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Guerra di secessione americana

La guerra di secessione americana, nota negli Stati Uniti come guerra civile americana, fu combattuta dal 12
aprile 1861 al 23 giugno 1865 (l'ultima battaglia terminò il 13 maggio 1865) fra gli Stati Uniti d'America e gli
Stati Confederati d'America, entità politica sorta dalla riunione confederale di Stati secessionisti
dall'Unione.

Nelle elezioni presidenziali del 1860 i repubblicani guidati da Abraham Lincoln sostennero l'interdizione
della schiavitù in tutti i territori degli Stati Uniti,[4] una proposta che gli Stati del sud accolsero come una
violazione dei loro diritti costituzionali. Il Partito Repubblicano, che era dominante nel nord, si assicurò la
maggioranza dei voti elettorali e Lincoln divenne il primo presidente degli Stati Uniti repubblicano. Prima
del suo insediamento sette Stati del sud, la cui economia si basava sulle piantagioni di cotone e sulla mano
d'opera a bassissimo costo costituita dagli schiavi che vi lavoravano, nel febbraio 1861 formarono la
cosiddetta Confederazione, separandosi dall'Unione. Nei sei mesi antecedenti alla secessione la
popolazione di questi Stati aveva la più alta percentuale di schiavi per un totale del 48,8%.[5]

Il 4 marzo 1861 Lincoln dichiarò nel suo discorso iniziale che la sua amministrazione non avrebbe iniziato
una guerra civile. Parlando direttamente agli Stati del sud ribadì: «Io non ho intenzione, direttamente o
indirettamente, di interferire con l'istituzione della schiavitù negli Stati Uniti, dove esiste. Credo di avere il
diritto legale di farlo e non ho volontà di farlo».[6] Le forze confederate presero numerosi forti federali
all'interno dei territori da loro reclamati. Gli sforzi per trovare un compromesso fallirono ed entrambe le
parti si prepararono alla guerra. I confederati presumevano che i Paesi europei fossero così dipendenti dal
cotone da loro esportato che sarebbero intervenuti, ma nessuno lo fece e nessuno riconobbe i nuovi Stati
Confederati d'America.

Le ostilità iniziarono il 12 aprile 1861, quando le forze confederate attaccarono Fort Sumter. Mentre nel
teatro occidentale l'Unione faceva importanti conquiste permanenti, nel teatro orientale le battaglie dei
primi anni si dimostrarono inconcludenti. Le campagne confederate dell'autunno 1862 nel Maryland e nel
Kentucky fallirono. Lincoln promosse il Proclama di emancipazione, che fece divenire l'abolizione della
schiavitù un obiettivo della guerra.[7] A ovest, nell'estate del 1862, l'Unione distrusse la marina fluviale
della Confederazione, bloccando quindi gran parte dei loro eserciti occidentali e conquistando New
Orleans. Nello stesso anno l'assedio di Vicksburg divise i confederati in due parti separate dal fiume
Mississippi e un'incursione del generale confederato Robert Edward Lee a nord si concluse con una disfatta
nella battaglia di Gettysburg. I successi occidentali portarono nel 1864 Ulysses Grant al comando di tutti gli
eserciti dell'Unione. Le ultime battaglie significative della guerra vennero combattute nel contesto
dell'assedio di Petersburg. Il tentativo di fuga di Lee si concluse con la sua resa ad Appomattox il 9 aprile
1865. Mentre le azioni militari volgevano al termine, iniziò l'era della ricostruzione in cui si tentò di
recuperare l'integrazione nazionale.

La guerra civile americana è stata una delle prime guerre industriali. Le ferrovie, il telegrafo, le navi a
vapore e le armi prodotte in serie furono elementi ampiamente impiegati. La mobilitazione delle fabbriche
civili, delle miniere, dei cantieri navali, delle banche, dei trasporti e dei fornitori di alimenti dimostrò
l'impatto dell'industrializzazione nella guerra, tutti elementi che si sarebbero poi riscontrati anche nella
prima guerra mondiale. Tradizionalmente si stima che tra il 1861 e il 1865 vi furono almeno 620.000 morti,
ma studi recenti sostengono che 750.000 soldati siano caduti, con un numero imprecisato di civili.[8][9]
Secondo una stima la guerra causò la morte del 10% di tutti i maschi degli Stati del nord tra i venti e i
quarantacinque anni e il 30% di tutti i maschi del sud tra i diciotto e i quarant'anni.

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