Sei sulla pagina 1di 180

Titolo dell’opera:

L’Ipnotista. Come ipnotizzare chiunque subito

Autore:
Anthony Jacquin

Grafica e Impaginazione:
Edizioni Dialogika

Prima pubblicazione:
Settembre 2010

Pubblicata da Edizioni Dialogika


Corso XXII Marzo, 24 Milano – Italy
ISBN: 978-88-904598-2-5

Titolo originale:
Reality is Plastic

Copyright © 2010 Dialogika Network s.r.l.


Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione parziale o totale
con qualsiasi mezzo.

www.dialogika.it
Anthony Jacquin
L’IPNOTISTA
COME IPNOTIZZARE CHIUNQUE SUBITO
PRESENTAZIONE

PRESENTAZIONE

Q uesto libro è una risorsa per quelli che dicono di


essere degli ipnotisti o che vorrebbero diventarlo.
Esso non sostituisce un training pratico con un ipno-
tista professionista abile nell’insegnamento. Tuttavia,
se seguite le linee guida di questo libro e avete il giu-
sto atteggiamento e disposizione, e anche un bel po’ di
sfacciataggine, talento e sicurezza, riuscirete a ipnotiz-
zare gli altri.
Questa abilità si accompagna alla responsabilità.
L’ipnosi può essere usata per divertimento, per far
ridere e per produrre fantastiche trasformazioni te-
rapeutiche nelle persone. Altrettanto facilmente può
provocare confusione, paura e cambiamenti inutili. Se
sapete quello che state facendo, le probabilità di pro-
vocare danni e disturbi, anche solo temporanei, sono
molto basse. Tenendo presente questo, il libro si chiu-
de con informazioni su come usare l’ipnosi in modo
da assicurarsi il benessere di tutti. Vi prego di leggere
questo capitolo e di usare il buon senso per quanto ri-
guarda la salute, la sicurezza, la decenza morale e l’eti-
ca nel vostro utilizzo dell’ipnosi.
In questo libro, come negli altri miei prodotti e cor-
si, offro dei suggerimenti proponendo parole, frasi e

Edizioni Dialogika i
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

in alcuni casi interi script che vi saranno utili. A ogni


modo, ciò su cui insisto quando formo le persone è che,
per essere un buon ipnotista, dovrete prima diventare
L’Ipnotista e pensare a voi stessi come L’Ipnotista. Il
vostro atteggiamento, il vostro modo di proporvi e la
fiducia in voi stessi hanno più peso di qualsiasi script o
trucco linguistico. Dove fornisco suggerimenti su cosa
dire, tenete a mente che quelle sono le parole che uso
io – funzionano per me. Ho fiducia in queste parole. In
molti casi le frasi possono sembrare brevi, ma vi assi-
curo che niente è stato tralasciato. Niente di superfluo
è stato aggiunto. Quando ipnotizzo, utilizzo queste pa-
role e queste tecniche sistematicamente senza troppe
variazioni, solo personalizzando un po’ a seconda di
chi mi trovo davanti. In questo senso sono diventati
i miei schemi e i miei canovacci. Non pensate di do-
verli ripetere alla lettera – sebbene non siano male per
cominciare, se siete dei principianti assoluti. Usatele
come punto di partenza. Le parole che pronunciate nel
ruolo de L’Ipnotista devono suonarvi bene. Devono es-
sere facili da capire e suonare bene alla persona che
avete davanti. Le userete per focalizzare l’attenzione
del vostro soggetto e suggerirgli delle idee.
Prendete queste idee e poi usatele come punto di
partenza. Sviluppate il vostro stile personale nel parla-
re e sarete più efficaci. Gli script non sono incantesimi
e non dovrebbero essere letti e basta. Non sono le pa-
role che ipnotizzano, siete voi. Anche se usate le parole

ii www.dialogika.it
PRESENTAZIONE

che uso io esattamente come le presento, assicuratevi


prima di averle fatte vostre; provatele e riprovatele fino
a che non sono diventate una parte di voi.
Ho utilizzato alcune convenzioni per rendere più fa-
cile la comprensione di ogni parte degli script di questo
libro.

● Ci riferiremo all’ipnotista come “L’Ipnotista”.


● Ci riferiremo alla persona da ipnotizzare come “il
soggetto”.
● Il testo e le istruzioni che descrivono le induzioni sono
scritti in questo carattere semplice. Queste istruzioni
NON devono essere comunicate al soggetto.
● Ogni parola o istruzione da comunicare al soggetto
appare come testo in corsivo e neretto.

Nell’ipnosi, userete principalmente le parole per


influenzare il vostro soggetto. Quindi sarà meglio che
sappiate cosa dire. Mirate a diventare maestri nella co-
municazione. Riflettete sulle parole che usate, sul loro
significato e sulle loro associazioni. Dovreste fare at-
tenzione a come date le suggestioni e a come istruire
al meglio il vostro soggetto. Imparate a usare il tono
della voce e il ritmo per comunicare chiaramente le
vostre intenzioni e capite quando ricorrere al silenzio
e all’enfasi. Tutto questo vi aiuterà a migliorare le vo-
stre capacità di comunicazione e a diventare ipnotisti
eccellenti. In poco tempo comincerete a sviluppare le

Edizioni Dialogika iii


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

vostre suggestioni preferite e il vostro stile personale.


Non c’è niente di sbagliato nell’imitare. È un modo
per imparare. Quindi, guardate spettacoli e filmati dei
migliori ipnotisti all’opera. Leggete sull’argomento.
I migliori ipnotisti appaiono totalmente sicuri di sé,
aspettandosi niente di meno che un successo assoluto.
Sembrano sempre ben preparati e del tutto sicuri di
quello che stanno facendo. Infine, siate voi stessi – ma
all’ennesima potenza.

iv www.dialogika.it
INDICE

CAPITOLO 1
Che cos’è l’ipnosi improvvisata . . . . . . . . . . . . . . . . . 1

CAPITOLO 2
Ipnosi: non serve alcuna introduzione . . . . . . . . . . . . . 8
2.1 Essere L’Ipnotista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
2.2 Preparare gli strumenti . . . . . . . . . . . . . . . . . .23
2.3 Come capire se una persona è ipnotizzata . . . . . . . .27
2.4 I fenomeni ipnotici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .31

CAPITOLO 3
Il Set Piece . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .38
3.1 Le Dita Magnetiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .41
3.2 Le Mani Magnetiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . .46
3.3 Il Braccio Rigido . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .50

CAPITOLO 4
Induzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .55
4.1 Induzione della Prova Generale . . . . . . . . . . . . . .58
4.2 La Fissazione Occhio-Mano . . . . . . . . . . . . . . .63
4.3 I Palmi Magnetici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .67
4.4 La Stretta di Mano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .71
4.5 La Jacquin Power Lift . . . . . . . . . . . . . . . . . . .76
4.6 La Jacquin Power Induction . . . . . . . . . . . . . . . .84
4.7 Induzione Istantanea . . . . . . . . . . . . . . . . . . .86

CAPITOLO 5
Intensificazione! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .89
5.1 Collegamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .92
5.2 Loop . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .95
5.3 Catene . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .96

CAPITOLO 6
Istruzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .97
6.1 La Super Suggestione . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100
6.2 Incoraggiamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102
6.3 Direttive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103
6.4 Controllo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 104

CAPITOLO 7
Indurre l’Ipnosi Improvvisata . . . . . . . . . . . . . . . . . 107
7.1 La terapia più breve – Ridere a crepapelle . . . . . . . 108
7.2 Terapia Breve sullo stile di Rossi . . . . . . . . . . . . 113
7.3 Invisibile! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117
7.4 Derubato! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121
7.5 Un cappotto nuovo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127
7.6 A pancia piena! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131
7.7 Un trattamento da star . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133
CAPITOLO 8
Ritorno al mondo normale . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138

CAPITOLO 9
Sicurezza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141
9.1 Abreazioni e altre sorprese . . . . . . . . . . . . . . . 142
9.2 Morale ed etica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145
9.3 Riflessioni conclusive . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146

Testi di riferimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148


Scarica il supplemento gratuito . . . . . . . . . . . . . . . 151
CAPITOLO 1

CAPITOLO 1
CHE COS’È L’IPNOSI IMPROVVISATA

Q uesto libro tratta di ipnosi e di come usarla in


modo efficace. Vi insegnerà che cos’è l’ipnosi e
come ipnotizzare sia individualmente che a gruppi, in
qualsiasi momento e luogo voi scegliate.
Non è un libro sull’ipnosi da palcoscenico, né è un
libro sull’ipnoterapia, sull’autoipnosi o sul mentali-
smo. Non è un manuale sull’apprendimento accele-
rato, né sulle tecniche ipnotiche di vendita, né tanto

Edizioni Dialogika 1
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

meno sull’arte di rimorchiare. E non tratta della vec-


chia ipnosi delle origini, né di questa nuova ipnosi che
è sulla bocca di tutti. Si possono fare molte cose con
l’ipnosi, ma queste ne sono il risultato – non l’ipnosi
stessa. L’ipnosi che imparerete in questo libro può esse-
re applicata a tutte le situazioni descritte sopra e a ogni
altro ambito della vostra vita.
Non è richiesta alcuna esperienza precedente per
capire e mettere in pratica le nozioni di
Non è richiesto questo libro. Le tecniche sono sempli-
nessun tipo
di esperienza
ci all’apparenza, ma sono incredibil-
particolare per mente potenti. Sono del tutto pratiche
capire e mettere e hanno superato la prova su strada
in pratica le
nozioni di questo
con migliaia di persone nel corso degli
libro anni, nel mio lavoro di terapia e d’in-
trattenimento. Quando padroneggere-
te queste tecniche, potrete benissimo scoprire che sono
tutto quello di cui avete bisogno.
Detto questo, c’è sempre qualcosa in più da impara-
re. Fate dell’ipnosi la vostra forma d’arte e siate pronti
a investire il tempo e le energie necessarie per diventa-
re maestri.
Per portare in un contesto pratico questo approccio
all’ipnosi, il libro si concentra su come dare dimostra-
zioni improvvisate di ipnosi che possono essere appli-
cate a ogni situazione. Può essere usata con lo scopo di
divertire, intrattenere e far ridere. Può essere un sollie-
vo rapido da dolori fisici e mentali, o per “l’ingegneria

2 www.dialogika.it
CAPITOLO 1

ipnotica”1. Sta a voi decidere come applicarla.


Quando vi presentate come ipnotista, o se si spar-
ge la voce che sapete ipnotizzare, spesso le persone vi
chiederanno se potete ipnotizzare proprio loro. Quan-
do risponderete “Sì”, spesso vi chiederanno se potete
farlo immediatamente. Questo libro vi insegnerà a
sfruttare al meglio queste opportunità. Vi mostrerà
anche come creare un contesto adatto per inserire l’ip-
nosi in qualunque situazione desideriate.
Troppe persone che sostengono di essere brave a ip-
notizzare, specialmente gli ipnoterapeuti, non si sen-
tono a loro agio nel dare una dimostrazione improv-
visata di ipnosi e si inventano delle scuse sul perché
preferirebbero non ipnotizzare a una festa o in un altro
contesto sociale. Questo è tipico di un gran numero di
corsi di ipnoterapia, che sottolineano l’uso di lunghe
induzioni progressive, spesso con grande enfasi sul ri-
lassamento e poca o nessuna enfasi sui fenomeni ipno-
tici. In parte ha a che fare con la paura – soprattutto la
paura di fallire e fare una figuraccia.

1 “Ingegneria ipnotica” è un termine coniato da un collega ipno-


tista, esperto di sicurezza ed amico Kevin Sheldrake. Deriva dalla
“ingegneria sociale”, ovvero la tecnica, nel mondo degli hacker,
di ottenere l’accesso fisico a luoghi o informazioni (ad esempio
le password) dal “wetware” delle persone piuttosto che usando
software o hardware. Il termine è qui usato in un contesto sociale
più ampio e si applica all’acquisizione di beni materiali e servizi,
oltre a informazioni – programmando le persone a fare ciò che vo-
lete.

Edizioni Dialogika 3
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

L’approccio progressivo funziona bene quando è


fatto nel modo giusto, tuttavia non è l’induzione più
appropriata o la più efficace per l’ipnosi improvvisata.
Se tirarsi indietro davanti all’opportunità di ipnotiz-
zare qualcuno è una scelta dettata da motivi profes-
sionali, perché non volete passare per una persona che
prende l’ipnosi poco seriamente, allora ben venga. Ma
se il motivo è la mancanza di idee su come procedere,
allora questo libro vi aiuterà a colmare questa lacuna.
Ho iniziato a studiare l’ipnosi per scopi terapeuti-
ci e sono diventato un ipnoterapeuta prima di inizia-
re a usarla per intrattenere. Passo buona parte della
mia giornata lavorativa di ipnoterapeuta a utilizzare
l’ipnosi per aiutare le persone a cambiare il modo in
cui pensano, sentono e reagiscono alle situazioni della
loro vita. Sono specializzato nel tipo di ipnoterapia che
viene descritta a volte come breve, rapida o focalizzata
sulle soluzioni. Questo approccio al cambiamento non
prevede il counseling o sedute d’analisi, ma piuttosto si
concentra sulla modifica degli schemi mentali o delle
abitudini di una persona nella propria vita quotidiana.
Adoro questo lavoro.
E adoro anche divertirmi a usare l’ipnosi per intrat-
tenere le persone. Faccio ipnosi tradizionale da palco-
scenico, ma mi esibisco anche in prima persona, allo
stesso modo di un mago itinerante che diverte gli in-
vitati a una festa. Le mie performance possono essere
descritte come un misto di Ipnotismo e Mentalismo e

4 www.dialogika.it
CAPITOLO 1

danno l’impressione che io sia in grado di spingere le


persone a comportarsi in un certo modo, interpretare
il loro comportamento e predire le loro azioni. Ho la-
vorato su diverse emittenti televisive che mi chiedeva-
no di usare l’ipnosi per strada con un pubblico ignaro
e in vari luoghi pubblici come negozi, ristoranti, locali
o contesti di lavoro.
Utilizzo l’approccio descritto in questo libro in tut-
te queste situazioni. Funziona sia che
mi trovi nello studio terapeutico per L’ipnosi cambia
mostrare a qualcuno come superare nettamente la
nostra percezione
una fobia, sia che mi trovi in un pub a della realtà
“incollare” i piedi di un cliente al pa- quotidiana
vimento, o sul palco durante un’esibi-
zione. L’ipnosi è sempre ipnosi, sia che avvenga in uno
studio, a una festa o su un campo sportivo. Capire che
non serve che il soggetto stia comodo e rilassato su una
sedia ad ascoltare musica new age nello studio tera-
peutico, è già un primo passo avanti per riuscire bene
nell’ipnosi improvvisata.
In filosofia, una delle domande apparentemente
senza risposta è: “Vediamo tutti il rosso allo stesso
modo?”
Per fortuna non abbiamo bisogno di rispondere a
questa domanda per riuscire a ipnotizzare. È comun-
que utile partire dal presupposto che la nostra perce-
zione personale della realtà è solo un punto di vista
malleabile. Tutto ciò che esiste sono pseudo-eventi e

Edizioni Dialogika 5
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

oggetti a cui ci adeguiamo con una falsa consapevo-


lezza abituata a vedere queste cose come vere e reali.
L’ipnosi cambia letteralmente la nostra percezione del-
la realtà, dandoci un’altra falsa consapevolezza a cui
ci adattiamo e che prendiamo per vera e reale tanto
quanto la precedente – in questo senso la realtà è pla-
stica.
Alcune delle mie ricerche sperimentali e delle mie
esibizioni mi hanno portato a mettere alla prova alcu-
ne idee comuni sul modo migliore di indurre l’ipnosi
e su cosa poter fare con le persone una volta ipnotizza-
te. Una parte di questo lavoro, sebbene discutibile da
un punto di vista etico, mi ha offerto la possibilità di
testare alcuni dei cosiddetti limiti dell’ipnosi. Pur es-
sendo un professionista esperto di ipnosi e ipnoterapia,
mi sono stupito nello scoprire quanto lontano si possa
spingere questa disciplina, solo in parte compresa, una
volta portata fuori dai confini dello studio terapeutico
o del palcoscenico.

● È possibile entrare in un negozio/ufficio/supermer-


cato, parlare con un impiegato o con un commesso
qualche minuto e andarsene con una cosa qualsiasi
senza pagare?
● È possibile pagare le persone con l’immondizia inve-
ce che con il denaro/carta di credito?
● Potete fare in modo che le persone vi trattino come
una superstar?

6 www.dialogika.it
CAPITOLO 1

● Potete far morire dal ridere le persone a comando?


● Si può diventare “invisibili”?

La risposta a tutte queste domande e molte altre si-


mili è “Sì”. Le cose che si possono fare sono infinite.
Le tecniche contenute in questo libro sono semplici,
dirette e si possono imparare. Possono essere applicate
efficacemente in una situazione reale, ben fuori dalle
confortevoli mura di uno studio di ipnoterapia e senza
il lusso di un palco pieno di soggetti ipnotici in trepi-
dazione. Possono essere impiegate in qualsiasi posto il
soggetto possa sentirvi e sono totalmente improvvisa-
te.

Edizioni Dialogika 7
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

CAPITOLO 2
IPNOSI: NON SERVE ALCUNA
INTRODUZIONE

C he uno creda o no nell’ipnosi, che ne abbia fatto


esperienza o meno, è probabile che abbia già un
chiaro concetto personale di cosa sia e di come funzio-
ni di solito. Questa idea può essere basata su qualcosa
che ha letto, o visto in un film e in tv. Può averne avu-
to esperienza diretta come soggetto o come spettatore,
oppure può affidarsi al sentito dire e alle leggende me-
tropolitane. Persino la maggior parte dei bambini di
sette/otto anni ha un’idea propria dell’ipnosi.
Quindi, prima di cominciare, potrebbe essere utile
che vi poniate alcune domande e che vi annotiate cosa
ne salta fuori.
Innanzitutto, cosa pensate che sia l’ipnosi? Che im-
magini vi saltano in mente quando pensate all’ipnosi,
agli ipnotisti e a chi viene ipnotizzato? Quali parole
e frasi utilizzerebbe più comunemente un ipnotista?
Come ci si sente a essere ipnotizzati? Come si compor-
tano le persone quando sono sotto ipnosi? Credete di
poter essere ipnotizzati? Un ipnotista potrebbe farvi
compiere qualcosa contro la vostra volontà?
Una volta che avrete imparato di più sull’ipnosi e vi
sarete accettati come “L’Ipnotista”, sarà molto proba-
bile che le vostre idee su cosa sia l’ipnosi e come possa

8 www.dialogika.it
CAPITOLO 2

essere usata siano molto diverse da quelle comune-


mente condivise. È bene non dimenticare quello che
la maggior parte della gente crede che sia. Sfruttare i
loro modelli mentali di ipnosi va benissimo – anche
se non sono molto precisi – basta che il loro modello
non li lasci per qualche motivo spaventati dall’ipnosi.
Se è così, è bene allora eliminare le loro paure prima di
ipnotizzarli, cosa molto semplice da fare.
Ho posto a centinaia di studenti di ipnosi, a migliaia
di clienti e a molti ipnotisti la domanda: “Cosa pensi
che sia l’ipnosi?”
Le risposte sono state le più disparate, anche tra gli
ipnotisti. Esistono, però, diversi temi ricorrenti nella
percezione comune di quest’arte.
Sonno, uno stato rilassato, orologi a pendolo, ipnosi
da palcoscenico, entrare in contatto con il subconscio,
dire a qualcuno cosa deve fare, una poltrona comoda,
una voce lenta, soporifera e roca, lo schiocco delle dita
e più recentemente “Little Britain”2 e la parola “Dormi”
sono risposte comuni quando la gente prova a darvi un
senso di quello che crede sia l’ipnosi.
Potrebbero venire alla mente immagini di persone
accasciate su una sedia con gli occhi chiusi, sotto il co-
mando e lo sguardo incantatore dell’ipnotista. Sono

2 “Little Britain” è uno show inglese scritto e interpretato da


Matt Lucas e David Williams. Uno dei protagonisti è un personag-
gio chiamato Kenny Craig, una caricatura: è un ipnotista odioso e
privo di fascino, che usa i suoi poteri per ottenere quello che vuole.

Edizioni Dialogika 9
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

idee piuttosto comuni anche una fila di sedie vuote,


dei soggetti “dormienti”, delle persone che fanno cose
ridicole o che si ritrovano con un’amnesia.
Anche nella nostra società moderna piuttosto scet-
tica, le credenze popolari attribuiscono un certo signi-
ficato agli strumenti e ai rituali dell’ipnosi, come i pas-
saggi delle mani, orologi ipnotici che ruotano, spirali,
lo sguardo ipnotico e i comandi perentori. Alcuni anni
fa, mia moglie mi ha regalato un orolo-
Esistono decine gio da taschino legato a una catenina.
di definizioni La prima volta che l’ho mostrato a de-
di ipnosi, la
maggior parte
gli amici al pub, sono subito scappati
decisamente tutti – come se, semplicemente guar-
insoddisfacenti dando quell’orologio, rischiassero di
finire ipnotizzati.
Esistono decine di definizioni d’ipnosi – alcune
più precise di altre e la maggior parte decisamente in-
soddisfacenti. Quale che sia la definizione in voga al
momento, ciò non sembra influenzare molto l’effettiva
applicazione pratica dell’ipnosi o i fenomeni generati.
Le definizioni descrivono spesso l’ipnosi come uno
“stato” di qualche tipo. Che tipo di stato sia è anco-
ra oggetto di discussione. “Uno stato come il sonno”,
“uno stato unico o speciale”, “uno stato di trance”,
“ogni stato alterato” e, ovviamente, “uno stato rilassa-
to”. Tutte queste definizioni hanno un qualche pregio,
ma una volta esaminate risultano tutte ugualmente in-
soddisfacenti.

10 www.dialogika.it
CAPITOLO 2

Posto che siamo sempre in uno stato di qualche tipo


e che molti studi hanno trovato poca differenza signifi-
cativa tra chi è ipnotizzato e chi è in uno stato normale,
i critici di queste definizioni suggeriscono che l’ipnosi
non possa essere definita in termini di stato. Alcuni
arrivano addirittura a dire che, dato che non si può
dimostrare che l’ipnosi sia un particolare stato, allora
l’ipnosi non esiste. Detto questo, con gli sviluppi re-
centi dei macchinari per monitorare l’attività cerebra-
le, ci sono sempre più prove a sostegno della presenza
di cambiamenti significativi nelle funzioni cerebrali
durante l’ipnosi.
Un altro modo per definire l’ipnosi è come un pro-
cesso o un’arte. È certamente possibile essere un eccel-
lente ipnotista senza alcuna conoscenza di psicologia
o della teoria sulle funzioni e sullo stato cerebrale. Col
talento, lo stile e la pura forza della personalità farete
molta strada come ipnotista. Così come con l’accetta-
re che l’ipnosi è davvero solo l’abile applicazione delle
suggestioni a qualcuno che si trova in uno stato focaliz-
zato. Hippolyte Bernheim (1840 – 1919), padre dell’Ip-
nosi del XX secolo, è noto per aver detto: “È la sugge-
stione che governa l’ipnotismo” (Bernheim, 1889). Egli
credeva che l’ipnosi fosse sostanzialmente un processo
basato sulla suggestione. È una supposizione utile, seb-
bene difficile da affrontare scientificamente.
Nonostante la trance sia certamente stata usata per
scopi curativi e come supporto alla creatività per mi-

Edizioni Dialogika 11
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

gliaia di anni, in realtà riconduciamo il concetto di


trance, intesa come ipnosi, al lavoro del medico au-
striaco Franz Anton Mesmer (1734 – 1815). Mesmer
elaborò una teoria e un modo per curare le persone che
aiutò molti a guarire. Le sue idee erano basate quasi
interamente su ipotesi non corroborate e su una scien-
za erronea, ma comunque portarono verso teorie più
accurate sull’ipnosi nel secolo successivo.
Mesmer credeva che fra tutti i campi già noti alla
scienza dell’epoca ne esistesse un altro, che poteva es-
sere chiamato “campo animato”, “fluido” o “forza vita-
le”. Egli definiva la buona salute come
Lo stato di trance il libero scorrere di questo campo o
è stato usato per fluido attraverso migliaia di canali nel
scopi curativi e
come supporto
nostro corpo. Le malattie risultava-
alla creatività per no da un’ostruzione al libero fluire di
migliaia di anni questi canali. Eliminare questi osta-
coli e ripristinare il flusso riportava
allo stato di salute. Quando la natura non riusciva a
farlo spontaneamente, il contatto con un conduttore
di “magnetismo animale” era un rimedio necessario
e sufficiente. In altre parole, Mesmer credeva di esse-
re un conduttore di magnetismo animale e che questo
potesse influenzare lo scorrere della forza vitale in for-
ma di fluido. Mesmer mirava ad aiutare gli sforzi che
la Natura compiva per guarire. Trattava i pazienti sia
individualmente che in gruppo. Individualmente, egli
sedeva di fronte al paziente con le ginocchia che tocca-

12 www.dialogika.it
CAPITOLO 2

vano quelle dell’altra persona, stringendo i pollici del


paziente nelle proprie mani e guardandolo fisso negli
occhi. Mesmer faceva passaggi con le mani, spostan-
dole dalle spalle lungo le braccia del paziente. Prima
di lui, era pratica comune farlo con dei magneti. Molti
pazienti provavano sensazioni particolari o avevano
convulsioni, considerate delle crisi che avrebbero spia-
nato la strada alla cura (Pattie, 1994).
Nel XIX secolo, l’idea che ci fosse un fluido o un’in-
fluenza invisibile che passava dall’ipnotista al sogget-
to crollò e l’ipnosi iniziò infine a essere considerata da
molti come qualcosa di cui il soggetto è responsabile o,
più correttamente, qualcosa di cui il soggetto è capace,
una volta date le giuste istruzioni. Questo portò qual-
cuno a concludere che tutta l’ipnosi fosse autoipnosi.
Più recentemente, l’ipnosi ha iniziato a essere vista da
molti come una peculiarità della relazione sociale tra
l’ipnotista e il soggetto – l’ipnotista e il soggetto che
recitano le loro parti come credono di dover fare. In
altre parole, si tratta di social compliance3 o un gioco
di ruoli.
Il dibattito si è protratto per decenni e probabil-
mente continuerà in futuro. Per i nostri scopi daremo
un’occhiata alle definizioni dei più importanti ipnoti-
sti mai esistiti, James Braid, Milton Erickson e Dave

3 Con “social compliance” si intende l’atto di conformarsi alle


richieste sociali.

