: la ra- servatrice di donne, Alcott si rendeva zione sgargiante venduta su una banca-
May Alcott, e neanche diecimila saggi creatore della prima scuola mista per gazza maschiaccio, quella che vuole i conto che ogni scelta è legittima e ha lo rella del Lungomare, senza introduzio-
e mille dotte introduzioni ti sottrarran- bianchi e neri che mai sia esistita (e che pantaloni, che si taglia i capelli, che dei stesso valore, purché sia, appunto, una ne, e con tante illustrazioni colorate.

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Mi piaci da morire Cercasi amore Il club erotico Il club degli innamorati
«Un “treno di panna” dei nostri tempi, disperatamente del martedì «Spassosissimo e intelligente.»
dai toni più leggeri, simpatico e con marcate «È possibile tuffarsi in un mare di felicità «Quando Lisa Beth Kovetz ha scritto Il club Vanity Fair
aspirazioni da grande schermo.» se i genitori remano contro? La scrittrice erotico del martedì era in vena di erotismo. «Un’amabile comicità surreale.»
Sergio Pent, Tuttolibri Federica Bosco giura di sì.» Unitevi al club e buon divertimento!» The New York Times Book Review
«Arriva, finalmente, un libro italiano Cosmopolitan Sidney Sheldon «Una farsa surreale e dal ritmo serrato,
spiritoso, scritto benissimo, sottile, colto «Una scrittura caustica, brillante «Delizioso... Chi avrebbe mai pensato sul sesso, sulle paure, sulla seduzione
e allo stesso tempo popolare [...] della galassia rosa. che scrivere e leggere di peccatucci sessuali e sullo stalking a Manhattan...
Vorrei addirittura fare un film da questo Arrivare all’ultima pagina quasi dispiace.» potesse essere così catartico e costituire il più divertente e il più riuscito romanzo
stupendo romanzo generazionale.» Il Giornale una tale affermazione di vitalità?» di Amanda Filipacchi.»
Enrico Vanzina Kirkus Reviews Bret Easton Ellis, autore di American Psycho

ANAGRAMMA n. 7 (192 pp.). € 7,90 ANAGRAMMA n. 19 (256 pp.). € 9,90 ANAGRAMMA n. 27 (320 pp.). € 9,90 ANAGRAMMA n. 29 (288 pp.). € 9,90

W W W . N E W T O N C O M P T O N . C O M
NA

Storie Tuttolibri
SABATO 27 GENNAIO 2007
VIII LA STAMPA

documento invitta gli aveva con- in via di trasformazione, incon-


sentito di scoprire, dalle perife- tra la proposta di Pole, Valdès,
rie, nella ricostruzione di alcuni Carnesecchi. Porta la lezione spi- LONTANO E VICINO
fondamentali processi dell'Inqui- rituale valdesiana in un crocevia ENZO
sizione, il meccanismo che stava fra ducato di Milano e Venezia, BIANCHI
creando, dopo i papati rinasci- come la diocesi di Bergamo. Non

LA SORELLA
mentali, quella politica della re- a caso la sua esperienza è difesa
pressione che gli storici del Sette- dal patriziato della Dominante e
cento avevano ribattezzato Con- braccata dall'Inquisizione.

DEI “SEMPLICI”
troriforma. In realtà poco dopo Due termini tornano di moda,
che Delio Cantimori aveva sco- scombinando un morbido disci-
perto gli eretici italiani c'era sta- plinamento: il controllo del papa-
to un fatto nuovo: uno studioso to da parte di ordini che domina-
tedesco, monsignor Hubert Je- no cultura e strumenti repressi-
din, destinato a sottolineare la vi, quali domenicani e francesca- La fondatrice dell’Eremo francescano a Campello sul Clitunno,
centralità del Concilio di Trento, ni, accanto a nuovi, come gesuiti una delle esperienze più limpide di vita evangelica del ’900,
aveva lanciato una sfida, nel e teatini: Riforma e Controrifor- in dialogo con Buonaiuti e Mazzolari, Schweitzer e Gandhi
1946, raccolta in Italia: Controri- ma. Soranzo non è un eroe mora-
forma o Riforma cattolica? le lineare, ma un testimone di
Il maggiore studioso di ereti- una vicenda che tocca un grup-
ci come precursori della moder- po, da Pole al cardinal Morone, a
nità degli utopisti, Cantimori, Carnesecchi. I processi sono qua-
aveva accettato il terreno con si simultanei, anche se i risultati
una dolorosa torsione. Una par- diversamente drammatici. Ac-
te dei suoi allievi anche laici furo- cetta l'abiura, ma resta legato al-
no orientati a studiare la rifor- le idee riformate, come progetto
ma cattolica, spostando l'atten- alternativo di chiesa, che aveva
zione dagli eretici ai vescovi ri- avuto altre territorialità, da Fer-
formatori. Il mondo cattolico, rara, a Napoli, a Viterbo. La mor-
che aveva un'egemonia pratica te pietosa lo sottrae all'Inquisizio-
sul terreno politico, ma non intel- ne. Il titolo parla di riformatore

C
Il vescovo Soranzo fu «vittima» della Controriforma
lettuale, cercava un terreno «ri- ed eretico e si riferisce al vesco- i sono figure che van- autentica o anche solo di un'
formatore» da contrapporre ai vo, ma il sottotitolo esplicita che no accostate in pun- amicizia schietta e fedele. Non
Soranzo La figura cinquecentesca laici. Non a caso la stagione della
Riforma cattolica coincise con
si tratta di Riforma tout court all'
interno della Chiesa. E' un ritor-
ta di cuore, senza fa-
re rumore, per non
sorprendono neanche le diffi-
denze e le difficoltà che dovette
gli aspetti più felici del centro si- no indietro o una fuga in avanti? turbarne la limpidez- incontrare da parte della Chie-
“riscoperta” da Massimo Firpo nistra, quando i cattolici, anche In realtà è l'esplicitazione di za e non offuscarne la traspa- sa che faticava a coglierne il re-
sul terreno della scuola, avevano un percorso creativo. La conclu- renza. Una di queste è Sorella spiro ecumenico e il soffio di li-

VESCOVO
abbandonato la difesa ostinata sione, che parla di un Cinquecen- Maria, «la Minore», fondatri- bertà rigenerante. Eppure, a di-
di quella privata religiosa. to riformato e riformatore (rial- ce dell'Eremo Francescano a stanza di quarantacinque anni
Perché questo discorso sul lacciandosi a Venturi), è destina- Campello sul Clitunno, una dalla sua morte, sono più vere
passato prossimo? Perché oggi i ta a suscitare polemiche, ma ria- delle esperienze più limpide di che mai le parole con cui si acco-

ED ERETICO
laici sono nuovamente alla dispe- pre il terreno per una Controri- vita evangelica del XX secolo, miatò da lei p. Vannucci: «Gra-
rata ricerca di cattolici illumina- forma che ha dentro tante cose, dove condusse con alcune so- zie per averci guidati ad amare
ti, ma non dei loro miti fondativi. relle una vita di nascondimen- la pura semplicità, il silenzio, il
A un certo punto i vescovi rifor- Accetta l’abiura, ma to e nel contempo di straordi- rispetto delle cose e delle crea-

LA RIFORMA
matori avevano sostituito gli esu- nario irradiamento, di solitu- ture, la gratitudine verso ogni
li. Il terreno nuovo era quello del- resta legato al progetto dine e di intensa comunione essere, la croce e il patire no-
la modernizzazione e i cattolici alternativo di Chiesa, con tutte le creature. Ed è con stro e di tutti. Grazie per averci
volevano parteciparvi con creati- questa discrezione rispettosa, mostrato che nella fedeltà sem-

