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TEST PROVA FINALE
Psicologia dell'apprendimento
Riportare le risposte
Domanda 1 2 3 4 5 6 7 8
Risposta
esatta b a b b a a a a
Domanda 9 10 11 12 13 14 15
16
Risposta
esatta b a a d a d a d
Risposta
esatta b b a c a d a c
Domanda 25 26 27 28 29 30 31
32
Risposta
esatta b d d d a d a d
1
Risposta
esatta b d c c d a d d
Domanda 41 42 43 44 45 46 47
48
Risposta
d d b a b c d c
esatta
Risposta
esatta b c d b d c b d
Domanda 57 58 59 60 61 62 63
64
Risposta
esatta d a c b a b a c
Risposta
esatta b c c b a a a b
Domanda 73 74 75 76 77 78 79
80
Risposta
esatta b a c d a a a c
2
Risposta
esatta b a a c a b d d
Domanda 89 90 91 92 93 94 95
96
Risposta
esatta d b c c c c d a
Risposta
esatta d c c a a b d a
Domanda 105 106 107 108 109 110 111
112
Risposta
esatta d a a c a d a b
Risposta
esatta d c b b b a c a
Domanda 121 122 123 124 125 126 127
128
Risposta
esatta c a d d d b b b
3
Risposta
esatta c c d d d d b b
Domanda 137 138 139 140 141 142 143
144
Risposta
esatta d d b c b b d a
Risposta
esatta c d c c c b a a
Domanda 153 154 155 156 157 158 159
160
Risposta
a d b b c d b c
esatta
4
Risposta
esatta a b c a a a b a
Domanda 169 170 171 172 173 174 175
176
Risposta
esatta a d c b c b b a
Risposta
esatta b c d a
Domanda
Risposta
esatta
1. Che cos'è la psicologia ingenua?
a) Indica la psicologia generale
b) L'insieme di tutte quelle conoscenze psicologiche derivanti dal "buon senso" e costruite a
partire da conoscenze parziali e/o generiche esperienze passate
c) Indica genericamente tutte le psicologie che si sono sviluppate a partire dalla fine
dell'ottocento fino all'avvento della neuroimmagine e della conoscenze di
neuropsicologia
d) Indica la psicologia positiva
2. Tra gli errori di attribuzione o biases non ritroviamo?
a) L'errore condizionale
b) L'errore di self‐serving
c) L'errore del falso consenso
5
d) L'errore fondamentale
3. A quale scopo gli individui utilizzano i processi di attribuzione causale?
a) Per supportare l'utilizzo del pensiero logico‐scientifico
b) Per trovare delle spiegazioni sia al proprio che all'altrui comportamento
c) Nessuna delle altre alternative
d) Per individuare le responsabilità individuali nelle dinamiche di gruppo
4. Un bambino di 11‐12 mesi è in grado di capire la differenza tra un bicchiere vuoto e un bicchiere
pieno?
a) Si, i bambini di 11‐12 mesi sono perfettamente in grado di capirne la differenza. Inoltre,
sono in grado di discriminare anche tra un bicchiere che contiene poco liquido e uno che
ne contiene molto preferendo quest'ultimo
b) No, i bambini di 11‐12 mesi non sono in grado di comprenderne la differenza. Inoltre, non
dimostrano di preferirne uno rispetto all'altro e cercano di bere da entrambi
c) Si, i bambini di 11‐12 mesi sono perfettamente in grado di capirne la differenza
d) No, i bambini di 11‐12 mesi non sono in grado di comprenderne la differenza poiché non
hanno ancora chiara la funzione del bicchiere
5. Quale dei seguenti non è un errore attribuzionale compiuto dall'adulto nell'osservare lo sviluppo
infantile?
a) Interpretazione del solo stato emotivo
b) Interpretazione per similarità
c) Interpretazione del solo resoconto verbale
d) Interpretazione dell'osservazione spontanea
6. Perché l'utilizzo della parola meno rappresenta un problema per il bambino fino ai 4 anni?
a) Perché a differenza del termine più il bambino deve prendere in considerare la presenza di
una qualità e allo stesso tempo negarne la presenza
b) Perché il bambino fatica a distaccarsi dalla tendenza accumulativa del suo pensiero infantile
c) Perché meno e più vengono capiti solo con l'inizio della scolarizzazione
6
d) Perché la parola meno è legata all'operazione matematica della sottrazione che fa
riferimento alla reversibilità del pensiero non ancora presente prima dei 4 anni
7. Tra le caratteristiche del LAD (Language Acquisition Device) troviamo
a) Il fatto che sia innato, universale ed alla base dell'apprendimento di ogni lingua
b) Il fatto che sia innato e specifico per ogni lingua
c) Il fatto che sia appreso e specifico nel contesto
d) Il fatto che sia appreso e universale
8. L'approccio di Chomsky allo sviluppo linguistico è di tipo:
a) Innatista
b) Psicanalitico
c) Interattivo‐cognitivista
d) Ambientalista
9. Secondo Gesell quale tra gli eventi elencati potrebbe alterare gli schemi maturazionali?
a) Norme socio‐culturali particolarmente ristrettive
b) Denutrizione
c) Abilità cognitive borderline (QI compreso tra 70 e 85)
d) Basso status socio‐economico della famiglia
10. Che idea di bambino, di sviluppo e di apprendimento caratterizza il comportamentismo?
a) Il bambino è considerato una tavoletta di cera e in quanto tale nel suo sviluppo è plasmabile,
grazie ai rinforzi ambientali (modellamento) questa corrente di pensiero pone attenzione
unicamente ai comportamenti e all'influenza dell'ambiente sul bambino, disinteressandosi
dei processi
b) Il bambino è un essere pulsionale; si sviluppa passando attraverso stadi libidici, predefiniti in
maniera innata nell'individuo e, in quanto tali, universali e costanti questa corrente di
pensiero pone attenzione soprattutto all'espressione genetica di "moduli" cerebrali, che
hanno caratteristiche innate
c) Il bambino è visto come individuo che agisce sull'ambiente fisico; lo sviluppo è possibile
grazie all'esperienza che il bambino fa dell'ambiente, esperienza che gli permette di costruirsi
delle "teorie" su come funziona il mondo questa corrente di pensiero è focalizzata
soprattutto su ciò che il bambino può fare in relazione all'ambiente, piuttosto che
sull'influenza che l'ambiente può avere sul bambino
7
d) Il bambino è considerato un essere dotato di intelligenza; si sviluppa grazie all'interazione tra
organismo e ambiente, l'apprendimento procede per progressive autoregolazioni e
regolazioni interattive con il caregiver, che si pone nella sua zona di sviluppo prossimale
questa corrente di pensiero pone attenzione a ciò che il bambino apprende culturalmente e
in co‐costruzione con l'ambiente
11. Quale approccio teorico identifica la psicologia dello sviluppo con la psicologia dell'apprendimento?
a) Il comportamentismo
b) Il costruttivismo
c) Il funzionalismo
d) Il cognitivismo
12. Per condizionamento operante si intende:
a) Una modalità di apprendimento che prevede che i comportamenti vengano appresi grazie
all'intervento di una figura esterna che agisca nella zona di sviluppo prossimale
b) Una modalità di apprendimento che prevede che i comportamenti appresi siano sollecitati
dagli stimoli che li precedono
c) Una modalità di apprendimento che prevede che i comportamenti appresi siano frutto
dell'osservazione di comportamenti compiuti da un altro individuo e delle relative
conseguenze sociali
d) Una modalità di apprendimento che prevede che i comportamenti appresi modifichino
l'ambiente e vengano mantenuti dalle risposte che ricevono
13. Per l'approccio organismico il concetto cardine della psicologia dello sviluppo è
a) Il cambiamento
b) L'equilibrio
c) Il condizionamento
d) Lo scaffolding
14. Nell'ottica dell'approccio costruttivista lo sviluppo cognitivo può essere definito come:
8
a) Una serie di trasformazioni che attraverso cambiamenti solo quantitativi portano dal
pensiero infantile al pensiero adulto
b) Una serie di trasformazioni che passano attraverso diversi sistemi rappresentazionali
c) Una serie di trasformazioni determinate da stadi di sviluppo invarianti e culturalmente
definiti
d) Una serie di trasformazioni, ciascuna delle quali riflette un migliore equilibrio tra
individuo e ambiente
15. Riferendoti all'approccio costruttivista allo sviluppo cognitivo quale delle seguenti affermazioni è da
ritenersi falsa.
a) Le credenze e le conoscenze infantili vanno in contro a modifiche sostanziali veloci ed
improvvise
b) Le credenze e le conoscenze infantili non derivano da una predisposizione naturale
c) Le credenze e le conoscenze infantili non rispecchiano i dati dell'esperienza
d) Le credenze e le conoscenze infantili possono essere molto differenti da quelle dell'adulto
alle volte possono sembrare assurde e bizzarre
16. Cosa significa che Bruner sintetizza la visione della conoscenza secondo il pensiero di Piaget e di
Vygotskij?
