Sei sulla pagina 1di 2

Improvisation Task 4

Report Esame Band

Grazie al video dellesame di improvvisazione che abbiamo visto e commentato assieme agli
insegnanti, mi sono reso conto personalmente di moltissimi aspetti che avevo sottovalutato sia
durante lesecuzione dei brani che nella valutazione successiva.
La qualit delle performance stata senza dubbio influenzata dalla scarsa quantit di prove che
abbiamo realizzato durante il corso dellanno: siamo riusciti a vederci tutti insieme solamente il
giorno prima dellesame, giorno in cui abbiamo dovuto mettere a punto tutte le strutture. Ci ha
comportato unincertezza che s mostrata per tutto lo svolgimento dellesame in ciascun brano e
ho notato ancor di pi nel video la mancanza di interplay e di fluidit in tutto quello che facevamo,
soprattutto tra sezione ritmica e chitarristi. Infatti, bench io e Anselmo ci guardassimo, il nostro
suono non era omogeneo e si creata una grande discrepanza tra il solista e coloro che lo
accompagnavano, in quanto non c stato alcun cambio di dinamica.
Questi aspetti si sono mostrati soprattutto nel blues, dove non sono stato in grado di eseguire
correttamente il break mentre Anselmo eseguiva il solo e per tutta la sua durata non ho avuto un
singolo punto di riferimento, vista anche linsicurezza dei chitarristi che hanno svolto lesame
insieme a me. Lo stesso avvenuto durante il finale, allinterno del quale abbiamo tutti rallentato,
impedendo cos una chiusura omogenea del brano.
Dal punto di vista improvvisato ho cercato di mantenere una scelta delle note semplice ma
efficace, muovendomi per lo pi sulla scala blues e sui vari box della pentatonica di G minore, sulla
scala misolidia di C e ho cercato di creare qualche fraseggio leggermente alterato suonando
sullaccordo G7 la scala di D minore melodico, cos da poter alterare laccordo aggiungendo
lundicesima aumentata. Anche ritmicamente ho scelto di essere essenziale, utilizzando
prevalentemente pattern basati su quarti, ottavi e terzine di ottavi, con qualche variazione
caratterizzata da terzine di sedicesimi. Tuttavia, sia dal punto di vista ritmico che melodico non
sono stato efficace, in quanto molto spesso non sono riuscito a portare avanti unidea per pi di
mezza battuta ed il mio suono a volte troppo scuro ha impedito di valorizzare le note che andavo a
suonare in un registro pi acuto dello strumento. necessario un lavoro decisamente pi
approfondito sulla consapevolezza delle strutture e soprattutto sullo sviluppo di un discorso
solistico, che molto spesso tendo a sottovalutare.
Allinterno di Bewitched i problemi che avevo riscontrato nel brano precedente si sono riproposti in
maniera esponenziale: dimostro ancora molta rigidit nellaccompagnamento e tendo sin dallinizio
ad eseguire pi note di quelle che sono necessarie, impedendo cos di offrire un flusso un flusso
dinamico ed omogeneo al walking bass. Inoltre, devo sicuramente incrementare la pratica del
genere jazz assieme ad altri musicisti e non individualmente, in modo da poter reagire con
prontezza agli errori altrui e stimolare un maggiore interplay con tutta la band.
Per poter cambiare suono tra una sezione e laltra ho seguito il consiglio che mi ha dato Nicol e
piuttosto che modificare nuovamente lequalizzazione del mio strumento ho scelto di suonare pi in
prossimit del manico, cos da poter ottenere un suono pi morbido, pieno e ricco di frequenze
medio-basse.
Al contrario del blues in questo brano ho cercato di sviluppare un fraseggio armonicamente pi
complesso e mi sono impegnato nellintervallare rispettivamente pattern, scale ed arpeggi. Spesso
infatti ho utilizzato delle frasi derivanti dalla scale tono-semitono, semitono-tono e dagli arpeggi
diminuiti, in quanto la griglia di accordi sottostante, dominata da accordi diminuiti e di settima
dominante mi permetteva lutilizzo di numerose sostituzioni.
In seguito ad aver visto il video per mi sono reso conto che devo praticare in maniera molto pi
approfondita il legame tra le varie scale almeno per portarlo allo stesso livello della mia
conoscenza degli arpeggi. In questo brano pi di tutti gli altri ho mostrato inoltre la mia lacuna
fondamentale, ossia la scarsa melodicit delle frasi che vado ad eseguire e la mancanza di
pronuncia della maggior parte delle note nel mio solo. Oltre ad affinare la consapevolezza della
struttura e la scelta del suono giusto, caratteristiche che come ho detto in precedenza cercher di
migliorare suonando il pi possibile con gli altri, necessario che io trascriva regolarmente soli di

sassofonisti per comprendere meglio il linguaggio e lo sviluppo di un assolo, sia di breve che di
lunga durata.
In Prt a Porter de Tafet, nonostante la grande difficolt ritmica che ho incontrato durante la
pratica sono riuscito ad eseguire una variazione del pattern della samba per tutta la durata del
brano, basato principalmente sul movimento tonica-quinta intervallato da numerose ghost notes
sugli accenti in levare. Il principale ostacolo che ho dovuto affrontare nella realizzazione di questo
brano stato lincastro con la batteria, poich spesso il groove che si creava tra me ed Anselmo
risultava nervoso e non mostrava quella rilassatezza e quella sicurezza ritmica necessari per il
genere. Dal punto di vista armonico mi sono creato nel corso del tempo dei pattern derivanti dalla
scala minore armonica che poi sono andato ad applicare durante il solo ed anche qui ho cercato di
sfruttare al massimo la mia conoscenza degli arpeggi. Allinterno di Pret a Porter, al contrario dei
primi due generi sono riuscito a sviluppare di pi un fraseggio caratterizzato da figure ritmiche
molto caratteristiche del genere come i sedicesimi e le terzine di ottavi ed ho scelto un suono al
ponte con unequalizzazione improntata sulle medio-alte, ma la scarsa pronuncia e la poca
familiarit con il linguaggio brazilian non mi hanno permesso di svilupparlo al meglio. Anche qui ho
dimostrato unincertezza nel solo, determinata soprattutto dallaver sottovalutato limportanza nel
dare al solo una direzione melodica ed un cambio di dinamica.
Infine, in You Got the Love, brano caratterizzato da una forte presenza di sedicesimi e ottavi in
levare e da un groove straight di batteria e basso, non sono riuscito ad incastrarmi ritmicamente al
meglio con Anselmo e per gran parte del suo svolgimento non ho mantenuto il suono giusto, n
durante laccompagnamento, n durante il solo. Infatti, se il tipo di equalizzazione che avevo
impostato si concentrava prevalentemente sulle frequenze medio basse e suonavo nei pressi del
pickup del manico. Essendo pi semplice armonicamente, durante il solo ho potuto applicare gli
studi sulle pentatoniche minori e maggiori che Nicol ci aveva consigliato, intervallandoli ai modi
della scala maggiore. Tuttavia, non ho pensato di variare ritmicamente lassolo tra la sezione b e la
sezione c della struttura, nonostante Anselmo mi avesse dato degli input per migliorare linterplay
sia durante il laboratorio del gioved che durante la sessione desame. necessario perci
unapprofondimento ritmico riguardante la scansione dei sedicesimi mediante lo studio con il
metronomo, che mi permetter non solo di migliorare la variet del fraseggio e le mie qualit
improvvisative, ma mi permetter anche di solidificare laccompagnamento in sezioni dove ho
commesso degli errori.

Potrebbero piacerti anche