REPRESSA
vità retrospettiva. la morte pietosa lo unita al desiderio di rendere plice e assoluta al Signore Ge-
Il lavoro filologico di Firpo sottrae all’Inquisizione partecipi altri di un tesoro na- sù, la fede dell'Oriente e dell'Oc-
era un fastidioso ostacolo alla li- scosto nelle colline dell'Um- cidente, la chiesa di Roma e tut-
nearità di un progresso guidato non solo un dolce ed ordinato di- bria, che sono usciti recente- te le chiese possono incontrarsi
non più dagli stati, ma dalla chie- sciplinamento con modernizza- mente due volumi: il primo (Il nell'unità dell'amore. Grazie
sa, dalle chiese, dal religioso di- zioni parallele. In tempo di crisi canto dell'allodola, a cura di per aver ridato vita alle parole
ventato una categoria come il dello stato gli storici cattolici (e Paolo Marangon, Qiqajon, pp. essenziali del cristianesimo».
GIUSEPPE politico. Era il riemergere della anche laici) hanno cercato dispe- 280, €16) raccoglie una scelta Sì, in Sorella Maria vi è una
RICUPERATI
Riforma nel cuore della Chiesa. rate alternative (la corte, la nobil- della corrispondenza intercor- genialità spirituale creativa,
Il segreto di Massimo Gli eretici cessavano di essere tà, la modernizzazione ecclesia- sa tra Sorella Maria e p. Gio- una nuova interpretazione del-
Firpo è non solo di aver avuto a esuli, nicodemiti, o creativi resi- stica o ancora quella che la sto- vanni Vannucci, frate servita la vita cristiana, una profezia se-
disposizione grandi maestri, a dui di culture del passato; diven- riografia tedesca ha vissuto co- che darà poi vita all'eremo del- gnata dalla pura semplicità
partire da Franco Venturi, ma di tavano intellettuali, cenacoli, me «giustizializzazione della giu- le Stinche; il secondo (Maria- evangelica. Le pagine di Borgo-
aver vissuto un avvio «murato- gruppi che proponevano non so- stizia»). Ma resta il fatto che sen- no Borgognoni, Sorella Maria. gnoni, frutto di anni di sapiente
riano». Non c'entra il modello re- lo un concilio diverso, ma un dia- za la dura modernizzazione degli Selvatica e libera in Cristo, Cit- lavoro e di frequentazione con
ligioso, ma soprattutto il passag- logo propositivo con la Riforma. stati, ripensata e resa irenica da tadella, pp. 192, €14,80) rico- l'Eremo di Campello e con
gio dall'erudizione all'interpreta- Firpo ha posto un problema affa- utopisti e riformatori (e da cri- struisce con acume e con pro- quanti lì hanno trovato ristoro
zione. Dopo un'ottima tesi di lau- scinante, coinvolgendo due pit- stiani illuminati come Muratori) fonda partecipazione la figura e consolazione, ne ripercorrono
rea, trasformata in un libro, sull' tori come il Pontorno e Lotto e la modernizzazione della Chiesa di questa donna intessuta di il pensiero e il vissuto, facendo-
eretico Pietro Bizzarri, il giovane due contesti diversi, non a caso avrebbe fatto dell'Italia l'isola fe- vangelo e dotata di finissima ne emergere tutto il valore di te-
p Massimo Firpo Firpo aveva scelto la via di offrire con tradizioni repubblicane in lice e separata dell'autocensura interiorità. stimonianza evangelica per i no-
p VITTORE SORANZO un'attenzione sistematica e già via di trasformazione (Firenze) e della crisi della scienza. Non è il Non sorprende che dalla so- stri giorni: davvero solo la sem-
VESCOVO ED ERETICO interpretativa, ma ancora impla- e di scontro con Roma (Vene- ritorno di una tesi gobettiana sul- litudine silenziosa dell'eremo plicità di cuore dei piccoli può
p LATERZA cabilmente filologica, alle fonti. zia). L'ultimo libro è dedicato ad la mancata Riforma. E' la testi- Sorella Maria abbia intreccia- penetrare e svelare il mistero
p pp. 540, €48
p STORIA
Va detto che egli lavorava in tem- un vescovo di cui non a caso ave- monianza che una Riforma pre- to legami, diretti o epistolari, del regno, tesoro sepolto nel
pi lontani, quando l'Archivio del- va pubblicato il processo. sente anche in Italia fu duramen- con uomini come Ernesto campo che solo chi ha il cuore
la Congregazione della Fede Vittore Soranzo, di famiglia te repressa da un papato dell'in- Buonaiuti e don Primo Mazzo- largo, chi si sa e si confessa «mi-
(Santo Uffizio e Indice) era pre- patrizia veneziana, legato a Pie- quisizione. Di questo l'itinerario lari, Albert Schweitzer e Gan- nore», chi conosce la ricchezza
cluso agli studiosi... Nonostante tro Bembo, quindi ad un cardina- triste, quasi tragico e umano di dhi, accanto a tanti altri «sem- della gratuità, può dissotterra-
questo ostacolo, una scienza del le del papato rinascimentale, ma Soranzo è documentazione. plici» alla ricerca di una fede re e condividere.

Oro alla Patria Furono le donne quel loro gesto i loro uomini alle non inferiore al miliardo e mez- di, con una circolare alle prefet-
GIORGIO
BOATTI
guerre fasciste. zo: in realtà costerà una media ture, scoraggia il proseguimen-
Visto che si rivelò un Il 2 ottobre del 1935 Mussoli- di un miliardo al mese. Tuttavia to di questo tipo di iniziative. Ma
a sostenere le guerre del fascismo successo travolgente, l'idea fu ni era apparso al balcone di pa- l'indicazione a colmare le ingen- dopo pochi giorni a Roma il ven-
naturalmente attribuita a Mus- lazzo Venezia per annunciare a ti spese militari con un diretto e to cambia. Si intuisce come la vo-

CARO DUCE solini. In realtà, come spiega Pe-


tra Terhoeven in Oro alla patria,
la prima a proporre di contribui-
tutti gli Italiani l'inizio delle osti-
lità e il rifiuto di ogni composizio-
ne diplomatica della crisi inter-
volontario apporto da parte de-
gli italiani, e soprattutto col do-
no dell'oro nuziale, non venne af-
glia di coinvolgimento bellico,
espressa dal basso, e da parte di
moltissime donne, possa tradur-

PRENDITI re alle spese della campagna


d'Etiopia del 1935 donando le fe-
di nuziali, vale a dire l'unico og-
nazionale. La Società delle Na-
zioni, successivamente, condan-
nava l'Italia come Paese aggres-
fatto dall'alto. Furono proposte
come quella giunta da Borgo
San Dalmazzo, e raccolte spon-
si in una formidabile campagna
di sostegno al regime. La regina
Elena decide di partecipare alla

LE NOSTRE FEDI getto d'oro posseduto nelle fami-


glie italiane più povere, fu una
donna di Borgo San Dalmazzo,
sore e deliberava che fosse sotto-
posta all'embargo sulle armi e a
sanzioni economiche.
tanee avvenute in altre località,
a crearne le premesse.
cerimonia all'Altare della Patria
che il 18 dicembre 1935 sancisce
il dono delle fedi da parte di mi-
una località del Cuneese. Sugge- Gli oneri prevedibili dell'im- LA MEDAGLIETTA DI CROCE lioni di donne italiane. Ma anche
rendo, in una lettera del 10 otto- presa bellica erano già stati all' Inizialmente, le gerarchie si di- figure di spicco dell'opposizione
bre al segretario del Pnf Stara- origine di alcuni provvedimenti mostrano prudenti. Petra Te- liberale - da Croce ad Albertini a
p Petra Terhoeven ce, di dare «oro alla Patria» in presi dal governo di Roma a set- rhoeven mette in luce alcuni Vittorio Emanuele Orlando - do-
p ORO ALLA PATRIA cambio di una sobria vera d'ac- tembre. Oltre all'aumento di al- aspetti poco noti. Ad esempio co- nano in quei giorni, in sostegno
Donne, guerra e propaganda nel- ciaio, Olga Rossignolo Giordano cune tasse (bollo sul registro e me i vertici di regime - con la so- alla guerra, la loro aurea meda-
la giornata della Fede fascista si inseriva con inconsapevole sugli affari) era stato predispo- la eccezione di Farinacci - guar- glietta di senatori. È un fiume
p trad. di Marco Cupellaro
p il Mulino, pp. 393, €25
semplicità negli scenari della sto un prestito - patriottico sì, dino con diffidenza alle prime d'oro, quasi trentasei tonnellate,
Sostiene l’autrice: «Non fu la de- grande politica in rapidissima ma che comunque remunerava donazioni spontanee, davanti al- che confluisce nella Regia Zec-
terminazione del governo centra- evoluzione dopo la decisione fa- con una rendita del 5% i sotto- le quali il vice-ministro Dino Al- ca: equivale secondo le prime sti-
le a imporre la raccolta dei metal- scista di attaccare l'Etiopia. Ma, scrittori - che consentì di racco- fieri scriverà addirittura: «Il Du- me a poco meno di mezzo miliar-
li preziosi a una popolazione ri- al tempo stesso, esprimeva ele- gliere qualcosa come otto miliar- ce non crede di accettare per- do di lire. Saranno sufficienti
luttante. L’impulso iniziale ven- menti fortemente simbolici, ben di di lire dell'epoca. Ottimistica- ché non siamo ancora in così dif- per coprire le spese dell'impre-
ne piuttosto da iscritti e simpa- sottolineati nel libro della Terho- mente si era previsto che l'inte- ficili condizioni come qualcuno sa di Etiopia giusto per una deci-
tizzanti del partito». even, di adesione al regime. Le ra campagna di conquista dell' vorrebbe far credere». Il mini- na di giorni, o poco più.
donne italiane donavano con Etiopia avrebbe avuto un costo stro degli Interni, Buffarini Gui- gboatti@venus.it
NA

