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GIOVEDÌ 5 DICEMBRE 2019

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a pagina 10 a pagina 9 Magri Onomastici: Giulio

Villongo La studentessa colpita da meningite, sette medici sotto indagine ● AEROPORTO

«L’ultimo LAVORI NEL 2020

messaggio, Atterraggi,
poi non ha più a Orio i letti
risposto» d’arresto
di Maddalena Berbenni
Tre anni fa un Boeing che

I l lavoro al bar Mikò, le

ripetizioni. Veronica Cadei,
morta a 19 anni per una
atterrava a Orio durante un
temporale era arrivato lungo
sulla pista finendo sulla su-
meningite fulminante, aveva perstrada. Per evitare che suc-
appena dato il primo esame ceda di nuovo, Sacbo ha stan-
all’Università Cattolica di ziato 9,3 milioni di euro con i
Brescia. Lavorava per quali «Il Caravaggio» sarà il
pagarsi gli studi. «Era super primo scalo italiano dotato di
attiva, le piaceva stare in letti d’arresto. Cioè un allun-
mezzo alla gente e voleva gamento della pista realizzato
essere indipendente», dice il in materiali a bassa densità
titolare del locale. Oggi si che, se saranno percorsi dagli
terrà l’autopsia, sette medici aerei, si frantumeranno sotto
sono indagati. Il ricordo il loro peso facendoli quindi
dell’amico che l’ha portata in rallentare. I lavori dovrebbero
ospedale (nella foto Veronica, essere assegnati entro metà di
a sinistra, in gita a Milano settembre con conclusione
con la famiglia). a pagina 3 nel giro di un mese.
a pagina 7

Ospedale di Romano La donna, di Cividate al Piano, lamentava forti dolori al braccio e al petto. I familiari: denunciamo IN EREDITÀ A TREVIGLIO

«Leistabene».Infartomezz’oradopo Lascia
sei milioni
Dimessa, madre di tre figli sviene: il suo cervello senza ossigeno per 24 minuti, è in coma al Comune
Ha lasciato in eredità al
Comune di Treviglio il suo

Tizzani, la difesa:
INFORTUNIO A BRESCIA, VITTIMA DI DALMINE patrimonio che potrebbe

Tocca una leva

valere fino a 6 milioni di eu-
ro. Protagonista Carla Giu-
liani, scomparsa il 15 ottobre

e muore sul Dna l’ipotesi per un malore. Denaro che,

però, dovrà essere destinato
alla costruzione di mini ap-

contaminazione
partamenti per disabili e

schiacciato ciechi, come specificato dal-

Un incredibile incidente sul lavoro è costato
la vita a un elettricista di Dalmine. Antonio Al-
fieri, 52 anni, di origini napoletane e dipen-
dente di una ditta di Monza, si trovava nel Bre-
sciano per la posa di cavi di fibre ottiche nella
parte superiore dei muri di una via. Per questo
era sul cestello posto sulla cima del braccio
meccanico di un automezzo. Mentre si trovava
quasi a sfiorare il tetto, per ragioni non ancora
accertate si è sporto, la tasca del giaccone è ri-
masta impigliata nella leva di manovra che ha
fatto muovere il cestello, schiacciando così
l’elettricista fra il macchinario e il tetto.
a pagina 6
di Fabio Paravisi
A veva dolore a un braccio e al petto, e si è
presentata al pronto soccorso di Romano.
Ma dopo qualche controllo la donna è stata ri-
mandata a casa. Dove ha avuto un infarto mez-
z’ora dopo. Ora è in coma. «Ci hanno detto che
era più sana di tutti quelli che erano al pronto
soccorso, adesso non so se si sveglierà più»,
dice fra le lacrime Petre Serban, marito di Ma-
riana Serban, 42 anni, rumena abitante a Civi-
date. Il loro avvocato prepara una denuncia.
L’Asst di Treviglio ha convocato una commis-
sione per chiarire l’accaduto. a pagina 2
Battaglia sul Dna, alla pri-
ma udienza. Al processo ad
Antonio Tizzani, per l’omici-
dio della moglie Gianna Del
Gaudio, la difesa contesta la
validità del test che attribui-
sce all’imputato il profilo ge-
netico sull’arma del delitto.
«Non siamo stati avvisati, non
abbiamo partecipato», l’obie-
zione. L’avvocato Giovanna
Angelli, con il genetista Gior-
gio Portera, ipotizza la conta-
minazione tra il taglierino e i
l’anziana nel testamento re-
datto nel 2017. Un modo,
quello della signora (vedova
tamponi di saliva di Tizzani. e senza figli), per ricordare il
Cita, a supporto, anche l’esito padre Achille, storico com-
negativo di un successivo test
nella stessa parte della lama.
Sull’eccezione della difesa, la
merciante di Treviglio con
un’evidente disabilità. Po-
che ore e sono già arrivate le
Corte deciderà il 12 dicembre. richieste di aiuto in munici-
Il pm Laura Cocucci ha chie- pio, stoppate dal sindaco
sto che venga respinta. Riper- Yuri Imeri: «L’importo, che
correndo le date dei verbali dobbiamo ancora quantifi-
del Ris e delle comunicazioni care esattamente, avrà come
con la difesa, assicura che i unica destinazione quella
prelievi e le analisi sono state indicata dalla signora Car-
compiute seguendo le regole. la».
a pagina 5 Ubbiali a pagina 6 Tosca

Tiraboschi, crepe sul gioiello di Botta

Ponteggi su tre lati della biblioteca. «Forse non rispettato il progetto dell’archistar»
di Desirée Spreafico
APERTURA AL PUBBLICO IL SINDACO NON LO PUBBLICA

