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Telai con unico elemento di controvento Capitolo I

Nel caso del telaio monopiano di fig. c fatto di n pilastri, dove solo uno di
essi ha i vincoli necessari per resistere alle azioni orizzontali, assumendo
P = cP1o1I'azione assialesull'elementodi controvento, il suo momento al piede VlomenÉoÉorcente
diviene:

M - rohr

doveè(conv=P/Pg):

3(r-2v13)
3( 1 - a v) - 10v/c

e dove PE = n2E* lf n2 si riferisceal medesimoelementodi controvento.


8"1. LE TRAVI TNC. A" SOGGETTE.ATORSIONE

Per esempio, in un portale semplicedi due soli pilastri con un carico Similmentea quantofatto nei capitoli precedentiper il calcolo degli elementi
P = Pw/2 agentesu quello di controvento(c = l/2), suppostaun'azioneassiale strutturali dell'edificio multipiano in cementoarmato, I'analisidelle sollecitazioni
viene spessocondotta su schemi statici parziali ridotti a modelli piani (v. per
v = 0.025 il momentoalla sua basevale
esempiofigg. 4.40 e 6.43).In realtà ogni struttura è articolata nello spazio a tre
3 - 0,05 dimensioni e, sia per la monoliticità con elementi Íasversali, sia per le varie
\{= roh = 1,341Mo "eccentricità"dei carichi e dei vincoli, riceve sollecitazionicomposte,che escono
3 - 0 ,30 - 0 ,50
dal piano del modello. Ciò porta, oltre che ai casi di flessionedeviata trattati al
punto 3.1.1 e in forma più generaleai punti 6.1.3 e 6.2.3 , alla presenzadel
doveMo = rohè il valoredi un'analisidel prim'ordine.
momentotolcente.
In una hla di 5 pilastri con un carico P = P,o/B su quello di controvento
Significaúvilivelli di momentotorcentesorgonoper esempionei graticcidi
(c = 1/8), suppostaancoraun'azioneassialev = 0,025 il momentoalla sua base
travi che costituiscono tutti i tradizionali impalcaú in cemento armato, dove i
vale
momentiflettentiche scorronolungo un ordinedi travi dannoluogo, attraverso
gli incastri ai nodi, a momenú torcenti sulle tlavi ortogonali dell'ordito
3-01)5
vt = toh=4,2l4Mo strutturale-L'assunzione di modellipianisemplificatipuò però esseregiustificata
a;ffion in molti casiin cui la torsionenon ciocaun ruolo determinante.

Questi valori corretti del second'ordinevanno impiegati, assiemeallo sforzo A tale propositodiversenormativedistinguonodue tipi di torsione:
assialeN = P, per la verifica della sezioneal piededel pilastro di controvento. - la torsione secondaria o di congruenza,non necessariaalla resistenzadella
struttura(v. fig. 8.01a);
alla resistenzadella struttura
- la torsioneprilrutria o di equílibrio, necessaria
(v.fig. 8.02b).

a^^
LL+
225
Per la situazjone di fig. 8.02b invece, I'equilibrio della soletta a sbalzo è
garantif.osolo dal vincolo ad incastro che la resistenzaanche torsionale della
trave le fornisce. In questo caso dunque è necessariauna completa verif,rca
f'lessotorsionaledella trave stessa.

Torsione circolatoria
Prima di introdune i modelli per i calcoli di resistcnzadelle travi in cemento
armato, si richiamanoalcuni risultati dell'rnalisi torsionale delle travi di materiale
omogeneo ed isotropo.
Solo nel caso di sezioni circolad (o ad iurello circolarc) la classica
( a) rb r trattazione del solido di de Saint-Vénantporta a semplici rjsultati. Sotto I'azione
di un momento torcente T, in una tale sezione si instaura un flusso chiuso
Figura 8.01 circolare di tensioni tangenziali di intensità che, in tase elastica, cresce linear-
mente dal badcentro verso il bordo esternodella sezione(v. 1ìg. 8.03a). Il valore
Nel primo caso è possibile, nel calcolo delle travi, omettere le verif,rche massimosi ottiene con:
torsionali, purché nel calcolo degli elementi trasversali si trascuri nel contempo
I'effetto stabilizzantedella torsione stessa.Questo criterio è esemplificatoin hg. T
8.02a dove, trascurando la t'rgidezza torsionale delle travi, il solaio da esse -wr
portato trova equilibrio nella situazione "limite" di semplice appoggio per la
quale appunto va dimensionato.II dimensionamentoper flessioneretta delle travi dove il modulo resistentetorsionalevale:
deve comunque portare all'introduzione di una adeguatastaffatura, correlata al
taglio, che fbrnisca, anche verso la componente torcente, un controllo alla Ír"
?

