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"Non esiste nessuna soluzione che non sia dolorosa", angoscia della scelta
qualunque essa sia. Agamennone fa una scelta da guerriero, uccide sua figlia
ma con un eccesso (la fa imbavagliare e scannare come una capra) che
ricordato come esempio di ubris.
(Eteocle decide di combattere contro Polinice dicendo che cos vuole il dio ma
in realt lui che l'ha scelto).
Ogni azione umana mossa dal LIBERO ARBITRIO--- Eteocle sceglie da solo di
combattere proprio contro Polinice.
Tre cori in cui la tragedia greca descrive il travaglio del libero arbitrio a
testimonianza che quando si capi si devono prendere decisioni difficili.
Il coro greco un tramite fra due attori o si rivolge alla platea. Nelle
"Supplici" invece il coro proprio il protagonista e le donne sono portatrici di
una verit dirompente, non sono commentatrici. Quindi dove presente il
coro greco? Nelle parole di Danao, personaggio "inutile", puramente di
raccordo (non interviene nemmeno nei due dibattiti pi importanti, con
Pelasgo e l'araldo ma dice solo ovviet).
Parallelamente con le "Supplici" possiamo parlare della "Turandot" di Puccini,
il pi violento rifiuto dell'eros dopo la tragedia di Eschilo appena nominata.
Si tratta di una regine esotica che non vuole sposarsi e per questo motivo
pone tre enigmi ai pretendenti ed uccide chi non li risolve--- REGINA
ASSASSINA.
Prima Seneca e Plauto e poi vengono editi tra fine '400 e inizio '500 i tre
tragici greci in quest'ordine: Euripide, Sofocle, Eschilo.
Legge del teatro non scritta: quando c' il grande teatro mancano gli edifici
teatrali.
Il teatro romano era aperto ma avevano creato il VELARIUM per riparare gli
spettatori dalla pioggia ma pi spesso dal sole.
Antigone---442/0 a.C.
Sofocle ebbe una vita lunga, ebbe successo, visse 90 anni, fu eletto stratega,
fu amico di Pericle ed Erodoto ed un chiaro connubio tra uomo di spettacolo
e uomo politico.
E' il primo tragico che, pi di tutti ha cantato la violenza del dolore e
dell'angoscia (parla di una violenza del dolore sia fisica sia psicologica).
PROLOGO
PARODO
Entra poi il coro dei vecchi tebani, che esaltano la vittoria appena ottenuta.
SECONDO EPISODIO
Antigone dice che le leggi sono state scritte da un provvisorio potere politico
e che lei vorrebbe obbedire alle sue di leggi.
Tutto questo spinge la giovane figlia di Edipo a tragredire la volont del re.
Egli ritiene che le sue leggi siano inviolabili e per questo il conflitto non
diventa pi tra leggi scritte e leggi non scritte.
Non c' mai un incontro tra Antigone ed Emone e questa una caratteristica
del teatro sofocleo (anche nelle "Trachinie", Eracle e Deianira non si
incontrano mai). Un probabile incontro avrebbe tolto ad Antigone
l'assolutezza che la contraddistingue e lei sarebbe stata meno sola, meno
assoluta.
Le tragedie che hanno il protagonista femminile hanno anche il coro
femminile. "Antigone" l'eccezione perch se avesse avuto un coro di
femmine sarebbe stata meno sola e meno isolata mentre Sofocle crea
personaggi unici, totali, soli e li costruisce strutturalmente cos.
Sofocle fa di Antigone una creatura di luce:" Sono nata per amare, non per
odiare" e tutta la tragedia deve essere finalizzata a questa idea di
personaggio.
ANTIGONE
TERZO EPISODIO
Nella prima parte di questo scontro sembra che ci si auna sorta di incontro,
c' un avvio pacato perch entrambi i personaggi pensano che l'uno dia
ragione all'altro e viceversa. Poi vi lo scontro che vede il potere di Creonte
contro l'assedio argomentativo di Antigone, Ismene, Emone e Tiresia che per
non lo smuove.
Nel terzo episodio vi subito un discorso filato di Creonte e poi prende parola
Emone che riporta al padre come la citt compianga la fanciulla. Al verso 727
inizia la collera di Creonte mentre la motivazione tirannica e l'argomento "IO
SONO IL RE" evidente al verso 734.
Emone parla anche del lsottointeso orgoglio delle citt greche di essere
democratiche (nonostante ci sia uno che ponga le leggi).
Per tre volte Creonte fa la stessa accusa ad Emone: "SEI SCHIAVO DI UNA
DONNA". Queste non sono argomentazioni perch Creonte, non avendo
valide risposte alle domande del figlio, passa ad insultarlo.
Per tutta la tragedia Creonte e Antigone sono sotto assedio affinch cambino
idea (il re la cambia troppo tardi, la giovane figlia di Edipo preferisce morire
piuttosto che cambiarla);
Al verso 773 c' una sorta di istituzione di quello che noi chiamiamo CARCERE
che non esisteva nel mondo greco.
