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Manuale Di Posa Dei Sistemi A Secco Con Le Lastre in Cartongesso PDF
Manuale Di Posa Dei Sistemi A Secco Con Le Lastre in Cartongesso PDF
del posatore
MANUALE DEL POSATORE 1
INDICE
4 8 17
Sicurezza in cantiere Le caratteristiche dei sistemi I componenti dei sistemi
Le regole Le prestazioni dei sistemi in Le lastre
Movimentazione e utilizzo cartongesso Gli accoppiati isolanti
sicuro del materiale La statica I profili metallici
La protezione al fuoco Profili per pareti/profili per
L’acustica controsoffitti/ profili per
La termica contropareti/profili per
superfici curve
Le viti
Le bande di armatura dei
giunti
Gli stucchi
24 44 58
I tramezzi Le contropareti I controsoffitti
Caratteristiche generali Caratteristiche generali Caratteristiche generali
Tipologie Tipologie Tipologie/individuazione del
Individuazione del sistema Contropareti su struttura sistema idoneo
idoneo metallica Controsoffitti a doppia orditura
Tramezzi di tipo S Individuazione del sistema CDO
Tramezzi di tipo SL e SLA idoneo/procedimento di posa Inserimento dei tasselli a
Applicazioni delle lastre in con montanti per parete e soffitto, posa dell’orditura
doppio paramento per faccia profili per controsoffitto metallica e delle lastre
Tramezzi di tipo D Contropareti con accoppiati Controsoffitti a doppia orditura
Realizzazione del vano porta/ isolanti con guida “clip”
realizzazione del sopraluce Individuazione del sistema Controsoffitti a semplice
porta idoneo procedimento di posa orditura CSO
Applicazioni complementari di accoppiati Controsoffitti ispezionabili
Installazione scatole Tavola prestazionale Tavola prestazionale
elettriche/montaggio di
supporto per wc sospeso/
ganci e tasselli per appendere
in parete
Tavola prestazionale
MANUALE DEL POSATORE 3
innovazione innovazione
Pregy
LaDura
formazione a regola d’arte La Casa.
formazione a regola d’arte
76 86 90
La stuccatura dei giunti La Scuola di Posa La documentazione Siniat
Preparazione dello stucco Itinerante (S.P.I.)
Giunti su opere verticali
Applicazione di banda adesiva
(retina)/applicazione di
banda in carta microforata
Giunti su controsoffitti
Il trattamento di angoli esterni
e interni
94 100 101
Appendice Appendice Appendice
Quantitativi medi tramezzi Quantitativi medi contropareti Quantitativi medi controsoffitti
Tramezzi di tipo S/tramezzi di Contropareti su struttura Controsoffitto a doppia orditura
tipo SL/tramezzi di tipo SLA metallicca/contropareti con cdo con plenum/
Tramezzi di tipo S Accoppiati isolanti Controsoffitto a doppia orditura
in aderenza CDO con
Profilo clip/controsoffitti a
semplice orditura CSO con
Plenum/controsoffitto a
semplice orditura
SICUREZZA
IN CANTIERE
SICUREZZA IN CANTIERE 5
SICUREZZA IN CANTIERE
6
Le regole
7
Movimentazione e utilizzo sicuro del materiale
6 SICUREZZA IN CANTIERE
SICUREZZA
IN CANTIERE
VIETATO L’INGRESSO A
TUTTE LE PERSONE SCARPE ATTENZIONE CARICHI
NON AUTORIZZATE DI SICUREZZA SOSPESI
NO SI NO SI
MOVIMENTAZIONE
MANUALE DEI SACCHI
LE CARATTERISTICHE
DEI
SISTEMI
LE CARATTERISTICHE DEI SISTEMI 9
LE CARATTERISTICHE
DEI SISTEMI
10
Le prestazioni dei sistemi in cartongesso
11
La statica
12
La protezione al fuoco
13
L’acustica
15
La termica
10 LE CARATTERISTICHE DEI SISTEMI
LA STATICA
I sistemi in cartongesso sono Appare dunque evidente I pendini devono essere scelti
da considerarsi autoportanti che qualsiasi realizzazione in funzione della tipologia di
e vengono opportunamente in opera che non risponda solaio a cui verranno ancorati
ancorati alle strutture a tali verifiche può essere e devono essere sollecitati
portanti dell’edificio quali contestata dal Committente, solo con il carico massimo
pilastri, travi, murature o peggio, essere la causa di di esercizio indicato dal
tradizionali e solai di qualsiasi gravi cedimenti. Produttore. Il Gruppo Siniat
tipologia. Le strutture ha scelto di adoperare un
metalliche sono quelle che Nel caso delle pareti, che carico di sicurezza pari a 1/3
garantiscono l’autoportanza possono raggiungere altezze di quello di rottura.
dei sistemi. anche superiori ai 12 metri,
Le diverse tipologie, il dimensionamento dei I tasselli di aggancio devono
dimensioni e spessori montanti e delle guide, essere scelti in funzione
della lamiera dei profili in funzione dell’altezza della tipologia di solaio e
messi a disposizione d’interpiano, viene riportato con un valore di rottura 5
dell’Applicatore vengono sul manuale “Memento”. La volte superiore a quello di
impiegate in funzione del Divisione Tecnica di Siniat esercizio: la metodologia di
sistema da realizzare e delle S.p.A., effettua calcoli di applicazione del tassello,
sollecitazioni che questo verifica anche nel caso di indicata dal suo Produttore
dovrà sopportare. situazioni di particolare per ciascun tipo di solaio,
I parametri per il complessità. deve essere scrupolosamente
dimensionamento dei sistemi rispettata.
sono individuati nelle Norme Per le contropareti su
e Leggi vigenti per il calcolo struttura metallica vale il I carichi pesanti, pensili,
strutturale (Testo Unico precedente discorso sui apparecchi sanitari,
delle Norme Tecniche per principi di calcolo statico per termosifoni, ecc, devono
le Costruzioni - NTC - D.M. le pareti. avere il loro idoneo supporto
14/01/2008) che riguardano in funzione dei pesi applicati
le sollecitazioni strutturali I controsoffitti, per la loro sul punto o sui punti di
legate al peso proprio, posizione critica rispetto a sospensione.
alle spinte superficiali, un cedimento strutturale, Sospendere pesi sulle lastre
comprese quelle del vento richiedono attenzioni di è possibile nei limiti delle
nonché quelle sismiche. calcolo e di applicazione indicazioni riportate sulla
che non prevedono alcuna documentazione tecnica
soluzione estemporanea. Siniat.