fessurazionein esercizio ed il necessario grado di duttilità contro la rottura Wt = -


z
precoce.
Le due sezioni terminali di un concio elementare di travc ruotano una
ot I { I
'f 'tr I I to rispetto all'altra attorno all'assebaricentrico,restandopiane, con:

oó= l dx
GJ

dove G è il modulo elastico tangenzialee J è il momento d'inerzia torsionale


coincidente,nel caso in esame,con quello polare della sezione:

rf ^
z
(a) (b )

Figura8.02

226 227
"'ffi1
Il;-f-
Per sezionicomposteda rettangoli,valutatele singoleinerzietorsionalicon
la stessaformula

J1= k2ialbl

quellaglobalesi ottienecomesomma:

(a) (b) J=IJi


i
Figura8.03
e fornisce la ro[azione comune

Per sezioni di forma qualsiasiil problema della Torsione circolqtoriq si 'r


complica. Nel caso, frequenteper il cementoarmato,di sezionirettangolari,la = J 'dx
dò. G
competentetrattazionesecondola teoriadell'elasticitàportaa formule ancoradel
tipo: L'analisi delle tensioni può essere condotta scomponendo il momento
torcente sui vari rettangoli in ragione della rispetúva inerzia:
î-- T d ó.GJ
=
T
d*
wr T.
Î=j,J
!T

con
ed applicandonel seguitoper ognunola solitaformula:
W t = k lab 2 J=k2ab3
-_Ti
'i_Wu
dove, posto F = b/a (< 1), può scdversi:

7- I
-
ol =
3+ L g F
W6 = k1;aibf

k- = -L:
- e+ +,t.r/B3 Si ricorda come, per forme complesse,I'analisitorsionalein fase elastica
possapoggiarsisul criterio di analogiacon la membranadi Prandtl, estesopoi
per il calcoloplasticocon il criterio di analogiadel mucchiodi sabbia di Nadia.
Il flusso chiuso di tensioni tangenzialisi sviluppasu linee che seguonoil La superficiesecondocui si disponeuna membranagonfiatatrattenutalungo il
contorno del tracciatodella sezione,come indicatoin fig. 8.03b,raccordandone contomooppurela scarpatanaturaledi un cumulodi sabbiapostosullasezione
le discontinuità.Il valore della tensioneè massimoalle estrcmitàdella mediana forniscono,con le curve di livello e con le pendenzefrasversali,le lineedi flusso
più corta, mentreresta nullo agli spigoli. La sezione,oltre a ruotareattorno delle tensionie le loro intensità,a menodi una costante"volumetrica"legataal
all'assebaricentrico,si ingobba. valoredel momentotorcente.

228 229

I
La massimatensionetangenziale
è datada
i;:$
t- -
T
lj wt
con
Wt = 2Ato

dove to è lo spessore
minimo.La rotazionetorsionalesi calcoladall'integra-le

(a ) (b) . Tdx .ds T


dO = -----------={ -= -dx
' 4GA", L GJ
Figura8.04
dove il momentod'inerziatorsionaleè definitoda
Forrnula di Bredt
, 4A2
Un caso particolare, importante anche per la trattazione dei modelli J - ------'i-
.os
presentaúai punti seguenti,è rappresentato dalle sezioníad anello chiusodr 9-
L
piccolospessore(v.fig. 8.04).Per sezionicosìfatte,postoche si possaritenere
I'intensitàt della tensione tangenzialecostante sullo spessoret , per il suo Per sezioni ad anello di spessorecostante questa formula diviene
piccolovaloredspeîtoalle dimensioniglobalidellasezionestsssa, I'equilibriocon
il momentotorcentesi scrivecome: - 4A2t
L
1= f ttr ds
con L lunghezza dello sviluppo della fibra media, mentre per sezioni a n tratti di
spessorecostante diviene
Dovendoil tlusso
4A,2
u -
^-ct !L J- = -
n

esserecostantelungo tutto iI perimetroper I'equilibriolocale di ogni elemento Ili/ti


i=1
ds,si ottiene(v. fig. 8.04):
con li e q lunghezza
e spessore tratto.
dell'i-edesimo
T = trfr ds= 2qJaa= zqR
A

cheportaallaformuladi Bredt

T
q=
zA

conA arcaracchiusa
dallafibra mediadell'anello. Figura8.05

230
Per concluderesi ta osservarecomein una trave soggettaa torsionepura le
tensioniprincipali si orientinosecondolinee isostaticheadelica che in ogni punto
sonodirettea 45" rispettoall'assedellaEave(v. fig. 8.05).