QUINTO EPISODIO
Tiresia non porta nuovi argomenti ma avanza timori o minacce. Nella tragedia
Creonte, il protagonista, mostra il suo essere VUOTO.
Emone invece si "lancia" in una grande difesa ad Antigone e non cita mai
per l'argomento erotico. Alla fine del terzo oepisodio vi la pi grande
celebrazione della bellezza e della forza di Eros (il possesso di Eros genera
follia). Questo canto ricorda la passione fra Antigone e Emone astraendola.
Nel teatro greco non c' MAI una dichiarazione d'amore (si dice "Eros mi
possiede" e non "io ti amo"--- il movente l'amore ma non viene chiamato
cos).
ESODO
V.112 "tous kazestosas nomous" sono le leggi che esistono gi, sono quelle di
Antigone e quelle NON SCRITTE. Per un attimo Creonte compone il dissidio
dicendo che teme che bisogna rispettare le leggi non scritte degli dei.
Nel mondo greco non esiste la coscienza e quindi non i pu parlare di leggi di
coscienza ma di conflitto fra due "mondi".
Negli anni '60 Antigone viene messa in scena come personaggio che si ribella
al sistema (prima del 1968).
Negli anni '90 diventa sinonimo dei diritti umani e nascono associazioni per i
diritti umani dei carcerati, degli emarginati politici, ecc...
BACCANTI (405 a.C.)--- anno della caduta di Atene nella Guerra del
Peloponneso e delle "Rane" di Aristofane.
PROLOGO
Dioniso, qui nel prologo, afferma che torna per vedere la tomba della madre
Semele (che ha generato Dioniso unendosi con Zeus anche se le due sorelle
del dio Bacco, Agave e Ino, non lo riconoscono come figlio del capo
dell'Olimpo).
Per il fatto che Dioniso non sia riconosciuto come dio e come figlio di Zeus
Bacco stesso vuole mettere in atto una vendetta.
PROLOGO
Traduzione di Edoardo Sanguineti del 1968 (anno di protesta che parte dai
giovani e poi viene supportata dai lavoratori)--- il teatro genovese fu il primo
ad indicare la componente di ribellione con una rappresentazione delle
"Baccanti". Per la prima volta in teatro il coro era composto da una decina di
donne di colore e con questo si voleva affermare che forze orientali e del sud
venivano a premere contro la Grecia che rappresentava la societ.
3) Un'altra ipotesi molto ricorrente che sia tutto una truffa: Dioniso un
gran parlatore che con l'abilit verbale diventa re di un popolo.
4) Una probabilit (anche questa molto amata dai critici) quella del
COLLETTIVO FEMMINILE che se scatenato pu essere dirompente e non si
riesce a fermare.
BACCANTI
Prologo recitato dal dio Dioniso che un personaggio che devasta, si immette
in un ambito familiare, sociale, religioso, politico e sovverte ogni cosa.
Cadmo ha molte figlie. Fra queste vi sono: Ino, Agave e Semele. Da Semele
nasce Dioniso dall'unione di Zeus. Ino e Agave invidiose affermano che
Dioniso non sia figlio di Zeus. Zeus uccide Semele e Ino e Agave e altre
donne di Tebe seguono Dioniso sui monti e iniziano i riti delle baccanti.
PRIMO EPISODIO.
La visione che Penteo d del nuovo culto questa: "le nostre donne si
allontanano dalle case e sulle montagne si lasciano ai cani, alle danze, al vino
e al sesso libero". Il pretesto che sono menadi e devote ad Afrodite. Penteo
ha fatto catturare le Baccanti dell'Asia mentre ha intenzione di strappare a
questa corruzione che vede arrivare le donne del palazzo e riportarle dentro
in una condizione "normale".
Il sogno del re portare Dioniso dentro al suo tiaso. Egli annuncia di come
Semele abbia mentito sulle nozze con Zeus.
Nel primo episodio c' il resoconto di un servo che narra di come Bacco si sia
lasciato prendere senza fare resistenza (Ges quando viene catturato).
Secondo i Greci nel nome si porta il proprio destino quindi il nome "Penteo"
(PENZEUS in greco) ha la radice di dolore usata anche nel verbo PASCO che
significa soffrire (CHRISTUS PATIENS il Cristo che soffre) e invece il termine
"Dioniso" in quanto dio del teatro, anche se letteralmente il nome vuol dire
figlio di Zeus, ha una funzione che lo indica come il dio del fare, dell'agire.
Binomio FARE- SOFFRIRE.
2) I due sono alla pari ma Dioniso ha creato dei miracoli (ha fatto muovere il
palazzo e ha liberato se stesso e le baccanti);
3) Penteo, preso da una leggera follia impartitagli da Bacco e spinto dal dio
alla curiosit (Penteo ha un "lato oscuro": anche lui vorrebbe essere come
Dioniso e vedere le Baccanti) via via viene sedotto dall'idea di poter essere
guidato sui monti a vedere le donne.
Conflitto oriente- occidente parte con i "Persiani" (472 a.C.) e finisce con le
"Baccanti" (405 a.C.).