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SISTEMI ARMONICI_6

Le tecniche di musica contemporanea aulica (ovvero dei “cervello”)


hanno come elemento del processo compositivo proprio
l’AUTOANALISI. Le composizioni sono quindi frutto di un
ragionamento attento.
Il problema di vendere la propria produzione c’è sempre stato, anche
ai tempi di Beethoven, epoca in cui cadde in disuso l’assunzione dei
musicisti di Corte. L’utilizzo dei mezzi espressivi adatti a ciò che il
mercato richiede è un fattore attuale.
Shoemberg invece non se ne preoccupava, così come Chopin era un
musicista di nicchia.

Esistono due aspetti principali:


1) Aspetto percettivo
2) Il dato storico

Esiste un dato oggettivo, ma anche soggettivo legato all’analisi o


ascolto di un brano. Inoltre vanno presi in considerazione anche gli
aspetti storici legati al compositore che sceglie i propri mezzi anche
in base al tipo di pubblico che vuole raggiungere. L’Editore era una
figura alla quale veniva assegnato il compito di rendere appetibili le
opere attraverso dei titoli ad esempio (Las adieux).
Le visioni del mercato potevano mettere in difficoltà il compositore

DISPENSA:
PAG. 1 - ASPETTO MECCANICO DELL’ARMONIA
L’armonia ha una valenza
- ARCHITETTONICO COSTRUTTIVA nella quale l’armonia funge da
basso-guida, elemento che indica la direzione della musica.
- SONORIALE ovvero l’armonia composta da più suoni eseguiti
contemporaneamente. La Melodia e il ritmo scolpiscono l’idea,
mentre l’armonia definisce il colore.
L’armonia ha una costruzione che va verso l’alto e che mantiene e
colora l’idea melodica e ritmica.

PAG. 2 - ES.7 - POSIZIONE STRETTA e POSIZIONE LATA


La posizione stretta non supera l’ottava. Serve per il basso continuo
o perchè devo produrre un’immagine naif (tipica della musica del
500) che è data dalle disposizioni triassiche semplici, ovvero senza
rivolti (quinte/ottave parallele). Questo segnalava un compositore
non particolarmente raffinato.
PAG. 4 - SOPRA IL PRELUDIO
In un registro grave la stessa semplicità ha un effetto brutale (nella
chiave di basso sol la sol la)

PAG. 5 PRELUDIUM I
Primo preludio del clavicembalo ben temperato, scritto con la
nascita del sistema temperato (12 tonalità).
Il preludio introduce la tonalità, la fuga la esplora.
Bach ha scritto preludi e fughe per ogni tono e semitono e nella fuga
inserisce il contrappunto armonico. Il preludio ha solo l’armonia e
non la melodia (gli arpeggi dell’esempio sono in realtà tutti accordi).

PAG. 9 della dispensa e PAG. 90 del libro - L’ARMONIA FUNZIONALE


Nell’aromoia classica tonale si verificano due tipi di COLLEGAMENTI
ACCORDALI:
1) COLLEGAMENTO CADENZALE
2) COLLEGAMENTO PARALLELO

I collegamenti CADENZALI sono importanti per la fraseologia


(grammatica) musicale, ovvero il moto armonico porta ad una
conclusione.
I collegamenti PARALLELI sono accordi che hanno più suoni in
comune (in genere una terza sotto o una sopra). Determinano
affinità sonoriche.
Le note in comune sono SEMPRE DUE (Do mi so - do mi la)

ES. 20
il RE è di volta
il SOL è strutturale

PAG. 10 ES. 23
Vi è un esempio di analisi riduttiva Schenkeriana. Sotto
l’esposizione c’è l’analisi.

PAG. 199 LIBRO - METODO DI ANALISI


- Trovo i gradi fondamentali (Schenker)
- Indovino come suona, guardando lo spartito (Dentale)
- Ambito percettivo che ci fa andare a fondo nella composizione
- Macrostruttura + Microstruttura = analisi corretta

RUOLI DEI RIVOLTI:


- STATO FONDAMENTALE 3/5: DO MI SOL Va utilizzato oculatamente
poiché, molti accordi in stato fondamentale, creano noia. Determina
situazioni chiare e va utilizzato nei momenti che determinano la
struttura (ad esempio la chiusura del tema).
- 1° RIVOLTO 6/3: MI SOL DO è come una “mezza punta” dell’accordo
per fare un riferimento alla danza. E’ meno stabile dello stato
fondamentale e crea leggiadria.
- 2° RIVOLTO 6/4 SOL MI DO: Ingigantisce la cadenza, la anticipa,
oppure è un accordo di passaggio (quindi non viene mai usato in
punti fondamentali).

ACCORDO STRUTTURALE = PUNTO CADENZALE

NELLA TONALITA’ ABBIAMO 3 FUNZIONI FONDAMENTALI:


1) AREA DI TONICA (I - III - VI) tendente al riposo
2) AREA DI SOTTO DOMINANTE (II - IV) tendente alla dominante
3) AREA DI DOMINANTE (V - VII) tensione

Il VI viene anche chiamato tonica parallela

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