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Tesi Di Acustica PDF
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Tesi di Acustica
1. Fondamenti fisici del ritmo, il fenomeno dellʼoscillazione pendolare e sua legge, il
metronomo
Eʼ quindi indipendente dalla massa del peso e dipende unicamente dalla lunghezza del
filo. La rappresentazione temporale del fenomeno oscillatorio è la funzione matematica
seno. Eʼ detta frequenza dellʼoscillazione (o del suono) il numero di oscillazioni al secondo,
lʼunità di misura è lʼHertz (Hz). La frequenza è numericamente lʼinverso del periodo.
Il ritmo è lʼordinata successione delle unità di tempo che regola le accentuazioni
periodiche dei suoni. Il ritmo è un fenomeno periodico. Il metronomo è un dispositivo che
scandisce la cadenza di una figura musicale nel tempo. Eʼ composto di un pendolo
rovesciato e, spostando la posizione di un pesetto (quindi solo variando la lunghezza del
pendolo), può generare pulsazioni che per convenzione vanno da 40 a 208 al minuto
(comunemente indicate BPM, beat per minute). Al valore numerico corrispondono le
indicazioni di tempo tradizionali come Adagio, Andante, Moderato, Allegro, Presto, ecc...
Lʼorecchio umano è capace di percepire suoni con una frequenza compresa tra 20 e
20.000 Hz (il campo si restringe con lʼetà). La percezione dellʼenergia sonora e quindi
lʼintensità del suono non è lineare cioè non è uniforme per le frequenze udibili, in
particolare le frequenze del parlato (500 - 5000 Hz) sono enfatizzate rispetto alle altre. La
pressione sonora si misura in decibel (dB) mentre la percezione dellʼintensità del suono in
phon. Il phon tiene conto della non-uniformità della percezione sonora dellʼorecchio
umano.
Qualsiasi corpo messo in vibrazione in un mezzo (lʼaria) produce un suono; la distinzione
tra suono e rumore è che il primo è una vibrazione periodica mentre il secondo no. Eʼ detto
suono puro un suono prodotto da una vibrazione singola priva di distorsioni, rumore puro
(meglio rumore bianco o white noise) la simultaneità di tutte le vibrazioni del campo di
udibilità. Per esemplificare il suono puro è molto simile a quello prodotto da un diapason,
mentre il rumore bianco al fruscio di un soffio. I corpi più utilizzati per la produzione dei
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suoni sono le corde (messe in vibrazione attraverso pizzico, strofinio, ecc..) e i tubi
(lʼelemento vibrante è la colonna dʼaria in essi contenuta).
Il suono si trasmette nei mezzi, come lʼaria, dalla sorgente vibrante al soggetto che
ascolta. Le particelle dellʼaria, messe in vibrazione, subiscono i fenomeni della
condensazione e della rarefazione creando un onda. La forma dellʼonda nellʼaria può
considerarsi sferica. La velocità del suono dipende dal mezzo di propagazione, nellʼaria è
340 m/s (acqua 1430 m/s, ferro 5130 m/s). Il valore di tale velocità, nel caso dellʼaria, varia
in funzione della temperatura, della pressione e dellʼumidità.
La Riflessione è il fenomeno tale per cui un onda che incontra un ostacolo viene deviata
secondo un angolo pari allʼangolo di incidenza rispetto alla normale alla superficie.
LʼEco è un fenomeno di riflessione delle onde sonore. In presenza di eco il suono originale
e quello riflesso possono essere uditi distintamente (ciò significa che tra i due suoni
intercorre un tempo di almeno 1/10 s, limite fisico dellʼorecchio umano per distinguere la
separazione tra due suoni). Attraverso il calcolo matematico si ottiene che la distanza
minima tra lʼostacolo che genera la riflessione e lʼascoltatore deve essere di 17 metri.
Il Riverbero è un fenomeno analogo che sia ha quando non è possibile distinguere i due
suoni, la sensazione è quindi quella del prolungamento.
