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1. INTRODUZIONE 5
3. MODULO ADMIN 7
4. I DATABASES 10
7. MODULO PARAGON 15
8. CREAZIONE TABELLE 27
9. MODELLAZIONE 34
9.1 EQUIPMENT 34
9.2 NOZZLES 36
9.3 ALTRI COMANDI 36
9.4 BEAMS & COLUMNS 37
10. PIPING 40
11. MODULO DRAFT 43
18. MACRO 55
19. MTO 55
20. COG 56
21. MANUALI 57
1. INTRODUZIONE
Questa guida fornisce informazioni e procedure per un veloce e pratico apprendimento del
software AVEVA PDMS 12.0 SP6.25.
1. Avviando il wizard “Project Creation Wizard” viene visualizzata una finestra per
l’immissione dei dati per la generazione del progetto;
Anche per lo spostamento non è prevista una procedura automatica. Non è sufficiente
spostare le cartelle del progetto nella nuova posizione ma è necessario modificarne il
percorso anche in alcuni file del software. Il file evars.bat, che è possibile aprire con un
blocco notes, contiene le variabili d’ambiente del progetto ed è contenuto sia nella
directory principale del programma che in ogni cartella di progetto. Dopo averla spostata
apriamo la cartella principale del nostro progetto (quella con il suo stesso nome):
all’interno di essa è presente un file evars****** con al posto degli asterischi il nome del
progetto. Aprire il file evars con un blocco notes o un programma di testo e sostituire il
vecchio percorso con il nuovo ovunque sia necessario. Una volta salvato e chiuso il file
spostarsi in C:\AVEVA\Plant\PDMS12.0.SP6 ed aprire il file evars.bat. In fondo al
documento sono presenti le stringhe che identificano le posizioni dei files EVARS per ogni
progetto creato. Identificare quella del progetto prescelto e modificarne il percorso di
destinazione.
NOTA: il comando “Save Work” consente di salvare il progetto ed il comando “Get Work”
rende visibili i cambiamenti anche ad altri utenti. E’ importante effettuare periodicamente il
salvataggio dei dati.
3. MODULO ADMIN
La creazione e completa gestione di un progetto è concessa esclusivamente all’
amministratore o “Admin” che attraverso le sue credenziali può accedere a tutti i moduli
del programma senza alcuna restrizione. Una volta creato il progetto l’Admin procede con:
Utilizzando il tasto Modify si accede ad una finestra similare in cui poter modificare i dati
già immessi.
4. I DATABASES
I Databases sono dei contenitori di dati di vario tipo creati a supporto di tutte le attività di
amministrazione e sviluppo del progetto. Le varie tipologie di Databases vengono
identificate da un codice alfabetico di 4 lettere che differisce a seconda del tipo di dati che
si vuole immagazzinare:
NOTA: se c’è un calo di tensione ed una attività resta in sospeso allora bisogna utilizzare
la funzione Expunge nel modulo ADMIN: PROJECT - EXPUNGE - ALL USERS/USER
PROCESS/CLAIM LIST.
7. MODULO PARAGON
Questo modulo è specifico per la gestione dei
Databases. Per accedervi è quindi necessario aver
già creato dei Databases e dei MDBs. A conferma di
ciò in fase di Login è richiesta obbligatoriamente la
compilazione della voce MDB. Alla prima apertura il
modulo mostra un elenco compresso di tutti i
Databases creati nel modulo Admin. Provando ad
espanderli si nota come essi siano suddivisi in diverse
sottosezioni. I files presenti in queste sottosezioni hanno formati diversi a seconda del tipo
di dati che racchiudono. Una prima suddivisione è quella fra file di testo e file grafici. I
Databases infatti possono contenere sia geometrie che specifiche o regole. Ogni sezione
contiene: TEXT descrizione elemento, UNITS unità di misura e CCTA connection table.
Un singolo Item è generato dall’interpolazione di una quantità variabile di dati:
Per quanto riguarda le Strutture non è necessario inserire specifiche mentre per il Piping
può essere necessario creare/modificare diverse “PIPING CLASS”. Di seguito si fa
riferimento al caricamento della Piping Class ANT00.