a) Secondo Bruner spiegazione e comprensione sono due modalità di pensiero che solo
lavorando in modo sequenziale possono consentire agli individui di arrivare a
padroneggiare il mondo che li circonda
b) Secondo Bruner spiegazione e comprensione sono due modalità di processare le
informazioni il cui utilizzo dipende dalla cultura di appartenenza del soggetto
c) Secondo Bruner spiegazione e comprensione sono due modalità di costruire significati di
cui gli individui si avvalgono a seconda della fase dello sviluppo in cui si trovano
d) Secondo Bruner spiegazione e comprensione sono due modalità di costruire significati di
cui gli individui si avvalgono a seconda delle loro necessità
17. I principali teorici dello sviluppo cognitivo sono:
a) Piaget, VygotskijChomsky
b) Piaget, Vygotskij e Bruner
9
c) Vygotskij, Chomsky e Piaget
d) Piaget, Vygotskij e Bandura
18. L'utilizzo di conoscenze legate all'implicito procedurale viene superato...
a) ...quando il bambino diviene in grado di regolare il suo stato emotivo e di comunicare con
gli altri utilizzando un lessico emotivo appropriato
b) ...quando il bambino diviene in grado di utilizzare il pensiero riflessivo che gli consente
di attribuire un senso e un significato esplicito a comportamenti ed eventi
c) ...quando il bambino diviene in grado di utilizzare il pensiero logico che gli consente di
distinguere tra causa e conseguenza aumentando la sua comprensione del mondo che lo
circonda
d) ...quando il bambino diviene in grado di distinguere tra mezzi e fini
19. Il pensiero paradigmatico che per Bruner si contrappone al pensiero narrativo
a) È una tipologia di pensiero che cerca le cause generali ed universali dei fenomeni
b) È una tipologia di pensiero autistico
c) È una tipologia di pensiero che precede il pensiero ipotetico‐deduttivo
d) È una tipologia di pensiero che cerca di cogliere il significato degli eventi tramite la
contestualizzazione poiché si tratta di un pensiero interpretativo che tiene conto sia del
fenomeno, culturalmente situato, sia della soggettività degli attori
20. Quando si parla di sviluppo cognitivo spesso si fa riferimento al pensiero di tre grandi autori: Piaget,
Vygotskij e Bruner quali sono le differenze, se ve ne sono, nell'idea che questi autori hanno del bambino?
a) Per Piaget il bambino è epistemico e logico, mentre per Vygotskij e Bruner il bambino è
culturale
b) Per Piaget e Bruner il bambino è epistemico e logico, mentre per Vygotskij il bambino è
esclusivamente culturale
c) Per Piaget il bambino è epistemico e logico, per Vygotskij invece il bambino è culturale e
infine per Bruner il bambino è rappresentazionale e narrativo
d) Per tutti questi autori il bambino è essenzialmente epistemico e logico
21. Nella teoria piagetiana, per accomodamento si intende
a) La modificazione degli schemi cognitivi in base agli stimoli esterni
b) Una strategia non adattiva di soluzione dei problemi
c) La costruzione delle prime rappresentazioni mentali
10
d) Lo sviluppo delle funzioni cognitive in base all'eredità biologica
11
22. In che modo si può dire che Piaget riesce a coniugare aspetti di continuità e di discontinuità dello sviluppo psicologico del
bambino?
a) Le caratteristiche delle rappresentazioni: le rappresentazioni infantili sono legate al solo pensiero logico, le
rappresentazioni adulte sono invece possibili a livello astratto e ipotetico
b) Le caratteristiche delle rappresentazioni: le rappresentazioni infantili sono solo dominio‐specifiche, mentre quelle
adulte sono dominio‐generale
c) Tra le seguenti quale alternativa è la più corretta?
d) Il livello di coscienza: quelle infantili sono coscienti mentre quelle adulte sono implicite. I bambini non hanno
ancora automatizzato le rappresentazioni del mondo, questo crea una differenza con gli adulti che possono contare
su processi automatizzati che garantiscono risposte coerenti all'ambiente senza che sia necessario l'intervento di un
controllo cosciente.
23. Per Piaget l'intelligenza è:
a) La forma più elevata di adattamento biologico
b) La capacità di adattarsi al proprio ambiente
c) L'insieme di procedure e strategie per risolvere i problemi
d) Il potenziale di apprendimento
24. La metafora del giovane esploratore o scienziato fa riferimento al pensiero di:
a) Chomsky
b) Vygotskij
c) Piaget
d) Skinner
25. Quale relazione lega funzioni invarianti e strutture varianti secondo Piaget?
a) Le funzioni invarianti sono costruite attraverso le strutture varianti
b) Le strutture varianti sono costruite attraverso le funzioni invarianti
c) Le funzioni invarianti precedono la comparsa delle strutture varianti
d) Funzioni invarianti e strutture varianti sono espressioni della tendenza psicologica all'organizzazione
26. Secondo Piaget lo sviluppo procede per stadi successivi che caratterizzano diversi e specifici periodi dell'età evolutiva nello
specifico Piaget parla di:
a) (1)sensomotorio: dalla nascita a circa 1 anno, (2) preoperatorio: da 1 a circa 3 anni, (3) operatorio concreto: da 3
anni a circa 10 anni, (4) operatorio formale: dai 10 anni in avanti
12
b) (1) preoperatorio: dalla nascita circa 1 anno, (2) operatorio concreto: da 1 a circa 3 anni, (3) operatorio formale: da
3 anni a circa 10 anni, (4) operatorio metacognitivo: dai 10 anni in avanti
c) (1) preoperatorio: dalla nascita a circa 2 anni, (2) operatorio concreto: da 2 a circa 6 anni, (3) operatorio formale: da
6 anni a circa 12 anni, (4) operatorio metacognitivo: dai 12 anni in avanti
d) (1) sensomotorio: dalla nascita a circa 2 anni, (2) preoperatorio: da 2 a circa 6 anni, (3) operatorio concreto: da 6
anni a circa 12 anni, (4) operatorio formale: dai 12 anni in avanti
27. Cosa distingue le cognizioni adulte dalle cognizioni infantili?
a) Le caratteristiche delle rappresentazioni: le rappresentazioni infantili sono legate al solo pensiero logico, le
rappresentazioni adulte sono invece possibili a livello astratto e ipotetico
b) Le caratteristiche delle rappresentazioni: le rappresentazioni infantili sono solo dominio‐specifiche, mentre quelle
adulte sono dominio‐generale
c) Il livello di coscienza: quelle infantili sono coscienti mentre quelle adulte sono implicite. I bambini non hanno ancora
automatizzato le rappresentazioni del mondo, questo crea una differenza con gli adulti che possono contare su
processi automatizzati che garantiscono risposte coerenti all'ambiente senza che sia necessario l'intervento di un
controllo cosciente.
d) Il livello di coscienza: quelle infantili sono implicite mentre quelle adulte sono coscienti. I bambini non sanno di
sapere mentre gli adulti possono richiamare alla mente le loro rappresentazioni mentali quando ne hanno desiderio
o necessità
28. A quale età secondo Piaget il bambino riesce a rappresentarsi l'oggetto a trovarlo anche in seguito a spostamenti invisibili e
soltanto inferiti?
a) Tra i 12 e i 18 mesi
b) Tra i 6 e i 12 mesi
c) Tra i 24 e i 36 mesi
d) Tra i 18 e i 24 mesi
29. L'acquisizione del concetto di permanenza d'oggetto secondo Piaget caratterizza:
a) Il passaggio tra stadio sensomotorio e stadio preoperatorio
b) Il passaggio tra stadio operatorio concreto e stadio operatorio formale
c) Il passaggio tra stadio sensomotorio e stadio operatorio concreto
d) Il passaggio tra stadio preoperatorio e stadio operatorio concreto
30. Che cosa distingue le reazioni circolari primarie dalle reazioni circolari secondarie, e queste ultime dalle reazioni circolari
terziarie?
a) Le prime sono dirette verso una persona/oggetto, le seconde verso situazioni/eventi legati alle esperienze dirette
del soggetto, le terze verso delle rappresentazioni mentali delle prime due
13
b) Le prime sono dirette verso se stessi, le seconde verso le altre persone e le terze verso più persone
contemporaneamente
c) Le prime sono dirette verso una persona /oggetto, le seconde verso due persone/oggetti, le terze verso tre o più
persone/oggetti
d) Le prime sono dirette su se stessi, le seconde sul mondo esterno, le terze sono caratterizzate dall'applicazione
sperimentale di schemi nuovi a situazioni e oggetti
31 . A quale età secondo Piaget il bambino diviene capace di imitare anche a distanza di tempo un modello?
a) A 24 mesi
b) A 18 mesi
c) A 6 mesi
d) A 12 mesi
32. "Leggi il seguente scambio di battute tra un adulto e un bambino: "Adulto: perché le nuvole si muovono? Bambino: perché
vogliono andare a vedere posti belli! "Secondo la teoria di Piaget questo tipo di risposta è tipica di un bambino che si trova nello
stadio?"
a) Stadio operatorio concreto
b) Stadio operatorio formale
c) Stadio sensomotorio
d) Stadio preoperatorio
33. Secondo Piaget quali tra i seguenti non è un comportamento che testimonia la presenza della funzione simbolica?
a) Il gioco simbolico
b) L'operazionalizzazione
c) L'imitazione differita
d) Il linguaggio
34. Nell'ambito della teoria di Piaget per operazione si intende:
a) L'immagine mentale che il bambino costruisce della realtà e che consente di immaginare l'oggetto
b) L'azione manipolatoria che il bambino compie sulla realtà fisica per conoscere il mondo circostante
c) Una competenza innata del bambino che gli premette di appropriarsi dell'esperienza che fa nella realtà
d) Una forma interiorizzata di azioni precedentemente sperimentate sul mondo fisico e reversibili
14
35. Tra gli ostacoli all'uso delle operazioni mentali nello stadio preoperatorio di Piaget non ritroviamo.
a) Ragionamento prelogico
b) La rigidità di pensiero
c) L'ascetismo
d) L'egocentrismo
15
36. Il compito delle tre montagne viene utilizzato da Piaget per indagare:
a) La percezione visiva
b) Il pensiero ipotetico‐deduttivo
c) L'egocentrismo infantile
d) La seriazione
37. Nello stadio preoperatorio secondo Piaget:
a) Il bambino è capace di organizzare le conoscenze in modo sistematico e pensa in termini ipotetico‐deduttivi
b) Compare il pensiero logico e la capacità di compiere operazioni mentali (classificazione, seriazione, ecc.)
c) Il bambino "comprende" il mondo in base a ciò che può fare con gli oggetti e con le informazioni sensoriali
d) Il bambino si rappresenta mentalmente gli oggetti e può usare i simboli (le parole e le immagini mentali)
38. Il pensiero pre‐operatorio è caratterizzato, secondo Piaget, da:
a) Egocentrismo, animismo, ragionamento rigido e pre‐logico.
b) L'utilizzo di reazioni circolari
c) Scarso utilizzo dei simboli e dei sistemi di simboli, artificialismo, egocentrismo, realismo, schemi motori
combinati.
d) Reversibilità, animismo, finalismo, ragionamento rigido e pre‐logico.