12 LE CARATTERISTICHE DEI SISTEMI
LA PROTEZIONE AL FUOCO
La resistenza al fuoco dei richiedono sempre (per lo La reazione al fuoco delle
sistemi stesso DM) la presenza di lastre di cartongesso
un Tecnico iscritto all’Albo
La capacità dei sistemi in dei Vigili del Fuoco (legge Questa caratteristica delle
cartongesso di porsi come 818) che ratifichi la scelta lastre di cartongesso indica
barriera all’attacco del fuoco, dei sistemi impiegati. La la loro capacità di non far
con opportune strutture figura di questo Tecnico ha propagare la fiamma sulla sua
e con diverse tipologie anche l’onere di certificare superficie o di consentirlo
di lastre in vari spessori, la corretta posa in opera dei debolmente con rapida auto
viene ratificata dai vigenti sistemi. estinzione. La Norma europea
certificati europei Siniat. I L’Applicatore ha solo l’obbligo EN 520, a cui rispondono le
certificati indicano, in minuti, di eseguire il lavoro a regola lastre in marcatura CE, non
la Classe di resistenza al d’arte e come richiesto. prevede più le vecchie classi di
fuoco che contraddistingue Appare evidente che nel caso reazione al fuoco 0 (zero) e 1
il sistema (EI, REI o R 30', la Committenza non fosse al (uno) ma le nuove europee che
60', 90’, 120’ o 180’), e le corrente dell’esigenza di un sono, rispettivamente, la A1 e
indicazioni di contesto Tecnico 818 (di solito avviene l’A2-s1,d0.
applicativo e di installazione per opere di modesta entità) La vecchia Classe 1 corrisponde
indicate devono essere l’Applicatore, a sua tutela, anche ad alcuni risultati di test
tassativamente rispettate. deve invitarlo a provvedere in Classe B. Si rammenta che
Si rammenta, che con il DM in merito e prima dell’inizio in tutti gli edifici pubblici, le
del 16 marzo 2007, i vecchi dei lavori. cosiddette vie di fuga (scale e
certificati, eseguiti con i In particolare si raccomanda corridoi) prevedono che il 50%
metodi di test indicati dalla il rispetto dell’interasse delle delle superfici dell’ambiente
Circ. 91/61, sono scaduti a viti (max 25 cm e in alcuni siano in Classe A1 (vecchia
settembre 2012; sono ancora casi anche 10), poiché la Classe 0).
utilizzabili per le costruzioni solidarizzazione meccanica Non vi è più bisogno di
il cui progetto sia stato delle lastre alla struttura omologazione ministeriale
presentato al competente garantisce la tenuta di poiché, rispettando l’impiego di
comando provinciale dei queste durante lo sviluppo un certo peso max del cartone
vigili del fuoco prima della dell’incendio e per il tempo indicato nella norma EN
suddetta data. Sono quindi previsto. Si ricorda inoltre 520, rientrano nella fascia di
disponibili i nuovi certificati di far “respirare” montanti autocertificazione di Classe da
sulla base di prove di e profili metallici (rischio parte dei Produttori.
laboratorio eseguite con i contrasto per dilatazioni A partire dal 1° luglio 2013
nuovi metodi di test europei. termiche) tagliandoli più secondo il “Regolamento per
Si ricorda che tutte le corti di 1 o 2 cm rispetto alla i Prodotti da Costruzione”
realizzazioni, che prevedano lunghezza misurata tra le 305/2011 (CPR), le dichiarazioni
sistemi con caratteristiche guide. di conformità sono state
di resistenza al fuoco sostituite con le Dichiarazioni
di Prestazione (DoP), scaricabili
direttamente dal sito web di
Siniat.
LE CARATTERISTICHE DEI SISTEMI 13
L’ACUSTICA
Le prestazioni acustiche fonoisolante di un sistema a risposta del comportamento
dei sistemi in cartongesso nella condizione ideale di in opera richiesto. Si sappia
rispondono a 2 un laboratorio in assenza di che questo è praticamente
caratteristiche: qualsiasi ponte acustico. Detti impossibile: per ponti acustici
il fonoisolamento certificati esprimono il potere e per cattiva posa in opera
e il fonoassorbimento. fonoisolante del sistema in si arriva a perdere, rispetto
Rw =..(...).. dB. al certificato di riferimento
Il potere fonoisolante reputato esaustivo,
Si intende la capacità di un Sapendo che bastano 3 dB dai 6 agli 8 dB.
sistema di ridurre l’intensità per ottenere una notevole
sonora (rumore aereo e non differenza nel risultato, ci Il DPCM del 5 dicembre 1997
da impatto) proveniente farà impressione sapere fissa i cosiddetti requisiti
da ambienti contigui e/o che, in Europa, tra un acustici passivi degli edifici
sovrastanti. laboratorio e un altro si sono e, per le pareti di qualsiasi
Viene espresso in dB (decibel) riscontrate differenze fino tipologia di edificio, fissa un
che rappresenta un valore a 6 dB sullo stesso sistema valore di isolamento “in situ”
d’intensità sonora, emessa o testato. La causa di tali detto R’w = 50 dB e solo per
percepita, la cui dimensione, vistose differenze è legata ai gli Ospedali di 55 dB: questo
essendo logaritmica e non diversi volumi delle camere significa che, essendo valori
matematica, non viene acustiche dei laboratori, a di legge, questi sono i risultati
correttamente compresa un posizionamento diverso che si debbono riscontrare
senza averne una minima nel riquadro d’installazione in opera tramite prove
conoscenza. Possiamo del sistema, a un montaggio fonometriche. In merito al
esemplificare il concetto con del campione più o meno fonoisolamento tra i vari piani
qualche esempio numerico corretto, e ad altro ancora di un edificio si hanno due
d’intensità sonora in dB: la come trucchi di montaggio tipologie di valori:
radio a medio volume produce che esaltano le capacità
45 dB, una conversazione fonoisolanti. • fonoisolamento da rumore
a voce moderata tra i 60 e aereo (conversazione e/o
i 63 dB, traffico intenso o Le prove fonometriche sui suoni diffusi nell’aria)
conversazione a voce alta in sistemi in opera, l’esperienza • isolamento da rumori
locale chiuso intorno agli 80 del Produttore, i calcoli e le d’impatto (calpestio,
dB fino ad arrivare alla rottura simulazioni acustiche si sono caduta di oggetti sul
del timpano per un rumore dimostrati più attendibili pavimento, percussioni o
di 140 dB corrispondente a dei Certificati di laboratorio, vibrazioni provenienti da
quello udibile a ridosso di un senza nulla togliere alla loro elettrodomestici)
motore di aereo. validità come riferimento
per le opportune valutazioni Il fonoisolamento da rumore
Pochi sanno che per un dei Consulenti Acustici. aereo, proveniente dal piano
sistema fonoisolante in Questi Tecnici, purtroppo, superiore, viene controllato
cartongesso una differenza vengono raramente coinvolti da controsoffitti nel cui
di valore di 3 dB raddoppia nella risoluzione delle “plenum” viene inserito
o dimezza l’intensità sonora problematiche di acustica un materassino isolante.
percepita: quindi anche 1 solo ambientale e la loro non L’impiego di pendini acustici
dB in più o in meno, fornito presenza ha spesso causato attutisce ulteriormente
da una parete isolante, può penose situazioni di “spesa l’intensità sonora passante.
migliorare o peggiorare in inutile”.
modo alquanto sensibile Un errore classico L’isolamento da rumore
l’efficacia della barriera dell’Applicatore è quello di d’impatto si controlla solo
acustica. presentare al Progettista e/o con pavimenti galleggianti
Sul mercato esistono molti al Committente un Certificato ovvero intervenendo
certificati che asseverano che riporti esattamente il da sopra.
il comportamento valore Rw di fonoisolamento Che a nessuno venga mai
14 LE CARATTERISTICHE DEI SISTEMI
LA TERMICA
I COMPONENTI
DEI SISTEMI
È indispensabile conoscere
i principali componenti che
costituiscono i sistemi per effettuare
una corretta posa degli stessi.
