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ACCA Edizioni

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Premio Internazionale dArte Baronessa Soares

Il Dono dellUmanit - 18 dicembre 2012


Palazzo della Regione - Milano

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Maria Lucia Soares

Il Dono dellUmanit
Anche questanno, alle porte del Natale, arriva Il Dono dellUmanit, manifestazione patrocinata dalla
Regione Lombardia, nel meraviglioso Auditorium di Palazzo Lombardia, nel cuore della citt europea pi
solidale. Giunta alla VII edizione, un progetto che ho personalmente ideato insieme al noto presentatore
Paky Arcella. Egli come sempre ha il compito di svelare i personaggi che si sono distinti per la loro umanit e che per tal ragione vengono premiati con lopera "Il Dono, mirabile creazione del maestro orafo
Gerardo Sacco. Lintento di veicolare un messaggio di elevato contenuto umanitario che sproni ognuno
ad un impegno sociale a favore di coloro che si trovano a dover superare delicati frangenti della vita. Al
nostro fianco Lucinha Soares, fedele compagna di viaggio. Sono davvero numerosi i personaggi che sono
stati invitati a ritirare questonorificenza; essi hanno saputo impegnarsi in svariati campi, tenendo sempre
presente il carattere umanitario e solidale quale punto di partenza delle scelte messe in atto ed hanno saputo altres essere divulgatori di messaggi finalizzati a porre in luce la necessit di intervenire per sanare
le falle di una societ distratta e poco sensibile. Tra essi cito il noto sociologo di fama mondiale Francesco
Alberoni, premiato per i suoi editoriali densi di finalit pedagogiche, in grado di dare un contributo rilevante alla crescita morale del paese. Ricordo la dedizione del conduttore ed autore televisivo Paolo Del
Debbio, che con la trasmissione Quinta Colonna, in onda su Rete 4, ha saputo evidenziare gli aspetti
dolenti del contesto storico che stiamo attraversando. Tra i premiati Giacomo Celentano, per la sua sensibilit nellintendere lispirazione artistica come circolazione di idee tra uomo e uomo, mentre per la
trasmissione Le Iene il premio consegnato ad Alessandro Pintus. Nellambito estetico Giorgio Grasso,
che si adopera con costanza nel delineare i passi dellarte contemporanea dando voce a talenti degni di
nota; notevole stato il suo impegno nella recente edizione della Biennale di Venezia. Nel settore della
creativit non poteva mancare lo stilista Alviero Martini, la Nazionale Italiana Artisti TV e Stelle dello
Sport, il maestro Giuliano Ottaviani premio alla carriera per loperato pittorico e scultoreo. Tra i premiati
un posto donore lo occupa lassociazione Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) per limpegno a tutela
delle creature senzienti pi indifese. Infine, da quest'anno, in virt della mia presenza ed esperienza nel
tessuto artistico internazionale, ho pensato dideare la prima edizione del Premio Internazionale D'Arte
Baronessa Soares, con il proposito di invitare i rappresentanti delle svariate discipline (pittura, scultura,
fotografia) ad una riflessione sui medesimi valori. Grazie alla collaborazione con leditore Acca Edizioni
Roma stato possibile ideare questo catalogo che costituisce un documento di visibilit e un attestato
di riconoscenza per ognuno di loro. Ha provveduto alla redazione dei testi a loro dedicati, la critica Paola
Simona Tesio. Una giuria di noti esperti, tra cui spiccano i nomi di Giammarco Puntelli, Giorgio Falossi,
Fortunato DAmico, sta lavorando intensamente per decretare lelaborato da cui emergono al meglio i
contenuti di carattere umanitario e sociale come sanciti dallintento dellintera manifestazione. Sarebbero
davvero infiniti i ringraziamenti che vorrei rivolgere a quanti hanno collaborato alla riuscita del Dono
dellUmanit; non potendoli citare tutti per motivi di spazi redazionali, serbiamo per loro un profondo
sentimento di riconoscenza. Linvito di continuare a racchiudere nel proprio cuore questa meravigliosa
luce di solidariet ed offrirla agli altri nel nostro prezioso cammino.
Baronessa Maria Lucia Soares
www.ildonodellumanita.it

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Lucinha Soares

Affermata giornalista e conduttrice televisiva, presentatrice del programma


Mundo Donna su Sky Italia. Presentatrice insieme a Paky Arcella del Premio
Internazionale "Il Dono dell'Umanit" Laureata in giornalismo, insegna nella
prestigiosa Universit Cattolica di Rio de Janerio.

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Paky Arcella

Conduttore televisivo di grande esperienza. Nasce artisticamente come attore teatrale ed approda
a soli ventanni alla Rai, dove inserito nel programma di Renzo Trapani "Proffimamente non
stop". Da quel lontano 1985 lavora nel settore dello spettacolo e della tv su reti satellitari e private.
Ha condotto show di successo tra cui Centocitt, Stelle emergenti e Italia ti canto. Nel
ruolo di attore ha partecipato a Ciack si canta. Ha presentato i programmi Noi ci siamo, Play
show , Ciao splendidi, Trendy Party, Black out. stato testimonial di svariati spot televisivi, tra cui "MARE DOMANI" . Inoltre ha collaborato con personaggi rilevanti della tv, del mondo
dello spettacolo e della comunicazione. co-ideatore, a fianco della Baronessa Maria Lucia Soares,
della manifestazione a fini sociali Il Dono dellUmanit.
Non posso che essere onorato di questa manifestazione, che mi vede da anni impegnato a fianco
della Baronessa Maria Lucia Soares, in questo percorso volto a diffondere nella collettivit un importante messaggio umanitario. La nostra pi grande gioia vedere che attraverso questa manifestazione si riescono a condividere i valori dellamore e della solidariet; semi di speranza che
si diffondono nel mondo. Ringrazio tutti i partecipanti, che illuminati da questi propositi sociali,
continuano ad adoperarsi nel quotidiano per il bene degli altri. Questanno abbiamo pensato di
introdurre la prima edizione del Premio Internazionale D'Arte Baronessa Soares, a lei ispirato,
per permettere ai talenti dellarte contemporanea di esprimere in pittura e scultura i medesimi
intenti. Ci tengo a precisare che stata proprio la sensibilit della Baronessa Maria Lucia Soares
a dare impulso a questinnovazione. Del resto la sua presenza nel tessuto artistico internazionale
la conferma del suo straordinario sentire

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Giorgio Grasso

Critico ed editore, laureato in storia e critica dell'arte. Ha saputo distinguersi per il suo impegno
politico e sociale che nel 1980 lo porta ad essere nominato presidente del movimento giovanile europeo. In seguito conduce diverse battaglie a favore dei diritti umani. Nel 1996 in Bosnia viene premiato per la sua responsabilit a favore del popolo bosniaco, dilaniato dalla guerra. Mediante l'arte
ha sempre cercato di avvicinare le genti, convinto che lestetica sia la migliore ambasciatrice della
pace. Sta organizzando esposizioni di rilievo in numerosi stati esteri, collaborando con il governo
italiano al fine di sensibilizzare i giovani sui temi connessi allarte e alla democrazia. La sua figura
stata di notevole supporto nella recente edizione della Biennale di Venezia, in cui ha operato a
stretto contatto con il noto critico di fama internazionale Vittorio Sgarbi.
Dobbiamo gratitudine a coloro che come la baronessa Soares si dedicano con grande impegno e
seriet per battaglie fondamentali per l umanit come quelle per i diritti umani troppo spesso
calpestati da governanti senza scrupoli. Un grande plauso anche per l impegno a favore dellarte
che attraverso questo premio la Baronessa Soares contribuisce a diffondere, certa come lo sono io
che lestetica pu migliorare il mondo

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Gianmarco Puntelli

Membro della giuria.


Critico d'arte e coach Pnl (programmazione neurolinguistica), direttore artistico dello Spoleto International Art Fair. Opera nel mondo dellarte dallet di ventidue anni. Un percorso lungo e articolato con 103 mostre allattivo, a carattere regionale, nazionale ed internazionale. stato il critico
darte di riferimento di importanti pittori e scultori italiani e stranieri di chiara fama, spesso raccogliendo leredit di svariati studiosi scrivendo, per esempio, sullarte di Giuseppe Menozzi dopo
Federico Zeri e su quella di Otello Ceccato, Domenico Monteforte e Antonio Nunziante dopo Vittorio Sgarbi, e presentando pubblicamente il lavoro di Dani Karavan, Gi Pomodoro, Floriano Bodini,Yoshin Ogata, Luciano Preti, Luciano Massari e altri straordinari scultori. Docente e
ricercatore, ha intrapreso altres da quindici anni la strada del giornalismo. Iscritto allalbo nazionale a soli venticinque anni, autore di oltre cinquemila articoli e servizi. Ad oggi collabora con
il quotidiano La Nazione ed titolare di Arte della Comunicazione con la collega Annalisa
Sacchetti. Per motivi di ricerca, di coaching, di giornalismo o di semplici interviste e presentazioni
pubbliche ha collaborato con Antonino Zichichi, Mario Luzi, Remo Bodei, Giovanni Reale, Ferruccio Ulivi, Marcello Veneziani, Roberto Gervaso, Alessandro Meluzzi, Willy Pasini, Vittorio Messori, Elmire Zolla, Sergio Zavoli, Luciano De Crescenzo, Carlo Lucarelli, Andrea G. Pinketts,
Cesare Cremonini, Federico Moccia, Marco Buticchi, Andrea Vitali, Francesco Alberoni, Vittorio
Sgarbi, Giampiero Mughini, Enrico Mentana, Romano Battaglia, Giuseppe Benelli, Stefano Zecchi,
Roberto Vacca, Giordano Bruno Guerri, Ezio Raimondi, Giorgio Forattini, Pupi Avati, Paolo Barghini.Nel mondo della psicologia e dello sviluppo personale Licensed PNL Coach e Licensed Sport
Performance Coach, certificato Specialista in PNL e Business Coach da NLP Italy, Personal Coach
da Ekis, Trainer Specialist dalla Max Formisano Training, Success Coach dalla Mainbrain, ha studiato Mythoself con Piernicola De Maria, Counseling e Ipnosi con Charlie Fantechi, Pnl e Coaching
con Richard Bandler, John La Valle, Anthony Robbins, Robert Dilts, Anders Piper, Stephen M. R.
Covey, Brian Tracy, T. Harv Eker, Livio Sgarbi, Roberto Pesce, Alessandro Mora, Pasquale Acampora, Luigi Di Salvo, Alessio Roberti, Antonella Rizzuto, Owen Fitzpatrick, Roberto Re, Claudio
Belotti, Patrizia Belotti.
La manifestazione della Baronessa Maria Lucia Soares ricorda ogni anno quanto gli esseri umani
siano legati fra loro da solidariet laica e profonda spiritualit. Allora davvero l'arte diventa quel
linguaggio universale che porta il messaggio degli uomini in tutto il mondo. Il "Dono", in un periodo dell'anno vicino al Natale, insegna quanto il nostro operato possa avere un senso se, in
primo luogo, al servizio degli altri, un Dono per l'Umanit. Grazie Maria Lucia per il tuo essere
artista e per il tuo essere donna nel mondo

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Fortunato DAmico

Membro della giuria


Laureato in architettura da sempre interessato a navigare nella multidsciplinariet e multiculturalit dei linguaggi, transitando dai territori dell'arte e dell'architettura per coniugare, filosofia,
scienza e sistemi di vita. Scrive saggi e cura la stesura di cataloghi pubblicati da diverse case editrici
internazionali. Per la televisione ha prodotto alcune trasmissioni andate in onda sulle reti Sky,
come Archibalena e Talenti. tra gli organizzatori e promotori del Premio Internazionale Dedalo Minosse, alla Committenza di Architettura. Ha curato le ultime due edizioni del premio e
mostra Vergilius d'Oro di Mantova, evento dedicato alle interconnessioni dell'architettura e dell'arte. Tra le manifestazioni realizzate di recente sono da ricordare: Urban Solutions, Milano
2009; Arte in Luce, Torino 2009; Laboratorio di Architettura Milano 2010; Culture_Nature, Evento Collaterale della Biennale di Architettura di Venezia 2010; AAA, Agricoltura, Alimentazione, Architettura, Bologna; Milano 2011; Nino Mustica: Pittura solida, Pietrasanta
2010; Think Green, Milano 2010; Chiara Dynys: Labirinti di memoria - Pi luce su tutto,
Roma 2010; Profetica Proetica Poetica, Torino 2011. tra i curatori di Arte Accessibile, Milano 2011 e 2012. Ha insegnato presso la Facolt di Architettura del Politecnico di Torino, condotto
lezioni al Politecnico di Milano e realizzato workshops all'Accademia di Brera. Cura la rubrica
cultura natura su Lastampa.it.
Un'iniziativa di solidariet internazionale realizzata per portare aiuti ad altre popolazioni che
soffrono e vivono di stenti e disagi, sempre un suggerimento nobile da promuovere in tutte le
direzioni. Soprattutto in questo momento storico, dove anche noi europei attraversiamo frangenti
difficili, in preda ad una crisi che ormai ha coinvolto tutti i livelli sociali, il premio assume valenze interessanti per le implicazioni antropologiche che mette in atto. La solidariet un valore
fondamentale per la difesa della societ e della vita, nonostante a volte sia stata sbandierata inutilmente o addirittura per nascondere interessi di segno opposto. una virt speciale che spesso
l'Arte riuscita a perseguire, animando le coscienze di popoli geograficamente lontani, diversi
per etnia, ideologia e classe sociale di appartenenza, ma vicini e uniti per principi e prerogative
etiche.