Edizioni Dialogika 13
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

Elman.
James Braid (1795 – 1860) portò a un mutamento di
paradigma rispetto ai seguaci di Mesmer del XVIII e
del primo XIX secolo. Braid era un medico e, dopo aver
assistito a una dimostrazione di mesmerismo, credette
di aver capito perché le persone entrassero in questo
stato particolare, che secondo lui non aveva niente a
che fare con un fluido magnetico invisibile. Suggerì
una base fisiologica per l’ipnosi. Generalmente si ritie-
ne che la sua visione perspicace ma inesatta fosse che lo
stato di mesmerizzazione (ipnosi) fosse causato dall’af-
faticamento del nervo ottico (per via della fissazione
oculare) – da qui l’associazione col fissare un orologio
che oscilla o, nel suo caso, un portasigarette d’argento.
Sembra però che non avesse capito che fossero proprio
le sue suggestioni verbali ai soggetti, relative al fatto
che i loro occhi si sarebbero stancati, ad avere un effet-
to. Nei suoi scritti successivi, pur non abbandonando
del tutto l’idea della fissazione oculare, sembra spo-
stare l’enfasi sul fatto che non è solo lo sguardo che si
fissa, ma anche l’occhio della mente. In altre parole,
la mente, quando viene ipnotizzata, si blocca attorno
a una singola idea: “La vera origine ed essenza della
condizione ipnotica sta nell’induzione di un’abitudi-
ne all’astrazione o alla concentrazione mentale, in cui,
come nel sonno a occhi aperti o nell’astrazione spon-
tanea, i poteri della mente sono tanto occupati da una
singola idea o flusso di pensiero da rendere, in quel

14 www.dialogika.it
CAPITOLO 2

momento, l’individuo incosciente o indifferentemente


cosciente verso tutte le altre idee, impressioni o flussi
di pensiero” (Braid, 1852).
Notate che Braid dice che l’ipnosi rende l’individuo
incosciente o indifferentemente cosciente verso tutte
le altre idee. È importante. Da ipnotizzati, si possono
comunque avere esperienze su cui riflettere mentre ac-
cadono e di cui si può essere pienamente coscienti. Per
esempio, se siete stati ipnotizzati e portati a credere di
non poter spostare la mano dalla faccia perché è incol-
lata, potete comunque riflettere sul fatto che è incollata
e persino chiedervi perché sia incollata. Tuttavia l’uni-
ca realtà per voi è che la mano è incollata. Se siete stati
ipnotizzati e indotti a credere che i tappi delle bottiglie
di birra siano monete, anche quando verrà sottolineato
che sono tappi di bottiglia, voi saprete senza ombra di
dubbio che non sono tappi di bottiglia, ma monete e le
accetterete come tali. Siete indifferenti a tutte le idee
tranne a quella su cui la vostra mente si è fissata come
realtà. L’ipnotista guida la percezione della realtà del
soggetto fissando la sua mente su determinate idee.
Dal tempo di Braid fino al XX secolo, l’ipnosi era
tipicamente indotta con un approccio diretto e auto-
ritario. Nel XX secolo Milton Erickson (1901 – 1980)
determinò una rivoluzione nella modalità di indurre
l’ipnosi, elaborando un approccio permissivo e indi-
retto divenuto poi molto popolare tra gli ipnoterapeuti
del XXI secolo. Alla fine della sua carriera, sembrava

Edizioni Dialogika 15
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

semplicemente che conversasse con i suoi pazienti, che


andavano in trance senza che la parola “ipnosi” fosse
mai menzionata. Ovviamente Erickson sapeva esatta-
mente ciò che stava dicendo, ciò che stava facendo e
perché questo causasse l’ipnosi. Le sue intuizioni sul
cambiamento personale hanno rivoluzionato la tera-
pia moderna. Vi consiglio di leggere le sue opere: sco-
prirete molti incredibili modi per usare l’ipnosi. Fece
esperimenti con l’ipnosi praticamente ogni giorno dal
1920 al 1980. Ottenne risultati significativi. Poiché il
suo approccio permissivo è così conosciuto, si sotto-
valuta spesso il fatto che Erickson fosse anche un ma-
estro dell’induzione ipnotica rapida e improvvisata e
che la usasse altrettanto volentieri del più elaborato ap-
proccio segreto o indiretto. Pare che usasse l’induzio-
ne con la stretta di mano così spesso che, alla fine della
sua carriera, nessuno volesse più stringergli la mano.
Molte delle sue affermazioni sono state citate in qualità
di sua definizione d’ipnosi – varrebbe la pena leggerle
tutte. Questa è solo una delle tante: “Uno stato speciale
di consapevolezza caratterizzato dalla ricettività verso
le idee” (Erickson, 1987).
Possiamo notare alcune cose in questa breve defini-
zione. Essa sottolinea il fatto che la mente diventa ri-
cettiva alle idee che l’ipnotista presenta. Ciò può essere
interpretato nel senso di una persona che diventa più
suggestionabile o più aperta alle idee che le vengono
presentate sotto ipnosi. È molto interessante anche no-

16 www.dialogika.it
CAPITOLO 2

tare l’enfasi che Erickson pone sulla “consapevolezza”,


piuttosto che sull’essere non coscienti, disattenti o in-
consapevoli. È in linea con la sua convinzione secondo
la quale l’ipnosi ci permette di affrontare il demone più
grande in tutti noi, la mente subconscia, o quello che
lui chiamò la mente inconscia. Da ipnotizzati, l’incon-
scio sembra assumere più responsabilità o uscire allo
scoperto. Esso regola tutti i nostri processi corporei,
conserva e gestisce i nostri ricordi, gli
apprendimenti derivati da ogni tipo di L’ipnosi ci
esperienza, oltre agli schemi e i modelli permette di
mentali che ci permettono di funziona- affrontare il
demone più
re. Questa parte della mente è intuiti- grande in
va. Può richiamare il vostro potenziale tutti noi
e modificare all’istante il vostro modo
di pensare, sentire e rispondere. Al contrario, la men-
te cosciente è limitata. Nel suo approccio alla riso-
luzione dei problemi è logica e lineare. È qui e ora.
A Erickson non interessava dialogare con la mente
conscia, e non dovrebbe interessare nemmeno a voi
quando state ipnotizzando qualcuno. Mirate a comu-
nicare direttamente con l’inconscio.
Considerate, infine, una delle definizioni più famo-
se e citate di un moderno innovatore e forse l’ipnoti-
sta più influente di tutti i tempi, Dave Elman (1900 –
1967): “L’ipnosi è uno stato della mente in cui viene
bypassata la facoltà critica dell’essere umano e viene
instaurato il pensiero selettivo” (Elman, 1964).

Edizioni Dialogika 17
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

Elman si riferisce a uno stato in cui viene bypassata


la facoltà critica dell’essere umano. Quindi, che cos’è la
facoltà critica? Non sembra essere correlata a nessuna
parte fisica del cervello o a processi neurologici. È più
concettuale – immaginatela come un filtro tra la men-
te conscia e quella inconscia. Potete pensarla come la
capacità di giudicare. Essa possiede determinate carat-
teristiche. È razionale, logica, limitata e caratterizzata
dal pensiero induttivo – procede da certi fatti verso la
conclusione logica.
La facoltà critica è la parte di voi che pensa di sapere
cosa sia la realtà. Pensa di saper distinguere il caldo dal
freddo. Pensa di sapere che una scopa non è la persona
di cui siete innamorati. Pensa che pungersi il braccio
con uno spillo farà male. Pensa che, se solo lo volete,
potete sollevare i piedi da terra. Pensa di conoscere il
vostro nome.
Bypassare la facoltà critica non costituisce l’ipnosi,
ma ne costituisce, con le parole di Elman, “il primo
passo”.
Quando la facoltà critica viene bypassata, il vostro
senso del giudizio, il vostro ragionamento induttivo e
le vostre facoltà logiche rimangono in sospeso o sono
distratte. Quanto distratte o per quanto a lungo ri-
mangano in sospeso, dipende dall’atteggiamento del
soggetto e dall’abilità dell’ipnotista. Quando l’atteg-
giamento e l’abilità conducono entrambi verso l’ipnosi,
la mente inconscia del soggetto assume il predominio

18 www.dialogika.it
CAPITOLO 2

e, con un’ulteriore istruzione da parte dell’ipnotista, si


può instaurare rapidamente il pensiero selettivo. Se-
condo Elman, il pensiero selettivo è qualunque cosa a
cui credete senza riserve.
Per “mente inconscia” intendo tutto ciò che non è
la mente critica cosciente – tutti i vo-
stri ricordi, ogni apprendimento, ri- Ipnotizzare
qualcuno porta
sorsa, schema e modello. Per “pensiero la persona
selettivo” intendo un tipo di pensiero ad accettare
in cui il ragionamento induttivo viene ciecamente idee,
sospeso e la mente si fissa su un’idea. suggestioni e
istruzioni date
Quando avviene questo, l’inconscio dall’Ipnotista
del soggetto dà ascolto acriticamente
alle suggestioni dell’Ipnotista, che verranno messe in
pratica in modo ugualmente acritico.
Non significa, tuttavia, che l’inconscio non possa ri-
fiutarsi di seguire le vostre istruzioni, né significa che
la facoltà critica continuerà a essere bypassata, dato
che essa può sempre tornare in gioco. A ogni modo, in
quanto Ipnotisti dovrete comprendere e avere chiaro
in mente che, a tutti gli effetti, ipnotizzare qualcuno
porta la persona ad accettare ciecamente idee, sugge-
stioni e istruzioni date dall’Ipnotista.
Si può bypassare la facoltà critica piuttosto na-
turalmente, in molti modi diversi e senza ricorrere
all’ipnosi. Essere confusi, essere sotto shock, provare
forti emozioni o un sovraccarico d’informazioni, es-
sere ubriachi o essere sballati, ridere, giocare o esibir-

Edizioni Dialogika 19
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

si, sono tutte situazioni comuni in cui il giudizio e la


logica possono essere sospesi temporaneamente. È il
momento in cui ci troviamo nella situazione del “coni-
glio abbagliato dai fari”: ciò che segue è generalmente
guidato dalla nostra mente inconscia, istintiva e auto-
matica. L’Ipnotista può creare dei momenti del genere
artificialmente e utilizzarne i risultati per instaurare il
pensiero selettivo. Le tecniche illustrate nel capitolo tre
vi mostreranno come fare.
È utile notare che in nessuna di queste definizioni
si nomina mai il sonno o il rilassamento. La ragione
è che l’ipnosi non è sonno e non richiede neanche un
pizzico di rilassamento. Ciò che si sottolinea è che, sot-
to ipnosi, l’attenzione del soggetto si restringe e si fissa
su determinate idee o su una singola idea. Gli stimoli
ambientali più ampi vengono ignorati.
Di recente, Joe Griffin e Ivan Tyrrell, pionieri del-
lo Human Givens, hanno proposto una nuova teoria
sull’ipnosi e sulla mente in stato di trance (Griffin e
Tyrrell, 2003). Griffin e Tyrrell sostengono che l’ipnosi
sia il risultato dell’accesso allo stato REM. Nello stato
REM entriamo in contatto con l’immaginazione, quel-
lo che Griffin e Tyrrell chiamano “generatore di real-
tà”, responsabile dei nostri sogni. Una delle funzioni
del sogno è quella di scaricare la tensione emotiva non
risolta. In altre parole, ci permette di completare l’ela-
borazione emotiva del giorno attraverso connessioni e
immagini metaforiche nel sogno. Un’altra sua funzione

20 www.dialogika.it
CAPITOLO 2

chiave è quella di aggiornare i nostri modelli istintivi o


le reazioni comportamentali ed emotive. Ciò significa
che lo stato di apprendimento è anche uno stato REM.
Ogni volta che ci attiviamo senza sforzo cosciente, ci
affidiamo a un processo di corrispondenza di schema,
ritornando a una risposta o a un com-
portamento precedentemente appresi Quando
ipnotizziamo
durante lo stato REM. Perciò, quando qualcuno stiamo
agiamo per istinto, in realtà lo stiamo attivando lo
facendo secondo una suggestione post- stesso processo
ipnotica. Allo stesso modo, quando un che il cervello
attiva durante il
soggetto ipnotizzato agisce secondo sogno
una suggestione post-ipnotica datagli
dall’ipnotista, egli metterà in opera tale suggestione
con la stessa efficacia, immediatezza e istintività con
cui attiva gli altri comportamenti inconsci.
Quindi, quando ipnotizziamo qualcuno, stiamo
semplicemente innescando lo stesso processo che il
cervello attiva durante il sogno, incluso il generatore
di realtà – è questo che rende l’ipnosi così efficace.
In quanto L’Ipnotista è utile per i vostri scopi tenere
a mente queste definizioni. Riguardatele alla luce del-
le vostre esperienze. Leggete le opere di coloro che le
hanno coniate. Non c’è, comunque, alcun bisogno di
scervellarsi troppo su cosa sia esattamente l’ipnosi o
perché avvenga. Non c’è ragione di preoccuparsi se la
“facoltà critica” sia qualcosa di fisicamente individua-
bile o meno. Ha ancora meno senso tentare di dimo-

Edizioni Dialogika 21
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

strare che l’ipnosi è reale.


La mente esiste come modello, l’ipnosi esiste come
fenomeno. Dobbiamo utilizzare un modello concet-
tuale per descrivere come funziona. L’ipnosi magari
non avrà la concretezza di un mattone, ma questo per
voi non deve avere importanza. Il fatto è che potete
abbracciare una qualsiasi delle opinioni dominanti
sull’ipnosi e rimanere lo stesso un buon ipnotista.
Per i vostri scopi pratici, in veste de L’Ipnotista, ve-
detela così: l’ipnosi è l’arte di presentare idee diretta-
mente alla mente inconscia ricettiva.
Capite che, in quanto L’Ipnotista, state presentando
idee e dando istruzioni, e lo state facendo alla mente
inconscia del soggetto, ricettiva alle idee e alle istru-
zioni che presentate. Dovete essere convinti, desiderare
fermamente e aspettarvi niente di meno del fatto che la
mente le interpreti e le metta in opera con una sincera
risposta inconscia.

2.1 Essere L’Ipnotista

Per essere un grande ipnotista, è di fondamentale


importanza che diventiate L’Ipnotista. Non un ipno-
tista. Non qualcuno che sa qualcosa sull’ipnosi, ma
L’Ipnotista. Dovete esprimere assoluta fiducia in voi
stessi, coerenza e competenza nelle vostre capacità, co-
noscenze e abilità. All’inizio serve un bel po’ di faccia
tosta. Fingete di padroneggiare le tecniche. Dovete cre-

22 www.dialogika.it
CAPITOLO 2

dere di essere i migliori, di avere un talento naturale e


comportarvi come se fosse così.
Dovete essere convinti che il vostro soggetto sia un
soggetto ipnotico eccezionale. Dovete volere e aspet-
tarvi che entri in ipnosi e che faccia quello che gli dite
di fare. Si dice spesso che gli amici più cari e i familiari
siano i peggiori soggetti perché non riescono ad accet-
tarvi come L’Ipnotista.
A volte fanno più fatica ad accettare una realtà del
genere piuttosto che le persone che non vi conosco-
no così bene. Non agitatevi, provate semplicemente a
ipnotizzare chiunque vi sopporti, compresi gli amici
stretti e i familiari. Un membro della vostra famiglia o
un amico potrebbero essere dei soggetti fantastici e voi
avrete così la vostra personale scimmietta ammaestra-
ta per tutta la vita.

2.2 Preparare gli strumenti

Una volta deciso di ipnotizzare qualcuno, o se qual-


cuno vi chiede di ipnotizzarlo, ci sono cinque cose utili
da fare:

● Eliminare la paura
● Eliminare le convinzioni sbagliate
● Aumentare le aspettative
● Accendere l’immaginazione
● Prendere il controllo

Edizioni Dialogika 23
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

Quando un ipnotista da palcoscenico è all’opera, se


sa fare bene il suo lavoro, già con la promozione dello
show avrà acceso l’immaginazione del pubblico e cre-
ato forti aspettative su quello che sta
Il pubblico deve per accadere. Durante il monologo di
sapere con
certezza chi ha il
apertura, un ipnotista passa di solito
controllo alcuni minuti a spiegare i motivi per
cui tutti possono sentirsi al sicuro nel-
le mani di un esperto e che hanno ragione di essere
emozionati e di divertirsi. Il pubblico deve sapere con
certezza chi ha il controllo.
Nello studio terapeutico, ci si aiuta grazie alla pub-
blicità, ai certificati esposti e sottolineando il fatto che
il soggetto rimane in controllo di sé e consapevole di
tutto.
Nell’ipnosi improvvisata, la preparazione deve esse-
re completata più velocemente – spesso in poche frasi,
spesso in pochi secondi.
L’approccio più semplice è quello di ignorare quanto
detto sopra e prendere il controllo. Ciò significa ipno-
tizzare rapidamente il soggetto nel giro di pochi secon-
di, prima che abbia il tempo di spaventarsi. Potete riu-
scirci grazie a un’induzione rapida, come l’Induzione
Istantanea, la Jacquin Power Induction, o l’Induzione
con la Stretta di Mano illustrate nel quarto capitolo.
Anche utilizzando un altro metodo, alcune semplici
parole vi saranno comunque d’aiuto.
È inutile perdersi in una spiegazione di trenta minu-

24 www.dialogika.it
CAPITOLO 2

ti su cosa sia l’ipnosi. Poche frasi andranno bene. È il


vostro elevator pitch, ovvero ciò che direste a Bill Gates
o Richard Branson se vi trovaste con loro in ascensore,
con solo pochi secondi per vendere la vostra idea (Sou-
thon e West, 2002).
Con l’ipnosi, vendete l’idea di essere in grado di ip-
notizzare, che il vostro soggetto può essere ipnotizzato
e che non c’è ragione di preoccuparsi, dato che sarete
voi a prendervi cura di lui. Perciò ditegli che siete un
ipnotista: il soggetto si chiederà subito se può essere
ipnotizzato o se lo state già ipnotizzando.
La paura dell’ipnosi assume forme diverse. Per pri-
ma cosa il soggetto può aver paura dell’ignoto: fategli
capire che l’ipnosi è semplicemente un bellissimo stato
mentale. Fategli sapere che non si tratta di sonno e che
sarà sempre in grado di sentirvi. Potrebbe aver paura
di rivelare alcune informazioni segrete
che lo potrebbero mettere in imbaraz- Perché il soggetto
zo o rovinare. Assicurategli che non non abbia paura,
accadrà. Potrebbe temere di rimanere fategli capire che
l’ipnosi è uno
bloccato in uno stato di trance e non stato mentale
essere più lo stesso. Assicurategli che bellissimo
non può rimanere bloccato in trance e
ditegli che sarà un’esperienza piacevole. Fategli sapere
che troverà tutto interessante e che imparerà qualcosa
su di sé. Potrebbe aver paura di voi – non è l’ideale, sal-
vo che non sia spaventato dall’idea che lo ipnotizzerete
in un attimo.

Edizioni Dialogika 25
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

Prendere il controllo non vuol dire essere prepotenti


o aggressivi, ma richiede comunque che diveniate la
parte dominante. Potete riuscirci chiedendo al sogget-
to di fare qualcosa:

«Puoi spostare la sedia un pochino? Ora puoi mette-


re i piedi a terra, appoggiare comodamente le mani sulle
gambe e guardarmi?»

Se il soggetto è in piedi, correggete la sua posizione


e chiedetegli di unire i piedi.
Tutto questo serve a dimostrare chi ha il controllo e
vi dà la possibilità di capire quanto sia bravo il sogget-
to a seguire le istruzioni. Alcune delle induzioni e dei
Set Piece di questo libro si eseguono meglio se il sog-
getto si trova inizialmente in una posizione fisica e in
uno stato mentale particolari, perciò avvantaggiatevi
facendo un po’ i bulli.
Tutto ciò che chiedete di fare al soggetto, per quanto
l’istruzione o la richiesta possa sembrare piccola, deve
essere compiuto con uno scopo in mente – portare
il soggetto a fare ciò che volete che faccia. Ricordate
che lui probabilmente non sa come funziona l’ipnosi.
Quindi dategli la tranquillità di sapere chi ha il con-
trollo della situazione. Non appena dite a qualcuno che
siete un ipnotista, subito comincia ad accendersi la sua
aspettativa sul fatto di poter essere ipnotizzato e la sua
immaginazione su cosa potrebbe accadere. Dovreste

26 www.dialogika.it
CAPITOLO 2

sfruttare la situazione a vostro vantaggio.


Liberatevi di tutte le paure di riuscire o meno a ip-
notizzare il soggetto o di apparire stupidi se non vi riu-
scite. Eliminate le vostre idee errate sul tipo di sogget-
to che potrebbe o non potrebbe essere. Guidate questi
processi cercando di essere davvero fantasiosi, vivaci
ed entusiasti del vostro soggetto. Fate in modo che re-
sti affascinato da voi, dal processo d’ipnosi e dall’idea
di essere ipnotizzato.

2.3 Come capire se una persona è ipnotizzata

Se vi limitate a dare al vostro soggetto delle sugge-


stioni di rilassamento, sarà molto probabile, allora, che
nessuno dei due poi possa capire se egli è effettivamen-
te ipnotizzato o no. Infatti, se in seguito glielo chiedete,
probabilmente vi dirà di essersi sentito solo rilassato,
ma che non crede di essere stato ipnotizzato. Questo
può andare bene se il vostro obiettivo comune è inse-
gnargli a rilassarsi. Spero, però, che miriate a qualcosa
di più. Anche se date suggestioni capaci di tirar fuori
dal soggetto ogni tipo di fenomeno ipnotico, con molta
probabilità egli continuerà a dire di non essere stato
ipnotizzato. Ricordate bene, il vostro soggetto metterà
in pratica le vostre suggestioni inconsciamente. Quin-
di, per quanto lo riguarda, il soggetto si sente perfet-
tamente normale sotto ogni aspetto. Quindi non ha
senso contare su di lui per avere una conferma che sia

Edizioni Dialogika 27
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

ipnotizzato o meno.
Allora, come si può capire se qualcuno è ipnotiz-
zato? Il modo di gran lunga più semplice consiste nel
comunicare una suggestione al soggetto e vedere se la
segue. Subito e alla lettera sarebbe grandioso. In altri
termini, mettete alla prova il vostro lavoro. Se il sog-
getto sembra reagire, allora dategli
Il modo più un’altra suggestione, e così via. È utile
semplice per
capire se
anche sviluppare un “occhio” capace
qualcuno è di cogliere i segni dell’ipnosi, in modo
ipnotizzato è che possiate capire se una persona è
comunicargli ipnotizzata ancora prima di darle del-
una suggestione
e vedere se la le suggestioni che richiedano risposte
segue fisiche ed emotive evidenti. Qualcuno
potrebbe essere ipnotizzato e non mo-
strare nessuno dei seguenti segni, ma molti altri invece
lo faranno, quindi state attenti. Sono molto utili se vo-
lete selezionare uno o due partecipanti da un gruppo,
poiché potrete subito intuire chi sono i soggetti miglio-
ri. Questi sono i segnali da cercare:

● Palpebre che tremano e sbattono – è lo stesso movi-


mento REM degli occhi che si osserva in qualcuno
che dorme. Spesso è molto pronunciato nel soggetto
ipnotizzato e dovrebbe essere stimolato, dato che poi
potrete suggerire che si intensificherà, cosa che av-
verrà.
● Aumento della temperatura – un cambiamento nel

28 www.dialogika.it
CAPITOLO 2

flusso sanguigno è facilmente visibile in alcune per-


sone, a seconda della tonalità della pelle. È un segnale
utile che indica che il loro stato è cambiato.
● Occhi che ruotano all’indietro – anche se non lo
notate quando accade, potreste comunque vedere il
bianco degli occhi quando le palpebre tremano. Al-
cune induzioni iniziano con gli occhi ruotati all’in-
dietro. In questa posizione è molto difficile per il sog-
getto aprire gli occhi.
● Cambiamento nel ritmo respiratorio – a volte accele-
ra, ma più spesso si fa più profondo e regolare, simile
a quello di qualcuno che dorme tranquillamente.
● Aumento della lacrimazione – più umidità dentro e
attorno agli occhi. Se sono aperti possono apparire
vitrei.
● Testa pesante – con un leggero incoraggiamento, ad
esempio spingendo dolcemente la testa in avanti, il
collo del soggetto si rilassa e diventa molto difficile
alzare la testa.

Oltre a cercare la presenza di questi segnali per ca-


pire se il soggetto è ipnotizzato, è utile sfruttarli anche
per intensificare la trance. Si possono usare induzio-
ni che creano artificialmente uno dei segni dell’ipnosi
come metodo utilizzato per ipnotizzare. Potreste ipno-
tizzare qualcuno facendolo inspirare, mentre voi con-
tate fino a 7, e facendolo espirare, mentre contate fino
a 11, impiegando il loro conteggio o il ritmo del loro

Edizioni Dialogika 29
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

respiro come centro dell’attenzione. Potreste spingere


in avanti la testa del soggetto mentre dite: “Dormi”.
Potreste prendere un punto all’interno della sua testa
come punto focale di un’induzione di fissazione, con
gli occhi chiusi e ruotati all’indietro.
Potete anche collegare uno di questi segni con lo
sviluppo di un altro fenomeno ipnotico o con l’acce-
lerazione dei fenomeni ipnotici. Se ad esempio nota-
te che il soggetto sta esibendo pronunciati movimenti
REM, potete renderlo consapevole di ciò e creare un
collegamento tra il fenomeno e quello che volete che
accada dopo.

«Mentre i tuoi occhi tremano, la tua mano sta diven-


tando sempre più leggera, leggera, e si solleva.»

Molti di questi segni rimarranno al di fuori della


consapevolezza cosciente del soggetto fino a quan-
do non avrete richiamato la sua attenzione su di essi.
Quindi, se li notate, potete suggerire che stanno per
verificarsi. Suggerite, ad esempio, che il soggetto co-
mincerà a sentire caldo, o che i suoi occhi comince-
ranno a tremolare. Quando noterà che tali fenomeni
stanno avendo luogo, il soggetto li attribuirà all’in-
fluenza dell’Ipnotista e i fenomeni si intensificheran-
no. Questo accade, probabilmente, perché il soggetto
inizia ad autosuggestionarsi: “Ho sempre più caldo,
sembro sempre più accaldato, come fa a sapere che ho

30 www.dialogika.it
CAPITOLO 2

sempre più caldo?” oppure “I miei occhi tremolano.


Non posso fermarli. Devo essere ipnotizzato”. Questo
panico inconscio crea un feedback continuo spinto dal
suo stesso dialogo interno. Incoraggiate i segnali natu-
rali di ogni fenomeno ipnotico. Sfruttateli. Sviluppate
un occhio che sappia identificarli. Se vi trovate davanti
un gruppo di persone e state cercando tra di loro qual-
cuno con cui lavorare, scegliete coloro che mostrano
segni di ipnosi e quelli che appaiono più affascinati ed
entusiasti.

2.4 I fenomeni ipnotici

Una volta che avrete ipnotizzato il vostro soggetto,

Edizioni Dialogika 31
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

esistono diversi fenomeni di cui può fare esperienza.


Questi sono:

● Catalessia: perdita del controllo cosciente dell’abili-


tà di muovere parti del corpo; mancanza di reazione
agli stimoli esterni e rigidità muscolare.
● Movimenti ideomotori: movimenti inconsci, come
annuire, dita che si contraggono e gambe che trema-
no.
● Amnesia: incapacità di richiamare informazioni o
perdita di memoria.
● Allucinazioni di tutti i sensi: avvertire qualcosa che
non c’è, o non percepire qualcosa che c’è.
● Dissociazione: separazione di mente e corpo.
● Ipermnesia: memoria potenziata.
● Regressione: ritorno a schemi di comportamento e
memoria precedenti o infantili.
● Rivivificazione: richiamare e rivivere un evento del
passato.
● Analgesia: perdita sensoriale parziale.
● Anestesia: perdita sensoriale totale.
● Distorsione temporale: contrazione ed espansione
nella percezione del tempo.

La catalessia è uno dei principali esempi di feno-


meno ipnotico, ben documentata e impiegata in molti
modi – un classico in questo campo. Descritta per la
prima volta da Charcot nel 1882, è uno strumento ip-

32 www.dialogika.it
CAPITOLO 2

notico utile e versatile (Charcot, 1882). Se avete messo


qualcuno in trance e provate a sollevare il suo braccio,
scoprirete probabilmente che è catalettico e rimarrà a
fluttuare a mezz’aria – rimarrà dove lo avete messo in-
vece di cadere come vi aspettereste. È combinata spes-
so con induzioni di ipnosi a sorpresa o
improvvisate ed è quindi spettacolare. La catalessia è
Molte delle induzioni in questo libro un segno utile per
capire che siete
incoraggiano la catalessia. Il segreto riusciti a indurre
sta nell’essere capaci di bloccare l’at- la trance
tenzione di qualcuno in modo tale o
abbastanza a lungo da fargli dimenticare quel braccio
o quella mano. Il soggetto dimentica il modo in cui
li percepisce normalmente e può iniziare ad autosug-
gestionarsi. È quanto meno un segno utile che avete
indotto la trance e un elemento utile per convincere
il soggetto che qualcosa è avvenuto. Oltre a questo, la
catalessia può essere sfruttata per passare ad altri feno-
meni ipnotici più avanzati e usata per incoraggiare la
comunicazione ideomotoria direttamente con la men-
te inconscia e con il corpo, senza bisogno di risposte
verbali.
La catalessia è una condizione fisiologica in cui sus-
siste una tensione equilibrata tra i muscoli agonisti e
antagonisti. In breve significa che una parte del cor-
po rimane in una certa posizione. I muscoli usati per
muovere una certa parte del corpo hanno solitamente
un muscolo “opposto” che permette di tornare alla po-

Edizioni Dialogika 33
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

sizione di partenza. Prendiamo ad esempio il bicipite


e il tricipite del braccio. Quando questi muscoli si bi-
lanciano, la parte del corpo non si muove. Una cop-
pia di muscoli nel nostro corpo, che funziona sempre
in questo modo quando si è svegli, si trova nel collo e
mantiene la testa eretta.
Quando in ipnosi viene indotta la catalessia e la si
combina con i movimenti ideomotori per far alzare il
braccio a qualcuno, le sensazioni, le percezioni cineste-
siche e propriocettive sono piuttosto diverse da quel-
le che si provano alzando il braccio volontariamente.
Guardare il braccio di un soggetto che si alza in modo
catalettico è un po’ come vedere il movimento di un
posseduto in un film horror – come se un argano lo
sollevasse. “Malleabilità” è un ottimo termine per de-
scrivere questa sensazione, molto noto in psichiatria
per descrivere la catatonia (Overdurf, 1994). Questa è
un’altra cosa che potete portare all’attenzione del sog-
getto.

«Puoi notare il tuo braccio che si solleva e che si sta


muovendo in modo automatico e meccanico. Questo per-
ché è il tuo inconscio che solleva il braccio. Ciò permette
alla tua mente cosciente di sollevarlo con un movimento
fluido, ma il tuo inconscio la muove a scatti, quasi per
riflesso.»