I ponteggi cingono la Biblio-

teca Tiraboschi, gioiello in
mattoni rossi dell’architetto
svizzero Mario Botta. Sono
proprio i mattoni, nello speci-
fico quelli che incorniciano le
finestre di tre facciate (quella
sul retro e le due laterali), ad
essere instabili e presentare
delle crepe. L’assessore ai La-
vori pubblici Marco Brembilla
ipotizza: «In fase di realizza-
zione non sarebbe stato ri-
spettato del tutto il progetto».
continua a pagina 7
Palazzo Moroni Caso curriculum
nel 2020 al Fai a Canonica
Palazzo Moroni entra nel
patrimonio del Fai grazie a un
accordo con la Fondazione
che ne è proprietaria. L’ente
avrà il comodato d’uso, si oc-
cuperà di restauro, adegua-
mento funzionale, gestione e
valorizzazione, per aprire così
regolarmente al pubblico
l’edificio. a pagina 7 Offredi
Per legge avrebbe dovuto
pubblicarlo fin dal primo
mandato (2014), ma del curri-
culum del sindaco di Canoni-
ca, Gianmaria Cerea, non c’è
traccia. A sollevare il caso, la
minoranza di «Uniti per uni-
re». La difesa di Cerea: «Vo-
glio solo farlo bene».
a pagina 7
2 Giovedì 5 Dicembre 2019 Corriere della Sera
BG
Sanità I drammi e le inchieste
Dimessadall’ospedalediRomano
hauninfartomezz’oradopo
Madreditrefiglientraincoma
Sei mesi, gli hanno detto:
«Solo fra sei mesi si capirà se
mia moglie si potrà riprende-
re o dovrà restare per sempre
a letto incosciente». La voce si
spezza fra le lacrime, il ricor-
do torna lì, a quel bivio della
loro vita in cui sua moglie po-
teva essere trattenuta in ospe-
dale ma è stata invece dimes-
sa per poi avere un infarto so-
lo mezz’ora più tardi. Adesso
Mariana Serban, 42 anni, ru-
mena da vent’anni abitante a
Cividate, due figli di 18 e 26
anni, una figlia di 24, è in un
letto di Rianimazione. «E non
so se uscirà più di qui», mor-
mora il marito Petre, 48 anni,
operaio.
Una famiglia, la loro, che
aveva già incontrato il dram-
ma nel novembre di due anni
fa, quando un’auto condotta
dal figlio maggiore Ionel si
era schiantata contro un mu-
ro a Palosco. Degli altri quat-
tro ragazzi a bordo, due di 14 e
17 anni erano morti, altri due
di 17 e 18 erano rimasti feriti.
Per quell’incidente Ionel Ser-
ban è stato condannato per
omicidio stradale a 3 anni in
primo grado e a 2 anni, 5 mesi
Ponte e 10 giorni in appello; in que-
soccorso sti giorni sta aspettando di
L'ingresso scontare la pena in carcere.
dell’ospedale La mente di Petre Serban
«S.S. Trinità» torna al primo pomeriggio
di Romano del 20 novembre: «Stavo an-
di Lombardia dando al lavoro quando Ma-
riana mi ha chiesto di non la-
sciarla sola — racconta —. Ha
detto che sentiva un forte do-
lore a un braccio e al petto. Lei
aveva problemi di ipertensio-
ne. Allora l’ho portata al-
l’ospedale di Romano. Qui le
hanno dato un calmante e le
hanno fatto degli esami, ci sa-
remo rimasti un’ora e mezza,
due al massimo». Ed è qui che
c’è il bivio, la decisione che
avrebbe potuto salvare la si-
gnora, e che è ancora tutto da
accertare: prima dai vertici
dell’ospedale e poi anche dal-
la giustizia, visto che l’avvoca-
to della famiglia ha annuncia-
to che presenterà una denun-
cia. «Ricordo una donna, non
so se medico o infermiera —
continua Petre Serban —, che
continuava a ripetere a mia
moglie di non esagerare, e
che stava meglio di tutti quelli
che erano al pronto soccorso.
Così ci hanno dato la ricetta di
un antidolorifico e ci hanno
mandato a casa».
Mezz’ora dopo, il dramma:
«Mariana è svenuta di colpo.
Io ho chiamato il 118 ma in-
tanto non sapevo cosa fare.
Quando poi l’hanno soccorsa
mi hanno detto che il suo cer-
vello è rimasto senza sangue
per 24 minuti e mezzo. Non
so se potrà mai riprendersi».
Ora Mariana Serban è in Ria-
nimazione all’ospedale di
Chiari, nella lunga attesa di
capire se potrà mai riaversi da
quei 24 minuti e mezzo che
hanno spento il suo cervello.
«Sono molto arrabbiato, pen-
so sempre che potevano sal-
varla prima, adesso voglio ca-
pire cos’è successo», dice il
marito fra le lacrime.
Per ora la denuncia non è
ancora stata presentata. «I fa-
miliari — commenta il loro
avvocato, Massimiliano Batta-
gliola del foro di Brescia —
per il momento sono distrutti
dal dolore, tuttora increduli
circa quanto accaduto e conti-
nuano a sperare in un miglio-
ramento delle condizioni del-
la loro congiunta, per il resto
La vicenda lasciamo lavorare la magistra-
tura e gli inquirenti».
Da parte sanitaria, l’unico
commento arriva da Peter As-
sembergs, direttore generale
dell’Asst Bergamo Ovest, che
dice di avere «dato immedia-
to mandato al direttore sani-
tario, Callisto Bravi, di istitui-
● Mariana re una commissione di in-
Serban (foto), chiesta interna multidiscipli-
42 anni, nare composta da comprovati
è una casalinga professionisti, per verificare
di origine
rumena
I medici
● Da circa L’Asst di Treviglio
vent’anni
abita a Cividate ha costituito
con il marito una commissione per
Petre, 48 anni, verificare l’accaduto
operaio
e i loro figli,
due maschi con precisione quanto acca-
di 18 e 26 anni duto al pronto soccorso di Ro-
e una ragazza mano il 20 novembre e le
di 24 eventuali responsabilità». La
commissione, già costituita,
avrà tempo fino a domani per
relazionare e far chiarezza sul
caso.
Fabio Paravisi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Giovedì 5 Dicembre 2019
Villongo
di Maddalena Berbenni
«Venerdì era arrivata al bar
con la faccia stravolta. Aveva
fatto sei ore di ripetizioni. Le
avevo detto di andare a casa e
non aveva voluto. Veronica era
così, era super attiva, non si
fermava mai. Le piaceva stare
in mezzo alla gente e voleva
essere indipendente». Anto-
nio Poloni è il titolare della
paninoteca Mikò, a Sarnico,
due minuti da Villongo che la
studentessa di 19 anni faceva
praticamente tutti i giorni.
L’ultima volta, domenica, per
il pomeriggio di partite alla
televisione. Una meningite
fulminante se l’è portata sen-
za lasciare il tempo a nessuno
di realizzare la portata di que-
sta tragedia, su cui ora la Pro-
cura di Brescia ha aperto un
fascicolo per omicidio colpo-
so. Sette i medici degli Speda-
li Civili indagati, fra Pronto
soccorso, Rianimazione, Car-
diologia e il reparto Infettivi.
«Non ci sono parole», e Po-
loni fa seguire il silenzio. In
questo bar dove i pensionati si
danno il cambio ai tavolini a
Veronica volevano bene. Molti
di loro, come i familiari e i
compagni di Università, do-
vranno sottoporsi alla profi-
lassi. «Quando chiudeva da
sola — ricorda la moglie di
PRIMO PIANO 3
BG
Veronica, il bar e gli studi
«Non si fermava mai»
no riuscita a salirci — dice la
madre —. Veronica non c’è
più. In questa casa è ovunque
ma non tornerà più. Forse riu-
scirò a darmi pace quando mi
diranno come sono andate le
cose». Li assiste l’avvocato
Morta di meningite, il dolore di amici e familiari. Sette medici indagati Massimo Zanardini, oggi è
prevista l’autopsia. «Vogliamo
capire come da una diagnosi
Analisi, aveva la febbre, ma al- di gastroenterite — chiarisco-
La vicenda l’inizio non mi sono preoccu- no i genitori — siamo arrivati
pato — spiega —. Poi le ho a una meningite fulminante.
detto: “Ti accompagno a ca- Un medico ci ha spiegato che
sa”. Ma quando eravamo in il virus aveva intaccato gli or-
macchina era come se si ad- gani e anche per questo è sta-
dormentasse e allora siamo to tutto così veloce e con sin-
andati al Civile. All’infermiera tomi non tipici». Al centro
ha detto che sentiva dolore al della cameretta delle sorelle
collo e lungo la schiena. L’ho c’è un peluche a forma di uni-
● Veronica lasciata per andare a parcheg- corno: «Piacevano a Veronica
Cadei è morta giare e quando sono tornato — sorride la mamma —. Si
nella notte l’avevano fatta entrare. Non era fatta tre tatuaggi: un uni-
tra lunedì l’ho più vista. Mi ha scritto la corno, un sole, e la scritta in
e martedì sera un messaggio per ringra-
agli Spedali ziarmi e dirmi che l’avevano
Civili di Brescia,
dove era
trattenuta per degli esami. Io L’amico di università
le ho chiesto di farmi sapere. Federico ha portato
arrivata Non c’è stata più una risposta.
nel pomeriggio Mi sconvolge l’immediatezza la ragazza in ospedale:
di questa cosa. La mattina pri- l’ultimo sms alle 23,
● Oggi si terrà ma stava bene e la mattina do- poi non ha più risposto
l’autopsia. po era morta». Veronica era
Sette medici convinta della sua scelta.
sono indagati Poloni, Adele Bonardini —, famiglia. Era discreta, sapeva La mamma «Stavamo sempre in prima fi- inglese: credi in te stessa. Ave-
per omicidio c’erano i nostri clienti fedelis- stare con le persone, diceva la Veronica, la per ascoltare meglio, sarà va passato un periodo in cui si
colposo. La simi che l’aspettavano per as- cosa giusta a tutti». Il legame 19 anni difficile andare avanti senza sentiva insicura. Ma era sola-
famiglia sicurarsi che non le capitasse è così stretto che la seconda compiuti di lei», sussurra Federico. re, brava. Io e mio marito sia-
si è rivolta nulla». Un po’ piange e un po’ telefonata di Veronica dal a ottobre, Con il suo diploma di geo- mo operai, lei si pagava da so-
a un avvocato prova a sorridere, come per la Pronto soccorso, lunedì po- con la mamma metra aveva da poco superato la la Cattolica anche grazie a
e chiede foto scattata il 30 agosto da- meriggio, è stata a Poloni. Debora, 43. il primo esame. «Aveva preso una borsa di studio. E poi le
chiarezza vanti al bancone con la ragaz- A Federico Lancini, 19 anni, La famiglia vive 24, era tutta contenta». A casa piacevano lo shopping, i viag-
(sopra, il padre za che tiene tra le braccia di Erbusco, l’ultimo messag- a Villongo in Debora Poli, la mamma, rien- gi. Era stata a Londra, a Bar-
Paolo Cadei) Cloe, la sua cagnolina. «A no- gio è arrivato alle 23. È l’amico via Maroncelli tra con Nicoletta, la figlia di 16 cellona. Aveva preso i biglietti
stra figlia faceva ripetizioni di dell’università che ha portato anni, mentre il padre Paolo dei Red Hot Chili Peppers. Era
matematica, era la sua passio- Veronica in ospedale. «Stava- Cadei ha riportato da Brescia una ragazza di 19 anni».
ne. Era diventata come una di mo facendo le esercitazioni di l’auto di Veronica. «Io non so- © RIPRODUZIONE RISERVATA
4 Giovedì 5 Dicembre 2019 Corriere della Sera
BG
Corriere della Sera Giovedì 5 Dicembre 2019
L’avvocato Giovanna Agnel-
li, per Antonio Tizzani, lo de-
finisce «l’unico dato che l’ac-
cusa ha contro l’imputato e in
contrapposizione con gli altri
elementi». Il suo consulente,
il genetista Giorgio Portera,
«l’unica ombra minima sulla
scena del crimine». Il pm Lau-
ra Cocucci «un reperto im-
portantissimo». Si capisce
perché buona parte della pri-
ma udienza per l’omicidio di
Gianna Del Gaudio, moglie di
Tizzani, sia stata dedicata al
Dna. La difesa chiede la nulli-
tà del test che attribuisce al-
l’imputato il profilo genetico
sull’arma del delitto, un ta-
glierino. Obietta di non essere
stata avvisata e, dunque, non
aver partecipato. Eccezione
preliminare a parte, è già evi-
dente che contesti il dato ge-
IlDnadiTizzanisultaglierino
eilsecondotestcheloesclude
La difesa: il primo è nullo, contaminazione. Il pm: no, regolare. La Corte si riserva
netico. Ipotizza la contamina-
zione, al Ris, dal campione di
saliva dell’imputato al taglie-
rino. E abbozza come:
«L’apertura della busta con il
tampone salivare è immedia-
tamente precedente a quel
prelievo». Lo ricava da una ta-
bella in cui ogni operazione è
numerata in sequenza tempo-
rale. Per la difesa, pesa in que-
sta direzione il successivo
test, sullo stesso punto della
lama, da cui non è emerso
nessun Dna. Perché, è da capi-
re. La spiegazione ai due di-
versi esiti potrebbe essere nel-
la qualità e nella quantità del-
la traccia.
In questa fase preliminare
il pm non si è espresso sul
punto. Si è concentrato sulla
validità degli accertamenti.
Non ha dubbi: quel Dna è sul
cutter perché Tizzani l’ha im-
pugnato per tagliare la gola
alla moglie, nella villetta di
piazza Madonna delle Nevi, a
Seriate, la notte tra il 26 e 27
agosto 2016. Era in una siepe,
dentro un sacchetto delle
mozzarelle che venivano con-
segnate a casa Tizzani. L’accu-
I tempi
Nel primo banco, Antonio
Tizzani accanto al genetista
Giorgio Portera e all’avvocato
Giovanna Agnelli. Dietro, i fi-
gli Paolo e Mario. È arrivato
con loro, infilandosi in auto-
mobile nel garage del tribu-
nale. Lo stesso all’uscita, dopo
due parole con i giornalisti,
ma nulla sull’udienza.
Tanta polizia, una quindici-
na di giornalisti, il pubblico
che si conta sulle dita di una
mano, carabinieri e guardie
giurate in aula. La prima
udienza inizia sovrastimata, a
livello di sicurezza, e proba-
bilmente l’organizzazione
verrà rivista. In caso contra-
rio, verranno spiegati rinforzi
due o tre volte alla settimana.
Il presidente della Corte d’As-
sise Giovanni Petillo l’ha detto
chiaramente: «Vorrei termi-
nare l’istruttoria tra gennaio e
febbraio». Ha già indicato se-
A processo Antonio Tizzani, imputato dell’omicidio della moglie Gianna Del Gaudio, all’arrivo in tribunale per la prima udienza
sa esclude che la traccia sia
frutto di un passaggio dalla
confezione toccata dall’impu-
tato e portata via dallo scono-
sciuto incappucciato che lui
accusa. È sulla parte di lama
❞
coperta dall’impugnatura,
quindi Tizzani ha usato quel
taglierino. Comunque, prima
di discuterne nel merito, bi-
Il nuovo sogna vedere se la prova en-
avviso di trerà a processo. La Corte
altri esami d’Assise presieduta dal giudi-
ce Giovanni Petillo (a latere
è stato una
attenzione Alberto Longobardi e i giudici
popolari) lo dirà il 12 dicem-
ai figli bre. Il test è regolare come so-
una volta stiene il pm, oppure nullo co-
emerso me obietta la difesa? A giudi-
il profilo care dalle argomentazioni, è
del padre un nodo complesso.
Una data mette tutti d’ac-
Laura
Cocucci cordo ed è l’11 ottobre 2016,
quando iniziano i prelievi an-
Pm
che sul cutter, alla presenza di
Portera. L’accordo — l’avvoca-
to cita il verbale — è che il
consulente verrà informato