18
Le lastre
19
Gli accoppiati isolanti
19
I profili metallici
Profili per pareti
Profili per controsoffitti
Profili per contropareti
Profili per superfici curve
21
Le viti
22
Le bande di armatura dei giunti
23
Gli stucchi
18 I COMPONENTI DI SISTEMI
LE LASTRE
Le lastre in cartongesso • Tipo P: perforate per Le lastre della di Siniat S.p.A.,
rispondono al dettato della l’applicazione d’intonaco di diverso spessore, che
Norma Europea EN 520 e si a gesso (non impiegate in vengono utilizzate nei sistemi
dividono in 8 tipologie Italia) rientrano nelle sotto indicate
secondo le loro caratteristiche. tipologie:
Lettere maiuscole dell’alfabeto • Tipo R: con più elevata
identificano le caratteristiche resistenza a flessione • PregyPlac: Tipo A
di ciascuna tipologia: • PregyPlac Plus: Tipo A
Qualora le caratteristiche di • SyniaPlac: Tipo A (lastra
• Tipo A: standard una lastra siano più di una standard BA 13 con 4 bordi
le tipologie sopra elencate assottigliabili)
• Tipo D: di maggior densità possono essere trovate in • PregyPlac BA18: Tipo D
(peso) per impieghi combinazione, e in sequenza • PregyDur I: Tipo A
particolari quali l’isolamento alfabetica, sull’etichetta CE • PregyDur II: Tipo D
acustico del bancale. • PregyDur White: Tipo D, I
• PregyLaDura: Tipo D, F, H1,
• Tipo E: possono essere Se una lastra è standard, di I, R
impiegate in sistemi parete tipo A, non si possono citare • PregyLaDura A1: Tipo D, F,
per esterni altre lettere identificanti I, R
diverse caratteristiche. • Pregydro: Tipo H1 e tipo H2
• Tipo F: finalizzate alla • Pregydro BA18: Tipo D, H2
resistenza al fuoco • PregydroFlam: Tipo D, F, H2
• PregyPlac A1: Tipo I
• Tipo H: idrofughe (in 3 • PregyFlam BA13: Tipo D, F
sottotipologie): • PregyFlam BA15: Tipo D, F, I
- H1 con ripresa acqua • PregyFlam A1: Tipo F
inferiore al 5% • PregyAquaBoard: Tipo D, E,
- H2 inf. al 10 % F, H1, I
- H3 inf. al 25 %
• Tipo I: a incrementata
durezza superficiale
(impatto corpo duro)
I COMPONENTI DI SISTEMI 19
I PROFILI METALLICI
Profili per controsoffitti profili clip S4915 e S4927 curva sia orizzontale (cupole,
con bordi arrotondati. volte, onde ecc.) che verticale
• Guide perimetrali a “U” (pareti curve, ad “S”, concave
Poste orizzontalmente • Profili a “C” o convesse, ecc.), ed hanno
lungo il perimetro Costituiscono le orditure la caratteristica di poter
dell’ambiente da metalliche dei controsoffitti consentire il bloccaggio
controsoffittare ne continui e hanno l’anima della sagoma delle curvature
definiscono il “plenum” da 49 o 60 mm e ali da 15 o di progetto tramite
(distanza fra il solaio e il 27 mm. punzonatura di lamine
piano del controsoffitto) scorrevoli sulla struttura
e servono all’appoggio Profili per contropareti articolata del profilo.
delle teste dei profili
dell’orditura. Sono delle Le strutture di contropareti
dimensioni d’anima di con profili metallici possono
17 o 29 mm e ali da essere realizzate sia con
28 o 29 mm e spessore di profili per pareti che con
lamiera in 6/10. profili per controsoffitto.
LE VITI
Le viti, per il fissaggio La lunghezza viene scelta questo tipo di vite.
delle lastre sulle strutture in funzione dello spessore Lunghezze da 25 a 45 mm.
metalliche, rivestono del paramento in lastre
un’importanza determinante sapendo che la vite deve • Viti RT 421 TEKS
per l’efficacia della penetrare nel metallo non autoperforanti con punta
rispondenza dei sistemi alla meno di 1 cm. a trapano e testa bombata
statica e alla protezione al Es: per avvitare una lastra della lunghezza di 13 mm
fuoco. da 12,5 mm si useranno e viti auto perforanti con
Le distanze di avvitatura e il viti da 25 mm mentre per punta a trapano e testa
loro posizionamento devono avvitarne un doppio strato a rondella con lunghezza
essere scrupolosamente si impiegheranno quelle da di 9,5 mm entrambe con
rispettati poiché, altrimenti, 35 mm. filettatura a ferro vengono
il danno derivante sarà impiegate per fissare le
più costoso del poco 3 tipologie di vite sono strutture metalliche fra
tempo in più impiegato disponibili per l’avvitatura loro.
nell’applicazione. In effetti delle lastre e per il
una delle cause delle lesioni bloccaggio dei profili Sono usate per bloccare
capillari dei giunti è quella metallici: sottostrutture interne, profili
della carenza di viti che dorso-dorso, profili sagomati
predispone il sistema a • Viti autofilettanti con con disegno geometrico
risentire di più i movimenti punta a chiodo e testa variabile ecc….Raramente
meccanici derivanti da svasata TF 212 vengono impiegate per
sollecitazioni o da escursioni Sono usate per bloccare guide e montanti
termiche. l’avvitatura su profili da a causa delle teste che
6/10 di spessore o max spingono verso l’esterno la
Le viti devono essere 10/10. Lunghezze da 25 a planarità della lastra.
applicate al passo di 30 mm 120 mm. LE VITI
usualmente e di 25 mm nei
sistemi resistenti al fuoco; • Viti autoperforanti con
devono avere una distanza punta a trapano e testa
dai bordi longitudinali di svasata TT 221
almeno cm 1 per evitare lo Nel caso di spessori
“schiantamento” del bordo di lamiera di 10/10 o
e mai poste in mez zeria del superiori si impiega
giunto.
LE BANDE DI
ARMATURA DEI GIUNTI
Le bande hanno lo scopo di banda per garantire il le lastre PregyPlac A1,
rinforzare i giunti fra le lastre massimo della resistenza PregyLaDura A1, PregyFlam
come armatura dello stucco meccanica dei giunti A1, PregyFlam A1 e qualsiasi
impiegato. e per la finitura degli tipologia di stucchi Siniat.
spigoli interni ed esterni
Ve ne sono di 4 tipologie: all’incontro dei sistemi in • Rete adesiva in fibra di
cartongesso (parete-parete; vetro
• Banda in carta microforata parete-controsoffitto). La più utilizzata dal
In assoluto la migliore L’unica utilizzabile con mercato ma non proprio
I COMPONENTI DI SISTEMI 23
GLI STUCCHI
Gli stucchi hanno la • Stucchi a essiccamento cantiere, raramente ottimali,
funzione di riempire i giunti Pregy S pronto all’impiego. possono agire fortemente sui
longitudinali e trasversali Stucco in pasta a lunga tempi e sulla qualità della
fra le lastre, nonché le teste conservazione con presa o dell’essiccamento
di vite, al fine di rendere asciugatura in 8 h. Mani influenzandone la resistenza
continua la superficie delle successive al riempimento meccanica.
opere. (finitura) dopo 24 h.