“Catatonia” è un termine per i pazienti schizofre-

34 www.dialogika.it
CAPITOLO 2

nici che vivono in un perenne stato di catalessia – po-


tete posizionarli come vi pare e loro rimangono nella
posizione in cui li lasciate. Anni fa ho visto un artista
di strada mimare questa condizione. Stava in piedi su
una scatola su cui c’era scritto “Muovetemi”. Lascian-
do qualche moneta, i passanti potevano spostarlo nel-
la posizione che preferivano e in cui rimaneva fino a
che qualcun altro non arrivava e lo spostava. È molto
semplice provocare la catalessia nel vostro soggetto ip-
notizzato. Dovete capire che una mano appoggiata sul
bracciolo di una poltrona può essere catalettica: non
c’è bisogno che rimanga a mezz’aria, ma solo di essere
fuori dal controllo cosciente.
Nello studio terapeutico, la catalessia può essere
usata come una forma avanzata di segnalazione ideo-
motoria – in altre parole, sfruttare la catalessia e gli
altri movimenti successivi del corpo come linea di co-
municazione. Un braccio può sollevarsi più in alto per
dire “Sì”, magari un braccio per il “Sì” e l’altro per il
“No”.
Ernest Rossi usa la segnalazione ideomotoria per
comunicare con l’intelligenza inconscia profonda pre-
sente nel corpo del soggetto (Rossi e Cheek, 1988).
Ai fini dell’ipnosi improvvisata, diventate esperti
nel provocare la catalessia nei vostri soggetti. È utile
per molte cose, tra cui:

● Convincere – dimostrate che l’inconscio è attivo, ov-

Edizioni Dialogika 35
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

vero il soggetto è ipnotizzato.


● Indurre la trance – usatela come Set Piece o come in-
duzione stessa.
● Come routine – trasformate il soggetto in un appen-
diabiti o in una statua.
● Comunicare – segnali ideomotori.
● Leva – per saltare ad altri fenomeni ipnotici.

Con la catalessia, potete o indurre in primo luogo


la trance e suggerire poi la catalessia degli occhi, delle
mani, delle braccia o di tutto il corpo, oppure incor-
porare la catalessia come parte dell’induzione vera e
propria della trance. Tutti i metodi illustrati nel capi-
tolo tre che includono la catalessia possono essere usati
come induzione ipnotica piuttosto che semplicemente
come Set Piece4. Una volta che ha raggiunto la catales-
sia, il vostro soggetto è altamente suggestionabile.
Se avete reso impossibile per il vostro soggetto muo-
vere il braccio, incoraggiatelo a tentare di muoverlo.
Incoraggiatelo a provarci con tutte le sue forze. Ditegli
che può provarci, ma che il suo inconscio ha un po-
tere superiore e che lavora al posto suo. Realizzare di
essere più di quanto pensasse prima di incontrarvi è
un’esperienza unica e bellissima che rimarrà con lui
per sempre. Per lo meno avrà qualcosa da racconta-

4 Un Set Piece è una routine preliminare, elaborata per convin-


cere le persone dei vostri poteri ipnotici (NdT).

36 www.dialogika.it
CAPITOLO 2

re quando gli chiederanno cosa è successo quando è


andato dall’ipnotista. Per molti è un’esperienza scon-
volgente. Se il soggetto è davvero coin-
volto, incoraggiatelo ad aprire gli occhi Per il soggetto
e a osservare la parte del corpo che realizzare di
essere più
avete reso catalettica. Chiedetegli se di quanto
gli appartiene. Quando il soggetto ha pensasse prima
gli occhi aperti, una sfida come quel- di incontrarvi è
un’esperienza
la di muovere un braccio è ancora più che rimarrà con
potente. Molte persone potrebbero agi- lui per sempre
tarsi a questo punto: fategli chiudere gli
occhi, dite loro che potrebbero sentirsi strani, ma che
comunque si divertiranno, e cercate di andare ancora
più in profondità mentre li bombardate con ulteriori
istruzioni. La loro mente, a questo punto, è apertissima
e ricettiva.

Edizioni Dialogika 37
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

CAPITOLO 3
IL SET PIECE

Q uelle che seguono sono una serie di manipolazio-


ni fisiche e psicologiche – possono essere consi-
derate, una per una o tutte insieme, come il Set Piece.
Sono il primo gradino della scala ipnotica: dovreste
apprenderle bene e capirle. Le tecniche sono dei classici
dell’ipnosi, sebbene il loro valore venga spesso ignora-
to. Se vi ci siete già imbattuti, per favore, riguardatele.
Le tecniche descritte in questo capitolo sono tutte
molto conosciute, sono state usate dagli ipnotisti per
decenni e spesso ci si riferisce a loro come “test di
suggestionabilità” o esercizi di “ipno-
Il Set Piece si vigile” (McGill, 2010). Entrambe le
è un classico terminologie non rendono merito alle
dell’ipnosi,
sebbene il suo
tecniche. Possono essere usate facil-
valore venga mente sia con gruppi di persone, che
spesso ignorato individualmente. In genere, si usano
prima che abbia inizio l’induzione ip-
notica vera e propria. Ci sono molte buone ragioni per
cui L’Ipnotista dovrebbe essere in grado di eseguire un
Set Piece con sicurezza. Quindi, imparate bene queste
tecniche, comprendetene i principi e le applicazioni e
utilizzatele.

38 www.dialogika.it
CAPITOLO 3

● Il Set Piece è spesso considerato e usato come test per


capire quanto il soggetto sia reattivo alle suggestioni.
In altre parole, è una misura di quanto il soggetto è
bravo, disponibile e capace di essere ipnotizzato.
● Il Set Piece dà all’Ipnotista l’opportunità di osservare
il soggetto quando gli vengono date delle istruzioni,
di raccogliere informazioni e valutare quanto ade-
guato sia come soggetto.
● Cosa altrettanto importante, il Set Piece dà al sogget-
to l’opportunità di sperimentare il potere della sug-
gestione e dell’influenza dell’Ipnotista e la sua stessa
abilità nel cooperare. Se il soggetto fa esperienza di
qualcosa che considera fuori dall’ordinario, egli gua-
dagnerà fiducia sia nel talento dell’ipnotista che nella
propria capacità di essere ipnotizzato – si lascerà an-
dare e il processo lo affascinerà. Allo stesso modo,
l’ipnotista acquista fiducia nel soggetto.
● Il Set Piece infiamma l’immaginazione, focalizza
l’attenzione e crea l’aspettativa nel soggetto di essere
sul punto di venire ipnotizzato o di essere già ipno-
tizzato.
● Infine, il Set Piece può essere usato come induzione
d’ipnosi piuttosto che come semplice introduzione.
Questa è probabilmente la sua applicazione più po-
tente e sottovalutata.

Alcuni ipnotisti non utilizzano queste tecniche. Una


prima ragione è che se il soggetto non esegue quello

Edizioni Dialogika 39
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

che gli viene chiesto, allora è più difficile ipnotizzarlo


– ciò è vero fino a un certo punto e solo se il Set Piece
viene presentato come “test”.
Poiché il vostro scopo ultimo è ipnotizzare il sog-
getto affinché accetti le vostre suggestioni, è importan-
te notare il prima possibile se sia ricettivo a semplici
suggestioni sin dall’inizio. Sicuramente, fallire un test
non aiuta, ma non è neanche la fine del mondo. Ciò
viene ignorato dal soggetto, a meno che l’ipnotista non
entri in agitazione. Molti supereranno gli esercizi fa-
cilmente e, nel caso in cui non ci riescano, potrebbe
essere saggio scegliere un altro soggetto, o adottare un
altro approccio completamente diverso. Non c’è af-
fatto bisogno di presentare questi Set Piece come test:
in questo modo non c’è pericolo di fallire. Basta sem-
plicemente dire: “Proviamo qualcosa” o “Lascia che ti
mostri qualcosa di interessante”, o chiamarli “esercizi
di concentrazione” e procedere.
Un’altra ragione per cui vengono sottovalutati, o
usati in modo limitato, è che, per molte delle tecniche,
ci sono alcune ragioni fisiologiche/meccaniche per le
quali funzionano – ci sono molte probabilità che il
soggetto riesca con successo – perciò alcuni ipnotisti
credono di essere disonesti a usarle, o semplicemente
non comprendono il loro valore e le respingono come
trucchetti. Ciò equivale a non capire. Limitatevi a usa-
re queste tecniche e ogni altro trucco necessario per
eccitare l’immaginazione.

40 www.dialogika.it
CAPITOLO 3

Eseguite il Set Piece con un tono brillante e otti-


mista, in maniera sicura e autorevole e tenete in ge-
nerale un ritmo sostenuto. Trovate il vostro modo di
fare personale e assicuratevi che il vostro atteggiamen-
to comunichi che avete fiducia in voi stessi, che siete
competenti e che contate di ipnotizzare il soggetto. È
importante, inoltre, che il vostro soggetto non veda il
Set Piece come qualcosa da provare a combattere o a
cui resistere. Allo stesso modo, non volete che finga.
Assicuratevi che lo capisca. Ad esempio, se state per
chiedergli di immaginare che le sue mani sono come
calamite, che si avvicinano e si toccano automatica-
mente, potete dire questo.

«Non voglio che tu le spinga l’una contro l’altra o che


provi a tenerle separate, voglio solo che ti concentri, im-
magina che le tue mani siano calamite e il tuo corpo ri-
sponderà di conseguenza.»

Se il soggetto segue le vostre istruzioni, si concentra


sulle idee che state presentando e usa davvero la sua
immaginazione, sarà molto probabile che riesca nel Set
Piece e che sia pronto per l’induzione ipnotica vera e
propria.

3.1 Le Dita Magnetiche

In questo esercizio farete unire gli indici del vostro

Edizioni Dialogika 41
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

soggetto come calamite.

«Ok, proviamo qualcosa. È un esercizio semplice per


accendere il tuo potere di concentrazione. Vorrei che al-
lungassi le mani davanti a te così.»

«Ora, per favore, intreccia le mani ben strette, con i


palmi uniti e i pollici incrociati.»

«Ora piega i gomiti come se stessi pregando disperata-

42 www.dialogika.it
CAPITOLO 3

mente. Prega pure se ti va, già che ci sei. Ora alza gli indi-
ci e tienili a una distanza di un paio di centimetri tra loro.
Osserva lo spazio tra quelle dita, non le mie, ma le tue, e
concentrati, perché tra un momento quelle dita si avvici-
neranno e si toccheranno, proprio come se fossero calami-
te, bene, cominciano a contrarsi, si avvicinano sempre di
più, e non appena si toccheranno, puoi chiudere gli occhi
e rilassarti.»

«Apri gli occhi. Bene, ciò mi dimostra che sai concen-


trarti.»

Il 99% delle persone riusciranno nel test – dovreste


cercare di portare il soggetto a unire le dita velocemen-
te, in un paio di secondi e comunque in non più di
venti secondi. Se non ci riesce in questo lasso di tempo,
fate qualcos’altro. La ragione per cui questo esercizio
riesce facilmente è che l’effetto delle dita che si muovo-
no senza sforzo cosciente dipende molto dalla fisiolo-

Edizioni Dialogika 43
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

gia delle mani. Provate a stringere le mani una contro


l’altra osservando le dita. Quando i tendini nelle altre
dita si contraggono, ciò fa sì che si contraggano anche
i tendini degli indici, che si toccano quasi automatica-
mente.
Il modo più comune per presentare questo esercizio
implica una dimostrazione e una spiegazione di cosa
sta per accadere e una richiesta di “stringere le mani
e tutte le dita tranne gli indici”. In
Questa spesso molti casi ve la caverete con questo
è la vostra prima approccio. Tuttavia, è piuttosto ov-
vera occasione di vio che sia in gioco un qualche prin-
fare qualcosa con
il vostro soggetto, cipio fisiologico. Perciò, per evitare
sfruttatela al di renderlo troppo palese, non par-
meglio late di stringere le mani. Usate solo
la suggestione: fate quello che avete
intenzione di fare e fate in modo che accada grazie ai
poteri della suggestione e dell’influenza. Siate L’Ipno-
tista: questa spesso è la vostra prima vera occasione di
fare qualcosa con il vostro soggetto, sfruttatela al me-
glio.
Avrete notato nello script qui sopra che nella prepa-
razione la tensione è posta nelle mani. È importante,
perché se le dita del soggetto sono intrecciate solo leg-
germente, saranno poche le probabilità che il test rie-
sca, perciò assicuratevi che segua le vostre istruzioni.
Se non lo ha fatto, ripetetele, dicendo in modo assolu-
tamente chiaro quello che volete che faccia.

44 www.dialogika.it
CAPITOLO 3

Date una dimostrazione con le vostre mani mentre


procedete con le istruzioni. Poi, una volta che le mani
sono in posizione, dovrebbero seguire un cambiamen-
to di ritmo e una suggestione diretta dall’Ipnotista su
ciò che sta per accadere:

«…poiché tra un attimo le tue dita si avvicineranno e


si toccheranno, proprio come se fossero delle potenti cala-
mite.»

A questo punto dovreste aumentare il ritmo e la for-


za delle vostre parole.
Quando usate questa tecnica e ogni altro esercizio
del Set Piece, anche se sapete di avere ottime proba-
bilità di successo, come L’Ipnotista ri-
manete nell’ordine di idee che siete voi Siate coerenti e
a fare accadere tutto. In questo modo convincenti nel
vostro approccio:
sarete coerenti e convincenti nel vostro le vostre parole e
approccio. Le vostre parole e azioni azioni creeranno
creeranno l’effetto. Sebbene sia facile l’effetto
sminuire queste tecniche come un gio-
co da ragazzi, vi sorprenderà scoprire quanto alcuni
soggetti reagiscano a questi test. Sarà comune vedere
occhi spalancati ed espressioni di sorpresa quando ac-
cade quello che avete detto che sarebbe accaduto.
Potrete passare subito a un test più impegnativo,
come le Mani Magnetiche o il Braccio Rigido, oppure
procedere immediatamente con un’induzione.

Edizioni Dialogika 45
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

3.2 Le Mani Magnetiche

In questo esercizio farete attrarre le mani del vostro


soggetto una contro l’altra come fossero calamite.

«Tra un attimo ti chiederò di concentrarti proprio come


hai fatto con le tue dita, ma questa volta voglio che usi
davvero la tua immaginazione, per questo tra un attimo
ti chiederò di chiudere gli occhi. Ti chiederò di stendere le
mani in avanti così, di chiudere gli occhi e di immagina-
re di avere due potenti calamite attaccate ai palmi delle
mani, che si attraggono tra loro. Quando si toccano, la
tua testa potrà cadere in avanti e ti rilasserai.»

«Ok, stendi le mani davanti a te; osserva lo spazio tra


le mani, fatti un’immagine mentale delle tue mani stese
lì davanti, ora chiudi gli occhi e immagina di avere due
potenti calamite attaccate ai palmi delle mani che si at-
traggono tra loro.»

46 www.dialogika.it
CAPITOLO 3

«Iniziano già a muoversi, immagina che la forza ma-


gnetica stia diventando più intensa, più sono vicine, più
diventa forte, proprio come quando da bambina giocavi
con le calamite e avvertivi la forza magnetica, che attra-
eva le mani tra loro. So che è difficile dire quando esatta-
mente si toccheranno, ma ti posso assicurare che si tocche-
ranno. Ora lascia cadere giù le mani quando la testa cade
in avanti sul petto e rilassati.»

Edizioni Dialogika 47
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

«Eccellente. Apri gli occhi ora. Hai un’immaginazione


potente.»

In questo esercizio, suggerisco che L’Ipnotista di-


mostri esattamente quello che deve fare il soggetto e
cosa accadrà prima di chiedere al soggetto di farlo.
Una volta che avete spiegato cosa sta per accadere e lo
avete mostrato mentre accade, è molto probabile che il
soggetto riesca nell’esercizio – e ancor di più se ha ese-
guito con successo l’esercizio delle Dita Magnetiche.
Le Mani Magnetiche seguono logicamente le Dita
Magnetiche, implicando di nuovo forze “magnetiche”
e parti del corpo che si muovono auto-
Date subito al maticamente – senza sforzo cosciente.
soggetto una Questo esercizio si basa, inoltre, sulla
ragione per dimostrazione da parte del soggetto
chiudere gli
occhi e fate poi di sapersi concentrare, poiché gli vie-
qualcosa di più ne chiesto di concentrarsi di nuovo e
interessante di usare l’immaginazione. L’esercizio
si può fare a occhi aperti. Tuttavia,
dicendo: “Questa volta voglio che usi davvero la tua
immaginazione, per questo tra un attimo ti chiederò
di chiudere gli occhi”, date al soggetto una ragione
per chiudere gli occhi e date a voi stessi l’opportunità
di osservarlo mentre risponde alle vostre suggestioni
con gli occhi chiusi, rendendo per lui più facile usa-
re l’immaginazione. A questo punto potete guardarlo
attentamente in cerca di un qualsiasi segno di ipnosi,

48 www.dialogika.it
CAPITOLO 3

specialmente i REM.
Un approccio tradizionale all’induzione ipnotica
consisteva nel suggerire che gli occhi sarebbero diven-
tati pesanti e si sarebbero chiusi. Va bene, anche se è
un po’ lento. È meglio se date al soggetto una ragione
per chiudere gli occhi e passate poi a fare qualcosa di
più interessante.
Le Mani Magnetiche sono un test più impegnativo
delle Dita Magnetiche per il potere di concentrazione e
immaginazione, perché dipende molto meno dai mec-
canismi corporei e c’è molta più enfasi sulla suggestio-
ne. Ovviamente un po’ di meccanica è ancora coin-
volta. Se stendete le braccia davanti a voi, stancandosi
cominceranno ad abbassarsi e a cadere da sole.
Tuttavia, proprio come con l’esercizio delle dita, è
importante che siate voi in quanto L’Ipnotista a farlo
accadere, che vogliate che accada e che contiate sul fat-
to che accada.
Pensate alle braccia del soggetto come alle vostre
braccia. Fanno quello che dite loro di fare. Prendete-
ne possesso come se fossero due cose completamente
staccate dal soggetto.
Quando le mani si toccheranno, avrete di nuovo
l’opportunità di collegare quello che il soggetto ha rea-
lizzato a qualcos’altro. Potrebbe essere semplicemente
un’opportunità per fargli sapere che si può rilassare o
che sta andando bene e che verrà ipnotizzato facilmen-
te. Oppure potrebbe accadere che non appena le mani

Edizioni Dialogika 49
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

si toccheranno, la testa cadrà in avanti e il soggetto ca-


drà in un sonno profondo. La scelta è vostra.

3.3 Il Braccio Rigido

In questo esercizio farete irrigidire il braccio del


soggetto in modo che non possa piegarlo.
Presento questo esercizio in due modi. Nel primo
approccio si comincia l’esercizio in uno stato di con-
versazione a occhi aperti, in modo molto simile alle
Dita Magnetiche e alle Mani Magnetiche. Nel secondo
approccio si procede dopo aver fatto chiudere gli occhi
al soggetto. Questo esercizio potrebbe seguire le Mani
Magnetiche – invece che far aprire gli occhi al sogget-
to, potete procedere direttamente al Braccio Rigido. A
volte lo uso dopo aver realizzato l’induzione ipnotica
vera e propria. In questo senso si tratta di una routine
anticipata.
Primo metodo – Per prima cosa dovete ottenere il
permesso di “prendere” il braccio del soggetto. Fate in
modo di avere sempre l’autorizzazione dei vostri sog-
getti se dovete toccarli. Stendete il braccio davanti a lui.

«Dammi il braccio. Stringi il pugno e metti i muscoli


in tensione.»

Colpite il pugno con il palmo della vostra mano e


date dei colpetti sui muscoli con la punta di un dito.

50 www.dialogika.it
CAPITOLO 3

Dite quanto segue:

«Ancora più tensione nell’avambraccio, nel tricipite, su


fino alla spalla. Immagina di avere una barra d’acciaio
che va dal polso su attraverso il gomito fino nella spalla, il
braccio è come una barra d’acciaio.»

«Ora il braccio si sta irrigidendo…rigido, rigido…


sempre più rigido, rigido, sempre più stretto…non puoi

Edizioni Dialogika 51
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

piegarlo nonostante tutti i tuoi sforzi. Impegnati, ti ac-


corgerai di non poterlo piegare, più provi a piegarlo, più
diventa rigido. Non puoi piegare il braccio.»

Una volta che il soggetto ha tentato invano di pie-


gare il braccio, potete eliminare l’effetto con facilità,
semplicemente toccando il braccio e dicendo:

«Bene, è tutto passato ora. Puoi piegare il braccio ades-


so. È sciolto, rilassato e normale sotto tutti i punti di vi-
sta.»

Secondo metodo – Il soggetto è seduto con le mani


appoggiate sulle gambe e gli occhi chiusi, in attesa del-
la vostra istruzione successiva, magari dopo le Mani
Magnetiche.

«Conterò da uno a tre. All’uno, voglio che tu stringa il


pugno della mano destra. Al due, voglio che tu alzi il pu-

52 www.dialogika.it
CAPITOLO 3

gno verso il soffitto e al tre devi stringere il pugno più che


puoi. Uno, fai il pugno, due, alzalo verso il soffitto ora, tre,
stringi il pugno, stretto, senti la rigidità, senti la pelle del
dorso della mano che tira e il polso che si blocca. Ancora
più teso nell’avambraccio, nel tricipite, su fino alla spalla.
Immagina di avere una barra d’acciaio che va dal polso su
attraverso il gomito fino alla spalla, il braccio è come una
barra d’acciaio.»
«Ora il braccio si sta irrigidendo…rigido, rigido…
sempre più rigido, rigido, sempre più stretto…non puoi
piegarlo nonostante tutti i tuoi sforzi. Impegnati, ti ac-
corgerai di non poterlo piegare, più provi a piegarlo, più
diventa rigido. Non puoi piegare il braccio.»

Questo tipo di Set Piece si accompagna spesso a


una reazione leggermente sconcertata, ma divertita, da
parte del soggetto.
C’è nuovamente una ragione fisiologica per la quale
il Braccio Rigido funziona. State chiedendo al soggetto
allo stesso tempo di irrigidire il braccio e di provare a
piegarlo. Chiaramente, se accetta la prima istruzione,
non sarà in grado di eseguire la seconda. A ogni modo,
l’effetto sulla mente è reale. Non respingete questo
esercizio come un trucchetto di pseudo-ipnosi; usate-
lo, invece, per condurre il soggetto in ipnosi.
Se non si riesce a piegare il braccio o a impedire
alle mani di muoversi o ad aprire gli occhi, nonostante
tutti gli sforzi, è chiaro che la mente critica coscien-

Edizioni Dialogika 53
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

te è stata bypassata. A volte, nel tentativo di mettere


alla prova il lavoro appena compiuto
In ogni Set Piece dicendo: “Prova a piegarlo”, il braccio
è importante che si piegherà un pochino. Anche a quel
quanto viene
richiesto di fare al
punto proseguite con le suggestioni.
soggetto non sia Ricordate al soggetto che il braccio è
opinabile rigido e che si raddrizzerà o rimarrà
bloccato. Non ha senso farsi autogol a
un passo dalla vittoria. In ogni Set Piece è importante
che quanto viene richiesto di fare al soggetto non sia
opinabile. Presentare questi esercizi come una dimo-
strazione dell’abilità del soggetto di concentrarsi e a
usare l’immaginazione non è criticabile. Perciò coglie-
te l’opportunità di congratularvi con lui, lusingarlo e
incoraggiarlo. La mente del soggetto si fissa facilmente
su un’idea.

54 www.dialogika.it
CAPITOLO 4

CAPITOLO 4
INDUZIONI

“I nduzione” è un termine generico usato per de-


scrivere un processo o una tecnica utilizzata per
ipnotizzare qualcuno. Esistono miglia-
ia di modi per farlo. Anche se è auspi- “Induzione”
cabile essere flessibili nell’approccio, è un termine
avrete maggiori probabilità di successo che descrive la
tecnica utilizzata
se sarete estremamente abili in una o per ipnotizzare
due induzioni, piuttosto che semplice- qualcuno
mente conoscerne molte. Molti conti-
nuano a cercare nuove induzioni convinti che ci sia
chissà quale segreto da scoprire, oppure che, se riu-
scissero a trovare l’induzione definitiva, diventerebbe-
ro dei grandi ipnotisti.
Fondamentalmente, è L’Ipnotista che crea l’ipno-
si, non la tecnica in sé. Alcune induzioni sono diret-
te, altre indirette. Un’induzione può essere rapida,
istantanea, oppure lenta e progressiva. Possono essere
manifeste o velate, verbali o non verbali. Le induzioni
delineate qui sono tutte induzioni rapide, manifeste,
verbali e fisiche.
Tenete presente che, se è riuscito bene nel Set Piece,
allora il vostro soggetto potrebbe essere già ipnotizzato
o sulla buona strada per esserlo. Sebbene Elman sugge-

Edizioni Dialogika 55
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

risca che si tratti solo del primo passo, secondo la mia


esperienza, una volta riusciti con successo nel Set Pie-
ce, ci si trova solo a un’induzione di distanza dall’ip-
nosi. Se avete suggerito che il braccio del soggetto non
si piegherà e che lui non può piegarlo, il soggetto a quel
punto ha già bypassato la sua facoltà critica e stabilito
il pensiero selettivo su almeno un’idea – l’idea che il
suo braccio non si piegherà. Il suo inconscio è appa-
rentemente ricettivo alle idee che gli presentate.
Questa è la ragione per cui il Set Piece può costituire
l’induzione stessa. Se il braccio del soggetto non si può
piegare perché voi lo avete suggerito, e all’improvviso
spingete il braccio verso il basso e date al soggetto il
comando: “Dormi!”, probabilmente andrà diretto in
ipnosi e, semplicemente, attenderà la vostra prossima
istruzione. Sta a voi decidere se usare il Set Piece in
questo modo o meno. Anche dopo aver reso il braccio
del soggetto impossibile da piegare, se lo toccate e dite:
“Ok, puoi piegare il braccio ora, è tutto normale”, nella
vostra testa potete sempre immaginare che il soggetto
si trovi nello stato mentale in cui volete che sia. Po-
trebbe non essersi accorto di essere ipnotizzato o che
il processo di ipnosi è iniziato. In questo senso, l’indu-
zione che segue il Set Piece è un modo per intensificare
lo stato di ipnosi piuttosto che crearlo. Approfondirò
l’argomento nel capitolo cinque.
Le seguenti induzioni sono tutte rapide – ovvero,
bastano da pochi secondi a pochi minuti per eseguir-

56 www.dialogika.it
CAPITOLO 4

le. Di solito implicano la manipolazione fisica del sog-


getto – potrebbe trattarsi di prendere il controllo dei
suoi occhi, braccio, mano, testa o equilibrio. Questo
approccio rapido è il più efficace per l’applicazione im-
provvisata dell’ipnosi. Si potrebbe sostenere che sia il
più efficace per l’ipnosi, punto e basta – dovunque e
per qualsiasi scopo.
Questi approcci presumono che si sia instaurato un
certo rapport tra voi e il soggetto, che siate in sintonia
con lui e che stiate già iniziando a guidarlo attraverso
la preparazione. Di solito, ho già ese-
guito per intero il Set Piece prima di Le induzioni
utilizzare una qualsiasi di queste indu- sono flessibili e
possono essere
zioni. Detto questo, non è necessario adattate a tutte
aver fatto il Set Piece prima di usare le circostanze
una qualsiasi induzione. Tuttavia, il
vostro lavoro sarà più facile se avrete completato un
Set Piece. Potrebbe accadere che non appena siete stati
presentati a qualcuno come ipnotista, questa persona
si mostri interessata all’idea di farsi ipnotizzare e che
voi vogliate procedere subito. Potrebbe accadere che
voi non diciate di essere L’Ipnotista e che iniziate a sor-
presa un’induzione su un soggetto ignaro. Vi accorge-
rete che queste induzioni sono flessibili e che possono
essere adattate a tutte le circostanze.
Sicurezza di sé, certezza del risultato e un atteggia-
mento positivo riguardo al fatto che la persona andrà in
trance sono molto d’aiuto nella buona riuscita di que-

Edizioni Dialogika 57
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

ste tecniche. Alcuni ipnotisti ci riescono fin dall’inizio,


altri devono fare del loro meglio per sviluppare queste
caratteristiche.

4.1 Induzione della Prova Generale

Questa induzione della “Prova Generale” viene usa-


ta nell’ipnosi da molti anni (Overdurf, 1994). È stata la
prima induzione rapida di ipnosi im-
Non arriverete provvisata che ho imparato e ha fun-
mai all’induzione: zionato alla perfezione. È ottima per
il soggetto
andrà in ipnosi
gli ipnotisti alle prime armi, poiché vi
durante una delle permette di fare pratica sul soggetto
Prove Generali prima di eseguire la “vera” induzione.
Non ho mai fallito un’ipnosi con que-
sta induzione e continuo a usarla tuttora quando lo ri-
tengo appropriato.
Spiegate al vostro soggetto passo per passo esatta-
mente cosa direte, farete e quale effetto avrà su di lui.
Parlate in tono serio e professionale, come se provaste
a insegnargli qualcosa.
Questa versione utilizza la prova per generare la ca-
talessia nel braccio del soggetto. Dovete letteralmen-
te fare delle prove, tante volte quanto serve, fino a che
non è il momento della vera induzione. Stranamente,
non arriverete mai alla vera induzione. Il soggetto ca-
drà in ipnosi durante una delle Prove Generali, da qui
il nome di questa induzione.