della prosecuzione delle ana-
lisi e, alla fine, dell’apertura
della busta con il tampone sa-
livare di Tizzani, per il con-
fronto. Così avviene il 14 e il 20
Duemesidiudienzearaffica
Il presidente: istruttoria in due mesi. Il nodo intercettazioni
dici date, ma il calendario ver- Cocucci nemmeno salvo la ri-
rà definito giovedì prossimo. chiesta di trasmissione a fine
Verrà anche deciso se sono processo «per evitare che la
ammesse le telecamere. Per parcellizzazione possa in-
«Un giorno in Pretura» sem- fluenzare i testimoni». Qual-
brava cosa fatta. Via libera dal che mugugno in aula da altre
presidente, nessuna obiezio- tivù che hanno chiesto di fil-
ne della difesa, dal pm Laura mare. Allora, per tutti, se ne
ottobre. Dopo una prima fase
formale, la prassi vuole che si
comunichi via mail o telefo-
no. Il 25, Portera informa che
non sarà presente all’apertura
della busta, non lo ritiene ne-
cessario perché quel tipo di
campione si può sempre ripe-
tere. «A quella data, per noi i
prelievi sugli oggetti erano
terminati», tira la linea il di-
fensore che da lì a novembre
ricostruisce un buco nero. Il
28, il consulente viene avvisa-
to di nuovi prelievi sul taglie-
rino fissati per il 30 (quelli
dall’esito negativo) e del fatto
che da uno precedente è
emerso il profilo di Tizzani.
Secondo l’avvocato, «è stato
un tentativo di sanare il risul-
tato». «Non contestiamo i
rapporti continui con il Ris,
ma tra il tampone di confron-
L’avvocato
Il prelievo eseguito
senza informarci:
il nuovo avviso
per sanare il risultato
Il pool
L’avvocato
di Tizzani,
Giovanna
Agnelli,
e, a destra,
il consulente
Giorgio Portera
CRONACHE 5
BG
Verdello
Nell’ex negozio
una serra
di marijuana
Scatta l’arresto
Aveva trasformato un
negozio dismesso di
Verdello in una serra dove
coltivava marijuana. Per
questo è finito in manette
V. B., un ragazzo italiano
di 23 anni di Treviglio, ma
di fatto domiciliato dal
padre in paese. Qui il
giovane, incensurato e
senza occupazione, aveva
avviato una coltivazione
della marijuana, che poi
spacciava. Per questo
aveva preso possesso di un
esercizio commerciale
dismesso sotto un
condominio. Per garantire
calore e luce alle piante e
La vicenda
● La notte
tra il 26 e il 27
agosto 2016, la
professoressa
in pensione
Gianna
Del Gaudio,
di 63 anni,
viene uccisa
con una
coltellata
to e la mia convocazione suc- alla gola, per l’essiccazione del
cessiva ci sono stati ulteriori nella sua casa, «raccolto», il 23enne si era
prelievi, e uno è risultato a Seriate allacciato abusivamente
pseudo compatibile con il alla rete elettrica.
Dna di Tizzani», Portera. ● L’unico Un’attività di successo che
La difesa è stata informata indagato ha provocato movimento
di tutte le operazioni, replica è sempre stato nel palazzo, notato dai
il pm: il consulente «non il marito carabinieri che martedì
chiede di essere avvisato di Antonio hanno effettuato un blitz
ogni analisi e il 24 ottobre vie- Tizzani, nello stabile. A guidarli
ne informato degli esiti prin- che nega verso la serra, l’odore che
cipalmente su alcuni campio- e accusa uno sprigionava la marijuana.
ni». Nel verbale non viene ci- sconosciuto In tutto sono state
tato il 30/8 da cui emerge incappucciato sequestrate 12 piante
che dice di aver
l’imputato: «Ma “principal- ( foto) di cannabis di un
mente” non esclude che siano visto scappare metro e mezzo e 7 kg di
stati esposti tutti i risultati. infiorescenze e foglie
Quando emerge il profilo di ● Ieri è iniziato pronte per essere
Tizzani, il consulente viene il dibattimento immesse sul mercato.
avvisato per le vie brevi». L’av- con le prime Processato per
viso di nuovi prelievi che per schermaglie direttissima, il 23enne è
la difesa è un atto riparatore, tra accusa stato messo ai domiciliari.
e difesa, in
per l’accusa è un’attenzione Sempre martedì è finito in
verso i figli della vittima: particolare carcere invece E.R., di Fara
sul test del Dna
«Non era necessario perché d’Adda che, già ospite
non erano accertamenti su della Comunità Aga di
● Il Ris
nuovi reperti — il pm —. Ma
ha rilevato
Pontirolo per reati di
dal momento che era emerso droga: si era rifiutato di
il Dna del padre, come parti il profilo intraprendere il
offese avrebbero potuto no- genetico programma terapeutico.
minare un loro consulente». dell’imputato
P.T.
Giuliana Ubbiali sull’arma © RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
● La difesa
contesta la
In via delle Valli
validità del test,
Carabinieri,
ipotizza la
contamina-
il generale
zione e cita
l’esito negativo
De Vita in visita
di un altro test
nello stesso
punto
riparlerà il 12 dicembre. A
proposito di giornalisti. La
Corte deciderà anche se acco-
gliere la richiesta della difesa
di escludere dal processo le
intercettazioni in cui Tizzani e
uno dei figli parlano con i cro-
nisti: «Sono irrilevanti». Per
l’accusa, probabilmente, con-
tribuiscono invece a fare Il generale Antonio De
emergere le contraddizioni Vita, comandante della
dell’imputato (che con il pm Legione Carabinieri
si è avvalso della facoltà di Lombardia, ha visitato ieri
non rispondere). il comando provinciale,
«Certo che parlerà a pro- dove ha incontrato il
cesso — annuncia l’avvocato colonnello Paolo Storoni,
— chiederò il suo esame». In- e poi il nucleo elicotteristi
tanto ha anche chiesto che, di Orio e i colleghi in
tramite relazioni e filmato, congedo dell’Associazione
entri nel processo il sopral- nazionale Carabinieri. Il
luogo della difesa, con il con- generale ha poi fatto visita
sulente, nella villetta del delit- al prefetto Elisabetta
to, a Seriate. «I risultati — an- Margiacchi per i saluti
ticipa Portera — dopo la mia istituzionali ( foto).
deposizione». (g.u.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
6
BG CRONACHE
Braccio meccanico contro il tetto
Elettricista muore schiacciato
L’operaio di Dalmine stava posando dei cavi quando il cestello si è mosso
Un movimento casuale fat-
to mille volte, la tasca del giac-
cone che si impiglia in una le-
va e il braccio meccanico che
fa un movimento brusco: ba-
stano due secondi per alzarsi
di quaranta centimetri. Quan-
do l’operaio che seguiva i la-
vori da terra e i passanti han-
no sentito il grido disperato
ormai era troppo tardi, e la
tragedia si era compiuta.
A rimanere schiacciato tra
macchinario e tetto è stato
Antonio Alfieri, 52 anni, che
era nato a San Giuseppe Vesu-
viano (Napoli) e viveva a Dal-
mine. Era un elettricista spe-
cializzato e lavorava per conto
della 3 Mc Telecomunicazio-
ni, azienda di Monza che si
occupa dell’installazione di
impianti elettrici e cavi in fi-
bra ottica. Ieri Alfieri e un suo
collega erano al lavoro nella
Bassa Bresciana a Zurlengo,
frazione di Pompiano: dove-
vano installare i cavi della fi-
bra all’altezza dei sottotetti
delle case di via San Giovanni
Battista.
Il lavoro inizia in mattinata:
i due piazzano il mezzo lungo
le vecchie case del centro sto-
rico e un po’ alla volta iniziano
con l’installazione. Si alterna-
no nella posa: un operaio re-
sta a terra a manovrare l’auto-
mezzo e l’altro sale sul cestello
del braccio meccanico per in-
stallare i cavi nel punto in cui
il muro incontra il tetto. Tutto
L’automezzo Il camion con braccio meccanico su cui si trovava la vittima
bene fino alle 13.30, quando i
due si rimettono all’opera do-
po la pausa pranzo. Antonio
Alfieri si trova sul cestello, che
è dotato di comandi per po-
tersi muovere in modo da po-
tere arrivare con precisione
nel punto dove intervenire. Ed
è proprio quella leva a causare
l’incredibile incidente.
Secondo la ricostruzione
La dinamica
L’operaio si è sporto,
la tasca del giubbotto
si è impigliata nella leva
che ha mosso il cestello
dei carabinieri ma anche di
alcuni passanti che stanno se-
guendo i lavori, l’elettricista si
trova molto in alto, quasi a
sfiorare il tetto dell’abitazio-
ne, quando viene visto spor-
gersi all’esterno. Forse deve
controllare qualcosa oppure
deve prendere degli attrezzi
che si trovano sul pianale del
cestello. Sporgendo parte del
I testimoni
Chi seguiva i lavori
dalla strada ha sentito
un grido, ma i soccorsi
sono stati inutili
Giovedì 5 Dicembre 2019 Corriere della Sera
Il lascito al Comune di Treviglio
Eredità di 6 milioni
Imeri frena le richieste
Dopo Fornovo tocca a Treviglio
ricevere un’eredità milionaria. A
nominare il Comune beneficiario di
quasi la totalità del proprio vasto
patrimonio è stata Carla Giuliani,
scomparsa il 15 ottobre per un malore
busto, la tasca del suo giub- nella sua abitazione in via Gera d’Adda.
botto rimane impigliata nella La scheda L’anziana, rimasta vedova del marito
leva dei comandi, che si muo- Alberto Caffetti e senza figli, ha stilato il
ve e fa alzare di colpo il cestel- ● Antonio testamento nel 2017 prendendo la
lo. Uno scatto improvviso di Alfieri era nato decisione di nominare erede il Comune.
40 centimetri, non di più, ma nel 1967 Per quanto riguarda il lascito, stime
che basta a schiacciare il collo a San Giuseppe sommarie calcolano possa arrivare —
dell’operaio tra il bordo me- Vesuviano tra terreni, immobili e conti correnti —
tallico del cestello e il tetto. I ma da molto fino a 6 milioni di euro. Un’eredità
presenti fanno in tempo a tempo abitava vincolata però, perché la signora Carla
sentire il suo grido disperato, a Dalmine ha indicato come andrà spesa: per
ma in quel momento è ormai realizzare mini appartamenti per
tutto finito: l’urto ha spezzato ● Era disabili e ciechi.
di netto una vertebra cervicale elettricista Un modo per
causando la morte immediata e lavorava ricordare il padre,
di Antonio Alfieri. Il collega per la 3MC Achille Giuliani,
cerca di correre in suo soccor- di Monza, ditta storico
so utilizzando i comandi dal- specializzata commerciante di
l’automezzo per abbassare il nella possa Treviglio con
braccio meccanico, ma quan- di cavi elettrici un’evidente
do il cestello arriva a livello e fibre ottiche disabilità. A
della strada ormai non c’è più vigilare sul lascito,
niente da fare. ● L’incidente Carla Giuliani ha designato Roberto Del
L’altro operaio dà comun- è avvenuto Corso, funzionario di banca che ha
que l’allarme chiamando il 118 mentre Alfieri gestito sinora il patrimonio finanziario,
che invia un elisoccorso de- e un collega e Francesco Giussani, capogruppo della
collato dallo Spedale civile di stavano Lega in consiglio comunale e vicino di
Brescia. I sanitari non hanno posando casa della donna. Poche ore e sono già
potuto fare altro che constata- cavi lungo fioccate le richieste di aiuto in
re il decesso della vittima. Sul i sottotetti municipio. «Gli importi — spiega il
posto per i rilievi i carabinieri in una via sindaco Juri Imeri ( foto) — sono ancora
della stazione di Orzinuovi e di Zurlengo tutti da verificare, così come sarà lungo
della compagnia di Verola- (Brescia) l’iter burocratico-amministrativo. E
nuova, i vigili del fuoco e i tec- preciso, per chi ha già mandato richieste
nici dell’Asst della Franciacor- di contributi e altro, l’importo avrà come
ta. Il corpo dell’operaio è stato unica destinazione quella espressa dalla
infine spostato alla Medicina signora in fase di testamento. Quindi il
legale dell’ospedale, a dispo- Comune non è né più ricco di prima né
sizione dell’autorità giudizia- ha improvvisamente soldi da spendere».
ria. Pietro Tosca
F.P. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere della Sera Giovedì 5 Dicembre 2019
Palazzo Moroni al Fai
Restauri e la sfida
di aprire al pubblico
Accordo tra la famiglia e il Fondo: primi lavori nel 2020
Palazzo Moroni diventerà
nel 2020 un Bene del Fai. Per
l’esattezza, sarà il sessanta-
cinquesimo, ma il primo
complesso aristocratico ur-
bano in Italia gestito dalla
fondazione che nel 2018 ha
registrato oltre 868 mila visi-
tatori. La novità è resa possi-
bile dall’accordo firmato dal
Fai e dalla Fondazione Museo
di Palazzo Moroni che, alla
morte del conte Antonio Mo-
roni nel 2009, ereditò l’edifi-
cio seicentesco per destinarlo
alla collettività.
«Oggi è un giorno impor-
tante per la famiglia, la città e
la Lombardia — commenta
la figlia, Lucretia Moroni —.
Penso però che sarà ricordato
anche a livello nazionale».
Questo perché, da un lato, è la
prima volta che il Fai firma un
accordo con una fondazione
privata, dall’altro perché con
tale intesa l’immenso patri-
monio del complesso (dal
grandioso scalone alle colle-
zioni fra le quali spicca «Il ca-
valiere in rosa» di Giovan Bat-
tista Moroni, fino all’impo-
nente giardino-ortaglia) po-
t r à e s s e re co n o s c i u to e
ammirato da un pubblico
molto più vasto di quello lo-
cale. Ne è convinto l’assessore
regionale alla Cultura Stefano
Palazzo Frizzoni
SEGUE DALLA PRIMA
Il problema potrebbe esse-
re nello spessore fra i mattoni
e i sostegni in lamina di ferro:
«Abbiamo verificato che è in-
feriore rispetto ai disegni»,
continua Brembilla. Si tratte-
rebbe di un errore, forse una
svista, da parte dell’impresa
che realizzò la riqualificazio-
ne e l’ampliamento dell’origi-
naria biblioteca San Tomaso.
La nuova struttura venne
inaugurata quindici anni fa.
«Nessun mattone è caduto
— rassicura Brembilla —. La
biblioteca si può utilizzare,
l’area è sicura e la facciata del-
l’ingresso non è interessata
da instabilità non presentan-
do le stesse finestre dei lati e
del retro». A Palazzo Frizzoni
però si preferisce non perde-
re tempo, così il parallelepi-
pedo rosso in cotto finisce tra
le sistemazioni del Piano del-
le opere pubbliche, nel capi-
tolo delle manutenzioni stra-
ordinarie agli edifici ad uso
culturale. Sulla somma che
dovrà essere stanziata c’è un
punto di domanda: «Stiamo
facendo delle prove per capi-
re come operare — spiega
l’assessore —. Poi moltipli-
cheremo l’importo per il nu-
mero delle finestre. Non im-
puto responsabilità a nessu-
no. In ogni caso la garanzia di
dieci anni è ormai scaduta».
Anche il clima impatta sul-
l’elenco dei lavori pubblici
cittadini per il 2020. Fra gli in-