Figura8.07

per le travi provvistedi un'appositaadeguataa-rmatura, varcatoii fimite A la


trave si fessuracome qualitativamente indicatoin fig. 8.07, stabilizzandosisu
di un diverso meccanismoresistentein cui si attivano le trazioni nei ferri,
mentresui concidi calcestruzzo si instauranocampidi compressioni oblique;

tv
Figura8.06 T_=-T
tl

l
8.n.1- trl traliccio periferico resistente
Il comportamentodi una trave in cementoarmato soggettaa torsionepura
può desumersidal diagramma"sperimentale" di fig. 8.06, dove con T si è
indicatoil valoredei momenúapplicatialle estremitàdella trave "difrova" e con
0 il valore medio della curvatura tomionale,calcolata come rapporto tra la
rotazionerelaúvarilevatafra le estremitàstessee la loro distanzareciproca.
tl
La curvaT = T(0) è caratterizzata
dunqueda:
'bs
- tratto O-A non fessuratofino al limite di rottura per trazionedel calcestruzzo,
con andamentosensibilmentelineareche seguela retta:
Figura 8.08
T = GcJ0
la caduta della rigidezza torsionale evidenziata dal tratto A-B risulta
mediamente più sensibile dell'analoga caduta della rigidezza flessionale
dove J può esserecalcolato, tramite le formule precedentemente
presentate, manifestatadalle travi inflesse;
con riferimento alla sezionegeometricadel calcestruzzo,avendoI'armatura
I tratto B-C con andamento nuovamente crescente, che può
unamodestainfluenza; essere
approssimatoad un comportamentoelasticolineare del tipo
- se non provvistadell'appositaorditura di ferri, il limite To conispondenteal
puntoA rappresentala resistenzaultimadella trave; T = EsJ'O

z 5z zJ5
dedotto sul modello del nuovo meccanismoresistente,dove risulta prevalente In 1ig. 8.09 è rappresentatoi\ traliccio periferico resistenîedi Rausch nel
I'apporto deformativo dell'armatura metallica, anche se vi influiscono caso di una sezione quadrata per la quale può essere disegnato in modo
sensibilmente altri fenomeni "irrigidenti" legati al calcestruzzo; discretizzato. Posto che sui quattro bracci della staffa scorra una forza di
trazione Qs costantee che le bielle di calcestruzzocompressosi orientino su ogni
- tratto tìnale C-D con snervamentodelle armature, rilevabilesolo fino al limite
lato per V = 45o coerentementecon I'assettofessulativo riscontrato nelle prove,
ultimo T. di resistenzanelle prove a carico crescente;
I'equilibrio di ogni nodo del traliccio porta a:
- l'estensione del diagramma sui successivi tratti del comportamento torsionale
dipende dalla percentualed'armaturae dai corispondenti modi duttili o fragili Q*= Q./J7
di rottura.
PerI'equilibrio
allatraslazione
edallarotazione
dellasezione
si haancora
Modello di Rausch
Cocrentementecon I'assettofessurativoossenr'atonella trave (v. fig. 8.07) e 4 H - 4 Q c fJ î = o
partendo dal modello fondamentale a traliccio di Ritter-Mórsh elaborato per il
taglio della trave intlessa,il mecczurismoresistentealla torsione viene concepito t =2brQ"lJî = 2bsQs
= 2bsH
come un tracciato spazialedel tralicciostesso. La trave in cemento armato viene
dunque schematizzatacon un ordito di aste di acciaio teso e di calcestruzzo Per estendere la trattazione alle sdzioni rettangolad si deve "distribuire"
compresso sviluppato entro la crosta periferica della sezione contenente le uniformemente il traliccio lungo l'assedella trave secondo il seguentecriterio.
armaturestesse(v. fig. 8.08). Posto che in fase non fessurataI'equilibrio locale con la tensione r agente si
reggesulle relazioni(v.fig. 8.10a):

61 =01; =Í

oltre il limite di fessurazioneviene a mancarela lensioneprìncipaleo1 di trazione


e l'equilibrio, convogliato entro lo spessoret della crosta periferica rcsistente,
viene salvaguardatodall'attivazione del flusso q, di trazioni trasversali nelle staffe
(v. f,rg.8.10b):

gs=Qs /s=9" 1fi

avendo indicato con s la spaziatura delle sîaffe stesse. Per la sezione


rettangolare,amata ancora come indicato in fig. 8.09 ove si ponga s * lì. É bs .
il momento torcente è dato dalla somma dei contributi dellc due coppie
in fie. 8.1l:
evidenziatre