58 www.dialogika.it
CAPITOLO 4

«Posso prendere il tuo braccio? Quello che farò tra un


attimo sarà allungare il braccio, così, e prendere la tua
mano. Non voglio che tu vada in ipnosi, perché voglio
spiegarti questo…»

Mentre parlate, prendete la mano del soggetto dal


polso e sollevatela in modo che resti sospesa in aria
con il gomito piegato a 90 gradi.

«…perché ti aiuterà più tardi a essere ipnotizzata…e


poi per farti uscire dall’ipnosi, abbasseremo di nuovo la
mano così.»

Mentre lo dite, riportate la mano in basso.

«Tutto quello che noterai sarà che ti prenderò il polso


così.»

Prendete il polso e parlate più piano, ma sempre con

Edizioni Dialogika 59
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

un ritmo regolare di conversazione.

«Ti parlerò in un certo modo e quando la mano arri-


verà a una determinata altezza, noterai che accadono al-
cune cose, che ti faranno capire che starai entrando in ip-
nosi…i tuoi occhi si chiuderanno, il tuo respiro cambierà
e tu andrai sempre più in profondità, e poi, per riportarti
indietro, perfettamente sveglia, abbasseremo di nuovo la
mano così. Ok?»

«Non lo farò ancora, voglio solo che tu capisca la si-


tuazione, se ora fosse il momento di farlo, tutto quello
che farei sarebbe allungare il braccio così, solleverei la
tua mano in questo modo e la fermerei al punto in cui tu
andresti in ipnosi. Probabilmente ti accorgerai che i tuoi
occhi si chiuderanno a un certo punto. La tua mano si fer-
merà da sola, poi la riabbasserò di nuovo. Ok.»

Avete aggiunto pochi passi, piccoli dettagli. Comin-

60 www.dialogika.it
CAPITOLO 4

ciate a “ricalcare” la loro esperienza e a guidarla. In al-


tre parole, fate notare al soggetto cosa sta accadendo e
suggerite in modo ambiguo cosa sta per accadere tutte
le volte, in cerca di qualsiasi segno di ipnosi che si sta
sviluppando e incorporandolo nella vostra “tiritera”
ipnotica.

«Ora se dovessimo farlo davvero un’altra volta, tutto


quello che farei è allungare la mano.»

Molto probabilmente alla terza o alla quarta volta


che starete per sollevare il braccio del soggetto, questo
comincerà a sollevarsi prima ancora che lo tocchiate.
Ciò che accade quando fate le “prove” è che state alle-
nando il suo braccio a reagire. È quello che vi interes-
sa fare. Quando succede, limitatevi a dare il minimo
sostegno necessario verso l’alto con il pollice poggiato
sul lato interno del polso, mentre vi concentrate sul
soggetto che sta sviluppando gli altri segnali dell’en-

Edizioni Dialogika 61
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

trata in ipnosi.

«E mentre quel braccio si solleva, così, i tuoi occhi si


chiudono e il braccio si fermerà da solo.»

Il braccio, probabilmente, rimarrà sospeso adesso,


anche se lo lasciate andare. Di solito, rilascio lentamen-
te tutte le dita tranne l’indice sul dorso del polso. Ciò
comunica che la mano è ancora tenuta sotto controllo
in qualche modo e se non è già catalettica, significa che
potete manipolarla ancora un po’, se necessario.

«E tu sai cosa fare, fino in fondo…bene…occhi chiusi,


profondamente addormentata, profondamente addor-
mentata. E la tua mente inconscia riesce a seguire alla
perfezione le suggestioni, mentre la tua mente cosciente
presta attenzione o vaga liberamente.»
«Ora la domanda è: quanto in profondità nella tran-
ce riesci a spingerti? Quanto più in profondità puoi scen-

62 www.dialogika.it
CAPITOLO 4

dere? Bene…le braccia si sollevano, ancora più in alto…


bene.»

Se i suoi occhi sono ancora aperti, dite quanto segue


perché li chiuda:

«Voglio che guardi, rimani sveglio e ancora più foca-


lizzato fino a che non è il momento…bene…occhi chiusi
adesso, giù in uno stato profondo di trance.»

Procedete a intensificare la trance o limitatevi a


dare una suggestione ipnotica e abbassate la mano alla
velocità necessaria.

«Bene, voglio che la mano si posi sulle gambe con la


stessa velocità con cui tu scendi in profondità, fino in fon-
do, rimanendo in trance. I muscoli si rilassano, tu puoi
rilassarti, mentre il braccio scivola giù, tu puoi scivolare
in ipnosi. Sempre più in profondità nel sonno.»

Da questo punto in poi potrete andare in qualunque


direzione vogliate. Non c’è bisogno di ulteriori indu-
zioni.

4.2 La Fissazione Occhio – Mano

Questa è un’induzione semplice, veloce e flessibile.


È quella che utilizzo di più. Implica che L’Ipnotista mo-

Edizioni Dialogika 63
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

stri a qualcuno la propria mano e fissi lo sguardo del


soggetto su di essa. Di solito uso il palmo della mano,
ma anche il dorso funziona bene. A seconda di come
sono posizionate le sedie, utilizzo o le mie mani o quel-
le del soggetto. Se pensate di usare questo approccio,
potrete sistemare i posti a sedere a vostro piacimento.
Non c’è bisogno di preoccuparsi della predominanza
di un emisfero cerebrale sull’altro. Sollevate semplice-
mente il braccio del soggetto prendendolo per il polso
e portandolo nella posizione che potrebbe assumere
naturalmente se stesse osservando il proprio palmo. Il
palmo dovrebbe trovarsi a circa trenta centimetri dal
volto. Osservate i suoi occhi per assicurarvi che sia-
no concentrati su di un punto. Se vagano da una parte
all’altra della mano, oppure ogni tanto si posano su di
voi, non va bene. Guardare un unico punto fisserà e re-
stringerà l’attenzione del soggetto. Continuate a tenere
il polso con un tocco leggero, spostando la punta delle
dita per incoraggiare il braccio a sostenere il proprio
peso. Spostatelo poi verso il volto del soggetto e rical-
cate la sua esperienza:

«Tra un attimo, se per te va bene, vorrei usare il tuo


braccio. Prenderò la tua mano per il polso. Va bene?
Benissimo, dammi il braccio. Trova un punto sulla mano
che puoi guardare e mantieni lo sguardo su quel punto.
Pronto? Non osservare tutta la mano, tieni gli occhi solo
su un punto, bene.»

64 www.dialogika.it
CAPITOLO 4

Ci saranno braccia che non avranno alcun peso.


Questi soggetti sono probabilmente entrati in ipnosi
prima che voi abbiate preso il loro polso.
Ci saranno braccia che saranno molto pesanti e voi
dovrete sostenere tutto il peso. Muovete le mani per
un po’ in su e in giù davanti al petto del soggetto e
aspettate fino a quando non sentirete il braccio bloc-
carsi. Dovreste sentire proprio che si blocca. Mentre lo
muovete su e giù con un tocco leggero in “posizione”,
all’improvviso si reggerà da solo. Se mantenete il dito
indice sul lato esterno del polso, vi accorgerete che si
regge da solo grazie al contatto con il dito. Il soggetto
non può dire per certo se voi state sostenendo il brac-
cio o meno e questo lo aiuta a dissociarsi dal braccio e
dalla mano.
Se non si è fissato in una posizione dopo un po’ (10
secondi), ricordate al soggetto di fissare la sua atten-
zione sul punto. Accompagnate il vostro approccio
con aspettative positive e significative. Mantenete la
convinzione di fondo che sia un eccellente soggetto
ipnotico. Aspettatevi che il braccio si blocchi in una
posizione.

«Bene, tieni gli occhi su quel punto. Quando la mano


inizierà a muoversi verso il tuo viso, i tuoi occhi comince-
ranno a modificare la messa a fuoco e diverrai consapevo-
le dei tuoi occhi.»

Edizioni Dialogika 65
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

Da questo punto avete più possibilità tra cui sceglie-


re su come andare avanti. Il più delle volte mi limito a
passare la mano davanti agli occhi del soggetto in un
movimento verso il basso, mentre gli dico di chiudere
gli occhi e pronuncio le seguenti parole:

«Chiudi gli occhi e dormi. Tra un attimo conterò all’in-


dietro da 3 a 0 e mentre conterò, la tua mano scivolerà
giù sulle tue gambe, la testa cadrà in avanti sul petto e
tu scenderai ancora più profondamente in trance: 3...2...
1...0. Profondamente addormentato. Giù fino in fondo.
Profondamente, profondamente addormentato.»

Continuate a intensificare la trance o mettete alla


prova il vostro lavoro dando al soggetto ulteriori istru-
zioni.

O lasciatelo con gli occhi aperti e dite:

«Bene, occhi aperti, fissi su quel punto. Tieni presen-


te che hai una mente inconscia incredibilmente potente.
Molto più forte della tua mente conscia. Tra un attimo
toccherò il dorso della tua mano e quando lo farò, il tuo
inconscio comincerà ad attrarla verso il tuo viso. Potre-
sti anche fare finta, ma non è quello che voglio. Quindi,
quando toccherò il dorso della mano e tu sentirai che ini-
zia a tirare, puoi tentare di fermarla. Proprio come se le
mani fossero calamite, ti accorgerai che la tua testa è una

66 www.dialogika.it
CAPITOLO 4

calamita e che la mano è una calamita. Puoi provare a


fermarla mentre si solleva più in alto, ti accorgerai di non
riuscirci. Sei un uomo/una donna forte. Provaci sul serio
a fermarla e vediamo quanto è più forte l’inconscio.»

Toccate la mano. Mentre si avvicina al volto, di so-


lito con la parte superiore del corpo del soggetto che
trema un bel po’ nel tentativo di contrastare il braccio,
potete spingere il soggetto a opporre altra resistenza
inutile.

«Sei un uomo/una donna forte, provaci con più forza,


vedrai che si alzerà ancora di più. Con più forza provi, più
difficile diventa.»

Potete utilizzare il momento in cui la mano tocca il


volto come segnale per intensificare la trance.

«Quando la mano tocca il tuo viso, i tuoi occhi si chiu-


deranno e andrai ancora più in profondità in ipnosi. Ip-
nosi profonda. Gioia assoluta fisica e mentale.»

4.3 I Palmi Magnetici

Gli ipnotisti hanno utilizzato questa semplice tecni-


ca per decenni. È una magnifica induzione di gruppo.
Attrarrà le mani dei vostri soggetti una contro l’altra
come calamite e, se lo volete, le incollerà insieme. È

Edizioni Dialogika 67
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

divertente a una festa o giù al pub, ma è anche molto


utile nello studio terapeutico. Anche se tecnicamente
cambia pochissimo rispetto al suo uso come Set Piece,
qui viene utilizzata come induzione rapida. Vi è utile
poiché permette al soggetto di sperimentare la propria
abilità, di influenzare il proprio corpo con la mente,
induce la catalessia, crea un momento di meraviglia o
di confusione, mostra fenomeni ipnotici e definisce la
vostra posizione come L’Ipnotista.

«Sei mai stato ipnotizzato prima?»

Se lo è stato, benissimo. Serviranno meno spiega-


zioni e voi potrete usare la sua esperienza, se è stata
positiva. Se non è mai stato ipnotizzato, ignorate la sua
risposta, ditegli che troverà l’esperienza interessante e
procedete.

«Cosa credi che sia l’ipnosi?»

Dopo aver riflettuto un momento, il soggetto pro-


babilmente dirà rilassamento, sonno o qualcos’altro.
Qualunque cosa dica, replicate con quanto segue, o
qualcosa di simile, che si leghi bene con quanto ha det-
to.

«Giusto, tutto sta nell’uso della tua mente. Vorrei che


facessi qualcosa per me. Potrebbe sembrarti strano all’ini-

68 www.dialogika.it
CAPITOLO 4

zio, ma ti assicuro che poi tutto tornerà normale. Se non


senti niente, allora non senti niente, ci vuole un po’ di
tempo, ma rilassati e aspetta, qualcosa accadrà – è sem-
pre diverso da persona a persona, dato che tutti pensiamo
e sentiamo in modi diversi.»

Questi commenti di apertura sono molto utili. Sug-


geriscono che qualcosa accadrà. Suggeriscono che
potrebbe essere un po’ strano. Dicono molto poco
sull’esperienza in sé. Non siete obbligati a usarli, ma
sono comunque una parte utile della preparazione
(Jermay, 2003).

«Ok, sei pronta per essere ipnotizzata? Puoi stendere le


braccia in avanti così, all’altezza delle spalle e con i palmi
rivolti uno di fronte all’altro? Tra un attimo ti chiederò
di concentrarti, proprio come ti sei concentrata sulle tue
dita, solo che questa volta voglio che usi sul serio la tua
immaginazione, perciò tra un attimo ti chiederò di chiu-
dere gli occhi. Ti chiederò di allungare le braccia davanti a
te in questo modo, di chiudere gli occhi e di immaginare di
avere due potenti calamite attaccate ai palmi, che attrag-
gono le mani una verso l’altra. Quando si toccheranno, la
tua testa cadrà semplicemente in avanti e ti rilasserai.»
«Ok, allunga le braccia davanti a te, osserva lo spazio
tra le mani, fatti un’immagine mentale delle tue mani lì
davanti. Ora chiudi gli occhi e immagina di avere due po-
tenti calamite attaccate ai palmi, che attraggono le mani

Edizioni Dialogika 69
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

una verso l’altra.»

«Le mani si stanno già muovendo. Immagina quella


forza magnetica mentre cresce di intensità. Più le mani
sono vicine, più intensa diventa la forza. So che è difficile
dire quando si toccheranno con esattezza, ma ti assicu-
ro che si toccheranno, proprio come quando da bambina
giocavi con le calamite e sentivi quella forza magnetica,
che attrae le mani tra loro.»

70 www.dialogika.it
CAPITOLO 4

«Lascia cadere le braccia e rilassati. Dormi.»

Non è fondamentale che il soggetto chiuda gli oc-


chi, ma trovo che sia d’aiuto. Sarà una sorpresa per lui
quando le mani si toccheranno. Se lasciate che tenga
gli occhi aperti, sarà davvero una sorpresa quando ve-
drà le mani muoversi, ciò tenderà a fissare su di esse la
sua attenzione: potreste collegare il momento in cui le
mani si toccano con il chiudere gli occhi e l’ipnosi.

4.4 La Stretta di Mano

Esistono diverse induzioni con la stretta di mano


– significa ipnotizzare qualcuno con una stretta di
mano. Elman delineò un’induzione con la stretta di
mano. Milton Erickson ne sviluppò almeno due va-
rianti. Quest’ultimo è famoso per aver utilizzato una
stretta di mano come occasione per indurre l’ipnosi
così spesso che raramente qualcuno voleva stringer-
gliela. Non lasciava andare del tutto la mano altrui e
usava un tocco ambiguo fino a che la mano non si so-
steneva da sola e sviluppava la catalessia.
La tecnica illustrata sotto è largamente attribuita
a Richard Bandler, uno dei fondatori della Program-
mazione Neuro Linguistica (PNL) (Bandler e Grinder,
1983).
È più facile da eseguire del tocco ambiguo di Erick-
son e, per me, è una delle induzioni rapide più semplici

Edizioni Dialogika 71
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

ed efficaci. Allungate il braccio per stringere la mano


del soggetto e interrompete la stretta afferrando il suo
polso con l’altra mano e mostrandogli il suo palmo.
L’azione crea un momento di confusione, che sfrutte-
rete per mandare il soggetto in trance. Si può fare tutto
quanto in meno di 10 secondi. Può essere usata dopo
un Set Piece o a freddo. È una delle migliori induzioni
per l’ipnosi improvvisata inaspettata.
Allungate la vostra mano destra verso il soggetto
(come per una stretta di mano) e dite qualcosa che lo
incoraggi a reagire. Per esempio, se ha appena comple-
tato il Set Piece, potreste dire qualcosa del genere:

«Grazie per la tua partecipazione.»

Oppure:

«Eccellente. Posso usare il tuo braccio?»

72 www.dialogika.it
CAPITOLO 4

Non appena il soggetto allunga la mano per rispon-


dere alla stretta, tirate indietro la vostra mano e usate
la sinistra per afferrare il suo polso destro. Mettete il
suo palmo a una distanza di circa 30 centimetri dal
volto. Indicate la mano mentre date la prima istruzio-
ne.

«Guarda la tua mano.»

Continuate a parlare con un ritmo regolare e con


una certa autorevolezza.

«Bene…guarda solamente la mano, mentre si avvicina


sempre di più.»

Avvicinatela leggermente verso il volto del soggetto,


indicandola con l’altra mano.

«Puoi notare che la messa a fuoco nei tuoi occhi sta

Edizioni Dialogika 73
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

cambiando e, allo stesso tempo, nota che gli occhi tendo-


no a chiudersi.»

Assieme alla frase “gli occhi tendono a chiudersi”,


lasciate cadere la mano con cui indicavate, e allonta-
natela dalla messa a fuoco del soggetto, in modo che i
suoi occhi siano spinti a seguirla. Potete schioccare le
dita per incoraggiare l’azione. Potete fare entrambe le
cose.
Supponendo che gli occhi sono chiusi (o anche se
non lo sono), proseguite:

«Come puoi notare, la mano si sta avvicinando sempre


più al tuo viso.»

Se tutto va bene, la mano ora dovrebbe muoversi in


modo catalettico, a tal punto che potreste lasciare la
presa e questa continuerebbe a muoversi.

74 www.dialogika.it
CAPITOLO 4

«Bene, sempre più vicina (rallentate e abbassate la


voce)…lascia che accada…giù…fino in fondo…bene…giù
fino in fondo mentre le mani rimangono lì perfettamente
immobili.»

Il soggetto si trova ora in una trance leggera e con


un braccio catalettico. Sta a voi, quando lo vorrete, pro-
cedere a intensificare la trance o sfruttare la situazione
esistente per comunicare qualche altra suggestione.
Quindi, cosa succede nell’induzione con la stretta
di mano sopra citata?
Viene spesso dichiarato che l’elemento chiave per
rendere questa induzione un successo sia la riuscita
interruzione del programma motorio automatico as-
sociato con la stretta di mano. Davanti a una mano
allungata pronta a una stretta, è normale rispondere
automaticamente allungando la propria per comple-
tarla. È un movimento inconscio, qualcosa che siamo
abituati a fare fin dall’infanzia. Interrompere que-
sto schema afferrando il polso, invece di stringere la
mano, fa sì che l’attività cosciente venga sospesa tem-
poraneamente, mentre il soggetto cerca un senso da
attribuire all’interruzione. Cerca il segnale successivo
che gli indichi come procedere – se aspetterete troppo,
più di un secondo o due è già troppo, lo troverà da solo
– ma se utilizzerete questo intervallo per entrare nella
routine introdotta sopra, potrete mantenere il soggetto
“sospeso”.

Edizioni Dialogika 75
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

Dovrete ricalcare in modo preciso ciò che accade


a partire dal movimento verso il viso. È ovvio che la
messa a fuoco degli occhi si modificherà durante il
movimento; ovviamente gli occhi a un certo punto si
chiuderanno. La tecnica, quindi, rispecchia queste due
azioni, portando il soggetto al “sonno”.
Il successo di questa induzione è direttamente pro-
porzionale alla vostra sicurezza di riuscire a manda-
re il soggetto in trance. Procedete velocemente dopo
l’interruzione dello schema, proiettate sul soggetto la
vostra sicurezza e la trance sarà assicurata. Andate a
cercare un vigile urbano o qualcuno che vi importuna
per strada con un questionario e fate pratica.
Per esperienza personale, trovo che l’enfasi sull’ele-
mento dell’interruzione di schema nell’induzione con
la stretta di mano spesso freni la gente dall’utilizzarla.
In realtà potete usarla senza shock, sorpresa o confu-
sione. Funziona lo stesso. In questo modo, la mano è
solo un punto di fissazione che impiegate per mandare
il soggetto in ipnosi, proprio come la Fissazione Oc-
chio – Mano utilizza un punto sul palmo della mano.
Questa è, in effetti, una delle induzioni più facili da
eseguire. Diventatene esperti.

4.5 La Jacquin Power Lift

Questa induzione combina la confusione, la Prova


Generale, l’interruzione dello schema e causa la cata-

76 www.dialogika.it
CAPITOLO 4

lessia. È una magnifica creazione di mio padre, Freddy


Jacquin, un rinomato ipnoterapeuta che ha ipnotizzato
oltre 30.000 persone, molte delle quali con questa in-
duzione. È un’induzione rapida e diretta, affidabile e
flessibile. Può essere eseguita con un singolo soggetto
o con piccoli gruppi, in ogni contesto. Come per tutte
queste induzioni rapide, il successo dipende dalla vo-
stra determinazione e dalle vostre aspettative, non dal-
la tecnica in sé. Questa è la nostra induzione preferita,
specialmente se il soggetto è seduto o in piedi al ban-
cone di un bar – in sostanza in un luogo in cui i suoi
gomiti possono essere sostenuti, anche se questa indu-
zione funziona anche senza il supporto dei gomiti.

«Ok, sto per mandarti in trance. Ti mostrerò cosa sto


per fare e poi lo farò.»

Indicate la mano del soggetto e dite:

«Tra un attimo allungherò il braccio e prenderò la tua


mano e la solleverò così.»

Dimostrate questo afferrandovi una mano con il


pollice, l’indice e il medio dell’altra mano e sollevan-
dola come nel saluto pellerossa “Augh!”.

«Quando si solleverà, più o meno fino a qui, voglio che


lasci che i tuoi occhi si chiudano.»

Edizioni Dialogika 77
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

Chiudete gli occhi per continuare a mostrare al sog-


getto quello che volete che faccia.

«Quando abbasso la tua mano (mostrate come), i tuoi


occhi si apriranno e ti potrai rilassare.»

Mostrate di nuovo l’azione aprendo gli occhi quan-


do abbassate la mano. Ripetete la dimostrazione.

«Allora, quando solleverò il tuo braccio, i tuoi occhi si

78 www.dialogika.it
CAPITOLO 4

chiuderanno, quando l’abbasserò, i tuoi occhi si apriran-


no e potrai rilassarti ancora di più.»
«Va bene? Posso prendere il tuo braccio?»

Allungate la mano e sollevate il braccio del soggetto,


prendendolo dal polso e piegando il gomito. Non c’è
bisogno di alzarlo immediatamente, magari fermatevi
un momento o due mentre cercate uno qualsiasi dei
segnali di ipnosi, poiché il soggetto ha dato inizio alla
focalizzazione interiore.

«Quando solleverò il braccio, puoi lasciare che gli occhi


si chiudano.»

Notate il linguaggio permissivo: “Puoi lasciare che


gli occhi si chiudano”. Il soggetto chiuderà gli occhi.
Sostenete il suo polso in modo tale che il soggetto si
chieda se lo state davvero sostenendo o no e se lo state
sollevando o no. Un tocco leggero, a volte sollevando

Edizioni Dialogika 79
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

una delle dita che regge il polso, crea una certa am-
biguità e un po’ di confusione. Cercate di arrivare al
punto in cui la mano del soggetto si sostiene da sola
grazie al semplice contatto del vostro dito sul dorso del
polso. Afferrate di nuovo il braccio e abbassatelo len-
tamente, come se incontraste resistenza e fosse difficile
da abbassare. Potete fare ciò contraendo i muscoli del
vostro braccio. Il soggetto ha così l’impressione che il
braccio sia “un po’ strano”.

Abbassando il braccio, dite:

«Mentre il braccio va giù, puoi lasciare che gli occhi si


aprano e rilassarti ancora di più.»

Ripetete aggiungendo alcuni commenti su quanto


avviene e passando da un linguaggio permissivo a uno
più diretto e autoritario. Questa volta direte che “gli
occhi si chiudono”:

«Bene, il braccio si solleva e i tuoi occhi si chiudono. Lo


abbasso e i tuoi occhi si apriranno e ti rilasserai ancora
di più.»

Sollevate il braccio per la terza volta e sottolineate


attraverso il linguaggio che il braccio si solleva e gli
occhi si chiuderanno in modo automatico. Grazie alla
serie successiva di prove, probabilmente si solleverà

80 www.dialogika.it
CAPITOLO 4

automaticamente.

«Questa volta, quando il braccio si solleva e gli occhi


si chiudono, nota che il polso sta diventando sempre più
rigido.»

Come nominate il polso, stringetelo un po’ in modo


da favorire la tensione. Date dei colpetti ai muscoli
dell’avambraccio con la punta dell’indice e dite:

«Senti i muscoli dell’avambraccio che si contraggono.»

Toccate l’articolazione del gomito.

Edizioni Dialogika 81
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

«Senti l’articolazione del gomito che si irrigidisce.»

Date dei colpetti nel bicipite e nella spalla, dicendo:

«Senti il bicipite che si irrigidisce…fino alla spalla.


Ogni muscolo e ogni fibra è sempre più rigida, come se il
braccio fosse appeso a un filo di ferro.»

Quando nominate il “filo di ferro”, picchiettate con


il lato dell’indice sulla piega del polso, poi continuate:

82 www.dialogika.it
CAPITOLO 4

«A ogni mia parola e a ogni tuo respiro, andrai sempre


più in profondità nella trance.»

Ripetete l’idea che il braccio sta diventando rigido


e intensificate la trance. Avete così creato una situa-
zione di leva. Il soggetto è ipnotizzato e si trova in una
situazione inusuale, con gli occhi chiusi e un braccio
bloccato per aria. Collegate, allora, l’alzarsi o l’abbas-
sarsi del braccio, o il suo movimento verso il viso del
soggetto, con qualunque cosa voi vogliate. Ad esempio,
il modo migliore per continuare sarebbe questo:

«Senti il braccio che diventa più leggero e inizia a sol-


levarsi. Il braccio si solleva dal bracciolo della sedia ora,
sempre più in alto. Proprio come se la tua testa e la tua
mano fossero delle potenti calamite. Quando la mano toc-
cherà il tuo viso, cadrai in un profondo stato di ipnosi.»

Se non credete di riuscire a spingere la mano verso il

Edizioni Dialogika 83
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

suo volto, potete semplicemente collegare il movimen-


to di ritorno della mano sul bracciolo con l’entrata del
soggetto in uno stato più profondo.

«Tra un attimo conterò fino a tre e al numero tre quel


braccio scivolerà giù come guidato da un filo immagina-
rio. I tuoi occhi rimarranno chiusi e continuerai a rilas-
sarti e a scivolare sempre più in ipnosi. Quando i muscoli
si rilasseranno, ti rilasserai, quando il braccio scivolerà
giù, scivolerai giù in ipnosi: 1...2...3. Bene, lasciati andare
in una posizione comoda, mentre scivoli giù in un sonno
profondo, sempre più in profondità.»

4.6 La Jacquin Power Induction

Non c’è molto da dire su questa induzione, tranne


che dovete sempre tenere a mente di essere L’Ipnoti-
sta. Ciò richiede fiducia in se stessi, ma, ancora più
importante, richiede congruenza assoluta nelle vostre
presentazioni e aspettative. Stabilite rapidamente il
rapport con il vostro soggetto e portatelo a obbedire
alla preparazione in modo che sia pronto a essere ip-
notizzato.

«Ok, potresti sederti sulla sedia? Bene, piedi a terra,


appoggia le mani sulle gambe e rilassati.»

Aspettatevi di vedere dei segni di ipnosi. Ottenete

84 www.dialogika.it
CAPITOLO 4

l’attenzione totale del soggetto. Assicuratevi di fissare


il suo sguardo. Potete farlo con il contatto visivo. In-
dicate un punto subito sotto uno dei vostri occhi e in-
coraggiate il soggetto a fissarsi lì, mentre voi guardate
un singolo punto, come uno dei suoi occhi, o un punto
immaginario sul retro della sua testa o la radice del
naso. Se preferite non usare come focus i vostri occhi,
allora fissate il suo sguardo sulla punta di una penna o
di un dito.

«Adesso guardami, proprio qui. Tra un attimo voglio


che tu senta nella tua mente la parola “Rilassati” per
quattro volte. La quarta volta che sentirai quella parola,
cadrai in trance e le tue mani inizieranno a sollevarsi dal-
le gambe. Fallo ora. Non andare in trance profonda fino
a che non avrai udito quella parola per la quarta volta.»

Dopo alcuni secondi continuate come segue:

«Bene, tieni gli occhi aperti, guardami. Fissa la tua


piena attenzione su quel punto, mentre la tua mente in-
conscia inizia a sollevare le tue mani, non so se sarà un
dito o una mano che si muoverà per primo.»

Testate subito il vostro lavoro, forti del fatto di aver


sollevato il braccio. Sfruttatelo. Il bello di questa indu-
zione è che la suggestione per l’ipnosi è contenuta nella
parola–innesco “Rilassati”. È tutto qui, prendete qual-

Edizioni Dialogika 85
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

siasi cosa vi si presenti e guidatela. In ogni momento


potrete comandare al soggetto di chiudere gli occhi, se
lo preferite. Quando voglio eseguire questa induzione
con gli occhi chiusi, di solito collego la quarta ripeti-
zione della parola “Rilassati” con l’istruzione di chiu-
dere gli occhi.

