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METODOLOGIA E TECNOLOGIE
TEST PROVA FINALE
Domanda 1 2 3 4 5 6 7 8
Risposta
esatta c a c d b c b a
Risposta
esatta b c b d c d d d
Risposta c c c a d a c c
esatta
Domanda 25 26 27 28 29 30 31
32
Risposta c a d a b d d c
esatta
Risposta
esatta d a c c d c d c
Domanda 41 42 43 44 45 46 47
48
Risposta
esatta b b b d c b a d
Risposta c a b b a c d d
esatta
Domanda 57 58 59 60 61 62 63
64
Risposta b b c b c c b d
esatta
Risposta
c b d c a d b b
esatta
Domanda 73 74 75 76 77 78 79
80
Risposta
esatta b a a c b a d b
Domanda 89 90 91 92 93 94 95
96
Risposta c
esatta a b c d c a c
Risposta
b a d a c d d c
esatta
Domanda 105 106 107 108 109 110 111
112
Risposta
esatta b d d c d d d b
Risposta
d b d c
esatta
Domanda
Risposta
esatta
1. Quale tra i seguenti è un termine chiave della pratica trasformativa?
a) "comunità"
b) "prossimità"
c) "prospettiva di significato"
d) "partecipazione periferica"
2. Quanto influisce la distribuzione dei materiali nella didattica coopertiva?
a) Molto.
b) per nulla.
c) abbastanza.
d) solo in alcuni casi è importante.
3. A cosa attiene il paradigma costruzionista?
a) ancoraggio al senso comune.
b) teoria generata dal fenomeno.
c) la ricerca de‐costruisce e ri‐costruisce la realtà.
d) approccio idiografico e contingente.
4. A cosa attiene il paradigma ermeneutico?
a) ancoraggio al senso comune.
b) la ricerca de‐costruisce e ri‐costruisce la realtà.
c) approccio idiografico e contingente.
d) la realtà è frutto di interpretazione.
5. Per avere una comunità di pratica è sufficiente associare il concetto di pratica e quello di comunità?
a) si
b) no
c) dipende dal contesto
d) a volte
6. Quale è stato il contributo della teoria costruttivista all'apprendimentoesperienziale?
a) attenzione alla comprensione delle norme sociali dominanti e strutturanti l'esperienza
b) attenzione al rivelare i desideri inconsci e le paure
c) attenzione alla riflessione sull'esperienza concreta
d) attenzione alla partecipazione a comunità di pratica
7. Che cosa è uno strumento situato nell'ambito della ricerca didattica?
a) approccio idiografico e contingente.
b) Strumento + condizioni di attuazione.
c) nessuno di questi.
d) Dispositivo operativo tecniche atti a generare le conoscenze identificate negli obiettivi.
8. Che cosa è l'impegno reciproco?
a) Una CdP necessita di mantenere nel tempo intense relazioni di impegno reciproco, organizzato intorno ai compiti
da svolgere
b) attenzione alla comprensione delle norme sociali dominanti e strutturanti l'esperienza
c) indica la particolare modalità di partecipazione della persona‐che‐apprende coinvolta nella pratica reale di un
esperto.
d) essere partecipanti attivi nelle pratiche di comunità sociali e nella costruzione di identità
9. Quale è stato il contributo della teoria situazionale all'apprendimentoesperienziale?
a) attenzione alla comprensione delle norme sociali dominanti e strutturanti l'esperienza
b) attenzione alla partecipazione a comunità di pratica
c) attenzione al rivelare i desideri inconsci e le paure
d) attenzione alla riflessione sull'esperienza concreta
10. Quale è stato il contributo della teoria psicoanalitica all'apprendimento esperienziale?
a) attenzione alla riflessione sull'esperienza concreta
b) attenzione alla partecipazione a comunità di pratica
c) attenzione al rivelare i desideri inconsci e le paure
d) attenzione alla comprensione delle norme sociali dominanti e strutturanti l'esperienza
11. Quale è stato il contributo della teoria culturale all'apprendimento esperienziale?
a) attenzione al rivelare i desideri inconsci e le paure
b) attenzione alla comprensione delle norme sociali dominanti e strutturanti l'esperienza
c) attenzione alla riflessione sull'esperienza concreta
d) attenzione alla partecipazione a comunità di pratica
12. Quale tra i seguenti è un esempio di ricerca qualitativa?
a) analisi statistica.
b) data mining.
c) analisi a campione.
d) ricerca etnograzifica.
