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9 dicembre 2017 - 09:40 > Versione online

Clemente XI collezionista illuminato, una


mostra a Roma
Clemente XI collezionista illuminato, una mostra a Roma : Nel Complesso Monumentale di
San Salvatore in Lauro fino al 25 febbraio 2018 opere che raccontano il percorso di Papa
Giovanni Francesco Albani come illustre mecenate Una mostra elegante e raffinata proprio come
fu la personalit di Giovanni Francesco Albani (Urbino, 23 luglio 1649 - Roma, 19 marzo 1721),
243 Papa della Chiesa cattolica dal 1700 fino alla sua morte. Ed il grande stemma in pietra di
Papa Albani (XVIII), opera di un autore ignoto proveniente da Palazzo Albani di Urbino, che apre
il percorso dellesposizione Clemente XI collezionista e mecenate illuminato, che si appena
aperta presso i Musei di San Salvatore in Lauro, nel Complesso Monumentale del Pio Sodalizio
dei Piceni, adiacente alla chiesa nazionale dei marchigiani residenti a Roma, situata nellomonima
piazza del rione Ponte e Parione. La mostra, a cura di Claudio Maggini in collaborazione con
Stefano Papetti, promossa dal Pio Sodalizio dei Piceni in collaborazione con la Soprintendenza
Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, lAnci Marche e la Fondazione Giovanni Paolo
II per la Giovent. Levento rientra nelliniziativa Il Pio Sodalizio dei Piceni per le Marche
colpite dal sisma mirata a tenere sempre viva lattenzione dellopinione pubblica sul dramma che
ha colpito la Regione Marche nel 2016. Giovanni Francesco Albani, era nato a Urbino da Carlo
Albani ed Elena Mosca, nobildonna di Pesaro, (presente durante il percorso espositivo lolio su
tela Ritratto di Elena Mosca, ultimo quarto Secolo XVII, di autore ignoto, Collezione Daniele
Diotallevi, Fano). La famiglia di origine albanese, gi considerata molto facoltosa e riguardevole,
aument notevolmente il proprio prestigio con il trasferimento a Roma. Fu il nonno di Clemente
XI, Orazio, il maggior artefice della fortuna romana degli Albani. Fu segretario di Giustizia
residente presso la corte di Roma del duca Francesco Maria II Della Rovere, e si rese utile a Papa
Urbano VIII nelle trattative per lincameramento del feudo di Urbino da parte della Santa Sede. Il
Pontefice, attento a questo genere di servigi, aveva ricompensato Orazio nominandolo nel 1633
senatore di Roma; i Barberini, ai quali riusc gratissimo per i numerosi interventi in tutte le
loro discordie e occorrenze, divennero i protettori della famiglia. Tra i figli di Orazio Albani,
Annibale divenne primo custode e prefetto della Biblioteca Vaticana, Malatesta trov impiego
nelle Armate pontificie e Carlo, il padre di Clemente XI, divenne maestro di Camera di Carlo
Barberini. Giovanni Francesco primogenito di Carlo ed Elena, dopo uneducazione dotta grazie
allo zio materno, Girolamo Mosca, si laure nel 1668 in diritto a Urbino, continuando a studiare
filosofia, teologia, patrologia, controversistica e materie giuridiche. Nel 1670 Giovanni Francesco
intraprese la carriera ecclesiastica diventando canonico di San Lorenzo in Damaso, grazie
allennesimo intervento di Francesco Barberini. Nel frattempo, il futuro Pontefice partecipava a
gran parte degli avvenimenti culturali dellepoca: dai salotti Cartari e Favoriti, alle riunioni
dellAccademia degli Umoristi, alle giornate declamatorie dellAccademia Reale della regina
Cristina di Svezia di cui godeva la stima incondizionata. Nel 1677 Albani entr ufficialmente
nella prelatura: Innocenzo XI lo nomin referendario delle due Segnature e consultore della
Congregazione concistoriale, ed ebbe il governatorato di Rieti, della Sabina e Orvieto. Nel 1683
torn a Roma per essere nominato vicario e giudice di San Pietro con il privilegio di mantenere il
canonicato di San Lorenzo. Salito al Soglio pontificio il 23 novembre 1700, Clemente XI, prima e
durante il suo pontificato, rivel un considerevole gusto estetico e collezionistico. Partendo
proprio dal cospicuo fondo Albani, la mostra racconta, in quattro sezioni per 40 opere
complessive, il percorso collezionistico dellilluminato Pontefice: dipinti, disegni e stampe, opere
di oreficeria, le arti secondo il mecenatismo di Papa Albani. Siamo in piena epopea barocca, gli
artisti dellentourage di Clemente XI, Carlo Maratta, Alessio De Marchis, Andrea Procaccini e
Francesco Mancini risentono del gusto estetico del periodo, ma non vi aderiscono in pieno. Ecco
lolio su tela Il cardinale Giovanni Francesco Albani (1692) di Carlo Maratta, proveniente da
una collezione privata di Urbino. Nel novembre 1700 il cardinale Albani diventa Papa, Maratta
ritrae il novello Pontefice nello stesso anno, nella sua nuova prestigiosa veste rossa, nellatto di
benedire chi lo osserva. Il dipinto fa parte della Collezione Paolo Volponi, Urbino. Un autore
ignoto scolpisce il bassorilievo di marmo Ritratto di Clemente XI (Secolo XVIII), che esalta il