t=Bn-*ft}0.=2b-h"S
Figura8.09

234
i
235
I
I
I
I
I
(t: r)
o'f Qr= XHi = (2bs+zhr)q"fJT
i
I a.=Úct/'lT
e cioè
a'\1
'/ù
| Qt=uq
e=rt II
----)
Ir--1 *r con u perimetrodel profilo chiusodel traliccioresistente.Ragionidi simmetria
(a) (b) possonoportare,nel casodell'armaturadi f,rg.8.09,a definirecon
g=e/4
Figura 8.10
laforza di trazionesu ognunodei quattroferri longitudinalidella sezione.
Posto A = brh, , iI flusso obliquo di compressionisi calcola di conseguenia
con
ResÍstenzatorsionatre
T Da questatrattazionesi può dedurreIa resistenza torsionaledi una trave
9 "= *J
2A
î=q J, provvistadi una staffaturaas= As/s(cm2lm)e di una armaturalongitudinalea1=
A/u (cm2lm).Sul modelloa tralicciola resistenza
dellestaffeportaa:
che mette in evidenza la formula di Bredt delle sezioni ad anello chiuso. Di
A
sesuito si ricava la trazione distribuita nelle staffe con
\o =2A9ro =2Asfsd =2Aarfr6
S
q, =q clJl = q
dei feni longitudinaliportaa:
La resistenza

T
Îo =;Qr
- ZA.' =
- 2A3fs<t
^' = 2Aa1f.6

compressoportainfine a:
La resistenzadel calcestruzzo

2A
rcd = -lFQc
\IZ

che, con 9c = 6ctr/2 , conduce a

T",1 = Atf.2

Figura8.11 dove con

Perl'equilibrioglobaledellasezionealla traslazione
lungoI'assedellatravesi f"2 = 0,50f.,1
ottieneinfine
l

i
I
t

I
I
236 I
25 I
i
I
I
si è indicata la resi.stenzaridotta, la stessa usata per il calcolo del "taglio- Aru=A'1s Ovvel'O &s = 3l
compressione"(v. punto 4.1.3).
poiché ogni esuberanzadi un ordine d'armatura rispetto all'altro risulterebbe
Il minore tra i valori Tr4 e T14 fornisce la resistenzaa tursione-truzione
inutilizzabile nei riguardi della resistenza.In realtàrin questo caso sorgono degli
propria delle travi mediamente armate, il valore T.4 fornisce la resistenza a
effeui iperstatici che potenziano alquanto la resistenza, come nel seguito verrà
torsione-co,npressione propria delle travi fortemente armate. Deboli armature
meglio evidenziato.
portano infine ad una l€sistenza torsionale coincidente con il limite di
fessurazionedella sezionedi calcestruzzo,con
.A,rmatura a spirale
Trcl=Wrîrd =Wtfcrd I1 tipo d'armatura torsionale qui sopra trattato è quello generalmente
adottato per le travi in cemento armato. Esiste un tipo diverso, in teoria più
indipendentedalle armatule stesse. efficace perché consente di ridurre le trazioni nell'acciaio e di contenere nel
contempo le compressioninel calcestruzzo.Si tratta di feni sagomati a spirale
Per la validità del Modello di Rauschbasato sul traliccio periferico resistente
con bracci inclinati su ogni lato a 45' secondo la giacitura delle isostatichedi
occorre rispettare alcuni accorgimenti progettuali nel tracciato delle armature.
trazione. L'equilibriodi questo diverso traliccio (v. tìg.8.12a-b) si regge sulle
Per i ferri longitudinali si ha che:
relazioni:
- la loro dislocazione nella sezione non influisce sensibilmente sulla resistenza,
tanto che anche cavi di precompressione in posizione interna esplicano 9s= 9 c = q l J ,
pienamente la loro funzione nel garantire I'equilibrio traslatorio longitudinale
della sezionestessa; che portano ad una resistenzadi torsione-trazionepali a
- è indispensabile però la presenzadi ferri agli spigoli della trave per garantire la
deviazione dei flussi obliqui delle compressioniche scorrono entro la crosta \a = 2AQ.,rJ2 =ZAarf slJî
periferica di calcestruzzo, feri di diametro suflicientemente grosso in
rapporto alla spaziaturadelle stafl-eche li racchiudono; pari a
e ad una resistenzadi torsione-compressione
- importante risulta infine I'adeguatoancoraggio terminale dei ferri, a garanzia
della loro piena resistenzaa trazione. T.,; = 2Aq.4 J2 =2Atfcz

Per le staffe si ha che:


senzala necessitàdi t'erri loneitudinali.
- vanno etficacemente "chiuse" per garantire la trasmissione del flusso di
trazione continuo su tutto il perimetro;
- per la lesistenza ultima la spaziatura tra le staffe va contenuta entro il limite ( t:r )
S ( b. , che consenteappunto l'instaurarsidel traliccio rcsistente;
r.\,q;6.t/tr
- per il comportamento in esercizio, migliori prestazionisi ottengono con staffe
6r/'12
di diametro minore e più fittamente diffuse, perché poftano a minori unpiezze
di fessurazione; | ---+ |
- la stafTatura minima, secondo il criterio della non-fragilità, resta quella già lo I le?l
definita per il taglio al punto 4.3-3 . (b)
(a)
Da notare infine la convenienza,in baseal modello isostaticoqui presentato,
di ripartire equamenteI'armaturatra staffe e ferri longitudinali con Figura8.12

