umano e complesso, che coinvolge la sfera sociale, economica e politica della storia
umana. Ma il termine “azzardare” non è qui usato a caso. Seppur di largo respiro,
luogo, quella sociale-politica, mentre non c’è traccia di altri elementi che pure la
premesso che questo studio non si prefigge di darne una definizione completa e
precisa, anche perché non ve ne sarebbe lo spazio. Semmai apre nuove possibilità
e campi alla visione d’insieme: per questa ragione si cercherà in queste pagine di
offrire le basi per capire la natura della mafia in vista delle analisi che lo studio si
prepone, cogliendo alcuni punti nodali che hanno valore per la ricerca.
Molti testi sulla mafia preferiscono cominciare a trattarne l’origine partendo dalla
interessa pure partire dalla parola, ma, più specificamente, dalla definizione che ne
viene data. Non solo perché la definizione ci permette di chiarire la natura del
1
La parola ‘mafia’, Pasquale Natella, Leo S. Olschki Editore, Città di Castello, 2002
fenomeno, ma anche perché rivela il retroterra culturale di chi la opera,
prima identificata con Cosa Nostra: «mafia (che dai propri affiliati è denominata
organizzazioni che, pur non avendo alcun legame di filiazione con la mafia
a. Tendenza a sostituirsi alla legge con l’azione o il prestigio personale, per lo più
di Fabio Iadeluca6, alla voce “Mafia, significato” ricorre ad una serie di citazioni
piuttosto che produrre un contenuto originale. Quella del politologo Gaetano Mosca
datata 1909; quella di Sciascia data sul Corriere della Sera del 15 settembre 1982;
le dichiarazioni rese alla Commissione antimafia nel 1964 da parte del giudice del
Tribunale di Palermo, Pietro Scaglione; la sentenza del 22 dicembre del 1968 della
2
Treccani.it alla voce “mafia”, consultata al link http://www.treccani.it/vocabolario/mafia/
3
Ibidem
4
Ibidem
5
Garzantilinguistica.it alla voce “mafia”, consultato al link http://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=mafia
6
Dizionario delle mafie, a cura di Fabio Iadeluca, Armando Curcio Editore, Roma, 2013
sentenze pongono l’accento sulla spregiudicatezza e la capacità di infiltrazione,
Sciascia merita di essere riportata per intero: «la mafia è un’associazione per
delinquere, con fini di illecito arricchimento per i propri associati, che si pone come
perché è stato «realizzato con l'apporto del Presidente del Senato, di docenti
quindi, un determinato tipo di visione, che mette in evidenza la posizione dello Stato
contro la mafia. Suggerisce quindi l’idea di mafia come antistato. In questo senso è
che definisce quello della mafia come antistato uno vero e proprio stereotipo.
dove una sezione della «grande mostra di Torino […] dedicata alla mafia aveva
voluto trovare in quel titolo una sorta di augurio per il futuro. Chiosa Santino: «Non
credo che ci sarà un futuro diverso se si ha del presente e del passato un’idea
scorretta e inadeguata»9.
7
Dizionario delle mafie - Presentazione del libro a cura di Fabio Iadeluca (Armando Curcio Editore), Radioradicale.it,
consultato al link http://www.radioradicale.it/scheda/395340/dizionario-delle-mafie-presentazione-del-libro-a-cura-di-
fabio-iadeluca-armando-curcio
8
Umberto Santino, La mafia al cinema, tra stereotipi e impegno civile, in Andrea Meccia, Mediamafia. Cosa Nostra fra
cinema e tv, Di Girolamo Editore, Trapani, 2014, p. 25
9
Ibidem
Il Dizionario enciclopedico di mafie e antimafia, a cura di Manuela Mareso e Livio
aspetti trascurati fino ad adesso dagli altri testi che ho consultato 11. Alla voce
di reati, differenziandole sia dalla criminalità organizzata tout court […] che da altri
Pepino riesce, con una definizione relativamente breve, a darci un’idea dei problemi
che ruotano attorno alla parola “mafia”. Innanzitutto, preferisce utilizzare il termine
al plurale, così com’è oramai d’uso presso moltissime realtà dell’antimafia sociale:
mafia è quindi un sistema o un modus operandi che non deve essere strettamente
10
Manuela Mareso e Livio Pepino, Dizionario enciclopedico di mafie e antimafia, Edizioni Gruppo Abele, Torino,
2013
11
Tra i dizionari specialistici ho consultato anche Dizionario Enciclopedico delle Mafie in Italia, a cura di Claudio
Camarca, Lit Edizioni, Roma, 2013, nel quale però non è stato possibile trovare definizioni utili a questa parte della
ricerca
12
Dizionario enciclopedico di mafie e antimafia, a cura di Manuela Mareso e Livio Pepino, cit., p. 344
13
