Cassazione Penale, Sez. 3, 28 gennaio 2014, n. 3684 - Registro dei controlli antincendio
Prevenzione Incendio
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE TERZA PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere Dott. MARINI Luigi - Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo - rel. Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere ha pronunciato la seguente:
sentenza
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Cassazione Penale, Sez. 3, 28 gennaio 2014, n. 3684 - Registro dei controlli antincendio
Marted 22 Aprile 2014 00:00 -
Fatto
Diritto
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Marted 22 Aprile 2014 00:00 -
Registro dei controlli antincendio (la cui omissione stata oggetto della contestazione sub a),
ma detta una diversa serie di obblighi a carico del datore di lavoro.
Il motivo fondato.
Il D.Lgs. n. 626 del 1994, art. 32 elencava gli obblighi del datore di lavoro ma non includeva
l'obbligo di tenuta del registro in questione.
Il predetto decreto legislativo stato peraltro abrogato dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e la
disposizione dell'art. 32 stata riprodotta ugualmente nell'art. 64 di tale ultimo decreto.
In ogni caso, il Registro, gi previsto dal D.P.R. n. 37 del 1998 , art. 5, comma 2 stato
eliminato perch il
D.P.R. n.
151 del 2011
, art. 12, comma 1, lett. b) ha abrogato il D.P.R. 12 gennaio 1998, n. 37, concernente il
regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma della
L. 15 marzo 1997, n. 59
, art. 20, comma 8.
La sentenza dunque va annullata senza rinvio perch il fatto non sussiste.
2. Col secondo motivo si deduce la insussistenza del reato di cui al capo b perch il teste non
aveva precisato se, pur in mancanza degli attestati di frequentazione al corso antincendio,
fossero stati indicati o meno i nomi dei lavoratori designati.
3. Col terzo motivo si denunzia la mancanza dell'elemento soggettivo in relazione al reato
contestato sub c): rileva in proposito il ricorrente che solo uno degli estintori era sfuggito al
controllo periodico, per cui evidente, trattandosi di una mera dimenticanza del personale
preposto, che sussiste la buona fede dell'imputato.
Entrambi i motivi, che in sostanza denunciano una mancanza di motivazione della sentenza in
ordine alla sussistenza del reato sub b) e all'elemento soggettivo del reato sub c) sono fondati.
La sentenza del Tribunale si limitata infatti a rilevare la regolarit delle notificazioni,
compresa quella dell'avviso ad estinguere le violazioni in via amministrativa, e a dare atto del
mancato pagamento, ma non ha speso una parola sull'accertamento della sussistenza dei reati
contestati all'imputato. Non dato rinvenire nelle poche righe di motivazione alcun percorso
motivazionale che possa giustificare la dichiarazione di responsabilit, non potendosi attribuire
valore al solo capo di imputazione.
Consegue l'annullamento con rinvio al Tribunale di Padova che riesaminer la vicenda
motivando adeguatamente sulla sussistenza dei reati sub b) e c).
Restano logicamente assorbiti l'esame del quarto motivo (con cui si deduce l'assoluta
indeterminatezza del capo di imputazione nel quale viene contestata genericamente l'omessa
adozione di misure di sicurezza, senza che sia stato precisato quali fossero tali misure violate)
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Cassazione Penale, Sez. 3, 28 gennaio 2014, n. 3684 - Registro dei controlli antincendio
Marted 22 Aprile 2014 00:00 -
P.Q.M.
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