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Canto dei lavoratori [Inno dei lavoratori]


(1886)
di Filippo Turati
Periodo: L'età dell'imperalismo (1870-1914)
Lingua: italiano
Tags: comunisti/socialisti
Indirizzo: https://www.ildeposito.org/canti/canto-dei-lavoratori-inno-dei-lavoratori

Su fratelli, su compagne, la consegna sia: sorgiamo


su, venite in fitta schiera: troppo lungo fu il dolor.
sulla libera bandiera Il riscatto del lavoro...
splende il sol dell'avvenir.
Nelle pene e nell'insulto Maledetto chi gavazza
ci stringemmo in mutuo patto, nell'ebbrezza dei festini,
la gran causa del riscatto fin che i giorni un uom trascini
niun di noi vorrà tradir. senza pane e senza amor.

Il riscatto del lavoro Maledetto chi non geme


dei suoi figli opra sarà: dello scempio dei fratelli,
o vivremo del lavoro chi di pace ne favelli
o pugnando si morrà. sotto il pie dell'oppressor.

o vivremo del lavoro Il riscatto del lavoro...


o pugnando si morrà.
o vivremo del lavoro I confini scellerati
o pugnando si morrà. cancelliam dagli emisferi;
i nemici, gli stranieri
La risaia e la miniera non son lungi ma son qui.
ci han fiaccati ad ogni stento
come i bruti d'un armento Guerra al regno della Guerra,
siam sfruttati dai signor. morte al regno della morte;
contro il dritto del del più forte,
I signor per cui pugnammo forza amici, è giunto il dì.
ci han rubato il nostro pane,
ci han promessa una dimane: Il riscatto del lavoro...
la dima si aspetta ancor.
O sorelle di fatica
Il riscatto del lavoro... o consorti negli affanni
che ai negrieri, che ai tiranni
L'esecrato capitale deste il sangue e la beltà.
nelle macchine ci schiaccia,
l'altrui solco queste braccia Agli imbelli, ai proni al giogo
son dannate a fecondar. mai non splenda il vostro riso:
un esercito diviso
Lo strumento del lavoro la vittoria non corrà.
nelle mani dei redenti
spenga gli odii e fra le genti Il riscatto del lavoro...
chiami il dritto a trionfar.
Se eguaglianza non è frode,
Il riscatto del lavoro... fratellanza un'ironia,
se pugnar non fu follia
Se divisi siam canaglia, per la santa libertà;
stretti in fascio siam potenti;
sono il nerbo delle genti Su fratelli, su compagne,
quei che han braccio e che han cor. tutti i poveri son servi:
cogli ignavi e coi protervi
Ogni cosa è sudor nostro, il transigere è viltà.
noi disfar, rifar possiamo;
Il riscatto del lavoro...

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Informazioni

La musica fu composta dal maestro Amintore Galli e la prima esecuzione pubblica avvenne a Milano il 27 marzo
1886 nel salone del Consolato operaio in via Campo Lodigiano ad opera della Corale Donizetti.
L'inno ebbe subito una grandissima diffusione e fu tra i più amati dai lavoratori italiani.(Riccardo Venturi)

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