Ci posizioniamo sulla specifica 11A creata:
NEW SPEC /11A (invio) → Crea il “contenitore” in cui inseriremo i dati.
SPECIFICA”. Accedere alla “COMMAND LINE” e digitare:
CATALOGUE EXPLORER sotto la voce ******/PIPECATA
Barra di Comando - Paragon selezionare la funzione Pipework. Posizionarsi nel
Per copiare una specifica esistente:
NOTA: nel pacchetto “DIFF” c’è la “DIFF Toolbar” con il comando “COPY & RENAME”.
12. Selezionare nella schermata principale nella sezione Headings “Add Heading…” e
nella successiva schermata “Use Standard Heading Set”. Scegliere una delle voci
elencate in “Standard Headings” a seconda dell’Item che si vuole caratterizzare:
• ATTA: attachment;
• BEND: connessione con pendenza;
• BOLT: bulloni/tiranti;
• CAP: tappo, fondello;
• CLOSE: chiusura;
• CROSS: connessione a 4 vie;
• ELBOW: curva;
• FILT: filtro;
• FLAN: flangia;
• FTUB: tubo dimensioni fisse;
• GASK: guarnizione;
• INST: strumento;
• INSU: coibentazione;
• PCOM: componente generico 3D/disco a otto;
• REDU: riduzione;
• TEE: raccordo perpendicolare;
• TRAP: trappola per condensa ecc.;
• TUBE: tubo;
• UNIO: union/coupling;
• VALV: valvola;
• VTWA: valvola;
• WLD: saldatura.
13. A questo punto si può passare al vero e proprio inserimento degli items: Add New
Items.
14. Nella sezione SIZE RANGE bisogna inserire il valore minimo e massimo del
diametro nominale del componente. Es. From 20 to 50 (from 3/4” to 2”).
15. Nel campo STYPe inseriamo una sigla identificativa del componente ad esempio
BE (beveled) per i tubi cianfrinati.
16. Per l’inserimento del componente fisico cerchiamo un oggetto simile nei cataloghi
copiati dai progetti MASTER/SAMPLE/IMPERIAL e, dopo averlo selezionato,
utilizzare il tasto CE (CURRENT ELEMENT) per l’associazione. Il nome viene
generato automaticamente all’interno della casella “NAME”. Se invece volessimo
utilizzare la procedura di ricerca possiamo fare riferimento al paragrafo Modalità di
ricerca (FUNZIONE SEARCH).
17. Una volta applicate le modifiche viene generata una tabella con un numero di
elementi pari a tutte le combinazioni possibili dei valori presenti all’interno del range
considerato. È possibile accettare tutte le combinazioni o eliminarne alcune con i
tasti Delete presenti in fondo alla finestra. Un elemento può essere eliminato
definitivamente utilizzando il comando Delete Permanently oppure eliminato
momentaneamente con il comando Remove to Limbo. Per recuperare un elemento
dal Limbo mi posiziono su quest’ultimo e digito nella Command Line “VAR1NAME”;
cerco quindi nella specifica la sezione in cui voglio re-inserire il componente (ad. es.
SELE dei riduttori) quindi digito NEW SELE 2 volte, mi posiziono sull’ultimo SELE
creato e quindi digito INCL $v1. L’elemento sarà spostato nella nostra specifica.
Questo procedimento può essere utilizzato per spostare componenti da una
specifica ad un'altra. Riaprire la specifica in cui abbiamo re-inserito l’elemento,
cercare l’elemento e controllare con EDIT HEADING i campi differenti per renderli
uguali a quelli degli altri elementi presenti nella specifica: cliccare SET HEADINGS
per ogni campo modificato.
20. Selezionare l’SDTE relativo all’item che si sta creando e collegarlo alla voce Detail
Ref con il tasto CE. Selezionare l’SMTE e collegarlo alla voce Material Ref con il
tasto CE. Applicare e tornare alla schermata principale.
Supponiamo di voler inserire nella nostra specifica appena creata l’elemento riduttore.