Si dividono in stucchi Il Manuale Stucchi di Siniat
a presa, a base gesso + Tra i componenti dei è il miglior riferimento per
additivi, che si asciugano sistemi in cartongesso, una completa conoscenza
per cristallizzazione, e a gli stucchi, insieme alle delle caratteristiche degli
essiccamento, a base di tecniche di trattamento dei stucchi, delle metodologie di
calcare e ritentori d’acqua giunti, sono i più legati alle esecuzione dei giunti, e per
+ additivi, che si asciugano abitudini dell’Applicatore il riconoscimento delle cause
per evaporazione. La gamma e alla sua percezione delle difettosità e dei metodi
Siniat mette a disposizione i del prodotto. Inoltre le per evitarle
seguenti tipi di stucco: condizioni climatiche del
• Stucchi a presa
- P25 con un tempo di
presa in circa 1 h e P25
“Extra Finish” con
tempo dipresa in 1 h e
migliore qualità di finitura.
- P35 con presa intorno alle
2 h ½
- P45 con presa dalle 12
alle 24 h
- P95 conpresa tra la ½ h
e le 2 h ad alta resistenza
meccanica.
I TRAMEZZI
I TRAMEZZI 25
I TRAMEZZI
26
Caratteristiche generali
Tipologie
Individuazione del sistema idoneo
28
Tramezzi di tipo S
31
Tramezzi di tipo SL e SLA
Applicazioni delle lastre in doppio paramento per faccia
34
Tramezzi di tipo D
Realizzazione del vano porta
Realizzazione del sopraluce porta
38
Applicazioni complementari
Installazione scatole elettriche
Montaggio di supporto per WC sospeso
Ganci e tasselli per appendere in parete
42
Tavola prestazionale
26 I TRAMEZZI
CARATTERISTICHE
GENERALI
S = SEPARATIVO SL = SEPARATIVO
Parete a doppia LEGATO
orditura parallela Parete a doppia
desolidarizzata ad orditura parallela,
alta prestazione. legata da piastre
Le due orditure metalliche, per grandi
possono ospitare altezze.
montanti
corrispondenti o
sfalsati.
SLA = SEPARATIVO
LEGATO ACUSTIVO D = DISTRIBUTIVO
Parete come la SL Parete a semplice
ma con le due orditura per i divisori
orditure legate da fra ambienti.
connettori acustici
per il raggiungimento
di alte prestazioni
fonoisolanti.
I TRAMEZZI 27
INDIVIDUAZIONE
DEL SISTEMA IDONEO
TRAMEZZI DI TIPO S
(separativo)
Partiamo con la descrizione per la posa di
una parete separativa (S) per poi passare alla
più semplice, quella distributiva (D), nella
quale sarà inserito un vano porta.
La parete separativa (S) viene impiegata
come separativa fra appartamenti, fra
camere d’albergo e comunque fra ambienti
a diversa destinazione d’uso ove vi sia
l’esigenza di un’alta prestazione acustica.
1 2
Tracciamento con filo tracciante per la Applicazione della banda resiliente adesiva
realizzazione di un tramezzo di tipo S. sul dorso della guida a pavimento.
I TRAMEZZI 29
3 4
5 6 7
Fissaggio della guida tramite avvitatura La parete può essere tracciata con il
con tasselli ogni 50 cm. laser o con il pratico sistema utilizzato: si
posizionano i montanti a ridosso della
parete di partenza e si fissano verticalmente
con il controllo della livella magnetica.
8 9
Avvitatura del montante ogni 40/50 cm con L’applicazione delle guide a soffitto avviene
viti ad andamento a zig-zag. Si rammenta inserendole sulla testa dei montanti terminali.
che, in caso di richiesta di prestazione
acustica, la banda resiliente dovrà essere
applicata sul dorso delle guide a pavimento
e a soffitto e su quello dei montanti terminali
per desolidarizzare il tramezzo dalle strutture
limitrofe (solai, pareti, travi e/o pilastri).
30 I TRAMEZZI
10 11 12
13 14
16 17 18
19
22 23 24 25
Si procede al taglio della lastra con il “cutter” Per il 1° paramento di lastre si parte con
o con diverse tipologie di utensili finalizzati mezza lastra tagliandola longitudinalmente
allo scopo (fig. 22 - 23). in mezzeria e procedendo alla sua avvitatura
con viti a passo 60 cm in corrispondenza dei
montanti (fig. 24 - 25).
26 27 28
29 30
32
31
TRAMEZZI DI TIPO D
(distributivo)
Realizzazione del vano porta 2 facce. Può considerarsi la parete tipo dei
sistemi in cartongesso che, in diversi spessori
Parete costituita da una semplice orditura, e tipologie di lastre anche in combinazione
con o senza isolante in intercapedine, e con fra loro, può rispondere a qualsiasi esigenza
singolo o doppio paramento di lastre sulle di carattere progettuale.
33 34 35
Tracciamento con filo tracciante. (fig. 33). Definizione del vano porta (fig. 34 - 35).
36 37
Taglio a “V”delle ali della guida a terra per permettere la rotazione di 90° che consentirà il
blocco al piede dei montanti costituenti il vano porta.
I TRAMEZZI 35
38 39
42
43 44 45 46
Inserimento dei montanti del riquadro porta e loro bloccaggio al piede tramite avvitatura
del risvolto guida sul loro dorso.
36 I TRAMEZZI
49
50
52 53
APPLICAZIONI
COMPLEMENTARI
58 58
La metodologia di montaggio del supporto Al piede delle canne quadre del supporto
per WC sospeso è identica a quella dei ci sono due piastre perforate che ne
supporti di sospensione di altri sanitari con consentono il loro solido fissaggio, tramite
eventuali adeguamenti descritti nel foglio tasselli metallici, al massetto di sottofondo.
d’istruzioni contenuto nelle scatole
di montaggio.
61 62 63
64 65
66 67 68
71
72 73 74
TASSELLI METALLICI
A ESPANSIONE Carichi maggiori devono essere agganciati
ai supporti per carichi pesanti che saranno
solidarizzati ai montanti: questi possono
essere applicati anche dopo la realizzazione
delle pareti tramite taglio delle lastre nella
zona di aggancio, fissaggio del supporto
e riposizionamento del ritaglio previa
apertura di fori per il passaggio dei perni di
sospensione.
Nella gamma Siniat se ne trovano tipi idonei
a diversi usi specifici.
42 I TRAMEZZI
TAVOLA
PRESTAZIONALE
Per il calcolo dei quantitativi medi relativi ad ogni tipologia di tramezzo descritta, Vi invitiamo a
consultare l’Appendice a pag. 98.
LE CONTROPARETI
LE CONTROPARETI 45
LE CONTROPARETI
46
Caratteristiche generali
Tipologie
47
Contropareti su struttura metallica
Individuazione del sistema idoneo
Procedimento di posa con montanti per parete
e profili per controsoffitto
53
Contropareti con accoppiati isolanti
Individuazione del sistema idoneo
Procedimento di posa di accoppiati isolanti
56
Tavola prestazionale
46 LE CONTROPARETI
CARATTERISTICHE
GENERALI
CONTROPARETI SU
STRUTTURA METALLICA
• Impiego dei profili per controsoffitto IMPIEGO DEI PROFILI PER CONTROSOFFITTO
PROCEDIMENTO DI POSA
DI CONTROPARETI
SU STRUTTURA METALLICA
A questo valore si aggiunge l’esigenza Impiego di montanti per parete
di valutare se non vi siano fenomeni di
condensa che richiedano l’impiego di lastre Questa tipologia di controparete consente,
con barriera al vapore. con una scelta adeguata dello spessore del
montante in funzione di quello dell’isolante,
Nel caso di sistemi in controparete su di avere una “lama d’aria” adatta ad ospitare
struttura metallica e in presenza di canalizzazioni impiantistiche.
prescrizioni miste si consiglia di ricorrere Si tratta sostanzialmente di realizzare
alla consulenza della Divisione Tecnica della una semiparete addossata a una parete
Siniat per evitare soluzioni non rispondenti. preesistente. In particolare l’impiego di
isolanti in lana minerale ha il vantaggio
di rispondere sia a esigenze di isolamento
termico che di fono isolamento.
