La Cattedra Chiara Lubich in Fraternità e Umanesimo è nata da una
storia di amicizia e collaborazione fra due comunità accademiche, l’ Uni- versidade Católica de Pernambuco (UNICAP) e l’Associação Caruaruense de Ensino Superior e Técnico (Facoltà ASCES), non solo costruendo dei ponti fra Recife e Caruaru ma con una vocazione universale e internaziona- le, una volta che è stata battezzata con il nome di una delle più importanti personalità del XX secolo, dottoressa honoris causa in Economia della nostra Università. Il concetto di Cattedra ha le sue radici nel mondo accademico, ma si pro- ietta nelle grandi questioni della società. Ogni Cattedra comporta, pertan- to, una produzione di conoscenze e riflessioni critiche su temi rilevanti. La nuova Cattedra, che inauguriamo, per la sua natura e ispirazione, per la sua origine e vocazione, assume il compito specifico di pensare, in una forma cri- tica e rigorosa, la pertinenza della nozione di “fraternità” per l’elaborazione di nuovi umanesimi. La “fraternità” non è solo un principio dimenticato in relazione alla “libertà” e all’“uguaglianza”, neppure un “valore romantico”; si tratta di un appello all’intelligenza e una sfida al mondo interconnesso. Abbiamo ereditato dal cristianesimo occidentale una vocazione umani- stica, che si incarna in persone e progetti ben concreti, assumendo il rischio della storia. Il papa emerito Benedetto XVI ha definito Chiara Lubich come «donna di fede intrepida, messaggera mansueta di speranza e di pace». E, di fatto, la nostra dottoressa honoris causa ha tentato di tradurre in parole e opere questi grandi valori. Papa Francesco, a sua volta, mette in luce la centralità del vangelo di Gesù Cristo e rinnova questo impegno a costrui- re un “mondo di fratelli”, per evocare un’espressione cara a dom Helder.
1 Rettore della Universidade Católica de Pernambuco (UNICAP) – Recife (PB-Brasile). 268 Pedro Rubens Ferreira Oliveira S.J.
Pertanto, motivi e stimoli non ci mancano per cercare nuove espressioni di
umanesimo. Il Brasile non è solo un luogo nel quale realtà di povertà e di violenza sfigurano l’essere umano. Pur essendo un Paese di disuguaglianze è un Paese emergente che occupa una posizione strategica. Infatti, è stato grazie al contatto con la realtà sociale brasiliana che Chiara Lubich sognò il pro- getto di una Economia di Comunione. Sappiamo che, mosse da questo so- gno, molte organizzazioni sociali portarono avanti iniziative di promozione, organizzazione e commercializzazione di economia solidale. La Cattedra che inauguriamo vuole, in modo specifico e proprio, riflettere su queste realtà e esperienze in modo da contribuire alla ricerca di forme sostenibili di eco- nomia solidale in vista di una vera economia di comunione. L’UNICAP si sente, pertanto, onorata nel realizzare, insieme con l’A- SCES, la sfida di questa cattedra che non riceve solo il nome di Chiara Lu- bich, ma soprattutto la sua ispirazione maggiore. Per ricordare una delle sue parole: «La profonda necessità della pace che l’umanità oggi esprime, ci dice che la fraternità non è solo un metodo, ma il paradigma globale dello sviluppo politico!». Ripensare la fraternità come paradigma di una nuova umanità, concludo, è un impegno tanto accademico quanto politico. Pertanto, la qualità acca- demica che metodologicamente ricerchiamo ha come obiettivo l’eccellenza umana che tanto desideriamo.