238 239
I
In realtàservonosemprei ferri longitudinaiiagli spigoli della trave,necessari notandocome quest'ultimarisulti percentualmentemeno precisae porti quindi
per la deviazionedei flussi delle compressionioblique che scorrono entro la a valori della resistenzaper torsione-compressionemeno affidabili;
crosta perifericadel calcestruzzo.Contrariamentea quellaprecedente,I'orditura
la sperimentazione conferma per le travi in precompresso come la pretensione
di questotipo di armaturadipendedal verso del momentotorcente.Non può
dei cavi non influisca sensibilmente sulla resistenza ultima per torsione-
quindiimpiegarsiove questosia alterno.Se si aggiungela maggiorecomplessita
trazione: il suo effetto resta quello di elevare il limite di fessurazione delle
dellelavorazioninecessarie per eseguirela spirale,si comprendecomeI'armatura
travi stesse;
a torsionecon tale tipo di feni non trovi nella praticadiffuseapplicazioni.
altre teorie perfezionate inseriscono nel traliccio periferico resistente gli effetti
8.f .2 - Perfezionamentoed applicazionedel modello di ingranamento degli inerti e di bietta (o spinotto) delle armature, effetti che
sorgono in modo sensibile quando si ha che Aru * A1s ;
La teoria della torsione nelle travi in cementoannato, basatasul traliccio
perifericoresistente,ha avuto buoneconfermesperimentaliattraversonumerose in realtà, grane a detti effetú, il meccanismo resistente per torsione-trazione,
seriedi prove.In particolaresi rileva quantosegue: quando le portanze della staffatura e dei feni longitudinali siano sensibilmente
diverse, presentaun certo grado di iperstaticità:la rottura non sopraggiunge
- la sperimentazionecopre esaurientemente il campo delle mediearmaturenel allo snervamentodell'ordinepiù debole d'armatura,consentendoallo sforzo di
quale la resistenzaè limitata dal cedimento dei feni longitudinali o della crescere ancora, fino ad un valore ultimo compreso fra i due limiti T16 e T1a
staffatura,campocheperaltroè quellodi maggioreintelesse applicativo; prima dehniti;
- nei casi di torsione semplice il modello isostatico del traliccio periferico
resistenteporta a valori della resistenzache bene si accordanocon quelli
rilevati sperimentalmente;
- alcune incertezzeinterpretative sorgono per la corretta assunzionedelle
dimensioni b, , h, , e t delle caratteristichegeometrichedella sezione
per questepossonoassumersi
resistente; i valori (v. fig. 8.13):

1 s\
bs = io l<-bl
\ 6/

{1\
hs = iu n-;o,J
[=
da cui

A = br h* Figura8.13

u= 2( br + h s ) per tener conto di queste risorse iperstatiche si può affinare il modello a


traliccio, tenendo conto del nuovo orientamento assunto dai flussi delle
e ancora compressionioblique, dopo lo snervamentodell'ordine più debole d'armatura,
assumendoun'inclinazionedei puntoni di calcestruzzoV + 45o, similmente a
l.
t = ; Ds l=1ol quanto fatto con il "traliccio ad inclinazionevariabile" per il taglio (v. punto
+.J .Lt.
f \ 6/

240 24l
Traliccio ad inclinazionevariabile Al limite della resistenzadei materiali

Sempreriferendocial modellodi fig. 8.09 , gli equilibri scritti al punto 8.1.1 q" = t"2tsiny
vengonoquindi ripropostinel casopiù generaledi ty * 45o:
qr = fr6 Ar/s
Qs = Qcsin\r (trasvemale)
Q1= fr6 A1/u
4H = 4Qc cos\r (longitudinale)
si ha quindi(con1,. = ctg V):
T = 2bsQcsiny= 2b.Q, = 2bsHtgV
T".1= 2Atf.2sinycosry =2Atfczx"f
(r+fi)
Ponendo(conQ1= 4H):
A
\O = 2A':-:rt 6ctgrY = 2Aarf.61""
q , =S (lungo I'assetrave) S
S

Tr.r= 2R4IfsotgV =ZAL' fso/lc


q . =Q (lungo I'assetrave) S
S
dove la prima formula si riferisce alla "torsione-compressione", le seconde due si
o^
=È=gcctBV (lungo il perimetro)
riferiscono alla "torsione-trazione" rispettivamente per le staffe e per i ferri
ou longitudinali.

Qualsiasi valore di î,. attorno a quello 1,1di prima fessurazione può essere
si ha
assunto,purché nell'ambitodelle capacitàdi adattamentoplastico dell'acciaiodi
armatura. Al limite dello snervamentodi entrambe le armature si ha
q, = q"sinry: qusiny tgry
\.r = Îo
Qr = f gu cosrpdu = uqu cosy
cheportaalladefinizionedell'orientamento
ulúmodellecompressioni:
dove u = 2(bs+ hr) è il perimetrodel profilo resistente-E finalmenteil momento
torcentesi ricava con I. =À. =úll\
T = 2brhrqusinry= 2Aqusinty

cheporta, attraversole dovutesostituzioni,alle tre formule: a1= A1/u , &s= Ar/s .