Facendo riferimento alle procedure già viste procederemo nel seguente modo:
2. Use Standard Heading Set > REDU > Use Selected Headings;
3. Clicchiamo poi su Set Headings. In questo modo l’intestazione della nostra tabella
presenta le Questions and Defaults prescelte per il riduttore:
PBOR1, PBOR2, STYP, SHOP, ecc…;
4. Premiamo il tasto back e clicchiamo su Add New Items in modo da poter inserire il
range di valori relativi al diametro nominale del componente che vogliamo inserire;
5. Cliccando sul tasto Search si aprirà una nuova finestra come mostrato in figura:
L’elemento che dobbiamo inserire si troverà nel DB Type “Catalogue”. Posizioniamoci nel
CATALOGUE EXPLORER sul catalogo da cui dobbiamo copiare l’elemento
(CMTS/PIPECATA > SECT REDUCER-ANSI) e clicchiamo su Add CE in corrispondenza
della sezione “Search in” in modo da individuare il percorso di ricerca.
Nella parte Attribute scegliamo DESC (descrizione), operator = Like, value = #150
(cerchiamo i riduttori con rating 150). Clicchiamo su Find. Il software cerca nel Database
indicato nel campo “Search in” descrizioni contenenti “#150” nel campo “DESCRIPTION”.
Alla fine otteniamo il seguente risultato:
Per ogni tipologia di riduzione il catalogo in automatico genera un codice univoco nella
colonna Catalogue Ref. Le ultime due lettere indicano i due diametri nominali che
caratterizzano il componente:
8. CREAZIONE TABELLE
8.1 CREAZIONE WEIGHTS TABLE
NOTA: nella versione corrente del programma bisogna rendere il Database PROP
modificabile in scrittura. Per fare ciò procediamo nel seguente modo:
NOTA: nella COMMAND WINDOW effettuando un doppio clic viene riscritta l’ultima riga
inserita oppure utilizzando la freccia verso l’alto.
Per associare i pesi creati MODIFY - SPECIFICATION: cerchiamo il componente a cui
vogliamo associare il peso nella tabella principale e clicchiamo EDIT REFERENCES. Ci
posizioniamo nella sezione COMPONENT REF e quindi cerchiamo il peso da associare
nel CATALOGUE EXPLORER: individuato il peso clicchiamo CE in corrispondenza della
sezione COMPONENT REF. In questo modo il riferimento del peso viene associato al
componente.
Si aprirà una schermata con la seguente tabella in cui bisognerà innanzitutto inserire i
diametri dei tubi presenti nella piping class e quindi si dovrà associare ad ogni diametro lo
spessore corrispondente in funzione della schedula: andiamo quindi ad associare il WALL
THICKNESS REF creato in precedenza, la “CORROSION ALLOWANCE” e la “FLANGE
ALLOWANCE”.
Una volta compilata la Pipe Data Table cliccheremo su Apply e poi Back.
Per creare una Reducing Table o una Branch Table ci posizioniamo su TABWLD quindi
CREATE - SPEC TABLE - BRANCH TABLE (name)
CREATE - SPEC TABLE - REDUCER TABLE (name)
Inseriamo i diametri nel campo “AVAILABLE NOMINAL BORES (mm)” ed andiamo a
compilare la matrice facendo riferimento alla matrice presente nella Piping Class.
Verranno inseriti nelle 2 matrici i componenti che consentono di realizzare variazioni di
diametro. Queste tabelle dovranno poi essere associate alla specifica creata.
Tutte le tabelle create possono essere collegate alla specifica realizzata precedentemente.
Per fare ciò MODIFY - SPECIFICATION, selezioniamo i componenti a cui vogliamo
aggiungere ulteriori dati ed EDIT RFERENCES.
Se vogliamo aggiungere la WALL THICKNESS TABLE alla specifica creata andremo a
collegare la tabella PDATAB A17.TABWLD.PDATAB al campo Pipe Data Table Ref. come
mostrato in figura:
Per prima cosa selezioniamo TUBE dal menu a tendina Headings in alto a destra. Dopo:
Per modellare andiamo nel MODULO DESIGN. Quando entriamo nel MODULO DESIGN
possiamo scegliere tra le opzioni RESTORE VIEWS e MACRO FILES.