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Giorgio Falossi

Membro della Giuria


Laureato in Scienze politiche e sociali alluniversit di Pisa. Prima di dedicarsi alleditoria ha lavorato ad una serie di inchieste sulla vita in Italia meridionale e successivamente stato capo dellUfficio Stampa al Consolato Generale Britannico di Milano. Nel 1962 fonda la Casa Editrice Il
Quadrato a Milano. Le sue prime pubblicazioni come autore riguardano lo studio della storia e
dellarte di alcuni comuni della Maremma Toscana. Collaboratore di diverse riviste artistiche
stato direttore per tre anni di Arte Mercato. La sua attivit andata sempre pi specializzandosi
nel campo dellestetica con pubblicazioni di testi biografici e critici di noti artisti. Ha scritto monografie su Attilio Alfieri, Francesco Gonzaga, Gianrodolfo DAccardi, Gerda Geiger, Pino Conestabile, Fiorillo, Ren. Ha pubblicato volumi di poesie di Alfonso Gatto illustrate da Carlo Carr
e, per primo in Italia, Il pensiero di Mao Tse Tung, famoso libro delle Guardie rosse. stato tra
i principali redattori dellEnciclopedia del Comanducci con ricerche sul Novecento pittorico italiano. stato iscritto allalbo del Collegio dei periti ed esperti darte della Lombardia. Fa parte della
Federazione nazionale esperti e critici darte. Per due anni ha organizzato per la Televisione svizzera
la manifestazione Pittura e Musica. Ha tenuto conferenze sullarte presso Istituzioni e circoli culturali. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo: I Pittori dellOttocento Lombardo, Arte ed artisti
in scultura e ceramica, Le vite e le opere, Oltre lEstetica, Venezia: Ottocento pittorico,
Personaggi Oggi, Marte chiama, La scoperta del Cosmo, I Pittori piemontesi dellOttocento, Pittori e scultori italiani di importanza europea, Quotazioni e prezzi dei Pittori italiani
del 900, I Pittori italiani del Novecento, I Macchiaioli e lOttocento in Toscana Il Meridione e la scuola pittorica napoletana, I Pittori italiani dellOttocento, Capire lArte, Commenti alla 54ma Biennale di Venezia.
Artisti qualificati hanno voluto partecipare e mandare le loro opere a questo premio, che oltre
ad essere tale anche una manifestazione. Un insieme di talenti che con la presenza di una sola
opera hanno documentato ed espresso le poetiche e il frangente sociale legato allumanit del momento. Partecipare non stato solo presenza ma anche aprire una finestra sullarte, sia nellambito
della pittura sia della scultura. Gli artisti sono stati infatti selezionati perch ognuno fosse portatore di una voce, di un simbolo, di una indicazione, e che insieme costituisse, un coro, una passeggiata, una introspezione, ed infine una mostra. Una di quelle esposizioni, che si pu definire
comunicazione artistica perch in un solo sguardo racchiude la posizione della vita attuale, un
premio cos voluto e ottimamente riuscito dalla Baronessa Lucia Soares.
Il Premio internazionale Il Dono dellumanit, porta ledizione di questanno nel grande Auditorium della Regione Lombardia. un atto di incontro, un dovuto riconoscimento, di unimportante istituzione verso una serata che conclude un lungo lavoro, affinch il messaggio
dellamore e della solidariet non solo si distribuisca nel mondo ma possa altres essere occasione
di piacere e di sorriso. Prendono parte a questa manifestazione, e vi hanno preso parte nelle precedenti edizioni, famosi artisti del teatro e della televisione, sportivi del calcio e dellatletica, uomini politici di ogni parte, giornalisti e scrittori, ma anche personaggi meno noti che si sono
affermati per il loro lavoro nelle singole comunit. il risultato organizzativo e continuo di un
gruppo di persone coordinate da Paky Arcella, Lucinha Soares e dalla Baronessa Maria Lucia Soares. Notiamo che di questultima vi il logo che raffigura una ballerina che danza. Un immagine,
un simbolo che reca in s la molteplicit dei validi messaggi che ognuno dei personaggi invitati,
in rappresentanza delle varie parti della nostra societ, possa dare in dono dei pi deboli e dei
pi dimenticati.

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Roberto Sparaci

Roberto Sparaci nasce a Roma il 7 ottobre 1964. Dopo alcune esperienze lavorative nel settore
del commercio entra a far parte del mondo dellarte grazie al padre artista, Silvio Sparaci, che
lo coinvolge nellattivit editoriale a partire dal 2002. Questultimo, nel medesimo periodo,
fonda lACCA insieme ad alcuni collaboratori e nasce lAnnuario dArte Moderna Artisti
Contemporanei che ad oggi il volume pi accreditato nella selezione e ricerca dei talenti
nazionali. Dal 2003 inizia, sempre insieme a lui, la vera e propria avventura editoriale con la
partecipazione alle fiere darte che inizialmente si occupava esclusivamente della pubblicazione dellAnnuario. Da quattro anni edita la rivista bimestrale Art&trA che, con linnovativa
modalit della distribuzione gratuita al pubblico delle fiere e gallerie, fa conoscere alla grande
platea lattivit della propria casa editrice. Un impegno ormai consolidato che gli permette
di conoscere innumerevoli artisti con cui oggi collabora anche nella vendita delle loro opere,
commercializzandole nelle mostre, organizzate prevalentemente in prestigiose location di
Roma, anche istituzionali. Da circa tre anni intraprende lattivit di gallerista allinterno
delle fiere. La sua casa editrice si occupa, inoltre, della realizzazione di cataloghi, monografie,
libri darte, romanzi.

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Chi non incontra larte non conosce la vita

Paola Simona Tesio

Testi critici di Paola Simona Tesio

Paola Simona Tesio nasce a Torino il 14 dicembre 1973. Ha sempre avuto unattitudine alla scrittura, passione che coltiva sin da bambina. Continua gli studi soltanto in et adulta, dopo aver
svolto numerose esperienze lavorative che le hanno consentito di entrare in contatto con le peculiarit della vita e dellumano. Si diploma al Liceo Artistico Renato Cottini di Torino, corso
serale per lavoratori. Consegue la laurea triennale in Filosofia presso lUniversit degli Studi di
Torino ed il Master di I livello in Giornalismo, Metodi e Tecnologie per la Comunicazione Plurimediale presso lUniversit del Piemonte Orientale. iscritta allalbo pubblicisti dal 2008. Ha
frequentato il corso triennale in Counselor Filosofico presso la scuola Rebaudengo di Torino ed
il Master in Bioetica presso la Facolt Teologica dellItalia Settentrionale. Sta conseguendo la laurea specialistica in Filosofia della Mente, della Persona, della Citt e della Storia allUniversit
Vita-Salute San Raffaele di Milano. Ha svolto con successo numerose esperienze nellambito della
comunicazione politica. Mediatore Civile e Commerciale. Collabora in qualit di critica per
alcune gallerie e scrive per numerose riviste a livello nazionale tra cui Art&trA ed direttore
responsabile della Rivista20. Sar presente tra i critici dellEnciclopedia dArte Italiana del
2013. Il 27 settembre 2012 le viene conferito da parte del Rettore Alfonso Mula e dal Senato dellAccademia Internazionale degli Empedoclei, Istituto Superiore di Studi Filosofici di Agrigento,
il titolo Honoris Causa di accademico donore nella classe delle Arti (critico darte, giornalista e
critico letterario).

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Maria Teresa Bertina

Aulica la sua arte che intrattiene in ogni suo respiro un mondo trascorso. Riecheggiano nella sua
mirabile pittura aneliti di Marc Chagall, la poetica di Pierre August Renoir, la soavit dei volti
di Degas, laudacia di Henri de Toulouse-Lautrec.
Ma la sua estetica assolutamente unica e conCoup de coeur - cm 60 x 20 x 25 - bronzo
notata da una raffinata stesura, da unabilit senza
eguali. Le sue opere sono vive, si fanno indagare
dallo sguardo che sinfiamma di ardore e si disperde tra gli infiniti cromatismi armonici. Ne scaturisce unenergica carica gestuale: il tratto con
cui delinea i soggetti talvolta essenziale talaltra intensamente incisivo, penetrante ne deriva
un ensemble armonico votato al movimento. In scultura le infinite tendenze della luce si scontrano
con gli arguti cesellamenti della materia: la superficie si anima, vive di vita propria, si fa concretamente reale. Albera immortale nella sua straordinaria capacit di scolpire una fonte inesauribile:
lintimo spirito della ricchezza umana. Modellazioni in cui si sente palpitare il suono dellesistenza,
cos come suadente ne trapela la quiete dei suoi silenzi. Evocativa arte, sublime, armonica, soavemente celestiale: un dialogo infinito ed inesauribile con chi osserva. Scriveva Leopold Stokowski
proprio come tutti noi siamo formati di corpo, anima e intelligenza, cos la natura della musica
fisica, intellettuale, emotiva e spirituale. Questi diversi aspetti, meravigliosi quando li avviciniamo
separatamente, possono, presi insieme, sopraffarci. Proprio come una casa saffonda nel terreno,
cos la musica ha le sue fondamenta, palesate a noi con chiarezza e precisione dalla Natura e da
rapporti matematici. La casa pu avere una parte alta sopra le fondamenta e una ancor pi alta al
di sopra delle cime degli alberi. Similmente la musica ha una parte elevata, nella quale ritmi e controritmi, melodie e controcanti, armonie e timbri, sono alcuni degli elementi di espressione. Questi
possono darci infinite gioie per se stessi. Ma al di sopra di essi pu esserci una ancor pi alta sfera
di sensibilit, immaginazione, intuizione, emozione, celeste tranquillit, violenta e opprimente
agitazione, umorismo e bizzarria, inebriante, una sfera di divina espressione nella quale sembra
che i cieli si aprano, e a noi appaia unardente visione. Cos come la musica dinamica, si evolve,
scorre come un fiume e non mai statica, cos lo sono la pittura e la scultura di Maria Teresa Bertina; la sua unarte viva, pura, con anima, semplicemente ispirata.
Descrizione dellartista sullopera in concorso: Rappresenta la forma di un cuore stilizzato che
incarna la storia dAmore tra luomo e lumanit

mtabertina@hotmail.com - www.mtabertina.com - cell. 349 3524354

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Paola Biadetti

Lei si definisce unartista naturale in quanto nella


creazione delle sue pitture si lascia trascinare da un
moto del cuore, dallistinto che la conduce a realizzare intense ideazioni in grado di trasmettere elevate sensazioni. Attraverso questo suo fare, che le
consente altres di entrare in contatto con gli altri,
pu giungere a pieno completamento di s. La sua
estetica si dipana tra molteplici stili espressivi,
sempre per connotati dalla stessa vibrante energia
che si evince sia nellinformale sia nel figurativo. I
soggetti nascono dalle esperienze vissute e possono
essere ricondotti a filoni monotematici a seconda
del particolare frangente esperito. Alcuni si riferiscono ai viaggi reali, talvolta con lunghe permanenze allestero, oppure ideali, cullati dalle
propulsioni del cuore. Del resto il significato della
parola viaggio pu essere molteplice e contenere in
s connotazioni positive ( desiderio, ricerca, curiosit, fascinazione), oppure negative (timore nelPastorella marocchina - 2004
lignoto, ansiet). Tratti che comunque implicano
Olio su tela - cm 50 x 70
un superamento, un andare aldil, il raggiungimento di una consapevole o inconscia maturazione. C un elemento che pi di tutti compare nelle raffigurazioni di questartista: il mare.
Esso si colora di tutte le connotazioni metaforiche che sono rese in modo sapiente nella sua vitale
pittura. Pablo Neruda, in poesia, aveva reso lincontro delluomo con il mare in modo soave.
Qui nell'isola
il mare
e quanto mare
esce da s stesso
in ogni momento,
dice di s, di no,
di no, di no, di no,
dice di s nell'azzurro,
nella spuma, nel galoppo,
dice di no, di no.
Non pu stare tranquillo,
mi chiamo mare, ripete
battendo su una pietra
senza ottenere di convincerla,
allora
con sette lingue verdi
di sette cani verdi,
di sette tigri verdi,
di sette mari verdi,
la percorre, la bacia,
la inumidisce
e i colpisce il petto
ripetendo il suo nome.

strada Vallebona, 83 - 01026 - Grotte Santo Stefano (VT) - cell. 347.4137208


paolabiadetti@gmail.it - www.paolabiadetti.it - http://facebook.com/pbiadetti

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Alberto Bongini

Un universo costituito da rifrazioni di Luce


il luogo ideale in cui abita lartista Alberto
Bongini. Egli esprime il suo fermento mediante l`incursione di materiali brillanti e
preziosi ideando catalizzanti mosaici dominati da aurea magnificenza e influisce altres
sulla superficie fotografica pervenendo ad
un`innovativa estetica definibile neo-pop bizantina. In essa si possono esperire degli
aneliti klimtiani, ma lelaborazione del
tutto personale e originale. Talvolta arriva
anche a utilizzare i collanti con innumerevoli
stratificazioni trasformando i materiali di
supporto in architetture del colore. Per
comprendere appieno il suo fare occorre osservare come la luce naturale accade sulle
sue ideazioni: quando ne colpisce direttamente le sfaccettature degli elementi incastonati inebria lopera di una piena poten- zialit
espressiva. Le sue tele implicano un incontro Gift Humanity - 2012 - tecnica mista - cm 80 x 90
con il vero, nessun mezzo artificiale pu restituirne con onore quellessenza che percepibile soltanto attraverso la diretta fruizione. Non
dato neppure alla fotografia, ausilio tanto caro allautore, reintegrare questa mancanza. Perch
solo dal contatto visivo e immediato, dalla vicinanza, che si pu esperire appieno quellempatia
con la Luce che richiede lesser presenti alla mimesi dellopera. Perline, vetri, brillantini, elementi luminescenti si compenetrano ai colori accesi e cangianti liberando unenergia primordiale
la quale si tramuta in unemozione dintensa felicit, che richiede compartecipazione allo stato
creativo. Del resto lentusiasmo dellartista percepibile in ogni vibrazione che si estende radiosa,
folgorando lo sguardo dellosservatore e contaminando il suo sentire attraverso magmatiche incandescenze. Se in alcune serie di lavori si avvalso dellimmagine come forma di contaminazione e
rimediazione, in altre perviene ad una ricerca stilistica astratta e peculiare, sempre dominata da
un perpetuo ed inesauribile lan vital, da intendersi non soltanto nellaccezione data dal filosofo
Henri Bergson ma anche nellinterpretazione offerta dal biologo Julian Huxley come senso di sollievo e di fiducia. Pur vivendo in una societ nella quale gli esseri umani tendono a rinchiudersi
in s stessi, in una sorta di deviante apatia, Bongini riesce a farsi portavoce di un linguaggio gioioso
che rieduca i sensi. Il suo intervento sui volti umani non da intendersi come denigrazione della
bellezza, bens come elevazione della grazia interiore che va valorizzata a discapito di qualsiasi avvenenza effimera. Come sosteneva la scrittrice e psicoanalista Lou Andreas Salom Lamore in
tutto e per tutto legato al corpo, ma al corpo come simbolo, come geroglifico corporeo di tutto ci
che vorrebbe insinuarsi nella nostra anima attraverso la porta dei sensi, per svegliarla ai sogni pi
arditi: mischiando cos ovunque al possesso il presagio dellirraggiungibile, ovunque congiungendo
appagamento e rinuncia, diversi solo per grado.