T.6 = 2Aq. cosry


Froblemi di interazione

\6 = 2Aqrctgty Raramentenellereali situazionistrutturalisi ha torsionesemplice.In genere


in travi e pilastriil momentotorcenteT coesistecon le altrecomponentiM, V, N
T14= 2Aqltgty dello sforzo.

a À^
L+Z 243
In fase elasticanon fessuratala contemporaneità
del momentotorcentecon
9, = 9"1fi
le altre componentivienetrattata per semplicesovrapposizione
degli effetti. Per
valutareil limite di.fessurazionesi dovrà per esempioconfrontarela tensione
qi = qLlJz
principaledi trazione,dedottain basealle componentinormaleo e tangenzialet
nei punú più sollecitati,al competenteparametrof.g di resistenzadel calce-
struzzo. ql{= qílJz
Allo stato limite ultimo la resistenzadi una trave di cementoarmato sotto nonchéquello del flussochiusonell'anelloresistenteche portaa:
I'azionecombinatadelle diverse componentidello sforzo interno può dedursi
sullo stessomodelloa traliccio presentatocon riferimentoalla torsionesemplice.
In fig. 8.14 è per esempiodescrittoil casodella sezionerettangolaredi una trave q"=úy nr= 6#
soggettaanchea momentoflettentee taglio.
Ciò premesso,I'equilibrio della sezionedi fig. 8.14 si pone con le equazioni:

--zb,#+ú#n. =u#
2H'+2H"
b, 9a
r = b"hs**ú#n,
' ' .,!2 .J2
-.r^
2 "12

M =2H 'b-
a
2H .tr r
L

v =Ét an"
"ta
-É n"
\L NL

In particolarenellaprima equazione,che esprimeI'equilibrioalla traslazione


longitudinale,va aggiuntoa secondomembrol'eventualetermine N dell'azione
assiale,qualorapresente.
Figura8.14 Con riferimento dunque alla resistenzadelle arrnaturelongitudinali della
trave, f interazionefra i mam.entítorcente e flettente si ottiene combinandoil
Scontatealcunesimmetrie,nella citatafigura si sonoindicatecon H' le forze sopracitato equilibrio traslatorio:
di trazione nei due correnti inferiori d'armatura,con H" quellenei due conenti
superiori. Si è indicato con q" il flusso obliquo delle compressioninei lati Qc 2H'+2H"
t;
orizzontalidellacrostaresistentedel calcestruzzo e con qL , q:; quelli nei lati
verticali dove I'effetto del taglio V ne modifica il valore. Su questo modello
con quelli rotatori competenti
sussistonogli equilibri locali con le trazioni trasversalinella staffatura,equilibri
qui scritti per semplicitànel casodi ry = 45o (1,"= 1)1

244 245
2H'+2H" = Tl2
*, 2H"= -M
2Altt hs

zH',-zT',=ry che, al limite della resistenza,potrannoporsi rispetrivamentepari a


hs
2H, = 2Aífso
dovesi notacome,seal momentotorcentevieneassociato
il valoremedio
2H" = 2Aí\O
rr 2H' + 2 H "
-trI=-- A
(=Qr/a)
+
Si nota comunquela sempiicesovrapposizionelinearedegli eft-etti.
delle trazioni nei correnti d'armatura longitudinale, al momento flettente vrene Definendo con
associata la semidifferenza
Mrcl = 2Aífsdhs
1u'-2H"
2AH = = 4Aiî..12A/u
z !6

secondoquanto indicatoin fig. 8.15 i valori ultimi resistenti per I'azione disaccoppiata del momento flettente e del
momento torcente,in forma adimensionalesi ottiene dunque:

TAí r M
I.= _ +_
T.o Aí Mrd

z=hs _rAí_M

A,
nl Tr,rAí Mrd

ovvero,co n'r c = A i l A í :
j
T M
-=K
T.o Mra
Figura8.15
TM
- =l ln-
d'armatura
Sui dueliveili, inferioree superiore, si hannodunquele forze: Trd Mro

Tl2
zH'= *M La pritna rclazione, che prevede 1o snervamento dei corrr:nti d'armatura
2Alu hs inferiori, risulta determinante quando prevale la componente flettente dello
sforzo; la secondarclazione,che prevede lo sneruamentodei corrcnti d'armatura
superìod, risulta determinante quando prevale la componente torcente dello