1. La prima operazione da effettuare è verificare l’unità di misura (millimetri - pollici):
SETTINGS - UNITS - CURRENT SESSION UNITS (mm) - ESC.
2. Tramite la procedura SETTINGS - PICK FILTERS - PLINES - NORMAL
evidenziamo i punti di “SNAP” principali dei diversi componenti.
3. Successivamente è necessario creare il luogo fisico dove andremo a modellare:
creiamo un perimetro d’impianto che rappresenterà il nostro LAYOUT; questo può
essere importato da Autocad 2008 tramite il comando PANELS & PLATES
APPLICATION. Partiamo creando sempre SITE & ZONE:
CREATE - SITE (name - purpose)
CREATE - ZONE (name - purpose)
4. A questo punto bisogna passare nel sotto-modulo EQUIPMENT e creare la
primitiva:
nella barra dei menu selezionare DESIGN - EQUIPMENT
CREATE - EQUIPMENT (name - purpose)
CREATE - PRIMITIVES - BOX (name - purpose)
Es. BOX1 (20000, 20000, 200)
Il BOX1 rappresenta il nostro perimetro d’impianto.
5. Per una corretta visualizzazione dell’area di lavoro conviene posizionarci nel
DESIGN EXPLORER sul SITE e cliccare sul pulsante in alto a sinistra LIMITS CE &
OPTIONS: questo consente di visualizzare completamente il SITE creato.
6. Creare NEGATIVE PRIMITIVES per creare fori o canaline: dopo aver impostato
SETTINGS - GRAPHICS - REPRESENTATION - HOLES DRAWN per
rappresentare i fori CREATE - PRIMITIVES - BOX (name - purpose) e cliccare su
SWITCH TO NEGATIVE PRIMITIVES.
7. MODEL EDITOR consente di visualizzare il sistema di riferimento che mi permette
di spostare e ruotare i componenti inseriti.
8. MOVE HANDLE - SNAP TO POINT consente di spostare provvisoriamente gli assi
cartesiani.
9. ALIGN WITH FEATURES consente di allineare il componente a determinate
“FEATURES” utilizzando gli snaps presenti nell’area di lavoro.
10. Supponiamo a questo punto di voler inserire un serbatoio oppure un generico
Vessel. CREATE STANDARD EQUIPMENT (primo tasto a sinistra sull’ Equipment
Toolbar) ci consente di assegnare un nome e scegliere l’Equipment dalla finestra
sottostante (ad esempio scegliamo “HORIZONTAL VESSEL”). Per il
posizionamento dell’Equipment se non ci sono punti di SNAP utilizziamo la
“POSITIONING CONTROL” toolbar: tasto destro sulla barra dei menu ed attiviamo
“POSITIONING CONTROL”; impostiamo la SNAP Toolbar su GRAPHICS - MID
POINT; EXPLICIT POSITION mi consente di impostare East - North - Up.
Per modellare una struttura caratterizzata da profili (ad es. IPE100 o HEA200) oppure
colonne è necessario posizionarsi su DESIGN - STRUCTURES - BEAMS & COLUMNS.
Impostiamo la SNAP Toolbar su GRAPHICS - MID POINT. Creiamo prima di tutto SITE &
ZONE quindi la struttura e successivamente il FRAMEWORK dopo esserci posizionati sul
livello struttura creato precedentemente:
CREATE - STRUCTURE (name - purpose)
CREATE - FRAMEWORK (name - purpose)
A questo punto dobbiamo scegliere il profilo: cliccare su SET DEFAULT PROFILE
SPECIFICATION; viene visualizzata la maschera SECTION SPECIFICATION (Default) in
cui scegliamo nel campo SPECIFICATION - DIN Standard. Possiamo scegliere il profilo
nell’elenco presente e nel campo JUSTIFICATION possiamo stabilire il punto di
riferimento del profilo utile quando dovrà essere inserito o spostato nel LAYOUT.
