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IL CORPO ETERICO ED I CHAKRA

a cura di: By J4cK

Il corpo eterico o vitale è la manifestazione energetica della Vita Universale


che interpenetra ogni uomo, animale, pianta, minerale e qualsiasi altra cosa
esistente.

Il termine con cui gli Indù definiscono il corpo eterico è "Pranamayakosha"


che vuol dire "Veicolo di Prana".
Esso, infatti, ha due funzioni principali: assorbire il Prana, l’energia vitale e
distribuirla in ogni parte del corpo fisico. Inoltre serve da intermediario tra il
corpo fisico e l’astrale, trasmettendo a quest’ultimo la coscienza percepita
attraverso i contatti sensoriali fisici, mentre, al cervello ed al sistema nervoso
trasmette la coscienza dell’astrale e degli altri piani superiori.
Il corpo eterico appare di colore viola/grigio e blu/grigio pallido ed ha
costituzione grossolana o fine secondo il tipo del corpo fisico a cui è connesso.
La sua costituzione, inoltre, varia in base alla razza, la sottorazza e
l’evoluzione individuale karmica.
Esso è costituito da centri d’energia positivi immersi in sostanza negativa
rappresentata dal corpo fisico che mantiene in vita.
Questi poli opposti agiscono come fattore di coesione che li tiene assieme; in
effetti, la vita è elettricità positiva, dinamismo e attività, la sostanza è negativa
e statica.
Il corpo eterico non è capace di agire come veicolo separato di coscienza
poiché possiede solo una coscienza diffusa e non ha intelligenza, infatti, se è
separato dalla parte fisica non può servire da intermediario alla mente.
L’energia vitale eterica ha due porte d’entrata che corrispondono sul piano
fisico alla testa e alla milza. Dalla testa discende quella maggiore che si
ancora nel cuore e dalla milza sale nel cuore quella minore; insieme vivificano
il corpo attraverso ogni cellula.

L’energia vitale è per il sistema nervoso quello che l’elettricità è per un


sistema telegrafico; anche alla presenza di fili, apparecchi e operatori, quando
manca l’elettricità il messaggio non può essere trasmesso.
Al momento della morte, l’energia vitale eterica abbandona il corpo fisico
insieme ai veicoli superiori, ma il cordone argenteo, il Sutratma, che ancora lo
lega ad esso, non è reciso fino a quando il panorama della vita trascorsa
contenuto nel corpo eterico non sia stato completato e rivisto.

Questo avviene normalmente entro tre giorni dalla morte chimica, a quel
punto il corpo denso è completamente morto e l’energia vitale ritorna al
serbatoio universale che l’aveva costituito.
I centri o chakra sono gli strumenti eterici di cui l’Anima si serve per
esprimere sul piano fisico le sue qualità in base al grado di sviluppo. Pertanto,
le ghiandole, che sono in relazione con i centri, esprimono il livello evolutivo
d’ogni individuo e ne manifestano i suoi limiti e difetti o la sua armonica
realizzazione.
Prima che l’Anima assuma la conduzione dei centri, essi sono governati dal
corpo astrale e successivamente dal mentale.
Man mano che la vita dell’uomo dalla personalità integrata si purifica, la sua
vibrazione diviene sempre più elevata e di conseguenza l’Anima, da parte sua,
aumenta la vibrazione assumendone il governo
Questo comporta una maggiore vitalità eterica che gradualmente aumenta
l’attività dei centri più alti sopra il diaframma. Il centro del cuore, Anahata, si
risveglia e l’uomo prende coscienza delle sue responsabilità di gruppo oltre
quelle inclusive dell’Anima con altre Anime. Il centro della gola, Vishuddha,
risvegliato, focalizza l’organo del lavoro creativo. Infine si vivificano i centri
della testa, Ajna e Sahasrara, che permettono l’emergere delle percezioni
Animiche nella coscienza.