La ricorrenza Tuttolibri
SABATO 27 GENNAIO 2007
LA STAMPA IX

Il saggio
di Avishai
sazione di «esubero», articola-
re con le parole il presentimen-
rituali ci impongono, ma ciò che
i nostri neuroni ci dettano. A li- Amico di Levi Il suo “Mauthausen”
Margalit to di un troppo che fa sbiadire. vello collettivo, questa significa
«Etica della Che cosa? Come si fa a far sbia- che la memoria artificiale - crea- anticipò “Se questo è un uomo”
memoria» dire il nero impenetrabile di ta dalla ricorrenza - chiama un

VASARI
in uscita quella storia? Di quei morti sen- movente diverso dalla morale in
dal Mulino za voce? In fondo a tutto ciò, al- sé. Non dobbiamo ricordare per-
sostiene che le perplessità che vengono dal ché ciò è giusto, bensì inevitabi-
ricordare, constatare quanto la ritualità le. Questa inevitabilità sta ripo-

IL PRIMO
in sé, connaturata in ogni cerimonia sta in un nucleo emotivo, indefi-
non è «giusto», sia inadeguata alla memoria, a nibile. Margalit aiuta a riflettere
bensì questa memoria, c'è una do- sulla memoria come condivisio-
«inevitabile» manda ancora più bruciante. ne sentimentale. In questo sen-

TESTIMONE
Persino tabù, in giorni come so, la strada è stata aperta da
questi. A che serve, veramente, Martha Nussbaum con L'intelli-
ricordare? Ha un senso? genza delle emozioni (il Mulino,
Il libro di Avishai Margalit, 2004, pp. 868, €45): una filoso-
Etica della memoria, aiuta a de- fia del sentire, invece del sape-
clinare queste domande. Le sfi- re. O meglio, del conoscere at-
la dall'indicibile. Le trasforma, e traverso il sentire. Il ricordo del-
più che mai in giorni come que- le emozioni non dovrebbe esse- BRUNO Ora, dell’Aned, sono il presiden-
QUARANTA
Shoah Una domanda tabù: a che sto, da scabrose in necessarie.
Siamo tenuti a ricordare - e in
re l'effetto, ma la causa prima
della memoria: essa, in quanto Già nel cognome vi è
te onorario».
Tra coloro che ritrovarono la
particolar modo fuori dai para- immedesimazione nel passato, è qualcosa di rinascimentale, di strada di casa, Primo Levi: «Non
serve ricordare? Ha un senso? metri religiosi? La memoria non un elemento centrale nell'identi- vasto, una passione civile lunga esitai - quando mi parve giusto -
è necessaria. O per lo meno, lo è tà ebraica. Il ricordo dell'Esodo ormai novantacinque anni. Bru- a dissentire da lui. Affermava,

LA MEMORIA
non più dell'oblio. E' una cono- dall'Egitto è celebrato nella Pa- no Vasari è una memoria intre- per esempio, che erano soprav-
scenza non del passato in sé, ma squa come una vera e propria ri- pida, mai arresa, mai inceppa- vissuti i peggiori. E invece no.
che ci proviene dal passato. Non visitazione sentimentale guida- ta, della Shoah. Nel lager vi finì Non pochi salvati appartengono
è detto che la conoscenza sia for- ta dal precetto non tanto di ri- nel 1944, uscendone nel maggio alla schiera dei migliori. Mi die-

NON E’
mativa, può risultare anche de- cordare quanto di «fare come se successivo. In agosto pubblicò, de ragione».
leteria: come disse Primo Levi, fossimo noi, in prima persona, obbedendo a un imperativo ca-
il fatto che sia accaduto non limi- ad uscire dall'Egitto». tegorico, Mauthausen bivacco LE SS A MILANO
ta, anzi moltiplica le probabilità Ma quanto è possibile condi- della morte (Giuntina), la prima Sul treno piombato, Bruno Va-

MORALE
che ciò accada di nuovo. Ram- videre una memoria che ti re- testimonianzasulla follia nazifa- sari non salì perché ebreo. «Vo-
memorare il passato è un impe- spinge come quella della Shoah? scista, una «cronaca» dove tut- levo ad ogni costo entrare nella
rativo, uno strumento, un detta- L'orrore genera una repulsione to è necessario. Se questo è un uo- Resistenza. Sarà Cosatini, il se-
to identitario. Può diventare an- istintiva, un rifiuto dettato dall' mo di Levi uscirà solo nel 1947, gretario di Parri, a offrirmene
che una feroce potenzialità: impulso di sopravvivenza - fisica per i tipi di De Silva, la casa edi- l’occasione. Ma una spia sporcò
quella di riportarlo in vita. Ciò ed emotiva. Come quando ci sco- trice di Franco Antonicelli. il mio battesimo. Le SS mi cat-
non significa, beninteso, che il stiamo di scatto da una fiamma. Vasari-Levi, una tenace ami- turarono davanti al cimitero di
ne preso in considerazione: le ini- giorno della memoria ci assicuri Il giorno della memoria, invece, cizia, rammentando, giorno do- Milano, dove avrei incontrato
ziative si moltiplicano in cerca di il ritorno di quel passato oggi ri- fa dell'esuberanza di manifesta- po giorno, quell’agonia. Levi, un gruppo di partigiani emilia-
un «non ancora detto», «non an- evocato con tanto slancio collet- zioni una forma di rassicurazio- suggellando un comune desti- ni. Recluso a San Vittore, rag-
cora mostrato». tivo. Ma non illudiamoci troppo ne collettiva. La condivisione no, dedicherà a Vasari, a B.V., giunsi quindi il lager».
Scuole ed enti locali s'inge- sulla portata educativa tout s'innesca non con il passato ma una poesia, nel 1984: «Since E venne la Liberazione. Da
gnano per contrastare lo spet- court di questa iniziativa globa- nella celebrazione del medesi- then, at an uncertain hour, / Do- Mauthausen a Salisburgo e Mo-
tro della ripetizione - ferma re- le. Non diventiamo più buoni mo, che per contro sfuma dietro po di allora, ad ora incerta, / naco, a Höchst, vicino al lago di
stando la necessità di «fare qual- per il semplice fatto di ricorda- il sipario dell'evento - invece di Quella pena ritorna, / e se non Costanza, a Innsbruck, dal Tiro-
cosa». Anche gli editori hanno re. O di indurre scolari e lettori, tornare fra noi. trova chi lo ascolti / Gli brucia lo a Bolzano, a Milano. A Torino.
ormai assunto questa ricorren- visitatori di mostre e spettatori, Parlandone così tanto, è co- in petto il cuore». La convalescenza, il diario detta-
za come una rituale scadenza a ricordare la Shoah. me se si stemperasse quella che to alla moglie, l’indimenticabile,
nel loro calendario di uscite. è la natura più densa e più scura STORIA DELLA DEPORTAZIONE spartano pranzo a Roma con