13. Come si configura la ricerca nell'ambito dei sistemi educativi?
a) analisi statistica.
b) data mining.
c) come pratica euristica e come dispositivo di formazione.
d) analisi a campione.
14. Quale è il primo passo nell'assegnazione dei ruoli nella didattica cooperativa?
a) nessuno di questi.
b) assegnare da subito i ruoli agli studenti.
c) definire i ruoli in relazione agli studenti più capaci.
d) non assegnare da subito ruoli definiti.
15. Quale sono tra le seguenti le ragioni per organizzare l'aula nella didattica cooperativa?
a) definire gli spazi a disposizione di ciascuno studente.
b) non fare confusione.
c) definire un piano.
d) La disposizione dello spazio e degli arredi dell'aula mostra simbolicamente quali sono i comportamenti che
vengono considerati appropriati.
16. Come si può monitorare la lezione cooperativa?
a) definire i ruoli.
b) definire degli obiettivi.
c) lavorare assieme.
d) scegliere alcuni osservatori.
metodo cooperativo a coppie?
a) definire degli obiettivi.
b) definire i ruoli.
c) scrivere un testo.
d) lavorare assieme.
18. Per programmare gli obiettivi in termini di abilità interpersonale l'insegnante può:
a) definire un piano.
b) usare il curricolo.
c) stilare una lista delle abilità sociali.
d) nessuno di questi.
19. Una pratica è il frutto di una negoziazione tra:
a) esperti e soggetti esterni alla comunità
b) la metafisica della relatà e il pensiero
c) aspetti materiali e immateriali
d) tutti gli esperti del campo
20. Come possiamo definire la ricerca empirica in ambito educativo?
a) è una successione di operazioni per produrre risposte a domande sulla realtà.
b) si tratta di una sfida ad una prospettiva consolidata che comporta dolore perché spesso si mettono in
discussione valori profondamente radicati.
c) E' costituito da aspettative abituali e da regole implicite che spportano il processo di interpretazione.
d) Una visione distorta dell'approccio alla conoscenza
21. Quale tra i seguenti strumenti può essere usato per spiegare i ruoli in una lezione cooperativa?
a) la disposizione dell'aula.
b) i ruoli assegnati
c) nessuno di questi.
d) un diagramma di flusso.
22. Che cosa significa favorire differenti livelli di partecipazione in una comunità di pratica?
a) Fare in modo che i membri della comunità, siano centrali (core), attivi (active) o periferici (peripheral) e ricoprano
ruoli specifici.
b) Gli elementi di progettazione dovrebbero porsi come dei catalizzatori per un'evoluzione naturale della comunità
c) Il confronto con l'esterno può favorire una migliore comprensione del potenziale della comunità
d) Gli elementi di progettazione dovrebbero porsi come dei catalizzatori per un'evoluzione naturale della comunità
23. Che cosa significa concentrarsi sul valore in una comunità di pratica?
a) Valorizzare economicamente la c.d.p.
b) Il confronto con l'esterno può favorire una migliore comprensione del potenziale della comunità
c) Creare occasioni per incoraggiare i membri a esplicitare il valore attribuito alla comunità nel corso del suo
sviluppo.
d) Fare in modo che i membri della comunità, siano centrali (core), attivi (active) o periferici (peripheral) e ricoprano
ruoli specifici.
24. Chi può determinare il problema di ricerca?
a) i soggetti coinvolti nella ricerca.
b) il MIUR.
c) il ricercatore o un committente.
d) un bando.
25. Che cosa significa fare ricerca educativa in un contesto di azione?
a) si tratta di una sfida ad una prospettiva consolidata che comporta dolore perché spesso si mettono in discussione
valori profondamente radicati.
b) I Il confronto con l'esterno può favorire una migliore comprensione del potenziale della comunità
c) orientare le pratiche educative in senso riflessivo e con una sensibilità narrativa
d) una visione distorta dell'approccio alla conoscenza.