75 76
Tracciamento del posizionamento che consente, tra l’altro, di correggere eventuali fuori
piombo e di rettificare fuori squadro.
77 78 79
79 80
81 82 83
84 85 86
Verifiche dimensionali prima dell’incollaggio Stesura del collante sul pannello di estruso.
dei pannelli di estruso.
87 88 89
Incollaggio dei pannelli isolanti fino alla La staffa regolabile viene messa in posizione
quota delle staffe regolabili o degli attacchi con la richiusura dell’ala dopo il fissaggio a
distanziatori (fig. 87). muro (fig. 88 - 89).
52 LE CONTROPARETI
La fig. 90
rappresenta i pannelli
90 91 assestati inglobanti la
staffa regolabile e la
variante con l’attacco
distanziatore (fig. 91).
L’attacco distanziatore ha
anch’esso, con la sua vite
93 registrabile, un certo gioco
di regolazione che le
consente di compensare
lievi fuori piombo.
94 95 96A 96B
Fissaggio della guida perimetrale al piede (fig. 94) con eventuale posizionamento di foglio
in plastica se presente acqua di risalita da pavimento (fig. 95). Si inseriscono quindi i profili
le cui ali vengono avvitate sulle due lame delle staffe regolabili (fig. 96A) poi ripiegate, o
ritigliate, per non creare ingombro all’avvitatura delle lastre (fig. 96B).
LE CONTROPARETI 53
97 98 99
Sequenza di aggancio del profilo all’attacco distanziatore: avvicinamento (fig. 97), aggancio
di un’ala del profilo all’intaccatura dell’attacco (fig. 98), rotazione e pressione per favorire
l’incastro (fig. 99).
Applicazione della lastra (Pregydro per ambienti umidi in questo caso) tramite avvitatura
(fig. 100 - 101).
La figura 102 evidenzia la posizione della vite di bloccaggio della lastra in vicinanza delle
guide (ad almeno 1 cm dal bordo): come sempre non si devono avvitare insieme lastra,
montanti e guide per consentirne le dilatazioni termiche.
54 LE CONTROPARETI
CONTROPARETI CON
ACCOPPIATI ISOLANTI
PROCEDIMENTO DI POSA DI
ACCOPPIATI ISOLANTI IN POLISTIROLO
O IN FIBRA MINERALE
L’applicazione dei pannelli isolanti (accoppiati)
su di una parete preesistente, per conferirle 106
una maggior capacità di isolamento termico
e/o acustico, richiede la conoscenza delle
due diverse metodologie di applicazione del
collante in funzione della loro tipologia. Tale
sistema è ottimale ovunque, non essendoci
esigenze di passaggi impiantistici, poichè
si procede all’applicazione contestuale
dell’isolante e dell’intonaco a secco: la lastra
di cartongesso.
103 104
105 107
108 109
TAVOLA
PRESTAZIONALE
La tabella riporta i valori di resistenza cui vengono incollati.
termica dei pannelli di accoppiato con le 4 In merito ai valori termo-acustici delle
tipologie di isolante in vari spessori. contropareti a struttura metallica, vista la
Le caratteristiche di fonoisolamento molteplicità di combinazioni possibili, si deve
relativamente alle sole lane minerali, variano ricorrere alla consulenza della Divisione Tecnica.
secondo la tipologia e spessore di parete su
10 + 20 20 0,53
10 + 30 9,5 30 0,78
10 + 40 40 1,02
13 + 20 20 0,55
13 + 30 12,5 30 0,79
13 + 40 40 1,04
PREGYFOAM (polistirolo estruso)
10 + 20 20 0,60
10 + 30 30 0,88
10 + 40 9,5 40 1,16
13 + 20 20 0,62
13 + 30 30 0,89
13 + 40 40 1,17
13 + 50 12,5 50 1,45
13 + 60 60 1,73
PREGYVER (lana di vetro)
13 + 20 20 0,67
13 + 30 12,5 30 0,97
13 + 40 40 1,27
PREGYROCHE (lana di roccia)
13 + 30 30 0,92
13 + 40 12,5 40 1,80
13 + 50 50 1,49
Per il calcolo dei quantitativi medi relativi ad ogni tipologia di controparete descritta,
Vi invitiamo a consultare l’Appendice a pag. 102.
I CONTROSOFFITTI
I CONTROSOFFITTI 59
I CONTROSOFFITTI
60
Caratteristiche generali
Tipologie
Individuazione del sistema idoneo
62
Controsoffitti a doppia orditura CDO
Inserimento dei tasselli a soffitto, posa dell’orditura
metallica e delle lastre
Controsoffitti a doppia orditura con guida “clip”
71
Controsoffitti a semplice orditura CSO
73
Controsoffitti ispezionabili
74
Tavola prestazionale
60 I CONTROSOFFITTI
CARATTERISTICHE
GENERALI
Tipologie
• Ispezionabili ISPEZIONABILI
Finalizzati all’ispezionabilità del “plenum”
nel caso di presenza di canalizzazioni
impiantistiche. I pannelli 60 x 60 che
possono venire applicati sono quelli in
“gesso alleggerito” PregyGips o i pannelli
PregyBoard a vista o con bordo ribassato
verniciati in linea e ritagliati da una lastra
PregyPlac BA10 in conformità alla
Norma EN 14190.
INDIVIDUAZIONE DEL SISTEMA IDONEO a vistose fessurazioni dei giunti e torsioni dei
profili.
Ecco cosa verificare: La particolare sollecitazione “a gravità” delle
lastre a controsoffitto richiede un’accorta
A) La tipologia del solaio esistente per avvitatura con passo ridotto a mai più di 30 cm
l’ancoraggio dei pendini d’interasse come già indicato per le pareti.
L’eventuale presenza di canalizzazioni
È il punto di partenza per definire la tipologia impiantistiche richiederà una preventiva
di controsoffitto da utilizzare. A seconda progettazione del loro percorso nel “plenum”
del numero di strati e del tipo di lastre da che non pregiudichi il corretto fissaggio dei
installare, nonché di eventuali carichi da pendini al solaio.
sospendere alle lastre e/o ai profili, cambia Nessun carico pesante (es: canalizzazioni di
l’interasse dei pendini sia per la semplice che aria condizionata, tubature termo idrauliche,
per la doppia orditura. A volte, specialmente ecc..) deve essere appoggiato sui profili del
in capannoni industriali, è necessaria controsoffitto ma solo e sempre agganciato
la realizzazione di una sottostruttura a opportunamente al solaio.
cui ancorare i pendini dell’orditura del In prima approssimazione si può individuare
controsoffitto. la configurazione più vicina alla propria
Attenzioni per la statica dei controsoffitti: i esigenza consultando la documentazione
pendini devono avere, sulla loro confezione, “Controsoffitti”.