246
241
sforzo; entrambe dipendono dal rapporto r tra i livelli d'armatura, come indicato Quando, nell'interazionedegli sforzi torcente e tagliante, è la staffatura
in fig. 8.16 . trasversalea limitarla, la resistenzadella trave in cementoarmato si ottiene
combinando l'equazione d'equilibriodel momentotorcente:

T = brhrq,* 9í1!í616, = (9i +qí)e


z

conquelladel taglio:

v = ( q!- qí) .h.

qui scritte ancoraper V di


relazioni:

,TV
9s=24*2h

,,TV
qt=2A-2\

/
,'
,"r'l
/;
,' l',/
simili a quelle dell'armatura longitudinale, che mostrano ancora una
combinazione lineare degli effetti, basata sulla somnut dei flussi illustrata in hg.
/ 8.17: su ogni lato della sezionela staffatura va verificata con la relativa forza di
," ,/ /rt' scorrimento Q, , gí o qí , calcolando questa con la somma algebrica dei due
,/ I ,/t
/ / Il
contributi di taglio e torsione sulla base della prefissatainclinazione1,. = g1g tlt
delle compressioni.

Figura8.1ó

Quanto sopra mostra delle semplici formule lineari di interazioneche


consentono,sul modello a traliccio isostatico, di sovrapporre gli effetti dt
torsionee flessione.Si ha dunqueche:
- al bordo flessionalmente
tesodella trave l'armaturalongitudinaledimensionata
in base al momentotorcenteva aggiuntaa quella richiestadal momento
flettente:
- al bordo flessionalmente compresso,ss la forza di trazione dovuta al
momentotorcentenon superaquelladi compressione derivantedal momento
flettente,allora nessunaarmaturalongitudinalerisultanecessaria.
Figura Ll7

248 249
8.1.3 - Altri aspetti del comportarnento torsionale Una diversa interpretazionedei problemi di interazioneè stata proposta con
L,e tormule di interazione momento-torsionee taglio-torsionesopra dedotte la Teoria della sezione oblíqua (v. lìg. 8.18), che però porta, per quanto
con rifedrnento al modello a lraliccio e dferite alla resistenzadelle armature riguarda Ia resistenzadelle armature, a risultati sostanzialmenlecoincidenti con
hanno avuto buoni riscontri sperimentali. quelli fbmiú dal modcllo a traliccio.

Vi sono però anche situazioni in cui la resistenza è limitata dalle Il comportamentodeformativo delle travi soggette a torsione è correlato ad
cornltressioninel cal.cestrlrzzo. Così pel esempio nelle sezionicon forti momenti una rigidezza torsionalek, che in fase non fessuratapuò essercvalutatacon
flettenti, la rcsistenza del corrente compresso può essere significativamente
k1=G . J
ridotta dalla contemporaneapresenzadel flusso q di tensioni tangenzialidovute
alla torsione. Parimenti sul lato "peggiore" di anime fortemente sollecitate al
secondo le tormule presentate all'rnizio del presente capitolo e rif'erite alla
taglio, I'aggiunta del flusso delle compressionidovute alla torsione può condurre
sezionegeometricadel calcestruzzo.
alla rottura del calcestruzzo.
In tase f'essuratala ngidezza torsionale può esserc valutata con riferimento
Trattasi di sezioni fbrtemente armate, invero non molto t'requenti nelle
al modello a traliccio. Trascurando in questo la deformabilità dei puntoni di
comuni strutture, per le quali sono stateproposte formule empiriche del tipo
calcestfuzzolispetto a quella delle armature metalliche,la rolazione torsionale 0
tra due sezioni distanti può essere per esempio valutata con il Pdncipio dei

[ffi)'.(ff)'.' Lavori Virtuali. Sul concio di tlave soggetto ad un momento torcente unitu'io si
hanno le seguentitensioninelle suf-tee nei ferri longitudinali (con ry = 45o):

IS
$..ù = --
lul'*llol'.,
( V.,r
a^
4n A
ns
/ [T.,r /
lu
Per queste fonnule meno precisa risuita la conispondenza con le risultanze Ol =--
2A Al
sperimentali,anche se in generele loro approssimazionisono poste a favore della
sicurezza.
Sul concio di trave soggetto al momento T si hanno p(]r le stessearmature le
deformazioni:

CL S C OMP R E S S O
o"T
Es

o'T
cl _ _
^Es

Eguagliandodunque il lavoro estemocon il lavoro interno si ottiens;


C LS FESSURATO
1e=Joedv

F i g u ra8 .1 8 che pona a

250 251
s-tu Corne qualitativamente indicato in fig. 8.06 , tale valutazione della ngidezza
.uA.Ar torsionale delle travi in cemento armato in fase fessurata risulta alquanto
= ul7iT
0 = orerA.:+ o1e1A1 "restrittiva". Vengono infatú trascurati gli effetti di "tension stiffening" legati alle
s 4A- Es
trazioni assorbite dal calcestruzzo, effefti inizialmente sensibili, che dectescono
con il crescere dello sforzo, analogamentea quanto avviene nel comportamento
Si deducequindi unarigidezzatorsionalepari a deformativo delle travi inflesse.