Il Rimbombo è la versione dannosa del riverbero che è causata da riflessioni caotiche che
alterano negativamente la qualità del suono originale.
La Risonanza è un fenomeno di oscillazione forzata. Si genera quando viene fornito in
modo sincronizzato un impulso periodico ad un sistema oscillante (nel caso in cui non
fosse sincronizzato può determinare una oscillazione smorzata). Unʼoscillazione forzata
tende ad aumentare la propria energia. Un esempio è una altalena alla quale viene dato
un impulso ad ogni ridiscesa. Lʼ altalena tenderà ad oscillare con unʼampiezza sempre
maggiore. Nella pratica musicale il fenomeno viene sfruttato negli strumenti per amplificare
il suono (vedi la cassa di risonanza del pianoforte o della chitarra).
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5. Il fenomeno dei suoni armonici, causa, importanza come base della tonalità,
applicazioni negli strumenti
I suoni armonici sono suoni di frequenza multipla rispetto ad una frequenza fondamentale
che si generano ogni volta che un corpo elastico viene messo in vibrazione. Vengono
designati in ordine successivo a seconda del rapporto di frequenza. Partendo dal suono
fondamentale corrispondente ad un do, lʼarmonico successivo di frequenza doppia è
ancora un do, il successivo di frequenza tripla un sol, quindi ancora do, mi, sol, sib, ecc...
Come si può notare fra i primi 6 armonici vi sono le note componenti una triade maggiore
ovvero il primo, il terzo e il quinto grado della scala maggiore. Non a caso i suddetti gradi
della scala sono anche i più importanti e quelli che suonati simultaneamente danno la
sensazione di consonanza migliore. Alla base dellʼindividuazione dei suoni delle scale
musicali, per esempio Pitagorica e Naturale, stanno i rapporti fra i suoni armonici. Nella
scala Pitagorica il rapporto 3/2 che corrisponde ad un intervallo di quinta (e quindi il 9/8
che corrisponde al tono) deriva proprio dal rapporto tra lʼarmonico di ordine tre
(nellʼesempio precedente sol) e lʼarmonico di ordine due (do). Nella scala Naturale i
rapporti 5/4 e 6/5 che corrispondono agli intervalli di terza maggiore e minore sono anche
questa volta i rapporti tra gli armonici dl rispettivo ordine (5/4 mi - do, 6/5 sol - mi).
I suoni armonici vengono utilizzati negli strumenti musicali per estendere la gamma sonora
verso lʼacuto. Infatti, attraverso procedimenti opportuni, è possibile generare nella
maggiorparte degli strumenti dei suoni privi della fondamentale (ma anche degli armonici
successivi) il che consiste di fatto generare suoni ad una ottava (o 12°, due ottave, ecc...)
superiore a quella normale. Questo espediente è largamente utilizzato soprattutto negli
strumenti a fiato.
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Come si può notare il risultato discosta leggermente dalla consonanza naturale del
rapporto 5/4 = 1,25. La leggera “stonatura” di tutti gli intervalli è però trascurabile rispetto
ai vantaggi ottenuti dallʼuniformità della scala temperata.
Il fenomeno dei battimenti si verifica quando due suoni con frequenza poco differente
interagiscono fra loro. Il risultato è un suono di frequenza intermedia che modula in
intensità periodicamente producendo una sorta di pulsazione. Questa pulsazione ha
frequenza pari alla differenza tra le frequenze dei due suoni. Esempio: f1 = 440 Hz; f2 =
444 Hz; f = (444 + 440)/2 = 442 Hz; fbattimento = 444 - 440 = 4 Hz. Ciò è dovuto alla
sovrapposizione delle due onde che a volte risulta costruttiva (fase concorde,
amplificazione del suono) e a volte distruttiva (fase discorde, riduzione del suono).
Il fenomeno dei battimenti in realtà si verifica sempre ma quando la frequenza differenziale
diventa grande (più di 20 Hz) il battimento non viene più percepito.