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L’inno è anche chiamato Inno di Mameli o Canto degli Italiani, noto anche come
Fratelli d'Italia (dal verso introduttivo). Nato nel 1847, ancora oggi non è
molto chiaro il riconoscimento ufficiale definitivo dell’inno.
Sol Lam
Fratelli d'Italia, Stringiamci a coorte!
Re Sol Mi7
l'Italia s'è desta; Siam pronti alla morte;
Sol Lam
dell'elmo di Scipio Siam pronti alla morte;
Re Sol Mi
s'è cinta la testa. Italia chiamò.
Si7 Mim
Dov'è la Vittoria? Do
Si7 Mim Re Stringiamci a coorte!
Le porga la chioma; Fa
Sol Siam pronti alla morte;
che schiava di Roma Do
Re7 Sol Siam pronti alla morte;
Iddio la creò. Sol7 Do
Italia chiamò.
Do
Fratelli d'Italia,
dell'elmo di Scipio
Sol7
s'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma;
Uniamoci, amiamoci,
l'Unione, e l'amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Testo completo originale di Goffredo Mameli
L’'inno italiano, così come eseguito in ogni occasione ufficiale, è composto
dalla prima strofa e dal coro, ripetuti due volte, e termina con un "Sì" deciso.
Attualmente, inoltre, il ritornello è «Stringiamci a coorte, / siam pronti alla
morte. / Siam pronti alla morte, / l'Italia chiamò» ripetuto due volte. Il resto
della poesia richiama episodi rilevanti della lotta per l'unificazione
dell'Italia.
Uniamoci, amiamoci
L'unione e l'amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore
Giuriamo far Libero
Il suolo natio
Uniti, per Dio,
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte,
Siam pronti alla morte,
L'Italia chiamò.