rese conto che perfino il
pubblico tedesco poteva
stancarsi facilmente
di Goebbels, si mutò
radicalmente politica che
mescolò la propaganda
indiretta al divertimento. I
cartoni animati venivano
sfruttati raffigurando
delle radio che entravano
nelle case e portavano
felicità ai cittadini,
volendo sottintendere
che tutti i cittadini
“ariani” per essere
definiti tali dovevano
possedere una radio.
Anche il cinema fu un
eccellente strumento di
propaganda in quanto
attraverso di esso si
potevano divulgare
messaggi ideologici e
visioni del mondo. Ogni
pellicola proiettata,
infatti, era improntata ad
un severo moralismo e ad
un intento educativo (film
antisemiti).
Per una propaganda
più diretta, invece,
si fece affidamento
ai cinegiornali,
proiettati nelle sale
cinematografiche in
apertura di spettacoli.
Essi, a detta di Goebbels,
dovevano “coinvolgere,
impressionare e
intrattenere”.
Durante la Guerra,
dopo la sconfitta di
Stalingrado, i cittadini
tedeschi cominciarono
a dubitare della realtà
dei fatti che venivano
descritti dal regime ed
iniziarono ad uscire
dai locali prima che
mandassero in onda i
cinegiornali ma Goebbels,
non accettando tale
situazione, ordinò di
chiudere a chiave i
locali durante i suddetti
per impedire alla gente
di uscire durante la
videoproiezione.
L'unico mezzo di
comunicazione che
restava fuori dal potere di
Goebbels era la stampa.
Tutte le diverse agenzie
di stampa vennero
conglobate
TECNICHE
in una sola,
la DNB. Si
introdusse
UTILIZZATE NEI
poi il
metodo
della
«conferenza
stampa
quotidiana»,
MANIFESTI DI
PROPAGANDA
attraverso
la quale il
Ministero
1
diceva ai . LA PAURA
direttori La paura è l'arma maggiormente utilizzata, nonché la più
dei giornali efficace, per indurre una persona o un›intera popolazione a
di cosa e maturare i propri atteggiamenti nei confronti di determinate categorie
come si sociali o di determinate etnie.
doveva La condizione necessaria perché un messaggio che fa leva sulla
parlare. paura sia efficace è, quindi, che esso offra una soluzione alla paura
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