Cliccare su SET SECTION STORAGE AREA e su SET NODE STORAGE AREA. Per
impostazione di Default non vengono creati automaticamente i nodi primari alle estremità
non collegate della sezione. Cliccare il tasto corrispondente per creare automaticamente i
nodi primari:
Per stabilire il punto iniziale e finale del profilo cliccare su CREATE - SECTIONS -
STRAIGHT. Nella maschera che viene visualizzata impostare STRING METHOD su
SINGLE e cliccare su DEFINE SECTION START/END EXPLICITLY: impostare punto di
partenza. DEFINE END A GIVEN DISTANCE AND DIRECTION FROM START mi
permette di stabilire il punto finale e la lunghezza del profilo. Assicurarsi che ci sia il Flag
su Confirm e cliccare su ACCEPT. Quindi DISMISS. E’ possibile scegliere una direzione
ortogonale. Nel caso in cui volessimo modificare il profilo inserito effettuare MODIFY -
SECTIONS - SPECIFICATION. Anche in questo caso per spostare il profilo creato
utilizzare il MODEL EDITOR - MOVE HANDLE. Utilizzare il comando COPY - OFFSET
per effettuare copie del profilo creato. Questo comando ci permette anche di ottenere
schiere di elementi.
10. PIPING
Per modellare una linea PIPING bisogna entrare nel sotto-modulo PIPEWORK: DESIGN -
PIPEWORK. Assicurarsi che sia attiva la Piping Toolbar: tasto destro sulla barra in alto e
selezionare PIPEWORK TOOLBAR. Partiamo creando sempre SITE & ZONE, ci
posizioniamo sul WORL * e:
CREATE - SITE (name - purpose)
CREATE - ZONE (name - purpose)
A questo punto è necessario inserire la specifica di riferimento per la linea che dobbiamo
modellare quindi clicchiamo sul primo tasto a sinistra del riquadro in cui viene visualizzata
la specifica SET DEFAULT PIPE SPECIFICATION - DEFAULT SPECIFICATION - A150 -
OK per confermare.
Per inserire le proprietà della linea clicchiamo sul primo tasto a destra del riquadro in cui
viene visualizzata la specifica SHOW PIPE CREATION FORM: inseriamo il nome della
linea, il diametro, eventuale isolamento e tracciatura e quindi clicchiamo su APPLY. Nel
momento in cui clicchiamo su APPLY viene visualizzata una maschera in cui è necessario
impostare lo start - end della linea:
Viene visualizzata una linea tratteggiata rossa che rappresenta il routing della linea creata.
Per inserire i componenti è necessario cliccare sulla linea tratteggiata rossa: questa
diventa verde continua.
Per inserire un nuovo componente clicchiamo sul terzo tasto alla destra del riquadro in cui
viene visualizzata la specifica SHOW PIPE CREATION FORM: scegliamo il componente e
quindi CONNECT. Se scegliamo una flangia in automatico vengono forniti GASKET -
BOLT. Per creare la flangia senza GASKET - BOLT spuntare AUTO CREATE ADIACENT.
Per tracciare il tubo ci posizioniamo sulla linea tratteggiata facendola diventare verde
come nella figura precedente e clicchiamo sul MODEL EDITOR: in questo modo vengono
visualizzate le 3 direzioni di riferimento e trascinando gli assi tracciamo il tubo. Per
chiudere la linea clicchiamo sul secondo tasto alla destra del riquadro in cui viene
visualizzata la specifica SHOW PIPE MODIFICATION FORM: TAIL CONNECTION -
CHANGE - PICK – CONNECT.
Per modificare un componente inserito clicchiamo sul quarto tasto alla destra del riquadro
in cui viene visualizzata la specifica SHOW PIPE COMPONENT SELECTION.
Gli altri tasti presenti nella PIPING TOOLBAR sono:
DELETE RANGE OF PIPING COMPONENTS (5°)
ALIGN SELECTION/COMPONENT (6°)
DIRECT SELECTION/COMPONENT (7°)
Per creare un New Branch clicchiamo sul tasto SHOW PIPE MODIFICATION FORM:
NEW BRANCH quindi HEAD CONNECTION - CHANGE - PICK e cliccare sul componente
da cui partirà il nuovo BRANCH.