39. Nella concezione stadiale di Piaget, il passaggio dal primo al secondo stadio di sviluppo è determinato:
a) Dall'interiorizzazione di forme culturali
b) Dalla capacità di svolgere alcune operazioni mentali di tipo reversibile (che segnano la genesi del pensiero logico)
c) Dal progressivo sviluppo della capacità di conoscere il mondo attraverso le azioni svolte su di esso (reazioni circolari
primarie, secondarie e terziarie)
d) Dall'avvento dell'attività rappresentativa: utilizzo di simboli, parole, immagini che rappresentano altre cose
40. Egocentrismo, animismo, rigidità e ragionamento prelogico sono ostacoli alle forme di pensiero tipiche dell'adulto che
caratterizzano:
a) Il bambino da 7 a 11 anni circa
b) Il bambino oltre gli 11 anni
c) Il bambino da 0 a 2 anni circa
d) Il bambino da 2 a 7 anni circa
16
41. Il pensiero operatorio concreto è caratterizzato da:
a) Capacità di formulare pensieri di tipo ipotetico‐deduttivo
b) Capacità di formulare concretamente dei pensieri e di esprimerli con il linguaggio
c) Capacità di compiere operazioni concrete sulla realtà (manipolare la realtà e modificarla)
d) Capacità di compiere operazioni mentali caratterizzate da reversibilità
e)
42. In quale stadio secondo Piaget il bambino acquisisce i principi di conservazione, seriazione e classificazione
a) Preoperatorio
b) Sensomotorio
c) Operatorio formale
d) Operatorio concreto
43. Secondo Piaget la transizione tra il secondo e il terzo stadio dello sviluppo cognitivo da quale acquisizione è caratterizzata?
a) Dall'acquisizione del pensiero ipotetico‐deduttivo
b) Dall'acquisizione della conservazione
c) Dall'acquisizione del pensiero trasduttivo
d) Dall'acquisizione della funzione simbolica
17
44. Nello stadio operatorio concreto, secondo Piaget
a) Compare il pensiero logico e la capacità di compiere operazioni mentali (classificazione, seriazione, ecc.)
b) Il bambino si rappresenta mentalmente gli oggetti e può usare i simboli (le parole e le immagini mentali)
c) Il bambino "comprende" il mondo in base a ciò che può fare con gli oggetti e con le informazioni sensoriali
d) Il bambino è capace di organizzare le conoscenze in modo sistematico e pensa in termini ipotetico‐deduttivi
45. "Leggi la seguente descrizione: "A un bambino vengono presentate due palline di plastilina della stessa dimensione e gli si
chiede in quale delle due ci sia più plastilina. Quando gli è chiaro che le due palline sono uguali si procede a creare un cilindro
lungo e stretto utilizzando una delle due palline. Al termine dell'operazione gli si chiede nuovamente in quale delle due ci sia più
plastilina. "Di cosa si tratta?"
a) Una prova di seriazione
b) Una prova di conservazione
c) Una prova di pianificazione
d) Una prova di classificazione
46. Gli adolescenti hanno sviluppato delle capacità cognitive che gli consentono di
a) Attribuire validità ai principi morali sulla base dell'autorità che li ha sanciti e dalla forza con cui vengono fatti
rispettare (morale eteronoma)
b) Riconoscere se la persona con cui interagiscono sta mentendo (intelligenza emotiva)
c) Fare ipotesi e deduzioni (pensiero operatorio formale)
d) Superare la crisi che Erickson definisce di "generatività‐stagnazione", attraverso forme di produttività e creatività
(compiti di sviluppo)
47. Il pensiero ipotetico‐deduttivo, tipico del pensiero formale, è caratterizzato da:
a) Operazioni logiche che individuano conseguenze appropriate basandosi su premesse che riguardano contenuti
precedentemente sperimentati in modo concreto
b) Operazioni concrete messe in atto in modo sperimentale sul reale, che definisce la relazione premesse conseguenze
attraverso un processo di prove ed errori
c) Operazioni trasduttive che permettono al bambino un pensiero di tipo post‐convenzionale
d) Operazioni logiche che sulla base di premesse ipotetiche individuano le conseguenze appropriate
48. Perché lo stadio di sviluppo così come è inteso nell'accezione di Piaget non può più essere considerato un approccio teorico
valido ed utilizzabile?
a) Perché non è possibile ritrovare una sequenzialità nello sviluppo
b) Perché lo sviluppo non procede per salti qualitativi che si ripropongono in tutti gli individui
c) Perché gli stadi sono strutture globali e dotate di coerenza interna
d) Perché non è condivisibile l'idea che alcune acquisizioni ne preparino altre
18
49. ll'interno delle critiche al lavoro di Piaget qual è una delle possibili interpretazioni del fallimento delle prove di conservazione
da parte dei bambini?
a) Alla seconda domanda il bambino potrebbe non cambiare la sua risposta a causa di un comportamento
oppositivo tipico di questa fascia d'età
b) Alla seconda domanda il bambino potrebbe cambiare la sua risposta perché pensa che se gli viene chiesto
nuovamente di rispondere probabilmente la mia prima risposta era sbagliata
c) Alla seconda domanda il bambino potrebbe cambiare la sua risposta perché ingannato dalla percezione visiva
ancora immatura
d) Alla seconda domanda il bambino potrebbe non cambiare la sua risposta a causa della permanenza di una certa
rigidità di pensiero
50. Secondo Vygotskij lo sviluppo cognitivo così come il linguaggio
a) Così come il linguaggio deve passare dall'intramentale all'intermentale
b) A differenza del linguaggio deve passare dall'intermentale all'intramentale
c) Così come il linguaggio deve passare dall'intermentale all'intramentale
d) A differenza del linguaggio deve passare dall'intramentale all'intermentale
51. Per Vygotskij l'intelligenza è:
a) La forma più elevata di adattamento biologico
b) Insieme di procedure e strategie per risolvere i problemi
c) La capacità di adattarsi al proprio ambiente
d) Il potenziale di apprendimento
52. Il modello che fa da cornice alla teoria vygotskijana dello sviluppo cognitivo:
a) È definita psicoanalisi e si occupa di analizzare la vita intrapsichica dell'individuo
b) È definito costruttivismo sociale e ipotizza che lo sviluppo cognitivo derivi da una partecipazione attiva in un
ambiente sociale
c) È definito comportamentismo e prevede che l'individuo apprenda attraverso un meccanismo di associazione
stimolo‐risposta
d) È definito costruttivismo prevede che l'individuo sia attivo esploratore dell'ambiente fisico
53. Secondo Vygotskij, l'individuo che apprende:
a) A seconda del modello di apprendimento può essere inizialmente autoregolato o eteroregolato
b) Mantiene sempre e solo un'autoregolazione perché il processo di apprendimento è una funzione intrapersonale
19
c) È inizialmente autoregolato e passa con il tempo e l'esperienza ad un processo di tipo eteroregolato
d) È inizialmente eteroregolato e passa con il tempo e l'esperienza ad un processo di tipo autoregolato
54. Cos'è la zona di sviluppo prossimale?
a) È il tempo che il bambino impiega ad apprendere una nuova conoscenza, quando sostenuto da un tutor (ad es. Il
genitore o l'insegnante o un compagno più esperto)
b) La distanza tra il livello di conoscenza attuale e quello della conoscenza passata
c) È la distanza tra il livello effettivo e il livello potenziale (sostenuto da una guida) di sviluppo
d) È lo spazio che intercorre tra il bambino e il suo caregiver
55. La metafora del giovane apprendista fa riferimento al pensiero di:
a) Bruner
b) Vygotskij
c) Skinner
d) Piaget
56. All'interno dello studio dello sviluppo cognitivo cosa rappresenta lo scaffolding?
a) La caratteristica centrale che definisce lo stile di attaccamento sicuro, per cui il bambino sa di poter contare sulla
madre e per questo può allontanarsi con sicurezza da lei per esplorare l'ambiente
b) Il processo mentale grazie al quale l'individuo incorpora nuove esperienze relazionali nelle proprie
rappresentazioni mentali
c) La capacità di rappresentarsi e di condividere con l'interlocutore le conoscenze sul mondo e sulla persona
d) Il processo grazie al quale gli adulti offrono aiuto al bambino nella soluzioni dei problemi, adattando i loro
interventi alle sue capacità
57. Qual è la miglior definizione del concetto di tutoring efficace riferendosi al contributo di Rogoff
a) Procedura grazie alla quale l'adulto fornisce al bambino tutte le informazioni necessarie e sufficienti ad essere un
membro attivo della sua comunità di apprendimento
b) Procedura grazie alla quale, in un gruppo di pari, il più esperto fornisce indicazioni affinché il novizio possa
adeguatamente partecipare in un contesto di apprendimento strutturato
c) Procedura grazie alla quale i bambini acquisiscono attraverso attività pratiche standardizzate i principi del sapere
necessari per la loro corretta evoluzione
d) Procedura grazie alla quale gli adulti aiutano i bambini ad acquisire varie conoscenze mediante la collaborazione
in situazioni di problem‐solving e in una vasta gamma di interazioni casuali e informali
58. Quale delle seguenti non è una critica mossa alla teoria di Vygotskij?
a) Ha dato troppa importanza agli aspetti emotivi dello sviluppo
20
b) Ha considerato maggiormente l'adulto e le influenze socio‐culturale, piuttosto che il bambino e il suo apporto
soggettivo allo sviluppo
c) Non ha sviluppato una teoria realmente evolutiva
d) Non ha considerato l'influenza dei processi che sottostanno all'apprendimento (come le capacità percettive,
attentive, mnemoniche..) Variano con l'età e influenzano l'interazione con gli altri