«Non chiudere gli occhi fino a che non avrai udito la


parola “Rilassati” nella tua mente per la quarta volta.
Bene, occhi chiusi ora, dormi.»

4.7 Induzione Istantanea

Tenete un dito, o qualsiasi altra cosa, davanti al sog-


getto perché vi si concentri sopra. Iniziate a muoverlo
verso il suo volto, mentre gli comandate di fare un re-
spiro profondo.

«Guarda qui, fai un respiro profondo; chiudi gli occhi


e dormi. Profondamente addormentato. Sempre più pro-
fondamente addormentato. Stai per addormentarti.»

Come la Power Induction, anche questa induzione


richiede assoluta fiducia nelle proprie capacità e con-
gruenza nell’esecuzione. Può essere eseguita subito
dopo il Set Piece. Il Set Piece bypassa la facoltà criti-
ca e incoraggia immediatamente la mente a fissarsi
sull’idea del sonno. Far oscillare le mani davanti agli

86 www.dialogika.it
CAPITOLO 4

occhi del soggetto, o schioccare le dita, vi garantirà che


i suoi occhi si chiudano al momento opportuno. Spin-
gere con delicatezza la testa del soggetto verso il suo
petto mentre dite “Dormi” aiuta il soggetto a entrare
in trance. Se venite a sapere che qualcuno è già stato
ipnotizzato in passato – specialmente se ha partecipato
a uno spettacolo d’ipnosi – allora potete essere certi
che questa induzione istantanea funzionerà, se ve lo
aspettate.
Alcuni sostengono che questo tipo di induzione sia
semplicemente poco realistica e impossibile da realiz-
zare, a meno di non avere davanti un
soggetto di prima scelta o già “riscal- Questa induzione
dato”. Tutto questo aiuta. È l’approccio richiede assoluta
che preferisco per reindurre l’ipnosi. fiducia nelle
proprie capacità
Verrà il momento in cui vi troverete in e congruenza
mezzo ad altre persone e qualcuno dirà nell’esecuzione
di essere già stato ipnotizzato sul pal-
coscenico, ma di non ricordarsene granché. Ottimo,
potete essere certi del vostro successo.
A ogni modo, questo tipo di induzione funziona
anche con chi non ha alcuna esperienza precedente.
Magari non funzionerà ogni volta, ma se vi trovate nel
giusto stato mentale e avete un soggetto capace di rag-
giungerlo, allora di solito funziona. Non dimenticate
che la percezione comune di come qualcuno venga
ipnotizzato è di solito un po’ confusa, ma si incentra
sull’idea che accade molto velocemente e che implica

Edizioni Dialogika 87
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

dei comandi e occhi chiusi. Spesso il vostro soggetto


sembra sapere quello che deve fare anche se è la sua
prima esperienza di ipnosi.
Solamente perché non c’è molto da dire sull’indu-
zione istantanea, non significa che debba per forza es-
serci qualcos’altro sotto. Non c’è – solo la certezza che
funzionerà e il proposito di assicurarsi che lo faccia.

88 www.dialogika.it
CAPITOLO 5

CAPITOLO 5
INTENSIFICAZIONE!

U na volta indotta l’ipnosi, potete intensificare lo


stato in cui si trova il soggetto e rendere la sua
nuova realtà più eccitante. Questo processo è comune-
mente definito “approfondimento”. Per un po’ mi sono
chiesto se fosse necessario dare tempo al soggetto per
sentirsi a proprio agio con il nuovo stato – certo, a pro-
prio agio è un’opinione decisamente soggettiva. Se è
“in ipnosi”, è sicuro che lo sia. A ogni modo, sembra
che nella pratica sia utile se, dopo aver indotto l’ipnosi,
passate un po’ di tempo ad assicurarvi che il sogget-
to si renda conto di procedere bene, che è al sicuro,
che sta bene e che si sta divertendo. Ciò dà al sogget-
to l’opportunità di capire com’è questo nuovo mondo
dell’ipnosi.
Ciò dà anche all’Ipnotista l’opportunità di conso-
lidare il lavoro fatto fino a quel momento, di comuni-
care alcune istruzioni procedurali sui comandi “Sve-
gliati” e “Vai in ipnosi” e di prepararsi per iniziare sul
serio a comunicare suggestioni all’inconscio. Il modo
più semplice per farlo è dire al soggetto di andare “più
in profondità”.
Un’opinione comune a molti ipnotisti e al pubbli-
co è che esistono molti “livelli” di ipnosi. Ne consegue

Edizioni Dialogika 89
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

che le associazioni metaforiche di “andare sempre più


in profondità”, quando sono associate a idee ambigue
sull’andare in trance, risultano in un gran numero di
teorie su quanto in profondità qualcuno si trovi. Stra-
namente, vista tutta l’enfasi sulla profondità, molti
ipnoterapeuti procedono con il proprio lavoro senza
sapere se il loro soggetto è ipnotizza-
Pensarla in to o no – il motivo è che questi ipno-
questo modo terapeuti non eseguono alcun test per
vi renderà
più efficienti
verificare l’ipnosi, leggera o profonda
nella veste de che sia, presumendo invece che, poiché
L’Ipnotista appare rilassato e ha gli occhi chiusi,
il soggetto è ipnotizzato. Potrebbe es-
serlo, ma potrebbe anche non esserlo. Piuttosto che
rischiare di svelare l’illusione, preferiscono non cerca-
re un segno diretto dell’ipnosi. Non ci sono scuse per
questo – la paura non è una scusa che L’Ipnotista deve
trovarsi a usare. Quindi, mettete alla prova il vostro
lavoro. È facile: date al soggetto una suggestione e veri-
ficate se risponde a essa – inconsciamente.
Si potrebbe sostenere che tutta questa discussione
sui livelli e la profondità crei solo confusione – esiste
un solo livello, l’ipnosi. Pensarla in questo modo vi
renderà più efficienti nella veste de L’Ipnotista. Il sog-
getto è ipnotizzato, oppure non lo è. Avete ottenuto
delle reazioni alle vostre suggestioni, reazioni guidate
dall’inconscio e prive di ragionamento critico indutti-
vo, oppure non le avete ottenute affatto.

90 www.dialogika.it
CAPITOLO 5

Quindi date inizio all’approfondimento subito dopo


l’induzione. Riconoscete che ormai il soggetto dovreb-
be accettare e reagire ai vostri comandi inconsciamen-
te. Mandate a tutti i costi il soggetto “più in profon-
dità, sempre più in profondità”. Fatelo
“addormentare profondamente”, “giù Non state più
in profondità” e “dieci volte più in pro- parlando con la
fondità”. Queste parole sono radicate mente cosciente
del soggetto,
nella psiche di quasi tutti noi proprio ma con il suo
come la parola “Dormi”. Solo perché inconscio
sapete che l’ipnosi non è sonno e che
il soggetto non sta letteralmente andando da nessuna
parte, non è un buon motivo per non usare queste pa-
role. Immaginate nella vostra mente una linea definita
di comunicazione con il suo inconscio, in qualunque
modo la percepiate. Non serve a niente preoccuparsi
troppo di cosa stia pensando il soggetto – egli ha già
un proprio modello d’ipnosi e, che se ne renda conto o
meno, sa cosa fare! Sta diventando più facile rivolger-
si direttamente alle sue abilità inconsce determinate
da schemi automatici. Non state più parlando alla sua
mente cosciente. Ignoratela! Il vostro scopo è comuni-
care una suggestione per intensificare lo stato in cui il
soggetto crede di essere.
Non serve sprecare troppo tempo in questo. Sul
palcoscenico o nello studio di terapia posso dedicar-
ci cinque minuti. In una situazione improvvisata, po-
trebbero volerci da pochi secondi fino a un minuto.

Edizioni Dialogika 91
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

Nell’approfondimento, iniziate a spingere il soggetto


affinché intensifichi lo stato in cui si trova e fatelo in
modo piacevole. Non c’è bisogno di lottare: le sugge-
stioni che gli state comunicando sono semplici da se-
guire e per niente discutibili.
Potete ricorrere all’approfondimento ogni volta che
risvegliate e reipnotizzate il soggetto. Pensatelo un po’
come i piatti cinesi. Ogni tanto incoraggiate il soggetto
ad andare più in profondità. Se riuscite bene nell’ap-
profondimento, allora siete pronti a passare dall’inten-
sificare il suo stato al dare ulteriori istruzioni al suo
inconscio e modellare la sua realtà come volete.
Esistono tre modi principali per approfondire.

5.1 Collegamenti

Un collegamento lega una cosa con un’altra. Quin-


di, legate le vostre istruzioni a quello che succede per
intensificare l’ipnosi.

«Tra un attimo ti chiederò di aprire e poi richiudere


gli occhi. Chiudere gli occhi sarà il tuo segnale per andare
due volte più in profondità. Ok, apri gli occhi. Ora chiu-
dili e raddoppia quella sensazione, andando il doppio in
profondità.»

Questo approccio è conosciuto come “frazionamen-


to”. Ripetete il procedimento alcune volte, aggiungen-

92 www.dialogika.it
CAPITOLO 5

do ogni volta altre suggestioni. Funziona a meraviglia.


Eseguitelo fissando lo sguardo del soggetto sul vostro o
tenendo in mano qualcosa che il soggetto possa guar-
dare.

«Tra un attimo conterò alla rovescia da 5 a 0 e, a ogni


numero, raddoppierai l’intensità della sensazione e an-
drai due volte più in profondità. Immagina un bersaglio
con gli occhi della mente, come un bersaglio in lontananza
per il tiro con l’arco. A ogni numero che dirò, puoi avvici-
narti sempre di più, fino a che non sembrerà un bersaglio
gigante, tanto vicino da poterci passare in mezzo. Dall’al-
tro lato del centro c’è un profondo stato di ipnosi, che ti
piacerà. Comincia ad avvicinarti, 5, sempre più vicino, 4,
sempre più in profondità, 3, solo il suono della mia voce
mentre ti avvicini, 2, sempre più in profondità, non vedi
l’ora di attraversare il centro, 1…zero. Giù fino in fondo,
ti stai addormentando.»

Potete eliminare la visualizzazione del bersaglio e


limitarvi a contare alla rovescia, associando l’anda-
re sempre più in profondità con ogni numero. Potete
incoraggiare il soggetto a ripetere nella mente: “Sono
sempre più ipnotizzato” oppure “Sto raddoppiando il
mio stato di rilassamento” a ogni numero. Altri esem-
pi di metafore visuali potrebbero essere scendere lun-
go una scala o scendere in ascensore e cadere in un
profondo stato di ipnosi una volta attraversata la porta.

Edizioni Dialogika 93
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

Personalmente non sono un grande fan di queste vi-


sualizzazioni, anche se sembra che funzionino bene.
Non c’è bisogno di lanciarsi in una lunga descrizio-
ne sconclusionata di un giardino magico, poi di una
spiaggia e poi di alcuni gradini. Rischiate di andare
alla deriva! Fate descrizioni brevi e coloratele di sug-
gestioni che alzino il livello del vostro lavoro. Un altro
collegamento semplice consiste nell’associare il rien-
trare in ipnosi con l’andare in ipnosi due volte più in
profondità di prima.

«Ogni volta che dirò la parola “Dormi”, tornerai in


questo stato di ipnosi, due volte più in profondità di pri-
ma.»

Ecco un altro esempio:

«Tra un attimo toccherò il dorso della tua mano e que-


sta inizierà a sollevarsi verso il tuo viso. Nel momento in
cui inizierai a sentirla (toccate la mano) sempre più legge-
ra e inizierà a sollevarsi da sola, godrai di un meraviglio-
so senso di benessere, continuando a scendere sempre più
giù in profondità. Più si avvicina al tuo viso, più rilassato
diventerai.»

È un approccio leggermente più audace, perché state


per mettere alla prova il lavoro fatto fino a quel mo-
mento dando al soggetto una suggestione che vi aspet-

94 www.dialogika.it
CAPITOLO 5

tate lui metta in atto. Quando la sua mano si solleverà,


associate il movimento con l’andare più in profondità.
Dategli un bersaglio fisico o un punto nello spazio a
cui mirare – come la sua testa o il suo volto – ciò crea
l’aspettativa che quando la mano raggiungerà il pun-
to, il soggetto andrà ancor più in profondità. A dire
il vero, quando utilizzate qualsiasi tecnica con movi-
menti o comportamenti ripetitivi, associate il processo
e il suo completamento a qualcosa che voi volete che il
soggetto faccia o senta. Si tratta, in questo caso speci-
fico, di profondità.

5.2 Loop

Queste affermazioni creano un loop di retroazio-


ne che intensifica l’ipnosi e creano associazioni che si
alimentano l’un l’altra. Alcune sono brevi, altre sono
continue.

«Vai più in profondità mentre senti le palpebre tremare


e mentre scendi sempre più in profondità, le palpebre tre-
mano sempre di più.»
«Più vai in profondità, meglio ti sentirai e meglio ti
senti, tanto più scenderai in profondità.»
«Anche mentre ti chiedi quanto in profondità sei anda-
to, puoi continuare a scendere, più rilassato.»
«Mentre il tuo corpo si muove e si rilassa (posate una
mano sulla spalla del soggetto e muovetelo dolcemente

Edizioni Dialogika 95
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

avanti e indietro per favorire il rilassamento dei muscoli)


vai sempre più in profondità, rilassandoti ancora di più.
Bene, le gambe ti reggeranno anche mentre continui a ri-
lassarti, sempre più in profondità.»

5.3 Catene

«Ogni tuo respiro ti manderà sempre più in profondi-


tà. Ogni mia parola ti manderà sempre più in profondità.
Ogni battito del tuo cuore ti porterà sempre più in profon-
dità verso il sonno. A ogni numero che pronuncerò, a ogni
tuo respiro e a ogni battito del tuo cuore, il rilassamento
raddoppierà.»

Sono sicuro che avete capito. Se potete associare


qualcosa relativo a un’esperienza continua, che non
si interromperà, allora avrete una catena – un livello
sopra il collegamento. È anche un buon momento per
iniziare a dare al soggetto delle istruzioni che rendono
chiaro quello che vi aspettate da lui.

96 www.dialogika.it
CAPITOLO 6

CAPITOLO 6
ISTRUZIONI

L e parole sono il vostro mezzo principale per comu-


nicare suggestioni, idee o quello che io preferisco
chiamare “istruzioni” al vostro soggetto. È anche pos-
sibile utilizzare azioni e suoni o sem-
plicemente alludere a quello che volete Quel che a voi
ottenere. Quel che a voi interessa è che interessa è che
la mente del soggetto si fissi sulle idee la mente del
soggetto si fissi
che gli presentate. È importante, per- sulle idee che gli
ciò, che comunichiate tutte le vostre presentate
suggestioni con chiarezza, con comple-
ta fiducia in voi stessi e con sicurezza assoluta e fare
tutto ciò con un atteggiamento positivo.
Parlate chiaramente e con tono autoritario, senza
essere caustici o distratti. Potete spingere gentilmente
la mente del soggetto in una certa direzione, ma anche
deviarla bruscamente dove volete. Usate il tono della
voce per descrivere le vostre idee e per eccitare la sua
mente inconscia. Non è necessario parlare a oltranza
con una voce roca e bassa. Siate voi stessi, solo un po’
più animati, come se parlaste a un bambino intelligen-
te a proposito di qualcosa di emozionante che sta per
fare o di un luogo che sta per visitare. Siate descrittivi,
ma non troppo dettagliati: lasciate che sia la mente del

Edizioni Dialogika 97
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

soggetto a colmare le lacune.


Sarebbe preferibile che le istruzioni che comunicate
non chiamino in gioco le facoltà critiche del soggetto.
Se avete detto: “Sei su una spiaggia” e poi avete conti-
nuato “Guarda la spiaggia sassosa”, ciò
Non sfidate la potrebbe infastidire il soggetto, perché
mente conscia del
magari immaginava di essere su una
soggetto: è molto
più semplice spiaggia di sabbia bianca. Quindi, se
aggirarla volete il soggetto su una spiaggia sas-
sosa, mettetecelo sin dall’inizio. Il vo-
stro scopo è dare un paio di pennellate sulla tela del
suo quadro mentale e lasciare che generi da sé la realtà
partendo da lì.
Piuttosto che sfidare la mente conscia o negoziare
con essa, è molto più semplice aggirarla. Comunicate
suggestioni che rendono le altre vostre suggestioni fa-
cili da accettare.
Ad esempio, se volessi rubare un orologio costoso
dal polso del mio soggetto, sarebbe possibile farlo sem-
plicemente chiedendogli di consegnarmi l’orologio. È
molto più semplice, però, dirgli che l’orologio mi ap-
partiene o, perlomeno, portarglielo via dicendogli che
il suo braccio è completamente insensibile.
Se mi avvicinassi a un poliziotto e gli chiedessi di
accompagnarmi in giro per la città con la sua auto, la
giudicherebbe una richiesta assurda. Ma se fosse ipno-
tizzato e portato a credere che sono il suo Commissa-
rio o il Primo Ministro, suonerebbe come una richiesta

98 www.dialogika.it
CAPITOLO 6

ragionevole alla quale obbedire.


Cercate di evitare un linguaggio troppo colloquiale
o cose che sono così datate o particolari, da renderle
difficili da capire o facilmente fraintendibili. In una
mia performance, avevo allineato un gruppo di sog-
getti, che, a comando, dovevano fare un movimento
bizzarro o un esercizio che avrebbe
dato il via al movimento del soggetto Trasformate le
successivo nella fila. Il primo saltava, il vostre istruzioni in
secondo faceva addominali, un altro il una dichiarazione
moon walk. A un’altra ragazza era stato di fatto
detto di “fare un’onda elettrica con le
braccia” – nella mia mente immaginavo una mossa di
break dance, ma il suo inconscio, un po’ più giovane
del mio, non aveva mai sentito parlare dell’onda elet-
trica – perciò iniziò a rotolare sul pavimento agitan-
do le braccia per aria come Kate Bush, immagino che
credesse di essere un’onda di qualche tipo. Solo perché
date un’indicazione al soggetto, non vuol dire che sa-
pete esattamente dove lo porterà. Metà del divertimen-
to dell’ipnosi sta in questo ed è una buona ragione per
rivolgere la vostra completa attenzione al soggetto.
Fate delle vostre istruzioni una dichiarazione di fat-
to. Se volete che qualcuno dia un morso a una cipolla
pensando che sia una pesca, non chiedetegli di imma-
ginare che sia una pesca. Ditegli che gli state allungan-
do una pesca. Se volete che creda che voi siete Denzel
Washington, non chiedetegli di immaginarlo, ditegli

Edizioni Dialogika 99
L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

che sarà convinto che voi siete la star internazionale


Denzel Washington.
State modificando le sue credenze e, quindi, la sua
realtà – non gli state semplicemente chiedendo di usa-
re l’immaginazione.

6.1 La Super Suggestione

Da bambini vi hanno mai chiesto cosa avreste de-


siderato, se aveste trovato una lampada magica e un
genio fosse saltato fuori concedendovi un desiderio?
Avete mai chiesto dei desideri in più?
In quanto L’Ipnotista, volete che il vostro soggetto
accetti le vostre suggestioni. Nel momento in cui avete
portato a termine il Set Piece, l’induzione e l’appro-
fondimento, ne sono già state accettate più che a suffi-
cienza. Ne consegue, quindi, che è una mossa astuta da
parte vostra dare al soggetto la suggestione di accettare
tutte le suggestioni che seguiranno fino a che non di-
rete il contrario. Dategli quella meravigliosa istruzione
per cui lui seguirà tutte le vostre istruzioni. È quella che
alcuni chiamano la Super Suggestione (Chase, 2010).
Dovete avere un atteggiamento particolare per co-
municare queste parole in modo efficace. Sono parole
forti e non lasciano spazio al dubbio. Se avete dei dubbi,
teneteli per voi o, meglio, tirateli fuori e liberatevene.

«Da questo momento, tutto quello che dico costitui-

100 www.dialogika.it
CAPITOLO 6

rà la tua realtà, ogni singola cosa. Saprai quello che ti


dirò di sapere, farai quello che ti chiederò di fare, sentirai
quello che ti dirò di sentire e vedrai quello che ti dirò di
vedere. Quello che dico diventa all’istante la tua realtà,
senza dubbi, problemi o esitazioni, perché hai una mente
potentissima. Seguirai perfettamente ogni istruzione che
ti darò.»

Dimostrate immediatamente questo fatto a voi


stessi e al soggetto. Mettetelo alla prova. Dategli una
suggestione che richieda una risposta ipnotica diret-
ta e verificate se la segue o meno. Potreste eseguire il
Braccio Rigido o la levitazione della mano. Potreste
“magnetizzare” o “incollare” le sue mani a qualcosa.
Preferisco magnetizzare la mano e la testa del soggetto
e fare in modo che si sviluppi una forza di attrazio-
ne irresistibile tra di loro, tale che, quando si toccano,
rimangano incollate. In questo modo non si arriva a
chiedere qualcosa come un’allucinazione visiva positi-
va, ma è altrettanto convincente per il soggetto. State
ratificando il fatto che la Super Suggestione è attiva. Da
questo punto in poi dovrebbe andare tutto liscio come
l’olio.
Le frasi sopra sono solo un suggerimento. Trovate le
vostre parole, basta che comunichino chiaramente che
tutte le vostre suggestioni verranno accettate.

Edizioni Dialogika 101


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

6.2 Incoraggiamento

Fate in modo che il soggetto sappia di essere brillan-


te e che sta andando bene. Diteglielo prima, durante
e dopo aver lavorato con lui. A tutti piace sapere che
stanno andando bene. Se crede di essere un buon sog-
getto e voi sosterrete questa convinzione, lo sarà.
I soggetti dell’ipnotista da palcoscenico vengono
incoraggiati dalle risate e dagli applausi del pubblico.
Quando lavorate faccia a faccia potete e dovete soppe-
rire a questa mancanza. Commenti, gesti e contatti in-
coraggianti sono l’ideale.

● L’incoraggiamento fa sapere al soggetto che sta pro-


cedendo correttamente.
● Fa capire in modo gentile alla mente cosciente che
tutto va bene.
● Sanziona e rafforza quello che è stato fatto fino a quel
momento.
● Mantiene il tono leggero e creativo.
● Suggerisce che siete dalla stessa parte del soggetto.

«Hai un’abilità naturale nell’entrare in ipnosi/hai una


mente potentissima/stai andando molto bene. Hai una
mente conscia e una potentissima mente inconscia. Una
risorsa eccellente da cui imparare. Bene, così. Ottimo la-
voro, sei bravissimo. Stai andando benissimo.»

102 www.dialogika.it
CAPITOLO 6

Se siete davanti a un pubblico, fate sapere agli spet-


tatori che, quando sveglierete il soggetto, volete che
mostrino il loro apprezzamento con uno scroscio di
applausi. Dite al soggetto che questo lo farà sentire
bene.

6.3 Direttive

Una volta completato l’approfondimento, è utile


dare alcune direttive al soggetto. Per iniziare, spiegate
bene che ogni volta che direte “Dormi”, il soggetto tor-
nerà immediatamente allo stato di ipnosi, ancora più
in profondità di prima. Quando direte “1, 2, comple-
tamente sveglio”, egli aprirà gli occhi e sarà in grado di
muoversi, parlare e agire in base alle suggestioni che
gli avete dato. Chiedetegli di annuire se ha capito. Na-
turalmente, potete sostituire queste parole con le vo-
stre – cercate soltanto di essere coerenti.

«Da questo momento, quando toccherò la tua spalla e


dirò “Dormi”, ritornerai immediatamente in questo sta-
to di ipnosi, andando sempre più in profondità. Quando
toccherò la tua spalla e dirò “Occhi aperti, completamente
sveglio”, sarai in grado di muoverti e parlare normalmen-
te sotto ogni aspetto, ma agirai in base alle suggestioni che
ti ho dato. Annuisci se hai capito.»

Tenete in considerazione il benessere e la sicurez-

Edizioni Dialogika 103


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

za del soggetto e comunicate di conseguenza le vostre


suggestioni. Ditegli che, se per una qualche ragione è
costretto a tornare allo stato cosciente o lasciare l’edi-
ficio in fretta, egli lo farà, sentendosi benissimo e com-
pletamente libero da ogni suggestione che gli è stata
data.
A volte il soggetto avrà un’amnesia totale delle sug-
gestioni. Tuttavia, non è garantito al 100% che questo
accada, perciò, se desiderate che il soggetto dimentichi
le suggestioni che gli avete dato, insistete deliberata-
mente sull’amnesia. Ditegli che quando direte “1, 2,
completamente sveglio”, egli avrà un’amnesia comple-
ta delle suggestioni, ma che agirà ugualmente in base
a esse. Questo permette alcune prodigiose routine di
lettura della mente. Usate la vostra immaginazione.
Diventate maestri nell’uso di questa parte dell’ap-
proccio in modo da poterlo mettere in pratica rapida-
mente. Vi sarà molto utile, poiché fa sapere al soggetto
chi ha il controllo della situazione, comunica a lui e ad
altri osservatori che siete responsabili e che il soggetto
è in buone mani e, in generale, rende l’intero processo
più scorrevole, dato che diventa più facile tenere il sog-
getto nello stato che desiderate.

6.4 Controllo

Una volta che siete ormai sicuri che il soggetto sia


ipnotizzato, una volta che avete dato e messo alla pro-

104 www.dialogika.it
CAPITOLO 6

va la Super Suggestione e una volta che avete fornito le


direttive che aiuteranno lo svolgersi del processo, sarà
giunto il momento per iniziare a indicare sul serio al
soggetto quello che volete che faccia.
È meglio avere un piano. Fissate come minimo due
o tre routine – che siano appropriate a ogni luogo o
ambiente e di cui siete esperti. La maggior parte degli
ipnotisti ha le proprie routine preferite, che usano per
dare l’avvio al processo di ipnosi.
Risparmiatevi le complicazioni, verificate come rea-
gisce il soggetto e incoraggiatelo ancora di più.
Di solito parto da cose piccole e incorporo rispo-
ste via via più grandi a ogni routine. In realtà non c’è
motivo di farlo, dato che il soggetto a questo punto
dovrebbe essere piuttosto “malleabile”. A ogni modo,
questo fornisce una certa struttura a quello che faccio
e se è vero che il soggetto ha bisogno di scendere per
gradi nel suo mondo ipnotico, questa tecnica fa anche
questo. Di solito inizio suscitando nel soggetto delle
reazioni emotive e fisiche, come far levitare il braccio,
generare la catalessia, incollarlo a qualcosa. È facile
provocare i mutamenti emotivi più comuni che pos-
sono essere collegati a queste risposte fisiche, come far
ridere il soggetto o fargli raggiungere uno stato di gio-
ia assoluta. Di solito faccio seguire questa parte con la
routine d’amnesia, poi con qualcosa che mette in luce
le capacità verbali del soggetto e poi allucinazioni di
qualche genere. Le routine per indurre l’ipnosi descrit-

Edizioni Dialogika 105


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

te nel capitolo sette chiariranno questo punto.


Alcune delle idee migliori nascono dall’improvvi-
sazione e dalle reazioni inaspettate dei vostri sogget-
ti. Dategli il tempo, quindi, di reagire e ricordate che,
mentre risponde a una suggestione, risponderà ugual-
mente ad altre. Dirà quello che gli direte di dire. Aiu-
tatelo dando al suo inconscio ricettivo un’idea perfet-
tamente chiara di quello che volete da lui.
Dopo una serie consistente di istruzioni, nel caso
vogliate cambiare direzione, la cosa più semplice da
fare è dare di nuovo al soggetto il co-
mando di dormire. A quel punto si
Alcune delle idee
migliori nascono troverà, sostanzialmente, in un terri-
dalle reazioni torio neutrale da cui sarà facile partire
inaspettate dei per seguire la vostra istruzione succes-
vostri soggetti
siva. A volte, se continuate a impilare
una suggestione sull’altra senza prima
eliminarne qualcuna delle vecchie, il vostro soggetto
potrebbe apparire confuso. In base alla mia esperienza
posso dirvi che non è necessario disfare tutto quello
che è stato appena fatto, ma nella pratica è una regola
generale utile. Quindi, rimuovete l’ultima suggestione
e datene una nuova. Rende tutto più facile, anche per
L’Ipnotista.