la marchiatura CE (Norma EN 13964) con
riportato il carico di sicurezza puntuale B) La Classe di resistenza al fuoco richiesta
ammissibile: la Divisione Tecnica di Siniat
procede al calcolo di verifica di ogni Va ricercato il certificato Siniat corrispondente
configurazione nel rispetto delle normative di alla richiesta di capitolato prestando
calcolo vigenti. attenzione a quanto indicato in merito alla
L’Applicatore dovrà prestare molta attenzione Protezione al fuoco, nel Capitolo 1.
nella scelta dei tasselli di aggancio dei Quasi mai vi è una perfetta corrispondenza
pendini in funzione della tipologia di solaio fra il contesto (solaio + controsoffitto)
o di sottostruttura: dovrà ricercare tasselli di cantiere e quello testato riportato nel
con carico di rottura pari a 5 volte quello max certificato: in questi casi si deve ricorrere ad
di esercizio relativo al pendino utilizzato. Il una certificazione a calcolo che, prendendo
disattento fissaggio dei tasselli può creare il in riferimento il certificato più idoneo,
loro cedimento improvviso con conseguente consente di variarla in funzione della specifica
ridistribuzione del carico su quelli adiacenti applicazione. Queste valutazioni vengono
e, quando va bene, il danno rilevabile si limita effettuate in prima istanza dalla Divisione
62 I CONTROSOFFITTI
Tecnica di Siniat in accordo con il Tecnico 818 Il calore sale sempre verso l’alto e se non vi è
che cura la relativa pratica antincendio. un adeguato isolamento del solaio sovrastante
L’Applicatore, nell’ambito della nuova si ha una perdita termica attraverso di esso.
legislazione vigente, ha il solo onere di seguire Particolare importanza riveste l’isolamento di
il lavoro come richiesto assicurandosi, prima solai sotto tetto e sotto lastrico solare. Appare
della firma dell’appalto, che sia stato nominato evidente che, ove possibile, è consigliato
un Tecnico iscritto all’Albo dei Vigili del Fuoco isolare anche un solaio tra un piano e l’altro
per curare le pratiche antincendio. di un edificio multipiano per evitare il “furto di
calore”.
C) La Classe di Reazione al fuoco delle lastre
di cartongesso Le soluzioni applicative sono due:
1) L’applicazione a soffitto di pannelli isolanti
Si deve solo controllare che la reazione al in polistirolo espanso od estruso tramite
fuoco delle lastre applicate sia quella richiesta tassellatura e sottostante controsoffitto.
dal capitolato come da etichetta CE sui 2) L’impiego di materassini di lana minerale ad
bancali o marcatura diretta su ciascuna lastra. alta densità poggiati su controsoffitto CSO
a semplice orditura (anche in aderenza). Lo
D) Il fonoisolamento richiesto spazio per ospitare il materassino isolante
Come indicato nel capitolo sulle caratteristiche avviene registrando la vite dell’attacco
dei sistemi un controsoffitto può intervenire distanziatore o impiegando barre filettate di
solo a migliorare il fono isolamento da rumori lunghezza adeguata.
aerei. Basse densità di lana minerale non danno un
L’inserimento di un materassino di lana di adeguato isolamento e la doppia orditura non
vetro a bassa densità (20 - 30 kg/m³) e di consente un facile posizionamento planare
spessore adeguato (6 - 8 cm), appoggiandolo di pannelli ad alta densità (più rigidi) che,
sull’orditura metallica, consente di ottenere rischiando di inclinarsi, possono creare ponti
buoni abbattimenti del rumore aereo termici.
ulteriormente migliorabili con l’impiego di
appositi pendini acustici.
CONTROSOFFITTI
A DOPPIA ORDITURA CDO
È la tipologia di controsoffitto più utilizzata
dagli Applicatori che l’hanno preferita a
quella con semplice orditura sia per la minor 113 114
quantità di pendini da applicare a soffitto,
sia per la convinzione che una struttura
incrociata desse garanzie di maggior stabilità.
Questo non risponde esattamente a verità
in quanto anche la semplice orditura con le
lastre poste ortogonalmente garantisce una
corretta stabilità dell’insieme struttura-lastre:
diciamo che per grandi superfici la doppia
orditura è senz’altro opportuna anche per
una velocizzazione del lavoro.
I CONTROSOFFITTI 63
115 116
Definizione della quota a cui impostare le Fissaggio della guida perimetrale con viti a
guide perimetrali della struttura secondaria passo 50 cm.
tenendo conto dello spessore della lastra
e della quota finita del controsoffitto (fig.
113 - 114). Tracciamento della quota con filo
tracciante (fig. 115).
117 118
119
120 121
Tracciamento dei punti d’interasse dei profili Tracciamento della posizione dei profili
primari. primari.
122
Esecuzione dei fori per i tasselli di aggancio N.B. È possibile lasciare uno spazio vuoto
dei pendini a interasse di progetto. (plenum) tra il soffitto esistente e la struttura
metallica (vedi pag. 65) oppure applicare
direttamente la struttura metallica al soffitto
esistente, e applicare successivamente le
lastre (vedi pag. 68).
I CONTROSOFFITTI 65
Inserimento nel foro del tassello ad ancora per aggancio alle pignatte di solai in latero
cemento (fig. 123). Serraggio della vite a occhiello tramite una punta a gancio applicata
all’avvitatore (fig. 124 - 125).
Inserimento di un tassello
metallico a espansione
126 127 e suo serraggio tramite
apposita pinza (fig. 126 - 127).
Al tassello è stata
preventivamente applicata
la barra liscia con occhiello
piegato a 90° per un
bloccaggio diretto. I tasselli
di ancoraggio dei pendini al
solaio devono sostenere il
carico puntuale applicato che
dovrà essere 1/5 di quello
di rottura testato in
laboratorio sotto una
tipologia di solaio analoga
a quella di applicazione.
128 129 Es.: per un carico puntuale,
su pendino, di kg 20 si
devono applicare tasselli che
si distacchino sotto un peso
di 100 kg.
Si rammenta che la maggior
parte dei cedimenti dei
controsoffitti è legata
all’applicazione di tasselli non
idonei o sovraccaricati.
134 135
Posizionamento dei profili secondari con loro inserimento nelle guide perimetrali si consiglia
l’accorgimento di tagliarli più corti di almeno 1 cm su entrambe le estremità (fig. 134 - 135).
I CONTROSOFFITTI 67
137 138
139 140
Procedimento di applicazione di pendini d’unione: inserimento delle dentature del pendino sui
risvolti delle ali del profilo secondario (fig. 137- 138), piegatura della bandina metallica con
serraggio contro l’ala del profilo primario (fig. 139). Applicazione ultimata sulle due ali del
primario (fig. 140).
Controllo di planarità
dell’orditura metallica con
141 142 livella magnetica o luce laser
per procedere ad eventuali
assestamenti dei pendini
dei profili primari prima
dell’applicazione delle lastre
(fig. 141 - 142).
68 I CONTROSOFFITTI
143 144
145 146
Posizionamento
della lastra
147 148 149 ortogonalmente alla
struttura secondaria
(fig. 147) con l’ausilio
dell’alzalastre e sua
avvitatura provvisoria
con alcune viti
opportunamente
distribuite
(fig. 148 - 149).
I CONTROSOFFITTI 69
150 151
Posizionamento della L’avvitatura troppo vicina al bordo (fig. 154) può spaccarlo
seconda fila di lastre in (fig. 155) creando il rischio di fessurazione del giunto.
posizione sfalsata rispetto a Le viti devono essere posizionate ad almeno 1 cm dal bordo.
quella adiacente.