59. Quale delle seguenti non è una fase di progressione attraverso la zona di sviluppo prossimale?
a) La prestazione è controllata dall'adulto/esperto
b) La prestazione è automatizzata
c) La prestazione è pianificata
d) La prestazione è controllata dal bambino
60. Individua quale dei seguenti affermazioni non è riferibile a un contributo della teoria di Vygotskij alle teorie più recenti sullo
sviluppo cognitivo
a) Attraverso il concetto di zona di sviluppo prossimale si è data importanza al "come" avvengono gli apprendimenti
cioè ai passaggi culturali da una generazione all'altra
b) Il bambino è un apprendista della cultura e in quanto tale deve essere deresponsabilizzato nel suo processo di
apprendimento in modo da potersi concentrare solo sull'assimilazione di quanto trasmesso dall'adulto
c) Il contesto ambientale in cui il bambino si sviluppa è ben definito e caratterizzato da strumenti culturali specifici e
non può quindi essere considerato come un contesto generico a cui riferirsi in astratto
d) L'importanza del contesto socio‐culturale e storico ha portato a ritenere che non abbia senso analizzare lo sviluppo in
maniera decontestualizzata
61. Nello studio dello sviluppo cognitivo uno dei maggiori contributi è stato dato da Bruner, uno studioso dello sviluppo
recentemente scomparso. Il pensiero di questo autore si differenzia da quello di Piaget e di Vygotskij per l'accento posto su
capacità infantili differenti. Nello specifico Bruner ritiene che per acquisire un pensiero maturo il bambino debba
necessariamente passare attraverso
a) Tre forme di rappresentazione: esecutiva, iconica e simbolica
b) La capacità di narrare e mentalizzare, che si sviluppa intorno agli 8 anni
c) Uno stadio di sviluppo psicosessuale, caratterizzato da invidia per il genitore del proprio sesso e attrazione per il
genitore del sesso opposto
d) Alcune fasi che lo porteranno a codificare le informazioni provenienti dall'ambiente, similmente a un computer
62. In che senso si può dire che Vygotskij aderisce al pensiero del razionalismo illuministico?
a) Riconoscendo l'importanza dell'equilibrio del funzionamento mentale: le acquisizioni fatte dal bambino devono
tendere a garantire l'equilibrio del sistema razionale
b) Riconoscendo l'importanza dell'eterogeneità del funzionamento mentale: i passaggi precedenti dello sviluppo del
pensiero non vengono abbandonati, ma sono conservati e ritornare ad essi significa regredire
21
c) Riconoscendo l'importanza dell'astrazione: ai suoi livelli di sviluppo intellettivo più alto l'individuo diviene in grado di
occuparsi di questioni filosofico‐esistenziali
d) Riconoscendo l'importanza dell'influenza sociale: nel passaggio dalla realtà intrapersonale a quella interpersonale
l'individuo costruisce il suo sviluppo intellettuale
63. L'approccio allo sviluppo cognitivo di Piaget e Vygotskij, all'interno di quale quadro concettuale di riferimento si collocano?
a) Organicismo
b) Comportamentismo
c) Psicologia culturale
d) Approccio ecologico
64. Parlando di Piaget e Vygotskij e delle loro teorie si può dire che
a) Piaget accoglie la posizione dell'oggettivismo, mentre Vygotskij quella del soggettivismo
b) Entrambi gli autori accolgono la posizione del soggettivismo
c) Entrambi gli autori rifiutano sia l'oggettivismo che il soggettivismo delle teorie psicologiche Entrambi gli autori
accolgono la posizione dell'oggettivismo
65. Nel definire la direzione dello sviluppo possiamo affermare che
a) Per Piaget e Vygotskij lo sviluppo procede verso l'esteriorizzazione
b) Per Piaget lo sviluppo procede verso l'esteriorizzazione, mentre per Vygotskij procede verso l'interiorizzazione
c) Per Piaget e Vygotskij lo sviluppo procede verso l'interiorizzazione
d) Per Piaget lo sviluppo procede verso l'interiorizzazione, mentre per Vygotskij procede verso l'esteriorizzazione
66. Secondo Bruner il superamento della rappresentazione di tipo iconico in favore di una rappresentazione di tipo simbolico è
alla base della capacità:
a) Tipiche della ToM (teoria della mente) in cui l'inferenza gioca un ruolo fondamentale nel permettere al bambino di
interpretare il mondo interno dell'altro
b) Tipiche delle stereotipizzazioni che avvengono a seguito dell'acquisizione da parte del bambino della capacità di
categorizzazione e seriazione
c) Tipiche di una visione della realtà che va al di là dell'informazione data e consente di formulare inferenze e
aspettative
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d) Tipiche dell'età adulta di utilizzare e contestualizzare simboli e procedure (come la gestione della valuta monetaria, i
cartelli stradali, le indicazioni di tossicità o pericolosità) indispensabili per poter intessere rapporti all'interno della
cultura/società di appartenenza
67. Quali sono per Bruner le tre forme di rappresentazione?
a) Metaforica, evocativa, pratica
b) Narrativa, descrittiva, espressiva
c) Esecutiva, iconica, simbolica
d) Linguistica, grafica, procedurale
68. Secondo Bruner la sequenza dei sistemi di codifica delle informazioni che si sviluppa nel bambino è:
a) Codifiche permesse dalle azioni; codifiche simboliche; codifiche iconich
b) Codifiche permesse dalle azioni; codifiche iconiche; codifiche simboliche
c) Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche iconiche
d) Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche simboliche
69. Secondo Bruner, per arrivare ad acquisire un pensiero maturo, il bambino passa attraverso alcune forme di
rappresentazione:
a) Rappresentazione esecutiva (la realtà è codificata attraverso l'azione), iconica (si basa sull'immagine) e simbolica
(utilizzo di sistemi simbolici come linguaggio, musica, numeri)
b) Rappresentazione pre‐cognitiva (ovvero una rappresentazione emotiva), sub‐simbolica (basata su
rappresentazioni per immagini) e simbolizzata (utilizzo del linguaggio)
c) Rappresentazione egocentrica e rappresentazione sociale (il passaggio dall'una all'altra avviene grazie all'attività
di interiorizzazione)
d) Rappresentazione intenzionale (comprensione che le proprie azioni influenzano l'altro), preverbale (emozioni e
intenzioni si integrano nella comprensione della realtà) e simbolica (simbolizzazione di pensieri ed emozioni
attraverso le parole)
70. Quale tra le seguenti affermazioni sulla rappresentazione esecutiva teorizzata da Bruner è falsa
a) È la forma di rappresentazione esclusiva nel primo anno di vita e viene abbandonata in età adulta
b) È caratterizzata da programmi motori in cui c'è rappresentazione dello scopo e degli atti da compiere per raggiungere
lo scopo
c) È la prima forma di rappresentazione individuata
d) Permette di codificare la realtà attraverso l'azione
71. Il linguaggio per Bruner è:
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a) Una forma di rappresentazione del mondo e in quanto tale è parte integrante del pensiero
b) Una forma di immaginazione, tipica della rappresentazione iconica (che si sviluppa dopo la rappresentazione
esecutiva)
c) Una forma di pensiero rivolto a se stessi, cioè egocentrico
d) Una forma di comunicazione e in quanto tale precede la capacità di pensiero
72. Con il suo lavoro Bruner
a) Ha messo in luce le componenti innate dell'attaccamento
b) Ha proposto che, nel processo di acquisizione del pensiero maturo, il bambino passi attraverso tre forme di
rappresentazione: esecutiva, iconica e simbolica
c) Ha identificato la zona di sviluppo prossimale
d) Ha evidenziato il ruolo della categorizzazione nello sviluppo cognitivo
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73. Secondo Bruner la sequenza dei sistemi di codifica delle informazioni che si sviluppa nel bambino è:
a) Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche simboliche
b) Codifiche permesse dalle azioni; codifiche iconiche; codifiche simboliche
c) Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche iconiche
d) Codifiche permesse dalle azioni; codifiche simboliche; codifiche iconiche
74. Nella fase di rappresentazione esecutiva, secondo Bruner:
a) La realtà è codificata attraverso l'interiorizzazione dell'azione compiuta sull'oggetto reale
b) La realtà è codificata attraverso le immagini visive, uditive, olfattive o tattili
c) La realtà è codificata attraverso segni convenzionali che consentono il ragionamento astratto
d) La realtà è codificata attraverso forme di pensiero complesso che collegano gli schemi d'azione e le rappresentazioni
percettive
75. Per Bruner l'intelligenza è:
a) La capacità di adattarsi al proprio ambiente
b) La forma più elevata di adattamento biologico
c) L'insieme di procedure e strategie per risolvere i problemi
d) Il potenziale di apprendimento
76. Che cos'è il compito di vera credenza?
a) Un paradigma per la valutazione dell'attaccamento
b) Un paradigma per la valutazione dello sviluppo morale
c) Un paradigma per la valutazione dello sviluppo emotivo
d) Un paradigma per la valutazione della teoria della mente
77. All'interno dello studio della teoria della mente...
a) Gli stati mentali considerati fondamentali per l'interpretazione del comportamento degli individui sono le loro
credenze e i loro desideri
b) Gli stati mentali considerati fondamentale per l'interpretazione del comportamento degli individui sono le loro
credenze
c) Lo scaffolding riveste un ruolo fondamentale
d) L'animismo riveste un ruolo fondamentale
78. Nella teoria della mente
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a) Le credenze e i desideri causano sia le azioni che le reazioni emotive congruenti con i risultati delle azioni che gli
individui compiono
b) I desideri causano le azioni e le credenze causano le reazioni emotive congruenti con i risultati delle azioni che gli
individui compiono
c) Non viene considerata adattiva la capacità del bambino di comprendere che le azioni possono essere determinate da
credenze erronee
d) Le credenze causano le azioni e i desideri causano le reazioni emotive congruenti con i risultati delle azioni che gli
individui compiono
79. La teoria della mente si riferisce alla capacità di attribuire agli altri desideri, credenze e intenzioni. Ad oggi, la maggior parte
degli studiosi concorda nell'affermare che la presenza di una teoria della mente si possa collocare intorno ai:
a) 3‐4 anni
b) 5‐6 anni
c) 6 anni
d) 2 anni
80. Leggi il seguente dialogo: Giulia: Mamma, voglio il gelato Mamma: No, prima devi finire di mangiare quello che hai nel Piatto
Giulia: ma io lo voglio, adesso vado a prenderlo Può essere considerato un esempio di:"
a) Artificialismo
b) Pensiero trasduttivo
c) Psicologia del desiderio
d) Animismo
81. "Leggi il seguente dialogo: Mamma: Andrea, hai fatto male a Luca! Perché l'hai fatto? Andrea: Perché Luca è cattivo, voleva
rompere il mio trenino Mamma: Pensi che Luca l'abbia fatto apposta? Andre: Sì, penso che Luca è cattivo Può essere considerato
un esempio di:"
a) Pensiero trasduttivo
b) Psicologia del desiderio/credenza
c) Psicologia del desiderio
d) Animismo
82. A quale età un bambino è generalmente in grado di risolvere un compito di falsa credenza di II ordine?
a) 6‐7 anni
b) 8‐9 anni
c) 4‐5 anni
d) 2‐3 anni
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83. Quali tra le seguenti non è una funzione della teoria della mente?