Per creare un New Branch possiamo utilizzare un percorso alternativo: CREATE - PIPE -
Create Pipe: impostare il Pipe Name. Cliccando su SPECIFICATION possiamo impostare
la Piping Class, l’Insulation ed il Tracing. Dopo aver cliccato su OK compare la maschera
Create Branch: impostare il nome. Connect Branch: selezionare inizialmente HEAD per
impostare la testa quindi APPLY e poi TAIL per impostare la coda quindi APPLY.
NOTA: per ruotare il volantino di una valvola selezionare la valvola che vogliamo
modificare quindi MODIFY - COMPONENT - GENERAL - FLIP. Per ruotare un
componente in generale MODIFY - COMPONENT - GENERAL - PIPING COMPONENTS
- FLIP COMPONENT.
NOTA: per visualizzare lo sketch posizionarsi sul DESIGN EXPLORER sulla linea creata e
quindi UTILITIES - PIPE ISOMETRIC. Per visualizzare la linea con il cartiglio effettivo
copiare questo nella cartella UND del progetto in formato .PLT col nome
PREVIEWISOSTD.
NOTA: tasto destro su un asse cartesiano - EXTEND THROUGH FEATURES per
estendere o allineare un componente fino ad uno Snap pre-impostato.
NOTA: POSITIONS - RELATIVE per modificare le coordinate relative di un componente.
NOTA: scegliamo nel DESIGN EXPLORER la linea che vogliamo controllare quindi
UTILITIES - DATA CONSISTENCY CHECK - CE: vengono visualizzati errori di
modellazione.
Per realizzare viste o piante del modello creato ed esportarle in Autocad (estensione
.DXF) bisogna entrare prima di tutto nel modulo DRAFT quindi cliccare su DRAFT -
GENERAL: posizioniamoci sul WORL * e creiamo il DEPARTMENT assegnandogli un
nome; successivamente creiamo il REGISTER:
CREATE - DEPARTMENT
CREATE - REGISTER (selezionare FROM TEMPLATE)
Nella schermata che viene visualizzata selezionare:
CREATE DRAWING FROM TEMPLATE - Piping Registry
TEMPLATE DRAWINGS - A2 Piping Drawing
Confermare cliccando su OK.
A questo punto ci posizioniamo sul componente creato nel DRAFT EXPLORER
SHEE REGI2/DR1/S1, clicchiamo sul riquadro visualizzato e quindi:
CREATE - VIEW - USER DEFINED
Nella schermata che viene visualizzata Create VIEW dare un nome alla vista
REGI2/DR1/S1/V2 e cliccare su OK. Nella schermata successiva User-Defined View nella
scheda General impostare un Title e:
1. View Type - UNIVERSAL HIDDEN LINE
2. Section Mode - Standard
3. Style - /DRA/PRJ/RERP/GEN/BASIC
4. Hatching Rules - /DRA/PRJ/HRUL/GEN/Hatch-Gen
5. Change Rules - unset
6. Direction “n” - North (è possible impostare in questa sezione la vista isometrica)
7. Negli Attributes inserire il valore 1 nel campo “ARC TOLERANCE”
8. Impostare Update Design nella parte bassa della scheda
9. Impostare la scala ad es. 1/100 nella scheda Scale
10. Impostare Drawlist nella scheda Graphics in alto e nella schermata che viene
visualizzata:
• Drawlist Library - REGI2/DR1/DRAWLIST
• Create - REGI2/DR1/DRAWLIST/IDLI1
• Assicurarsi che REGI2/DR1/DRAWLIST/IDLI1 sia selezionato ed aggiungere il
site di cui vogliamo fare la vista tramite il tasto ADD
11. Impostare Drawlist Ref nella scheda Graphics in alto, assicurarsi che sia
evidenziato REGI2/DR1/DRAWLIST/IDLI1 e cliccare su Display quindi Dismiss.
12. Apply per applicare le impostazioni e Dismiss
Viene visualizzata all’interno del riquadro la vista scelta. Per spostare il riquadro: cliccare
su MODEL EDITOR e dopo sul riquadro che diventa verde; il riquadro esterno può essere
spostato utilizzando il punto centrale o ridimensionato dai punti laterali.