106 www.dialogika.it
CAPITOLO 7

CAPITOLO 7
INDURRE L’IPNOSI IMPROVVISATA

I nvece che fornirvi una lunga lista con centinaia di


possibili routine o idee su cosa fare con il vostro sog-
getto ipnotizzato, ho elencato in dettaglio alcune rou-
tine che ho eseguito in situazioni improvvisate.
Alcune di queste sono cose che faccio regolarmente
in dimostrazioni improvvisate, nello studio terapeuti-
co e nel training. Alcune sono classiche
routine da palcoscenico eseguite fuo- Se con l’ipnosi
ri dal palco e, infine, altre sono stra- tutto è possibile,
cosa volete che
ne improvvisazioni che spero aiutino faccia il vostro
la vostra mente creativa a capire cosa soggetto?
potete realizzare attraverso l’ipnosi
improvvisata. Vi incoraggio a usare l’immaginazione
per tirare fuori nuove routine. Se praticamente tutto
è possibile, e con l’ipnosi lo è, cosa volete che faccia il
soggetto? Usate la vostra immaginazione e lasciate che
il soggetto usi la sua.
Ho incluso tutto: la Preparazione, il Set Piece, l’In-
duzione, l’Intensificazione, la Super Suggestione, come
testare il lavoro e le istruzioni. Anche se alcune delle
routine illustrate qui hanno a che fare con “prendere
in prestito” oggetti o ottenere qualcosa gratis, non in-
sinuo certo che ciò sia etico o che dovreste farlo. È solo

Edizioni Dialogika 107


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

parte della mia performance. Quasi sempre restituisco


al soggetto la sua roba, a meno che non sia qualcosa che
voglio moltissimo. Sto scherzando, ovviamente. Tutte
queste routine sono state realmente eseguite in situa-
zioni improvvisate e le ho incluse qui semplicemente
per darvi un’idea su cosa sia possibile fare. Niente è
stato aggiunto o tolto.

7.1 La terapia più breve – Ridere a crepapelle

Questa è una routine che ho eseguito centinaia di


volte. Fa ridere il soggetto con abbandono e permette
all’Ipnotista di provocare la risata a comando. Essen-
zialmente, collegherete il sollevamento automatico di
un braccio e la vicinanza di questo al viso come un
indicatore d’ilarità.
La uso spesso dopo una sessione di ipnoterapia du-
rante la quale insegno al mio cliente come può indur-
si l’autoipnosi istantanea. L’ho usata, tuttavia, anche a
metà di una sessione e come improvvisazione in molte
situazioni diverse. Sul palco, questa è spesso la mia pri-
ma routine, dopo aver eseguito l’induzione del Braccio
Rigido su tutti i partecipanti. In una dimostrazione
improvvisata, è spesso la prima vera suggestione che
introduco dopo l’induzione. Le mie parole solo rara-
mente divergono da quello che segue. Utilizzo questa
routine sia con dei gruppi, che con singoli clienti. Mi
è stato detto che questa routine da sola vale il costo di

108 www.dialogika.it
CAPITOLO 7

un’intera sessione di ipnoterapia – dato che, grazie a


questa, era evidente che la cliente si era liberata ina-
spettatamente di un grosso problema emotivo – seb-
bene in realtà l’avessi usata semplicemente per persua-
derla che ovviamente era stata ipnotizzata. Su un piano
meno serio, una volta che avete eseguito questa routi-
ne, potete far ridere le persone a comando con totale
abbandono, cosa piuttosto divertente. Dite semplice-
mente loro di non pensarci.
Il primo passo nella routine è fare in modo che la
mano del soggetto si muova verso il suo volto “tutta da
sola”. Do per scontato che ci abbiate già lavorato un po’,
che gli abbiate dato un innesco per tornare in ipnosi
e che abbia presentato alcuni fenomeni fisici, come la
levitazione del braccio. È il momento ideale per inizia-
re. A ogni modo, non è troppo difficile far muovere la
mano verso il volto a freddo, dovrete solo impegnarvi
un po’ di più per arrivare a quel punto. Potete eseguire
la routine come Set Piece o dopo una qualsiasi delle
induzioni che terminano con la mano del soggetto da-
vanti al volto. Naturalmente, una volta che sarete riu-
sciti a sollevare il braccio, da lì in poi è la stessa solfa.
Avete l’opportunità, ovviamente, di enfatizzare con
il tono frasi e parole come “sentire in modo diverso”,
“sorridere” e “ridere”. Ho impostato lo script in modo
tale da costruire l’induzione gradualmente, di modo
che nel momento in cui dico “ridere” o “divertente”,
dovrei essere già riuscito a far sorridere il soggetto. Il

Edizioni Dialogika 109


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

tempismo e un ritmo regolare sono determinanti –


perciò, come sempre, dite quello che vedete, guidate
un po’ il soggetto e fatelo con il sorriso sulle labbra.
Provate a sincronizzare lo “scoppiare a ridere” con il
momento in cui la mano tocca il volto del soggetto. Di
solito continua a ridere fino alle lacrime con il minimo
intervento da parte vostra, dandovi l’opportunità di
fare qualcosa per farlo stare bene. Se qualcuno prova
dolore, egli riderà fino a far scomparire il dolore; se ha
paura, con le risate allontanerà i dubbi e le paure – ma
questi sono tutti extra. Fateli solo ridere a crepapelle.
Se altre persone intorno stanno ridendo, e se trovate
che una sfrenata risata ipnotica è contagiosa, allora
sfruttate anche questo.

«Una volta che sei stato ipnotizzato in questo modo, è


facile per te tornare in trance all’istante e a tuo coman-
do. Ti chiedi perché dovresti farlo. Bene, per prima cosa
è uno strumento fantastico per rilassarsi profondamente.
Inoltre, può essere usato per dirigere le tue risorse incon-
sce verso ciò che vuoi ottenere. Se vuoi, ti mostrerò come
fare.»

Fatevi dare il consenso dal soggetto.

«Ok, di nuovo, tieni i piedi sul pavimento e le mani po-


sate in modo leggero sulle gambe (sui braccioli della sedia).
Vorrei che tu osservassi il dorso della tua mano e scegliessi

110 www.dialogika.it
CAPITOLO 7

un punto, come un pelo, una linea o qualcosa del genere.


Ancora non chiudere gli occhi, focalizzati su quel punto
e, quando sei pronto, voglio che tu senta nella tua mente
la parola “Rilassati” quattro volte. La quarta volta che
la sentirai, lascia che i tuoi occhi si chiudano, bene, fallo
ora, e, non appena si chiudono, scivolerai di nuovo nello
stato di trance. Questa volta vorrei che tu facessi atten-
zione ai piccoli cambiamenti che avvengono sul tuo viso,
alcuni appena percepibili, mentre i muscoli del volto si ri-
lassano, il tuo respiro cambia leggermente, sei a tuo agio.
Tra un attimo quella mano inizierà a sollevarsi da sola
verso il tuo volto. Bene, potresti sentire quelle sensazioni
intensificarsi, le dita che si contraggono e, proprio come se
le mani fossero delle calamite, sentirai una forza di attra-
zione irresistibile tra la mano e il volto.»

«Mentre la mano sale, avvertirai un benessere crescen-

Edizioni Dialogika 111


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

te, quanto più la mano si avvicina al viso, tanto meglio


ti sentirai, e quanto meglio ti sentirai, tanto più leggera
diventerà la mano. È così, sempre più leggera, sempre più
leggera.»
«Ora, mi è venuta in mente quest’idea divertente, che
c’è un qualcosa nei confronti del quale vorresti provare
emozioni diverse, un qualcosa nei confronti del quale ti
piacerebbe sorridere e ridere e staresti molto meglio. E
mentre quella mano si avvicina al tuo viso, per qualche
ragione sconosciuta la cosa inizia a sembrarti diverten-
te, bene, per una qualche ragione ignota, e mentre il tuo
sorriso si allarga, bene, si trasformerà in una risatina e
più la mano si avvicina, più la cosa sembra divertente,
sempre più divertente. Più la mano si avvicina, meno
serio diventerai, e quando la mano toccherà il tuo viso,
scoppierai a ridere e non ti sentirai mai più come prima.
Tutto quello che potrai fare sarà tentare di non ridere in
modo così sguaiato, anche solo pensarci ora ti sembra di-
vertente. Ogni volta che schioccherò le dita, ti sembrerà
dieci volte più divertente, come la scena più divertente del
film più divertente che ti puoi ricordare, solo cento volte
più divertente.»

Se a questo punto le lacrime non gli scendessero giù


per le guance e il moccio non gli colasse, sarei molto
deluso.

«Tra un attimo quel braccio inizierà a scendere di nuo-

112 www.dialogika.it
CAPITOLO 7

vo giù sulle tue gambe, con la velocità con cui tu scivolerai


in uno stato ancora più profondo di ipnosi, uno stato di
gioia assoluta. Dormi.»

Fatelo uscire.

«Occhi aperti, completamente sveglio.»


«Eccellente, ti sentivi proprio bene, vero? Si trattava di
qualcosa che prendevi sul serio, no? (Risate)»

Quando il soggetto ha la mano sollevata in aria,


questa è un’altra opportunità per dargli qualcosa da
fare. Per esempio, quando la mano tocca la sua fronte,
date la suggestione:

«Pronto ad addormentarti profondamente ora…al


mio tre, la tua mano cadrà sulle tue gambe e ti troverai
profondamente addormentato: 1...2...3...Dormi.»

7.2 Terapia Breve sullo stile di Rossi

Questo è un esercizio molto semplice ispirato al


lavoro significativo di Ernest Rossi (Rossi, 1987). Ho
aggiunto più suggestioni e invece di usarlo solo come
è stato concepito, come strumento diagnostico, cerca-
te di trovarne altri utilizzi. Non fatevi ingannare dalla
sua semplicità. Lo uso come Set Piece, come induzione,
come veicolo effettivo per la terapia priva di contenu-

Edizioni Dialogika 113


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

to, e anche come strumento diagnostico e terapeutico.


Nell’esempio sotto, lo impiego per un certo problema
“x”.

«Per favore, stendi le mani davanti a te e fissa la tua


attenzione sullo spazio fra di loro. Chiudi gli occhi e vi-
sualizza nella tua mente le mani stese davanti a te.»
«Bene, concentrati su quell’immagine nella tua mente
mentre senti una forza magnetica svilupparsi tra le mani.
Nella mente puoi immaginare quella forza che inizia ad
attrarre le mani tra loro. Ora, non appena la tua mente
inconscia oggi è pronta ad affrontare il problema in modo
terapeutico (affrontare il problema, assimilare una nuova
informazione, mostrarsi nella sua potenza, portarti in ip-
nosi), vorrei che le mani si attraessero l’un l’altra.»

«Come due calamite che si avvicinano sempre di più,


bene, più si avvicinano più la forza si fa intensa. Benissi-
mo, puoi notare quel movimento. Puoi provare a tenerle

114 www.dialogika.it
CAPITOLO 7

ferme, ma ti accorgerai di non riuscirci. Quando le dita


si toccheranno, le braccia rimarranno stese in avanti,
mentre tu puoi rilassarti. Vorrei che ora una delle mani
scivolasse giù, non appena la tua mente inconscia avrà ri-
esaminato tutti i ricordi e le esperienze associate con tutto
ciò (il problema); una volta passato tutto in rassegna, solo
allora la tua mano si abbasserà sulle tue gambe. Bene,
quando sarai pronta. Giù fino in fondo.»

La mano dovrebbe abbassarsi in modo catalettico.

«Ora vorrei che il tuo inconscio abbassasse l’altra


mano verso le tue gambe, non appena la tua mente incon-
scia sarà riuscita a identificare tutte le risorse necessarie
perché tu possa gettarti tutto ciò (il problema) alle spalle
per sempre. Tutte le conoscenze e le risorse necessarie, per
metterti ciò alle spalle. La mano scenderà e toccherà le

Edizioni Dialogika 115


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

tue gambe non appena avrai identificato tutte le risorse


e avrai fatto i cambiamenti necessari per lasciarti tutto
questo alle spalle una volta per tutte.»
«La tua mente inconscia potrebbe farmi un cenno con
la testa per farmi capire che questi cambiamenti hanno
avuto luogo?»

Potete procedere con un approfondimento della


trance, passare immediatamente a un’altra tecnica o,
in alternativa, chiedere al soggetto solo di aprire gli
occhi – in altre parole, lasciarlo in trance. Può essere
utile eseguire questa tecnica prima del lavoro vero e
proprio, come un Set Piece. Il soggetto può ascoltarvi
e parlarvi. Un ottimo modo per lasciare qualcuno in
ipnosi è dirgli che, quando conterete da 1 a 3, sarà per-
fettamente sveglio e normale sotto ogni aspetto. Poi,
dopo qualche altro commento, dite “1, 2, occhi aperti”.

116 www.dialogika.it
CAPITOLO 7

Il soggetto potrebbe addirittura chiedersi se è in trance


o meno, voi non avete bisogno di nominare la trance
o l’ipnosi.
Vi consiglio di fare ciò all’inizio, dopo le doman-
de, per poi procedere normalmente con la discussione.
Renderà più facile decifrare la sua comunicazione in-
conscia e, inoltre, renderà più efficaci i vostri sforzi per
seminare delle suggestioni prima della trance.
Naturalmente, questo procedimento si compone
di tre fasi – mani insieme, giù un braccio, giù anche
l’altro. Nell’esempio illustrato, queste tre fasi mirano
a uno scopo preciso – affrontare un problema. Potete
modificare ognuna delle tre fasi. Ad esempio, le mani
che si uniscono possono essere un segnale che la mente
è pronta a essere ipnotizzata, con una mano abbassata
per il corpo che si rilassa e l’altra abbassata per la men-
te che si rilassa.

7.3 Invisibile!

La prima volta che vi renderete invisibili con i vostri


poteri ipnotici probabilmente sarà un evento. Certa-
mente lo è stato per me. A meno che non suggeriate il
contrario, può spaventare un po’ il soggetto, special-
mente se iniziate a spostare gli oggetti in giro nella
stanza, a sollevare sedie, a versare bicchieri d’acqua,
a lanciare roba contro di lui o a spaventarlo con un
pupazzo. Quando vi renderete conto che non riesce a

Edizioni Dialogika 117


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

vedervi, la cosa potrebbe spaventare un po’ anche voi,


perciò non perdete la calma. Se non volete sconvolger-
lo troppo, tenete a mente che potete guidare le sue sen-
sazioni, quindi ditegli che troverà l’esperienza incredi-
bile, ma che non avrà paura. Oppure ditegli che avrà
paura, molta paura, ma che non lascerà la stanza o la
sedia. La scelta è vostra.

«Ok, posso provare qualcosa con te? Ottimo. Puoi met-


terti comodo, con i piedi a terra e le mani appoggiate sulle
gambe? Ora guardami, proprio qui.»

Indicate un punto subito sotto il vostro occhio de-


stro e fissate uno degli occhi del soggetto.

«Tra un momento andrai in trance. Ancora non voglio


che tu chiuda gli occhi, continua solo a fissare quel pun-
to. Quando sei pronto, ripeti la parola “Rilassati” quattro
volte nella tua mente. La quarta volta che ripeti la pa-
rola puoi lasciare che i tuoi occhi si chiudano e inizierai
immediatamente a scivolare nel sonno, ti addormenterai
profondamente, profondamente in trance. Saprai di esse-
re in trance perché una delle tue mani inizierà a sollevarsi
verso il tuo viso, bene. Sempre più leggera, proprio come
se la tua testa fosse una calamita e la tua mano fosse una
calamita – sintonizzati su quella forza magnetica reale o
immaginaria che si sviluppa tra la testa e la mano. Quan-
to più si avvicina, tanto più in profondità scenderai. Più

118 www.dialogika.it
CAPITOLO 7

in profondità scendi, meglio ti sentirai. Quando la mano


toccherà il tuo viso, raddoppierai il rilassamento fisico e
mentale.»
«Tra un attimo schioccherò le dita e la mano cadrà sul-
le gambe come uno straccio bagnato. Il momento in cui
toccherà le gambe, quello sarà il tuo segnale per scendere
ancora più giù in uno stato profondo d’ipnosi.»

(Schioccate le dita).

«Sempre più in profondità. Tutto quello che dirò ades-


so diventerà la tua realtà. Ogni singola cosa, senza alcun
dubbio, domanda o esitazione, diventerà la tua realtà.
Saprai quello che ti dirò di sapere, vedrai quello che ti dirò
di vedere e sentirai quello che ti dirò di sentire. Ogni cosa
che dico diventa all’istante la tua realtà.»

Provate poi se la Super Suggestione è stata accettata


dando al soggetto un’idea relativamente semplice su
cui fissarsi. Di solito proseguo eseguendo il Braccio
Rigido, usandolo come routine piuttosto che come Set
Piece.

«Tra un attimo prenderò il tuo braccio. Bene, stringi


forte il pugno. Bene, senti il pugno stretto, il braccio di-
venterà sempre più rigido, ogni muscolo, nervo e fibra,
sempre più rigidi. C’è una barra d’acciaio lungo il braccio
dalla spalla fino al polso, non puoi piegarlo, non impor-

Edizioni Dialogika 119


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

ta quanto ci provi. Prova a piegarlo e vedrai che non ci


riesci. Sei un uomo forte, prova a piegarlo, vedrai che di-
venterà sempre più rigido. Bene, quando inizia a tremare,
diventa ancora più rigido.»

Spingete il braccio verso il basso mentre date con fer-


mezza questo comando:

«Dormi, ora! Tra un attimo schioccherò le dita, i tuoi


occhi si apriranno e mi cercherai con lo sguardo, ma non
riuscirai a vedermi, né i vestiti che indosso. Ogni altra
cosa sarà normale, ma non riuscirai più a vedere me o i
miei vestiti. Potrai sentirmi e percepirmi quando ti tocco,
ma non riuscirai più a vedermi.»

Il soggetto si sveglierà in modo normale e guarderà


come se non ci fosse nulla di diverso dal solito, per-
ché non lo è ancora – semplicemente, non può vedervi.
Quindi, quando vi spostate, se lo guardate, vi accorge-
rete che non vi presta alcuna attenzione. Il suo sguardo
non viene catturato automaticamente dai vostri movi-
menti. Versate un bicchiere d’acqua o muovete degli
oggetti davanti al soggetto – come un mazzo di chiavi.
Lanciate una sedia in aria e riafferratela. Parlategli.

«Dormi! Quando schioccherò le dita, i tuoi occhi si


apriranno e tutto tornerà alla normalità sotto ogni aspet-
to, e tu riuscirai a vedermi.»

120 www.dialogika.it
CAPITOLO 7

In alternativa, ditegli che riuscirà a vedere il vostro


corpo, ma non la vostra testa!

7.4 Derubato!

In questo esempio, ho ipnotizzato il proprietario di


una bancarella del mercato durante un affollato vener-
dì all’ora di pranzo. Gli ho dato una suggestione post-
ipnotica, per la quale quando gli avrei dato un colpetto
sulla spalla, lui si sarebbe riaddormentato immediata-
mente e, nel rivedermi, non avrebbe avuto alcun ricor-
do cosciente di avermi incontrato o di quello che gli
avessi detto. L’ho svegliato e me ne sono andato. Sono
tornato un’ora dopo e ho eseguito una routine d’ipno-
si da palcoscenico in tre fasi incentrata su un cetriolo
(Chase, 2010).
Il mio scopo era riuscire a ottenere da lui un po’ di
prodotti gratis. Me ne sono andato con un sacchetto
pieno di cetrioli. In questo esempio, ho utilizzato ogni
fase del Set Piece come induzione ipnotica, ma non l’ho
testata, ho solo osservato, e poi ho eseguito l’Induzione
con la Stretta di Mano.

«Salve, ti va di provare qualcosa? Vediamo se puoi


essere ipnotizzato. Cominceremo con un paio di eserci-
zi semplici per accendere la tua concentrazione e la tua
immaginazione. Ti darò alcune istruzioni e voglio che tu
le segua. Se ti chiedo di immaginare qualcosa, voglio che

Edizioni Dialogika 121


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

lo faccia al tuo meglio. Se ti chiedo di usare l’istinto, per


favore fallo. Fai un cenno con la testa se hai capito. Benis-
simo. Per favore, stendi le mani davanti a te.»

Ho eseguito poi le Dita Magnetiche come induzio-


ne. Non appena le dita si sono toccate, ho detto:

«Chiudi gli occhi ora e dormi, dormi profondamente.


Addormentati profondamente mentre faccio dondolare il
tuo corpo avanti e indietro. Nota com’è piacevole rilas-
sarsi così, perché tra un attimo ti mostrerò come andare
ancora più in profondità. Quando toccherò la tua spalla e
dirò: “Occhi aperti, completamente sveglio”, i tuoi occhi si
apriranno e mi guarderai. Quando dirò: “Dormi” torne-
rai in questo stato, andando ancora più in profondità di
prima. Fai un cenno con la testa se hai capito.»

Ho eseguito immediatamente le Mani Magnetiche.


Quando le mani si sono toccate, sono tornato alla “mo-
dalità induzione”, spingendo la testa in avanti e dicen-
do: “Dormi”, intensificando la trance e incorporando
ogni cosa che avevo imparato sul soggetto durante
la prima fase. L’ho svegliato di nuovo e sono passato
all’induzione con la Stretta di Mano subito dopo, que-
sta volta ponendo enfasi sul sonno e approfondendo lo
stato ancora di più. Gli ho dato la Super Suggestione,
poi un innesco post-ipnotico per l’ipnosi e l’amnesia
relativamente al fatto di avermi incontrato.

122 www.dialogika.it
CAPITOLO 7

«Quando tornerò, non avrai idea di chi sono. Ti sem-


brerà di non avermi mai incontrato prima. Quando ti
toccherò sulla spalla e dirò “Dormi”, tornerai immediata-
mente in questo stato, andando istantaneamente e imme-
diatamente ancor più in profondità.»

Quando sono tornato un’ora dopo, sono andato alla


bancarella e ho afferrato un cetriolo. Tenendolo sol-
levato e indicando una delle estremità, ho chiesto al
soggetto:

«Quanto costa?»

Ho arrestato così la sua attenzione e confuso la sua


mente. Ho continuato:

«Quanto costa? Guardalo, qui all’estremità, avvicina-


ti, perché sta per accadere qualcosa di interessante. La-
scia che ti mostri qualcosa mentre guardi qui.»

Mi sono piegato in avanti e l’ho toccato sulla spal-


la, dandogli la suggestione post-ipnotica di tornare in
ipnosi.

«Dormi, giù in profondità, più in profondità, più in


profondità. Il braccio si può rilassare, completamente, il
braccio si può rilassare completamente, stai per addor-
mentarti. A ogni tuo respiro e a ogni mia parola, scen-

Edizioni Dialogika 123


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

derai sempre più in profondità in quello stato. Stai scivo-


lando nel sonno. La tua testa può cadere sul petto mentre
scendi sempre più in profondità nel sonno. Ogni cosa che
dico ora, ogni singola cosa che dico diventerà all’istante
la tua realtà, senza dubbi o esitazioni. Vedrai quello che
io ti dirò di vedere, saprai quello che io ti dirò di sapere e
farai quello che io ti dirò di fare. Tutto quello che dico è la
tua realtà.»
«Sei il maggiore esperto di sigari al mondo. Adori i si-
gari di prima qualità e sto per darti il miglior sigaro al
mondo. Occhi aperti, completamente sveglio. Ecco qua,
provalo. Mordi l’estremità per prima cosa.»

L’uomo ha morso l’estremità attraverso la plastica e


io gli ho offerto un accendino. Lo incoraggiavo a fare
dei commenti sulle qualità del sigaro, la sua intensità e
il suo sapore mentre tirava delle boccate.

«Dormi in piedi. Dormi profondamente. Giù fino in


fondo. Profondamente addormentato. Le tue gambe ti
sosterranno mentre scivoli sempre più in profondità nel
sonno. La prossima volta che aprirai gli occhi, ti accorge-
rai di tenere in mano lo spinello più grande del mondo. È
la canna più forte del mondo. È la marijuana più forte e
stai per godertela. Occhi aperti, completamente sveglio.
Provala. Provala e gustala fino in fondo questa volta.»

L’ho incoraggiato di nuovo ad assaporarne il gusto

124 www.dialogika.it
CAPITOLO 7

e l’intensità.

«Dormi in piedi. Quando schioccherò le dita, aprirai


gli occhi e ti accorgerai che la squadra narcotici sta per
compiere una perquisizione in questa bancarella. Tutti
quei cetrioli sono degli spinelli incredibilmente forti. Li
metterai in una borsa e insisterai che io li porti via da
questa bancarella, io resisterò, ma tu insisterai. Occhi
aperti, completamente sveglio.»
«Guarda. Gli sbirri. Hai una borsa?»

L’uomo ha afferrato un sacco e ha iniziato a riem-


pirlo di cetrioli. Io insistevo che non potevo prenderli
tutti. L’uomo insisteva, ovviamente, che potevo.

«Veloce, mettili tutti qui. Bene. Nascondi il resto, na-


scondili.»

Me ne sono andato con un sacco pieno di cetrio-


li. Poiché si trattava di un esperimento, più tardi ho
restituito la merce. Ho pensato che sarebbe stato utile
utilizzare la stessa procedura per risvegliarlo. Se fac-
cio esperimenti del genere per divertimento, restitui-
sco sempre la merce e reipnotizzo sempre il soggetto,
per poi svegliarlo in modo corretto. Dieci minuti dopo,
l’uomo si trovava ancora in un vago stato di panico a
vedermi tornare con la “droga” e, gettando delle oc-
chiate a destra e a sinistra per scorgere la polizia, mi

Edizioni Dialogika 125


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

ha chiesto cosa stessi facendo. L’ho semplicemente


ringraziato e ho eseguito su di lui l’Induzione con la
Stretta di Mano, approfondendo prima l’esperienza,
lavorando sul suo benessere e risvegliandolo poi com-
pletamente alla normalità, “di nuovo al mercato”.

«Salve, grazie per…»

Ho allungato la mano per la stretta e ho eseguito


l’induzione con la Stretta di Mano, approfondendo im-
mediatamente lo stato ipnotico.

«Guardati la mano…ora dormi.»

Ho eseguito la procedura per il risveglio.

«Tra un attimo conterò fino a 5 e al 5 ti sveglierai com-


pletamente e normalmente. Sarai in grado di muoverti,
parlare e pensare liberamente e normalmente. Tutto quel-
lo che ti ho suggerito fino a ora scomparirà e tutto tornerà
come prima sotto ogni aspetto. Aprirai gli occhi, ti stirerai
e ti sentirai benissimo e pronto per un bellissimo pomerig-
gio di affari al mercato. Ti sentirai rinfrescato e pieno di
energie come se ti fossi appena svegliato dopo un’ottima
notte di sonno, ma tieni presente che l’ipnosi non è son-
no e che la prossima volta che andrai a letto a dormire,
dormirai benissimo e ti sveglierai a un’ora giusta, fresco e
tonificato. Stai pronto.»

126 www.dialogika.it
CAPITOLO 7

«Uno. E ora diventi più consapevole del tuo corpo. Ogni


muscolo, nervo e fibra si ravviva. Due. Senti un’ondata di
energia entrare attraverso le dita delle mani e dei piedi,
passare su per le braccia e le gambe, su attraverso la spina
dorsale e il collo fino alla testa. Tre. Fai un respiro profon-
do, lascia che un’ondata di ossigeno attraversi il corpo e il
cervello. Quattro. Dell’acqua pura e cristallina rinfresca
la tua mente, il fondo degli occhi, il naso, la gola, il petto e
lo stomaco. Cinque. Occhi aperti, completamente sveglio,
stirati.»

Eseguite questa procedura per il risveglio con la


stessa attenzione e lo stesso impegno che mettete nel-
le altre istruzioni, o magari anche di più. Solo perché
usate il risveglio più e più volte, non significa che deb-
ba diventare arido e monotono perché eseguito male.
A questo punto il soggetto è ancora ipnotizzato e ricet-
tivo alle suggestioni. Quindi, mantenetevi sul sempli-
ce e date valore alle vostre parole. Al risveglio, date il
benvenuto al soggetto con un sorriso e poi distraetelo.

«Grazie. Stai bene? C’è una bancarella di elettronica


da queste parti?»

7.5 Un cappotto nuovo

Il mio scopo era riuscire a rubare il cappotto a qual-


cuno. Ho usato l’approccio descritto qui molte volte:

Edizioni Dialogika 127


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

esso mostra come creare il contesto per l’ipnosi e come


questo approccio bypassi la volontà.
Camminando per Leicester Square ho visto un ra-
gazzo che reggeva un gigantesco cartello “Pizza Hut,
da questa parte”. Gli ho chiesto per quante ore doveva
rimanere lì e il poveretto ha risposto per otto ore. Gli
ho detto di essere un ipnotista e che avrei potuto aiu-
tarlo, distorcendo la sua percezione del tempo. Gli ho
chiesto se potevo far passare quelle otto ore in un lam-
po come fossero un’ora. Ha acconsentito. Per iniziare
gli ho detto di fissare la vite che teneva attaccato il car-
tello all’asta e ho eseguito l’induzione della fissazione
oculare. Ho controllato che fosse stata recepita dicendo
al soggetto che le sue mani si sarebbero sollevate verso
il suo viso. L’ho incoraggiato a opporre resistenza, poi
ho dato le suggestioni: per prima la Super Suggestione,
poi ho fatto un lungo discorso sulla distorsione tempo-
rale. Alla fine ho suggerito che, quando avrebbe aper-
to gli occhi, si sarebbe accorto di avere indosso il mio
cappotto e che me lo avrebbe restituito. È tornato in sé,
gli ho chiesto il mio cappotto, lui si è svuotato le tasche
e me lo ha dato.