a) Funzione emotiva
b) Funzione sociale
c) Funzione comunicativa
d) Funzione protettiva
84. Per poter superare un compito di credenza di II ordine quale capacità deve avere il bambino?
a) Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla
realtà e deve sostituire la sua interpretazione della realtà con l'interpretazione dell'altro.
b) Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla
realtà e deve mediare l'interpretazione della realtà con la credenza degli altri.
c) Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà ed avere a
disposizione un pensiero ricorsivo di tipo triadico
d) Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà e di
rappresentarsi il contenuto della mente dell'altro come diverso dal proprio
85. "Leggi il seguente protocollo:1. Al bambino si racconta la storia di John e Mary che giocano insieme nel parco2. Lì vedono un
carretto dei gelati3. Mentre Mary va a casa a prendere il denaro per comprare il gelato John vede il carretto spostarsi verso la
chiesa4. Anche Mary, però, viene a conoscenza, all'insaputa di John che il gelataio si è spostato Dove pensa John che Mary sia
andata a comprare il gelato? Di che cosa di tratta?"
a) Un compito di falsa credenza di II ordine
b) Una strange situation
c) Un compito di vera credenza
d) Un compito di falsa credenza di I ordine
86. "Leggi il seguente protocollo:1. Il bambino, insieme a un amico, viene condotto in una stanza con la promessa che il
ricercatore mostrerà loro il contenuto di una scatola2. All'amico, però, viene anche detto di aspettare il suo turno fuori dalla
porta3. All'interno della stanza viene mostrata al bambino una scatola di Smarties4. Si chiede al bambino che cosa pensa che ci
sia nella scatola5. Il bambino risponde Smarties6. A questo punto gli si mostra che in realtà si sbaglia e che la scatola contiene
una matita7. Entra il suo amico a cui verrà mostrata la scatola. il bambino deve dire cosa si aspetta che l'amico pensi ci sia nella
scatola. Di che cosa di tratta?"
a) Una strange situation
b) Un compito di falsa credenza di I ordine
c) Un compito di vera credenza
d) Un compito di falsa credenza di II ordine
87. "Leggi il seguente protocollo:1. Sally e Anne sono due bambole, hanno l'una un cestino e l'altra una scatola.2. Sally ha in
mano una palla, la ripone nel suo cestino3. Sally se ne va via per fare una passeggiata.4. Anna prende la palla dal cestino e la
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mette nella sua scatola.5. Poi Sally torna e vuole giocare con la sua palla. Sally dove andrà a cercare la sua palla? Di che cosa di
tratta?"
a) Un compito di vera credenza
b) Un compito di falsa credenza di II ordine
c) Una strange situation
d) Un compito di falsa credenza di I ordine
88. "Leggi il seguente protocollo: Viene narrata la storia di un personaggio che desidera giocare con il proprio gattino. Ma il gatto
non si trova in casa: può essere sia in cucina che in giardino. Si informa il bambino che il protagonista crede che sia in giardino.
Quindi gli viene chiesto dove il personaggio cercherà il gattino. Di che cosa di tratta?"
a) Un compito di falsa credenza di II ordine
b) Un compito di falsa credenza di I ordine
c) Una strange situation
d) Un compito di vera credenza
89. "Leggi il seguente protocollo:1. Maxi, in presenza della madre, ripone un pezzo di cioccolata in un determinato armadio della
cucina e in seguito si allontana per giocare2. Durante la sua assenza la mamma, per cucinare, prende il cioccolato dall'armadio
dove era stato riposto e lascia la parte rimanente in un altro armadietto3. Poi la madre si allontana dalla scena4. A questo punto
Maxi ritorna in cucina5. Non ha assistito allo spostamento (inatteso) della cioccolata e quindi ignora la nuova collocazione Maxi
dove cercherà la cioccolata? Di che cosa di tratta?"
a) Una strange situation
b) Un compito di vera credenza
c) Un compito di falsa credenza di II ordine
d) Un compito di falsa credenza di I ordine
90. Per poter superare un compito di credenza di I ordine quale capacità deve avere il bambino?
a) Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà ed avere a
disposizione un pensiero ricorsivo di tipo triadico
b) Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà e di
rappresentarsi il contenuto della mente dell'altro come diverso dal proprio
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c) Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla
realtà e deve mediare l'interpretazione della realtà con la credenza degli altri.
d) Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla
realtà e deve sostituire la sua interpretazione della realtà con l'interpretazione dell'altro.
91. La risposta fisiologica del disgusto è caratterizzata da:
a) Battito cardiaco rallentato, abbassamento della temperatura e della resistenza epidermica
b) Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante
c) Battito cardiaco lento, aumento della resistenza epidermica
d) Battito cardiaco accelerato, respiro irregolare, elevata conduttività epidermica
92. La risposta fisiologica della gioia è caratterizzata da:
a) Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante
b) Battito cardiaco rallentato, abbassamento della temperatura e della resistenza epidermica
c) Battito cardiaco accelerato, respiro irregolare, elevata conduttività epidermica
d) Battito cardiaco rallentato, respirazione sospesa, diminuzione del tono muscolare
93. La risposta fisiologica della paura è caratterizzata da:
a) Battito cardiaco rallentato, abbassamento della temperatura e della resistenza epidermica
b) Battito cardiaco lento, aumento della resistenza epidermica
c) Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante
d) Aumento del battito cardiaco e della temperatura della pelle, viso rosso
94. La risposta fisiologica della rabbia è caratterizzata da:
a) Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante
b) Battito cardiaco lento, aumento della resistenza epidermica
c) Aumento del battito cardiaco e della temperatura della pelle, viso rosso
d) Battito cardiaco rallentato, abbassamento della temperatura e della resistenza epidermica
95. A quale età indicativamente si può presumere che il bambino passa da reazioni emotive ad emozioni vere e proprie con
valenza comunicativa?
a) Dopo i 12 mesi
b) 7‐8 mesi
c) 4‐5mesi
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d) 2‐3 mesi
96. La risposta fisiologica della tristezza è caratterizzata da:
a) Battito cardiaco rallentato, abbassamento della temperatura e della resistenza epidermica
b) Battito cardiaco accelerato, respiro irregolare, elevata conduttività epidermica
c) Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante
d) Battito cardiaco rallentato, respirazione sospesa, diminuzione del tono muscolare
97. La risposta fisiologica della sorpresa è caratterizzata da:
a) Battito cardiaco accelerato, respiro irregolare, elevata conduttività epidermica
b) Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante
c) Battito cardiaco rallentato, abbassamento della temperatura e della resistenza epidermica
d) Battito cardiaco rallentato, respirazione sospesa, diminuzione del tono muscolare
98. All'interno della teoria della differenziazione l'ansia è in relazione con il sistema circospezione ‐ paura. A che età compare
secondo questa teoria dello sviluppo emotivo?
a) Periodo scolare (circa 5‐6 anni)
b) A 6 mesi
c) A 12‐13 mesi
d) A 2 anni
99. Quali tra le seguenti non è un'abilità legata con la possibilità di provare un'emozione?
a) La capacità di anticipare gli eventi
b) L'acquisizione di consapevolezza di sé e degli altri
c) La presenza di una teoria della mente
d) La presenza di intenzionalità
100. Secondo Darwin quali sono le due funzioni principali delle emozioni?
a) Preparare l'individuo all'azione e comunicare agli individui della stessa specie informazioni sul proprio stato interno
b) Permettere all'individuo di scaricare tensione (ad es. Attraverso le manifestazioni di pianto, etc.) E consentire la
riorganizzazione della vita psichica dell'individuo
c) Fornire indizi sulla sicurezza o il pericolo di una situazione e intimidire i potenziali nemici
d) Comunicare informazioni sullo stato emotivo interno e consentire la definizione del comportamento socialmente più
adeguato
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101. Quale delle seguenti non è una strategia di autoregolazione?
a) La rievocazione
b) L'evitamento fisico
c) L'utilizzo di oggetti transizionali
d) La concettualizzazione
102. Quale caratteristica non possiedono le emozioni fondamentali o "di base"?
a) Sono invarianti nella loro espressione lungo tutto il ciclo di vi
b) Dipendono nella loro espressione dalle regole del gruppo sociale
c) Hanno una base biologica e innata
d) Preparano l'individuo all'azione (per la sopravvivenza)
103. Quali delle seguenti abilità non è considerata un'abilità indispensabile per essere considerati emotivamente competenti?