26. Che cosa significa sviluppare spazi di comunità sia pubblici che privati?
a) La dimensione pubblica e quella privata sono strettamente correlate, la loro efficace gestione è la chiave per il successo
della comunità.
b) Fare in modo che i membri della comunità, siano centrali (core), attivi (active) o periferici (peripheral) e ricoprano ruoli
specifici.
c) Il confronto con l'esterno può favorire una migliore comprensione del potenziale della comunità
d) Gli elementi di progettazione dovrebbero porsi come dei catalizzatori per un'evoluzione naturale della comunità
27. Quale è l'essenza della lezione cooperativa?
a) nessuno di questi.
b) i ruoli assegnati
c) la disposizione dell'aula.
d) gli studenti lavorano insieme durante la lezione per svolgere il compito assegnato.
28. Quale è il primo passo per definire un progetto di ricerca empirica?
a) identificare il problema di ricerca.
b) il modello sociologico
c) la presenza dell'educatore
d) la didattica inclusiva
29. Quale delle seguenti affermazioni è congruente con il concetto di apprendimento situato?
a) il modello sociologico
b) si tratta di una pratica sociale
c) la didattica inclusiva
d) la presenza dell'educatore
30. Quali tra le seguenti sono dimensioni peculiari della pratica riflessiva?
a) la presenza dell'educatore.
b) il modello sociologico.
c) la didattica inclusiva.
d) le credenze e le pratiche.
31. La cultura organizzativa risulta importante per comprendere:
a) la presenza dell'educatore
b) la didattica inclusiva
c) il modello sociologico
d) i significati condivisi.
32. Che cosa significa aprire un dialogo tra prospettive interne ed esterne alla comunità di pratica?
a) tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;
b) Gli elementi di progettazione dovrebbero porsi come dei catalizzatori per un'evoluzione naturale della comunità
c) Il confronto con l'esterno può favorire una migliore comprensione del potenziale della comunità
d) il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco
33. Che cosa è una distorsione epistemologica?
a) tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;
b) il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco
c) un senso rafforzato del Sé.
d) una visione distorta dell'approccio alla conoscenza.
34. Come possiamo definire la riflessione sull'azione?
a) è il processo che permette di tornare consapevolmente sull'esperienza vissuta.
b) implica che ogni esperienza assorbe qualcosa da quelle che l'hanno preceduta e, allo stesso tempo, modifica in
qualche modo la qualità di quelle che verranno
c) l'esperienza per essere considerata tale deve manifestare i principi di continuità e interazione;
d) tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;
35. Come ha inizio il processo di apprendimento secondo Jervis?
a) all'interno dell'aula.
b) in modo volontario.
c) Quando si è alle prese con un'esperienza la cui elaborazione non possa essere automaticamente accomodata o
assimilata
d) in modo casuale.
36. I mass‐media possono essere definiti strumenti di apprendimento informale?
a) Quanto utilizzati in contesti di apprendimento strutturato.
b) No.
c) Si.
d) In determinate condizioni.
37. In che cosa consiste il principio di continuità dell'esperienza secondo Dewey?
a) significa che l'esperienza è tale a causa di una transazione che avviene tra l'individuo e ciò che, in un dato
momento, costituisce l'ambiente in cui si muove.
b) implica che ogni esperienza assorbe qualcosa da quelle che l'hanno preceduta e, allo stesso tempo, modifica in
qualche modo la qualità di quelle che verranno
c) tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;
d) l'esperienza per essere considerata tale deve manifestare i principi di continuità e interazione;
38. Quali tra i seguenti aspetti afferiscono alla tattica del progetto di ricerca?
a) l'approccio metodologico.
b) la didattica inclusiva.
c) il campione di riferimento.
d) gli assunti epistemologici.
39. Che ruolo hanno le abilità sociali nella didattica cooperativa?
a) serve a spiegare agli studenti che cosa devono sapere cosa ci si aspetta da loro
b) la capacità di interagire produttivamente con gli altri.
c) nessuno di questi.
d) la disposizione dell'aula.
40. Che cosa si intende per programmazione?
documento di carattere normativo riguardante i contenuti e i metodi di insegnamento il modello sociologico
la progettazione educativo‐didattica elaborata per uno specifico gruppo di alunni in una situazione determinata. la didattica
inclusiva
41. Che cosa è l'interdipendenza positiva in una lezione cooperativa?
a) serve a spiegare agli studenti che cosa devono sapere cosa ci si aspetta da loro
b) consiste nello stabilire tra gli studenti dei rapporti tali per cui nessuno possa riuscire individualmente se non con il
successo dell'intero gruppo
c) i ruoli assegnati
d) la disposizione dell'aula.