p Avishai Margalit
Terminata la profusione natali-
zia arriva puntuale la serie di li-
Un eccesso di mostre, e più tremenda, di quel passato:
la sua ineffabilità. La certezza
A che punto è l’ascolto? Nella
casa torinese, dominante la pit-
Ferruccio Parri, da azionista a
azionista, il lavoro, all’Eiar, poi
p ETICA DELLA MEMORIA bri dedicati alla Shoah. Analisi libri, iniziative che le parole sono insufficienti, tura infuocata di Carlo Levi, Rai, quando presidente era Artu-
p
p
trad. di Valeria Ottonelli
IL MULINO
storiche, testimonianze sempre scolastiche: basterebbe le immagini opache, i numeri tutto è ancora qui, tutto è anco- ro Carlo Jemolo, sino a raggiun-
più in bilico sull'attendibilità del inadeguati. Tutto ciò non è nul- ra presente, il tempo dei ricor- gere la vicedirezione generale.
p pp. 175, €13
passato. I sopravvissuti ci lascia- leggere Primo Levi la di nulla, al confronto con il si- di è di là da venire, se è vero Vasari è un borghese di una
p SAGGIO
no per delle ragioni dettate non per sapere e sentire lenzio di tutti quei morti, l'orro- che i ricordi cominciano con le borghesia rara, sospesa fra cul-
da loro né da noi ma dalla natu- re imperdonabile di quello che cicatrici. «La speranza è nel- tura e politica, come sollecita-
ra stessa: le loro memorie sono Che la memoria di per sé non hanno sofferto. l’opera. E’ vicina al traguardo va Norberto Bobbio (carissimo
sempre più rare. Al loro posto sia morale è il perno intorno al Lo sappiamo sin troppo bene la Storia della deportazione po- confrère sotto la Mole, con
ELENA ecco incursioni romanzate, sto- quale ruota l'argomentazione di noi che siamo figli della Shoah, litica dall’Italia ‘43-‘45, che ho Alessandro Galante Garrone: i
LOEWENTHAL
rie di storie, beffardi e improba- Margalit. «La memoria suscita nati a un passo di tempo da quel fortissimamente voluto. L’ha carteggi sono custoditi nell’Isti-
Il giorno della memoria bili capovolgimenti di destino. vendetta tanto spesso quanto buco nero, sopravvissuti perché diretta Brunello Mantelli. Vi tuto piemontese per la Storia
si fa una presenza sempre più in- Man mano che la distanza nel suscita riconciliazione, e la spe- questa è la nostra condizione an- hanno collaborato trenta stu- della Resistenza).
vadente. E' diventato ormai una tempo aumenta, le vicende di- ranza di raggiungere una catar- che se siamo arrivati dopo. Di- diosi, anche stranieri. Nicola Una borghesia superiore,
stagione carica di eventi e paro- ventano sempre più complicate: si attraverso la liberazione dei stanti un'eternità e un'infinità Tranfaglia ha garantito il pa- che discende per li rami mitte-
le, una vera e propria sfida alle arabeschi del passato. ricordi potrebbe rivelarsi un'il- da quella storia. Questo solo sap- tronato dell’Università». leuropei, quel cuore della Mit-
potenzialità innovative di cui è Pensare che basterebbe leg- lusione… Nel corso dei capitoli piamo: che mai riusciremo a Un’impresa che allunga le teleuropa che è Trieste, dove
capace questo mondo mediati- gere Primo Levi per sapere - e giungerò alla conclusione che, comprenderla. Non nei suoi trat- radici nel campo di Mauthau- Vasari nacque nel 1911, dove
co: che cosa si potrà mai inventa- sentire - tutto. Qualche pagina, sebbene si dia un'etica della me- ti storici, nella cronaca dei fatti. sen. «Spariti i tedeschi, arriva- avrà come «maggiore», al li-
re di nuovo per ricordare ciò che basterebbe. Invece, questa ri- moria, nella memoria c'è ben po- No, non in questo. Piuttosto, è la ti gli americani, in attesa di tor- ceo, Giani Stuparich, l’autore
è già stato? Il paradosso è ovvio, dondanza di materia - sia essa ca moralità». La nostra espe- consapevolezza dolorosa, a volte nare in Italia, di riascoltare nel- del risorgimentale Ritorneran-
implicito in questa domanda. La in forma di mostra documenta- rienza individuale ci dice che straziante, di non poter capire la voce commossa e festosa di no, fra «coscienza e libertà».
sfida alla monotonia della ricor- ria, novità editoriale, iniziativa memoria e oblio sono impulsi in- quel dolore e quello strazio che coloro che ci avrebbero accol- «Che cosa mi manca di Trie-
renza è davvero ardua, eppure si scolastica - finisce per diluire. controllabili: ricordiamo e di- ci stanno appena alle spalle, da to la voce della Patria, strin- ste? L’aria marina mista con
direbbe che la resa sia un atto Che cosa? Difficile dirlo. Diffici- mentichiamo non ciò che la no- cui un soffio di tempo e un abisso gemmo un patto. Sarebbe nata l’aria del Carso, le passeggiate
ignominioso. Il silenzio non vie- le dare un oggetto a questa sen- stra morale o i nostri bisogni spi- scuro e muto ci separano. l’Associazione ex deportati. con la compagna liceale...».

ALTRI TITOLI
Tra i libri che rischiarano il giorno per Donzelli (pp. 278, €21,50).
della memoria, «Il piccolo Adolf Garzanti ripropone, di Elie Wiesel,
non aveva le ciglia» di Helga il romanzo «Dopo la notte» ( pp.
Schneider, l’autrice di «Il rogo di 275, €9). Tra i temi: l’assenza e la
Berlino», per Einaudi (pp. 194, ricerca di una patria, la necessità e
€9,50). E’ la storia di una madre il fascino del nomadismo, la lotta
che reagisce alla lucida follia del tra l’oblio e la memoria. Il
regime nazista. Melangolo offre la testimonianza
Sempre da Einaudi, «I Kapo di della francese Denise Holstein
Auschwitz» (pp. 156, €10) di «Non vi dimenticherò mai, bambini
Charles Liblau, ebreo e militante di Auschwitz (pp. 144, €10). Da
comunista nella Polonia degli Anni Sironi, «Baracche, appunti di
Trenta, scampato alla morte di prigionia 1944-45», di Alessandro
lager (prefazione di Enzo Traverso, Dietrich (€14,50), la storia vera di
edizione italiana a cura di Frediano uno «schiavo di Hitler», deportato
Sessi, autore del racconto per in un campo di lavoro del Terzo
ragazzi «prigionieri della memoria, Reich per non aver aderito alla
Marsilio, pp. 108, €6,50). Ancora Repubblica di Salò.
da Einaudi, la nuova edizione, «38/45. Luoghi della guerra e della
aggiornata, di «Gli ebrei nell’Italia Resistenza nella provincia di
fascista» di Michele Sarfatti (pp. Torino» è la «guida per la memoria»
402, €12,80). Dalla marcia di Roma curata da Luciano Boccalatte,
all’epilogo della Shoah. Andrea D’Arrigo e Bruno Maida per
Sulla «Memoria della Shoah», la Provincia di Torino e l’Istituto
accoglie saggi di vari autori piemontese per la storia della
l’antologia a cura di Saul Meghnagi Resistenza e della società.
NA

Visioni Tuttolibri
SABATO 27 GENNAIO 2007
X LA STAMPA

Bilanci del Novecento Tre percorsi I TITOLI


dalle avanguardie al Postmoderno,
una critica estetica e insieme politica

L’ ARTE TRA
CONSUMO FOSTER, KRAUUS, BOIS, BUCHLOCH
Arte dal 1900

E RIVOLTA Modernismo,
antimodernismo,
Postmodernismo
ZANICHELLI, pp. 704, € 64,80

