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1992; con X. Tilliette, Del male e del bene, Città Nuova, Roma
2001). Dimostrando quindi di unire sempre nella sua ricerca filo-
sofica un’istanza criticistica – tipicamente moderna, ma già socra-
tica e infine idealista, fenomenologica ed esistenzialista – e un’a-
pertura religiosa, metafisica, veritativa nel senso trascendente del-
la cosa, tanto da intrecciare i percorsi e mischiare fecondamente
le acque di fede e ragione, filosofia e teologia, criticismo e metafi-
sica, pensiero tradizionale e pensiero moderno.
In particolare con il recente volume Tradizione e avventura
(SEI, Torino 2001) – frutto di un lungo scavo filologico e storio-
grafico e di una sempre appassionata ricerca nel pensiero moder-
no e contemporaneo, a seguirne linee evolutive e prospettive in-
consuete alla visione dominante – il pensiero di Riconda emerge
con voce limpida e forte nel dibattito filosofico attuale. La propo-
sta teoretica è quella di una rielaborazione del pensiero tradizio-
nale e religioso, una «restaurazione creatrice» della «tradizione»,
assumendo il valore di «avventura intellettuale» della modernità e
delle problematiche da essa emerse come orizzonte critico inelu-
dibile, seppur da interpretarsi in maniera radicalmente alternativa
alle imperanti letture della modernità come esclusiva emancipa-
zione e progresso rispetto a ogni cultura tradizionale, di cui non
sarebbe che immanentistica e razionalizzante secolarizzazione.
Tradizione e avventura sono quindi termini da comprender-
si vicendevolmente assieme, come soltanto in correlazione reci-
proca possono approfondirsi verità e criticità, eternità e storicità,
trascendenza e finitezza, inesauribilità e libertà, mistero e pro-
spettiva, essere e interpretazione, assolutezza ed ermeneuticità,
pensiero religioso e pensiero moderno, metafisica e modernità.
La filosofia nata da tale connubio paradossale sarà così capace di
approfondire e rispondere alle domande più inquietanti, sino al-
l’ateismo e al nihilismo e alla distruzione dell’uomo, proprie all’e-
tà moderna e contemporanea, riattingendo alle inesauribili fonti
trascendenti del pensiero tradizionale del passato, ma, rinnovan-
done creativamente le forme e gli interrogativi inglobati, anche di
aprirne a un futuro, assieme religiosamente escatologico e attiva-
mente in agone storico contro le forze negativamente esaurenti
l’essere e riducenti l’uomo, la multidimensionalmente ricca po-
Ontologia personalistica della libertà e pensiero religioso... 261
2. TRADIZIONE E MODERNITÀ
4. CRITICISMO ERMENEUTICO-METAFISICO
O FILOSOFIA NEGATIVA E POSITIVA
FRANCESCO TOMATIS