a) La consapevolezza del proprio stato emotivo
b) Controllare l'espressione delle proprie emozioni
c) Riconoscere le emozioni nelle altre persone
d) Utilizzare comportamenti prosociali
104. Quale tra le seguenti teorie sullo sviluppo emotivo non è mai stata formulata in psicologia?
a) Alla nascita, grazie a un dispositivo innato (biologico) per l'acquisizione emotiva, possediamo una sorta di
"grammatica universale" delle emozioni, che caratterizza tutte le culture; nel tempo il bambino scoprirà le regole
delle emozioni. L'adulto non ha un ruolo nell'insegnare la competenza emotiva, poiché tutto è governato
biologicamente (approccio innatista)
b) Alla nascita siamo in uno stato di eccitazione indifferenziata, a partire dal quale si articoleranno le diverse emozioni
(teoria della differenziazione emotiva)
c) Alla nascita siamo capaci di produrre già alcune emozioni fondamentali e differenziate tra loro, che hanno un fine
adattivo e organizzativo per il piccolo (teoria differenziale delle emozioni)
d) Alla nascita sono presenti tutte le emozioni fondamentali, che non risultano subordinate allo sviluppo cognitivo e che
hanno lo scopo di regolare il rapporto tra organismo e ambiente (approccio funzionalista)
105. La comprensione delle emozioni durante il periodo prescolare
a) È già pienamente funzionante in quanto si basa sulla presenza della teoria della mente che compare intorno ai 2 anni
31
b) È ancora assente e si svilupperà solamente nel periodo scolare con la comparsa delle emozioni autocoscienti
c) È limitata alla polarità gioia ‐ tristezza
d) È legata allo comprensione del fatto che le emozioni sono legate ai desideri e alle credenze di un individuo
106. I bambini con attaccamento insicuro disorganizzato (pattern D)
a) Non sono in grado di organizzare una strategia unitaria di comportamento ed emette segnali inadeguati a mantenere
e strutturare il legame con la madre
b) Non sembrano avere fiducia in un'adeguata risposta materna quando sottoposti a situazioni stressanti
c) Sembrano avere fiducia in un'adeguata risposta materna quando sottoposti a situazioni stressanti
d) Non hanno rappresentazioni mentali di sé e degli altri
107. La teoria dell'attaccamento è stata formulata da
a) Bowlby
b) Koehler
c) Tolman
d) Atkinson
108. Il comportamento di attaccamento
a) Si manifesta in situazioni di serenità e tranquillità
b) Avviene solo nei primi cinque anni di vita del bambino
c) Si manifesta in situazioni di pericolo
d) È considerato un aspetto patologico nello sviluppo delle capacità relazionali
109. Il bambino mantiene profonda attenzione sui giochi presenti nella stanza, non guarda la madre quando è presente in
assenza della madre e persino in presenza di un'estranea non si agita, ma riesce a continuare a giocare tranquillo questi
comportamenti, osservati durante la strange situation, ci possono far pensare a...
a) Un attaccamento insicuro‐evitante
b) Una scarsa capacità di auto‐eco‐organizzazione
c) Un attaccamento sicuro
d) Un buon sviluppo della teoria della mente
110. I bambini con attaccamento insicuro evitante (pattern A)
a) Sembrano avere fiducia in un'adeguata risposta materna quando sottoposti a situazioni stressanti
b) Sviluppano sicuramente sintomi depressivi
c) Non hanno rappresentazioni mentali di sé e degli altri
d) Non sembrano avere fiducia in un'adeguata risposta materna quando sottoposti a situazioni stressanti
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111. Bowlby afferma che la socializzazione è:
a) Una motivazione primaria
b) Un bisogno secondario
c) Un derivato da bisogni fisiologici
d) Una competenza matura
112. Cosa sono i Modelli Operativi Interni (MOI)?
a) Sono modelli mentali che si creano nei primi mesi di vita, grazie al principio di regolazione attesa, di rottura e
riparazione e dei momenti affettivi intensi
b) Sono rappresentazioni mentali di sé e della figura di attaccamento, che si sviluppano intorno ai 18 mesi, basati su
modelli ripetuti di esperienze relazionali con la madre
c) Sono immagini mentali che si sviluppano in età scolare e consentono di svolgere calcoli matematici senza supporti
visivi, ma in maniera astratta
d) Sono modelli che si esprimono nel legame con la madre, valutabili verso la fine del primo anno di vita tramite
apposite procedure sperimentali osservative
113. Cosa intende Bowlby con il termine "attaccamento"?
a) La vicinanza fisica ed emotiva, che si realizza nei contesti frequentati dal bambino, tra il bambino e le sue figure di
accudimento durante i primi anni di vita
b) Il legame del bambino con la madre (o altra figura con la stessa funzione), che emerge subito dopo la soddisfazione
dei bisogni primari/fisiologici (fame, sete, sonno)
c) Il rapporto che si instaura tra il bambino e chi si prende cura di lui, se quest'ultimo costituisce una "base sicura" (che
consente l'equilibrio tra vicinanza ed esplorazione)
d) Il legame che si instaura tra il bambino e chi si prende cura di lui, che si sviluppa pienamente verso la fine del primo
anno di vita
114. Cos'è la strange situation?
a) È una tecnica che consente di vedere su uno schermo sia il volto del bambino piccolo sia quello della madre, per
analizzare la loro interazione
b) È un'applicazione della teoria di Bowlby in contesti educativi (quali l'asilo nido o la scuola dell'infanzia)
c) È una procedura osservativa standardizzata per valutare lo stile di attaccamento
d) È una procedura sperimentale che consente di studiare le reazioni del bambino all'immobilità del volto materno, che
simula la depressione
115. Cosa misura il paradigma sperimentale noto come Strange Situation?
a) La presenza della teoria della mente a 4 anni
33
b) Gli stili di attaccamento a 1 anno
c) Il riferimento sociale a 9‐12 mesi
d) I modelli operativi interni a 5‐6 anni
116. Il pattern C relativo all'attaccamento insicuro ansioso ambivalente
a) Caratterizza quei bambini che sembrano spendere un quantitativo di tempo equivalente nei comportamenti
esplorativi e in quelli di attaccamento
b) Caratterizza quei bambini che durante la separazione dalla madre esprimono evidenti segni di stress, disagio e
angoscia che non vengono placati nemmeno con il ritorno della madre
c) Caratterizza quei bambini che non sono in grado di organizzare una strategia comportamentale unitaria e sono
incapaci di comportamenti coerenti verso la figura di attaccamento
d) Caratterizza quei bambini che durante il primo anno di vita hanno sperimentato un rapporto con una figura di
attaccamento insensibile ai loro segnali e rifiutante sul piano del contatto fisico, anche in circostanze stressanti
117. Durante la procedura sperimentale di valutazione dell'attaccamento vengono osservati questi comportamenti: il bambino
in presenza della madre e dell'estranea preferisce interagire con la madre ed esplorare l'ambiente circostante; quando la madre
si allontana può esprimere segni di sconforto e quando ritorna ricerca attivamente la vicinanza fisica della madre. Quale tipo di
attaccamento caratterizza questo bambino?
a) Attaccamento insicuro evitante
b) Attaccamento sicuro
c) Attaccamento insicuro ambivalente
d) Assenza di attaccamento
118. Quale tipo di attaccamento caratterizza il bambino che, durante il classico esperimento, in presenza della madre gioca con i
giocattoli a disposizione e interagisce con l'estranea presente, quando la madre è assente continua a giocare ed eventualmente
si fa consolare dall'estranea, quando la madre rientra continua a giocare tranquillo senza doverle andare incontro
a) Attaccamento sicuro
b) Attaccamento insicuro ambivalente
c) Attaccamento insicuro evitante
d) Assenza di attaccamento
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119. Marco, durante la procedura classica di valutazione dell'attaccamento, quando è con la mamma tende a non esplorare
l'ambiente ed è tutto impegnato a cercare la sua vicinanza. Quando la mamma esce dalla stanza, marco appare inconsolabile e
piange disperato. Al suo rientro marco mostra rabbia verso la mamma avvicinandosi a lei e picchiandola con la mano.
a) Attaccamento disorganizzato
b) Assenza di attaccamento
c) Attaccamento insicuro ambivalente
d) Attaccamento sicuro
120. Quando nella strange situation viene osservato l'effetto "base sicura", cosa si intende?
a) La capacità del bambino di esplorare l'ambiente, anche in assenza della figura di riferimento
b) La capacità del bambino di far fronte a una situazione relazionale stressante
c) La possibilità di individuare nell'esperimento una "base‐line", su cui confrontare i dati raccolti
d) La capacità della mamma di rispecchiare le emozioni del figlio e sostenerlo nella regolazione emotiva
121. Secondo Erikson, il periodo adolescenziale è caratterizzato:
a) Dalla capacità di cogliere le azioni come dirette a uno scopo
b) Da una fase transitoria di autoregolazione, caratterizzata da modalità aggressive verso sé e/o verso gli altri
c) Dalla crisi dell'identità ‐ confusione/dispersione dell'identità
d) Da atteggiamenti di fiducia, alternati ad atteggiamento di sfiducia (verso sé e verso l'altro)
122. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza la prima infanzia (stadio 2)?
a) Autonomia vs Vergogna e dubbio
b) Generatività vs Stagnazione
c) Intimità vs Isolamento
d) Industriosità vs Senso di colpa
123. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza l'età del gioco (stadio 3)?
a) Industriosità vs Senso di colpa
b) Integrità dell'Io vs Disperazione
c) Fiducia fondamentale vs Sfiducia
d) Spirito di iniziativa vs senso di colpa
35
124. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza l'età neonatale (stadio 1)?