via Passo Buole 66 - 10127 - Torino - cell. 334 8703198 - 011 610428
bonginialberto@libero.it - pagina facebook: Alberto Bongini

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Alberto Branca
Le sue opere sembrano scaturire da un
tempo sospeso, gravido di astrazioni, concentrazione, meditazione e contemplazione. Del resto la sua pittura intrisa di
un senso di elevazione e di unarmonia spirituale, intesa non solo come trascendente,
ma anche e soprattutto quale sublime coro
dellanima. Noto come pittore di icone,
che sa realizzare in un modo assolutamente originale. I volti sono dominati da
morbide linee, lo sguardo sempre soave,
intenso. Laulica fisionomia si arricchisce
di elementi che traggono linfa dal passato
e al contempo si compenetrano con particelle del contesto attuale in cui lartista
vive. Nei soggetti la lunghezza del collo
pu solo apparente ricordare labilit di
Modigliani, ma in realt egli perviene ad
una propria ed indubbia estetica che possibile definire ascetica, intendendo questa
parola come la capacit di lavorare con
arte intorno a qualcosa, esercitandosi ed
impegnandosi con amore incondizionato e
con dovizia dei particolari. Liconognosia
parte della theosis e fa uso di simboli,
Ecce Homo - olio su tavola - cm 34 x 22
pertanto licona stata paragonata da Tommaso Palamidessi come: un castello di
meditazione, un cerchio magico, un mezzo potente sul quale fissare lo sguardo fisico e locchio
della mente per isolarsi dal mondo profano e ed entrare nel mondo sacro. Si tratta di opere che
devono essere eseguite con estrema perizia conoscendo il segreto delle tecniche della materia plasmata. La concentrazione mentale viene fissata punto per punto curando sempre ogni minuscolo
particolare come se fosse unico. In tal modo il concreto dellesistenza, il piano psicologico ed il
flusso della coscienza diventano una sorta di unificazione del pensiero. Un continuum senza interruzioni. Anche nelle raffigurazioni pi astratte di questo talentuoso pittore, emergono sensazioni
profonde di quiete e serenit, da cui trapela la nuda semplicit della vita. I supporti su cui predilige
esercitarsi spiritualmente e concretamente rammentano le forme delle finestre gotiche, il loro interno, svuotato dalla presenza del vetro, oppure le nicchie in cui vengono custoditi i santi. Inoltre
alcune stratificazioni di colore paiono rievocare limmensit della notte sconvolta dalle striature
del cielo e dalle luminescenze di bagliori, quasi fossero rifrazioni dei lampi. Si pu indubbiamente
definire lessenza del suo fare un custodire, inteso come proteggere, abbracciare, tenere a s qualcosa di prezioso, non materiale, ma spirituale, in un luogo protetto per vigilarlo con responsabilit,
per prendersene cura, affinch non sia nascosto ma condiviso dallintera umanit.

Poesia del pittore dedicata all'opera in concorso


la mano, la mano di un Uomo che innalza un disco di luce
un cerchio perfetto, immacolato
un simbolo universale di conoscenza
e universale segno divino
la mano che lo offre al mondo
ma anche che si aggrappa come per una speranza
ri-soluzione redentrice ultima
sullo sfondo di fumi di guerra e bagliori atomici
ecco luomo
al bivio finale
a scegliere la luce
o tornare nel grembo di Kronos

buio

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Susy Cagliero
La pittura di Susy Cagliero soltanto apparentemente non abitata dalluomo. Osservandola si colti da un senso di
straniamento che rievoca, ma soltanto in
parte le immagini di Eugne Atget, il
primo artista del Novecento a ritrarre le
vie di Parigi deserte lasciando trasparire un
senso di inquietante desolazione abilmente descritta dal filosofo Walter Benjamin che sottolinea erano state comparate
alle fotografie del luogo di un delitto.
Nelle sue opere utilizza materiali di recupero, come sacchetti di plastica, polietilene, nylon, paglie di ferro, reti, che
donano unautentica tridimensionalit
resa attraverso le innumerevoli sovrapposizioni. Emergono paesaggi urbani in cui
albergano sensazioni di dj vu, rimandi
continui ed immediati che rimbalzano infinitesimali tra passato presente e futuro.
Saette istantanee, falshback che illuminano la coscienza, emergendo dalle vibrazioni dei quadri, catapultando losservatore in una scenografia gi vista. Lausilio
di reti sovrapposte crea uno straordinario
effetto surreale che al contempo in grado
Ecce Homo - olio su tavola - cm 34 x 22
di suggellare un incontro con il vero. Il degrado ambientale e la barbarie delluomo
coabitano questi paesaggi urbani nostalgici e suggestivi. Come la stessa artista sottolinea: si tratta
di luoghi comuni che non sono reali ma esistono in una sorta dintrospezione, dove ognuno di noi
trova immagini immaginate, vissute con la mente. In un certo senso si potrebbe affermare che
la capacit umana di vedere prima, troppo spesso sopita e ignorata, pu consentire di esperire in
anticipo sensazioni drammatiche, forti in grado di preannunciare eventi disastrosi e di permettere
alluomo lungimirante di evitarne il verificarsi. Ascoltare le parole dellartista siamo sempre in
un tempo che gi stato e immedesimarci nelle sue pennellate, ci consente, in un certo senso,
di entrare in empatia con luomo e la sua storia. Non possibile descrivere appieno la tecnica unica
ed inusuale di Susy Cagliero, che implica limmergersi, il fondersi, lintegrarsi nellessenza dellopera. Infatti la struttura architettonica delle reti su cui viene intessuta la pittura in acrilico restituisce allo sguardo un fine cromatismo da cui si stagliano effusioni luminose che si stemperano
in opache traslucenze. Questa compenetrazione tra il visivo ed il tridimensionale davvero autentica, e potrebbe essere definita archeopittura visuospaziale, in questo frangente legata allambiente urbano. Interessanti altres i lavori in cui compaiono incastonati sul supporto placche di
segnali e prescrizioni, che nella maggior parte dei casi sono vere e proprie targhe segnaletiche prelevate dai contesti reali, quali, ad esempio, fabbriche in disuso. Per lartista queste cartellonistiche
rappresentano degli ordini di comportamento che non vietano qualcosa, bens impongono una rigida
disciplina della vita. Comandi, direttive la cui derivante accettazione significherebbe imbavagliare
la natura delluomo o auto-imbrigliarsi. Il filosofo Walter Benjamin, nella sua opera incompiuta I
Passages di Parigi, presenta al lettore unintensa espressione del pullulare dei materiali e uninfinita integrazione del reale storico, restituendo una delle pi autentiche chiavi di interpretazione
della contemporaneit. Dipinge la merce, la prostituzione, il flneur, il gioco, la moda, lArt Nouveau, la modernizzazione urbanistica e tanti altri frammenti, mentre in Infanzia berlinese, sua
autobiografia anomala, lascia unindicazione suggestiva Non sapersi orientare in una citt non significa molto. Ci vuole invece una certa pratica per smarrirsi in essa come ci si smarrisce in una
foresta. Perdersi vuol dire quindi ritrovarsi. Nellarte di Susy Cagliero, inizialmente, si percepisce
un senso di smarrimento solo apparentemente destabilizzante; in realt questa sensazione la traccia, appunto, per ritrovarsi.

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Valeria Caldi

Lartista utilizza cromatismi lievi che si dipanano


sul supporto diffondendosi in eteree dimensioni.
Ne emergono intime pulsioni armoniche che suggellano un dialogo interiore con linconscio; sono
gli stati danimo pi profondi che guidano la mano
dellartista. A seconda della tonalit che esperisce,
losservatore entra in empatia con il raffigurato facendosi partecipe di quelle modulazioni. Valeria
Caldi utilizza come materiale principalmente le note delle emozioni, le traduce in pittura facendone
universi immaginifici, mai
scevri dalla riflessione spirituale. In opere come
Portale del Divino - 2011 - olio su tela - cm 50 x 70
Portale del Divino 11-112011 si percepisce una
suadente euritmia, quasi che con lo sguardo sia possibile attuare il contatto con il Trascendente.
Dal dipinto trapelano, appena delineate, raffigurazioni angeliche e un bagliore centrale che catalizza
losservazione sul divino (di cui non dato sapere quale fisionomia abbia, poich non la forma
che riveste importanza), ma dato solo intuirne lessenza. Del resto tutto il suo operato dettato
dalla voce del cuore, che le permette di rendere in pittura la sua sensibilit per lumanit ed il
mondo. Semplicemente si potrebbe affermare che ella descrive, con unabilit narrativa senza
eguali, le peculiarit delle relazioni tra gli individui, i luoghi cari vissuti e visitati, i ricordi, le speranze, lamore per questa Terra ricca di valori. Le sue pennellate si librano come suadenti note od
intense liriche, e la serenit del suo animo puro di un bagliore cos intenso che entra in comunione con gli altri arricchendoli di nuove e positive vibrazioni: ella ci invita al dialogo. Scriveva
Rainer Maria Rilke Finch afferri ci che tu stesso hai gettato, tutto questo abilit e irrisorio
guadagno, solo quando allimprovviso diventi afferratore della palla che una con-giocante eterna ti
ha gettato, al tuo centro, con preciso lancio esperto, in uno degli archi del grande fabbrica di ponti
di Dio: solo allora il poter-afferrare una capacit, non tua, di un mondo

Sullopera in concorso Roberto Altmann, maestro dellAccademia di Siena e pittore di fama internazionale scrive: Il Portale del divino 11-11-2011 trae la fonte ispiratrice da un sincero sentire
spirituale, che trova mezzo espressivo dal simbolismo dell800 e quindi dai pittori del passato che,
come nel suo caso, hanno cercato di esprimere la visione del Trascendente. Lopera, una spirale di
Energia si manifesta come nei cerchi di Dante con visioni del Paradiso in forme angeliche che formano esse stesse il Cosmo, un Cosmo di luci e canti, forse a creare quel suono continuo che a volte
percepiamo ma che non riconosciamo

Studio: via Alserio 23 - 20159 - Milano


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Michele Campanale (in arte Michell)

Luce, suono e movimento il manifesto


della sua arte, perch egli si fa indagatore
degli arcani segreti dellesistenza, investigandola e restituendola allosservatore mediante
queste tre differenti modulazioni che diventano il substrato della sua infinita ricerca e
sperimentazione. La sua arte un moto continuo, si rigenera costantemente poich nulla
in natura statico, neppure la muta pietra costituta da lunghi ed infiniti cambiamenti.
Allo stesso modo ogni essere non mai un
ente a s stante ma indissolubilmente legato a ci che lo circonda. Egli percepisce le
corde delluniverso tendersi e protrarsi verso
il suo animo che ne diviene la cassa di risonanza in grado di veicolare il percepito nel
raffigurato. una simbiosi reciproca che si
traduce in pittura, scultura, intensa forza
espressiva. Dichiarava il futurista Luigi Russolo ogni manifestazione della nostra vita
accompagnata dal rumore, il rumore quindi
Necessario Sacrificio - 2006
famigliare al nostro orecchio, ed ha il potere
acrilico su legno - cm 40 x 25
di richiamarci immediatamente alla vita
stessa. Mentre il suono, estraneo alla vita,
sempre musicale, cosa a s, elemento occasionale non necessario, divenuto ormai per il nostro
orecchio quello che allocchio un viso troppo noto, il rumore, invece, giungendoci confuso e irregolare dalla confusione irregolare della vita, non si rivela mai interamente a noi e ci serba innumerevoli sorprese. Siamo certi dunque che scegliendo, coordinando e dominando tutti i rumori,
noi arricchiremo gli uomini di una nuova volutt insospettata. Michele Campanale cerca linsolito negli anfratti dellesistenza, trova espressione pura laddove altri, troppo abituati ad osservare
con superficialit, pi non vedono. Riscopre e riporta in luce ci che sopito, dimenticato, o
quanto rischia di andare perduto per sempre. Interessante lopera Necessario Sacrificio che ritrae
lultimo abbraccio di una madre al figlio deposto dopo la crocifissione. Nel XX secolo innumerevoli
artisti si sono cimentati nellinterpretare il significato della crocifissione ponendo lattenzione soprattutto sul tema della sofferenza e della crudelt inflitta dalluomo sulluomo, dimenticando invece la dimensione salvifica. Le barbarie della Seconda Guerra Mondiale si riflettevano sulloperato
pittorico, evidenziando drammi indicibili. La Crocifissione Bianca di Marc Chagall raffigura le
violenze e i soprusi subiti dagli ebrei dellEuropa orientale lasciandoci unintensa riflessione che
scaturisce altres nelle sue mirabili parole Mi sempre sembrato e mi sembra tuttora che la Bibbia
sia la principale fonte di poesia di tutti i tempi. Da allora, ho sempre cercato questo riflesso nella
vita e nell'arte. Per me, come per tutti i pittori dell'Occidente, essa stata l'alfabeto colorato in
cui ho intinto i miei pennelli. Ma fu soprattutto lo storico mile Mle a studiare queste rappresentazioni, evidenziando la sussistenza di un rapporto di comunanza con lo spirito di piet, tipico
del finire del Medioevo, che si svelava nel desiderio del cristiano di condividere la passione di Cristo. Egli, tra i nuovi sentimenti religiosi di empatia, ravvisava quelli legati allumanit di Ges,
alla storia della sua infanzia e alla sofferenza della Vergine. Denomin questi stati danimo images
de pit. Non ci sono altri modi per definire lintensit che trapela dallopera di Michele Campanale dedicata a questo tema: lo sguardo della Madonna intenso e gravido di significato, il figlio
che tiene tra le sue braccia innanzitutto luomo il cui sacrificio stato, appunto, necessario.
Usando linsegnamento di mile Mle si pu senza dubbio affermare che questa una sublime
image de pit .