42. Quali tra le seguenti sono fasi del processo di trasformazione delle prospettive di significato?
a) la partecipazione periferica.
b) la pianificazione di un corso d'azione.
c) la pratica.
d) la partecipazione attiva.
43. Che cosa è il curricolo come documento?
a) un modo personale, ma oggettivabile di programmare il lavoro dell'insegnante.
b) un documento programmatico con programmi di insegnamento, libri di testo dettagliati, fino a direttive globali o
raccolte in temi
c) documento di carattere normativo riguardante i contenuti e i metodi di insegnamento
d) la progettazione educativo‐didattica elaborata per uno specifico gruppo di alunni in una situazione determinata.
44. Che cosa può fare la ricerca educativa?
a) la partecipazione attiva.
b) una comunità di pratica
c) indica la particolare modalità di partecipazione della persona‐che‐apprende coinvolta nella pratica reale di un
esperto.
d) costruire repertori di pratiche.
45. Che cosa è il campo relazionale nell'ambito della ricerca didattica?
a) la relazione tra ricercatore e oggetto della ricerca.
b) nessuno di questi.
c) la relazione tra ricercatore, soggetto e oggetto della ricerca.
d) la relazione tra ricercatore e docente..
46. Come può essere definita l'impresa comune in una comunità di pratica?
a) il suo immediato significato per l'azione.
b) il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco
c) tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;
d) le credenze e le pratiche.
47. Quale strumento consente di monitorere la lezione cooperativa?
a) una scheda di osservazione formale.
b) definire i ruoli.
c) lavorare assieme.
d) scrivere un testo.
48. Che cosa si intende con partecipazione all'intrno della comunità dipratica?
a) essere partecipanti attivi della comunità per differenziarsi dai partecipanti passivi
b) legittimare chi non fa parte della comunità
c) non è applicabile
d) essere partecipanti attivi nelle pratiche di comunità sociali e nella costruzione di identità
49. Come può essere definita la progettazione educativa?
a) orientare le pratiche educative in senso riflessivo e con una sensibilità narrativa
b) si tratta di una sfida ad una prospettiva consolidata che comporta dolore perché o si mettono in discussione
valori profondamente radicati e il senso del
sè
c) un insieme concatenato di attività orientate al conseguimento di un risultato che in genere coincide con un
obiettivo definito in anticipo.
d) è un fenomeno socialmente costruito grazie al saper attribuire un ordine sequenziale alle proprie esperienze di
vita.
50. Quale è il secondo assunto della ricerca qualitativa?
a) ricerca per paradigmi, ricerca per problemi.
b) nessuno di questi.
c) Paradigmi, teorie, metodi, tecniche e strumenti della ricerca qualitativ
d) Processo di ricerca: elementi, metodo, teoria della tecnica.
51. Quale è il terzo assunto della ricerca qualitativa?
a) Paradigmi, teorie, metodi, tecniche e strumenti della ricerca qualitativa
b) Processo di ricerca: elementi, metodo, teoria della tecnica.
c) ricerca per paradigmi, ricerca per problemi.
d) nessuno di questi.
52. Quale è il primo assunto della ricerca qualitativa?
a) nessuno di questi.
b) Paradigmi, teorie, metodi, tecniche e strumenti della ricerca qualitativa
c) Processo di ricerca: elementi, metodo, teoria della tecnica.
d) ricerca per paradigmi, ricerca per problemi.
53. Quale è ila prima fase del processo educativo?
a) esplorazione del problema.
b) progettazione.
c) valutazione.
d) definizione degli obiettivi.
54. A cosa servono i ruoli nella didattica collaborativa?
a) nessuno di questi.
b) definire degli obiettivi.
c) I ruoli definiscono ciò che gli altri membri del gruppo si aspettano da uno studente.
d) progettare.
55. Quale è lo scopo della valutazione?
a) definizione degli obiettivi.
b) progettazione.
c) nessuno di questi.
d) è uno strumento di apprendimento e di cambiamento.
56. Quale tra i seguenti è un approccio attraverso cui analizzare e organizzare le esperienze di apprendimento
a) progettazione.
b) definizione degli obiettivi.
c) nessuno di questi.
d) approccio centrato sulla condivisione di conoscenze.