«Ciao. Posso chiederti per quante ore devi rimane-


re impalato qui? Otto ore! Cavoli! Sono un ipnotista. Se
potessi farti passare il tempo in un lampo, come se fosse
un’ora sola, ti piacerebbe? Ti va di essere ipnotizzato? Non
ti farò fare niente di stupido e ti assicuro che ti sembrerà

128 www.dialogika.it
CAPITOLO 7

la serata di lavoro più breve della tua vita. Bene. Attra-


verso l’ipnosi è comune provare una sensazione di distor-
sione temporale. È un po’ come quando ci si appisola e
sembra di aver dormito solo pochi minuti, quando invece
è passata un’ora. Ti voglio mostrare come ricreare quella
sensazione. Prima di tutto, tieni a mente che l’ipnosi non
è sonno e quando tra un momento dirò “Dormi”, saprai
che non si tratta del sonno notturno, ma semplicemente
di uno stato di rilassamento profondo del sistema nervo-
so. Riuscirai ancora a sentirmi e a rispondermi quando te
lo chiederò. Ora, quello che vorrei che facessi è solamente
guardare questa vite davanti a te. Io reggerò l’asta.»
«Guardala, non guardare me o da qualche altra parte.
Non devi dire o fare niente. Tieni gli occhi fissi su quel
punto. Puoi notare la messa a fuoco dei tuoi occhi che
cambia mentre si avvicina al tuo viso. Quando sei pron-
to a essere ipnotizzato, chiudi gli occhi, bene, gli occhi si
chiudono ora. Con gli occhi chiusi, quello che conta ora è
il suono della mia voce e i tuoi pensieri, che attraversa-
no la tua mente, nessun suono esterno conta per te, solo
la mia voce. A ogni tuo respiro e a ogni mia parola scen-
derai sempre più in profondità in ipnosi. Le gambe ti so-
sterranno mentre ti addormenti profondamente e mentre
faccio dondolare la tua spalla lasciando che ogni muscolo
si rilassi, addormentati profondamente, completamente
rilassato. Tra un attimo, una delle tue braccia inizierà a
sollevarsi su verso l’alto, inizierà a sembrarti sempre più
leggera e si solleverà. Mentre il braccio si solleva tutto da

Edizioni Dialogika 129


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

solo, puoi provare a tenerlo fermo e ti accorgi che il brac-


cio vuole semplicemente sollevarsi, sempre più leggero,
eccolo che va, sale, tirato da una forza invisibile. Stai an-
dando benissimo.»
«Quando lo toccherò, il braccio cadrà al tuo fianco e
tu scivolerai ancora di più in profondità in quello stato di
ipnosi, pronto per ascoltare per davvero.»
«Da questo momento, quando pronuncerò la parola
“Dormi”, tornerai all’istante e immediatamente in questo
stato di ipnosi, andando ancor più in profondità di pri-
ma, quando dirò “Occhi aperti, completamente sveglio”,
aprirai gli occhi e sarai in grado di parlare e muoverti
normalmente sotto tutti gli aspetti, metterai in pratica
ogni cosa che dirò all’istante e immediatamente, senza
dubbi o esitazioni, perfettamente sveglio e all’erta.»
«Quando finirai di lavorare, rifletterai sul fatto che il
tempo è volato molto velocemente come se avessi passato
tutto il tempo a pensare a qualcos’altro.»
«Perché, sai, rimanendo qui in piedi, anche il tempo
varia, come quando alcune volte sei stato in coda per
qualcosa e ogni secondo sembrava lungo un minuto, men-
tre altre volte ancora, alla fine di un viaggio, il tempo è vo-
lato in un lampo e un tempo lungo sembra essere passato
in un istante.»
«Tra un attimo ti sveglierò e ti sentirai benissimo, ti ac-
corgerai di avere addosso il mio cappotto, stai indossando
il mio cappotto. Te lo toglierai e me lo restituirai, felice di
farlo.»

130 www.dialogika.it
CAPITOLO 7

«Occhi aperti, completamente sveglio. Benissimo. Ti


senti bene?»

Ho restituito il cartello al soggetto.

«Posso riprenderlo?»

Ho ripreso il cartello come per indicargli di togliersi


il cappotto. Lui ha iniziato a svuotarsi le tasche, mentre
io continuavo a confonderlo un po’ con alcuni com-
menti e domande.

«Scusa, è questo il verso giusto? Ti sto confondendo. Da


che parte è Pizza Hut? Ok, te ne porto uno nuovo.»

Gli ho restituito il cartello e ho preso il cappotto. Me


ne sono andato a piedi nella direzione opposta.

7.6 A pancia piena!

Ho avvicinato Tommy – un venditore ambulante in


uno dei mercati dell’East End di Londra. Mi ha detto di
essere stato ipnotizzato dal proprio sergente maggiore
quando era nell’esercito, quarantacinque anni prima.
Sospettando che potesse essere abituato ad andare
in ipnosi attraverso ordini secchi, all’inizio l’ho lusin-
gato dicendogli che chiunque sia stato ipnotizzato in
passato possiede un’abilità naturale a entrare nella pro-

Edizioni Dialogika 131


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

pria mente e che questa abilità non viene mai persa. Ho


adottato un approccio piuttosto autoritario, eseguendo
subito i Palmi Magnetici come induzione. L’ho riorien-
tato e ho eseguito il Braccio Rigido, per poi abbassar-
lo e comandare il sonno. Gli ho dato una suggestione
post-ipnotica per tornare in ipnosi e l’amnesia relativa
al fatto di avermi incontrato. Dopo di che me ne sono
andato e sono tornato trenta minuti dopo.

«Buongiorno. Vorrei un chilo e mezzo di mele e un chilo


e mezzo di pere. Oh, e anche quattro cavolfiori. Quant’è?»

Ha risposto otto sterline.

«Dormi. Tra un attimo il tuo braccio inizierà a solle-


varsi sopra la tua testa come se venisse tirato da un ar-
gano. Ecco che va, potresti essere consapevole che si sta
muovendo, ma non puoi fare nulla ora a parte scendere in
profondità, sempre più in profondità in ipnosi. Mentre si
solleva, a ogni tuo respiro e a ogni mia parola, vai sempre
più in profondità.»

A questo punto gli ho dato la Super Suggestione se-


guita da questa serie di istruzioni.

«Tra un attimo ti sveglierò e tu crederai che ogni cosa


che io metterò nelle tue mani sia denaro. Ogni pezzo di
carta è una banconota, ogni altra cosa è una moneta. Ac-

132 www.dialogika.it
CAPITOLO 7

cetterai con gratitudine il mio pagamento e la tua giorna-


ta proseguirà come al solito e ti sentirai benissimo.»
«Occhi aperti, completamente sveglio... Scusa, quant’è?
otto sterline, eccone cinque.»

Gli ho messo in mano una salvietta, seguita da tre


tappi di bottiglia.

«Ecco sei, sette e otto. Va bene? Perfetto. Arrivederci.»

7.7 Un trattamento da star

Chiunque può farsi pagare da bere. Tutti possiamo


persuadere con delle lusinghe, possiamo implorare o
magari arruffianarci qualcuno perché ci compri da
bere. È molto più facile se il barman vi crede il suo at-
tore preferito. Su di giri dopo l’ultimo “ipno–attacco” a
una caffetteria e diversi espressi gratis, l’ultimo vener-
dì di sole dell’estate sono entrato in un grande locale
affollato a Soho, Londra. Quando uno dei barman mi
è passato vicino per raccogliere i bicchieri vuoti, l’ho
fermato e gli ho chiesto chi fosse il suo attore preferito.
Mi ha guardato confuso e ha detto di non saperlo. Ho
insistito.

«Beh, deve essercene uno che ti piace, un attore, no?»

Ha detto “Denzel”. L’ho ringraziato e si è allontana-

Edizioni Dialogika 133


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

to, continuando con il suo lavoro. A questo punto, non


mi ero presentato come ipnotista, anzi, non mi ero pre-
sentato affatto. Me ne sono andato e sono tornato dieci
minuti dopo. Mi sono avvicinato al bancone, mental-
mente preparato a diventare Denzel.
Quando stavo per prendere posto su uno degli sga-
belli, ho allungato la mano per stringere la mano al
barman che avevo incontrato pochi minuti prima.

«Ciao, come ti chiami?»

Ho afferrato la sua mano mentre rispondeva “Jo”.


Ho sollevato la mano e gli ho mostrato il palmo.

«Guarda la mano, Jo. Fissa un punto sulla mano e,


mentre questa si avvicina alla tua faccia, nota il cambia-
mento nella messa a fuoco dei tuoi occhi, chiudi gli occhi
ora. Dormi. Dormi profondamente. Rilassa le braccia.»

Gli ho tolto dal bancone l’altro braccio in modo che


potesse rimanere disteso lungo il fianco.

«Rilassa ogni muscolo, ogni nervo, ogni fibra, stai sci-


volando nel sonno.»

A questo punto ho messo la mia mano dietro al suo


collo e ho fatto una leggera pressione per aiutare la te-
sta a cadere in avanti, continuando a dargli istruzioni.

134 www.dialogika.it
CAPITOLO 7

«La tua testa può cadere in avanti come una palla da


bowling mentre ti rilassi e ti addormenti profondamente,
profondamente addormentato, profondamente, profon-
damente addormentato.»

La sua spina dorsale ha cominciato a rilassarsi, la-


sciando che la testa cadesse in avanti. Il bancone era un
po’ appiccicoso, perciò ho messo una mano sul banco-
ne perché vi appoggiasse sopra la fronte.

«La tua testa riposa sulla mia mano, sei al sicuro, stai
bene e sei protetto mentre vai sempre più in profondità.
Mentre faccio dondolare le tue spalle, puoi andare dieci
volte più in profondità. A ogni tuo respiro e a ogni mia
parola, andrai sempre più in profondità in quel sonno.
Bene, ogni cosa che dico ora è la tua realtà, senza dubbio o
esitazione, ogni singola cosa che dico diventerà all’istante
la tua realtà, per quanto stupida o sciocca sembri, saprai
quello che ti dico di sapere, vedrai quello che ti dico di ve-
dere e crederai che sono chi ti dico di essere, ogni cosa che
dico è la tua realtà. Fai un cenno con la testa se hai capito.
Tra un attimo il tuo braccio sinistro inizierà a sollevarsi
verso il soffitto, salirà tutto da solo e tu non potrai farci
niente. Mentre si solleva, tu scenderai ancor più in pro-
fondità in quello stato di ipnosi, ancor più profondamente
rilassato. Bene, inizia a sollevarsi, le dita si contraggono,
la mano si muove, il gomito si piega, sempre più leggero
mentre sale, puoi provare a tenerlo fermo e ti accorgerai

Edizioni Dialogika 135


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

di non poterlo fare, si solleva da solo, su, su, prova a te-


nerlo giù e ti accorgerai che si solleva ancora più in alto.
Quando schioccherò le dita, la tua mano cadrà come uno
straccio bagnato e tu scivolerai ancor più in profondità nel
sonno (le dita schioccano). Sto per contare 1, 2, 3 e i tuoi
occhi si apriranno, ti alzerai e crederai che sono Denzel
Washington, la star internazionale Denzel Washington.
Vorrai servirmi esattamente quello che ti chiederò, omag-
gio della casa, niente farà più piacere a te o al tuo capo.
1, 2, 3, completamente sveglio. Ciao, sono Denzel. Vorrei
quattro drink, sono qui con alcuni miei amici. Posso ve-
nire dietro al bancone? Facciamo così negli Stati Uniti.»

Sono andato dietro al bancone e ho scelto i miei


drink. Ho considerato l’idea, ma poi l’ho lasciata per-
dere, di dirgli che ero il suo capo e che volevo che mi
consegnasse tutte le banconote della cassa, tranne
quelle da cinque sterline. Dopo aver preso i miei drink,
l’ho ringraziato e ho fatto in modo che raccontasse a
tutti di questa sua nuova realtà.

«Grazie, è stato bello averti incontrato, sei una vera


star. Dammi di nuovo la mano, guardala, ora dormi in
piedi, dormi in piedi, dormi, dormi. Questa volta, quan-
do ti sveglierai, dirai a tutti quelli che passano che hai
appena servito Denzel Washington. 1, 2, completamente
sveglio.»

136 www.dialogika.it
CAPITOLO 7

Lo ha fatto. E ha anche accettato volentieri un au-


tografo.

Edizioni Dialogika 137


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

CAPITOLO 8
RITORNO AL MONDO NORMALE

U na volta che avete ipnotizzato qualcuno e che il


soggetto ha fatto quanto gli avete chiesto, il mini-
mo da parte vostra è rimuovere l’ipnosi. Se non lo fa-
rete, il soggetto alla fine uscirà comunque dall’ipnosi,
ma potrebbe sentirsi un po’ disorien-
Un buon tato. Poiché è ricettivo alle istruzioni,
ipnotista rimuove potete accertarvi che esca dall’ipnosi
sempre tutte le
suggestioni alla
perfettamente ed è una grande oppor-
fine del lavoro tunità per assicurarvi che, al momento
di tornare alla normale coscienza, si
senta benissimo e pronto ad affrontare la giornata.
Ciò vi permette di avere le spalle coperte, nel caso il
soggetto esca dallo studio e subito dopo finisca sotto un
autobus. Potreste semplicemente battere le mani e dire:
“Occhi aperti, completamente sveglio”, ma ciò non si-
gnifica aver svolto bene il proprio compito. Un buon
risveglio ratifica il lavoro che avete compiuto, dà l’op-
portunità al soggetto di rientrare in trance all’istante,
se lo volete, e garantisce che torni alla normalità sotto
tutti gli aspetti.

«Tra un attimo conterò da uno a cinque e al cinque i


tuoi occhi si apriranno e tu tornerai a uno stato di piena

138 www.dialogika.it
CAPITOLO 8

coscienza, tutto tornerà normale sotto ogni aspetto. Sarà


come svegliarsi dopo una splendida notte di sonno. Tieni
a mente che l’ipnosi non è sonno, ma la prossima volta che
andrai a letto dormirai benissimo, meglio di quanto tu
abbia fatto per anni, ti sveglierai a un’ora giusta rinfre-
scato e pieno di energia, sentendoti come nuovo.»
«Uno. Ti senti meno rilassato ora, ogni muscolo, nervo
e fibra prende vita. Due. Un’ondata di energia attraversa
le dita delle mani e dei piedi, attraverso le braccia, le gam-
be, la spina dorsale fino alla cima della tua testa. Tre. Fai
un respiro profondo, il petto si riempie di energia ricca
di ossigeno, che si diffonde a ogni muscolo, nervo e fibra.
Quattro. Fai un altro respiro mentre dell’acqua fresca di
fonte purifica la mente e tutto il tuo corpo, sei rinfrescato
e pieno di energia. Cinque. Occhi aperti, completamente
sveglio, di nuovo nella stanza.»

O, in alternativa:

«Al cinque, tornerai alla coscienza normale, ogni cosa


sarà come prima, ti sentirai benissimo.»
«Uno. Ti senti benissimo. Due. Per raggiungere i tuoi
obiettivi. Tre. Con una sensazione di libertà. Quattro.
Senti la forza di quella sensazione. Cinque. Occhi aperti,
ti senti meravigliosamente vivo.»

Spesso batto le mani al cinque per aggiungere un


certo effetto. Tende a far trasalire un po’ il soggetto e

Edizioni Dialogika 139


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

mette distanza tra lo stato in cui si trovava prima e lo


stato di coscienza vigile. In questo momento, le porte
del suo mondo ipnotico si chiudono. Incoraggiate l’am-
nesia relativa a questa esperienza; potrete incoraggiarla
ulteriormente facendo subito al soggetto una domanda
che non abbia nulla a che fare con l’esperienza ipnotica
appena vissuta. Potrebbe essere collegata a una conver-
sazione che avete avuto con lui prima dell’ipnosi, o una
domanda insignificante. Quando poi proverà a richia-
mare alla mente l’esperienza ipnotica, non ci riuscirà:
sarà come tentare di ricordarsi un sogno che appariva
vivido solo pochi istanti prima.

«Senti un po’, da quant’è che hai la moto? È il tuo bic-


chiere quello sul pavimento? Fa un po’ caldo qui, no?»

140 www.dialogika.it
CAPITOLO 9

CAPITOLO 9
SICUREZZA

L a salute e la sicurezza del soggetto sono quasi com-


pletamente in mano all’ipnotista. Essere L’Ipnoti-
sta comporta delle responsabilità. Siate il meglio che
potete essere e trattate il soggetto con il rispetto che
merita. Mostrate sempre di prendervi cura di lui e che
il soggetto è al sicuro e in mani com-
petenti. Ciò rende comunque il lavoro Trattate il
più facile. Eseguite sempre un risveglio soggetto con
rispetto e non
corretto. Non correte rischi stupidi. correte mai
Rendere qualcuno completamente ca- rischi inutili
talettico e metterlo in equilibrio tra due
sedie è uno spettacolo impressionante – ma il soggetto
potrebbe avere dei problemi alla schiena o le sedie po-
trebbero cadere. Dire a qualcuno che è un nuotatore
olimpico potrebbe portarlo a mettersi bocconi su un
tavolo e nuotare a stile libero oppure potrebbe finire
con il soggetto che si tuffa a testa avanti dal tavolo. Non
correte rischi inutili. Gridare: “Dormi!” quando il sog-
getto corre da una parte all’altra della stanza potrebbe
condurre a spiacevoli conseguenze, con il soggetto che
cade a terra e si frattura il bacino. Ditegli di fermar-
si, di rimanere fermo in piedi, fategli sapere che le sue
gambe lo sosterranno. Dite: “Dormi in piedi”. Date al

Edizioni Dialogika 141


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

vostro soggetto il doppio del rispetto e attenzione che


gli rivolgereste nel normale stato vigile. Assicuratevi di
sottolineare nella vostra suggestione che egli non farà
niente che possa far male a lui o a chiunque altro.

9.1 Abreazioni e altre sorprese

Molto raramente, quando il soggetto è ipnotizzato


potrebbe avere una grossa reazione emotiva che sor-
prende lui e, se non siete preparati, anche L’Ipnotista.
Quindi, tenetevi pronti. Il soggetto potrebbe essere
sconvolto e piangere, spesso con completo abbandono.
Allo stesso modo potrebbe ridere fino alle lacrime. A
volte sa perché è sconvolto, altre volte no. Non c’è da
temere un’abreazione del genere, se gestita in modo
opportuno vi permetterà di non danneggiare nessuno
e farà sì che il soggetto ne esca migliore – forse un po’
scosso. Potrebbe essere stata causata da qualcosa che
avete detto e che ha innescato il ricordo di qualcosa di
traumatico o una memoria associata a emozioni ne-
gative, a cui il soggetto si è lasciato andare in prima
persona. Mantenete le vostre istruzioni semplici. Non
fate regredire il soggetto a situazioni che possono es-
sere state dolorose, dannose o spaventose. Non fatelo
regredire alla sua infanzia. L’ipnotista da palcoscenico
può far agire in tutta sicurezza le persone come bam-
bini di sei anni, ma non dovrebbe far regredire qual-
cuno all’età di sei anni – potrebbe essere stata orribile.

142 www.dialogika.it
CAPITOLO 9

A volte sembra che un’abreazione avvenga in modo de-


cisamente spontaneo – senza alcun fattore scatenante.
È come se le emozioni che ci sforziamo di ignorare e
gli sfoghi emotivi di cui abbiamo bisogno, ma che se-
diamo, si nascondessero subito sotto la superficie della
coscienza. L’ipnosi è la loro chance per uscire, spesso
non appena la mente cosciente si è tolta di mezzo. Non
ha senso mettere in allarme il soggetto spaventandosi
o turbandosi. Se non avete intenzione di dare inizio a
una terapia improvvisata, la cosa migliore da fare al-
lora è dire semplicemente al soggetto che tutto andrà
bene, che passerete un po’ di tempo con lui e che in
un attimo lo riporterete alla coscienza e che non c’è
bisogno che si porti dietro questi ricordi e questi sen-
timenti. Eseguite poi un risveglio corretto, dopodiché
trascorrete un po’ di tempo con il soggetto per assicu-
rarvi che stia bene. Naturalmente, in quanto ipnote-
rapeuta, un’abreazione è un’opportunità per affrontare
qualcosa. Avete trovato una “scheggia” e potete inizia-
re a estrarla. Ma questo non è un libro di terapia. Man-
tenetevi su quello che sapete. Non suggerite al soggetto
che ha dei problemi e che dovrebbe sottoporsi a una
terapia. Molto probabilmente sa perché quello che è
venuto fuori è venuto fuori e può decidere da solo.
A volte, un soggetto potrebbe essere in ansia perché
sente di stare per entrare in trance – nel caso lo associ
con la perdita di controllo. Se ha avuto in passato degli
attacchi di panico o delle brutte esperienze con la dro-

Edizioni Dialogika 143


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

ga, potrebbe associare l’entrare in trance con queste


cose. Se desidera ancora essere ipnotizzato, è impor-
tante lasciare che il soggetto si senta in controllo della
situazione e che sappia di poter scegliere il livello di
profondità dell’ipnosi. Per ottenere ciò, si può allenare
il soggetto a entrare e uscire dalla trance da solo.
Ancora più raramente, il soggetto potrebbe avere
un attacco epilettico, magari perché soffre di epilessia
o di apnea notturna. Se durante l’attacco non si agi-
ta, ma diventa invece molto rigido, può essere difficile
rendersene conto immediatamente. Anche se sono del
parere che non ci siano maggiori probabilità di avere
un attacco epilettico in ipnosi che in qualunque altra
situazione. A ogni modo, non sono un medico, non è
detto che abbia ragione su questo. Rifatevi al principio
di precauzione: riconoscete che può accadere. Non tut-
ti gli epilettici sanno di esserlo.
Se qualcuno si trova in questa situazione, fate quello
che il pronto soccorso vi dice di fare. Un corso di base
di primo soccorso costa poco e vi insegnerà a salvare
vite e molto altro nel giro di un giorno. Se non vi va di
farlo, dovreste allora chiedere ai soggetti se hanno dei
seri problemi di salute e nel caso rifiutarvi di ipnotiz-
zarli.
Dovete riconoscere che se avete intenzione di far
fare al vostro soggetto cose che implicano dei movi-
menti, il soggetto dovrebbe rimanere a occhi aperti.
Solo perché avete ipnotizzato una cameriera per avere

144 www.dialogika.it
CAPITOLO 9

un caffè gratis, non significa che lei debba rischiare di


scottarsi. Anche ballare a occhi chiusi può essere peri-
coloso.
Se ipnotizzate qualcuno e gli dite che gli avete ru-
bato la voce/le biglie/la sua fatina preferita e che ciò lo
farà arrabbiare, non ci sarà niente che gli impedisca di
picchiarvi. A meno che, naturalmente,
non gli diciate che si arrabbierà, ma che Usate il buon
senso, rimuovete
non diventerà violento. Se suggerite un tutti i pericoli
sapore disgustoso nella bocca del vo- potenziali e
stro soggetto, ditegli che potrebbe ave- dimostrate di
re la nausea, ma che non arriverà a ri- avere a cuore
l’incolumità del
mettere. Far mangiare e bere i soggetti soggetto
quando sono ipnotizzati può compor-
tare dei rischi. Anche se nella stragrande maggioranza
dei casi tutto andrà bene, non si sa mai se il soggetto
sia allergico a qualcosa.
È ovviamente sconsigliato indurre la catalessia su
persone affette dall’artrosi.
Potrei proseguire. Pensate. Usate il buon senso e an-
che qualche precauzione in più. Osservate l’ambiente
circostante. Rimuovete o allontanate i pericoli poten-
ziali. Muovetevi su un territorio sicuro. Dimostrate di
avere a cuore l’incolumità del soggetto.

9.2 Morale ed etica

Gli ipnotisti affermano spesso che non sia possibile

Edizioni Dialogika 145


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

spingere le persone a fare quello che normalmente non


farebbero e che certamente non sia possibile spingere
le persone a fare cose che vadano contro la loro mo-
ralità e la loro etica. Io sono di tutt’altro parere. Te-
nete a mente che la morale e l’etica sono soltanto una
facciata, dettata dall’accettazione sociale. Quando la
mente critica cosciente è fuori dall’equazione, è pos-
sibile e probabile che lo siano anche i limiti imposti
dalla morale e dall’etica. Quindi, in questo senso, siete
voi i responsabili di tali limiti. Il soggetto è umano e
capace di un’ampia gamma di reazioni. Vi suggerisco
di nuovo di usare il buon senso. Tenete presente che
le routine che ho illustrato in questo volume sono qui
per scopi di intrattenimento. Non sto in nessun modo
suggerendo che commettiate crimini o abusiate delle
conoscenze date.
Quando ipnotizzate non state spingendo le persone
a agire contro la propria volontà; piuttosto, state pie-
gando la realtà in modo che la loro volontà desideri se-
guire le vostre istruzioni. Vi ripeto, siete voi i respon-
sabili dei limiti etici e morali.

9.3 Riflessioni conclusive

All’interno di tutti i miei corsi, metto l’accento su


quanto sia importante guardare oltre la tecnica e la-
sciare che quello che state facendo diventi la vostra pe-
culiare forma d’arte. Fate pratica, osservate, mettetevi

146 www.dialogika.it
CAPITOLO 9

alla prova – c’è sempre qualcosa in più da imparare.


Dopodiché rilassatevi e fate il vostro lavoro. Non ha
senso accontentarsi di essere un ipnotista mediocre –
siate il meglio che potete essere.
Naturalmente, all’inizio è importante che impariate
a padroneggiare la tecnica. Lavorateci sopra. Una volta
fatto ciò, siate pronti a lasciare che il vostro intuito vi
guidi nell’applicazione pratica di queste conoscenze.
Gli esseri umani sono suggestionabili. Tenete questo a
mente in ogni momento della vostra vita, sia che stiate
parlando ai vostri figli, sia che stiate lavorando o pre-
sentando un’idea.
Le parole non sono importanti quanto lo sono le
idee. Le tecniche non lo sono quanto i vostri propositi.
Potete usare queste parole e queste tecniche, se volete,
ma rendetele ancora migliori. Se vi piacciono, prendete
queste idee e fatele vostre. Osservate il vostro soggetto,
sarà lui a darvi tutte le informazioni di cui avete biso-
gno.
Mirate a lasciare il soggetto o il pubblico con una
nuova visione del mondo, date loro un’esperienza di
cui si ricorderanno anche tra vent’anni.

Edizioni Dialogika 147


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

TESTI DI RIFERIMENTO

Richard BANDLER e John GRINDER, Ipnosi e tra-


sformazione. La programmazione neurolinguistica e la
struttura dell’ipnosi, Astrolabio, 1983.

Hippolyte BERNHEIM, Suggestive Therapeutics. A


Treatise on the Nature and Uses of Hypnotism, G.P. Pu-
tnam’s Sons, 1889.

James BRAID, Magic, Witchcraft, Animal Magne-


tism, Hypnotism and Electro-biology: Being A Digest
Of The Latest Views Of The Author On These Subjects,
Churchill and Black, 1852.

Jean Martin CHARCOT, Physiologie pathologique.


Sur le divers états nerveux déterminés par l’hypnotisa-
tion chez lez hystériques, Comptes rendus de l’Acadé-
mie Des Sciences, 1882.

Jonathan CHASE, Profondamente Ipnosi. Esplora


gli abissi della tua mente, Edizioni Dialogika, 2010.

Dave ELMAN, Findings in Hypnosis, D. Elman,


1964.

148 www.dialogika.it
TESTI DI RIFERIMENTO

Milton ERIKSON, La ristrutturazione della vita con


l’ipnosi. Seminari, dimostrazioni e conferenze, Vol. II,
Astrolabio, 1987.

Joe GRIFFIN e Ivan TYRRELL, Human Givens. A


New Approach to Emotional Health and Clear Thin-
king, HG Publishing, 2003.

Luke JERMAY, Building Blocks, Alakazam Magic,


2003.

Ormond MCGILL, La Nuova Enciclopedia dell’Ip-


nosi da Palcoscenico, Edizioni Dialogika, 2010.

John OVERDURF e Julie SILVERTHORN, Training


Trances Multi-Level Communication in Therapy and
Training, Metamorphous Press, 1994.

Frank A. PATTIE, Mesmer and Animal Magnetism:


A Chapter in the History of Medicine, Edmonston Pu-
blishing Inc., 1994.

Ernest ROSSI, La psicobiologia della guarigione psi-


cofisica, Astrolabio, 1987.

Ernest ROSSI e David B. CHEEK, Mind Body The-


rapy. Methods of Ideodynamic Healing in Hypnosis, W.
W. Norton & Company, 1988.

Edizioni Dialogika 149


L’IPNOTISTA - Anthony Jacquin

Mike SOUTHON e Chris WEST, The Beermat En-


trepreneur. Turning Your Good Idea Into a Great Busi-
ness, Prentice Hall, 2002.