70 I CONTROSOFFITTI
156 157
Dettaglio di avvitatura a ridosso dei bordi Misurazione della larghezza della banda di
trasversali sfalsati. lastra a chiusura del controsoffitto. Si devono
considerare un paio di millimetri in meno per
evitare tensioni superficiali del controsoffitto
legate alle dilatazioni termiche dei profili.
158 159
Questa tipologia di controsoffitto a doppia linee di interasse del primario (guida clip) e,
orditura velocizza la posa dei profili secondari lungo queste linee, perforazione del solaio
che vengono inseriti a scatto. con inserimento dei tasselli e dei pendini.
Sostanzialmente la posa è identica a Per il pendinaggio può essere impiegata o
quella di un controsoffitto CDO standard: una barra filettata che verrà bullonata sui
posizionamento delle guide perimetrali per fori della guida clip o un pendino a molla
la definizione della quota, tracciamento delle finalizzato al sistema (pendino clip).
Avvitatura della barra Bullonatura sul dorso Impiego del “pendino clip” a molla con
filettata nel tassello a della guida a clip. aggancio sulle asole della guida clip.
soffitto.
163 164
Dettaglio d’incastro tra profilo primario e Immagine d’insieme del CDO con guida clip.
secondario.
72 I CONTROSOFFITTI
CONTROSOFFITTI A SEMPLICE
ORDITURA CSO
167 168
Tracciamento per il posizionamento dei Tracce di interasse dei profili su cui applicare
pendini dell’orditura semplice. gli attacchi distanziatori a passo di progetto.
I CONTROSOFFITTI 73
169 171
Fissaggio dell’attacco. La vite centrale ne Profili applicati. L’interasse tra gli attacchi è a
permette la registrazione a livello. passo di 100 cm.
170 172
Applicazione del profilo con inserimento nella Applicazione della prima lastra Pregydro
guida perimetrale. procedendo a chiudere con i metodi
applicativi indicati da pag. 68 a pag. 70.
L’interasse dei pendini, sopra indicato, è quello impiegato nella pratica che si pone a un grado
di sicurezza più che cautelativo ma vi sono casi in cui, per la particolare configurazione
strutturale dei solai, si devono richiedere verifiche statiche alla Divisione Tecnica di Siniat per
validare interassi maggiori.
74 I CONTROSOFFITTI
CONTROSOFFITTI ISPEZIONABILI
PROFILI TRASVERSALI
AFFRONTATI PER INCASTRO
NELL’ASOLA DEL PORTANTE
TAVOLA
PRESTAZIONALE
Per il calcolo dei quantitativi medi relativi ad ogni tipologia di controsoffitto descritta, Vi
invitiamo a consultare l’Appendice a pag. 103.
LA STUCCATURA
DEI
GIUNTI
LA STUCCATURA DEI GIUNTI 77
LA STUCCATURA
DEI GIUNTI
78
Preparazione dello stucco
80
Giunti su opere verticali
Applicazione di banda adesiva (retina)
Applicazione di banda in carta microforata
82
Guinti su controsoffitti
83
Il trattamento di angoli esterni e interni
78 LA STUCCATURA DEI GIUNTI
PREPARAZIONE DELLO
STUCCO IN POLVERE
1 2 3
Secchio con acqua pulita. Spolverare la polvere fino a Lasciar riposare qualche
ricoprire la superficie minuto per consentire
dell’acqua. l’idratazione della polvere.
4 5 6
Aspetto dopo qualche minuto. Mescolare a mano con una Impasto omogeneo e cremoso
spatola. con assenza di grumi.
Le procedure e le attenzioni per il l’impiego degli stucchi a presa (P25, P25 Extra,
trattamento dei giunti, con l’impiego P35 ecc..), è l’unica che possa garantire una
di banda di rinforzo adesiva o in carta buona risposta alle usuali sollecitazioni
microforata, sono qui di seguito illustrate meccaniche a cui, in esercizio, è sottoposta
Quest’applicazione, indispensabile con un’opera in cartongesso.
1 2 3 4
1 2 3
Riempimento. Rasatura.
1. Imburraggio
4. Seconda mano
1
5. Finitura (rasatura)
5
82 LA STUCCATURA DEI GIUNTI
GIUNTI SU CONTROSOFFITTI
Procedure identiche a quelle dei giunti Nell’ immagine della prima foto sono
verticali con solo una maggior difficoltà evidenziati i bordi trasversali assottigliabili
dovuta alla posizione di lavoro con testa della lastra Synia che consentono
rivolta in alto. la perfetta planarità del controsoffitto.
1 3
Imburraggio del giunto trasversale Synia. Serraggio della banda con rimozione delle
sbavature.
IL TRATTAMENTO DI ANGOLI
ESTERNI ED INTERNI
1 2 3
1 2 3
4 5
1 2 3 4
Applicazione orizzontale
1 2 3 4
Angolo finito.
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relativi.
Questa documentazione, oltre alle brochure relative ai vari componenti del sistema, sono
scaricabili direttamente dal nostro sito www.siniat.it, oppure si possono richiedere inviando un
fax al numero 02 42.41.53.50, o inviando un’e-mail a siniat.italia@siniat.com.
APPENDICI
APPENDICI 95
APPENDICI
96
Appendice 1 - Quantitativi medi tramezzi
Tramezzi di tipo S
Tramezzi di tipo SL
Tramezzi di tipo SLA
Tramezzi di tipo D
100
Appendice 2 - Quantitativi medi controparetI
Contropareti su struttura metallicca
Contropareti con accoppiati isolanti
102
Appendice 3 - Quantitativi medi controsoffitti
96 APPENDICE 1 - QUANTITATIVI MEDI TRAMEZZI
TRAMEZZI DI TIPO S
Parete separativa a doppio paramento e doppio montante
INTERASSE 60 cm
Adatta per pareti ad alte prestazioni acustiche e/o pareti E.I., quali
per esempio i divisori tra unità abitative, o tra corridoi e camere in hotel, ...