57. Quali obiettivi ha l'apprendimento cooperativo?
a) definizione degli obiettivi.
b) costruire relazioni positive tra gli studenti.
c) progettazione.
d) valutazione.
58. Quali obiettivi ha l'apprendimento cooperativo?
a) definizione degli obiettivi.
b) migliorare il rendimento di tutti gli studenti, anche quelli più in difficoltà.
c) nessuno di questi.
d) progettazione.
59. Su quali piani si sviluppa il percorso di formulazione degli obiettivi di ricerca?
a) raccolta e trasmissione.
b) ricerca e comunicazione.
c) rispetto agli scopi e rispetto alla teoria.
d) modifica e integrazione.
60. Quale sono le fasi di lavoro sui dati di una ricerca empirica?
a) ricerca e comunicazione.
b) raccolta, elaborazione e analisi.
c) raccolta e trasmissione.
d) modifica e integrazione.
.
61. Coltivare la Comunità di pratica significa:
a) la presenza dell'educatore
b) richiede un'interruzione intenzionale dell'azione che permetta al soggetto di prendere in considerazione la
molteplicità delle prospettive che possono concorrere a definire una situazione o un problema.
c) stimolare la riflessione
d) dirigere l'apprendimento
62. Quale definizione di Comunità di pratica è corretta?
a) richiede un'interruzione intenzionale dell'azione che permetta al soggetto di prendere in considerazione la
molteplicità delle prospettive che possono concorrere a definire una situazione o un problema.
b) è il processo che permette di tornare consapevolmente sull'esperienza vissuta.
c) gruppi di persone che condividono un interesse, un insieme di problemi, una passione rispetto a una tematica e
che approfondiscono la loro conoscenza ed esperienza in quest'area mediante interazioni continue
d) nascono dal riconoscimento che l'esperienza non può essere assunta come un dato ineluttabile. L'attenzione è
rivolta al cambiamento dei contesti sociali e di appartenenza in cui la persona si muove, piuttosto che al tentativo
di adattarvisi.
63. Quale tra le seguenti può essere definita una caratteristica dell'apprendimento in età adulta?
a) Ha luogo in contesti strutturati.
b) L'apprendimento è il modo in cui l'adulto acquisisce, interpreta, organizza, modifica o assimila e costruisce
significati.
c) Nessuna delle risposte
d) .Ricostruisce contenuti attraverso le emozioni
64. Come possiamo definire il "Sé oggetto di ricordo" ?
a) si tratta di una sfida ad una prospettiva consolidata che comporta dolore perché spesso si mettono in discussione
valori profondamente radicati e il nostro senso del
Set Domande: METODOLOGIE E TECNOLOGIE DIDATTICHE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
riflessivo e con una sensibilità narrativa
sé Lezione 033
b)
c) Il confronto con l'esterno può favorire una migliore comprensione del potenziale della comunità.
orientare
le
pratiche
educativ d) è un fenomeno socialmente costruito grazie al saper attribuire un ordine sequenziale alle proprie esperienze di
e in vita.
senso
65. Che cosa sono i compiti in una lezione cooperativa?
a) si tratta di una sfida ad una prospettiva consolidata che comporta dolore perché spesso si mettono in discussione valori
profondamente radicati e il nostro stesso senso
del sé
.
b) modi di vedere il mondo basati sul nostro background, esperienza, cultura e personalità.
c) Servono a spiegare agli studenti che cosa devono sapere cosa ci si aspetta da loro
d) il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco
66. Che cosa contraddistingue la riflessione nel corso dell'azione da altri tipi di riflessione?
a) nessuno.
b) il suo immediato significato per l'azione.
c) significa che l'esperienza è tale a causa di una transazione che avviene tra l'individuo e ciò che, in un dato momento,
costituisce l'ambiente in cui si muove.
d) l'esperienza per essere considerata tale deve manifestare i principi di continuità e interazione;
67. Come possiamo classificare gli obiettivi della didattica cooperativa?
a) sintetici e di dettaglio.
b) nessuno di questi.
c) didattici e strutturati.
d) obiettivi didattici e riguardanti le abilità sociali.
