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Nella nuova proposta si riconosce ai creatori di contenuti giornalistici il ruolo di titolari dei diritti.
Questo riconoscimento permette il ribilanciamento del rapporto tra gli autori e gli aggregatori di
notizie come Google Notizie, cos da evitare che questi, copiando estratti di articoli giornalistici, si
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arricchiscano alle spalle di chi quegli articoli ha creato e pubblicato per primo. Dunque, i creatori
avranno una posizione negoziatrice pi forte per tutelare la propria remunerazione e lutilizzo dei
propri contenuti da parte dei servizi online.
Il gap di valore si riferisce allenorme differenza di guadagni tra servizi online, che lucrano su
materiale protetto da copyright, e artisti, che sono i titolari dei diritti. Per avere unidea dellentit
del gap di valore, basti pensare che per ogni milione di ascolti Spotify paga allartista soltanto
5.210 dollari e YouTube addirittura 1.750. La proposta della Commissione introduce lobbligo per
le piattaforme online di rispettare gli impegni presi con gli artisti per lutilizzo dei loro contenuti,
tra cui la responsabilit di rimuovere i contenuti illegali.
Poich una caratteristica principale dellera digitale la dinamicit con cui il contesto commerciale
si evolve, la proposta impone agli stati membri di fornire agli artisti informazioni tempestive,
adeguate e sufficienti riguardo lo sfruttamento delle loro opere, da parte di coloro ai quali
hanno trasferito o licenziato i diritti per lutilizzo. A questo poi, si aggiunge unassoluta novit:
un meccanismo di aggiustamento contrattuale attraverso cui gli artisti possono richiedere una
remunerazione addizionale e appropriata, qualora loriginale pattuito risulti sproporzionatamente
inferiore, rispetto al giro daffari generato dai contenuti creati.
Nel quadro attuale, un provider di contenuti audiovisivi si trova a dover negoziare licenze di utilizzo
con ciascun titolare; un meccanismo inefficiente, costoso e che limita la possibilit di trasmettere in
pi paesi membri. La digitalizzazione, infatti, ha spostato lenfasi dal possesso, legato al luogo fisico,
allaccessibilit di unopera, slegata dai confini nazionali. La Commissione propone un meccanismo
giuridico che faciliter la concessione delle licenze, anche attraverso una rappresentanza collettiva
dei titolari dei diritti. In questo modo sar pi facile, per le emittenti, trasmettere contenuti online
anche in altri paesi dellUnione.
In conclusione, difendere la creativit europea, stimolare gli investimenti in questo settore e accrescere
lintegrazione culturale del continente sar possibile solo se autori e produttori saranno remunerati e
tutelati adeguatamente. Ora la palla passer a Parlamento e Consiglio che analizzeranno la proposta
che dovrebbe arrivare ad un testo definitivo lanno prossimo.
Alessia Mosca
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