150 www.dialogika.it
SCARICA IL SUPPLEMENTO GRATUITO

SCARICA IL SUPPLEMENTO GRATUITO

Hai imparato tutte le induzioni del libro e non vedi


l’ora di metterle in pratica, ma non sai da dove ini-
ziare? Sei curioso di sapere che risultati hanno avuto
coloro che già hanno applicato le tecniche dell’ipnosi
improvvisata? Cerchi altri spunti per routine ancora
più spettacolari?
Visita www.dialogika.it/ipnotista.php, dove puoi
scaricare gratuitamente il supplemento al libro, scrit-
to da Anthony Jacquin e arricchito di ulteriori conte-
nuti e contributi. Troverai tutto questo e molto altro
ancora: le applicazioni più originali delle induzioni de-
scritte, l’uso efficace delle suggestioni post-ipnotiche,
la routine per distinguere bugie e verità, commenti ed
esperienze di altri lettori, come creare il contesto per
l’ipnosi e approcciare le “cavie”…e diventare davvero
L’Ipnotista.

Edizioni Dialogika 151


A SCUOLA D’IPNOSI

Pensi di aver imparato qualcosa di nuovo e interessante


in questo libro? Ci sono delle tecniche che vorresti speri-
mentare da subito?
Se vuoi lo possiamo fare assieme ai nostri corsi dove im-
parerai ad utilizzare tutte le tecniche di cui abbiamo parla-
to esercitandoti con altre persone nello sviluppo delle tue
competenze. Ma imparando anche a vivere meglio e ad es-
sere più felice nella tua vita di tutti i giorni.
Sei pronto a continuare? Puoi chiamare il numero
02.87365520 e una persona del nostro Team sarà lieta di
aiutarti! Oppure puoi visitare il sito www.dialogika.it.

Ti aspettiamo per divertirci insieme e migliorare con


l’ipnosi!

A presto!

Team Dialogika
Dialogika è un team di professionisti della psicologia,
della comunicazione e del counseling che opera nel campo
della formazione e delle consulenze.
Il nostro gruppo collabora con alcuni dei più famosi
formatori a livello internazionale introducendo in Italia un
approccio dinamico ed innovativo per offrire percorsi for-
mativi efficaci a singoli, gruppi, aziende e a tutti coloro che
vogliano migliorare le proprie capacità di apprendimento,
comunicazione, leadership, pensiero strategico e creatività.
Ci occupiamo inoltre della formazione e della supervi-
sione continua dei formatori e dei professionisti della rela-
zione d’aiuto su tutto il territorio nazionale, certificandone
il costante aggiornamento e la sicura competenza.

Trovi tutte le informazioni sul sito www.dialogika.it!


CATALOGO EDIZIONI DIALOGIKA
Per il catalogo completo delle opere visita
www.dialogika.it

Box - Audiocorso
IL POTERE DELL’IPNOSI CONVERSAZIONALE®
49 LEZIONI PER IMPARARE A NEGOZIARE, VINCERE,
CONVINCERE
di Charlie Fantechi
Il primo e unico audiocorso di Ipnosi Conversazio-
nale® in italiano che ti permetterà di rendere la tua
comunicazione davvero ipnotica.
Le 49 lezioni sono organizzate in modo da permettere
un facile apprendimento delle tecniche di ipnosi con-
Versione
MP3
versazionale. Ogni lezione contiene un esercizio che
DOWNLOAD potrai svolgere per seguire i tuoi progressi attraverso la
semplice applicazione delle pratiche presentate.
BEST SELLER Potrai sentire degli esempi di applicazione delle tecni-
che di ipnosi conversazionale direttamente dalla voce
di Charlie Fantechi.
File audio mp3 + Manuale pdf - € 119.00

Box - Audiocorso
21 GIORNI DI IPNOSI
PER CAMBIARE LA TUA VITA
di Charlie Fantechi
21 giorni per 21 induzioni durante le quali riuscirai a
superare ogni tua preoccupazione, a risolvere conflitti
interiori, a vedere il mondo e la vita in una luce nuova
per realizzare i tuoi sogni e vivere serenamente. Con
questa serie d’induzioni audio puoi fornire al tuo in-
Disponibile in conscio gli strumenti per liberare la mente e superare
versione
MP3
i limiti attraverso l’ipnosi, sviluppando la capacità di
DOWNLOAD gestire le incongruenze e ottimizzare gli sforzi tesi al
tuo benessere psicofisico.
Cofanetto contenente 3 CD + Manuale - € 97.00
Box - Audiocorso
CONTROLLO MENTALE
TECNICHE PROIBITE PER OTTENERE CIÒ CHE VUOI
di Dantalion Jones
Si può controllare la mente delle persone e spingerle
a fare tutto quello che vogliamo? La risposta è sì... e
Dantalion Jones ci spiega quanto sia facile. Frasi “inne-
sco” agiscono nella mente delle persone per influen-
Versione zarle senza che sospettino di essere manipolate.
MP3 Le tecniche verbali che Dantalion Jones ci illustra sono
DOWNLOAD semplici e di utilizzo immediato. Ascolta questi schemi
linguistici negli audio, studiali parola per parola sul
booklet e prendi il controllo della realtà, adesso!
File audio mp3 + Manuale pdf - € 97.00

Box - Audiocorso
CULT
COME CREARE E GUIDARE IL TUO GRUPPO DI ADEPTI
di Dantalion Jones
Un nuovo, eccezionale audiocorso dal maestro dell’in-
fluenza mentale Dantalion Jones. Questo audiolibro
ti insegna come diventare un leader e ti mostra le
caratteristiche salienti dell’assetto mentale vincente.
Adesso potrai imparare come costruire il tuo “culto”
personale, ovvero un gruppo di persone legate a te e
Disponibile in
versione
ai tuoi obiettivi, diventando il punto di riferimento e
MP3 il modello da seguire per tutti gli altri: la tua influenza
DOWNLOAD sarà irresistibile. La giusta attitudine mentale è il tratto
vincente del leader di un culto e Dantalion Jones ti
insegna passo per passo come crearla.
Realizza il tuo “culto” e raggiungi tutti i tuoi obiettivi!
Cofanetto contenente 4 CD mp3 + Manuale - € 119.00
Box - Audiocorso
LAVAGGIO DEL CERVELLO
TECNICHE PROIBITE DI RIPROGRAMMAZIONE MENTALE
di Dantalion Jones
Dantalion Jones in questo suo straordinario audio-
corso, Lavaggio del Cervello, analizza attentamente
le tecniche di lavaggio del cervello e di persuasione
coercitiva che caratterizzano le strutture dei “culti”:
Versione non solo quelli tradizionali, ma anche tutte le organiz-
MP3 zazioni che mirano a dominare la tua mente. Riprendi
DOWNLOAD il controllo delle tue scelte, scoprendo la vera libertà di
agire, pensare e comportarti seguendo la parte più vera
di te stesso, quella non contaminata dalle influenze
esterne. Imparare il processo di Riprogrammazione
Mentale ti offre quest’occasione unica di eliminare
dalla tua vita i condizionamenti che muovono i tuoi fili
e di cui magari non sei nemmeno consapevole.
File audio mp3 + Manuale pdf - € 197.00

Box - Audiocorso
DIVENTA UN IPNOTISTA ORA
...E CONQUISTA TUTTI CON L’ IPNOSI
di Igor Ledochowski
Col suo stile breve ed elegante, Igor Ledochowski pre-
senta un corso pratico ed efficace. La prima delle tre
sezioni offre una presentazione chiara e schematica dei
principi teoretici fondamentali dell’ipnosi, permetten-
Disponibile in
doti di capire come sfruttare al meglio i vari stati di
versione coscienza. Le due sezioni successive, “Esercizi: Le abili-
MP3 tà di base” e “Esercizi: Le abilità ipnotiche” presentano
DOWNLOAD strumenti di fondamentale importanza per migliorare
le tue abilità nella creazione del rapport, nella calibra-
zione e nel dare suggestioni potenti ed efficaci.
Cofanetto contenente 2 CD + Manuale - € 97.00
Box - Audiocorso
SEDUZIONE IPNOTICA
COME USARE L’IPNOSI PER CONQUISTARE IL PIACERE
di Wendi Friesen
Ci sono persone in grado di catturare l’attenzione
di chiunque stia intorno a loro: sono carismatiche,
affascinanti, divertenti, magnetiche… in una parola:
SEDUCENTI. E questo audiocorso, tenuto dalla più
grande esperta di seduzione ipnotica a livello mon-
diale, può insegnarti come diventarlo. Wendi Friesen
Disponibile in
versione
ti offre tutti gli strumenti necessari per scoprirti più
MP3 affascinante che mai e trasformare in realtà la passione
DOWNLOAD che hai sempre sognato. In ciascuno di noi esiste il
potenziale per essere pienamente vivi, sensuali e tenta-
tori, e con Seduzione Ipnotica puoi imparare a sfruttare
il potere della mente per accendere la scintilla che
realizzerà questo potenziale!
Cofanetto contenente 2 CD + Manuale - € 97.00

Box - Audiocorso
IPNOSI PER IL SESSO
di Wendi Friesen
Se Seduzione ipnotica ti ha conquistato e ammaliato,
allora non perdere tempo: Ipnosi per il sesso è qui!
Questo audiocorso straordinario ti offre la panoramica
più completa di ciò che è possibile realizzare quando
sesso e ipnosi si incontrano… hai mai pensato che si
Disponibile in può raddoppiare la durata e l’intensità degli orgasmi?
versione Che puoi vivere come reale la tua fantasia erotica più
MP3 spinta? Continua il tuo lavoro per diventare sensual-
DOWNLOAD mente irresistibile con Wendi Friesen, ora è il momen-
to di imparare l’arte dell’ipnosi erotica.
Cofanetto contenente 2 CD + Manuale - € 97.00
Box - Audiocorso
IL PIÙ GRANDE IPNOTISTA DEL MONDO
COME FARE SPETTACOLO CON L’IPNOSI
di Jonathan Chase
Finalmente disponibile per te, Il più grande ipnotista
del mondo affronta in maniera brillante e inusuale
l’arte dell’ipnosi da palcoscenico offrendotene un
quadro davvero esauriente. Con lo humor che con-
traddistingue tutte le sue opere, Jonathan Chase guida
Disponibile in il suo pubblico in un divertente percorso costellato di
versione induzioni spettacolari, consigli da veterano dello show
MP3
DOWNLOAD
business, paradossali incidenti di percorso e battute di
spirito.
Scopri come diventare un vero maestro dell’ipnosi da
palcoscenico!
Cofanetto contenente 2 CD + Manuale - € 97.00

Box - Audiocorso
VENDITA A MANI NUDE
STRATEGIE EFFICACI PER CONQUISTARE I TUOI CLIENTI
di Simon Hazeldine
Simon Hazeldine, uno dei maggiori esperti mondiali
di vendita e guru della PNL, finalmente è pronto a
conquistare il mercato italiano con lo straordinario au-
diocorso Vendita a Mani Nude, concentrato imbattibile
versione
delle tecniche più forti e irresistibili per concludere
MP3 affari d’oro!
DOWNLOAD Hazeldine ti guida attraverso le fasi fondamentali della
vendita, insegnandoti come impiegare le tecniche di
PNL per potenziare la tua comunicazione con i clienti,
per uscire vincitore dalle contrattazioni più difficili e
per gestire con la massima efficacia le obiezioni più
comuni.
File audio mp3 + Manuale pdf- € 97.00
DVD + Manuale
IPNOSI PER VENDERE
TECNICHE DI COMUNICAZIONE IPNOTICA PER VENDITORI DI
SUCCESSO
di Charlie Fantechi
Il primo corso in Italia che applica le potenti tecniche
dell’ipnosi conversazionale ad un argomento fino ad
oggi ritenuto tabù: la vendita. Ogni buon vendito-
re è un buon ipnotista: esercita, cioè, un’influenza
inarrestabile sugli altri e sa produrre risultati eccellenti
per lui e per i suoi clienti. Charlie Fantechi illustra in
questi imperdibili DVD come sviluppare tutte le com-
petenze necessarie per diventare molto più abile nella
vendita attraverso strategie uniche e innovative.
Cofanetto contenente 4 DVD + Manuale - € 97.00

DVD
CHANGE YOUR LIFE
RISORSE ESSENZIALI PER TRASFORMARE LA TUA VITA
con Robert Dilts
Questo box DVD, contenente la registrazione
integrale del corso Change Your Life con Robert Dilts,
fornisce specifici strumenti ed esercizi pratici per
il cambiamento personale e per la crescita a livello
di identità. Lavorare a livello di identità apre anche
alla possibilità di un cambiamento trasformazionale
ed “evolutivo”. Non ti limiterai a “correggere”
comportamenti sbagliati o piantare i nuovi semi del
tuo futuro, ma cambierai completamente il paesaggio
all’interno del quale hai già iniziato a “crescere”.
La presenza carismatica di Robert Dilts ti guiderà in
un graduale processo di cambiamento che trasformerà
la tua vita.
Cofanetto contenente 4 DVD - € 97.00
DVD + Booklet
L’ ARTE DEL CARISMA
STRUMENTI PRATICI PER AUMENTARE IL PROPRIO POTERE
PERSONALE
con Robert Dilts
Questi DVD sono il frutto dello studio approfondito
delle caratteristiche di tutti i maggiori personaggi cari-
smatici dell’ultimo secolo. L’ Arte del Carisma contiene
anche esercizi di visualizzazione per trovare la propria
mission e vision.
“Non esiste alcuna relazione tra Carisma e quoziente
d’intelligenza o tra Carisma e posizione sociale. Il Ca-
risma è una competenza che può essere appresa.”
– Robert Dilts
Cofanetto contenente 4 DVD + Booklet - € 97.00

DVD
BE RICH
ABBONDANZA - PROSPERITÀ - RICCHEZZA
con Robert Dilts
È un corso innovativo nel panorama della formazione
di qualità che ti permette, in questi 4 DVD, di cambiare
la tua situazione economica partendo dalla tua identità.
La ricchezza economica cresce e si sviluppa in modo
duraturo solo se nasce da qualcosa di più profondo e
ancora più prezioso: la ricchezza interiore.
Incamminati sul sentiero della prosperità, regalando
benessere alla tua vita.
Cofanetto contenente 4 DVD - € 97.00
DVD
L’ARTE DELLA LEADERSHIP
STRUMENTI PRATICI DEL LEADER DI SUCCESSO
con Robert Dilts
L’Arte della Leadership è un prezioso corso che conden-
sa il meglio delle ricerche in tale ambito degli ultimi
trenta anni. Robert Dilts ha studiato la materia della Le-
adership in maniera approfondita: dalle sue parole puoi
apprendere come diventare un Leader di successo, che
agisce in maniera illuminata e innovativa assumendo
una visione d’insieme che gli consente di operare per
realizzare obiettivi nel lungo periodo.Con questo corso
avanzato, hai accesso alle strategie che ti rendono dav-
vero un Leader vincente.
Cofanetto contenente 4 DVD - € 97.00

DVD
THE MANCHURIAN APPROACH
IPNOSI PER MAGHI E MENTALISTI
con Anthony Jacquin
Vorresti scoprire come incollare le persone al pavi-
mento? Ti piacerebbe essere in grado di leggere la
mente di chiunque? Con questi video puoi imparare
a farlo! Con esempi pratici, tratti da performance dal
vivo in contesti improvvisati, oltre a spiegazioni detta-
gliate delle varie tecniche, The Manchurian Approach
ti porterà in una dimensione dove tutto è possibile e
i limiti sono dettati soltanto dalla tua immaginazio-
ne. Rivolto a maghi e mentalisti, professionisti o alle
prime armi, questo box si concentra principalmente
sull’ipnosi per l’intrattenimento.
Cofanetto contenente 4 DVD - € 97.00
DVD
MILTON H. ERICKSON
ESPLORAZIONI IN IPNOSI E TERAPIA
di Jay Haley e Madeleine Richeport-Haley
Questo documentario offre un ritratto intimo e di
vasta portata sulla vita e il lavoro di un uomo eccezio-
nale che ha rivoluzionato il campo dell’ipnosi e della
terapia.
Grazie a numerosi e inediti filmati di interviste e sedu-
te terapeutiche approfondirai la conoscenza di Milton
H. Erickson e del suo lavoro attraverso le parole di
colleghi, studenti, pazienti e familiari. Questo ritratto
ti svelerà l’incredibile potenziale dello spirito umano.
DVD - € 37.00

Libro + DVD
MILTON H. ERICKSON
UN GUARITORE AMERICANO
a cura di Betty Alice Erickson e Bradford Keeney
Questo ritratto di Milton H. Erickson costituisce
un documento davvero unico nel suo genere. La
voce e lo spirito di questo straordinario personaggio
ne attraversano ogni parte, riprendendo vita
nell’affettuoso ricordo di coloro che hanno avuto il
privilegio di conoscerlo meglio di chiunque altro.
Amici, familiari e allievi tratteggiano il profilo del
più grande ipnotista del xx secolo, tanto dal punto di
vista professionale che da quello umano; un intreccio
di voci che racconta i casi, le storie e tutto ciò che ha
caratterizzato la vita di questo straordinario guaritore.
Libro 440 pagine + 1 DVD - € 29.00
Libro + DVD
L’IPNOTISTA
COME IPNOTIZZARE CHIUNQUE SUBITO
di Anthony Jacquin
Anthony Jacquin è un talento nel mondo dell’ipnosi
e un ipnoterapeuta altamente qualificato. Nel corso
della sua carriera ha lavorato con migliaia di persone,
aiutandole a trovare la chiave per portare un cambia-
mento positivo nella propria vita.
L’Ipnotista è un valido strumento per capire che cos’è
l’ipnosi e per imparare a usarla in modo efficace in
tutte le situazioni della vita. L’ipnosi istantanea non
ha più segreti: riuscirai a ipnotizzare chiunque e in
qualunque circostanza ti trovi.
Libro 155 pagine + 1 DVD - € 97.00

Libro
LA MEDICINA DEL XXI SECOLO
LA PROVA SCIENTIFICA DEL POTERE DELLA MENTE
di C. Devin Hastings
Questo libro documenta l’evidenza medica di gua-
rigioni eccezionali attraverso storie stupefacenti che
mostrano come tutti noi possiamo raggiungere risulta-
ti miracolosi imparando a utilizzare l’ipnosi e altre tec-
niche mente-corpo. C. Devin Hastings guida il lettore
nel mondo delle terapie alternative per i disturbi e le
malattie più comuni.
Troverai storie di allergie e problemi dermatologici
magicamente scomparsi, di ansie e fobie sconfitte
senza ricorrere a nessun tipo di medicinale.
Libro 332 pagine - € 24.00
Libro
WEB MONSTER & CONVERSATIONAL
MARKETING
COME TRASFORMARE LA TUA IMPRESA IN UN SUCCESSO
di Daniele Bogiatto e Charlie Fantechi
Due menti illuminate per un’opera rivoluzionaria.
Le voci di Daniele Bogiatto, guru del business e del
web, e Charlie Fantechi, numero uno dell’ipnosi
conversazionale ed esperto di comunicazione efficace,
si intrecciano per dare vita a un dialogo inaspettato,
sorprendente e ricco di spunti preziosi.
Un testo che ti guiderà in un processo di maturazione
di una nuova consapevolezza e un nuovo modo di
concepire l’azienda e il tuo ruolo al suo interno, con
costanza, eticità e valori saldi.
Libro 148 pagine - € 18.00

Libro
SMETTILA DI ESSERE RICCO
COME USCIRE DAL TUNNEL DELLA RICCHEZZA E DEL
SUCCESSO
di Charlie Fantechi
Questa è la prima guida al mondo che insegna ai ricchi
a diventare poveri. Oggi infatti chi vuol diventare ricco
trova centinaia di libri e corsi di formazione utili allo
scopo. E chi invece è diventato ricco e vuole uscirne,
che cosa può fare? Questo libro surreale e irriverente
ti insegna a condizionare la tua mente verso la povertà
e l’insuccesso, oppure se lo leggi da una diversa
prospettiva, a capire ancora più a fondo quali sono le
caratteristiche peculiari della mente del ricco.
Libro 176 pagine - € 20.00
Libro
REAL ESTATE
GUIDA PRATICA AGLI INVESTIMENTI IMMOBILIARI IN
AMERICA
di Fulvia Arienti
L’ andamento altalenante del mercato immobiliare
americano offre un’occasione eccezionale a chiunque
possieda una certa dose di intraprendenza e la voglia
di mettersi alla prova in un ambiente che cambia
continuamente. In questo preciso momento oltre
un milione di case, che possono essere acquistate a
meno della metà del loro valore, sono pronte per le
tue offerte. Fulvia Arienti ti guiderà passo passo in
un percorso nel mercato immobialiare americano che
ti porterà a scoprire tutti i segreti del Real Estate. Sei
pronto a lanciarti in questa nuova corsa all’oro?
Libro 108 pagine - € 9.50

Audio Mp3
IPNOSI PER IL CAMBIAMENTO
CALMA LA TUA MENTE
di Charlie Fantechi
La nostra mente è spesso sovrastimolata da numerose
informazioni ed emozioni e come risultato spesso ci
troviamo a rincorrere la vita con una sensazione di an-
sia costante e immotivata. Fai la mossa giusta e riporta
la pace nella tua mente: è l’ora di tornare ad affrontare
il mondo in modo corretto e funzionale. Questo audio
ti può aiutare a riprendere il normale ritmo delle cose,
calmando la tua mente e facendoti vivere in maniera
più tranquilla ed equilibrata.
Gli AUDIO di Ipnosi, prodotto unico nel loro genere
in lingua italiana, possono sostenerti nella tua vita
quotidiana nelle risoluzioni di problemi e nel supera-
mento di emozioni negative.
Audio mp3 - € 6.90
Audio Mp3
IPNOSI PER IL CAMBIAMENTO
CANCELLA IL MAL DI TESTA
di Charlie Fantechi
Il mal di testa è uno dei disturbi più comuni e più
fastidiosi. In molti casi, il mal di testa è strettamente
collegato e influenzato dallo stress. I ritmi frenetici di
oggi ci impongono un dispendio di energie sempre più
elevato, e spesso il mal di testa può essere semplice-
mente il segnale che la nostra mente ha bisogno di un
po’ di riposo rigenerativo. Cancella il mal di testa è
l’audio che in poche sedute può aiutarti a ridurre note-
volmente l’intensità e la durata del dolore, permetten-
doti di vivere una vita più serena e produttiva.
Gli AUDIO di Ipnosi, prodotto unico nel loro genere
in lingua italiana, possono sostenerti nella tua vita
quotidiana nelle risoluzioni di problemi e nel supera-
mento di emozioni negative.
Audio mp3 - € 6.90

Audio Mp3
IPNOSI PER IL CAMBIAMENTO
FISSA GLI OBIETTIVI
di Charlie Fantechi
Quante volte hai avuto un progetto o un obiettivo
che ti stava a cuore e che non sei riuscito a portare
a termine? Qualunque obiettivo tu abbia, possiamo
aiutarti a raggiungerlo. Grazie all’ audio Fissa gli
obiettivi, puoi stimolare il tuo inconscio in modo
ancor più profondo trovando la chiarezza che ti
serve; riuscirai a fissare con chiarezza i tuoi obiettivi,
ritrovando lo slancio necessario per trasformarli in
realtà, supererai il problema di procrastinazione e la
tua realizzazione non sarà più solo un sogno.
Gli AUDIO di Ipnosi, prodotto unico nel loro genere
in lingua italiana, possono sostenerti nella tua
vita quotidiana nelle risoluzioni di problemi e nel
superamento di emozioni negative.
Audio mp3 - € 6.90
Audio Mp3
IPNOSI PER IL CAMBIAMENTO
DORMI TRANQUILLAMENTE
di Charlie Fantechi
Sono molte le cause di un sonno cattivo: preoccupa-
zioni, un’emozione forte, uno stile di vita stressante, o
addirittura delle onde cerebrali che non funzionano
a dovere. L’ipnosi è uno strumento potente contro
l’insonnia, anche quella cronica. Ha un effetto benefico
sul nostro corpo regolando e ripristinando il normale
benessere psicofisico: grazie a Dormi tranquillamente
di Charlie Fantechi riuscirai a riprendere i normali rit-
mi veglia-sonno permettendoti di addormentarti con
più facilità, dormire meglio e svegliarti più riposato.
Gli AUDIO di Ipnosi, prodotto unico nel loro genere
in lingua italiana, possono sostenerti nella tua vita
quotidiana nelle risoluzioni di problemi e nel supera-
mento di emozioni negative.
Audio mp3 - € 6.90

Audio Mp3
IPNOSI PER IL CAMBIAMENTO
DIFENDITI DALLE MALATTIE
di Charlie Fantechi
Avere delle buone abitudini alimentari e fare esercizio
sono due ottimi modi per essere in buona salute.
Ma non sono sufficienti: molto spesso il nostro stato
mentale, i nostri pensieri, convinzioni e atteggiamenti
possono influenzare il nostro sistema immunitario,
affaticandolo e compromettendo lo stato di salute.
Con Difenditi dalle malattie, puoi insegnare al tuo
cervello a riprogrammare il tuo corpo per la salute
e il benessere, rafforzando le tue naturali difese e
permettendoti di vivere una vita più sana.
Gli AUDIO di Ipnosi, prodotto unico nel loro genere
in lingua italiana, possono sostenerti nella tua
vita quotidiana nelle risoluzioni di problemi e nel
superamento di emozioni negative.
Audio mp3 - € 6.90
Audio Mp3
IPNOSI PER IL CAMBIAMENTO
GESTISCI IL DOLORE
di Charlie Fantechi
Qualunque sia l’origine del dolore, l’ipnosi può essere
l’aiuto migliore per gestirlo. Se da una parte il dolore
è una sensazione fisica molto reale, dall’altra il nostro
cervello sa come intervenire per fermarlo o rallen-
tarlo. Questo audio è la risposta che cercavi: Charlie
Fantechi ha elaborato una risorsa efficace per aiutarti
a non percepire il dolore o ridurlo ampiamente, ed è
un valido aiuto anche nei casi di gestione del dolore
cronico.
Gli AUDIO di Ipnosi, prodotto unico nel loro genere
in lingua italiana, possono sostenerti nella tua vita
quotidiana nelle risoluzioni di problemi e nel supera-
mento di emozioni negative.
Audio mp3 - € 6.90

Audio Mp3
IPNOSI PER IL CAMBIAMENTO
MIGLIORA L’AUTOSTIMA
di Charlie Fantechi
È attraverso le emozioni che il nostro inconscio
“ragiona” ed è per questo che non dimentichiamo
mai le emozioni che proviamo. Le emozioni hanno
un ruolo fondamentale: tutto la programmazione che
riceviamo in tenera età è collegata alle emozioni, e
quando queste sono emozioni negative, è la nostra
autostima a farne le spese. Grazie all’ipnosi e all’audio
Migliora l’autostima di Charlie Fantechi puoi cambiare
le emozioni collegate al passato e insegnare al tuo
inconscio a rievocare emozioni positive e salutari,
migliorando così la tua autostima.
Gli AUDIO di Ipnosi, prodotto unico nel loro genere
in lingua italiana, possono sostenerti nella tua
vita quotidiana nelle risoluzioni di problemi e nel
superamento di emozioni negative.
Audio mp3 - € 6.90
Audio Mp3
IPNOSI PER IL CAMBIAMENTO
SUPERA LA TRISTEZZA
di Charlie Fantechi
Ecco per te un aiuto per superare quei momenti
di tristezza passeggera e utilizzarli come un modo
di raccogliere le idee e le emozioni per poi tornare
velocemente a sorridere e ad apprezzare la vita in ogni
sua meravigliosa forma. Grazie a Supera la tristezza di
Charlie Fantechi è possibile ritrovare lo slancio perdu-
to e quell’ottimismo che ormai sembrava irrecupera-
bile. Cancella tutte le emozioni negative e impara un
nuovo modo di pensare che ti permetta di vivere una
vita piena di risorse.
Gli AUDIO di Ipnosi, prodotto unico nel loro genere
in lingua italiana, possono sostenerti nella tua vita
quotidiana nelle risoluzioni di problemi e nel supera-
mento di emozioni negative
Audio mp3 - € 6.90

...PROSSIME USCITE
DVD
MIO PADRE MILTON ERICKSON
L’ EREDITÀ DI MILTON H. ERICKSON
con Betty Alice Erickson
Questi DVD, contenenti lo straordinario filmato esclu-
sivo di Betty Alice durante il suo primo seminario in
Italia, ti offrono l’occasione unica di scoprire chi era ve-
ramente Milton Erickson nel modo più diretto, appro-
fondito e intimo possibile.
Se non hai avuto la possibilità di essere lì in prima per-
sona, non perdere quest’occasione di poter partecipare
comunque a un evento indimenticabile in cui potrai
percepire profondamente il potere delle parole e della
vita di un uomo eccezionale.
DVD
LE STORIE DI MILTON ERICKSON
CAMBIAMENTO E GUARIGIONE
con Betty Alice Erickson
Scopri il potere di guarigione racchiuso nelle
storie e come il più grande ipnotista del XX secolo,
Milton Erickson, riuscisse a usarle per generare il
cambiamento. In questi DVD dal vivo, vedrai sua figlia
Betty Alice raccontare storie di bellezza, di dolore e di
guarigione narrate con calore intimo e familiare.
Osservando Betty Alice all’opera e ascoltando le sue
parole imparerai a creare una trance profonda di
guarigione direttamente da chi, fin da bambina, ha
partecipato in trance alle sedute del padre, assistendo
ai suoi risultati straordinari.

Potrebbero piacerti anche