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Tabelle riassuntive

NEOPLASIE ESOCRINE

Adenocarcinoma duttale
Ha una frequenza relativamente bassa, ma ha una prognosi molto negativa. E' un tumore particolarmente
grave per vari motivi clinici (

In base alla localizzazione distinguiamo:


• tumore della testa.
◦ Clinica: ittero improvviso, progressivo accompagnato da feci ipo-
acoliche, urine color marsale e intenso prurito. Dolore con caratterische
variabili in rapporto al meccanismo patogenetico: gravativo, continuo,
parossistico in ipocondrio destro, sinistro o in regione dorso-lombare. Possibili sintomi di insufficienza
esocrina, ovvero diarrea con steatorrea.
◦ Immagine: TC con mdc, tumore della testa pancreatica con infiltrazione vascolare (interessamento
della a. gastroduodenale). RMN con stenosi del coledoco.

• tumore del corpo o della coda.


◦ clinica:
◦ Immagine in basso a sx: lesione del corpo-collo, ipodensa rispetto al parenchima sano a causa di una
minore vascolarizzazione, notiamo una tumefazione
dell’organo.
◦ immagine in basso a dx: tumore della coda

Iter terapeutico e resecabilità: prevede stadiazione loco regionale con imaging


di II livello TC/RM e valutazione della presenza di metastasi a distanza con PET
e TC. L'unica controindicazione chirurgica è la diffusione sistemica, anche
se è sempre maggiore la quota di tumori che i chirurghi giudicano
resecabile.
− Secondo le linee guida europee la lesione è resecabile se esiste un chiaro
piano di clivaggio adiposo con le arterie (tronco celiaco, arteria epatica,
mesenterica superiore) e quando non c'è distorsione della vena
porta e della vena mesenterica superiore. Vediamo a dx TC in fase
arteriosa e in fase venosa

− Situazione borderline comunque resecabile: contatto ampio


con la parete del vaso, in assenza di piano di tessuto adiposo. Oggi
possiamo portare via il vaso insieme al tumore e quindi possiamo intervenire
chirurgicamente anche se sono casi complicati.

− Irresecabile quando i vasi arteriosi sono infiltrati e quando il patch venoso non è possibile per una
serie di motivi.

Esempio di follow up durante chemioterapia e dopo chirurgia (vedi slides 73-74) : erano presenti una
lesione della testa pancreatica, giudicata irresecabile per il contatto con i vasi e forse anche per l'età del
paziente (notare le alterazioni vertebrali), e anche lesioni nel contesto del tessuto adiposo peripancreatico.
Talvolta il tumore diventa resecabile dopo chemioterapia neo-adiuvante. In alcuni casi possiamo avere
progressione anche dopo la chirurgia: avremo la comparsa di ascite, linfonodi nel
retroperitoneo mediano.

TUMORI NEUROENDOCRINI

I tumori neuroendocrini sono tumori solidi che derivano dalle cellule del
pancreas endocrino. In generale, sono tumori che hanno un'elevata
vascolarizzazione, a differenza degli adenocarcinomi duttali che
tendono ad essere ipovascolari.

Possono essere studiati con:


• l'ecografia ricercando nodularità intrapancreatiche.
• L'angio TC che mostra una nodularità, nell’immagine vicina
alla gastroduodenale, con elevata impregnazione in fase arteriosa.

Insulinoma
Notiamo pancreas con dimensioni ridotte ed un po' compresso dallo
stomaco disteso per la presenza di acqua che è stata fatta bere al paziente. Le
4 immagini rappresentano in ordine: fase arteriosa precoce, fase arteriosa
tardiva, fase venosa, fase urografica. Abbiamo una lesione
della coda con una fugace ma importante iperdensità in fase
arteriosa precoce. Vediamo a sx l'andamento della densità della
lesione nel tempo.

Altra immagine: a sx abbiamo un'alterazione nodulare con


impregnazione simile all'aorta e agli altri vasi arteriosi. A dx
abbiamo una ricostruzione MIP in Angio TC che mosta la stessa
lesione ipervascolare.
Carcinoma neuroendocrino a basso grado di malignità.
Qui abbiamo una lesione con vascolarizzazione meno dipendente dall'apporto
arterioso: la vediamo meglio in fase venosa. La neoangiogenesi correla
con l'aggressività biologica del tumore.

Gastrinoma. L’immagine è una Tc in fase arteriosa e fase venosa. Vediamo le ricostruzioni sui vari piani: in
quella sagittale l’ aorta sembra una specie di nastro di fronte ai corpi vertebrali. Nella coronale vediamo il
profilo diaframmatico e lo stomaco disteso dall'acqua che abbiamo fatto bere al paziente.

Schema riasuntivo per la diagnosi differenziale:

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