CREATE - DIMENSIONS - DIMENSION LINEAR - OK: cliccare sulla doppia freccia verde
per visualizzare l’interfaccia utile per le quote, selezionare il tipo di quota, segno di spunta
al fianco del tasto Create e quindi CREATE. Se è impostato ITEM clicco sui componenti
per conoscere le quote: in automatico il programma considera il punto di riferimento dei
componenti scelti. Possiamo scegliere tra le opzioni PPoint, 2D Cursor hit e 3D Cursor nel
riquadro Option per avere diverse possibilità di selezione dei punti. Possiamo ottenere
quote lineari, angolari o radiali. Con il MODEL EDITOR selezionato possiamo spostare il
valore numerico della quota. Per modificare le proprietà delle quote posizionarsi su
DRAFT - GENERAL quindi MODIFY - DIMENSION - DIMENSION COLOUR & FONT.
Per modificare la posizione del testo di quota utilizzando la COMMAND LINE digitare:
DTANG HOR o VER
DTOFFSET 0.3.
Per inserire “LABELS”: CREATE - LABEL - GENERAL/SYMBOLIC - CREATE NEW -
Attach to (scegliere componente): viene visualizzata un’etichetta relativa al componente
selezionato. Con il MODEL EDITOR selezionato possiamo spostare l’etichetta inserita.
CREATE - NOTE - ABC - 2D Cursor hit nel riquadro option: inseriamo un testo digitandolo
nel punto selezionato. Del testo che andiamo ad inserire possiamo stabilire colore, font ed
altezza. Con il MODEL EDITOR selezionato possiamo spostare il testo digitato.
UTILITIES - STANDARD DXF CE - Standard DXF Output: impostare il nome del file, il
percorso ed il Size (ad es. A2) quindi APPLY. Andiamo quindi a cercare il file .DXF creato
nella cartella C:\AVEVA\Plant\PDMS12.0.SP6\pdmsuser e lo salviamo nel formato .DWG.
NOTA: Verificare nel modulo ADMIN se presenti i Databases ADMIN PADD / PIPE PADD.
NOTA: Il tasto centrale del mouse consente di tracciare finestre per lo ZOOM.
NOTA: Per modificare visualizzazione TYPE - WIRELINE.
Per riprendere una vista tasto destro e OPEN SHEET. Per modificare una vista utilizzare il
menu MODIFY - GENERAL ADP - VIEW - MODIFY GENERAL ADP VIEW.
Modify General ADP Drawing: impostare il FRAME e cliccare su CREATE ADP SHEET e
nella maschera che viene visualizzata Create Sheet cliccare su OK
Modify General ADP Sheet: impostare il FRAME e cliccare su CREATE ADP VIEW. Nella
maschera che viene visualizzata Create View scegliere BASIC PIPING GA e cliccare su
OK
Per inserire l’Elevazione dei diversi componenti presenti sulla pianta in DRAFT - AUTO
DRAWING PRODUCTION mi posiziono su LABS: UTILITIES - GENERAL ADP
TOOLBARS - LABELLING. Scegliere SYMBOLIC e Create New: selezionare il tipo di
Label dalla libreria che viene visualizzata ed il punto di cui vogliamo indicare l’elevazione
quindi Dismiss. Selezionare “Intelligent Text” - POSU.
Per utilizzare il modulo ISODRAFT bisogna creare il TEAM - ISOADMIN nel modulo
ADMIN. Inserire nel Team ISOADMIN gli utenti che devono utilizzare il modulo
ISODRAFT. Bisogna inoltre copiare da un progetto esistente (ad es. progetto SAMPLE
folder SAMISO - STD) il file BASIC.MET nella cartella PROJECT - SNGISO - STD del
progetto. Nella cartella UND è possibile inserire il cartiglio base in formato .PLT.
Per creare un file in formato .PLT salvare il file in formato .DXF nella cartella
C:\AVEVA\PDMS12.0.SP6\Plot. Dal menu START Run - CMD; CD\;
CD\AVEVA\PDMS12.0.SP6\Plot e quindi digitare Plot PDMS XXX.DXF XXX.PLT.