terventi in programma c’è la
Tesori Lo scalone e gli affreschi all’interno di Palazzo Moroni
Bruno Galli che ricorda «co-
me queste dimore sono la
chiave d’accesso ai segreti del
passato, ma anche testimo-
nianze della generosità di ric-
che famiglie che hanno reso
grande la regione». E il Fai
vuole ora portare avanti que-
sta storia, forte «di un’espe-
rienza accumulata in quasi 50
anni, ma anche della volontà
Il progetto
Dopo una prima messa
in sicurezza, assunzioni
e biglietteria per aprire
le sale ai visitatori
Crepe e mattoni instabili
sulla Tiraboschi di Botta
Il progetto del grande architetto sarebbe stato eseguito male
Il gioiellino
La Biblioteca
Tiraboschi,
inaugurata
nel 2004,
è stata
disegnata
dal grande
architetto
di Mendrisio
Mario Botta.
Necessarie
verifiche
sulla stabilità
dei mattoni
più vicini
alle finestre
su tre lati
predisposizione di un im-
pianto di climatizzazione a
Palazzo Uffici. «Devo fare i
conti con il cambiamento cli-
matico — spiega Brembilla
—. Negli uffici che si affaccia-
no su via Tiraboschi nei mesi
Domenica porte aperte alla caserma
Una festa per i pompieri
I vigili del fuoco hanno celebrato ieri mattina al
santuario di Borgo Santa Caterina la festività della loro
patrona Santa Barbara e anche l’ottantesimo anniversario di
fondazione. «Oggi — ha sottolineato il comandante
Calogero Turturici, ricordando i tanti interventi svolti nel
corso dell’anno — siamo un corpo maturo, giustamente
aperto al progresso e agli scenari emergenziali più
impensabili». Per far conoscere ai bambini l’attività dei
vigili del fuoco, domenica alla caserma di via Codussi si
svolgerà la «Pompieropoli dell’80°» per farli sentire
«pompieri per un giorno».
di mettersi al servizio della
famiglia», dice il presidente
Andrea Carandini.
Grazie a una modifica dello
statuto della Fondazione Mu-
seo di Palazzo Moroni, il Fon-
do ambientale italiano entra
in posizione di maggioranza
nel Consiglio di amministra-
zione. Il palazzo, le collezioni
e le pertinenze vengono affi-
date in comodato all’ente che
progetterà, reperirà i fondi
per il restauro, l’adeguamen-
to funzionale, la gestione e la
valorizzazione, al fine di apri-
re regolarmente al pubblico il
complesso. «Dopo le Giorna-
te Fai di Primavera nel 2020,
sarà chiuso per poi essere
estivi c’erano quasi 50 gradi.
Temperature così alte non
erano mai state raggiunte. Il
personale si spostava in altri
locali e si sono verificati dei
malori». 830 mila euro ver-
ranno stanziati ad hoc, men-
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CRONACHE BG
7
L’aeroporto: spesa da 9 milioni
Atterraggi difficili,
aperto, dopo i primi lavori,
nell’autunno 2020 o comun-
que non oltre la primavera
lavori per i letti d’arresto
Orio primo in Italia
2021, quando sarà allestita
una prima biglietteria e sa- La storia Un mese di lavori per un’opera da 9,3
ranno assunte 5 o 6 persone milioni di euro: l’aeroporto di Orio sarà il
— spiega il vicepresidente primo scalo italiano a realizzare i letti
Andrea Magnifico —. Il re- d’arresto. Si tratta di appendici alle testate
stauro totale e l’adeguamento
funzionale delle strutture e
delle piste d’atterraggio per frenare gli
aerei in overrun, e cioè che vanno oltre la
del giardino richiederanno lunghezza disponibile. Le aree saranno
più tempo, ma durante i lavo- realizzate in materiali a bassa densità che
ri il palazzo sarà accessibile». collassano sotto il peso dei carrelli,
Già acquistate, invece, alcune ● Palazzo determinando una decelerazione. Da un
porzioni minori dell’edificio Moroni si trova lato, quindi, frenano gli aerei che finiscono
da destinare ad attività acces- in via Porta fuori pista evitando gli schianti, dall’altro
sorie e a quella didattica. Dipinta riducono al minimo l’impatto a terra
«Un palazzo così bello non e appartiene sull’equipaggio e i passeggeri. Il ricordo
espleterebbe la sua massima all’omonima torna al 5 agosto 2016 e al Boing 737-400
funzione se non fosse reso famiglia con carico merci che era finito sulla Nuova
fruibile, creando opportunità (nella foto, Cremasca, alle 4
di confronto sul territorio e Lucretia del mattino, con
Moroni)
forme per accrescere l’afflus- condizioni di I tempi
so turistico — aggiunge maltempo. La Lavori nel 2020
Francesca Furst, del segreta- ● L’edificio Sacbo ha
riato regionale del Ministero seicentesco pubblicato il tra settembre e
dei Beni culturali —. Non è contiene, bando di gara ottobre. Si inizia
solo un patrimonio dei citta- tra le altre cose, europeo per la dal lato ovest
dini, ma è anche un ottimo il dipinto di realizzazione del
biglietto da visita per Berga- Giovan Battista primo letto
mo». Ringrazia per «il dono, Moroni, «Il d’arresto, sul lato ovest, rivolto a Orio al
il primo Bene del Fai nel ca- cavaliere rosa» Serio: gran parte degli aerei atterra in
poluogo» (in provincia c’è il questo verso. «Una volta approvato il
Mulino di Baresi, a Roncobel- ● Il Fai ora nuovo piano di sviluppo aeroportuale
lo) il sindaco Giorgio Gori: acquisisce prevediamo di intervenire anche sulla
«Poiché il contesto conta, il la maggioranza testata est — spiega il presidente di Sacbo,
Comune si è mosso per trova- della Giovanni Sanga —. L’ottica è un continuo
re una soluzione al cantiere Fondazione di miglioramento degli standard di sicurezza
allestito di fronte al comples- Palazzo Moroni dello scalo». Le aree per i letti d’arresto
so. Coi proprietari si è rivisto erano state predisposte con i lavori di
il progetto che prevederà dei rifacimento della pista. La gara sarà chiusa
posti auto privati ma anche la il 17 gennaio, i lavori dovrebbero essere
possibilità di mettere in mo- assegnati entro la metà di settembre:
stra i resti archeologici trovati conclusione e collaudi per il mese
in loco. In questo modo il successivo. «Orio sarebbe l’unico in Italia a
passaggio e l’affaccio sulla disporre di questo sistema — conclude
città saranno adeguati alla Sanga —. Il terzo fra gli scali con oltre 10
bellezza di Palazzo Moroni». milioni di passeggeri in Europa dopo
Michela Offredi Zurigo e Madrid». (de.s.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Canonica, manca dal 2014
Sindaco senza curriculum
«Voglio scriverlo bene»
Per legge, gli eletti hanno l’obbligo di
pubblicare il proprio curriculum ma a
Canonica il sindaco Gianmaria Cerea non
pare aver fretta. È stato eletto nel 2014 e
confermato a maggio, ma dopo 65 mesi
alla guida del Comune del curriculum
Le opere ancora non c’è traccia. Il problema è
sollevato dall’opposizione di «Uniti per
● Oltre alle unire». «Non è una questione di lana
manutenzioni caprina — spiega il capogruppo Graziano
straordinarie Pirotta — ma il mancato rispetto di un
sulla Biblioteca obbligo di legge. Magari lo fa per pigrizia o
Tiraboschi, per provocare o forse ha qualcosa che non
sono stati vuol far sapere, come il fatto che non vive
programmati in paese ma a Bergamo». «Nessun mistero
nel 2020 — replica Cerea — voglio solo farlo bene,
altri interventi non pubblicando un curriculum
d’emergenza professionale, ma inserendo le esperienze
da amministratore, cominciate nel 1985
● La giunta ha come consigliere comunale». (p.t.)
previsto 400
mila euro
di lavori
per mettere Viale Giulio Cesare
tre 400 mila saranno destinati in sicurezza
a Città Alta. «La settimana
scorsa è caduto un masso di
alcuni muri di
contenimento
Mamma e bimbo investiti
grandi dimensioni — spiega
l’assessore —. I muri di soste-
di Città Alta. Le
forti piogge ne
da un’auto: lei grave
gno a valle sono a carico del hanno messo
Comune, continua a piovere e in crisi la tenuta Una mamma di 44 anni
l’equilibrio di Città Alta è fra- e il figlio di 6 sono stati
gile, è giusto intervenire per ● Necessario investiti da un’auto, una
scongiurare disastri». anche Renault Clio, mentre
Dall’anno prossimo poi ver- intervenire attraversavano viale
rà elaborato un piano per tro- al cimitero, Giulio Cesare, ieri attorno
vare collocazione ai numerosi dove 5 mila alle 17.45. La donna è
alberi che vengono donati al- lumini sono stata ricoverata in
la città (anche dalle scuole), in corto condizioni preoccupanti
tutti i passaggi pedonali ver- all’ospedale Papa Giovanni XXIII: è in
ranno progressivamente illu- prognosi riservata. Lieve contusione,
minati e un’attenzione parti- invece, per il bambino. Illeso il conducente
colare sarà data ai lumini del della Clio, che al momento dell’incidente
cimitero. «Cinquemila sono viaggiava verso il rondò del Monterosso.
in corto nella zona monu- L’incidente è avvenuto all’altezza del civico
mentale, dobbiamo trovare il 31: non è chiaro se la mamma stesse
problema e sistemare l’im- attraversando sulle strisce pedonali vicine.
pianto», conclude Brembilla. Dopo essere stata investita è caduta ad
Desirée Spreafico alcuni metri di distanza. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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8 Giovedì 5 Dicembre 2019 Corriere della Sera
BG
Corriere della Sera Giovedì 5 Dicembre 2019
Sport
10
le partite saltate
da Duvan Zapata, in infermeria da metà ottobre,
quando in amichevole
con la Colombia si infortunò agli adduttori
Centravanti Duvan Zapata, classe 1991, è da un anno e mezzo un attaccante dell’Atalanta. In Italia ha giocato anche per Napoli, Udinese e Sampdoria
Telenovela colombiana
Quasi quasi assomiglia al
GGG, il protagonista del ro-
manzo di Roald Dahl, uno di
quei racconti che erano e so-
no un must per i bambini del-
le elementari. Duvan Zapata
come il Grande Gigante Gen-
tile ha, a dispetto dell’appa-
renza da colosso, un animo
sensibile. E non solo l’animo,
perché anche i muscoli sem-
brano avere una sensibilità
non comune.
«Sento fastidio», il refrain
dell’atalantino riferito all’ad-
duttore destro, finito ko du-
rante l’amichevole disputata
con la sua Colombia contro il
Cile a metà ottobre, e da più di
una settimana clinicamente
guarito. Non solo per i medici
di Zingonia, ma per tutti gli
specialisti che lo hanno visita-
to negli ultimi giorni: da Ra-
mon Cugat a Barcellona a
Pierpaolo Mariani (che lo ave-
va operato ai tendini ai tempi
dell’Udinese) a Roma. I re-
sponsi, poi, sono seguiti dal-
l’invito a cominciare ad alle-
narsi. Il bomber ha ascoltato,
ma non si è convinto, perché
non si sente a posto. Il proble-
Zingonia
I compagni nelle scorse
settimane hanno
cercato, invano,
di spronarlo
ma dell’attaccante di Cali è di
tipo psicologico. Alcune voci
parlano, inoltre, di una mano-
vra in chiave mercato, per al-
lontanarsi da Bergamo, ma è
un’ipotesi da escludere.
A nulla sono valsi i tentativi
dei compagni all’interno del-
lo spogliatoio di convincerlo e
di spronarlo fin da prima del-
la sfida con la Juve. Spogliato-
io che, così, ha potuto sola-
mente registrare — rispettan-
dola — la scelta del sudameri-
cano. Che ieri è rivolato a
Siviglia, dal fisioterapista di
fiducia, Carlos Moreno Pedro-
sa. L’ennesima sessione con
quello che è considerato, da
Zapata, più un amico che un
professionista dei muscoli.
Quasi che l’attaccante abbia
bisogno di altre rassicurazio-
ni derivanti dall’uomo di cui
si fida di più e che sembra, a
sua volta, non voler forzare la
9
BG
● De Roon
«SerieA
eChampions
Vogliamo
farelastoria»
A Oriocenter, in tenuta
natalizia, le stelle non si
contano. Ma la più
luminosa è facilmente
riconoscibile. Marten de
Roon ( foto), al centro
commerciale per
incontrare i tifosi, è
raggiante. Per l’olandese
va tutto a gonfie vele, sia in
campo sia in famiglia. E i
problemi fisici, che questa
settimana ne hanno
condizionato gli
allenamenti (anche ieri ha
lavorato a parte), non lo
preoccupano. «Sto bene
— dice lui — abbiamo
vinto contro il Brescia e in
Champions. Tutto a posto
anche a casa. Sono
contento». Come non
esserlo. I risultati della sua
Atalanta sono sotto gli
occhi di tutti e le nozze
imminenti con la sua
Ricarda (in Olanda, il 27
Nuovo viaggio a Siviglia situazione. Va da sé che lo
Shakhtar di mercoledì è un
Intanto a Zingonia, il resto
del gruppo continua ad alle-
dicembre), non sono un
mistero. È papà di tre
per Zapata il cui rientro miraggio e, a questo punto,
pure le gare successive di
campionato contro Bologna e
narsi in vista della sfida con il
Verona di domani. Rimango-
no in dubbio de Roon (fasti-
bimbe. «Mi rilasso di più
con Gasperini», ride. Ma
in questo periodo papà
si sposta verso il nuovo anno Milan. La sensazione (o spe-
ranza?) è che potremo rivede-
dio al ginocchio) e Kjaer (gua-
ri muscolari).
Marten passa poco tempo
a casa. Sabato a Bergamo
Il tentativo dello spogliatoio re in campo l’attaccante il 5
gennaio, per la sfida con il
Parma.
Matteo Magri
mmagri@corriere.it
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arriva il Verona. Mercoledì
in Ucraina c’è la
partitissima contro lo
Shakhtar. Il giocatore
analizza i prossimi due
impegni. «Ho visto il
Verona contro la Roma
(veneti sconfitti, 3-1 al
Bentegodi, ndr). È una
squadra che viaggia forte.
Corrono molto e hanno un
gioco simile al nostro —
spiega de Roon —, ma
giochiamo davanti al
nostro pubblico e
vogliamo restare in alta
classifica. Dobbiamo
conquistare i tre punti». A
maggiore ragione, il
giudizio sulla trasferta di
coppa è il medesimo: «In
Ucraina abbiamo un solo
obiettivo. La vittoria, per
restare in Europa». Poi,
aggiusta il tiro e specifica:
«Con un po’ di fortuna, se
vinciamo restiamo in
Champions». In palio c’è
moltissimo: «Abbiamo
tanta voglia di fare la
storia». L’ambizione di de
Roon scalda i tifosi, in
coda per una foto con lui.
L’Atalanta dovrà
interpretare la trasferta
ucraina «come la gara con
la Dinamo, o il secondo
tempo di San Siro contro il
City — prosegue de Roon
—. Sarà una sfida aperta,
anche loro devono fare
risultato. Forse, affrontarli
in trasferta ci permetterà
di avere spazi maggiori».
Una trasferta da giocare
nel gelo di Kharkiv: «Il
freddo non ci ferma»,
sentenzia de Roon ( f.fu)
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10 Giovedì 5 Dicembre 2019 Corriere della Sera
BG