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potere papale di Albani. Il bassorilievo fa parte della Collezione Antonio Maria Antonelli. Albani
appare anziano e logorato dal potere nel Ritratto di Clemente XI (1709), acquaforte di Pietro
Nelli e Girolamo Rossi, Collezione Antonio Maria Antonelli, Urbino. Di meravigliosa bellezza il
grande olio su tela Miracolo della beata Mafalda del Portogallo (1710-1725), Roma, Collezione
Fabrizio Lemme; Cristo in gloria con i santi Clemente e Ignazio dAntiochia (1713) di
Francesco Mancini proveniente dal Palazzo Chigi di Ariccia; San Pietro battezza il centurione
Cornelio (1711 ca.) di Carlo Maratta e Andrea Procaccini sempre proveniente da Ariccia.
Clemente XI durante il suo papato persegu una considerevole politica culturale. La passione per
lerudizione determin la fondazione di unimportante sezione orientale della Biblioteca Vaticana
con il reperimento di numerosi e preziosi manoscritti; la sua sensibilit per la salvaguardia del
patrimonio artistico-archeologico di Roma favor lazione meritevole di Francesco Bianchini e di
Marcantonio Boldetti. Il suo fu un mecenatismo costituito da innovazioni, da scavi archeologici e
da restauri di chiese e monumenti, di cui furono principali protagonisti i Fontana e Carlo Maratta.
Famosi restano i restauri delle stanze di Raffaello, del Pantheon, della basilica di San Clemente e
la scoperta e lerezione della colonna Antonina. Inoltre, continuando lopera di Innocenzo XII,
Papa Albani favor lattivit di riordino delluniversit di Roma, intrapresa dal cardinale Spinola
che giunse ad uneffettiva razionalizzazione della didattica e del numero dei professori di cui si
cur maggiormente il livello professionale. Ma Clemente XI fu particolarmente grato alla sua
citt, Urbino, crocevia di grandi artisti, da sempre fucina delle arti. Fu generosissimo nelle opere
pubbliche, nella definizione dinnumerevoli privilegi alluniversit locale e alla cancellazione dei
debiti. Ed per questo che in mostra anche presente una suggestiva Veduta e prospetto della
citt di Urbino in occasione della visita dellabate Annibale Albani nipote del Papa Clemente XI
(1703) di Gaetano Piccini, disegno a inchiostro acquerellato su carta controfondata su tela,
proveniente dalla collezione Paolo Volponi di Urbino. Gi cagionevole di salute sin dal 1710,
Clemente XI mor a Roma il 19 marzo 1721. Questa pregevole esposizione rende ancor pi
evidente il suo eccezionale gusto estetico e collezionistico. Clemente XI collezionista e
mecenate illuminato Roma 7 dicembre 2017 - 25 febbraio 2018 Complesso Monumentale di San
Salvatore in Lauro Piazza San Salvatore in Lauro, 15 00186 Roma Orari: luned-sabato: 9/13 -
16/19; domenica 9/12 - Chiuso nei festivi La mostra ad ingresso gratuito. Per maggiori
informazioni: info@artifexarte.it Alcuni diritti riservati.

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