Nella barra dei menu: OPTION - MODIFY - BASIC.MET
Possiamo in questo modo modificare le caratteristiche del file BASIC.MET, file contenente
tutte le informazioni relative alla generazione degli isometrici. A questo punto
ISOMETRICS - STANDARD, selezioniamo BASIC.MET ed APPLY.
Per dividere un isometrico su più fogli bisogna inserire gli SPLIT-POINTS o “ATTA”.
Individuo e seleziono il punto in cui vogliamo dividere l’isometrico; nella Command
Window digito NEW ATTA CHOO ALL e nella finestra che viene visualizzata scelgo AT
TRUE Unset Unset.
NOTA: Se nella Command Line digito Axes at CE viene visualizzata la terna cartesiana in
corrispondenza del Current Element.
Andiamo quindi a selezionare nella barra dei menu MODIFY - ATTRIBUTES e cerco il
campo “Attype”. Inserisco XXXX quindi Savework. A questo punto generando l’isometrico
sia nel modulo Design (Utilities - Pipe Isometric) sia nel modulo Isodraft questo viene
diviso in tanti fogli in funzione degli “ATTA” che abbiamo inserito.
Nel momento in cui si entra in questo modulo una finestra chiede di scegliere la Cable-
Tray SPECIFICATION: scegliamo tra SCTG/HDCTG/MDCLG.
Posizioniamoci sul WORL * e creiamo SITE & ZONE;
CREATE - SITE (name - purpose)
CREATE - ZONE (name - purpose)
A questo punto creiamo il CABLE TRAY MAIN ed il relativo BRANCH:
CREATE - MAIN (name)
CREATE - BRANCH (name)
Nella schermata successive specifichiamo Head e Tail del Branch:
Impostiamo nella sezione “Rule” la regola: ALL WITH (ZONE, STRU) MATCHWILD
(NAME, ‘*C15B*’) (oppure TYPE EQ, PURP EQ) che stabilisce che tutti i componenti il cui
nome contiene “C15B” saranno esportati con un COLOUR INDEX “2”. In questo modo
possiamo esportare il modello assegnando i colori che riteniamo più opportuni.
Se UTILITIES - EXPORT - DUMP ATTRIBUTES - EXPORT ATTRIBUTE FILE viene
generato un file contenente le proprietà del modello: se il file degli attributi è copiato nella
stessa cartella del file .RVM proprietà ed attributi del modello saranno visualizzati da
Naviswork Manage.
EXPLANT-A
Per esportare un modello in Autocad si può utilizzare EXPLANT-A. Una volta selezionato il
modello bisogna digitare nella Command Window:
Export System /ExplantA
Export Option ‘version’ ‘2004’
Export File /C:file_name
Export /XXXXX colour 3 (selezionare XXXXX direttamente dal Design Explorer)
Export finish.
18. MACRO
Per attivare le MACRO posizionarsi sulla COMMAND WINDOW e digitare:
$M/C:\percorso\nome_macro.mac
19. MTO
Per generare il file MTO:
DESIGN - UTILITIES - REPORTS - CREATE
Nella schermata NEW REPORT TEMPLATE:
DESTINATION - SCREEN/NEW
Filename XXX.txt
Selection/Type(s) 1) BRA MEM (Zone, PI Bore, LTLE, DTXR)
2) SCTN (Zone, Name, Cutl, SPRef)
HIERARCHY inserire elemento
New - Creating Column - Expression
Column Layout (Layout For Column 1): nella casella Heading Text selezionare Custom ed
in Custom Text scrivere intestazione.
20. COG
Per i profili accertarsi che sia presente l’attributo MATREF. Nel caso in cui non sia inserito
bisognerà operare manualmente nel modulo DESIGN: MODIFY - MATERIAL. A questo
punto è possibile calcolare il centro di gravità. Nel modulo Design nella barra dei menu:
UTILITIES - MASS PROPERTIES - WEIGHT AND CENTRE OF GRAVITY
Selezionare i componenti della struttura di cui vogliamo calcolare il COG tramite il tasto
“Add Elements” e quindi “Calculate Weight and CofG”.
21. MANUALI