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Giuseppe Cardone (in arte Ellul)

Il Nuovo Mondo - 2012 - acrilico e polvere di marmo su tela - cm 90 x 80

Nel lontano 1931 Aldous Huxley, con lungimiranza e attenta sensibilit, scriveva lopera Brave
New Word, Il Mondo Nuovo, ispirandosi per il titolo ad una celebre esclamazione contenuta
nel V atto della Tempesta di Shakespeare. Egli ne delineava una visione del mondo futuristica e
per certi versi apocalittica, a cui dedicava negli anni Sessanta una seconda riflessione Ritorno al
Mondo Nuovo, dove confermava la validit degli eventi preannunciati e divenuti, in un tempo
cos breve, tragicamente reali. Giuseppe Ellul Cardone attraverso lopera Il mondo Nuovo colora
di cromatismi e di speranze la dolorosa condizione che attualmente avvolge lumano ed il suo esistere e sentire. In tale contesto la terra ne risulta avviluppata in un catastrofico decorso. Con
estrema sensibilit questartista riesce invece ad intravedere la luce attraverso la raffigurazione
idealizzazione di un bambino che rappresenta, appunto, il volto del domani e la fiducia per un
nuovo venire. Come egli stesso scrive nella poesia dedicata allopera
Un mondo assorto a generare potere,
ricchezza, odio e inganno che risulta cieco,
abietto e noncurante alle sofferenze altrui.
Il Nuovo Mondo, rappresentato dal bambino,
simbolo di purezza e di speranza.
Il bambino affacciato alla finestra osserva leffimero
intravede langelo, mandato dallOnnipotente che,
armato di scudo e spada,
cerca di sconfiggere le nefandezze delluomo.

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Francesco Cinelli

" Essere Umano" - 2012 - tecnica manichino tagliato


di lurex su tavola di legno - cm 80 x 90

Una pittura ermetica e cinetica al tempo stesso che egli ama definire Viaggio nella Coscienza.
Le sue pennellate, lutilizzo dei materiali, le stratificazioni, sgorgano su tinte audaci che danno
limpressione di compenetrarsi in vortici di fuoco, che paiono rievocare le scenografie di Hieronymus Bosch e la loro perturbante bellezza. Lutilizzo di supporti innovativi, come il muro, le stoffe
sovrapposte e mischiate con i pigmenti, fanno s che la sua pittura si connoti di intense significazioni. Ne trapela altres una riflessione sul pensiero del Novecento, in particolare un avvicinamento pittorico allExistenzphilosophie, (che andrebbe pi propriamente tradotta come filosofia
dellesistenza, anzich esistenzialismo). Sembra quasi che Francesco Cinelli voglia indagare le questioni dellumano con unattenzione alle problematiche del presente, discostandosi pertanto dallaccademismo. Non a caso connota le sue opere di piena potenzialit espressiva. Essere Umano
ricorda il testo pi importante di Heidegger Sein und Zeit appunto Essere e Tempo; una rivoluzione copernicana che la studiosa Antonia Grunenberg cos descrive: come un tagliaboschi
egli si apr un sentiero nella storia della filosofia, per poter liberare la questione del rapporto fra
uomo ed essere dagli incapsulamenti e dagli attorcigliamenti che furono compiuti nel corso della
storia, per poi farla ritornare centrale come la domanda filosofica fondamentale dellantichit.
Allo stesso modo anche larte pu rappresentare una rivoluzione: interessante notare come il manichino usato da Cinelli nellopera citata precedentemente, sembri quasi incarnare il concetto di
gettatezza cos mirabilmente descritto da Heidegger in un denso passaggio questo carattere
dellEsserci, di esser nascosto nel suo donde e nel suo dove, ma di essere tanto pi radicalmente
aperto in quanto tale, questo che c noi lo chiamiamo lesser-gettato di questo ente nel suo Ci:
cos lEsserci in quanto essere-nel-mondo, e il suo Ci. Lespressione esser-gettato sta a significare
leffettivit dellesser consegnato.

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Geovana Cla

Think Luis Stoffel - 2012


tecnica mista - cm 100 x 70

Scrive Geovana Cla in un suo poetico testo intitolato Lezioni damore In una citt avvolta
dallacqua del mare viveva una ragazza alla quale piaceva passeggiare e pensare di fronte ad un bellissimo mare blu. In una sera di cielo sereno e stellato la ragazza si seduta sopra ad una grande
pietra e ha cominciato a guardare il faro che illuminava quelle acque cristalline. I suoi pensieri la
portavano a viaggiare attraverso i suoi sogni e il tempo scorreva lentamente. Inizia cos un dialogo
interiore che sonda le bellezze della natura e indaga altres virt come la pazienza e la fede, questultima intesa come un cammino di fiducia, coraggio e speranza. Un colloquio intimo e dai tratti
autobiografici in cui il cuore sussurra alla protagonista del racconto la negativit non ti permette
di sorridere, ti nasconde i sogni, lega la speranza e spegne la mia luce. La chiave duscita dalle
sofferenze una sola ed rappresentata dallAmore. Solo grazie a questo sentimento possibile
scorgere la luce che insita nelle bellezze del mondo, accedere alla sapienza della pazienza, virt
che controlla langoscia e apre il cammino della fede in grado di donare la speranza. Questo messaggio carico di positivit altres il moto che emerge dalle mirabili tele di Geovana Cla. Si avverte una pura e vivida sensazione di Libert che scaturisce da ogni stratificazione di colore.
Osservarne i contrasti, le sfumature, le colature che si stagliano sugli armonici fondali monocromi,
permette di percepire e condividere un nobile sentimento danimo, che sorge limpido, vivido, vitale.

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Maria Conserva

La pittura di Maria Conserva un


affascinante viaggio nellanimo.
lespressione pura di un mondo interiore che anche collettivo. Poich
osservando le sue tele, oltre alle fluttuazioni intime e che possono avere
connotazioni individuali a seconda
del vissuto di chi le esperisce, emergono archetipi, quellunus mundus
junghiano, in cui albergano contenuti inconsci innati e comuni a tutti
gli uomini. C un elemento ricorrente, la luna, che trapela in numerosi suoi lavori, talvolta visivamente
esplicita, talaltra celata ma presente
come bagliore, accenno, eterea sublimazione. Non a caso la serie di
queste opere denominata Lune erranti ed ella con suadente maestria
Luna errante (Attesa) - 2010 - olio su tela - cm 50 x 60
traccia con i colori le linee pi segrete dello spirito denotandole di
quiete e pace ideale. La calma azzurra ed intensa che ne scaturisce infonde uno stato di serenit
profonda. Ma c di pi, nel contrasto audace dei cromatismi, quale ad esempio la modulazione
dellarancio o del rosso, che si stagliano dallo sfondo rappresentando minuscole imbarcazioni,
possibile esperirne la metafora del viaggio e dei riferimenti corali. Possono comparire reminescenze
connesse allaffresco delle origini. In Genesi si narra che il signore disse a No venuta per me
la fine di ogni uomo, perch la terra, per causa loro, piena di violenza; ecco, io li distrugger insieme con la terra. Fatti unarca di legno di cipresso, oppure il mito di Caronte, il traghettatore
dellAde, la ferocia illuminata presente altres nella Divina Commedia, dove Dante trae ispirazione dallEneide di Virgilio accentuandone per le sfumature. Carl Gustav Jung riformula questa
figura mitologica tramutandola in Animus, ovvero archetipo del maschile nella psiche della donna,
contrapposto all'Anima, quello del femminile nell'uomo, figura centrale delle sue teorie, mediatore
tra conscio e inconscio. Del resto la psicanalisi, sviluppata da Sigmund Freud e intesa dai suoi successori come scienza dellinconscio, ha avuto unimportante interconnessione con larte modernista e non solo, con la quale ha condiviso un substrato storico compenetrandosi per gran parte del
Novecento. Gli artisti ne hanno attinto per esplorarne visivamente le idee; questo avvenuto nel
Surrealismo ed in altre correnti. Del resto elementi quali la fascinazione delle origini, la trasposizione in pittura della fluttuazione di fenomeni onirici e fantasie, la trasudazione degli accenni del
primitivismo (inteso come la capacit di riuscire a rappresentare gli istinti ed i bisogni ancestrali
dellessere umano), sono presenze che riecheggiano nelloperato di Maria Conserva; addirittura in
alcuni suoi fondali, soprattutto quelli carichi di tinte calde, sovvengono gli sfondi della modernista
Hannah Hch; in particolare c una velata corrispondenza con lopera del 1926 intitolata Die
Ssse. Larte di Maria Conserva ermetica, densa di enigmi, carica di sinestesie pittoriche e
abitata da metafore. Solo mediante questa rara abilit possibile veicolare simboli e messaggi nascosti, talvolta volutamente celati e inspiegabili. La risultante una straordinaria armonia: il suono
del silenzio.

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Vronique Dominici

Les cavaliers de la paix - tecnica mista - h 40 cm

Lanima della terra il respiro che emerge dalloperato scultoreo di Vronique Dominici. Con il
suo occhio attento in grado di scrutare i moti vitali insiti nelle pieghe della Natura. Un fare creativo e curioso che non dimentica lessenza e i moti dellinfanzia. Let adulta spesso si desta senza
quella memoria, incapace di cercare negli interstizi dellesistenza i particolari e gli indizi pi significativi. I tesori che preleva dal suolo sono gli elementi che compongono la sua arte: radici di
cui ne esalta lanima, materiali di recupero, terracotta Le sue sculture sono drammaticamente
vive, dinamiche, capaci di incarnare appieno il pathos dellumano, inteso nellaccezione pi arcaica.
Ritrae lingiustizia umana, la sofferenza psichica e fisica, lindicibilit delle guerre e del razzismo,
ma riesce altres a connotare con un toccante ensemble di emozioni gli aspetti pi aulici, quali la
poesia, lamore, la gioia. Del resto come sosteneva lartista e filosofo Kahlil Gibran La Vita:
unisola in un oceano di solitudine, unisola le cui rocce sono speranze, i cui alberi sono sogni, i
cui fiori sono solitudine, i cui ruscelli sono sete.

cell. 333 3763011 - giuseppina.caldarola@gmail.com

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Francesca Donadio

Nei suoi paesaggi troviamo accenni


impressionisti, quellintenso movimento pittorico che aveva saputo
dare origine ad una svolta, vera e propria rivoluzione, per imporre la legittimit di un nuovo modo di osservare rivendicando il diritto di esercitare uninedita forma darte. Allo
stesso modo, quello che si coglie nellintenso operato di Francesca Donadio un impeto al Nuovo, seppur
abitato da echi lontani. Nelluso di
spatola e pennello compaiono infatti
anche accenni al divisionismo, ma la
sua poetica del tutto innovativa; la
si potrebbe connotare come una
forma di esasperazione armonica. Gi
dagli esercizi di stile, in cui si ritrovano personalissime riproduzioni di
Monet, Manet, Pissarro, Cezanne e
Van Gogh, si pu percepire laccenno
intimo alla grazia che scaturisce dalla superficie della tela: il suo tratto
carezzevole, pur essendo dinamico e
deciso, i colori sono intensi e spiritualmente puri e le composizioni,
Santa Teresa di Gesu' Bambino e del Volto Santo
anche quelle pi astratte, risultano
2003 - olio su tela - cm 30 x 40
essere avvincenti. C lintento sociale nellindagare il paesaggio urbano
che figlio dello spirito del suo tempo: nellideazione di grattacieli, anfratti, scorci, architetture
(talvolta appena percepibili), non trapela mai un senso di inquietudine o di vuoto e nessun sentimento negativo pervade il sentire di chi osserva. Anzi, nella scelta di forme, segni e cromatismi,
non risuona neppure quella realt alienata, bens vibra uno spirito vitale e forte che si eleva come
un puro sentimento proteso allapertura, alla solidariet, alla comunione (intesa come con-divisione) verso gli altri. Anche i soggetti sacri e quelli pi prettamente umani risultano intensi, e talvolta sono dominati da una ricercata rigidit che si pu esperire in lavori come Santa Teresa di
Ges Bambino e del Volto Santo, il cui mistico cammino stato unepifania della missione del
Cristo. Il dipinto incarna il suo insegnamento di profonda saggezza non solo per i fedeli, ma per
lumanit intera, che si evince nella confessione la mia vocazione lamore. Una voce che va
accolta: descrive il senso dellesistenza, delineando il principale valore umano, intendendolo in
modo autentico e mai astratto. Della giovane Teresa si narra che sapesse eccellere nellarte del dipinto pur senza aver mai avuto lezioni. Inoltre il gesto della Santa di offrire la propria vita per asciugare le lacrime del Cristo, rappresenta una assimilazione della Sua morte. una rinuncia di s per
donare concretamente lesistenza a coloro che stanno languendo nel mondo. Si tratta di una restituzione altamente spirituale che Francesca Donadio ha saputo trasmettere nellopera a Lei dedicata,
che pi propriamente un dono per tutti; lamore incondizionato implica un nascondimento, un
darsi senza farsi scorgere n ricevere.