4 A2 A * A,
*r=Te="'(rAFtS='.,
,_ r _E
'
Torsione non elniforrne

Quanto fin qui presentato si riferisce alla torsione circolatoria (o uniforme)


caraftenzzata da flussi chiusi di tensioni, anche nel caso di sezioni non circolari
quando i vincoli della trave consentano il libero ingobbamento delle sezioni
stesse. Se invece i vincoli contrastano I'ingobbamento, sorge un secondo
contributo di torsione non unifarme (warping torsion) che si aggiungeal primo.
Questo contributo aggiuntivo resta comunque trascurabile nei casi, molto
frequenti per le travi in cemento armato, di sezioni "compatte", come quelle
quadrate o rettangolari (v. frg. 8.19a), e per le sezioni a T o a L (v. fig. 8.19b).
( o,
Le sezioni a I o a C (v. fig. 8.19c) possono invece prcsentare signifrcativi livelli
del contributo di torsione non uniforme, per un comportamento biflessionale
delle ali quando queste siano opportunamente vincolate dai sostegni delle travi-

-l
t--) t-"-l ; el
lP
re
ID
!'

t ft j (b)
T_T I
F,t | * lp,
-_l[_Î_-lr-
rJl"
t*

(a)
Prf Prf,
T-;l-
p,{.w e.l
i

(c)

Figura 8.19 Figura8.20

252 253
Il comportamento bi- o pluriflessionalediventa dererminantenel caso delle
travi nervate (v. fig. 8.20a), nel quale la componente torcente dello stbrzo,
8.2- TEMA A: NUCLEO DI CONTROVENTO
dovuta all'eccentricità del carico flettente, viene equilibrata da una differenziata
ripartizione del carico stesso sulle diverse nervaturc: ogni nervatura viene di
conseguenza calcolata per semplice flessione. Se invece le medesime travi Nel presente paragrafo si elaborano le fondamentali verifiche relative alla
vengono realizzatecon sezione mono- o pluricellulare (v. fig. 8.20b), allora è il stabilità d'assiemedell'edificio multipiano descritto nellc tavv. 1 e 2 del capitolo
contributo di torsione uniforme a diventare determinante,come avviene in tutte 2. Si tratta soprattutto di valutare la resistenzaverso le azioni onzzontali. Posto
le sezioni ad anello chiuso che funzionano "alla Bredt". che la costruzione non si trovi in zona sismica e che quindi non siano da
attendersiazioni dinarnicheondulatode dovute allc vibrazioni delle sue masse.le
Come caso particolare si cita infine quello delle voltine scatolari (folded azioni orizzontali da considerarenelle verifiche si riducono a:
plates), costituite da lastre di piccolo spessoreoonnessefra loro secondo profili
trasversaliche possono sensibilmentedeformarsi sotto I'azionedei carichi (v. hg. - spinta deL vento dovuta alla pressione cinetica agente nella direzione
8.21). Per questo tipo di strutture il comportamento a trave si complica per il trasversaleo nella direzionelongitudinaledell'edificio;
complesso ingobbamento delle sezioni e per il fondamentale apporto delle - forza convenfionale, pari ad una percentuale dei pesi, a forfettaria
sollecitazioni flettenti trasversali scambiate dalle lastre. Il loro calcolo si basa simulazione delle azioni deviatorie orizzontali dovute alle sollecitazioni
dunque su modalità di analisi sostanzialmentediverse da quelle trattate nel flessionali sui pilastri, alle eccentricità sistematiche e inintenzionali dei carichi
presentecapitolo. ed eventualmente anche aeli effetti del second'ordine derivanti dalle raslazioni
dei piani.

Spinta del vento


In quanto segue si è fatto dfedmento al testo plovvisorio della Norma ENV
1991.2.4 - Azioni del vento dell'Eurocodice l. Si è seguito in particolare il
procedimento semplitìcato, rinunciando ad alcuni "risparmi" che si sarebbero
' u- - J potuti ottenerecon un'analisipiù dettagliata.
La pressione cinetica del vento contro un ostacolo tìsso è data da

Figura8.21 1
q= vítlt.6
I / I î\
(Ni*',)

essendov.1la velocità di calcolo esplessain m/sec.Questasi valuta con

v6 = C 1C 1V 1s 6

dove v..1 è la velocità di riferimento tbrnira dalla normativa nazionale per le


diverse zone del proprio territorio.
I coefficienti correttivi vaÌgono:
- \ , cofficiente topograf;co locale, qui assunto pari ad 1,0 , escludendo il
posizionamentosu dossi espostio in avvallamentiplotetti;

254 255

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