68. La comunità di pratica nasce:
a) su iniziativa del management
b) se progettata in modo accurato
c) spontaneamente
d) può solo essere costruita da un formatore
69. In che cosa consiste il principio di interazione dell'esperienza?
a) significa che l'esperienza è tale a causa di una transazione che avviene tra l'individuo e ciò che, in un dato momento, costituisce
l'ambiente in cui si muove.
b) l'esperienza per essere considerata tale deve manifestare i principi di continuità e interazione;
c) tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;
d) implica che ogni esperienza assorbe qualcosa da quelle che l'hanno preceduta e, allo stesso tempo, modifica in qualche modo la
qualità di quelle che verranno in seguito
70. Come può essere definito l'impegno condiviso in una comunità di pratica?
a. le credenze e le pratiche.
b. tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;
c. il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno
reciproco
d. è un set di risorse condivise dalla comunità che include routine, parole, strumenti, modi di operare,
storie, gesti, simboli, azioni o concetti che la comunità ha prodotto o adottato
71. Che cosa è una distorsione psicologica?
a. coinvolgono i sistemi di credenze che gli adulti assumono come scontati e si riferiscono alle relazioni sociali e di
potere
b. producono modi di sentire e agire che causano dolore, perché risultano incoerenti con il concetto di Sé e il profilo
che l'adulto vuole darsi
c. il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco
d. un senso rafforzato del Sé.
72. Come si effettua la sintesi per coppie nella lezione cooperativa?
a) attraverso un processo attivo da parte degli studenti.
b) entrambi i membri della coppia devono essere d'accordo su ciò che è stato scritto e tutti e due devono essere in
grado di spiegarlo
c) ritornando ai rispettivi posti.
d) con l'intervento dell'insegnante.
73. Come possiamo chiudere una lezione cooperativa?
a) con l'intervento dell'insegnante.
b) attraverso un processo attivo da parte degli studenti.
c) ritornando ai rispettivi posti.
d) l'insegnante riassume il lavoro svolto.
74. Che cosa è la verifica nella lezione cooperativa?
a) è la raccolta dei dati necessari a formulare un giudizio.
b) Ha luogo in contesti strutturati.
c) si tratta di una sfida ad una prospettiva consolidata che comporta dolore perché spesso si mettono in discussione
valori profondamente radicati e lo stesso senso del sè.
d) Ricostruisce contenuti attraverso le emozioni.
75. Che cosa è la valutazione nella lezione cooperativa?
a) è un giudizio di valore formulato sulla base dei dati disponibili.
b) si tratta di una sfida ad una prospettiva consolidata che comporta dolore perché spesso si mettono in discussione
valori assai radicati elo stesso senso del Sè
c) è la raccolta dei dati necessari a formulare un giudizio.
d) Ha luogo in contesti strutturat
76. quale tra i seguenti è un requisito della sommisistarzione di test in ambito cooperativo?
a) definizione dei ruoli.
b) interrogazione.
c) raggiungere un consenso su quali siano le risposte corrette e perché.
d) correzione in gruppo dei compiti a casa.
Set Domande: METODOLOGIE E TECNOLOGIE DIDATTICHE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
77. Quale tra i seguenti è un metodo di valutazione cooperativo?
Lezione 040
a) interrogazione.
b) correzione in gruppo dei compiti a casa.
c) definizione dei ruoli.
d) attribuzione dei voti.
78. Chi ha la responsabilità della verifica nella lezione cooperativa?
a) l'insegnante.
b) gli studenti.
c) congiuntamente insegnante e studenti.
d) non è applicabile.
79. Che cosa significa attribuire giudizi nel lavoro in gruppo in una lezione cooperativa?
a) correzione in gruppo dei compiti a casa.
b) interrogazione.
c) raggiungere un consenso su quali siano le risposte corrette e perché.
d) dare una valutazione personale sulle prestazioni dello studente.
80. Come si può fornire un feedback individuale nella lezione cooperativa?
a) essere critici sulla performance dello studente.
b) focalizzare il feedback sul comportamento e non sulle caratteristiche personali dello studente.
c) nessuna di queste.
d) evidenziare gli aspetti negativi.
81. Che cosa devono fare gli stuenti dopo la lezione cooperativa?
a) interrogazione.
b) correzione in gruppo dei compiti a casa.
c) raggiungere un consenso su quali siano le risposte corrette e perché.
d) riflettere sul lavoro svolto nel gruppo e analizzarne i vari aspetti.
82. Come può il gruppo riflettere sulla lezione cooperativa?
a) evidenziare gli aspetti negativi.
b) essere critici sulla performance dello studente.
c) rappresentare con un diagramma tutti i dati raccolti sull'interazione tra i membri del gruppo.
d) focalizzare il feedback sul comportamento e non sulle caratteristiche personali dello studente.