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Vittorio Gobbi

Il jazz- 2012 - tecnica mista - cm 70 x 100

La pittura di Vittoro Gobbi si dipana tra colori e tracce che si fanno incroci di rappresentazione. Ci
sono linee che attraversano il visivo, si dirigono verso ben precise direzioni e poi inevitabilmente
si frammentano. Ne emerge un tessuto geometrizzato in cui trovano spazio altri piani di linguaggio,
di colore e di espressione che si modulano in un ensemble pittorico che ha lessenza del collage.
Nellopera Il jazz oltre a sussistere questi molteplici riferimenti si evince unulteriore livello
estetico, dato dal sonoro, certamente dipinto ma che stimola lapparato uditivo consentendo allosservatore di sentire una peculiare melodia. La postura del musicista riesce a far trapelare il
ritmo swing, linterpretazione senza improvvisazione, nonch il tono melanconico delle blue
note. Si assiste cos allesplicazione di un linguaggio generato da pi note. Nel racconto della
Torre di Babele, in Genesi, si narra che allinizio tutto il pianeta aveva ununica lingua. Emigrando
dalloriente gli uomini si stabilirono in una pianura nella regione di Sinar e iniziarono a costruirsi
una citt e una torre. Il Signore vide questunico popolo parlare un solo linguaggio e allora decise
di disperderli su tutta la terra confondendone lunisona parola. Chiss se da quella disgregazione
non ne sia nata una pi ampia ricchezza. Il jazz, come larte, costituito da generi linguistici differenti, che sincontrano dando vita ad un autentico tesoro.

cell. 349 5219482

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Mario Lacqua

I rilievi pi intimi dellanima


si snodano nelle opere di questabile artista. La serie Gli
archetipi non sono n pittura
n scultura, ma rappresentano
un sondare nelle pieghe dellinconscio e allo stesso tempo
si snodano nel contesto, quasi
come fossero suggestive immagini collettive. Garze, muti tessuti che acquisiscono voce poiRitratto di Madre Teresa di Calcutta - 2012
ch plasmati intensamente dalgrigi lunari su retro di vetro - cm 70 x50
la sapiente mano che li intinge
di cemento e colla e le stende
sul supporto. Come sosteneva Karl Gustav Jung Nessun archetipo riducibile a semplici formule.
L'archetipo come un vaso che non si pu svuotare n riempire mai completamente. In s, esiste
solo in potenza, e quando prende forma in una determinata materia, non pi lo stesso di prima.
Esso persiste attraverso i millenni ed esige tuttavia sempre nuove interpretazioni. Gli archetipi
sono elementi incrollabili dell'inconscio, ma cambiano forma continuamente. I fiori sono dominati, seppur con significato diverso, da analoghi materiali, che nei loro addensamenti si connotano di fulgide colorazioni. Le macchie degli Acquarelli Steineriani danno vita a molteplici
forme, dove locchio si disperde e dilaga nel fluttuare dellinconscio. La ricerca di Mauro Lacqua
infinita, egli investiga i luoghi in cui vive e lumano che abita il mondo. Intensa la serie Profonde
cicatrici che egli stesso cos definisce: Ho visualizzato l'immagine molto bella di un corpo di
donna segnato da profondi tagli e poi in qualche modo ricucito, cercando di suturare le ferite che
dal cuore e dall'anima lasciano il segno fino alla superficie. Limpulso di cucire quelle ferite, un'esigenza forte, molto intima, come ad urlare con la forza dell'immagine la sofferenza che lacera. In
questo caso magmatiche stratificazioni abitano il supporto: la risultante che ne deriva pregna di
significato emotivo. La sofferenza tuttavia non uccide la femminilit che trapela dalle pieghe del
dolore. Interessanti anche le opere monocrome create con grigi lunari su retro di vetro, da cui ne
scaturisce unaulica opalescenza dovuta alla rifrazione della luce e al suo compenetrarsi tra le armoniche ombre. Mario Lacqua molto pi che un artista, un genio della sperimentazione.

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Franco Longhi

Franco Longhi un uomo darte


che veste in modo straordinario
numerosi abiti: critico, curatore, gallerista, pittore. Proviene
dal figurativo lombardo, ma in
tempi recenti la sua estetica ha
compiuto una svolta a seguito
di una lunga degenza che gli ha
dato modo di utilizzare il computer. Chat, messaggi istantanei
e talvolta lausilio della webcam
gli hanno consentito cos di avvicinarsi a quel mondo di relazioni sociali in cui limmaginario si fonde col reale. Nei
mondi virtuali la comunicazione cambia volto: decadono tutti i meccanismi di difesa, tutto
Chat in rete, primo incontro, avatar e ...fantasie - 2011
diviene pi semplice, ma anche
tecnica mista su tavola - cm 60 x 80
pi fragile. Lartista sente cos
lesigenza di rappresentare sulla tela questo universo percettivo e lo fa mediante nuove sperimentazioni: innovativi materiali di sintesi, colori ad acqua ed alcool applicati su sfondi oro ed argento
mediante una tecnica definibile macchiaiola. Una strategia che gli permette di restituire in maniera del tutto personale lidea del web, rendendola astratta anche in pittura, avvalendosi di
unatmosfera dominata da un rovesciamento del chiaro scuro, a sottendere quel ribaltamento
che avviene nelluniverso della rete. Ne deriva un effetto traslucido, quasi trasparente, nonch speculare, che ricalca il sentire effimero di quel mondo parallelo. Il riverbero dato dai cromatismi
dorati ed argentati. In questo scenario surreale si collocano le sue silhouette grafiche dalle movenze
fluide ed eleganti. Dietro le maschere si celano le donne incontrate nell'etere online. Ne emergono
sensazioni che l'artista riceve e a sua volta ri-trasmette. Esperienze anche donate da chi si riconosce
in questi dipinti. una nuova frontiera di ricerca quella raggiunta da Franco Longhi. Le maschere
tanto care a Luigi Pirandello, metafora del nucleo della concezione dellesistenza e della societ.
Maschere che rendono impossibile un rapporto reale con lautentico, che giace nascosto dentro
lanimo e che forse pu apparire soltanto raramente, rivelando la nudit dellintimo aldil dellinganno di qualsiasi copertura, che occulta luomo nel quotidiano esistere. Ogni individuo adotta e
riceve maschere, creandosele o lasciandosele imporre da altri, dal contesto, dalle convenzioni sociali. Chiss se nelletere esperito da Longhi la vita nuda svelata o ancora pi nascosta?

cell. 328 5648661 - berghem035@hotmail.it

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Anna Maria Lugiato

interessante notare come gli


objet trouv abbiano da sempre
ispirato i grandi maestri (le
macchie dumidit su una parete, Leonardo, oppure elementi
fortuiti,
come
il
biglietto della metropolitana
che si stacc dal pennello di
Braque e rimase nel collage). Si
tratta di fattezze non volute
che emergono e che solo apparentemente non hanno uno
scopo e diventano opere. Al
contrario i collages di Anna
Maria Lugiato non sono affatto
presi dal caso, ma sono mediati
da lintelletto. Lei interviene
Pace - 2012 - collage e pastello - cm 70 x 100
altres con il pastello generando armoniche modulazioni. Nellopera Pace oltre allesplicito riferimento legato allauspicio di un raggiungimento
della condizione appagante, scevra da elementi di tensione e conflitto, emergono citazioni di grandi
illuminati, come Einstein, Gandhi, Nelson Mandela ma anche simboli di speranza come la Terra,
lamore, la vita nascente espressa nella fisionomia della purezza di un bambino. Lartista invita
losservatore ad unintensa riflessione etica sulla propria condizione che implica il rispetto per gli
altri ed il mondo in cui si vive.
A tal proposito appropriati risultano alcuni versi del Mahatma Gandhi:
Mantieni i tuoi pensieri positivi
Perch i tuoi pensieri diventano parole
Mantieni le tue parole positive
Perch le tue parole diventano i tuoi comportamenti
Mantieni i tuoi comportamenti positivi
Perch i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini
Mantieni le tue abitudini positive
Perch le tue abitudini diventano i tuoi valori
Mantieni i tuoi valori positivi
Perch i tuoi valori diventano il tuo destino

Studio: via dei Facchetti 8 - 24047- Treviglio - BG - cell. 327 4491821

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Stefano Marangon
Il pittore del Sole

Lequilibrio cosmico - 2012


tecnica eliogafia e colori nitro - cm 70 x 100

Sole, stella madre del nostro sistema planetario. Luce fulgida e spirito vitale, sfera luminescente
che da sempre ha affascinato luomo ispirandone anche i pi primitivi pensieri. Fonte di energia a
cui possibile associare anche un altro elemento capace di rievocare nellimmaginario collettivo
la medesima forza: il fuoco. Luce, calore, vitalit, puro vigore, sfavillante abbaglio. Ignoto listante
in cui luomo ha iniziato ad accendere coscientemente la prima fiamma, forse affascinato da una
visione in natura avvenuta accidentalmente (un fulmine, uneruzione vulcanica, un incendio casuale o spontaneo). La pirografia, scrittura del fuoco, la piroincisione il segnare col fuoco, sono
tecniche note da tempo da cui Stefano Marangon elabora una particolare ed unica riflessione. Ad
esse abbina gli accadimenti primordiali e lantica capacit di accendere roghi con le lenti. Linvenzione di questi vetri convessi ha permesso di scoprire che la convergenza dei raggi solari in un
unico punto, ovvero nel cosiddetto fuoco, poteva generare una fonte di calore in grado dinfiammare materiali, come la paglia, o addirittura incidere il legno. Ancor pi antecedente la scoperta
di accendere una fiamma con lacqua ghiacciata e modellata che aveva la medesima capacit di
convogliare i fasci luminosi. Un prototipo che consentiva di ottenere risultati sconcertanti. Lintelletto di questo artista fa nascere una meravigliosa alchimia che diventa oggi una vera e propria
forma darte, definita eliografia, o meglio sarebbe elioincisione. La sperimentazione di Stefano
Marangon unica al mondo: egli crea opere sbalorditive, intessute di contenuti simbolici. Suggella
il connubio con la stella incandescente mediante lausilio di lenti di differenti gradazioni. Non
facile modulare le fluttuazioni luminose per tradurle in una cos ardita precisione di segno e
gesto. Estremamente complicato coglierne i nessi, stabilirne la direzione, dirigerne la potenza.
come se questartista dominasse lenergia del sole per incanalarla, con rara abilit, sul supporto.
Ne scaturisce unenigmatica ed ermetica estetica che lascia distillare il mistero delluomo.

cell. 346 7277771 - cuorevero@alice.it

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Marcapiano

Larte vera scriveva Kandinsky agisce


immancabilmente sullanima. Nessuna
parola potr mai descrivere appieno loperato artistico di Marcapiano, ma sicuramente questa citazione ben riassume la
connotazione pi intima del suo fare. Si
rimane senza vocaboli innanzi allarguta
perizia di questautore che traccia con infinita abilit precisi segni grafici in cui lo
sguardo dellosservatore si disperde abbagliato e lorecchio rimane attratto da
quella sublime ode che ne scaturisce.
Avete mai pensato alla precisione del
gesto umano nel tracciare i pi antichi
percorsi? Linee precise, e forse dalla connotazione ignota, sono quelle che compaiono ad esempio sul terreno dellarido
altopiano di Nazca, oppure quelle incise e
spettacolari dei crop circles. Aneliti posNostra Complicit - 2011
sono provenire altres dalla scrittura auchina a colori su cartoncino da museo - cm 90 x 90
tomatica nel quale un soggetto si trova in
uno stato di trance, sonnambulismo, ipnosi, stati di allocoscienza o in rari casi di veglia; fenomeni che possono essere indagati anche in
termini psicologici e non soltanto strettamente paranormali. Infine rimandi pi semplici possono
essere dati dagli schematismi con cui si generano talvolta cerativi schizzi in momenti sospensivi
della coscienza. Ma nellagire di Marcapiano c molto di pi. La sua espressione avviene non solo
mediante colore, forma, linea e superficie, ma si struttura come un arpeggio dalle infinite colorazioni. Un universo criptico, celato, inspiegabilmente catalizzante, che non pu mai essere svelato
completamente. La sua unestetica in grado di rasentare la perfezione, pertanto mi sento di incanalare questo suo fare in una definizione da me coniata , che modulo come astrattismo sinfonico
decorativo , poich in grado di suscitare euritmiche sinestesie. Nel 1952 Carl Gustav Jung coni
il termine sincronicit e la sua ricerca era protesa a comprendere, attraverso uninnovativa
elaborazione teorica, quelli che Eraclito aveva definito i confini dellanima . Robert Hopcke indaga a fondo le cosiddette coincidenze significative insegnandoci che nella nostra esistenza
nulla avviene per caso. Osservando le argute elaborazioni di Marcapiano si colti da un positivo
straniamento, ci si disperde fra le fluttuazioni precise delle linee e nel sapiente uso del colore, ma
ci si accorge che esse rappresentano per noi un incontro con il gi visto, gi esperito precedentemente, come in una sorta di autentico dj vu. Locchio, anche il pi esperto, si smarrisce nelle
molteplici significazioni ermeneutiche, poich non pu seguire le audaci conformazioni che si
intrecciano, si contorcono, si compenetrano. Soltanto lanima, mediante lempatia, pu accorgersi
che nulla, appunto, stato creato per caso, ma frutto di un preciso disegno eseguito mirabilmente
dal maestro. Si odono reminescenze delloperato di Kandinsky, si percepiscono elementi orientaleggianti, oppure visualizzando lensemble nella sua completezza pare di essere avvolti dalla danza,
dal puro movimento, o dallo sfavillare delle ali di unaraba Fenice. Il filosofo Baumgarten sosteneva che Il fine dellestetica la perfezione della conoscenza sensibile, in quanto tale. E questa
la bellezza.