Cultura Città Alta tenuto dalla naturalista Elena Serughetti, intende

fornire uno strumento per l’osservazione, la relazione
Progettoboschettieortiscolastici

& Società
e la comprensione della biodiversità. Alle 17.30,
Comecomprenderelabiodiversità all’auditorium di piazza Libertà, la prima conferenza
del ciclo «Natura dipinta», dal titolo «Il Quattrocento
Oggi, alle 17, alla Sala Curò, in piazza Cittadella, simbolico: il San Francesco in estasi di Giovanni
l’incontro del «Progetto boschetti e orti scolastici. Un Bellini». Interverranno Maria Mencaroni Zoppetti,
nuovo modo di vivere il giardino e praticare presidente dell’Ateneo, Gabriele Rinaldi, direttore
l’insegnamento all’aperto». L’appuntamento, dell’Orto Botanico, e Giovanni C.F. Villa, del Centro di
organizzato dall’Orto Botanico «Lorenzo Rota» e Ateneo di Arti visive dell’università cittadina. (r.s.)

Il protagonista chiamato da una casa editrice per una campagna contro la lettura in formato digitale
È in libreria «La seconda porta» (Bal-
dini+Castoldi) l’ultimo romanzo di Raul
Montanari, scrittore di Castro e promo-
tore di una famosa scuola di scrittura
creativa. Il romanzo, una riflessione sul-
l’incontro con chi si considera diverso
per etnia, religione e orientamento ses-
suale, offre al lettore gustosi sconfina-
menti nella Bergamasca. Pubblichiamo
un estratto di due scene nella Bassa.

di Raul Montanari
La scheda

L
a mattina dopo io e il mio socio
Carminati partimmo per la fatal
Treviglio, dove avevamo una riu-
nione con un cliente per presen-
tare lo spot pubblicitario che ci
avevano chiesto e che avevamo
realizzato in bassa definizione, nell’attesa
● Nell’ultimo che ci dessero i soldi per farlo girare da un
libro di Raul regista vero con attori veri. Viaggiavamo
Montanari, «La sul suo grosso Suv. Carminati si era sem-
seconda porta» pre rifiutato di salire sulla mia jeep perché
(Baldini& diceva che era un miracolo che non cades-
Castoldi), se a pezzi.
il protagonista Il cliente era una grande cartiera, indu-
è Milo Molteni, stria tipica della zona fra Milano e Berga-
pubblicitario mo. Avevano cercato la nostra agenzia per-

Uno spot per i libri (di carta)

di successo

● La vita di
Molteni cambia
quando
acquista la
casa dei suoi
vicini, ormai
morti, che gli
stavano
ché progettavano un allargamento della
loro attività a casa editrice. Io ero stato La curiose scoperte di un pubblicitario famoso per la mia generosità verso sudditi
e schiavi, ma che in questo caso il merito

nel nuovo romanzo di Montanari

antipatici. In coinvolto perché, come ci avevano detto,
quella casa nella comunicazione che volevano fare ci
sembra esserci doveva essere anche un risvolto sociale.
un passaggio L’abuso di questa parola ormai mi aveva
segreto, da cui nauseato.
una notte L’aspetto sociale consisteva nell’idea di
entrerà un fare una campagna di promozione della
giovane lettura su carta, in opposizione ai libri in
migrante in formato elettronico.
fuga «Siete sicuri che il vostro nemico sia l’e-
book?» avevo obiettato quando ci avevano
● Inizia così spiegato la cosa.
un viaggio Il direttore mi aveva guardato come se
nel «diverso» fossi scemo. La sala riunioni aziendale era
in grado di curiosamente angusta. Loro erano in
caratterizzare quattro ma parlava solo lui, nascosto die-
tutto tro un paio di occhiali così smisurati che la
il romanzo sua faccia scompariva.
di Montanari «Abbia pazienza» aveva sospirato, «se
non siamo d’accordo su questo partiamo
già col piede sbagliato».
Carminati mi aveva tirato un calcio sotto
il tavolo e io avevo ritirato l’obiezione.
Oggi invece il mio socio era di ottimo
umore, fischiettava, faceva rombare il mo-
tore del Suv, sprizzava ottimismo da tutti i
pori. D’altronde in quelle spedizioni il co-
pione era sempre lo stesso: lui era convin-
to che tutto sarebbe andato a meraviglia
mentre io assumevo il ruolo del menagra-
mo, anche se poi davanti al cliente esibivo
la sicurezza d’obbligo. Tutto sommato, in-
sieme ce la cavavamo bene.
«Ma mollalo quell’iPhone!» berciò a un
certo punto. «Guarda la natura in fiore!»
Non aveva torto, perché era una bellissi-
ma giornata, meno calda delle precedenti.
Il cielo spazzato dal vento era terso. Alla
nostra sinistra, verso nord, emergeva rosa-
cea e fantasmatica la linea delle Alpi.
Quando ci fermavano ai semafori, poi, era
un tripudio di cinguetti, ronzii, cabrate di
La trama
Il pubblicitario di successo
si ritrova coinvolto in una storia
che fa riflettere sulle diversità,
a partire dai migranti
uccelli ubriachi di vita in mezzo a globi di
insetti che ondeggiavano ai bordi della
strada.
La presentazione fu un trionfo.
Non credevo alle mie orecchie quando il
direttore occhialuto si sperticò in espres-
sioni di giubilo, con un entusiasmo trasci-
nante. Lo spot era approvato a pieni voti.
Non mi feci sfuggire l’occasione di san-
tificare la coppia creativa che ci aveva lavo-
rato sopra, Muzzopappa e Valentina, fra gli
sguardi di assenso di Carminati. Nel clima
festoso che si era creato, il mio socio susci-
tò l’ilarità generale spiegando che io ero
La scena
Tre amici in una baita, uno senza
caricabatterie per l’e-reader.
Al secondo il lettore digitale si
rompe. Il terzo ha un libro di carta
lo si poteva attribuire al 99 per cento pro-
prio a me, che avevo avuto l’idea.
Era vero. Lo spot mostrava tre amici in
un rifugio di montagna, con una bufera di
neve all’esterno: era evidente che i tre
avrebbero dovuto ingannare il tempo pri-
ma di potersi rimettere in cammino. Il pri-
mo imprecava perché il suo lettore di e-
book era scarico e lui aveva dimenticato di
portare il cavo per attaccarlo alla presa
elettrica. Il secondo aveva a sua volta un e-
reader, carico, e rideva della disavventura;
poi però si voltava e il suo e-reader urtava
contro il libro di carta che il terzo amico
aveva estratto dallo zaino. L’e-reader e il li-
bro cadevano sul pavimento del rifugio,
ma andavano incontro a destini diversi: lo
schermo dell’e-reader si spaccava, mentre
il terzo amico raccoglieva il suo libro, sof-
fiava via qualche granello di polvere dalla
copertina (questo dettaglio, un vero tocco
di classe, veniva da Muzzopappa: «L’im-
magine del prodotto è un po’ polverosa? E
noi facciamola vedere, questa polvere!»),
si sdraiava su una branda con aria beata e
cominciava a leggere. Payoff: I libri sono
amici per la vita. Ma solo quelli veri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il 12 e il 13 dicembre gli amici e i colleghi in piazza Rosate

Ricerca e animo accogliente: il ricordo di Nina Kaucisvili
L’Università degli Studi di
Biografia Bergamo non dimentica Nina
Kaucisvili, scomparsa nel
● Nina 2010. Un convegno ne richia-
Kaucisvili, merà l’eredità scientifica — e i
padre tanti meriti — tenendo sullo
georgiano sfondo le tappe di una vita ini-
e madre russa, ziata cent’anni fa a Berlino, da
nacque nel ‘19 padre georgiano e madre rus-
a Berlino sa, continuata a Milano dal
1940 mentre in Germania si
● Ricercatrice scatenava il nazismo, prose-
e studiosa della guita a Bari, Torino, e infine a
lingua e della Bergamo quando Vittore
letteratura Branca, nel ’68, incaricato di
russa, nel 1968 dar vita all’ateneo in città, le
fondò l’Istituto diede carta bianca. E, ben pre-
di Slavistica sto, furono le sue iniziative a
dell’Università contribuire al prestigio del-
di Bergamo. l’istituzione.
Morì nel 2010 L’appuntamento è per il 12 e
13 dicembre in piazza Rosate.
Il 12 — dopo i saluti del retto-
re Remo Morzenti Pellegrini e
della direttrice del Diparti-
mento di Lingue e Letterature
straniere, Rossana Bonadei,
nonché l’introduzione dei
professori Rosanna Casari,
Ugo Persi e Maria Chiara Pe-
senti — la mattinata sarà de-
dicata ai ricordi di amici e ex
allievi di Nina Kaucisvili: Gian
Piero Piretto, Tat’jana Nicole-
scu, Monica Ardizzone, Elena
Tacho-Godi, Maria Teresa
Zappa, Gianna Valsecchi.
Nel pomeriggio sessione
scientifica (sulla «traduzione
intertestuale e intercultura-
le»), presieduta da Antonella
D’Amelia e Monika Spivak,
poi da Pesenti e Nikolaj Kotre-
lev. Il 13, nuova sessione («gli
ambiti di ricerca e gli studi»)
presieduta da Bonadei, e Ca-
terina Graziadei. Si parlerà di
Turgenev, Chodasevi , Remi-
zov, Dostoevskij e anche di
autori come Florenskij — og-
gi noto — ma fatto conoscere
in Italia soprattutto da Nina
Kaucisvili.
Una donna di studi capace
Tra i meriti
Cultrice della lingua
russa, fece scoprire
molti scrittori
al pubblico italiano
La studiosa Nina Kaucisvili, scomparsa nel 2010
di scoprire autori che altri
avrebbero approfondito dopo
di lei o di riscoperte inattese.
Ma anche altro. Un’appassio-
nata attivista dell’ecumeni-
smo e del dialogo, in partico-
lare con l’ortodossia. Una vo-
lontaria che nel carcere di
Opera teneva un laboratorio
di scrittura. Come hanno
scritto i suoi amici della Co-
munità di Bose quando è
mancata: «Le molte lingue di
Nina erano in realtà i molti
volti che sapeva accogliere e
amare, facendo sentire vicini i
lontani, riconducendo quel
che appariva straniero a ciò
che è proprio dell’uomo».
Marco Roncalli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Giovedì 5 Dicembre 2019
TEMPO LIBERO BERGAMO 11
BG