a) Spirito di iniziativa vs senso di colpa
b) Integrità dell'Io vs Disperazione
c) Identità vs Dispersione
d) Fiducia fondamentale vs Sfiducia
125. Secondo la teoria di Erikson ogni età è caratterizzata da specifiche crisi psicosociali. Secondo questo autore intorno ai 65
anni possiamo assistere
a) Alla possibilità di muoversi autonomamente e in maniera intraprendente (col rischio che la moralità blocchi
l'iniziativa)
b) Al superamento delle posizioni precedenti e al raggiungimento di una serenità intellettuale (col rischio di una
inversione di tendenza che porti a negare la propria fase di vita in favore di atteggiamenti adolescenziali)
c) Alla ricerca di un nuovo senso di identità (col rischio della dispersione dell'identità)
d) All'acquisizione dell'io integrato (col rischio della disperazione)
126. La prima età adulta secondo il modello di Erikson è caratterizzata
a) Dall'affrontare la sfida dell'integrità dell'Io
b) Da sfide come raggiungere l'intimità e conseguire successi professionali
c) Da cambiamenti fisici importanti e da contraddizioni come la voglia di indipendenza e il bisogno di sicurezza dato
dalla famiglia di origine
d) Dalla presa in considerazione delle perdite (di persone e lavorative) e della morte, con l'accettazione di ciò che è
stata la prima infanzia e la propria vita in generale
36
127. Il modello di Erikson può essere interpretato come un tentativo di coniugare
a) La psicologia della Gestalt, l'antropologia e l'etologia
b) La psicoanalisi, la sociologia e l'antropologia
c) Il comportamentismo, la psicoanalisi e la sociologia
d) La psicologia cognitiva, la sociologia e l'antropologia
128. Cosa intende Secondo Erikson per fiducia fondamentale?
a) La fiducia incondizionata
b) Intende sia la fiducia verso gli altri che verso se stessi
c) La fiducia verso se stessi
d) La fiducia verso gli altri
129. Quale delle seguenti affermazioni sul modello di Erikson può essere ritenuta corretta?
a) Riguarda le transizioni che caratterizzano la vita adulta
b) È focalizzata sull'identità della persona nel ciclo di vita, intesa come "mito personale"
c) Individua le crisi psicosociali tipiche di ogni stadio di sviluppo della vita
d) Identifica degli stadi di vita sovrapponibili agli stadi psicosessuali dello sviluppo individuati da Freud
130. Secondo Erikson durante l'età scolare quale credenza viene sviluppata?
a) "Io sono ciò che desidero"
b) "Io sono ciò che immagino di poter essere"
c) "Io sono ciò che apprendo"
d) "Io sono ciò che mi viene dato"
131. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza l'età anziana (stadio 8)?
a) Intimità vs Isolamento
b) Industriosità vs Senso di colpa
c) Fiducia fondamentale vs Sfiducia
d) Integrità dell'Io vs Disperazione
132. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza l'età scolare (stadio 4)?
37
a) Spirito di iniziativa vs senso di colpa
b) Intimità vs Isolamento
c) Fiducia fondamentale vs Sfiducia
d) Industriosità vs Senso di colpa
133. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza l'adolescenza (stadio 5)?
a) Integrità dell'Io vs Disperazione
b) Autonomia vs Vergogna e dubbio
c) Intimità vs Isolamento
d) Identità vs Dispersione
134. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza il giovane adulto (stadio 6)?
a) Integrità dell'Io vs Disperazione
b) Generatività vs Stagnazione
c) Fiducia fondamentale vs Sfiducia
d) Intimità vs Isolamento
38
135. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza la maturità (stadio 7)?
a) Spirito di iniziativa vs senso di colpa
b) Generatività vs Stagnazione
c) Integrità dell'Io vs Disperazione
d) Autonomia vs Vergogna e dubbio
136. A cosa fa riferimento l'apprendimento per i comportamentisti?
a) Viene ricondotto a processi emotivi, cognitivi, mnestici ed attentivi
b) Viene ricondotto ai processi di condizionamento classico e condizionamento operante
c) Viene ricondotto ai processi di apprendimento imitativo e modeling
d) Viene ricondotto ai processi mnestici e di recupero
137. Quale cambiamento interessa la psicologia dell'educazione all'inizio del XX secolo?
a) Ha iniziato a studiare il condizionamento operante
b) Ha iniziato a dare importanza alle relazione tra apprendimento e memoria di lavoro
c) Ha iniziato ad occuparsi dell'apprendimento imitativo, dei comportamenti modellanti e della figura educativa
d) Ha iniziato ad occuparsi della relazioni tra apprendimento, processi per il suo conseguimento e contesti di
istruzione
e)
138. In un contesto scolastico assistiamo a un bambino che osserva ripetutamente una sua insegnante lodare con una certa
frequenza un suo compagno di classe perché svolge molto bene i compiti a casa. Con il tempo il bambino sembra cercare di
comportarsi allo stesso modo. Cosa è avvenuto?
a) Metacognizione
b) Condizionamento operante
c) Effetto Rosenthal
d) Apprendimento osservativo
39
139. Quale delle seguenti affermazioni sull'apprendimento è falsa?
a) Comprende i cambiamenti dovuti alla crescita e alla maturazione
b) Comprende quei cambiamenti che possono essere considerati relativamente stabili
c) Comprende cambiamenti dovuti all'esperienza, alla crescita e alla maturazione
d) Comprende i cambiamenti dovuti all'esperienza
140. Per HIP si intende:
a) Human Inside Psyche
b) Human Information Progression
c) Human Information Processing
d) Human Inside Processing
40
141. Per l'approccio HIP all'apprendimento sono centrali i processi di
a) Attenzione selettiva e attenzione finalizzata
b) Elaborazione dell'informazione e di memoria
c) Condizionamento e memoria
d) Attenzione e memoria
142. Secondo Atkinson e Shiffrin quale dei magazzini di memoria consente all'individuo di selezionare le informazioni da
trattenere in memoria?
a) Memoria a lungo termine
b) Memoria a breve termine
c) Registro sensoriale
d) Memoria di lavoro
01. 143. a memoria dichiarativa
a) Si riferisce alle informazioni di cui facciamo uso nell'attuare un compito, è un tipo di conoscenza tacita e non
consapevole
b) Si riferisce a conoscenze astratte e generali, trascende le condizioni temporali e spaziali in cui la traccia si è formata
ed è organizzata in modo tassonomico e associativo
c) Si riferisce a specifici eventi ed esperienze di vita, contiene informazioni spazio‐temporali che specificano dove e
quando si è verificato l'evento ed è organizzata
cronologicamente
d) Si riferisce alla conoscenza esplicita di fatti, come la definizione di una parola o le circostanze in cui abbiamo conosciuto
una persona
144. La memoria episodica:
a) Si riferisce a specifici eventi ed esperienze di vita, contiene informazioni spazio‐temporali che specificano dove e
quando si è verificato l'evento ed è organizzata cronologicamente
b) Si riferisce alla conoscenza esplicita di fatti, come la definizione di una parola o le circostanze in cui abbiamo
conosciuto una persona
c) Si riferisce a conoscenze astratte e generali, trascende le condizioni temporali e spaziali in cui la traccia si è formata
ed è organizzata in modo tassonomico e associativo
d) Si riferisce alle informazioni di cui facciamo uso nell'attuare un compito, è un tipo di conoscenza tacita e non
consapevole
41
145. Quale tra i seguenti magazzini non fa parte del modello di memoria di lavoro proposto da Baddley:
a) Taccuino visuospaziale
b) Ciclo fonologico
c) Registro mnestico
d) Buffer episodico
146. Gli studi di studi di DeCasper e Spence (1986) cosa hanno dimostrato?
a) L'esistenza di una memoria già durante la fase prenatale
b) L'esistenza della memoria procedurale
c) L'esistenza di una memoria già nei lattanti
d) L'esistenza della memoria di lavoro
147. La ricerca classica di Rovee‐Collier (1988) con bambini di 2‐3 mesi cosa ha dimostrato?
a) La scomparsa del magazzino sensoriale intorno ai 2‐3 mesi
b) La presenza di una memoria a breve termine già a 2‐3 mesi
c) La presenza di una memoria a lungo termine già a 2‐3 mesi
d) La presenza di una memoria di lavoro già a 2‐3 mesi
148. Per memoria implicita si intende:
a) Una memoria consapevole di fatti ed esperienze basata su operazioni complesse
b) Una memoria inconsapevole di fatti ed esperienze basata su operazioni complesse
c) Una memoria inconsapevole di fatti ed esperienze basata su operazioni automatizzate
d) Una memoria consapevole di fatti ed esperienze basata su operazioni automatizzate
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149. Quale tra le seguenti non è una modifica della memoria che avviene nei bambini con il progredire dell'età?
a) Diviene sempre meno dipendente dal contesto
b) Si riducono i tempi necessari al bambino per riattivare il ricordo
c) Si riduce lo span
d) I tempi di permanenza in memoria divengono più lunghi
150. Per HIP l'elaborazione dell'informazione avviene attraverso quattro fasi
a) Attenzione selettiva ‐ immissione dati (input) ‐ abbandono o conservazione ‐ generazione di risposte (output)
b) Immissione dati (input) ‐ abbandono o conservazione ‐ elaborazione ‐ generazione di risposte (output)
c) Immissione dati (input) ‐ abbandono o conservazione ‐ valutazione ‐ generazione di risposte (output)
d) Attenzione selettiva ‐ immissione dati (input) ‐ elaborazione ‐ generazione di risposte (output)
151. La metamemoria è caratterizza dall'insieme dalle conoscenze che il soggetto possiede su
a) Se stesso, sulle caratteristiche del compito e sulle strategie da utilizzare
b) Sulle caratteristiche del compito, sulle procedure e sulle strategie da utilizzare
c) Sulle caratteristiche del compito, sulle procedure e sui metodi valutativi
d) Se stesso, sulle caratteristiche del compito e sui metodi valutativi
152. Quali caratteristiche dell'interazione adulto‐bambino utilizzate in famiglia secondo la ricerca non sono collegate alle
competenze cognitive del bambino?