cell. 346 6869229 - arte@marcapiano.it - www.marcapiano.it

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Ornella Mastrogiovanni

Romeo and Juliet - 2012 - acrilico su tela - cm 50 x 50

Una musica soave emerge dalla pittura di Ornella Mastrogiovanni. Unartista raffinata le cui eleganti pennellate sono note sinuose che accarezzano lo sguardo e scuotono lanimo. Abile illustratrice capace di sondare i ritmi dellesistere che si trasformano sul raffigurato in armoniche luci ed
ombre, oltre che in modulazioni soffuse di colori. La sua pittura sembra scaturire altres dalle fiabe
abitate da personaggi umani, che rappresentano la memoria collettiva, le peculiarit dellumano,
le scelte e le difficolt della vita. In esse si evince sempre per un invito al superamento, alla positivit e alla gioia, nonostante le ordinarie sofferenze che possono insidiare il cammino di ognuno.
Il sentimento che ne trapela un pensare in grande. Nata e cresciuta in un mondo di profumi,
carezzata dallo spumeggiare del mare, accompagnata dal suono degli echi delle onde sussurrato
dalle conchiglie. Un universo dinfanzia che magico e reale al tempo stesso, e che accompagner
la sua esistenza come un volo celestiale, capace di inondare la sua pittura che non mai fine a se
stessa, ma che un darsi per condividere quelle intense emozioni. Elegantemente fa del suo scrigno, tesoro prezioso, un bene per gli altri. Non chiude la sua esperienza in s ma la dona, ed essa
riemerge aulica in ogni suo creativo lavoro. Lopera Romeo and Juliet incarna una intensa rappresentazione della tragedia di William Shakespeare, storia damore e dramma umano per eccellenza che abita limmaginario collettivo di ognuno: lardore perfetto ostacolato dal contesto sociale
e dalle convenzioni. In musica e in pittura ne sono state date innumerevoli interpretazioni. Come
non ricordare lintenso poema sinfonico di ajkovskij ad essa ispirato? Ornella Mastrogiovanni
nella sua suggestiva lettura ci restituisce un dipinto che solo apparentemente pittorico, poich
in esso compaiono auliche sinfonie, emerge la danza, il teatro, lessenza stessa dellesistenza.

cell. 348 2816298 - tel. 041 5460713


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Lina Marando in arte Mirandolina


E una brillante artista e gallerista torinese che ha saputo coniugare il suo talento nella realizzazione di
uno spazio pubblico, la galleria ViviArteViva di
Torino, che un luogo dincontro in cui pittori, scultori, fotografi e talenti di qualunque disciplina trovano spazio non soltanto per esporre le proprie opere
ma anche per dialogare e conoscersi lun laltro. A livello pittorico dotata di una scintillante inclinazione creativa. Nelle sue ideazioni predominano i
contrasti cromatici che rievocano i bagliori del fuoco
i quali si compenetrano alle evanescenti sfumature
dellacqua e alle tinte pastello del cielo. In tali condensazioni possibile udire il richiamo della terra
che si svela tra le linee dei paesaggi vissuti o sognati
nella giovinezza: unet di aspirazioni e speranze che
nelle sue tele rimane immortale, quasi fosse senza
tempo. Significativa e peculiare la disposizione
delle campiture che si stratificano in lingue di colore, a suggellare una metamorfosi visiva assolutamente unica ed avvincente. Si resta pervasi da queste
disposizioni che sinerpicano nellintimo avvolgendo
Le radici della cultura
tecnica mista su tavola - cm 60 x 60
losservatore dimpavide pulsioni. In alcune simbologie compaiono elementi autobiografici che non
dato rivelare appieno, ma che sono riconducibili a personaggi femminili, estremamente sensuali,
che evocano quel tratto di grazia che caratteristico del suo esistere. Ascrivibile a questo stato
lopera che ritrae una donna che si lascia intravedere prendendo vita da una colonna di marmo. Le
movenze sono estremamente raffinate e la figura si libera dallo statico supporto; possibile coglierla in tutta la sua presenza, nonostante la materia di cui costituita sia appartenente al medesimo linguaggio descrittivo. Struggenti i carboncini intitolati Tentazione, esposti recentemente
al Padiglione Italia della Biennale di Venezia. Si tratta di un dittico che raffigura il peccato originale
in cui non vi la sola presenza di Eva ad essere ritratta come ammaliatrice, ma anche luomo riveste lequivalente ruolo. Questa visione sottende la dinamica dellamore in cui entrambi i generi,
maschile e femminile, sono coinvolti nelle passioni del cuore. Scriveva Carlo Goldoni nelle sue
memorie Mirandolina tiene locanda [], con le sue grazie e il suo spirito conquista, anche senza
volerlo, i cuori di tutti quelli che alloggiano da lei, ed con questo stato danimo che la gallerista-artista opera ogni giorno: con un sorriso gioioso, capace di riunire un sempre folto pubblico ai
suoi vivaci appuntamenti.
Allopera Le radici della cultura, Mario Parodi dedica lomonica lirica
Il nostro tempo quello dellautunno.
Lalbero ha gi dato molto,
ha illuso, creato, ristorato.
Si domanda lartista:
questa let migliore?
La primavera lontana,
quando Atene era aristotelica
bella da stordire,
il logos aveva innaffiato la Terra.
Fu lunga e contraddittoria lestate,
temporali scoppiavano
da far temere prossima
la rigidit dellinverno,
ma lalbero ha resistito,
ha modellato il tronco
alle intemperie frastornanti,
sicuro delle proprie radici.
E ora un volteggiare caotico di foglie,
ci sono davvero tutti i colori,
la sintesi clorofilliana

conosce le ramificazioni del silicio.


la vera democrazia.
Tutto per tutti,
lanalfabetismo
un vestito in naftalina.
Venite, fratelli,
ritroviamoci alle radici
dellalbero della cultura.
E curiamo i gangli sotterranei,
scrittura, bellezza e sapienza,
al suono eterno dellarpa
che aveva accompagnato
larticolarsi divino delle parole.
questa let migliore?
Laria un turbine
impressionante di segnali.
E qui, fratelli, si arpeggia
una musica pronta
a nuove impollinazioni.

via Madonna della Rose, 34/C - 10134 - Torino


cell. 347-9453075 - galleria@viviarteviva.it - www.viviarteviva.it - pagina facebook Lina Marando

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Gerardo Napoli (in arte Gerry)

Milano & Solidariet - 2012 - pezzo unico


gasbeton montata su base di legno nero, cm 25 x 15 x h 32

La spiaggia di San Giorgio a Sciacca diventa per Gerardo Napoli il luogo ideale in cui il fato gli permette dincontrare e scoprire la scultura. Le pietre che vi trova celano al loro interno la pi pura
delle potenzialit: racchiudono in nuce le forme per divenire quei soggetti magici e ancestrali a cui
dona vita. Dalla materia autentica della terra carpisce la scintilla, che tramuta in mirabili configurazioni. I volti incarnano lineamenti e fisionomie pure, primitive, ataviche, capaci di tradurre in
armonica musica listinto e la voce della Natura. Mattone, legno, marmo, tufo romano e di puglia,
gasbeton, pietre di Gjaca, avorio vegetale, granito, roccia nera di pregola, alabastro egli con sublime perizia ne coglie nelle sfaccettature e nelle striature le forme a venire che plasma con amore,
passione ed estrema intensit espressiva. Questi materiali racchiudono in s la storia del tempo,
dei luoghi, degli strati inscritti nelle loro particelle: non si tratta infatti di elementi statici ed uguali
a loro stessi, bens vitali, in quanto figli di stratificazioni, mutazioni, variazioni lente, avvenute
anche nel corso di millenni. Si narra che le pietre di Gjaca fossero trasportate per centinaia di anni
dal mare per poi essere restituite alla spiaggia levigate e cariche di nuove metamorfosi. Nella tradizione popolare pare che esse conservino tre dei poteri che compongono gli elementi della natura
quali Terra, Acqua, Sole. Il noto produttore cinematografico francese Olivier Delahaye nellopera
intitolata Le Ventre lisse scrive La scultura, come tutte le arti, una via regia per conoscere il
mondo e svelarne i segreti.
Descrizione dellartista sullopera in concorso: rappresenta la solidariet del popolo lombardo,
che possiede un capolavoro artistico come il Duomo, accomuna lintera Umanit.

Studio: - via Camillo Hajech 3 - 20129 - Milano - cell. 340 0520477


gera1@libero.it - www.gerardonapoli.it

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Simon Ostan Simone

Simon Ostan Simone rappresenta un


interessante connubio tra lestetica
del passato e quella del presente. Avvinto dalla sperimentazione ha maturato una solida esperienza nellambito del disegno e della pittura,
ma non solo, ha appreso le pi remote tecniche che riuscito sapientemente ad integrare con il linguaggio della contemporaneit. La
sua vocazione si compenetra con il
lavoro da lui stesso definito di "Artista comunicatore", intessuto dellinsegnamento della figura di d Andy
Warhol, considerato il capostipite
della pop art, estetica che si distinse
per una posizione di freddezza, di
anti-sentimento, che aveva per un
ritorno alla mimesi che si stemprava
in un utilizzo delliconografia di recupero, talvolta imposta e che prevedeva la rappresentazione come anMy land LSO - terra impastata e acrilico - cm 40 x 45
nullamento della soggettivit. Simon
Ostan trae da questo passato di rimediazione alcuni spunti per la sua arte e raggiunge, senza esitazioni, una peculiare ed unica connotazione. Le sue installazioni sono aperte allinterpretazione del fruitore, che rimane
percettivamente sollecitato al cambiamento, alla crescita, al mutamento del pensiero, spesso
troppo rinchiuso e reso statico dal contesto. Allo stesso modo anche lambiente viene coinvolto
nellopera che interagisce con esso. Umberto Eco nel saggio La definizione dellarte esplica un
interessante delucidazione generalmente nella nozione di opera darte sono impliciti due
aspetti: a) lautore pone capo ad un oggetto compiuto e definito, secondo una intenzione ben precisa, nellaspirazione ad una fruizione che lo reinterpreti cos come lautore lo ha pensato e voluto;
b) tuttavia loggetto viene fruito da una pluralit di fruitori ciascuno dei quali porter nellatto di
fruizione le proprie caratteristiche psicologiche e fisiologiche, la propria formazione ambientale e
culturale, quelle specificazioni della sensibilit che le contingenze immediate e la situazione storica comportano; quindi, per onesto e totale che sia limpegno di fedelt allopera da fruirsi, ogni
fruizione sar inevitabilmente personale e render lopera in uno dei suoi aspetti possibili. Lautore
di solito non ignora questa condizione di situazionalit di ogni fruizione, ma produce lopera come
apertura a queste possibilit, apertura che tuttavia orienti le possibilit medesime nel senso di
provocarle come risposte differenti ma consone ad uno stimolo in s definito. Il salvare questa dialettica di definitezza e apertura ci pare essenziale ad una nozione di arte come fatto comunicativo e dialogo interpersonale. Nella serie pittorica denominata My Land lartista intende
compiere un viaggio, il percorso iniziatico dellUmanit: un cammino psichico e al contempo
una metamorfosi fisica nel grembo della Terra, luogo delle origini. Lintento raggiungere un grado
pi elevato di conoscenza mediante lelaborazione razionale, ed accedere infine ad una pi elevata
dimensione spirituale. Egli pone lattenzione su alcune simbologie, come la linea curva che rappresenta il trascendente e quella retta che incarna la finitezza della condizione umana. Luso di
materiali figli del suolo dona a questi dipinti materici una sensazione magmatica che si compenetra in un contrasto vibrante con lincisivit dei segni, resi evidenti dallausilio del bianco. Interessanti anche le graffiature primordiali che donano tridimensionalit al manufatto. Come egli
stesso sottolinea Volevo dare voce al fondo cos ho deciso di lavorare la terra.

cell. 333 8397287- tel. 0421 706519 - www.simonostansimone.it

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Marilena Pasquadibisceglie

Katiuscia e Giorgia - 2012 - olio e acrilico su tela - cm 80 x 60

Linee decise, tracciate con estrema sinteticit, quasi ad assumere una connotazione grafica. Sebbene la conformazione che si attua nelle figure stilizzate a prima vista pare evidenziare uno schematismo dagli accenni stentanti, in realt ad una pi attenta osservazione si colti dalla capacit
di delineare con decisione il raffigurato. Risalta lo stato emotivo dei corpi, il loro malessere interiore, o il vissuto di una comune esistenza. Alcune tracce sono slanciate e armoniose, altre spigolose, talune infine si metamorfizzano, quasi dileguandosi in un significato profondo. Ne risultano
vite deformate, teste che si ripiegano sui corpi con una flessibilit che diviene rigida e talvolta
drammatica, oppure volti che svaniscono celandosi nel nascondimento interiore. Sosteneva il filosofo Emil Cioran Devo fabbricarmi un sorriso, munirmene, mettermi sotto la sua protezione, frapporre qualcosa tra il mondo e me, camuffare le mie ferite, imparare, insomma, a usare la maschera.
Nelle opere di questartista non necessario lutilizzo della maschera, in quanto la realt stessa
ne viene svelata. Invece nelle creazioni pittoriche si assiste ad una maggiore serenit, come se attraverso lutilizzo dei colori la pittrice intendesse far emergere la possibilit dellindividuo di elevarsi dalla sua condizione per raggiungere quel bene-essere che diviene esperibile anche nel
rispecchiamento esteriore. Lopera intitolata La bimba e i bamb rappresenta il raggiungimento
di questa pace dellanima: i lineamenti soavi del volto emergono con naturalezza dalle pi ampie
pennellate che scandiscono il paesaggio dintorno. Allo stesso modo in Katiuscia e Giorgia si
evince unintensa soavit, la pittura in questo caso dedicata alla magia e al dono della maternit.

cell. 347 8220195 - marilena.katy@gmail.com

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Pierluigi Paviola (in arte Pigi)