83. Che cosa dovrebbe fare il gruppo dopo la riflessione sulla lezione cooperativa?
a) porsi obiettivi di miglioramento.
b) correzione in gruppo dei compiti a casa.
c) riflettere sul lavoro svolto nel gruppo e analizzarne i vari aspetti.
d) raggiungere un consenso su quali siano le risposte corrette e perché.
84. Cosa è possibile fare in una lezione cooperativa se la discussione degli studenti rimane sul vago?
a) porsi obiettivi di miglioramento.
b) riflettere sul lavoro svolto nel gruppo e analizzarne i vari aspetti.
c) porre domande specifiche che richiedano risposte dettagliate e concrete.
d) raggiungere un consenso su quali siano le risposte corrette e perché.
85. Che cosa è importante fare per gratificare gli studenti nella lezione cooperativa?
a) riflettere sul lavoro svolto nel gruppo e analizzarne i vari aspetti.
b) raggiungere un consenso su quali siano le risposte corrette e perché.
c) porsi obiettivi di miglioramento.
d) gli sforzi individuali che contribuiscono al successo del gruppo devono essere riconosciuti, apprezzati e
incoraggiati.
86 . Per formare alle "differenze" e per la loro ricchezza, la via giusta è :
a) condivisione;
b) inclusione;
c) relazione;
d) integrazione.
87. Il modello progettuale per valorizzare la potenzialità degli allievi disabili è il:
a) POF.
b) PDI.
c) PDD.
d) PEI.
88. Le metodologie didattiche più innovative, sottolineano la centralità dell'apprendimento personale per valorizzare
:
a) le abilità;
b) le conoscenze;
c) le competenze;
d) l'apprendimento generalizzato.
89. L'autismo è :
a) un disturbo pervasivo dello sviluppo;
b) un disturbo dello sviluppo;
c) un disturbo pervasivo dello sviluppo, contraddistinto da deficit nell'interazione sociale e nella comunicazione,
con manifestazioni come comportamenti reiterati e scarsi interessi;
d) un deficit dello sviluppo cognitivo.
90. L'autismo è :
a) un disturbo cronico;
b) un disturbo che si risolve nell'adolescenza;
c) un disturbo che si risolve nella fanciullezza;
d) un disturbo che si risolve nell'età adulta.
91. I sintomi dell'autismo, di solito, si manifestano :
a) entro i sei anni di età;
b) entro i tre anni di età;
c) entro i nove anni di età;
d) entro i 12 anni di età.
92. La comunicazione facilitata è :
a) l'unico metodo con cui i soggetti autistici riescono a parlare;
b) una forma di comunicazione applicabile solo fra soggetti autistici;
c) la forma più evoluta della comunicazione aumentativa e alternativa alla lingua orale;
d) una forma di comunicazione applicabile solo alle forme gravi di autismo.
93. Il Metodo TEACCH è :
a) una organizzazione di servizi per persone autistiche;
b) uno strumento di misurazione della teoria della mente;
c) il metodo impiegato nella musicoterapia;
d) una metodologia di intervento entro i primi sei anni di vita.
94. Il programma psico‐educativo TEACCH ha per l'insegnamento, al centro:
a) il gioco;
b) l'affettività;
c) la strutturazione spazio‐temporale;
d) le attività di manipolazione.
95. L'Applied Behavior Analysis ( ABA) quali di questi 4 elementi NON prende in esame per l'analisi del
comportamento :
a) gli antecedenti ( tutto ciò che precede il comportamento in esame );
b) il filtro delle azioni ( eliminazione del superfluo nel comportamento);
c) il comportamento in esame ( ciò che è osservato);
d) le conseguenze ( ciò che deriva dal comportamento).