ROSALIND KRAUSS
MARCO visive sia che ci si interessi di letteratu-
L’originalità
BELPOLITI
ra. C'è dentro una visione semplice e in- dell’avanguardia e altri
Quattro persone siedono in- sieme complessa, ma soprattutto il ten- miti modernisti
torno a un tavolo: Hal Foster, il più tativo di trovare una risposta al grande FAZI, pp.356, € 44,50
giovane; Yve-Alain Bois, studioso interrogativo dell'arte contempora-
francese che insegna in America; nea: mercato o autonomia dell'arte? HAL FOSTER
Benjamin H. D. Buchlor, specialista Consumo o rivolta? E si tratta di inter-
dell'arte tedesca; Rosalind Krauss, rogativi politici, nel senso forte del ter-
Il ritorno del reale
l'unica donna ma anche la più famo- mine. Per quanto la visione dei quattro POSTMEDIA, pp. 254, € 21
sa di loro. Stanno discutendo del li- autori sia centrata sul paesaggio ameri-
bro che hanno appena concluso: Arte cano, con notevoli incomprensioni dell'
dal 1900, un'opera mastodontica che arte europea - italiana in particolare, Questa versione del postmodernismo,
percorre in oltre 100 capitoli il secolo dalle avanguardie in qua - le questioni fondata sulla citazione e il pastiche, no-
trascorso, anno per anno, disegnan- che sollevano sono cruciali, a partire nostante le proprie intenzioni, ha evi-
do un profilo inatteso e approfondito dallo snodo tra i tre momenti indicati denziato negli Anni Ottanta la disinte-
di quanto è accaduto nella pittura, nel sottotitolo: «Modernismo, Antimo- grazione del canone stilistico moderni-
scultura, fotografia, ma anche nella dernismo, Postmodernismo». sta. L'altro postmodernismo, di cui Fo-
filosofia, nella letteratura e nella so- ster e la Krauss sono i teorici, è defini-
cietà. Si tratta della seconda tavola IL PASSATO NON È CHIUSO to come poststrutturalista. Mentre i
rotonda che commenta quanto han- In particolare, la questione del Po- neoconservatori davano per scontata
no scritto; la prima è stata dopo le pa- stmodernismo è posta finalmente in la verità delle rappresentazioni, i po-
gine dal 1900 al 1945. Ora devono tira- una prospettiva davvero utile a com- ststrutturalisti perseguirono la critica
re le somme. Hanno visioni differenti prendere quello che è accaduto dalla della rappresentazione che mise in
dell'arte, in particolare Foster e la metà degli Anni Sessanta ad oggi, così dubbio tale verità (Foster fa gli esempi
Krauss la pensano diversamente su da orientare la visione dell'intero seco- di Barbara Kruger e Jenny Holzer).
uno dei punti fondamentali del di- lo. Anzi, possiamo dire che è lo sguar-
scorso critico: il Kitsch, ovvero il rap- do sul presente che illumina quello sul AFFETTI E CONOSCENZA
porto tra arte e cultura di massa. passato, in una sorta di retroazione: Pi- Ma ora, ci spiegano le ultime cento pa-
All'inizio dell'opera ciascuno dei casso, Matisse, avanguardia russa, gine della grande opera curata da Elio
quattro ha riassunto i problemi del Mondrian, Dadaismo, Surrealismo, di- Paul McCharthy «Teste di pomodoro», 1994: un’immagine dal volume Grazioli (dal 1984 al 2003), siamo al di
secolo XX attraverso una propria in- ventano comprensibili alla luce delle «Arte dal ‘900», Zanichelli, che sarà presentato ad «ArteFiera» di Bologna là di tutto questo. Esistono oggi forme
troduzione metodologica. Tuttavia questioni poste oggi dall'arte, così che (domenica 28, h.13, Art Café Hall 18), da E. Grazioli, M. Belpoliti e S. Chiodi di narrazione e tipi di soggettività, scri-
hanno anche un punto in comune: il i predecessori sono coloro che antici- ve, che hanno visto nel postmoderni-
lavoro in October, la rivista fondata pano nel passato il presente, una sorta vero classico del genere, L'originalità se, poiché questi due concetti dipendo- smo non il segno di una perdita reale,
nel 1976 dalla Krauss, su cui hanno di anacronismo storico che è poi l'ere- dell'avanguardia e altri miti modernisti no dalla nostra posizione nel presente come sostenevano gli antimodernisti,
scritto nel corso degli ultimi vent'an- dità migliore delle stesse avanguardie di Rosalind Krauss, scritto nel 1985 e e questa, a sua volta, è definita da tali bensì una potenziale apertura su qual-
ni importanti saggi. Buchlor e Bois novecentesche. ora in uscita da Fazi a cura di Elio Gra- contestualizzazioni. Se gli Anni Tren- cosa di diverso. Sono le opere di Rona
chiudono il discorso con una visione L'idea che trasmette il libro è che il zioli. Dieci anni dopo Hal Foster ha in- ta sono il culmine del modernismo, gli Pondick, Robert Gober, Kiki Smith,
non troppo ottimista: oggi l'arte vive passato non è chiuso una volta per sem- vece pubblicato un libro militante, Il ri- Anni Sessanta segnano il pieno dispie- William Kentridge, o Douglas Gordon
tra due poli opposti, la banca, dove si pre, ma può essere riaperto, come indi- torno del reale (ora edito da Postmedia) garsi del postmodernismo, evento che a segnare questo momento. Non è for-
conservano le opere come investi- cava Benjamin in una serie di passati che ne prosegue i discorsi rispetto alle comporta due effetti strettamente cor- se un caso che l'ultimo capitolo, in cui
mento economico, e gli spazi espositi- possibili e di futuri praticabili. L'idea di nuove pratiche artistiche. In questa relati: rivisitare il modernismo e nel compare decisivo il lavoro di scambio
vi, semipubblici, in cui vengono cele- politicità, e insieme di critica, sta pro- opera si trovano anticipate alcune del- contempo decretarne la morte. e organizzazione culturale di Hans
brati riti che permettono di compen- prio in questo sforzo di riconsiderare lo le novità dell'Arte dal 900, dove i capi- Esistono, dice Foster in Arte dal Ulrich Obrist, si chiuda sulla visione di
sare la perdita di una domanda di au- snodo tra modernismo e postmoderni- toli dedicati agli ultimi trent'anni sono 1900, due versioni opposte del postmo- attività in cui l'attività di distribuire
todeterminazione politica e sociale. smo in termini di possibilità e non solo stati scritti in gran parte da Foster. dernismo: progressista e neoconserva- idee, irradiare energie, liberare forze
La ragione che li ha spinti a scrivere di mera storia da affidare agli archivi, Nel capitolo finale del suo libro, trice. La seconda è espressa, a suo pa- collettive (Castern Holler e Stefano Bo-
questa grande storia del Novecento rimettendo nel contempo in gioco le de- «Cos'è successo al postmoderno?», rere, dall'architettura di Philip John- eri) si coniuga con la attenzione alle re-
è quella di rimescolare le carte e to- finizioni, gli statuti, ma anche le singole egli ci ricorda che «non esiste un sem- son e Robert Venturi, come dalla pittu- lazioni d'affetto. Con la globalizzazione
gliere dall'oblio aspetti della produ- storie di artisti e movimenti collettivi, li- plice ora, ma che ogni presente è non- ra di Clemente, Kiefer e Schnabel, arti- il paesaggio diventa necessariamente
zione culturale ignorati o rimossi. berando il tutto dalle pastoie conserva- sincrono, una miscela di tempi diversi; sti più antimodernisti che postmoder- internazionale e quello dell'artista di-
Ci sono riusciti? Direi di sì. Arte trici delle false pretese filologiche. perciò non c'è transizione temporale nisti che hanno cercato una riconcilia- viene un lavoro di «studio»: «Non spa-
dal 1900 è un libro da cui non si può Arte dal 1900 è stato preceduto e tra moderno e postmoderno»: devono zione con il pubblico e con il mercato zio di produzione, dice Gabriel Orozco,
prescindere, sia che ci si occupi di arti preparato da un libro fondamentale, essere analizzati insieme, in parallas- ma senza essere davvero democratici. ma un tempo di conoscenza».

L
a foto è antica, sgra- stretti uno all'altro in lunghe fi- civili) che hanno segnato il mo- repubblicana corrisponde
nata, le figure hanno le che occupano tutta l'ampiez- vimento femminile soprattut- uno sguardo diverso, prima
contorni sfuocati. za di una strada romana. L’OCCHIO E L’ORECCHIO to negli anni dell'Italia repub- quello della fotografia sociale
C'è un paesaggio ru- Nell'arco cronologico rac- GIOVANNI blicana. Un caso a parte è la e del realismo del dopoguer-
rale che si perde lon- chiuso grosso modo da queste DE LUNA monografia su Trieste, a cui ra, poi quello dei movimenti
tano; al centro si stagliano, due immagini si sviluppa l'av- dobbiamo non solo l'approfon- collettivi degli Anni 70.

DA OGGETTO
ingobbite, le sagome dei vincente racconto fotografico dimento delle peculiarità della In questo caso, quello che
braccianti della pianura pa- del volume curato da Lucia zona del nostro confine orien- emerge con forza è la rottura
dana; in mezzo a quello sce- Motti Donne nella CGIL: una tale, ma anche la più bella im- di ogni «separatezza» tra il fo-

A PROTAGONISTE
nario di fatica e fame, spic- storia lunga un secolo. 100 anni magine in assoluto tra quelle tografo e il soggetto fotografa-
ca una silhouette agile, con di lotta per la dignità, i diritti e pubblicate: un gruppo di lavo- to; i loro due sguardi di colpo
una ampia gonna nera e una la libertà femminile (Ediesse, ratrici del Porto Vecchio, pro- cominciano a intrecciarsi, a ri-
blusa anche nera, unica don- pp. 564, €35). tagoniste degli scioperi rivolu- specchiarsi l'uno nell'altro:
na nell'universo maschile Il libro attraversa tutto inte- zionari scoppiati nel gennaio nel frastuono del protagoni-
del lavoro. ro il percorso che in un secolo In un album fotografico, le donne della Cgil nel Novecento, 1918 in tutti i più importanti smo delle donne di quegli an-
E' Argentina Altobelli, un' ha portato le donne ad uscire il lungo cammino, soggettivo e collettivo, per la conquista centri industriali dell'impero ni, è come confrontarsi con un
organizzatrice sindacale, se- dagli interni di una oppressiva dei diritti sul lavoro e nella società, tra lotta e festa asburgico, riprese sedute in attimo di tempo sospeso: in
gretaria generale della Fe- domesticità e a frequentare mezzo ai binari della ferrovia, quel momento, il fotografo e il
derterra, in visita ai lavori con sempre più assiduità e di- belle, decise, spavalde. soggetto che ritrae smettono
della bonifica a Crevalcore. mestichezza i grandi spazi Come in tutte le storie foto- di fronteggiarsi in un irreale
E' l'8 maggio 1920. Quasi un aperti delle istituzioni e dell' grafiche, non è tanto la pre- ping-pong di sguardi, il foto-
secolo dopo, le vie delle no- agire pubblico. A questa narra- senza delle donne a essere do- grafo prende la sua racchetta-
stre città ci si offrono popola- zione che segue l'ordine crono- cumentata, ma come quella macchina fotografica e si tra-
te di manifestazioni, sfilate, logico se ne affianca un'altra, presenza è stata rappresenta- sferisce dalla stessa parte del
comizi di donne, in festa o in scandita dai temi più significa- ta e quando ha avuto la forza tavolo del suo dirimpettaio.
lotta, ma comunque protago- tivi (la mobilitazione delle cam- di imporre ai canoni della rap- Una piccola rivoluzione si è
niste: la foto di un corteo del pagne, le lotte per il diritto al presentazione tradizionale compiuta: l'autorappresenta-
15 aprile 1989 per la legge lavoro e alla parità di retribu- quelli della propria autorap- zione del movimento coincide
sull'aborto riproduce un fitto zione, per i servizi sociali, per presentazione. Così, allo slan- con la rappresentazione che
assieparsi di volti femminili, la pace, per l'aborto e i diritti cio del movimento nell'Italia ne danno i fotografi.
NA

