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Egidio Napolitano
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Solfeggio in Movimento
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Edizione "Diarmonia"
www.diarmonia.it
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ISMN 979-0-705047-03-5
Premessa pag. 4
Esempio di lezione pag. 5
Prima Unità pag. 9
Introduzione, figure musicali. punto di valore e legatura di valore
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Premessa
Ogni insegnante durante gli anni cerca di trovare e risolvere quotidianamente problematiche riguardanti il lavoro
espletato; un significativo ostacolo per quelli di strumento musicale è rappresentato dall’insegnamento di teoria e
lettura della musica (ex solfeggio) perché ci sono molti testi che trattano l’argomento o in maniera superficiale, oppure
troppo approfondita, ne risulta che l’insegnante ha qualche difficoltà a consigliare un testo unico appropriato all’ordine
scolastico, di conseguenza scrive manualmente esercizi per aiutare l’alunno alla comprensione. Quindi, partendo dal
presupposto che l’insegnamento dello strumento nella scuola secondaria ad indirizzo musicale è appunto quello di
indirizzare l’alunno sia verso un percorso formativo-amatoriale che formativo-professionale, nei sottoscritti è maturata
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l’idea di scrivere a quattro mani un libro di riferimento per questa disciplina. Molti degli esercizi presenti in questo
libro sono stati già utilizzati e sperimentati con ottimi e sorprendenti risultati sui nostri alunni, per questo motivo
abbiamo deciso di condividere le nostre esperienze didattiche e fornire ai colleghi docenti un mezzo di insegnamento a
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specifica del ritmo, dove il corpo stesso diventa strumento a percussione con la Body-Percussion. Generalmente, nello
scrivere un testo di lettura musicale si predilige quasi sempre la lettura delle note arrivando spesso a scrivere dei
solfeggi quasi antagonistici che raramente un alunno di scuola secondaria eseguirà praticamente allo strumento, e
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trascurando l’importantissima parte meramente ritmica che aiuta e fortifica il senso dell’ordine nel carattere dello
studente.
Partendo dalla semplice scansione ritmica attraverso un regolare battito di mani o matita, abbiamo gradualmente
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introdotto il concetto di durata, quindi le principali figure musicali e progressivamente la lettura metrica delle note
senza tralasciare le parti teoriche indispensabili per la comprensione degli argomenti trattati. Inoltre, attraverso
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l’utilizzo dei pattern ritmici (modelli ritmici) si può sviluppare e formare l’orecchio musicale associando alle note
ribattute intervalli scelti, che dopo averli intonati con la voce, l’alunno può scriverli in una sorta di dettato musicale,
(come illustrato nell’esempio di lezione introduttiva del volume).
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Il libro è suddiviso in Unità. In ogni unità è presente una parte ritmica distinta da pattern ritmici con determinate figure
musicali, esercizi ritmici, esercizi di lettura delle note (solfeggi parlati), duetti ritmici e Body-percussion; tra una parte e
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l’altra si incontrano pentagrammi vuoti che l’alunno deve completare prendendo ad esempio gli argomenti trattati,
questo favorisce nell’alunno la familiarizzazione con la scrittura musicale e consolida la conoscenza dell’argomento
trattato.
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La divisione in unità suggerisce anche all’insegnante la completa libertà nell’utilizzare il libro partendo dalla
problematica che gli interessa principalmente; il libro può essere utilizzato anche da alunni che sono più avanti nello
studio musicale, infatti le ultime unità presentano esercizi sia ritmici che di lettura abbastanza complessi ma non
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Il titolo “Solfeggio in movimento” suggerisce la necessità di allontanarsi dalle lezioni di solfeggio fredde e apatiche che
hanno rappresentato un periodo tetro nella nostra formazione musicale, favorendo la bellezza e la necessità di
apprendere le basi teoriche della musica attraverso la sonorizzazione del corpo, il movimento, la sonorizzazione del
gesto fino a padroneggiare la lettura ritmica e melodica dei suoni.
Ci auguriamo che il presente libro, articolato attraverso un percorso graduale e metodico, rappresenti un valido
strumento per avvicinare gli alunni allo studio di questa importante disciplina e nel contempo possa alleviare il compito
quotidiano dell’insegnante.
Gli Autori
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Esempio di lezione
Il presente esempio di lezione vuole semplicemente tracciare delle linee guida per l'utilizzo dei
pattern ritmici. Naturalmente, dato le molteplici sfaccettature di questi modelli, ogni studente e
docente può liberamente variare in rapporto alle proprie capacità musicali.
In primo luogo è importante dedicare la prima parte della lezione alla lettura ritmica dei pattern
che è consigliabile far ripetere più volte all’alunno in modo che acquisisce la padronanza della
figurazione ritmica.
Successivamente si possono dividere gli alunni in più gruppi ed affidargli pattern diversi in
modo da creare delle piccole esecuzioni poliritmiche. E' opportuno anche applicare ai pattern
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ritmici alcuni suoni del corpo (Body-Percussion) affinchè l'alunno riesca a sentire il ritmo
anche col proprio corpo.
Il docente può spiegare il rapporto gesto-direttoriale all’alunno scegliendo un pattern e
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Es.1.
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Ta ta ta
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accel.
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subito
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Come si può osservare dall’esempio 1 la stessa combinazione ritmica viene ripetuta più volte
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all’alunno di abituarsi ai gesti del direttore nei diversi tempi sin dalle prime lezioni.
Nei pattern ritmici con le crome si può introdurre la direzione con suddivisione (su qualsiasi
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movimento).
Molto interessante e stimolante far provare a dirigere questi esercizi agli alunni in modo
che provino in prima persona l'effetto musica-gesto.