INTERASSE 60 cm
Lastre PREGY (BA13) 5,25 m²
Angolare metallico 40x40 (guida) 2,6 m
Montanti 3,5 m
Viti TF 212x25 1° paramento 6U
Viti TF 212x35 2° paramento 18 U
Viti TF 212x55 3° paramento 12 U
Viti Pregy RT 421x9,5 3U
Stucco Pregy P25; P25 Extra; P35; P45; P95 0,9 kg
Nastro per giunti (in carta o adesivo) 3m
Colla P120 0,1 kg
Nastro rinforzato o paraspigoli in metallo Secondo n° di angoli uscenti
per altezza del locale
Fissaggi (chiodi sparati o tassellati) 4U
Pannelli isolanti 1,15 m²
Adatta per pareti ad alte prestazioni acustiche e/o pareti E.I., quali
per esempio i divisori tra zone notte e zone giorno, tra ufficio ed ufficio, …
APPENDICE 1 - QUANTITATIVI MEDI TRAMEZZI 97
TRAMEZZI DI TIPO SL
Parete separativa legata a doppio paramento e singolo montante
INTERASSE 60 cm INTERASSE 40 cm
Lastre PREGY (BA13 - BA15 - BA18) 4,2 m² 4,2 m²
Lamiera piatta sp. 10/10 Secondo lo spessore e
l’altezza della parete*
Guide 0,7 m 0,7 m
Montanti 3,5 m 5,3 m
Viti TF 212x25 1° paramento 6U 9U
Viti TF 212x35 2° paramento 18 U 27 U
Viti Pregy RT 421x9,5 3U 5U
Stucco Pregy P25; P25 Extra; P35; P45; P95 0,7 kg 0,7 kg
Stucco Pregy S (in pasta) 1 kg 1 kg
Nastro per giunti (in carta o adesivo) 3m 3m
Colla P120 0,1 kg 0,1 kg
Secondo n° di angoli uscenti
Nastro rinforzato o paraspigoli in metallo per altezza del locale
Fissaggi (chiodi sparati o tassellati) 8U 8U
Pannelli Isolanti eventuali 1,05 opp. 2,1 m² 1,05 opp. 2,1 m²
INTERASSE 60 cm INTERASSE 40 cm
Lastre PREGY (BA13 - BA15 - BA18) 4,2 m² 4,2 m²
Secondo lo spessore e
Lamiera piatta sp 10/10
l’altezza della parete*
Guide 0,7 m 0,7 m
Montanti 7m 11 m
Viti TF 212x25 1° paramento 6U 9U
Viti TF 212x35 2° paramento 28 U 37 U
Viti Pregy RT 421x9,5 12 U 16 U
Stucco Pregy P25; P25 Extra; P35; P45; P95 0,7 kg 0,7 kg
Stucco Pregy S (in pasta) 1 kg 1 kg
Nastro per giunti (in carta o adesivo) 3m 3m
Colla P120 0,1 kg 0,1 kg
Secondo n° di angoli uscenti
Nastro rinforzato o paraspigoli in metallo
per altezza del locale
Fissaggi (chiodi sparati o tassellati) 8U 8U
Pannelli Isolanti eventuali 1,05 opp. 2,1 m² 1,05 opp. 2,1 m²
Adatta per pareti a grandi altezze e/o pareti E.I., quali per esempio
capannoni, centri sportivi, ...
*(per ciascun connettore è necessario considerare ulteriori 4 viti RT 421x9,5 oltre quelle indicate nel prospetto)
98 APPENDICE 1 - QUANTITATIVI MEDI TRAMEZZI
INTERASSE 60 cm
4,2 m² (doppio paramento);
Lastre PREGY (BA13 - BA15 - BA18)
5,25 m² (triplo paramento);
Connettori PHONI SL 1,2 U
Guide 0,7 m
Montanti 7,0 m
Viti TF 212 45 U
Viti Pregy RT 421x9,5 40 U
Stucco Pregy P25; P25 Extra; P35; P45; P95 0,7 kg
Stucco Pregy S (in pasta) 1 kg
Nastro per giunti (in carta o adesivo) 3m
Colla P120 0,1 kg
Secondo n° di angoli uscenti
Nastro rinforzato o paraspigoli in metallo
per altezza del locale
Fissaggi (chiodi sparati o tassellati) 8U
Pannelli in lana di roccia 2,1 m² per SLA 260
4,2 m² per SLA 440
TRAMEZZI DI TIPO D
Parete distributiva a singolo paramento e doppio montante
INTERASSE 60 cm INTERASSE 40 cm
Lastre PREGY (BA13 - BA15 - BA18) 2,1 m² 2,1 m²
Guide 0,7 m 0,7 m
Montanti 3,8 m 5,5 m
Viti TF 212x25 (BA13)
30 U 40 U
opp. TF 212x35 (BA15 - BA18)
Viti Pregy RT 421x9,5 6U 8U
Stucco Pregy P25; P25 Extra; P35; P45; P95 0,7 kg 0,7 kg
Stucco Pregy S (in pasta) 1 kg 1 kg
Nastro per giunti (in carta o adesivo) 3m 3m
Colla P120 0,1 kg 0,1 kg
Secondo n° di angoli uscenti
Nastro rinforzato o paraspigoli in metallo per altezza del locale
Fissaggi (chiodi sparati o tassellati) 4U 4U
Pannelli Isolanti 1,05 m² 1,05 m²
Adatta per divisori tra ambienti e/o pareti E.I., quali per esempio cucina e
bagno, ...
INTERASSE 60 cm INTERASSE 40 cm
Lastre PREGY (BA13 - BA15 - BA18) 4,2 m² 4,2 m²
Guide 0,7 m 0,7 m
Montanti 1,8 m 2,6m
Viti TF 212x25 1° paramento 6U 9
Viti TF 212x45 2° paramento 18 U 27 U
Stucco Pregy P25; P25 Extra; P35; P45; P95 0,7 kg 0,7 kg
Stucco Pregy S (in pasta) 1 kg 1 kg
Nastro per giunti (in carta o adesivo) 3m 3m
Colla P120 0,1 kg 0,1 kg
Nastro rinforzato o paraspigoli in metallo Secondo n° di angoli uscenti
per altezza del locale
Fissaggi (chiodi sparati o tassellati) 4U 4U
Pannelli Isolanti 1,05 m² 1,05 m²
Adatta per divisori tra locali di ambienti pubblici e/o pareti E.I.,
quali per esempio negozi, scuole, ...
Nel caso in cui si richiedano prestazione particolare per resistenza al fuoco suggeriamo di consultare
il manuale completo “Memento” o contattare la Divisione Tecnica di Siniat al numero 02 42 41 51.
100 APPENDICE 2 - QUANTITATIVI MEDI CONTROPARETI
INTERASSE 60 cm
Lastre PREGYPlac BA13 1,05 m²
Pannello isolante in …(1) 1,05 m²
Profili a “C” verticali di mm …(2) sp.6/10 1,8 m
Guida ad “U” di mm …(3) sp. 6/10 0,7 m
Nastro monoadesivo in polietilene 0,7 m
Squadre ad “L” 60x35mm
(per montanti standard 50) 1,0 U
Staffe regolabili o appoggi in plastica
(per profili S4927) 2,0 U
Tasselli metallici 4U
Stucco per giunti PREGY …(4) 0,35 kg
Nastro di armatura …(5) 1,60 m
Viti TF 212 12 U
Adatta per pareti perimetrali e/o pareti R.E.I., quali per esempio
in appartamenti, capannoni, edifici da risanare in generale, ...
CONTROSOFFITTI
Controsoffitto a doppia orditura cdo con plenum
Nel caso in cui si richiedano prestazione particolare per resistenza al fuoco suggeriamo di consultare
il manuale completo “Memento” o contattare la Divisione Tecnica di Siniat al numero 02 42 41 51.
APPENDICE 3 - QUANTITATIVI MEDI CONTROSOFFITTI 103
Controsoffitti ispezionabili
N.B. il controsoffitto preesistente può essere di varia natura: travi in legno, latero-cemento,
cemento armato o lamiera grecata e travi in acciaio.
Le immagini dei controsoffitti preesistenti utilizzati sono indicative e non rappresentano la totalità
delle possibilità.
Nel caso in cui si richiedano prestazione particolare per resistenza al fuoco suggeriamo di consultare
il manuale completo “Memento” o contattare la Divisione Tecnica di Siniat al numero 02 42 41 51.
Contatti
Siniat S.p.A.
Via Winckelmann, 2
20146 Milano
Tel. +39 02 42415.1
Fax +39 02 42415.350
siniat.italia@siniat.com
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Gennaio 2014
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