La classifica Tuttolibri
SABATO 27 GENNAIO 2007
LA STAMPA XI

L
a bestia e la bella, mister bestseller Tho- della Storia di Genji: presto emergeranno i traumi Nell’attesa delle prossime novità, sfogliamo il Ca-
AI PUNTI mas Harris e la giovane outsider Giulia di quell’infanzia, si riveleranno insieme il genio e il talogo degli editori italiani 2007 proposto come
LUCIANO Carcasi, sono le prime due novità 2007 ad male. Il primo squartamento arriva a pagina 114, sempre dall’Editrice Bibliografica: ormai sono
GENTA entrare nel gruppo dei dieci più venduti, non a caso in una macelleria. La bella è una diciot- ben oltre i 6000, cifra qui più che mai stupefacen-
sempre guidato dal trio Saviano - Hossei- tenne, di nome Mia («preferirei chiamarmi Tua»), te, vedendo che in classifica non ne emergono qua-
ni - Littizzetto. La bestia è Hannibal Lecter, que- il rovescio di sua madre («Lei hai piedi piombo, io si mai più di una ventina (erano 23 i marchi nel bi-
HANNIBAL sta volta raccontato à rebours, «alle origini del ma-
le»: lo ritroviamo bambino, orfano di una guerra
di aria. Lei sta in equilibrio, io casco di continuo»).
La loro è una storia parallela, due voci monologan-
lancio del 2006). C’è da supporre che sarebbero
ancor meno in una classifica che inglobasse la

LECTER che gli ha incenerito la famiglia e rivelato gli orro-


ri degli uomini, poi adolescente a Parigi, affidato
alle cure degli zii, lui pittore e lei una giapponese
ti a capitoli alterni, una anamnesi della madre che
scaturisce dalla lettura proibita del diario della fi-
glia e attraverso di lei rivive la propria maternità:
grande distribuzione. I librai - che in questi giorni
a Venezia, alla Scuola Mauri, hanno discusso del
ruolo culturale che la libreria ha nella vita di una
BABY KILLER che di cognome fa Murasaki, ispirata all’autrice amori, paure, speranze, il minimalismo del cuore. città - meritano un osservatorio a parte.

I PRIMI DIECI

1 100
2 99
3 87
4 62
5 53

Gomorra Il cacciatore Rivergination Inchiesta Le ali


SAVIANO di aquiloni LITTIZZETTO su Gesù della sfinge
MONDADORI MONDADORI
HOSSEINI AUGIAS, PESCE CAMILLERI
PIEMME MONDADORI SELLERIO

6 47
7 45
8 45
9 44
10 41

Stagioni Hannibal Innocente. La scomparsa Io sono di


RIGONI STERN Lecter Una storia dei fatti legno
EINAUDI
HARRIS vera TRAVAGLIO CARCASI
MONDADORI IL SAGGIATORE FELTRINELLI
GRISHAM
MONDADORI

Narrativa Narrativa Saggistica Varia Tascabili Ragazzi


italiana straniera
1. Gomorra 100 1. Il cacciatore di aquiloni 99 1. Inchiesta su Gesù 62 1. Rivergination 87 1. L’ombra del vento 40 1. Eragon. L’eredità. Vol.1 22
Saviano [1] Hosseini [1] Augias; Pesce [1] Littizzetto [1] Ruiz Zafon [1] Paolini [1]
15,50 MONDADORI 17,50 PIEMME 17,00 MONDADORI 15,00 MONDADORI 12,00 MONDADORI 18,90 FABBRI

2. Le ali della sfinge 53 2. Hannibal Lecter 45 2. La scomparsa dei fatti 44 2. La classe fa la ola mentre... 21 2. Il mio nome è rosso 31 2. Eldest. L’eredità. Vol.2 19
Camilleri [2] Harris [-] Travaglio [3] Beer (Cur.) [4] Pamuk [2] Paolini [2]
12,00 SELLERIO 19,00 MONDADORI 15,00 IL SAGGIATORE 10,00 RIZZOLI 11,80 EINAUDI 15,90 FABBRI

3. Stagioni 47 3. Innocente. Una storia vera 45 3. La democrazia che non c’è 27 3. Oggi cucini tu. Vol. 3 18 3. L’amico ritrovato 24 3. Eldest. L’eredità. Vol.2 17
Rigoni Stern [3] Grisham [2] Ginsborg [-] Clerici; Moroni [2] Uhlman [3] Paolini [3]
10,80 EINAUDI 18,60 MONDADORI 8,00 EINAUDI 17,00 MONDADORI; RAI ERI 5,00 FELTRINELLI 6,00 FABBRI (LIBRI ORO)

4. Io sono di legno 41 4. La ricerca della felicità 39 4. Navigando a vista 23 4. E’ facile smettere di fumare... 17 4. Se questo è un uomo 14 4. Il piccolo principe 15
Carcasi [-] Gardner; Troupe [-] Vidal [2] Carr [10] Levi [9] Saint-Exupéry [4]
11,00 FELTRINELLI 18,00 FANDANGO 17,50 FAZI 10,00 EWI 9,80 EINAUDI 7,00 BOMPIANI

5. Fuori da un evidente destino 40 5. Chi ama torna sempre indietro 37 5. La sfida del secolo. Energia 22 5. Il piccolissimo libro... 15 5. Il sergente nella neve 14 5. Un sorriso grande come ... 11
Faletti [4] Musso [-] Angela; Pinna [-] Bolt [5] Rigoni Stern [-] Sala Gallini [-]
18,90 BALDINI CASTOLDI DALAI 17,50 SONZOGNO 16,00 MONDADORI 6,00 SONZOGNO 10,00 EINAUDI 16,00 MONDADORI

6. Donne informate sui fatti 39 6. Fiume di sangue 35 6. Sull’amore 21 6. Guinness World Records 2007 14 6. Angeli e demoni 11 6. Cronache del mondo emerso 10
Fruttero [7] Deaver [7] Crepet [6] Autori vari [-] Brown [-] Troisi [6]
16,50 MONDADORI 12,00 SONZOGNO 12,50 EINAUDI 27,00 MONDADORI 12,00 MONDADORI 20,00 MONDADORI

7. Ad occhi chiusi 34 7. L’ordine del sole nero 31 7. La grande bugia 19 7. Fate la nanna 13 7. Ti prendo e ti porto via 10 7. Il segreto delle gemelle 8
Carofiglio [6] Rollins [-] Pansa [5] Estivill; De Béjar [-] Ammaniti [-] Gnone [-]
10,00 SELLERIO 18,60 NORD 18,00 SPERLING & KUPFER 8,00 MANDRAGORA 8,40 MONDADORI 14,90 DE AGOSTINI RAGAZZI

8. Testimone inconsapevole 32 8. Doppia missione 31 8. Cina. Il drago rampante 19 8. Calendario atlante... 11 8. Il Gattopardo 10 8. Viaggio nel tempo. Vol.2 8
Carofiglio [10] O’Brian [-] Pisu [-] Autori Vari [3] Tomasi di Lampedusa [-] Stilton [5]
11,00 SELLERIO 16,60 LONGANESI 16,00 SPERLING & KUPFER 15,90 DE AGOSTINI 7.00 FELTRINELLI 23,50 PIEMME

9. Ragionevoli dubbi 28 9. Inés dell’anima mia 25 9. Opus Dei segreta 17 9. Italia 2007. La guida rossa 11 9. Tre metri sopra il cielo 10 9. Salviamo la balena bianca 7
Carofiglio [5] Allende [3] Pinotti [4] Autori vari [-] Moccia [6] Stilton [-]
12,00 SELLERIO 17,00 FELTRINELLI 11,50 BUR RIZZOLI 22,00 MICHELIN ITALIANA 9,00 FELTRINELLI 8,20 PIEMME

10. Come Dio comanda 24 10. Ehi, prof! 24 10. Quello che non si doveva dire 17 10. Il gambero rozzo 2007 10 10. Zeus e altri racconti 10 10. L’incanto del buio... Vol. 2 7
Ammaniti [8] McCourt [5] Biagi; Mazzetti [7] Cambi [8] Manfredi [-] Gnone [8]
19,00 MONDADORI 18,50 ADELPHI 18,00 RIZZOLI 22,00 NEWTON & COMPTON 8,80 MONDADORI 15,90 DE AGOSTINI RAGAZZI

LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALL’ISTITUTO DEMOSKOPEA DI MILANO, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 120 LIBRERIE A ROTAZIONE, DI CUI 80 EFFETTIVE. SI ASSEGNANO I 100
PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA CIFRA FRA PARENTESI, SOTTO IL PUNTEGGIO, INDICA LA POSIZIONE IN CLASSIFICA NELLA SETTIMANA PRECEDENTE.
LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 13 AL 19 GENNAIO.