96. L'insegnante per conoscere le problematiche della classe, legate al disagio si serve di
a) Questionario
b) Cineforum
c) comunicazione scritta degli alunni ( metodo diretto )
d) Metodi e mezzi di progettualità
97. La componente che sembra essere maggiormente collegata alla capacità di agire in modo prosociale è.
a) La gratitudine
b) L'ascolto attento e partecipato
c) L'attenzione
d) L'empatia
98. L'Effortul Control è.
a) La capacità di dirigere il comportamento
b) La capacità di regolare il comportamento
c) La capacità di far condividere il comportamento
d) La capacità di premiare o punire il comportamento
99. I programmi educativi alla prosocialità non possono evitare assolutamente di considerare, in primis :
a) Il contesto scolastico
b) Il contesto familiare
c) I fattori di ereditarietà
d) Lo stadio di sviluppo
100. Per la prosocialità è opportuno fare riferimento che consideri le abilità:
a) affettive, cognitive e comportamentali
b) affettive e meta‐cognitive
c) cognitive e comportamentali
d) cognitive e affettive
101. In campo pedagogico chi distingueva due tipi di competenza pratica: a) produttiva; b) etica‐sociale:
a) S. Agostino
b) Socrate
c) Aristotele
d) Platone
102. Il comportamento prosociale si sviluppa a partire
a) Dal secondo‐terzo anno di vita
b) Dal primo‐secondo anno di vita
c) Dal terzo‐quarto anno di vita
d) Dal quarto‐quinto anno di vita
103. Chi è lo studioso psicologo che sostiene esserci uno stretto collegamento tra empatia e altruismo
a) D. Batson
b) J. Reykowski
c) J. Kartner
d) H. Keller
104. Sono comportamenti sociali che favoriscono la cooperazione
a) Generosità, rispetto, attenzione
b) Senso di gratitudine, riflessione, decisione
c) Senso di sicurezza, ubbidienza, vivacità
d) Simpatia, senso di giustizia, altruismo
105. La capacità di attivare strategie di " fronteggiamento" e risoluzione di un problema è definita
a) Ottimismo realistico
b) Coping
c) Locus of control
d) Autoefficacia regolatoria
106. " Pedagogical caring" è e significa:
a) Prendersi cura dell'alunno
b) Rispettare l'alunno
c) Creare un clima sereno
d) Attuare percorsi differenziati
107. Che cosa si intende per compito autentico?
a) una prova semistrutturata
b) Una prova che prevede la possibilità di uutilizzare strumenti
c) Una prova orientata a verificare il livello di conoscenze acquisita
d) Una prova che mira ad accertare l'apprendimento come capacità di applicare una conoscenza ad
una situazione reale
108. Da quale motore di ricerca è gestito Gmail?
a) Lycos
b) Yahoo
c) Google
d) Altavista
109. La tecnologia della lavagna interattiva multimediale, quando è stata introdotta in Italia?
a) Nell'anno 2000
b) Nell'anno 2002
c) Nell'anno 2004
d) Nell'anno 2006
110. Come si chiama il piano di lavoro dove sono appoggiati gli strumenti, quando si avvia il computer?
a) Start
b) Desktop
c) Pannello di controllo
d) Finestra
111. La videoscrittura è un software per l'elaborazione di testi con il computer, che in lingua inglese è
indicato con il termine
a) Download
b) Microsoft OneNote
c) Microsoft Word
d) Word processor
112. Per creare una nuova cartella si può selezionare dal menu File la voce:
a) Apri
b) Nuovo
c) Inserisci
d) Modifica
113. Un servizio che la rete internet offre per ricevere e per inviare messaggi è:
a) Account
b) Sms
c) Outlook
d) E‐ mail
114. Quale Istituto cura, secondo l'art 4 del DPR n.80/2013, il sostegno ai processi di innovazione centrati sulla
differenza e sull'utilizzo
delle nuove tecnologie?
a) INVALSI
b) INDIRE
c) Contingente ispettivo
d) Ministro MIUR
115 Quale disturbo si traduce in difficoltà ben più gravi di problematizzazione della realtà e di apprendimento di abilità
sociali che richiedono
la rassificazione e la comprensione delle relazioni spaziali e temporali?
a) Dislessia
b) Disgrafia
c) Disortografia
d) Discalculia evolutiva
116. Il compito dell'insegnante di " sostegno" diventa di fondamentale importanza, all'interno della comunità
scolastica anche per l'organizzazione
della progettazione:
a) Educativa e formativa
b) Formativa e didattica
c) Educativa e didattica
d) Istruttiva e formativa
TEST e CORRETTORE
96 . c
97 b
98 . a
99 . d
100 . a
101 . c
102. d
103. d
104. c
105 . b
106. d
107 d
108 c
109 d
110 d
111 d
112 b
113 d
114 b
115 d
116 c