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Roberto Zampa
Classe III B
1. Inquadramento storico...........................................................................................................3
1.1 Il quadro politico ......................................................................................3
1.2 Letteratura ......................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
1. Inquadramento storico
Neoclassicismo: fra l'ultimo decennio del '700 e la fine del regime napoleonico
si sviluppa il culto dell'antichità classica, voluto dallo stesso Napoleone (mito
dell'umanità eroica incarnato in lui, ideale di magnificenza cesarea
rivitalizzando la tradizione della Roma imperiale in luogo di quella della Roma
repubblicana, esaltata dai giacobini). A dir il vero in Italia i classici greco-
romani erano già stati scoperti sin dal Rinascimento, solo che mentre allora ci
si era limitati a un'imitazione, ora invece si considera il concetto di "classicità"
come una categoria dello spirito, che serve a creare una nuova arte. La
"classicità" diventa l'esigenza di servirsi della mitologia per ricomporre le
contraddizioni del presente (ad es. le Grazie del Foscolo). La ricerca è quella
del "bello ideale", fonte di armonia. Il limite è quello dell'astrattezza,
dell'ideale formale. Il neoclassicismo, aristocratico ed estetico, si oppone
all'illuminismo, democratico e realistico. Poeta italiano principale: Vincenzo
Monti.
Età napoleonica (1800-1815): diffusione in Europa degli ideali della
Rivoluzione francese (ma senza il radicalismo giacobino). Guerre contro le
forze conservatrici (neofeudali): austriaci-prussiani-borboni-russi-pontifici...
L'impresa napoleonica fallisce perché la Francia vuole "liberare" per poter
"dominare". Alla borghesia europea che appoggia Napoleone non si uniscono le
forze popolari (contadini, artigiani, operai). Tuttavia, in Italia (ancora divisa in
molti Stati) si sviluppa il sentimento nazionale. Col tempo poi maturerà la
convinzione che l'unificazione e la liberazione dallo straniero non potranno
essere opera né di un sovrano illuminato (di un qualche Stato italiano), né di
un sovrano straniero.