Ibidem
connesso a Cosa Nostra. Ci viene inoltre fornito un rapido – e incompleto – elenco
delle realtà mafiose italiane: «Ci sono, innanzitutto, quelle storiche del nostro
napoletana […]. Ad esse si affiancano, sempre in Italia, alcune realtà per così dire
minori: la Sacra corona unita pugliese, detta anche quarta mafia, la Stidda siciliana
modello criminale che travalica le coordinate storiche in cui era stata confinata
secondo un certo tipo di definizioni, adesso si spende per fare le dovute distinzioni
culturale legata alla mafia dobbiamo andare alla voce “Criminalità organizzata” di
colpi inferti dal law enforcement grazie alle “relazioni esterne”, per l’altro, fanno di
queste “entità” una categoria specifica che si distingue da altre associazioni criminali,
14
Ibidem
15
Ivi, p. 345
16
Ivi, p. 244
attività materiali, che caratterizzano il modo di vita di un gruppo
Il riferimento è qui a qualcosa di molto simile al lifestyle, nella più ampia accezione
che gli si possa attribuire. E questo concetto è direttamente connesso alla modernità
liquida e alla frammentazione delle ideologie del passato, alla società dei consumi
possono ridurre alla semplice moda. Gli esempi forniti sono molto interessanti: «si
parla, così, di una c. della vita ma insieme anche di una c. della morte; di una c. del
dialogo (per es. tra le diverse religioni)»19. In senso opposto si cita: «una c. del
profitto, della tangente o addirittura della mafia»20. Gli spunti affascinanti di questa
post-ideologico alla mafia, quasi che l’essere mafiosi abbia a che fare con una scelta
17
Treccani.it alla voce “cultura”, consultata al link http://www.treccani.it/vocabolario/cultura/
18
Ibidem
19
Ibidem
20
Ibidem
parte di un sistema sociale. La definizione cerca di chiudere il cerchio chiarendo:
tutti gli esempi «possono essere classificati sotto la triplice ripartizione, che talora
valenza del termine “cultura” e registrare che la mafia ha qualcosa a che vedere con
dicevamo prima, e neppure incapace di produrre una cultura propria, sia essa
puramente ideologica come post-ideologica. Chiarire poi se essa sia una cultura o
la parola “cultura” in relazione a Cosa Nostra in due modi differenti: nel primo
mette il termine tra virgolette, nel secondo no. Nel primo caso, descrivendo un
siciliano, diverso da quelli per la cui definizione se ne è ripreso il nome in altre parti
ritrovabili nelle sue ulteriori filiazioni, tra le quali la principale è stata quella
21
Ibidem
22
Ivi alla voce “subcultura”, consultata al link http://www.treccani.it/enciclopedia/subcultura/
23
Giuseppe Carlo Marino, Prefazione, in Roberto Olla, Padrini. Alla ricerca del DNA di Cosa Nostra, Mondadori,
Milano, 2003, p. VIII
verso l’alto, verso le supreme sedi del dominio, una cultura diffusa che è stata la
costretta a subire le regole e i vincoli imposti dai parassiti, dagli sfruttatori, da tutti
Ma, per quanto questo punto possa apparire controverso, anche di fronte a pareri
autorevoli, molti indizi ci consentono di seguire la direzione fin qui tracciata dalla
nostra analisi e utilizzare senza vergogna la parola “cultura” a pieno titolo, allo
stesso modo in cui è utilizzata “ideologia”. A questo punto possiamo affermare che
simbolico e ad una propria mitologia, la quale merita di essere studiata con la stessa
tenacia con la quale vengono studiati gli effetti reali del fenomeno. La cultura
mafiosa, sia come prodotto autoctono che come risultato di processi esterni alle
degli stessi mafiosi25. Quindi, si deve scoraggiare quella tendenza ancora radicata,
Dopo aver a lungo prestato attenzione ai fattori e alle cause di ordine culturale del
campo degli antropologi stranieri giunti in Sicilia nel corso degli anni Settanta –, gli
studiosi della mafia hanno così progressivamente spostato il loro interesse verso
24
Ibidem, p. IX
25
Tim Adler, Hollywood and the Mob. Movies, Mafia, Sex and Death, Paperback, 2008
26
La voce del padrino, Marco Santoro, ombre corte, Verona, 2007, p. 23
L’iscrizione delle mafie all’interno di un corso e di una memoria storica ne fanno delle
organizzazioni criminali del tutto differenti rispetto alle altre. Ed è proprio facendo
quest’area che dobbiamo trovare un terreno di lavoro proficuo per poterne dare una
definizione quanto mai completa. Le mafie sono, sì, un fenomeno storico e sociale, ma
con altri centri di potere. Quindi, capire che cosa sono oggi le mafie significa analizzare
27
Ivi, p. 16