Sabato sera porti via» e «Passione», una delle canzoni

Druso, si celebra la dance anni Ottanta con Alan Sorrenti
TEATRO Alan Sorrenti (foto) sarà l’ospite speciale della
CINEMA festa che celebra la dance degli anni ’80, sabato,
al Druso di Ranica (alle 22.30, ingresso 15 euro
MUSICA con consumazione inclusa). Il cantante
napoletano si esibirà dopo il concerto dei
bergamaschi Still Crazy. La sua carriera è iniziata
negli anni ’70 con pezzi vicini al progressive rock:
napoletane più famose di sempre, scritta nel
1934. Due anni dopo era la volta di «L.A. & N.Y.»
per studiare il genere si era anche trasferito a che includeva «Tu sei l’unica donna per me»,
Londra. Nel 1977 è uscito l’album «Figli delle
stelle» che contiene l’omonimo successo, rimasto
brano che vinse il Festivalbar. Nel 1979 Sorrenti
esordì anche al cinema in «Figlio delle stelle» di
nella top ten per sedici settimane, tra i singoli più Carlo Vanzina. A chiusura, il dj set di Wish Key. Riki
venduti in Italia quell’anno, che aprì la strada alla Cellini (stasera, alle 21.30, live con Tita)
dance sulla scia della «Febbre del sabato sera». Il presenterà la serata e canterà un paio di suoi
disco conteneva anche «Casablanca», «E tu mi pezzi. (r.s.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL FESTIVAL DEDICATO A SKOLIMOWSKI

BERGAMO FILM MEETING zo «al Sociale, con le musiche

degli Asian Dub Foundation»,
spiega Chiara Boffelli di BFM.
La band britannica, di fama

«Così presidiamo il cinema»

Il Bergamo Film Meeting
gioca d’anticipo e svela una
parte del programma, a tre
mesi dal debutto della
38esima edizione: 7-15 marzo
2020. Giusto qualcosa, «per
vivacizzare le feste», com-
menta il direttore artistico
Angelo Signorelli. Abbastan-
za però, da comprendere co-
me la kermesse non abbia in-
tenzione di mutare il Dna.
Una rassegna curiosa e no-
stalgica, aperta al mondo di
oggi («quello di Netflix e
Amazon. L’audiovisivo sta
cambiando e bisogna render-
sene conto»), ma convinta di
dovere «raccontare una seco-
lare storia di cinema». Sono
parole del presidente Davide
Ferrario che, in un video mes-
saggio proiettato al Cinema
San Marco, espone le linee
guida del prossimo Film Mee-
ting e tratteggia la messianica
figura dei festival, «luogo di
presidio per il cinema».
Occorre preservare l’opera
di Jerzy Skolimowski, cui Bfm
dedica la retrospettiva storica.
Nella passata edizione l’amar-
cord toccò all’attore Jean-Pier-
re Léaud. Il successo fu enor-
me per l’icona della Nouvelle
Vague. Skolimowski invece, è
internazionale, «ha riscritto
la colonna sonora del film e lo
renderà unico». Pezzi unici
sono anche i cartoon d’autore
del francese Jean-Francois La-
guionie. A Bergamo, Laguio-
nie presenterà in anteprima
italiana «Il viaggio del princi-
pe». Una favola ecologista e
La scheda antirazzista, che dimostra
quanto i disegni animati sia-
● È stata no in grado di aprire sulla re-
svelata altà, punti di vista attuali e co-
una parte struttivi. Come vuole la pras-
del programma si, è prevista la staffetta con
del prossimo Bergamo Jazz. La manifesta-
Bergamo Film
Meeting
in programma
dal 7 al 15
Concerto
La staffetta con
marzo
dell’anno Bergamo Jazz con la
prossimo sonorizzazione live del
«Tartufo» di Moliere
● La
retrospettiva
storica è zione, domenica 15 marzo
dedicata al sfumerà il Film Meeting con
regista polacco la sonorizzazione dal vivo del
Jerzy «Tartufo» di Moliere — Mur-
Skolimowski nau. Il titolo muto, del 1925,
Bellezza la personificazione vivente de regista di «La nave faro» e anno, i sette lungometraggi sarà accompagnato dalle note
Claudia della nuova onda polacca che «Acque di primavera» nei selezionati per il concorso e i ● Il festival jazz di Gabriele Mitelli e dello
Cardinale nei Sessanta si affacciò, dal- giorni del festival «sarà pre- quindici documentari della sarà statunitense Rob Mazurek. La
sul set di l’Europa dell’Est al resto del sente a Bergamo. La retro- sezione Visti da Vicino, il Film inaugurato da faccia dell’edizione numero
«Le avventure mondo, con il cinema grandi spettiva l’abbiamo costruita Meeting annuncia il suo col- «L’uomo che trentotto, sarà affidata alla
di Gerard», firme di Milos Forman, Ro- insieme a lui». Fra i suoi film p o s te l l a re . P r i m a d e l l e fuggì dal futuro nuova locandina del Bergamo
film del 1970 man Polanski, Andrzej Wajda. più noti c’è «Il vergine», con «Guerre stellari», l’esordiente — THX 1138» Film Meeting, ancora segreta.
diretto da Jerzy Con i suoi primi lavori «Skoli- cui vinse l’Orso d’Oro a Berli- George Lucas fa (ottima) pra- di George Per il momento, ci sono le di-
Skolimowski mowski scombussolò il pano- no nel ‘67. Protagonista era tica con il fantascientifico Lucas ve Bette Davis, Carol Lombard
rama cinematografico — Jean Pierre Léaud. Coinciden- «L’uomo che fuggì dal futuro e Kim Novak, volti della cam-
spiega Signorelli —. Abbiamo za beneaugurante e ponte tra — THX 1138». Questa pietra pagna di sostegno al festival.
scelto un autore da scoprire». le edizioni 2019/2020. In atte- miliare, del 1971, è stata scelta Federico Fumagalli
Per scoprirlo meglio, il gran- sa di conoscere, con il nuovo per l’inaugurazione del 6 mar- © RIPRODUZIONE RISERVATA

Tribunale di Varese

CARNET CITTÀ E PROVINCIA CINEMA CITTÀ E PROVINCIA R.G. 3/2014 - Concordato Preventivo Liquidatorio IMPRESA CORNELIO BIANCHI
Giudice Delegato: Dr.ssa Federica Cattaneo
Liquidatore Giudiziale: Dr. Marco Fiorentini
Commissionario: Audirevi Auction Astexpo Srl
INCONTRI fino alla ricca stagione settecentesca. In- BERGAMO COSTA VOLPINO AVVISO DI ASTA PUBBLICA IN MODALITÀ TELEMATICA - SETTIMO ESPERIMENTO
Apre il giorno 27.01.2020 h. 10:00 - Chiude il giorno 27.01.2020 h. 12:00.
Sala Ferruccio Galmozzi gresso libero fino ad esaurimento posti. CAPITOL IRIDE-VEGA MULTISALA Termine versamento cauzione 22.01.2020 h.12:00
Via Torquato Tasso 4 Prenotazione obbligatoria. Ore 10 Via Tasso, 41 Via Torrione, 2 Nel Comune di Solbiate Arno (VA), con accesso da Via Capriolo snc:
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Creta minoica. Protagonista Massimo Ink Club CONCA VERDE CURNO PREZZO BASE D’ASTA € 51.750,00
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LOTTO 6 - Ufficio al terzo piano di mq. 110
Cutraro, archeologo e primo ricercatore Via Carducci 4/B UngiornodipioggiaaNewYork 21.00 UCI CINEMAS CURNO PREZZO BASE D’ASTA € 94.875,00
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LOTTO 7 - Ufficio al terzo piano di mq. 77
DEL BORGO PREZZO BASE D’ASTA € 66.413,00
Alle 18.30 afro e blues Il gruppo esplora i ritmi del Piazza S. Anna, 51
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LafamigliaAddams 15.30 Frozen2:ilsegretodiArendelle 19.00-21.30 Fallimento TECNO IMMOBIL SRL IN LIQUIDAZIONE N. 222/2015
«I Giorni della Rivolta» di Claudio Bo- RANICA UngiornodipioggiaaNewYork 14.40-19.20-21.40 Giudice Delegato Dott. GIOVANNI PANZERI - Curatore Rag. MARIELLA CARRARA.
lognini Romanzo che si basa su testimo- Druso, via Antonio Locatelli 17 Unsognoperpapà 16.50 ROMANO DI LOMBARDIA Il Curatore pone in vendita i seguenti immobili:
L'ingannoperfetto 19.10 - in CANEGRATE Via Amalfi, 5 (MI) n. 3 alloggi con autorimessa e cantina e n. 1 autorimessa;
nianze dirette e ambientato nel 1962, Riki Cellini e Tita Per la prima volta sullo Maleficent2:signoradelmale 13.45 MULTISALA IL BORGO - in LEGNANO Via Bramante, 63 (MI) fabbricato in corso di costruzione con previsione di n. 12 appartamenti, n. 1 ufficio, n. 13 autorimesse e n. 13 cantine;
Midway 16.10-21.45 - in RESCALDINA Via Trieste, 10 (MI) n. 8 alloggi con autorimessa e cantina;
durante le rivolte operaie, narrato dai di- stesso palco, dopo l'uscita del singolo LeMans'66-Lagrandesfida 22.20
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UngiornodipioggiaaNewYork 19.20 Luca Latini
evo fantastico ai fasti del Rinascimento 15-18 Frozen2:ilsegretodiArendelle 19.00-21.15
12
BG LOMBARDIA
Lo strano furto
della Madonna
«Riportatela,
sarete perdonati»
La statua rubata nel Duomo di Mantova
MANTOVA Esposta per meno di
una giorno e subito rubata.
Ha avuto vita breve l’iniziativa
del parroco del Duomo di
Mantova don Renato Zenezi-
ni, che sabato scorso aveva
collocato all’interno della
maggiore chiesa cittadina
una statua della Madonna in-
cinta di sua proprietà. L’opera
d’arte, infatti, tra la tarda mat-
tinata e il pomeriggio di do-
menica è sparita. Sull’episo-
dio indaga la polizia, che sta
visionando circa cinque ore di
registrazioni delle telecamere
di videosorveglianza interne
alla basilica. «Quello che si è
verificato — spiega il parroco
— è un fatto davvero triste. La
statuetta non è della Diocesi e
non è mai stata esposta in al-
cuna chiesa. Si tratta di un do-
no che mi era stato fatto una
decina di anni fa e che ho de-
ciso di esporre in Duomo in
vista della festività dell’Imma-
colata Concezione. Purtroppo
però qualcuno ha evidente-
mente gradito molto l’arte e la
maestria con cui la statuetta è
stata realizzata, tanto da deci-
dere di impossessarsene».
Il parroco aveva esposto la
statuetta poggiandola su di
I fatti una piccola colonna all’inter-
no della cappella del Santissi-
● Una statua mo, poco distante dall’altare
che raffigura la maggiore. «Ricordo bene che
Madonna nella tarda mattinata di do-
incinta (sotto) è menica, dopo la messa delle
stata rubata 10, la statuetta era ancora al
dal Duomo di proprio posto — afferma don
Mantova Zenezini —. Sono uscito dalla
chiesa poco prima
di mezzogiorno e
sono rientrato in-
torno alle 17, per la
messa della sera. In
quel momento ho
scoperto il furto».
Il parroco ha
sporto denuncia al-
la questura lunedì
mattina. E ora, com-
prensibilmente, at-
tende il lavoro degli
agenti di polizia che
stanno visionando le immagi-
● Si tratta di ni delle telecamere interne al
un’opera Duomo. «La mia speranza è
moderna del che possa notarsi qualcuno
valore di 700 che, entrato in chiesa, sia
euro. Indaga la uscito poco dopo e che possa
polizia destare qualche sospetto».
Di certo, però, individuare
il responsabile del furto non
sarà un lavoro semplice. La
statuetta, in polvere di marmo
e del peso di circa tre chilo-
grammi, è alta solamente una
trentina di centimetri. Carat-
teristica, questa, che la rende
facilmente trasportabile in
uno zaino come in una borsa
se non addirittura in un co-
munissimo sacchetto per la
spesa.
Alla ricerca dell’oggetto di
culto, il parroco mantovano
domenica ha pubblicato un
post sul proprio profilo Face-
book: «Vorrei dire a chi ha ru-
bato nella cappella del Santis-
simo in Duomo a Mantova la
statua della Madonna incinta,
che hai fatto un gesto gravis-
simo. Ti auguro di non riu-
scirla a vendere e, se la tieni
con te, che ti lasci la coscienza
con dei grandi sensi di colpa e
tu comprenda la necessità di
Giovedì 5 Dicembre 2019 Corriere della Sera
Como
Alla frontiera
con assegno
da 100 milioni
U n contratto
milionario per la
vendita di bitcoin,
un assegno (scaduto) da
100 milioni di euro emesso
dal Credit Suisse di
Ginevra, quattro uomini
apparentemente senza
alcuna relazione l’uno con
l’altro in viaggio sulla
stessa auto verso la
Svizzera. La procura di
Como indaga per
riciclaggio dopo il
sequestro, effettuato dalla
Guardia di finanza di
Como al valico di
Maslianico, di documenti
valutari sospetti. Tra gli
indagati Giuseppe Zinnà,
56enne calabrese, già
condannato per
riportarla. Allora troverai pa- narcotraffico
ce». internazionale in
La statuetta è stata realizza- un’operazione della
ta da un gruppo di suore fran- Direzione distrettuale
cesi ed è acquistabile anche antimafia di Catanzaro e
oggi al costo di circa 700 euro. accusato anche di usura.
«La cosa strana — sottolinea Con lui viaggiavano un
don Renato Zenezini — è che iraniano, Ghazvini Alì
non si tratta di una statua an- Il parroco Khanniarak, il fiorentino
tica o di inestimabile valore. Don Renato Simone Baglioni e Karim
Non riesco a capacitarmi del Zenezini parroco Yussufi, afghano.
perché sia stata rubata. Non del Duomo di L’assegno sarebbe la
credo sia un atto sacrilego o Mantova. La garanzia di un affare da
anticristiano. Più probabile, statua della 14,5 milioni di euro legato
invece, che sia piaciuta a qual- Madonna rubata alla vendita di
cuno che abbia quindi deciso appartiene al criptovaluta. Gli indagati
di impossessarsene. Se invece prete e non era si sono già rivolti al
— conclude il parroco — si mai stata Tribunale del riesame per
trattasse di un individuo par- esposta prima di chiedere il dissequestro
ticolarmente devoto a Maria, è sabato nella dell’assegno e della
davvero meglio che lasci per- basilica documentazione.
dere». Anna Campaniello
Giovanni Bernardi © RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Giovedì 5 Dicembre 2019
LOMBARDIA 13
BG

