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L'immigrazione come arma di guerra non convenzionale

Non saprei indicare nessun studioso europeo che ha definito con maggiore precisione di
Christopher Caldwell di la natura dell'immigrazione in Europa: l'immigrazione
americanizzazione. A dispetto della dialettica servo-padrone hegegliana, poich ai
dominanti la conoscenza serve nell'ambito culturale e accademico statunitense troviamo di
solito studi pi realistici e utili alla conoscenza dei fenomeni rispetto a quanto si produce in
Europa. Per quale motivo Caldwell ha prodotto una denuncia dell'immigrazione che pochi
scrittori europei si sognerebbero di fare? Di preciso non saprei dirlo, ma probabile che una
certa destra conservtrice, a cui appartiene ideologicamente Caldwell, come indica il titolo
del suo libro ricalcato da quello di Burke sulla rivoluzione francese, percepisca il rischio per
gli stessi Usa di una devastazione degli assetti sociali delle principali nazioni europee, quale
sar secondo l'autore l'esito dell' ultima rivoluzione. Magari questi settori vorrebbero
invece in grado di cooperare fattivamente al disegno egemonico statunitense.

Quali che siano i riferimenti ideologici di Caldwell e quali che possano essere le sue motivazioni
politiche non possiamo non rilevare il grande valore conoscitivo del libro di Caldwell, come ha fatto
Perry Anderson, studioso marxista. Ne abbiamo brevemente parlato in un altro articolo, in questo
caso ci interessa un interrogativo che Caldwell solleva nel suo lavoro

Se negli anni Sessanta l'immigrazione era necessaria a causa della carenza di manodopera, per quale
ragione ha continuato a essere tale dopo gli anni Ottanta, allorch l'Europa si trov ad affrontare un
periodo di diffusa disoccupazione?

Che ci fosse sotto qualche disegno occulto o si trattasse di semplice negligenza, fatto sta che il
flusso continu inarrestabile.

Piuttosto che un disegno occulto possiamo ipotizzare che in una prima fase l'immigrazione stata il
frutto dell'influenza del sistema politico statunintese sulle nazioni europee, le quali in quanto
nazioni soggette hanno subito la pressione volta ad assimilarle al modello sociale statunitense. Si
formata un'ideologia funzionale a questo scopo, il multiculturalismo, diffusa attraverso i media e la
scuola, in particolare l'universit svolge un ruolo notevole attraverso innumerevoli pubblicazioni
che lodano le meraviglie della societ multiculturale. Agli studenti viene inculcato che anche solo
mettere in dubbio che l'immigrazione possa essere sempre un fattore positivo razzismo.
Importante stato il ruolo del ceto medio semicolto, cio gli strati scolarizzati della popolazione,
che ho analizzato in altri scritti.
Tuttavia negli ultimi tempi, si notato un cambiamento che ha fatto perdere all'immigrazione il suo
carattere apparentemente spontaneo, nel senso che nasce dalla normale influenza degli Stati
Uniti sui paesi europei soggetti.. Nel suo sito Maurizio Blondet riportava un articolo che
raccoglieva le principale notizie pubblicate dai principali quotidiani italiani sul flusso di immigrati,
spesso salvati a pochi km dalle coste africane, a cui hanno concorso navi di varia nazionalit.
Difficile negare l'evidenza: questo imponente flusso di immigrati organizzato, ed difficile se non
impossibile che dietro questa organizzazione non ci sia lo zampino della potenza egemone, cio gli
Usa.
Con questa accellerazione il gioco diventa pi scoperto. E a questo punto ci torna utile un libro
Il limite dello studio di Kelly M. Greenhill che pur ha intradotto il concetto della manipolazione
delle immigrazoine come arma, sta nel fatto che essa ha analizzato l'utilizzo dell'arma di migrazione
di massa come fattore contingente legato ad obiettivi limitati, ottenimento di denaro, o di
concessioni politiche. Ci che qui in gioco invece l'utilizzo di questa arma come fattore
strategico per ottenere risultati pi ad ampio raggio e a lungo termine. Lo studio della Greenhil
utile soprattutto per il concetto che ha introdotto: l'immigrazione come arma non convenzionale, ma
non utile per studiare il fenomeno pi macroscopico che ha prodotto l'immigrazione nei decenni
scorsi, cio l'immigrazione in Europa che ha modificato radicalmente la composizione sociale delle
nazioni europee.he

L'ipotesi pi conseguente che possa spiegare questa accellerazione sta nel fatto che l'intensificarsi
dello scontro con la Russia ha spinto all'accellerazione di questo esperimento di ingegneria etnica.
Per non correre il rischio che le principali nazioni

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