D
esolante scorsa ai surare i candidati alle presiden- vendute, cinquemila quelle del- una raccolta di firme - quello sì
giornali internazio- ziali in base alla loro agenda am- la prima tiratura - del dissa- un genere intramontabile...
nali. Sembra che CHE LIBRO FA ... A PARIGI bientalista: solo che l'hanno sot- crante Cahier de gribouillages Alla fin fine, il libro più origi-
tutto il mondo, dal GIOVANNA toscritto sia Sarkozy sia Ségolè- pour adultes qui s'ennuient au bu- nale di questo inizio 2007 è
Canada alla Male- ZUCCONI ne Royal, e i giochi si complica- reau della giovane grafica Clai- Comment parler des livres que
sia, stia leggendo gli stessi li- no. C'è una nuova casa editrice, re Fay: un quadernetto dove l'on a pas lus di Pierre Bayard:

COME RECENSIRE
bri. Più o meno, poco prima o la Gallmeister, tutta dedicata al scarabocchiare («Odio il mio ca- zeppo di colte digressioni sui
poco dopo a seconda della di- nature writing: peccato che il po, odio il mio capo...») la pro- non-lettori più creativi, da Mon-
stanza dal centro dell'impero, suo pezzo forte sia Edward Ab- pria frustrazione di impiegati fi- taigne che rileggeva a Oscar

SENZA LEGGERE
la pappa editoriale propinata bey, americanissimo (in Italia è no a «trasformare la noia in Wilde che non leggeva prima di
è sempre quella. In Francia, tradotto da una delle nostre mi- energia positiva». recensire «per non essere in-
invece, anche ai vertici delle gliori case editrici, Meridiano Mentre ovviamente è iper- fluenzato». E benintenzionato
classifiche sembrano emerge- Zero). E c'è l'eco-thriller Le Par- francese soltanto in apparenza nel togliere sensi di colpa a chi
re sussulti di autonomia. fum d'Adam di Jean-Chri- l'allarme lanciato dal semiologo non legge, non tutto, mai abba-
Sembrano, appunto. Primo E’ uno dei titoli più originali nelle classifiche francesi, sempre stophe Rufin: che però occhieg- bulgaro-parigino Tzvetan To- stanza (anche il lettore più buli-
nella narrativa è sempre Les guidate da Jonathan Littell: un ironico controcanto gia ai bestselleroni all'anglosas- dorov nel pamphlet La littératu- mico non potrà mai ingurgitare
Bienveillantes di Jonathan Lit- all’amaro saggio di Todorov «La letteratura in pericolo» sone sin dalla copertina in rilie- re en péril: dove si paventa non la gran massa di libri pubblica-
tell, che però è americano. E vo; e dalla trama, che parte all' la solita morte del romanzo, ma ti: incluso questo). Ma la que-
nella saggistica spicca un filo- Tzvetan inseguimento planetario di una proprio della letteratura tutta. stione della non lettura fu già
ne ecologista, apparentemen- Todorov fialetta che minaccia uno scon- Perché nelle scuole si insegna genialmente riassunta da Patri-
te in una variante tutta france- lancia quasso batteriologico per sop- storia e critica letteraria, ma ck Poivre d'Arvor, conduttore
se. Apparentemente, appun- l’allarme: primere una parte dell'umanità non a leggere i libri. Pochi mesi di una trasmissione televisiva
to. C'è Pour un pacte écologique «Non si devastatrice (c'è anche una tap- fa, a identiche conclusioni era sui libri. Alla domanda se aves-
di Nicholas Hulot, un pro- insegna più pa a Torino!). giunto un rapporto del ministe- se letto il tale romanzo, rispose:
gramma d'azione «insieme a leggere Francesissimo invece il suc- ro dell'Istruzione, e la Maison «Sì, ma non personalmente».
ambizioso e realista» per mi- i libri» cesso inatteso - centomila copie des écrivains ha reagito con Et voila tout.

TUTTOlibri RESPONSABILE: NICO ORENGO. IN REDAZIONE: LUCIANO GENTA, BRUNO QUARANTA. E-MAIL: tuttolibri@lastampa.it SITO INTERNET: www.lastampa.it/tuttolibri/
NA

Diario di lettura Tuttolibri


SABATO 27 GENNAIO 2007
XII LA STAMPA

Inge Inge Schönthal Feltrinelli ha festeggiato ballando i suoi settant'anni, nel


2000. Prima di trasferirsi in Italia ha lavorato come fotoreporter, fotografan-
do Hemingway, Picasso, De Beauvoir. Grande viaggiatrice, dice che «casa è a
betta Mauri, di cui è promotrice. È Cavaliere della Repubblica Italiana, di quel-
la tedesca, e della République française. Ha ricevuto lauree honoris causa a
Ferrara e alla Iulm di Milano, l'onorificenza di Accademico di Brera. È vicepre-
Feltrinelli Milano». In questi giorni è a Venezia per la Scuola per Librai Umberto e Elisa- sidente della holding che controlla la casa editrice e le librerie Feltrinelli.

E perché non l'ha detto prima? In fon-


LE SUE SCELTE do erano cose accadute quand'era un
ragazzino.
«Forse si vergognava perché è stato
lento, ha capito dopo Norimberga e
non subito quell'orrore, quella trage-
dia unica. Eppure proprio lui - con Il
tamburo di latta, Anni di cani e Gatto e
topo - ha scritto i primi grandi libri anti-
nazisti. Con rabbia».
Avrà letto anche l'altra grande autobio-
grafia uscita in Germania negli ultimi
mesi, «Ich nicht» di Joachim Fest.
«Ach, Fest era un conservatore antifa-
scista. Molto tedeschi, quei borghesi
che odiavano Hitler perché lo trovava-
no volgare. Però ha fatto una cosa in-
f fame, nel libro ha alluso a un inesi-
stente passato nazista di Habermas, e
non l'ha corretto. Forse perché non
ha fatto in tempo, era troppo malato».
Ed è morto pochi giorni prima dell'usci-
ta del libro. Alla luce di quel passato, e
di quelle polemiche, che effetto le fa il
dibattito sulla Resistenza?
RONALD SURESH ROBERTS «Mi fa male. La Resistenza ha creato
No Cold Kitchen un Paese fantastico, quando negli An-
STE Publishers
ni Cinquanta sono arrivata qui dalla
PP.700, £ 17,50 su Amazon.co.uk Germania noiosa e di piombo, in Italia
c'era la vita. Cultura, politica, cinema.
«Ronald è il mio biografo, è pericoloso», La sinistra era civile».
pare abbia detto Nadine Gordimer E adesso?
(nella foto), la scrittrice sudafricana «Adesso non è niente. Neanche social-
ottantaduenne che vinse il Nobel nel democratica. Nel Paese non si discute
1991, presentandolo al suo editore più. Comanda la chiesa, e nessuno
svedese (Feltrinelli è da sempre il suo che dica al Papa: grazie, ma questa è
editore italiano). Aveva ragione. una repubblica. Chi ha detto che la fa-
Una scena del «Dottor Zivago», il fim tratto dall’omonimo romanzo di Pasternak, premio Nobel nel 1958 Roberts, laureato a Oxford e a Harvard, miglia deve essere un uomo e una don-
ha impiegato otto anni per scrivere na? Il sindaco di Berlino ha detto: "Io
questa biografia, che ha suscitato sono gay und dass ist gut so, e va bene

INGE: VOGLIO
polemiche per le rivelazioni sulla vita così". Punto e basta. Perfetto».
privata della Gordimer. Inge Feltrinelli Nella pila di libri che ha tirati fuori dalla
l'ha letta per amicizia con la scrittrice, e famosa borsa, vedo solo titoli in tede-
anche perché negli ultimi anni predilige sco e in inglese. Nessun italiano.
«Dopo tanti anni mi piace leggere in

ANCORA BALLARE
biografie e autobiografie.
italiano e capisco se un libro vale la
pena oppure no. Però conosco il mio li-
f mite: in italiano non colgo le sfumatu-
re e quindi non oso emettere giudizi».