Un logo contro la violenza di genere

Il riscatto della «scuola dei bulli»
Il Floriani di Vimercate vince il bando della Regione. Un anno fa una prof fu presa a sediate
Dalla vergogna della
Simbolo
MONZA
professoressa presa a sediate,
al riscatto nella campagna di
● Sotto, il logo sensibilizzazione sul tema
realizzato dagli delle violenze di genere. Il
studenti del prossimo simbolo del proget-
Floriani di to #nonseidasola, voluto da
Vimercate Regione Lombardia, nasce
scelto dalla dalla creatività degli studenti
Regione per la del Floriani di Vimercate. La
campagna stessa scuola tristemente sali-
#nonseidasola ta alla ribalta quando un’inse-
per gnante di 56 anni venne colpi-
sensibilizzare ta alle spalle da una sedia, sca-
sulla violenza gliata in classe al cambio del-
contro le donne l ’o r a , d a u n s t u d e n te
minorenne del corso profes-
sionale (una dei tanti in-
dirizzi presenti all’istitu-
to omnicomprensivo vi-
mercatese), durante un
assurdo gioco tra ragaz-
zi. Era la fine di ottobre
dello scorso anno e la vi-
cenda aveva suscitato
comprensibilmente un
moto di sdegno, che ave-
● A ottobre va travolto la scuola brianzola.
Ora, invece, sono i giorni
2018 una
professoressa dell’orgoglio. Il Floriani può
del Floriani, fregiarsi del fatto di aver vinto
mentre era in il bando indetto dalla Regio-
classe, fu ne, che aveva coinvolto i ra-
colpita da una gazzi di 12 scuole di varie pro-
sedia lanciata vince, chiedendo loro di idea-
da uno re il simbolo della campagna
studente. Un di comunicazione pensata
atto di bullismo per non abbassare l’attenzio-
che fece ne dell’opinione pubblica sul-
scalpore in l’argomento delle discrimina-
tutta Italia zioni di genere. Ha avuto la
Valcuvia La data del giorno sulle persiane
Fino a Natale Il municipio di Orino, in provincia di Varese, trasformato in calendario dell’avvento
Il municipio-calendario dell’avvento
La facciata del municipio si
trasforma in un grande calendario
dell’avvento. Succede a Orino,
comune di 800 anime nelle valli
varesine dove l’amministrazione
comunale aiutata dal «gruppo
giovani» ha ideato questa trovata
per far felici i bimbi del paese: tutte
le mattine, fino a Natale, verrà
aperta una persiana corrispondente
alla data del giorno dietro alla quale
si nasconde un disegno fatto dai
ragazzi. Il centro storico è stato poi
addobbato con regali appesi ai
lampioni. (an. ca.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
meglio il logo pensato e rea-
lizzato dai ragazzi della classe
quarta Ag (articolazione grafi-
ca), che hanno deciso di fare
ricorso a due immagini: una
bolla d’aria con all’interno
una donna di profilo, e le dita
di una donna che stringono
uno spillo. All’interno della
bolla, lo scenario raffigurato è
in bianco e nero: «Rappresen-
ta la sofferenza e l’isolamento
provato dalle donne vittime di
violenza. Grazie allo spillo che
consente alla bolla di scoppia-
re, la donna può riconquista-
re la propria libertà ed essere
libera di volare come la farfal-
la — spiegano dall’istituto —.
Lo spillo, elemento pungente,
vuole indicare gli aiuti prove-
nienti dall’esterno, quali fa-
miliari, amici, associazioni e
persino altre donne che han-
no subito violenza». Il premio
consiste in 5 mila euro, da de-
volvere per lo sviluppo di
un’aula informatica da intito-
lare ad una vittima della vio-
lenza.
Per il preside Daniele Zan-
gheri si è trattato di «un’occa-
sione di crescita». Anche per-
ché, a maggior ragione dopo i
fatti dello scorso autunno, «al
Floriani si è sempre voluto
sviluppare la cultura del ri-
spetto nelle teste dei ragazzi e
se è vero che si è verificato
quell’episodio molto grave,
negli ultimi due anni abbia-
mo riscontrato un calo drasti-
co delle sospensioni, e dei
provvedimenti disciplinari in
generale». Per la vicenda del-
la sedia, la professoressa
coinvolta (che aveva pubblica-
mente raccontato la sua vi-
cenda ad un incontro sul tema
del bullismo contro i docenti)
aveva presentato denuncia ai
carabinieri della cittadina
brianzola. Un ragazzo di 16 an-
ni, autore del lancio, è finito
Il preside
«Fu un episodio molto
grave, il concorso è
stato un’occasione
di crescita per tutti»
nei guai con la giustizia mino-
rile. In questi 12 mesi, secon-
do quanto riferito dal dirigen-
te scolastico, ha intrapreso un
percorso condiviso di volon-
tariato presso un centro disa-
bili, al termine del quale i re-
sponsabili dell’associazione
hanno inviato una «relazione
molto positiva». La «pressio-
ne» per quanto accaduto, tut-
tavia, lo ha indotto ad abban-
donare l’anno scolastico, per
poi iscriversi nuovamente a
settembre per ripetere la clas-
se, sempre al Floriani.
Federico Berni
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cremona Appello
Adesca 16enne Torturarono
Bidello licenziato minorenne:
e a processo in 4 alla sbarra

P er 13 anni è stato
bidello in un istituto
scolastico superiore.
Professori e studenti di lui
hanno sempre parlato
I l processo d’Appello
per i quattro minori
accusati di sevizie e
sequestro di persona ai
danni di un coetaneo a
bene: un punto di Varese nel novembre 2018,
riferimento. Uno di quei verrà celebrato il 30
bidelli con una parola gennaio a Milano. Lo
buona per tutti. A voce, confermano i difensori
ma, soprattutto, su degli imputati condannati
WhatsApp, perché di lo scorso 3 luglio. Un caso
molte ragazze aveva il eclatante poiché fra i capi

A Natale i desideri
numero di telefonino. di imputazione c’è anche il
L’insospettabile bidello reato di tortura, di recente
sarebbe diventato un introduzione, e proprio
«mostro». Ad accusarlo è l’insussistenza di questo