Lopera Presepe veneziano
nasce da un semplice schizzo su un frammento di carta. Ne stata successivamente realizzata una versione a matita, volutamente
su un foglio spolvero, donata al comitato Archivio
artistico-documentario Geirut. Lintento della raffigurazione, restituita in pittura, con flebili cromatismi,
una riflessione sulla contemporaneit. Pare altres rievocare alcuni versi della
poesia di Guido Gozzano
La Notte Santa che descrive la nativit in termini
completamente differenti dai
Vangeli di Matteo e Luca,
ponendo lattenzione sulle
virt o debolezze degli uomini. Gozzano scorge gi
negli individui che rispondono alla richiesta di accoPresepe veneziano - 2012 - olio su tela - cm 60 x 80
glienza di Giuseppe e Maria
coloro che saranno incapaci
di cogliere pi avanti il messaggio del Messia, inoltre carpisce un sentimento di immensa indifferenza, che spesso rende luomo incapace di amare. Il poeta si era probabilmente ispirato ad un canto
seicentesco ad opera di Franoise Paschal, da cui aveva saputo far emergere nuove significazioni.
Il presepe per Gozzano era un luogo abitato anche e soprattutto dagli animali Il Natale lo sento
cos. O presepe o niente. Ges che dovr essere perseguitato, tradito e crocefisso dagli uomini senza
piet, nasce tra la piet delle bestie. San Francesco, primo fabbricatore di presepi, darebbe ragione
a me. Anche la raffigurazione del Presepe veneziano dellartista Pierluigi Paviola carica di significati. la storia della povert contemporanea, sia materiale sia spirituale. Ritrae due giovani
che rievocano Giuseppe e Maria, potrebbero essere degli immigrati o dei nativi del luogo che non
hanno per un luogo per dare alla luce il loro piccolo. Trovano rifugio in un magazzino tra lo stupore della gente. Ma c di pi. Chi traccia queste semplici linee a matita come se ripercorresse
la propria amara storia, intessuta della passione per la nostalgica e natia Venezia, definita da Nietzsche ombrosa come una foresta ma anche citt della pioggia, dei venti e delle oscure viuzze.
Questo pittore autodidatta, figlio di un lungo periodo di detenzione, trasmuta il suo essere racchiudendolo nei molteplici personaggi che abitano il presepe: luomo con il cappello e le braccia conserte ai margini del disegno, accanto alle tipiche finestre veneziane dai cui scompaiono le classiche
decorazioni di ghisa alterate in grate che rievocano quelle anguste delle prigioni. Tuttavia questo
personaggio, seppur racchiuso nella propria solitudine, non ritratto dietro le inferriate, ma davanti: inconsciamente lautore si visto oltre il proprio passato, con unapertura al futuro, alla
vita. Del resto la carcerazione produce nelluomo cicatrici e sofferenze, ne annienta la dignit e ne
abbatte le capacit di difesa di fronte alle insicurezze quotidiane. Elementi autobiografici compaiono in ogni attore disegnato e sublimano ricordi, ambizioni, ma anche la speranza di esistere, come
nellamore della coppia che si rafforza alla luce del nuovo nato, nonostante le ristrettezze del momento. Si pu infine scorgere la comparsa del medesimo sentimento dindifferenza colto anche da
Gozzano nei suoi mirabili versi: le porte chiuse dalluomo allaltro uomo. Troppo spesso non ci si
accorge della vicinanza della povert, di chi ha bisogno di aiuto ma non ha voce o troppo orgoglioso per chiederlo. La nuova miseria odierna lambisce i nostri usci. La fede, intesa non come credenza, ma come capacit di aprirsi allulteriorit, a qualcosa di pi, ad andare oltre, ci consente
allora di esperire sentimenti di fiducia e di speranza. La vera ricchezza che deve essere colta quella
spirituale, presente in ogni uomo, che va per coltivata ed accresciuta dalla conoscenza, scoprendo
la profondit dei valori autentici.

cell. 347 3909082 - info@pigi-paola.it - www.pigi-paola.it

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Stella Pignatelli (in arte Etoile)

Nella sua riflessione sul Dono dellUmanit Stella Pignatelli scrive


Inizialmente mi sembrava improbabile affrontare un simile tema, offrendone un'interpretazione
che non scivolasse nel banale.
Dopo tanto pensare, mi balenata
un'idea, una di quelle che mette
pace tra mente e cuore, ed proprio quella che ho scelto di rappresentare. Con sentimento lartista
medita e crea, rappresentando con
grazia la figura di una donna che
osserva dalla finestra lorizzonte.
"Un dono all'umanit" - acrilico su tela - cm 80 x 90
Un paesaggio calmo e dai cromatismi tenui, in cui il mare ed il cielo
sincontrano nella condivisione del bagliore del sole. La veste trasparente lascia intravedere la figura
femminile, che appare estremamente aggraziata nonostante la sua nudit svelata. Infatti la sinuosit del corpo, cos amorevolmente delineata, cela un grembo gravido di vita. Malgrado larmonia
del contesto lartista riesce a rendere tangibile unatmosfera interiore carica di pensieri che emergono divenendo tattili. Si tratta delle domande che affiorano nella mente della donna. Essa compie
nel suo cammino esistenziale la scelta pi importante della vita: la maternit. Stella Pignatelli,
con unabilit anche letteraria, ne restituisce appieno il significato colorando con queste parole:
Quale dono migliore, da offrire all'umanit, pu concepire una donna, se non un figlio? La maternit, quell'esperienza che la proietta verso l'ignoto. Per affrontarla deve scegliere deliberatamente
di lasciarsi alle spalle le ombre delle proprie paure: la consapevolezza che una volta venuto alla
luce, questo figlio, suo malgrado, dovr inevitabilmente confrontarsi con il dolore, con le malattie
e, infine, con la morte. Protetta dalle rigide strutture del pensiero razionale, e di una coscienza collettiva, (raffigurati da parete, parapetto del terrazzo e pavimento, che le ricorda di dover rimanere
con i piedi per terra), la futura madre si apre comunque verso l'esterno: il mondo, la vita, la stessa
che porta dentro s, verso il mare (simbolo che si rinnova e si rigenera in ogni istante). La luce cristallina del sole appena sorto, quella di un giorno nuovo la inonda e le infonde fiducia per questa
sua generosa scelta. E lei, vulnerabile ormai, protetta da un impalpabile velo, si erge fiera, dritta,
impavida e guarda oltre il sole e l'orizzonte...Sogna che la creatura che porta in grembo, forse un
giorno, diventer un presidente che finalmente promuover la pace...uno scienziato che scoprir
come vincere il limite spazio-tempo... o un medico che debeller una delle tante malattie che
affliggono l'umanit...O chiss... magari sar semplicemente un uomo che, fiducioso nella vita,
come sua madre gli ha trasmesso, contribuir a rendere questo mondo un posto migliore.

cell. 346 6122191 - un.due.trestella@hotmail.it

Catalogo Soares 3_Layout 1 17/12/12 14:19 Pagina 5

Leda Maria Prado

Sogno a colori vivaci. A volte il vermiglio cos


brillante che non posso credere che esista nella
mia testa. Il colore per me relazionato alla passione per la vita. Ogni strato d una nuova dimensione e ritmo alla composizione e mi indica
la direzione da seguire. Conosco bene come procedere nellopera, anche se non si pu interpretare il risultato finale del dipinto fino a quando
non completamente terminato. Tutti i miei lavori contengono un elemento di sorpresa, e la serenit sempre parte del mio piano. Mi alimento
di ci che vedo durante i mie viaggi per il
mondo. E da tempo che ho imparato ad osservare
luomo e il suo quotidiano, cos Leda Maria O resegate da alma - acrilico su tela - cm 90 x 120
Prado dedica al proprio fare il suo pensiero dartista. Si evince una straordinaria conoscenza interiore che la guida con consapevolezza nel delinearsi delle sue configurazioni. Esse traggono linfa dai limpidi e pulsanti sentimenti interiori, talvolta
inconsci, come quel rosso cos vivo che le sembra quasi impensabile nella sua mente e altres dallempatica capacit di entrare in contatto con gli altri. Le forme suggellano una fluttuazione con il
pensiero, i materiali che abilmente plasma fanno s che la materia si componga in innumerevoli
conformazioni, mai completamente casuali. Tessuti e pizzi come collages tridimensionali si amalgamano: in alcuni casi le sovrapposizioni fanno nascere a poco a poco il significato finale dellopera.
Dalle pieghe della stoffa talvolta ne emerge un volto che viene poi evidenziato con lincursione
pittorica. Nella serie intitolata Observant la presenza dellocchio incarna lo sguardo dellartista
stessa, sempre pronto a indagare luniverso e lindividualit nella molteplicit umana che lo abita.
Lorgano della vista da tempo ha attirato lattenzione degli artisti; come non ricordare quello di
Dal, studio per il film di Hitchcock Io ti salver, oppure la celebre illustrazione di Grandeville
del 1847 e le ideazioni di Odilon Redon. Ma ancor pi esprime il concetto di vicinanza con linvestigare di Leda Maria la nota opera cinematografica Luomo con la macchina da presa del regista
Dziga Vertov, massimo compimento del Kinoglaz, movimento rivoluzionario di avanguardia. Notevole limpatto colore-forma nellopera To someone very special, in cui le sovrapposizioni di
strati differenti creano una sconcertante tridimensionalit: le lacrime si fondono alle percolature
del colore. Scriveva Carl Gustav Jung nella sua autobiografia La mia vita la storia di un'autorealizzazione dell'inconscio. Tutto ci che si trova nel profondo dell'inconscio tende a manifestarsi
al di fuori, e la personalit a sua volta desidera evolversi oltre i suoi fattori inconsci, che la condizionano, e sperimentano se stessa come totalit. Non posso usare un linguaggio scientifico per delineare il procedere di questo sviluppo in me stesso, perch non posso sperimentare me stesso come
un problema scientifico. Allo stesso modo lavvincente e intuitiva pittura di Leda Maria non pu
essere spiegata in termini scientifici, ma pi semplicemente pu essere carpita e percepita con la
mimesi del cuore.

ledaarte@gmail.com - www.ledamaria.com

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Ludmilla Radchenko
Larte di Ludmilla Radcenko vertiginosa ed
esplosiva. Ella coglie i caratteri essenziali della pop
art, ma li domina, non si lascia desensibilizzare da
quel fare ironico e al contempo anestetizzante. Interviene sul supporto con unintensit gestuale che
non ha eguali. Le sue opere non sono fredde, ma
cariche di domande esistenziali. I soggetti, personaggi di un tempo esteso che quello che va dal
Novecento ad oggi, dilatandosi anche in altri effluvi, vengono distribuiti solo apparentemente su
di uno stesso piano, e altrettanto superficialmente
sembrano svuotati di senso. Se si spinge a paragonare le pi draconiane dittature ai dettami mediatici che investono la nostra quotidianit, accostando magari Madonna a Vincent van Gogh, non lo fa
per evidenziare il nostro essere assoggettati allegoismo effimero e opportunistico, oppure per
evidenziare lo spirito capitalistico contemporaneo
che dilaga, lo fa per suscitare arditi interrogativi,
per indagare i limiti, per comprendere fino a che
punto ci possa essere una dissipazione dei valori.
Scriveva Theodor Adorno noto, dicono, che fotoromanzi e film fatti in serie, cicli di trasmissioni
televisivi per famiglie e programmi di canzonette,
rubriche di consulenza psicologica e oroscopi, la"Society Crisis" - 2010
sciano il tempo che trovano. Tutto ci innocuo
tecnica mista su tela - cm 110 x 70
e, per giunta, democratico, in quanto risponde a
una domanda, anche se indotta. Senza contare
tutta una serie di possibili benefici: per esempio la diffusione di informazioni, consigli e modelli
liberatori di comportamento. Ma le informazioni e lo dimostra qualsiasi indagine sociologica su
un tema elementare come il livello dellinformazione politica sono misere o insignificanti; i consigli insulsi, banali o peggio; e i modelli di comportamento spudoratamente conformistici. []
lecito supporre che la stessa coscienza dei consumatori sia scissa tra lo svago prescritto e somministrato dallindustria culturale, e un dubbio non troppo celato riguardo ai suoi benefici. Il detto
secondo cui il mondo vuole essere ingannato diventato pi vero di quanto non lo sia mai stato.
Non solo gli uomini ci cascano purch ci procuri loro una sia pur effimera gratificazione, ma esigono addirittura linganno che essi stessi intuiscono; tengono gli occhi disperatamente chiusi e approvano, in una sorta di disprezzo di s, quel che viene loro propinato, ben sapendo a che scopo
viene prodotto. Non avulsa di significato la definizione di Pop Realism che ben connota loperato di questa interessante artista: se nel suo ruolo di modella ella stata una bellissima icona dellapparire, nel suo fare estetico ella si getta in un universo di riflessioni che infrange lo specchio
de s, per gettarsi in un contesto, quello empirico e reale appunto, che pu essere indagato al meglio
da chi ha vissuto entrambe le prospettive. Chi meglio di lei pu maturare una visione critica del
mondo che ci circonda? Non casuale lutilizzo vasto dei materiali che sceglie per sondare il contesto contemporaneo: fotografia, stampe, scansioni, pittura tradizionale, colori acrilici e colla, diventano un ensemble che molto di pi che un semplice collage. Lo intuiamo nella potenza espressiva che ogni elemento o pezzetto incastonato emana. Quale pi intenso interrogativo dirama la
texure dei suoi variopinti materiali: sembra di assistere al rosa del quotidiano che fa trapelare il
suo cinico e fatuo potere assorbente, che divine perfido fumo intessuto dei drammi reali, cruenti,
striscianti e catastrofici. La sua dichiarazione strappata dalle pagine dei rotocalchi come un frammento di arte pop densa di significato larte comincia dalletica, non dallestetica, un presupposto che sfuggito persino ai pi eruditi intellettuali e che si materializza nel concetto della
Venere del Botticelli ri-vestita con le scarpe da ginnastica che impersonifica limmigrata che insegue il permesso di soggiorno in un sistema burocratico estenuante.