L’uomo diviene così una personalità integrata con l’Anima e successivamente


con il mondo dello Spirito. Egli riesce a fondere l’energia della materia, sopita
alla base della colonna vertebrale (Kundalini), con quella dell’Anima che ha
sede nel cuore e con quella dello Spirito con sede nella testa.
È a questa punto che il vero uomo raggiunge la perfezione.
Nel corpo eterico fluiscono diverse energie che si trovano in stretto rapporto
con i centri nei quali sono focalizzate. Questi centri (sette maggiori nella testa
e spina dorsale, quarantanove minori diffusi in tutto il corpo) smistano
l’energia nelle varie parti del corpo fisico tramite delle sottili linee di forza
chiamate "nadi"

I nadi conducono quel tipo d’energia in cui l’Anima è focalizzata in quel


preciso periodo. Le energie possono essere caratterizzate da diversi fattori:
principalmente dallo stato evolutivo, poi, dalla potenza d’aspirazione e dallo
stato di consapevolezza. In ogni essere vi è una tendenza predominante verso
la quale tendono tutte le energie. Negli uomini poco evoluti, l’energia
fondamentale è accentrata nel plesso solare. Negli uomini di media
evoluzione, oltre al plesso solare, l’energia si focalizza maggiormente nel
centro tra le sopracciglia e quello della gola. Gli uomini progrediti, usano il
centro della sommità della testa, il centro tra le sopracciglia, quello della gola,
quello del cuore e quello del plesso solare.
In base a queste caratteristiche sarà influenzata la qualità d’energia
trasmessa al sistema nervoso ed essa sarà condizionata da ogni centro che
controlla la zona corporea preposta.

Nei diversi centri si focalizzano diversi tipi d’energia e da essi dipende


l’esperienza di vita dell’Anima attraverso il suo meccanismo, la triplice
personalità integrata.
I canali di comunicazione tra l’Anima ed il suo meccanismo sono rappresentati
dal centro alla base della spina dorsale, dal centro alla sommità della testa e
dalla milza.
L’energia universale è canalizzata e distribuita attraverso la milza pervenendo
al cuore dove si unisce al principio di vita individuale. La milza disgrega
l’energia pranica nei sette atomi che la compongono, ciascuno dei quali è
carico di una delle sette varietà di prana, questi atomi sono poi distribuiti ai
vari centri o chakra.
Una meta del discepolo è quella di trasferire le energie dai centri sotto il
diaframma, tramite il plesso solare, in quelli superiori.
L’energia del primo chakra, alla base della colonna vertebrale, deve salire in
quello della testa, la forza materiale è così trasmutata in energia spirituale;
quella del secondo chakra o centro sacrale, deve trasferirsi nel quinto chakra
o della gola, la creatività fisica è trasmutata in artistica; quella del plesso
solare o terzo chakra deve salire nel centro del cuore o quarto chakra, la
coscienza emotiva individuale è trasmutata in coscienza di gruppo.

Tutto ciò produce una risposta sull’influenza energetica del raggio dell’Anima
su quello della triplice personalità integrata.

Questo processo di trasferimento o di trasmutazione d’energie, può durare


anche per alcune incarnazioni; esso è inconscio nelle prime fasi, poi per
effetto d’esperienze e per sforzo individuale e deliberato, diviene conscio,
infine diventa dinamico nei vari stadi del Sentiero.
Quando cominciano questi trasferimenti d’energia, la vita dell’uomo cambia
nella sua focalizzazione; i propositi egoistici centrati sui desideri e quindi nel
centro del plesso solare, sono sostituiti da riferimenti impersonali e la
consapevolezza di essere una parte del Tutto rischiara la visione della
personalità integrata.
Quando questo trasferimento d’energie, dai centri sotto il diaframma a quelli
sopra di esso, avverrà nella maggioranza dell’umanità, vedremo la chiara
manifestazione dell’Ordine Nuovo che investirà i vari campi del sociale,
religioso, politico, scientifico ed economico.
All’alba della Nuova Era qualcosa inizia già ad intravedersi.

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