COLTIVATORE DIRETTO
La Regione Piemonte con deliberazione di giunta n. 107 – 1659 del 28 novembre 2005 ha approvato la
“Guida all’accertamento del possesso dei requisiti delle figure professionali operanti in agricoltura
ed all’applicazione della normativa riguardante la conservazione dell’integrità aziendale”.
In tale documento viene affermato competere ai Comuni ogni attestazione sulla qualifica di chi opera in
agricoltura.
Il coltivatore diretto che intende beneficiare delle agevolazioni fiscali di cui legge 6 agosto 1954 n. 604 e
successive modificazioni, ottenuta la certificazione comunale, deve presentare domanda al Settore
Provinciale dell’Agricoltura sull’apposita modulistica.
IMPRENDITORE AGRICOLO
(Art. 2135 codice civile così come modificato dall’art. 1 del D.lgs. n. 228/01)
E’ imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura,
allevamento di animali e attività connesse.
Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si intendono le attività dirette alla
cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o
animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci , salmastre o marine.
Si intendono comunque connesse le attività, esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla
manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad
oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di
animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzazione prevalente di
attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata, ivi comprese le
attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità
come definite dalla legge.
Possono considerarsi I.A.P. anche le Società quando svolgono in modo esclusivo attività agricola ed
hanno:
COLTIVATORE DIRETTO
Legge 2 giugno 1961 n. 454 art. 48 – Legge 26 maggio 1965 n. 590 art. 31)
Sono coltivatori diretti coloro che direttamente ed abitualmente si dedicano alla coltivazione dei fondi ed
all’allevamento ed al governo del bestiame, sempre che la complessiva forza lavorativa del nucleo familiare
non sia inferiore ad un terzo di quella occorrente per le normali necessità della coltivazione del fondo e per
l’allevamento ed il governo del bestiame.
Ai fini dell’accertamento della qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale il possesso del requisito del
tempo di lavoro deve essere verificato confrontando il tempo che l’imprenditore dedica all’attività agricola ( e
alle attività connesse) con il tempo che lo stesso imprenditore dedica ad eventuali attività extra-agricole.
A tal fine il tempo che l’ imprenditore dedica all’attività agricola deve essere calcolato in modo
convenzionale e standardizzato, utilizzando le tabelle di seguito riportate (tabelle “giornate lavorative
convenzionali ad ettaro di coltura o a capo di bestiame”, cosiddette tabelle “ettaro/coltura”).
Pertanto l’imprenditore agricolo interessato, congiuntamente alla richiesta di riconoscimento della qualifica di
I.A.P, dovrà presentare all’Ente competente apposita scheda aziendale in cui siano indicate le coltivazioni e
gli allevamenti praticati.
Il calcolo dell’ampiezza minima dell’azienda è presunto in base alle giornate lavorative teoriche necessarie
alla sua conduzione anche nei casi in cui l’imprenditore non si dedichi manualmente all’attività di coltivazione
o allevamento, bensì al coordinamento dei fattori di produzione.
Nella tabella ettaro/coltura a seguito riportata vengono evidenziate due diverse situazioni:
A = aziende con elevato livello di specializzazione, di dimensioni medio-grandi, con livello medio-alto
di utilizzo della meccanizzazione (anche a mezzo contoterzismo) e/o con allevamenti di tipo
industriale.
TABELLE “ETTARO/COLTURA”
D.G.R. n. 107-1659 del 20/11/2005
A B A B A B
Grano/Orzo 5 10 6 10 8 16
Prato foraggero 8 12 8 12 15 25
Pascolo 1 1 2
Riso 8 15
Orto intensivo sotto tunnel (tipo 300 450 300 450 300 450
stagionale)
Patata 40 25 50 40 80
Legumi secchi 40 50 60
Tabacco 60 80
Noccioleto 40 50 40 50 50 60
Coltivazioni in serra (anche tunnel fissi 2000 3000 2000 3000 2000 3000
e riscaldati) e funghi
Castagneto da frutto 20 50 20 50 30 60
Bosco 2 3 5
Set-aside 1 1 1
Uva trasformata in azienda (ad Ha) 10* 20* 10* 20* 10* 20*
* = 10 g.te lavorative per i vini non soggetti a invecchiamento, 20 g.te in caso di vini da
invecchiamento
A B A B A B
Vacche nutrici 5 10 5 10 8 15
Bovini carne/allievi 2 3 2 3 5 8
Equini 4 6 4 6 5 10
Altri ovini/caprini 2 3 4
Scrofe 3 4 3 4 5 6
Struzzi 3 4 5
Cagne fattrici 4 5 5
Prodotti zootecnici trasformati in azienda : + 10% del totale delle giornate relative al bestiame
Zootecnica biologica (secondo norme previste da Reg. CE 1804/99 e s.m.i.): aggiungere + 10%