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Appena accertata la comprensione delle figure musicali da parte dell'alunno, l'insegnante può
avviare il dettato ritmico, utilizzando i fogli pentagrammati presenti alla fine di ogni unità,
scegliendo alcuni semplici pattern utilizzati in precedenza in modo da sviluppare l'orecchio
musicale dell'alunno sin dalle prime lezioni.
Anche in questo caso, durante la lezione, si consiglia di provare a far dirigere a turno gli alunni
imitando la figura del maestro.
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6 Solfeggio in Movimento
Il pattern ritmico si può utilizzare anche per il canto corale, infatti agli esercizi si potrebbero
assegnare delle note che l'alunno deve intonare con la voce. Inizialmente una sola nota (es. 3);
poi una nota per ogni battuta (es. 4); successivamente si può fissare un intervallo da
memorizzare (es. 5).
Es. 3 Es. 4 gradi congiunti
Do Do do do do do do do do re re re mi mi mi
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Es. 4 con
note dell'accordo Es. 5 memorizzazione del tono
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Es. 5 memorizzazione della terza Es.5 diversi intervalli
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do do do mi mi do mi do mi do do re do do mi do do fa
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E'utile dividere gli alunni in gruppi e lavorare anche con i bicordi o con le triadi, queste
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Pattern ritmico
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Realizzazione pratica
Intervallo di quinta Triade perfetta maggiore Triade con urto (dolce)
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Solfeggio in Movimento 7
Segue un esempio di duetto dove gli alunni si dividono in tre gruppi distinti. Il primo intona le
note da Do a Sol, il secondo batte il ritmo con le mani, e il terzo esegue un ostinato vocale,
strumentale oppure utilizzando i suoni del corpo.
Estensione Do-Sol
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Ritmica con le mani
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Basso ostinato vocale o strumentale
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Do Sol Do Sol
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DO SOL DO SOL DO SOL DO SOL DO SOL DO SOL
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8 Solfeggio in Movimento
Nei pattern ritmici con crome è bene fissare una nota per ogni figura utilizzata, come negli
esempi 6 e 7 che seguono.
Do sol sol do do do sol sol do do sol sol do do do sol sol do sol sol do
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Es. 7 vengono associate le note della triade maggiore sulle diverse figure musicali.
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Do mi sol sol mi sol sol do sol sol sol sol mi mi sol sol sol sol do
Usando la tecnica del canone il docente propone una o due battute e, mentre gli alunni le
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imitano, esegue la battuta successiva (es. 8). Per aumentare la concentrazione dell'alunno si
consiglia di fare questo esercizio senza seguire il pattern in modo visivo ma ascoltandolo dalla
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proposta del docente. In questo modo il gioco musicale diventa sempre più divertente oltre che
formativo. E' consigliabile realizzare anche dei canoni con la Body-Percussion.
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mani piedi schiocco
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mi sol sol mi mi sol sol sol sol do mi mi sol sol mi sol sol sol sol do
mi sol sol mi mi sol sol sol sol do mi mi sol sol mi
Questi sono solo alcuni esempi di come utilizzare i pattern, è compito del docente utilizzarli in
modo fantasioso in quanto il nostro vuole essere solo un contributo per gli alunni al fine di avere
un rapporto di praticità con la musica.
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Solfeggio in Movimento 21
Body-Percussion
Body percussion significa: far diventare il corpo umano uno strumento musicale attraverso la
percussione. Partendo dal proprio corpo, il soggetto accresce la padronanza della tecnica
con l’ascolto. Come gli strumenti a percussione, anche un corpo umano se colpito, strofinato
o accarezzato può produrre vari suoni che, organizzati musicalmente, danno risultati ritmici
molto interessanti. Ai suoni naturali prodotti camminando, battendo i piedi, strisciando mani
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o piedi, si aggiungono gli effetti della percussione sul petto, sulle gambe, sulle guance, lo
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Simbologia
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Colpi
ed assegnali ad ogni simbolo
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Solo colpi
N. 45
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Suoni scelti
N. 46
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22 Solfeggio in Movimento
Duetti ritmici
Solo colpi
N. 47
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Colpi e suoni scelti
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N. 48
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Componi ed esegui un duetto simile al precedente
N. 49
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Solfeggio in Movimento 23
Solfeggi parlati
N. 50
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N. 51
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Altre note sopra il pentagramma Scrivi il nome sotto le note
Sol La Si Do
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Solfeggio in Movimento 35
Duetti ritmici
N. 76
Ta Ti Ti Ta Ti Ti Ta
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N. 77
Ta Ti Ti Ta
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Solfeggio in Movimento 45
Esercizi ritmici
N. 90
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N. 91
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N. 92
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Solfeggio in Movimento 47
Solfeggi parlati
N. 95
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N. 96
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N. 97
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©Edizione "Diarmonia"
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Solfeggio in Movimento 57
Body Percussion
Piede Gamba Pancia Petto Mani Schiocco
N. 115
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N. 116
©Edizione "Diarmonia"
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Solfeggio in Movimento 79
Solfeggi parlati
N. 158
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N. 159
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N. 160
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Solfeggio in Movimento 91
Tempo Semplice Relativo Composto
Unità di
Misura
Unità di
Divisione
Unità di
Suddivisione
di I grado
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Unità di
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Suddivisione
di Secondo Grado
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Tempo Semplice Relativo Composto
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Unità di
Misura
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Unità di
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Divisione
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Unità di
Suddivisione
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di I grado
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Unità di
Suddivisione
di Secondo Grado
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A B
N. 177
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Solfeggio in Movimento 101
Duetti Ritmici
N. 199
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N. 200
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Solfeggio in Movimento 111
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N. 218
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N. 219
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