diventano realtà
una studentessa di 16 anni. elemento rappresenta per
Adescamento di i legali uno dei due cardini
minorenne è il reato che del ricorso. L’altro motivo
ha portato davanti al d’Appello riguarda invece
giudice l’uomo, 42 anni, la richiesta di «messa alla
intanto licenziato. Il capo
di imputazione racconta
I regali perfetti delle migliori firme prova»: con questa
ordinanza il giudice
che, un anno fa, il bidello
avrebbe inviato alla
fino al 70% in meno sospende il processo e
attiva un percorso
studentessa molti rieducativo al termine del
messaggi affettuosi e di quale, tenuto conto del
apprezzamento sul suo comportamento del
aspetto fisico. Le avrebbe, minore, può estinguersi il
inoltre, chiesto di inviargli reato. I quattro ragazzi, di
sue fotografie osé e di 14 e 15 anni al momento
invitarlo a casa. «Un dei fatti, vennero arrestati
incontro con intenti dopo la denuncia della
sessuali», secondo il pm. vittima che riferì di essere
Al bidello sono stati stato picchiato e
sequestrati computer e trattenuto in un box nel
telefonino. «In nessun pomeriggio del 9
reperto oggetto di novembre 2018. Per questo
consulenza — ha scritto il episodio tre degli imputati
perito della Procura — è ( tutti in comunità)
stato rinvenuto materiale vennero condannati a 4
pedopornografico, né anni e 1.200 euro di multa.
tracce di navigazione web Aperti questo weekend Generosity begins at Per il più giovane la pena
riconducibili a siti fu di 4 anni e 6 mesi e
pedopornografici». mcarthurglen.it/serravalle 1.500 euro di multa.
Francesca Morandi Andrea Camurani
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
14 Giovedì 5 Dicembre 2019 Corriere della Sera
BG
Corriere della Sera Giovedì 5 Dicembre 2019
VIVERE
LA
CITTÀ
Palazzo Reale Quarant’anni di storia sociale italiana nelle fotografie di Letizia Battaglia CARNET
La bellezza anche in mezzo alla strada
«È una grande emozione
tornare a Milano
dove tutto è cominciato»
«Arrivai a Milano nel 1971 e
quando proposi i miei articoli
al Corriere e al Giorno, mi sen-
tii rispondere: e le foto? È così
che ho cominciato a fotogra-
fare», racconta Letizia Batta-
glia alla platea che la applau-
de per tre lunghi minuti alla
presentazione della sua mo-
stra aperta da oggi a Palazzo
Reale. Un percorso di 40 anni
in 300 fotografie che inizia
con una sala interamente de-
dicata a Milano dove Letizia
fotografò Pasolini e Franca
Rame alla Palazzina Liberty,
circondata da centinaia di
giovani. «Tutta la mia storia
passa da questa prima stanza.
Per me è un ritorno a casa:
avevo 36 anni ma è qui che ho
cominciato ad essere una fo-
tografa, non a Palermo. Sta-
mattina ho pianto quando ho
visto le immagini in mostra:
ora capisco che hanno un
senso e le percepisco come
una conclusione. La curatrice
Francesca Alfano Miglietti mi
ha ricostituita e messa in or-
dine. Una vita vale sempre,
ma oggi io sento forte il valore
della riconoscenza. Non im-
maginate che emozione pro-
vo», conclude.
In effetti la mostra è di
quelle imperdibili, perfetta
nell’allestimento, nella sele-
zione e nel riassemblaggio
delle immagini che Alfano
Miglietti ha diviso per temi:
prima la Palermo della mafia,
poi le donne, i bambini, le fe-
ste di famiglia, i riti religiosi,
scatti rubati anche a Istambul,
MILANO
MOSTRE
PALAZZO REALE, piazza del Duomo 12, tel.
02.884.45.181. Orario: 9.30-19.30, lunedì
14.30-19.30, giovedì e sabato 9.30-22.30.
De Chirico. Fino al 19 gennaio.
Ingresso: € 14/12/6.
Guggenheim. La collezione
Thannhauser. Da Van Gogh a Picasso.
Fino al 1° marzo. Ingresso: € 14/12/6.
Van Cleef & Arpels. il Tempo, la Natura,
l’Amore. Fino al 23 febbraio. Ingr. libero.
Letizia Battaglia. Storie di strada. Fino
al 19 gennaio. Ingresso: € 15/13/11/6
WOW SPAZIO FUMETTO, viale Campania
12, tel. 02.495.247.44.
Lupus in fabula. Nel mondo di Tony
Wolf. Fino al 5 gennaio. Orario: mart.-ven.
15-19, sab. e dom. 15-20. Ingresso: € 5/3.
MUSEO POLDI PEZZOLI, via Manzoni 12, tel.
02.794889/6334.
Leonardo e la Madonna Litta. Fino al 10
febbraio. Orario: 10-18, chiuso martedì.
Ingresso: € 14/10.
LOMBARDIA
MOSTRE E MUSEI
NOVATE MILANESE (MI), e terra Fino all'1 marzo.
CASA TESTORI, largo Testori Orario: mercoledì-venerdì
13, tel. 02.552.298.370. 16-19, sabato-domenica
Libere tutte. Artiste in 10-13 e 14-19. Ingr. libero.
dialogo. Fino al 16 febbraio.
Orario: martedì-venerdì MONZA, VILLA
10-13 e 14-18, sabato e CONTEMPORANEA, via
seconda domenica del mese Bergamo 20, tel.
14.30-19.30. Ingresso libero. 339.353.17.33.
Saba Masoumian. Namize.
CINISELLO BALSAMO (MI) Fino al 21 dicembre. Orario:
MUFOCO, via Frova 10, tel. martedì-sabato 15-19 e su
026605661 appuntamento. Ingresso
Claudio Beorchia. Tra cielo libero.
● A Tavola
I migliori mondeghili
in una trattoria verace
di via Forze Armate
di Valerio M. Visintin
Carrellata
Uno scorcio
della mostra
di Letizia
Battaglia
curata da
Francesca
Alfano Miglietti
e intitolata
«Storie di
strada»
(foto Cozzoli/
Fotogramma)
Libreria Hoepli
Ricette rassicuranti con Angela Frenda
N egli ultimi anni il
mondo del food ci ha
stupito con effetti
speciali. Ricette curiose,
ardite, non sempre facili da
replicare. Ora (forse) c’è
bisogno di una pausa. Di un
ritorno su percorsi
rassicuranti e ben accolti da
tutti. Angela Frenda,
responsabile editoriale di
«Cook», il mensile di food
del «Corriere della Sera»,
presenta questa sera alla
Libreria Hoepli il suo ultimo
libro, «I (miei) grandi
classici» (Solferino),
insieme a Ernst Knam (ore
GALLERIE D'ITALIA, piazza Scala, 6, tel.
800.167619.
Canova - Thorvaldsen. La nascita della
scultura moderna. Fino al 15 marzo.
Orario: martedì-domenica 9.30-19.30,
giovedì fino alle 22.30. Ingresso: € 10/8.
MUDEC, via Tortona 56, tel. 02.54917.
Orario: 9.30-19.30, lunedì 14.30-19.30,
giovedì e sabato 9.30-22.30.
Impressioni d’Oriente. Arte e
collezionismo tra Europa e Giappone.
Fino al 2 febbraio. Ingresso: € 16/14/10
Elliott Erwitt. Family. Fino al 20 marzo.
Ingresso: € 10/8.
Quando il Giappone scoprì l’Italia.
Storie di incontri (1585 – 1890). Fino al
2 febbraio. Ingresso libero.
GAM, via Palestro 16, tel. 0288445947,
Canova. I volti ideali, Fino al 15 marzo.
Orario: mart.-dom. 9-19.30.
Ingresso.: € 10/8.
BERGAMO, ACCADEMIA
CARRARA, piazza Giacomo
Carrara 82, tel. 035.234396.
Ugo La Pietra. Opere,
installazioni, film d’artista.
Fino al 6 gennaio. Orario:
9.30-17.30. Chiuso il martedì.
Ingresso: € 12/10.
BRESCIA, MUSEO SANTA
GIULIA, Via dei Musei 81b, tel.
030.297.78.34.
Zehra Doğan. Avremo
Si è scritto più volte che l’Osteria alla
Grande è luogo pittoresco, antico,
poeticamente conviviale. Un’oasi di
valori semplici e preziosi. Quel che
aggiungiamo, dopo nuovo
sopralluogo, è che si mangia proprio
bene. Cucina da trattoria, ma non
casalinga come si usa dire. Perché in
18, via Hoepli 5). La food
editor ( foto) ha selezionato
80 ricette, scelte secondo il
gusto personale, «con il
desiderio di fissare sulla
carta quello che non è solo
frutto di moda passeggera,
ma patrimonio del nostro
gusto universale». Ricette,
MUSEO DEL NOVECENTO, piazza Duomo
12, tel. 02.884.45.181. Orario: 9.30-19.30,
lun. 14.30-19.30, giov. e sab. 9.30-22.30.
L’intelligenza non ha sesso. Adriana Bisi
Fabbri e la rete delle arti (1900 – 1918)
Fino all'8 marzo. Ingresso: € 14/12/6.
De Pisis. Oltre novanta dipinti del maestro
ferrarese. Fino all'1/3. Ingr.: € 14/12/10.
After Leonardo Fino al 12/1. Ingr. € 10/8.
VERNISSAGE
10 A.M. ART / CHIGGIO In corso S. Gottardo
5, tel. 02.92889164, alle 17 inaugura la
personale di
Ennio Ludovico Chiggio Fino al 30/1.
Orario: mar.-ven. 10-12.30 e 14.30-18.
CANEPANERI / COLLETTIVA In foro
Buonaparte 48, tel. 02.36768281, alle 18
si inaugura la collettiva
Neu! Nuovi artisti da Berlino Fino al 17/
1. Orario: lunedì 10-13 e 14-17, martedì-
venerdì 10-13 e 14-18.
anche giorni migliori. Opere
dalle carceri turche. Fino al 6
gennaio. Orario: mart.-ven.
9-17, sabato, domenica e
festivi 9-18. Ingr.: € 5/4/3
MANTOVA, MUSEO DI
PALAZZO DUCALE E
CASTELLO DI SAN GIORGIO,
piazza Sordello 40, tel.
0376.224832.
Con Nuova e Stravagante
Maniera. Giulio Romano a
Mantova. Fino al 5 gennaio.
TEMPO LIBERO MILANO 15
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nessuna casa si cucina più con tanta
accuratezza.Scelta ragionevolmente
Servizio
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contenuta: tagliatelle al ragù, brasato
Cucina
RRR
con polenta, cotoletta con patate,
mondeghili (i migliori di Milano) con
Cantina
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purea. Conto 25/30 euro, bere a parte
(via Forze Armate 405, 02.48.91.11.66, Giudizi
chiuso domenica e lunedì). da 1 a 5
ALBA PARIETTI
Alba Parietti ricostruisce la sua
autobiografia familiare nel libro «Da qui
non se ne va nessuno» (Baldini+Castoldi)
alla Feltrinelli Piemonte. Interviene Gian
Paolo Serino.
Piazza Piemonte 2/4, ore 18
JAZZ
Al bar ristorante Jodok dell’ex O.P. Pini
concerto jazz con celebri standard per il
duo del sassofonista Davide Intini e del
pianista Cosimo Vercesi.
Via Ippocrate 1, dalle ore 21
UMBERTO ORSINI
Il mattatore della prosa italiana con la sua
compagnia incontra il pubblico al Chiostro
Nina Vinchi per dialogare sullo spettacolo
«Il nipote di Wittgenstein» in scena al
teatro Grassi.
Via Rovello 2, ore 17
DON MAZZI
Presentazione del libro di Don Mazzi (foto)
«Amo i ragazzi cattivi» (Cairo) alla libreria
San Paolo. Dialoga con l’autore, che
festeggia i suoi novant’anni, la giornalista
Maria Luisa Agnese.
Via Pattari 6, ore 17.30, ingr, libero
in Polonia, in Russia, in Un-
gheria o in Libia. Rispettando,
così, l’insofferenza sviluppata
da Letizia per i morti ammaz-
zati e la mafia che l’hanno sì
resa celebre in tutto il mondo,
come sottolinea, che
regalano calore e sicurezza.
Bagna cauda e carciofi
ripieni con funghi fra gli
antipasti; passatelli, risotto
ma anche profondamente fe-
rita lasciandole un desiderio
di bellezza. «Storie di strada»,
aperta fino al 19 gennaio (ore
9.30-19.30; giov. e sab. fino
ai ceci speziati, fusilli con alle 22.30; lun. 14.30-19.30; GRAFFITI ART
nocciole, noci e pinoli fra i ingr. € 15/6) racconta il popo- Presentazione del libro «Le strade
primi; e poi stoccafisso al lo, le piazze, le abitazioni del parlano» del giornalista Marco Imarisio
forno con patate, arrosto di piano terra, le processioni e i alla Casa degli artisti, dedicato a una
salmone in crosta, vitello funerali, la miseria e le sue ri- ricognizione dei messaggi politici e sociali
tonnato e come dolci torcetti sorse vitali con uno sguardo nelle città italiane.
al limone, bonet, tart al empatico, né retorico né in- Via Tommaso di Cazzaniga 89/A, ore 19
limone e mandorle. «Il dulgente. E con un impegno
ricettario aspira a diventare civile che non trascende mai SILENT PARTY IN DUOMO
un classico, al quale si torna nell’ideologia, sempre in cer- Piazza della Scala trasformata in una
in cerca di risposte», dice ca di uno spazio, anche minu- discoteca (dalle 17.30 alle 19.30) per un
Frenda. (Marta Ghezzi) scolo, per la bellezza. silent party che inaugura l’installazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Francesca Bonazzoli natalizia «Luci Buone».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Piazza Duomo, ingr, libero
MUSEI
MUSEI DEL CASTELLO SFORZESCO piazza MUSEO DI STORIA NATURALE corso Venezia
Castello, tel. 02.88.46.37.03. Orario: 55, tel. 02.88.46.33.37. Orario: martedì-
martedì-domenica 9-17.30. Ingresso: domenica 9-17.30. Chiuso lunedì. Ingresso:
€ 10/8, gratuito under 18. € 5, oltre i 65 anni € 3.
CENACOLO VINCIANO piazza Santa Maria CASA MUSEO BOSCHI-DI STEFANO Via
delle Grazie 2, tel. 02.92.800.360. Orario: Giorgio Jan, 15, tel. 02.88.46.36.14. Orario:
8.15-18.45 con prenotazione obbligatoria. 10-18. Lunedì chiuso. Ingresso libero.
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Lunedì chiuso. Ingresso: € 10/5 (+ € 2 per
prenotazione obbligatoria), gratis under 18. VILLA NECCHI-CAMPIGLIO via Mozart 14,
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8.30-22.15. Chiuso lunedì. Ingresso: € 10/7. anni), compresa visita al giardino.
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PINACOTECA AMBROSIANA piazza Pio XI 2, Orario: 9-13 e 14-17.30, gratuito il martedìì
tel. 02.80.69.21. Orario: 10-18, chiuso dopo le 14. Chiuso lunedì. Ingresso: € 5/3.
del tuo
lunedì. Ingresso: € 20/15/10 + 1,50.
CASA DEL MANZONI via Gerolamo Morone
TRIENNALE viale Alemagna 6, tel. 1, tel. 02.86.46.04.03. Orario: martedì-
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lunedì. Ingresso: € 18/14 biglietto
cumulativo mostre
5/3. Prenotazione obbligatoria per gruppi e
scolaresche
quotidiano
Orario: martedì-domenica gennaio. Orario: mar.-ven. Per info e booking
8.15-19.15. Ingresso: € 12/6. VARESE, VILLA PANZA, 10-13 e 14.30-18.30, sab. e inviaggioconcorriere@rcs.it
Infopren 041.2411897. piazza Litta, tel. dom. 11-19. Ingresso: € 7/5
0332.283960.
chiama 02.897.307.29
PAVIA, SCUDERIE CASTELLO Long Light. Sean Scully. SARONNO (VA), MUSEO o visita corriere.it/inviaggioconcorriere
VISCONTEO, viale XI Febbraio Fino al 6 gennaio. Orario: GIUSEPPE GIANETTI, via
35, tel. 0382.33676. 10-18, chiuso lunedì non Felice Carcano 9, tel.
Hokusai, Hiroshige, festivi. Ingresso: € 15/10/7. 02.961.12.347.
Utamaro. Capolavori Kèramos. Off Gallery 2019.
dell’arte giapponese. Fino GALLARATE (VA), MAGA, via La ceramica contemporanea
al 9 febbraio. Orario: 10-13 e Egidio De Magri 1, tel. e del Novecento. Fino al 21
14-18, sabato, domenica e 0331.791266. dicembre. Orario: martedì e
festivi 10-19. Chiuso lunedì. Arcangelo. Le mie mani giovedì 15-18, sabato
Ingresso: € 10/8. toccano la terra. Fino al 19 15-19. Ingresso libero.
16 Giovedì 5 Dicembre 2019 Corriere della Sera
BG