a) Incoraggiamento a delegare
b) Traduzione del compito in termini intellegibili e interessanti da parte della madre
c) Delega progressiva della responsabilità di esecuzione
d) Status sociale del padre
153. Secondo Borkowski e Muthukrishna non basta conoscere molte strategie, bisogna saperle utilizzare in modo flessibile e
coerente con:
a) Caratteristiche personali ‐ caratteristiche del compito ‐ condizioni ambientali
b) Caratteristiche attribuzionali ‐ caratteristiche del compito ‐ condizioni ambientali
c) Caratteristiche attribuzionali ‐ caratteristiche metacognitive ‐ condizioni ambientali
d) Caratteristiche personali ‐ caratteristiche metacognitive ‐ condizioni ambientali
154. Quale tra le seguenti non è una definizione di metacognizione
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a) La metacognizione rappresenta la conoscenza che un individuo ha del proprio funzionamento cognitivo e dei processi
di controllo che mette in atto nell'esecuzione di un compito
b) La metacognizione è l'insieme dei meccanismi di regolazione e controllo del funzionamento cognitivo
c) La metacognizione rappresenta la conoscenza del funzionamento cognitivo proprio e altrui
d) La metacognizione rappresenta la consapevolezza circa tutto ciò che già si sa su un determinato argomento
155. Secondo Brown, la metacognizione è:
a) La consapevolezza del valore della valutazione cognitiva nella regolazione emozionale
b) L'insieme dei meccanismi di regolazione e controllo del funzionamento cognitivo
c) La consapevolezza delle proprie motivazioni ed emozioni
d) L'insieme delle strategie che l'individuo mette in atto per risolvere il compito
156. L'apprendimento autoregolato:
a) Riguarda esclusivamente le componenti "fredde" dell'apprendimento, ovvero cognizione e metacognizione
b) Comprende componenti cognitive, metacognitive, affettivo‐motivazionali e comportamentali
c) Prevede un insieme di procedure che possono essere applicate in tutti i contesti per ottenere il massimo profitto
d) Definisce in modo esplicito i compiti che l'individuo deve svolgere per apprendere al meglio
157. Riferendosi al modello di Zimmerman (2008) quale delle seguenti non è una fase dell'autoregolazione?
a) Fase di performance
b) Fase previsionale
c) Fase strategica
d) Fase di autoriflessione
158. L'intelligenza è:
a) Una abilità cognitiva generale
b) Una abilità cognitiva geneticamente determinata
c) Una abilità cognitiva unitaria
d) Una abilità cognitiva modificabile
159. La concezione innatista e quella costruttivista:
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a) Consentono di definire in modo assoluto e definitivo la collocazione di ciascun individuo rispetto all'intelligenza
b) Sono gli estremi di un continuum all'interno del quale si collocano le concezioni personali sull'intelligenza
c) Sono la misura della tipologia di intelligenza che contraddistingue ogni individuo
d) Sono due concezioni antitetiche relative all'intelligenza e ogni individuo deve consapevolmente scegliere in quale
collocarsi
160. Come definisce Wechsler (1896‐1981) l'intelligenza?
a) Come la capacità di adeguare il pensiero alle richieste dell'ambiente
b) Come un'abilità cognitiva geneticamente determinata
c) Come la capacità globale di agire in modo propositivo riferendosi in generale alla personalità nella sua totalità
d) Come la capacità psicofisica di discriminazione sensoriale dell'individuo
161. Secondo la teoria triarchica dell'intelligenza di Sternberg esistono tre sub teorie
a) Sub teoria componenziale ‐ sub teoria esperienziale ‐ sub teoria contestuale
b) Sub teoria differenziale ‐ sub teoria esperienziale ‐ sub teoria contestuale
c) Sub teoria componenziale ‐ sub teoria emozionale ‐ sub teoria contestuale
d) Sub teoria differenziale ‐ sub teoria emozionale ‐ sub teoria contestuale
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162. Quale tra le seguenti affermazioni sugli stili cognitivi è falsa
a) Non esiste uno stile migliore ma a seconda del tipo di compito e del contesto, è opportuno privilegiarne uno
rispetto ad un altro
b) È compito dell'insegnante far lavorare il ragazzo in modo tale che utilizzi esclusivamente i suoi stili cognitivi
preferenziali
c) Conoscere i diversi stili cognitivi favorisce una maggior consapevolezza sul loro utilizzo e sulla loro adeguatezza a
ciascun compito specifico
d) Ognuno di noi utilizza contemporaneamente più stili e, a seconda delle situazioni, preferisce stili diversi
163. Individuare l'affermazione che si riferisce allo stile cognitivo analitico:
a) Procedo a piccoli passi, prendo in considerazione tutte le variabili in gioco
b) Quando osservo, studio...mi soffermo sugli aspetti d'insieme
c) Quando osservo, studio... mi soffermo sui particolari
d) Parto da un'ipotesi generale e cerco di confermarla o confutarla
164. Per stile cognitivo si intende:
a) Una predisposizione che porta a preferire certe modalità di apprendimento
b) Una tendenza relativamente stabile che porta l'individuo ad attribuire in modo corretto i vissuti emotivi a seguito
di un evento ansiogeno
c) Una predisposizione all'uso di strategie adeguate
d) Una tendenza stabile ad attribuire le cause di successi e fallimenti
165. Individuare l'affermazione che si riferisce allo stile cognitivo riflessivo:
a) Quando osservo, studio... mi soffermo sui particolari
b) Quando mi confronto con un compito sono interessato a svolgerlo nel minor tempo possibile
c) Quando osservo, studio...mi soffermo sugli aspetti d'insieme
d) Quando mi confronto con un compito penso bene prima di agire per non commettere errori
166. Cosa si intende con l'espressione leader informale?
a) Un leader che emerge spontaneamente dal gruppo e ne assume la leadership
b) Un leader con una leadership democratica
c) Un leader con una leadership permissiva
d) Un leader nominato da un'autorità ed imposto al gruppo
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167. Quale dei seguenti non è un orientamento legato alla partecipazione alla vita di gruppo?
a) Orientamento all'empatia
b) Orientamento al comando
c) Orientamento al compito
d) Orientamento personale
168. Quale delle seguenti descrizioni non può essere considerata una definizione di gruppo?
a) Un gruppo esiste quando due o più individui condividono una stessa realtà sociale, culturale o economica, ma
anche territoriale‐organizzativa.
b) Un gruppo esiste quando i suoi membri condividono la percezione di un destino comune
c) Un gruppo esiste quando due o più individui si definiscono come membri del gruppo ed è ritrovabile il
riconoscimento dell'esistenza del gruppo da parte di almeno una persona estranea
d) Un gruppo esiste quando due o più individui si percepiscono come membri di una medesima e specifica categoria
sociale
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169. Quale tra le seguenti risposte riporta correttamente le tre aree delle categorie d'interazione di Bales?
a) Area socio‐emozionale a risposta positiva ‐ Area dei compiti a risposta neutra ‐ Area socio‐emozionale a risposta
negativa
b) Area socio‐emozionale a risposta prosocial ‐ Area dei compiti a risposta neutra ‐ Area socio‐emozionale a risposta
aggressiva
c) Area socio‐emozionale a risposta affettiva ‐ Area dei compiti a risposta neutra ‐ Area socio‐emozionale a risposta
distanziante
d) Area socio‐emozionale a risposta empatica ‐ Area socio‐emozionale a risposta nevrotica ‐ Area socio‐emozionale a
risposta psicotica
170. In caso di carente regolazione emotiva da parte dell'insegnante quali sono le emozioni negative per l'insegnate?
a) Disgusto e disprezzo
b) Gioia e sorpresa
c) Rabbia e tristezza
d) Paura, vergogna e senso di colpa
171. Quali tra le seguenti è una caratteristica della leadership democratica?
a) La partecipazione al gruppo da parte del leader è modesta e in larga misura limitata ad azioni dimostrative
b) Completa libertà del gruppo relativamente alla suddivisione e alle modalità di esecuzione dei compiti
c) Condivisione degli obiettivi a breve, medio e lungo termine
d) Interventi diretti e critiche e lodi basati su caratteristiche personali degli individui
172. Quale tra le seguenti risposte non è legata al burnout dell'insegnate?
a) Ricerca di supporto
b) Soddisfazione sentimentale
c) Regolazione emotiva
d) Concezione dell'intelligenza
173. In caso di carente regolazione emotiva da parte dell'insegnante quali sono le emozioni negative per lo studente?
a) Paura, vergogna e senso di colpa
b) Gioia e sorpresa
c) Disgusto e disprezzo
d) Rabbia e tristezza
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174. Quando si parla di competenza emotiva degli insegnati a quali abilità ci si riferisce?
a) All'abilità o meno posseduta dall'insegnante di creare un clima positivo all'interno della classe
b) Conoscenza delle emozioni, conoscenza delle cause delle emozioni e capacità di regolazione delle emozioni
c) All'abilità o meno posseduta dall'insegnante di riconoscere le vere emozioni provate dagli studenti
d) Conoscenza delle basi fisiologiche delle emozioni, conoscenza delle principali teorie sulle emozioni e abilità di
mascheramento
175. Quale dei seguenti non è un percorso per una scuola interculturale?
a) Accoglienza dell'altro
b) Identificazione con l'altro
c) Conoscenza reciproca
d) Co‐costruzione
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176. Quale delle seguenti risposte identifica i quattro sistemi proposti da Urie Brofenbrenner per leggere lo sviluppo e
l'adattamento in modo sistemico?
a) Microsistema ‐ Mesosistema ‐ Esosistema ‐ Macrosistema
b) Nanosistema ‐ Microsistema ‐ Macrosistema ‐ Megasistema
c) Microsistema ‐ Sferosistema ‐ Plurisistema ‐ Macrosistema
d) Nanosistema ‐ Microsistema ‐ Esosistema ‐ Mesosistema
177. Quale delle seguenti è l'approccio alla comunicazione scuola‐famiglia promosso da Bartolomeo (2004)?
a) Approccio direttivo alla comunicazione
b) Approccio competente alla comunicazione
c) Approccio genitoriale alla comunicazione
d) Approccio permissivo alla comunicazione
178. Secondo Tuckman (1965) quali sono le fasi di costruzione di un gruppo?
a) Definizione ‐ Strutturazione ‐ Aggiornamento
b) Formazione ‐ Strutturazione ‐ Conflitto ‐ Prestazione ‐ Aggiornamento
c) Formazione ‐ Conflitto ‐ Strutturazione ‐ Prestazione ‐ Aggiornamento
d) Incontro ‐ Conflitto ‐ Definizione
179. L'approccio ecologico di Urie Brofenbrenner (1979) sostiene che:
a) È importante rispettare la natura, per far crescere al meglio i bambini
b) L'intelligenza si costruisce in rapporto con l'ambiente, il quale a sua volta è mediato dal temperamento
c) La situazione ambientale da cui è influenzato il bambino è costituita da quello che definisce come "mesosistema"
d) È importante includere il contesto nello studio del bambino
180. Quale tra i seguenti non è una tipologia di cyberbullismo?
a) Scaffolding
b) Flaming
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c) Rivelazione
d) Sostituzione d'identità
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