A STOCCOLMA
Non ci credo.
«Ammaniti non mi è piaciuto molto, il
tema è troppo grande per lui. L'ultimo
Piersanti è bellissimo. Philip Roth Eve-
ryman no. Zadie Smith On Beauty no -
già fatto, e molto meglio, da Iris Mur-
DANIEL KEHLMANN doch, Evelyn Waugh, Saul Bellow».
La misura del mondo Stiamo arrivando ai suoi amati anglo-
FELTRINELLI, PP. 256, €15 americani. Ma se un libro non le piace
GIOVANNA Non ne ho voglia, cercano di costrin- libri alle feste. Ricordo un dialogo lo molla?
ZUCCONI
germi. Però la verità è difficile, si sci- fra Roberto Olivetti e Giangiaco- «Un romanzo eccellente, originale, «Disciplina prussiana. Leggo fino in
«Vorrei ballare ancora vola facilmente nella vanità, che può mo. Olivetti diceva: tutti vogliono anche spiritoso. In Germania è uno fondo».
una volta a Stoccolma». essere dannosa. Forse, in forma di la Valentina, ma io regalo ville, dia- straordinario successo, noi invece Segue i consigli di qualcuno?
Nel salone illuminato di grande diario...». manti, zibellini, però la macchina abbiamo venduto solo 45 mila «Mi fido molto di Alberto Rollo, il
candele, per il Nobel futuro di un al- Intanto, legge. da scrivere no, quella devono com- copie, peccato». Ma il libro tedesco nostro editor-at-large. E di Natalia
tro dei suoi scrittori. Sarebbe il ven- «Negli ultimi anni, appunto molte bio- prarla. E Giangiacomo: anch'io re- recente che più ha coinvolto Inge Aspesi! Con lei ci regaliamo libri
tesimo, nel catalogo Feltrinelli. grafie e autobiografie. Robert Hughes, galo ville, diamanti, ma i libri no, Feltrinelli è ovviamente frivoli...».
Balla, Inge. Sempre. Alla Fiera di Jane Fonda, Katharine Graham, Joan devono comprarli. Scherzavano, fi- l'autobiografia del suo amico Legge molto in inglese.
Francoforte, nelle foto d'antan appe- Didion... Libri anche belli, però non ne no a un certo punto...». Günter Grass. «Lui avrebbe potuto «Più volentieri che in tedesco. La mia
se alle pareti, boogie e cha-cha-cha ho mai letta una vera, onesta. Quasi tut- I libri Feltrinelli li legge tutti? rivelare prima il suo passato, per passione è nata là, nel dopoguerra,
all'inaugurazione dell'ennesima li- ti diventano bugiardi, anche Henry Mil- «Non proprio tutti, non mi basta il esempio quando Kohl accompagnò prima era tutto proibito, potevamo
breria. E balla anche quando non ler quando parla di Marilyn». tempo. Ecco qui gli ultimi, Simonet- Reagan in un cimitero delle SS: leggere solo i classici tedeschi. Dopo
balla: mentre racconta le sue letture Per potere scrivere le proprie memorie, ta Agnello Hornby, Eugenio Borgna, allora avrebbe potuto confessare, ho divorato Dreiser, Dos Passos, Tho-
degli ultimi mesi e di una vita intera, bisogna appunto serbare memoria. Arabi invisibili di Paola Caridi... Ec- invece tuonò, "come si permette mas Wolfe, Sinclair Lewis, Dorothy
seduta nello studiolo che fu di Gian- «Scrivo un diario, da cinquant'anni. co il mio vecchio amico Giorgio Boc- Kohl" eccetera. Un'occasione Parker, Bellow, Baldwin, Roth! E la fa-
giacomo, su una classica poltronci- Ma non confessioni personali, come ca, Erri De Luca, Tabucchi: ho un perduta». me non mi è ancora passata».
na capitonnée di Mies van der Rohe, fanno le signore. Per un paio d'ore, nel dream, aspetto un suo altro grande E Hemingway, che fotografò a Cuba fa-
però ritappezzata in arancione, il co- fine settimana, annoto tutto. Ho avuto romanzo... Ultimamente ho riletto cendo uno scoop mondiale.
lore che preferisce, che la esprime.
Balla sempre, Inge, anche da ferma:
una vita talmente intensa che ho paura
di perdere una parola, un dettaglio, il
Sotto il vulcano di Malcolm Lowry e
Il Gattopardo di Tomasi di Lampedu-
f «Tutto Hemingway, certo, il mio
idolo. Anche se rileggendo Fiesta mi
nella formidabile vitalità di ogni ge- colore di una cravatta». sa, vale la pena!». accorgo adesso che un po' antisemita
sto. Impetuosa, mentre tira fuori rivi- E le capita di rileggerli, questi appunti? Dunque rilegge. lo era».
ste e libri appena letti da una vecchia «No. Con la mia scrittura, nessuno «Moltissimo. Da qualche anno, mi pia- E ultimamente?
borsa africana di paglia intrecciata, può leggerli. Geroglifici». ce leggere anche in francese. Ho riletto «Ecco qua. Le lettere di Virginia Wo-
ovviamente arancione e fucsia, che la Ma quando ha scritto «Senior Service», quella che è stata la mia bibbia, Il secon- olf, molto divertenti. Una biografia di
segue ovunque. Spiccia e civettuola che era anche una storia di famiglia, do sesso di Simone de Beauvoir, non è Harper Lee, della quale pubblicammo
come una danzatrice, anche quando, suo figlio Carlo non l'ha consultata? per nulla datato». GABRIEL GARCÍA MÁRQUEZ nel 1962 Il buio oltre la siepe. L'ultimo
gli occhi socchiusi in una ridente fes- «Per niente. Mi ha solo chiesto fatti, E Littell, che in Francia è l'autore Memoria delle mie numero della Paris Review. No Cold
sura, accenna alla propria «old age». dove siete stati nel 1968, cose così». dell'anno? Kitchen, biografia della mia amica Na-
Imperiosa come la padrona (di casa, Inge, quando legge? «Non voglio leggerlo, né in francese
puttane tristi dine Gordimer. Lei è molto ferita, ave-
di casa editrice) che è, nei bigliettini, «Sempre. È la grande passione della né in altre lingue. Un SS gay... Troppo MONDADORI, PP.141, €5 va accolto l'autore Ronald Roberts in
indecifrabili scarabocchi, che manda mia vita, il mio piacere. Posso vivere furbo, troppo morboso». E quali libri invece non le sono casa, come un figlio, affascinata dalla
agli amici e a chi lavora per lei: li fir- senza vestiti, senza tutto, non senza li- Dalla borsa fucsia e arancione escono piaciuti? «L'ultimo Le Carré, sua intelligenza. E lui, forse per ambi-
ma «IF», e in quella sigla c'è il «se», il bri. Ho fame di lettura, devo recupera- mucchi di libri appena letti, dalle paro- “Ronnie, mio padre”: ha ragione zione di completezza, ha rivelato indi-
bivio delle occasioni che ha attraver- re quello che ho perso fino ai quattordi- le non dette il buio della giovinezza nel- Rushdie, gli manca qualche screzioni sulla sua vita sentimentale.
sato tutta la sua vita. Tedesca o italia- ci anni, nella Germania nazista». la Germania nazista. Inevitabile pro- centimetro alla letteratura vera. Che mancanza di tatto».
na dall'accento inestirpabile, fotogra- E dove legge? nunciare il nome di Günter Grass, L'ultimo Vargas Llosa “Avventure Settecento pagine e l'ha letto tutto, è
fa giramondo o editrice per amore e «In treno, a letto, in aeroporto, nella l'amico di una vita, l'autore di casa da della ragazza cattiva”, l'ultimo pieno di segnalibri.
per forza, affamata nel dopoguerra sauna, dappertutto. Ho sempre alme- sempre, che in settembre nell'autobio- García Márquez. Peccato. I grandi «Certo, dovrò parlarne con lei appena
oppure miliardaria, tragedie o passio- no due libri con me, altrimenti mi vie- grafia Beim Häuten der Zwiebel rivelò di non devono scrivere libri piccoli. Ma la vedo. E poi: Der fliegende Berg del
ni, circolini intellettuali o jet set co- ne l'angoscia». essere andato volontario nelle SS. in genere quello che non mi piace lo mio amico Christoph Ransmayr, un
smopolita. E adesso è il momento di Nella sauna? Ma non si rovinano? «Non puoi dirlo sessant'anni dopo, se dimentico. Come le malattie, quando grandissimo, merita il Nobel! E, in
un «se» ulteriore: ballando ballando, «Certo! I thriller si disfano, e giusta- sei stato non uno scrittore apolitico, è finito il dolore non lo ricordi». manoscritto, l'ultimo romanzo del
e leggendo leggendo, scriverà infine mente, sono effimeri». ma una grande voce moralistica che ac- Nell'elenco anche Niccolò Ammaniti mio amico Richard Ford, un grandis-
un libro? Regala libri? cusava, rimproverava pubblicamente (“Come Dio comanda”) e Zadie Smith simo, merita il Nobel!».
«Si avvicina il momento dell'au- «Mi piace moltissimo. Però sono an- tutti. Neppure suo figlio sapeva. Sua (“Della bellezza”). Vorrebbe ballare a Stoccolma, Inge, e
tobiografia, nella mia vecchia età. che gelosa. Odio quelli che rubano i moglie sì, ma suo figlio no». forse non una volta soltanto.

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