ludmilla.popart@gmail.com - www.ludmillapopart.it

Catalogo Soares 3_Layout 1 17/12/12 14:19 Pagina 7

Ambra Ravenda

Il colore della passione - 2012


acrilico su tela - cm 100 x 60

Giovane e talentuosa esponente del contesto contemporaneo. Nella sua estetica si percepisce un
ponte tra linconscio e la natura che abita al di fuori. Le sue composizioni sono mirabili e intense
espressioni e costituiscono un incontro tra la realt empirica e lastrazione. Ne risultano elastiche
strutture vibranti, intense, mai uguali luna allaltra, in cui forme e colori emergono con impeto,
svelandosi in magmatiche folgorazioni gettate con forza sul supporto e che si dirigono allo sguardo
con la medesima energia. La sua arte sonora, cos come doveva esserlo lenigma dellinizio, da
cui luniverso ha preso vita. Le sue forme sono dominate da un movimento fluido e caldo; gli elementi generati sembrano restituire limmensit del cosmo o molteplici orizzonti dominati altres
dalle pullulazioni dellinconscio. Chi entra in mimesi con le sue opere pu cos percepire la finitezza umana e il suo essere nel mondo. Interessante notare anche la presenza di stratificazioni che
si assemblano quasi a costituire livelli di pensieri. La sua unarte astratta-concreta in cui si
delinea una gi matura padronanza stilistica e dove le forme che emergono dal supporto si traducono in corde protese, che mimano il gesto concreto dellartista che le ha plasmate. Vi unarmonia
intrinseca che regola il moto del suo fare, vi proporzione, la stessa che esiste nel formarsi di qualsiasi elemento che abita la nostra realt empirica. Ecco, quellabilit che genera in modo cos ignoto
e meraviglioso una foglia, una conchiglia, un corpo umano o una creatura animale la stessa che
la guida.

cell. 329 6657638 - ambra.ravenda@libero.it

Catalogo Soares 3_Layout 1 17/12/12 14:19 Pagina 8

Sabrina Rossi
Fluidi cromatismi che paiono sgorgare da un magmatico
vortice capace di risucchiare losservatore in universi appaganti e carichi di emozioni. Un gesto gettato sulla tela
con estrema intensit, che sa restituire, nelle forme stilizzate, la completezza del significato. Sabrina Rossi si
esprime parlando direttamente al cuore, e lo fa sia con
cromatismi eccentrici e brillanti, sia mediante lausilio
di toni monocromatici. In entrambi i casi risalta la straordinaria capacit espressiva di questartista che imprime la tela mediante un segno incisivo, ritmico, teso
verso unapertura alla positivit dellesistenza. Ella non
dimentica i drammi quotidiani che accompagnano il
cammino delluomo, ma ne sa trarre una singolare capacit di propulsione che le permette di superare le barriere che talvolta possono erigersi di fronte agli sforzi
della coscienza impegnata nelle scelte fattuali della vita.
La sua pittura quindi un invito al superamento perch,
come sosteneva Franz Kafka: Da un certo punto in
avanti non c pi modo di tornare indietro. quello il
punto al quale si deve arrivare.
Cos lartista Sabrina Rossi descrive la propria arte:
Come si possono spiegare i moti dellanimo? Come le
domande, le emozioni, i turbamenti, le risposte; a volte
spezzate; a volte assolute; a volte definitive; a volte precarie? ...e le cicatrici, i segni, e la meraviglia e la commozione, e il tormento, e la poesia, e il dolore, e la
Olympia- 2012 - tecnica mista
su tela - cm 80 x 90
gioia? Servirebbero fiumi di parole, e sarebbero insufficienti al compito. Invece, con sorpresa, ho scoperto i colori, e la loro capacit di "dire". La cosa che pi amo di questa possibilit espressiva che il
dipingere con colori e materia, proprio questa "sintesi": il suo saper "dire" molto di pi, molto
meglio, e molto pi intensamente di me: i colori, le forme, la materia, combinati insieme fanno
la magia. cos che ho conosciuto la gioia nuova, inaspettata, assoluta del "creare": tu inizi a dire
qualcosa, a sporcarti le mani, a tentare e faticare, e provare. Poi a un certo punto senti quel "click"
dentro, e capisci che eccolo... l, ... nato. Quella strana emozione della nascita, della creazione,
d'improvviso ti pervade. E d'improvviso non pi Te. altro da te: vive di vita autonoma, diventa
un Tu, e ti parla, andando in risonanza con le mille emozioni, con le sensazioni, gli stati dell'animo che lo hanno prodotto. Dice "di te", ma dice anche "a te". come guardarsi allo specchio...ma , appunto, ormai, un "Tu" quello che si riflette, capace, autonomamente, di provocarti.
Ed allora che senti la gratitudine scorrerti dentro. Come sempre accade, quando si vive l'amore.
Se si aprono gli occhi, i sensi e il cuore, e si guarda il mondo, la vita diffusa tutta intorno a noi,
nei semi dei fiori, nella struttura di una chiocciola o di una galassia o di una rosa o di un fiocco
di neve, nell'essenza di ci di cui siamo fatti come del mistero della nascita di una vita, ci si accorge del mirabile segreto disposto sotto i nostri occhi: un segreto talmente evidente da sembrare
nascosto, eppure svelato: il linguaggio e la musica di un'intelligenza superiore, dell'Amore Universale. E allora nascono stupore, incanto, consapevolezza. L'incantevole mistero si svela, chiaro
e limpido, lampante, e l nascono stupore e meraviglia
Sullopera in concorso scrive larchitetto Damiano Simone Rimicci:
Il dono dell'umanit, ovvero l'amore universale, dell'uomo verso l'uomo nella sua accezione pi
ampia, rappresentato da Sabrina Rossi attraverso l'astrazione pittorica e materica che contraddistingue la sua produzione artistica con richiami agli archetipi di una figura femminile materna
portatrice nel suo grembo del mondo: una Grande Madre, una Dea, che protegge e ama la propria
creazione; questa donna siede su un mare fatto di onde incise nella materia degli elementi: acqua
e terra; che con le loro sinuose ricorrenze elicoidali trasportano l'osservatore verso le molteplici
possibilit: infinite unicit del Dna dell'essere umano; sopra il mare: uno scenario di profondit
spaziali e costellazioni; aria e fuoco sono solcati da un'aura di energia , d'amore e gioia nell'apertura all'universo ed all Altro degli archetipi sinuosi maschile e femminile slanciati nel tripudio
di colori sulle diagonali superiori.

Studio: vico della Fontanella 3 - Terni - cell. 347 4000724 - cometa70_tr@yahoo.it

Catalogo Soares 3_Layout 1 17/12/12 14:19 Pagina 9

Vittoria Salati

Le opere di Vittoria Salati


sono altro rispetto alla tradizionale pittura perch sono
azioni intinte sulla materia. Il
supporto ligneo viene pazientemente lavorato alla stre- gua
di un ingegnosa scultura. Ella
nella venatura di questo prestigioso prodotto della natura
ne coglie in nuce le for- me, le
incide, le plasma ed infine le
colora. La cesellatura di questo dipinto scultoreo tuttavia non si arresta nella
dimensione del supporto, ma
va oltre, fuoriesce in unestensione ulteriore, quella della
cornice, che viene plasmata
e vestita della medesima
Ave Maria - 2012 - tecnica mista su tavola di legno foglia doro - cm70 x 70
forza espressiva. Interessanti le figure femminili,
che trovano plasticit laddove vi staticit dovuta alla rigidit delle essenze. Esse sembrano librarsi
da universi antichi, miti, leggende, popoli lontani e poliedriche etnie che si miscelano. Alla stregua
delle raffigurazioni egizie, alcune, sono ritratte di profilo ma con locchio disposto frontalmente.
Talvolta vi sono compenetrazioni di differenti tradizioni: come lAfrica e lEgitto. La risultante
la ricchezza insita della multiculturalit. Sublimi i paesaggi che sembrano sgorgare dalle pareti
dellinconscio, carichi sempre di positive vibrazioni e suadenti orizzonti. Anche qui si assiste mescolamento delle sostanze, come nella soave opera intitolata raggi di Luna in cui oltre che dallambiente notturno (rassicurante) sembra di essere avvolti da pi tiepidi fasci solari. Notevole
Autunno in Piemonte dove lartista riesce a rendere doppiamente esistente la materia del legno,
che dal supporto prende nuovamente forma nella ramificazioni della vite. Soavi orientalismi si colgono in lavori come Rosso di sera in cui il volo , elemento di libert, diviene una presenza tattile
e dinamica al tempo stesso. Intense altres le raffigurazioni sacre contornate in alcuni casi da intagli
di ricami. Il legno, solo apparentemente appare statico, ma in realt abitato da infinite variazioni
e gradazioni, da forme non manifeste che grazie alla dedizione di questa sensibile artista divengono
opere. Sosteneva Aristotele La ghianda pu diventare o non diventare quercia, ma non qualsiasi
altra cosa. Quando la materia riceve una determinata forma, per esempio la ghianda diventa quercia, si dice che passata all' atto. Il mutamento l'attualizzazione di ci che potenziale. La
ghianda contiene in s potenzialmente l'essere quercia, ma solo quando diventata quercia questa
potenzialit pienamente realizzata. La forma ci che viene acquisito compiutamente al termine
del processo, nel risultato finale in atto.

cell. 349 4707155 - vittoriasalati@alice.it

Catalogo Soares 3_Layout 1 17/12/12 14:19 Pagina 10

Marilisa Serra
Magia, simbolismo, passione, si svelano nellestatico linguaggio di Marilisa Serra. Ne emergono raffigurazioni sublimi, armoniche, in cui la padronanza del colore e luso della materia si compendiano in una lirica del
cuore. Loro il metallo pregiato per eccellenza, il cui colore incarna il
simbolo della luce, del divino, oppure la metafora delle reminiscenze del
sole che con i suoi raggi riscalda e ravviva la vita sulla terra. Aulico elemento di cui la pittrice fa sapiente uso rendendolo plastico, appagante,
etereo ed ambiziosamente scolpito. Grazie ad esso le sue opere suggestive
acquistano non solo pregevolezza, ma soprattutto quella terza dimensione
resa possibile soltanto da tale aurea stratificazione. Effetto dato proprio
dallincursione della nobile materia, sublime vibrar delloro, che innalza
la bidimensionalit della tela ad un ensemble scultoreo. Da distante lo
sguardo rimane affascinato da questi sinfonici avvolgimenti in cui le iridescenze, le forme, le sedimentazioni, riescono a far affiorare lincarnato
dei volti, la setosit della pelle, di cui pare sentirne addirittura il profumo.
I soggetti risultano vivi, tanto da divenire quasi tangibili, pur mantenendo
inalterate le caratteristiche estrinseche che li fanno apparire come sogni,
visioni, o quelle intrinseche di essere propulsioni dello spirito. Le pietre
incastonate tra i cromatismi, pur non essendo pregiate, rendono oltremodo
preziosa lopera. In esse si rifrange lo spettro di luce o il riflesso di un momento mai uguale, poich sempre rinnovato dallincontro con il tempo,
con i luoghi, con luomo. La perizia risulta evidente anche nella resa di
stoffe e panneggi: lievi, modulati dal vento, paiono essere svelati anchessi
dal tumulto interiore dellanimo e sono altres in grado di offrire alla vista
Linizio - cm 60 x 100
quella delicata sovrastruttura della gi citata terza dimensione.Rivestire
lidea di una forma sensibile era il concetto cardine dellArt Nouveau,
manifesto atto damore del rinnovamento estetico, in cui vi era il tentativo di liberare lessere dalla pesantezza della materia per astrarlo ad una dimensione infinitamente pi spirituale. Un sentire che permea nello
stile di questa autrice, in cui evidente lo slancio verso unatmosfera pi astratta, percepibile altres nelle
innumerevoli riflessioni letterarie e poetiche che lei stessa manifesta con intento didascalico. Cos, come
le pennellate acquisiscono soave movimento modulan- dosi dalle note dellintimo, allo stesso modo le odi
nascono dal profondo, accompagnando losservatore nel melodioso percepire delluniverso di questa straordinaria pittrice. Marilisa Serra indubbiamente unartista abile, ma tale capacit in altri sarebbe svuotata
di senso; in lei invece allacuto accademismo si somma la voce del cuore che fa della sua arte una raro esempio di alta espressione estetica. Ogni immagine raffigurata, ogni evoluzione pittorica, emette delle vibrazioni: la carica psichica comunicata indubbiamente notevole e trattiene al suo interno riflessioni
sullumano, esperienze di vita, ricordi. Quello che in una societ ordinaria diviene banale, smarrendo il proprio significato, in questi manufatti si colma di contenuto e rimane immortale. Siamo pertanto di fronte ad
un recupero dei sensi, delle emozioni, dei momenti. Ecco allora che anche e soprattutto le cose semplici ritornano ad essere magiche; nel quotidiano non ci si pu dimenticare di un abbraccio, di un gesto, di un attimo, poich nel singolo ed infinitesimo istante racchiuso un immenso significato. Se da un lato il ritmo
frenetico di un contesto opulento non permette alluomo di vivere intensamente e ricordare gli eventi autentici dellesistenza, dallaltro tale mancanza produce la sterilit interiore, lautismo dellanimo. Si potrebbe allora affermare che Marilisa Serra insegna ad assaporare la vita. Nelle sue pennellate si pu cogliere
quella memoria involontaria di cui parlava Marcel Proust, capace di riportare allo spirito la carezza degli
elementi cari perduti: il recupero delle emotivit sincere, come lamore della maternit, la semina, i cicli
della vita. Negli omaggi a Paulo Coelho si evince non soltanto il rispetto per le opere daltrui ingegno, ma
anche la capacit di coniugare le muse dellarte, di cui la poesia unindubbia rappresentante. Sussiste altres una riflessione sui valori, evidente in opere come Veritas, oppure nellincontro con il mistico, dove
la fede diventa un ponte con il trascendente. Ma il sublime, in tutte le sue sfaccettature, lelemento che
pi di tutti si dipana alla vista. Va inteso non soltanto nellaccezione di bellezza, ma soprattutto come la
capacit di donare armonia al raffigurato. Nel dipinto Il guerriero la fascinosa figura femminile socchiusa
su se stessa, larmatura appare scolpita, cesellata, reale, pur essendo di pura fattura pittorica. Il velo che ne
cela, o ne svela, le parti sinuose del corpo realizzato con una tale maestria che levanescente texture appare
tattile. In Linizio sembra che vi siano aneliti del peccato originale esplicati come il cominciamento della
vita. Un uomo e una donna sono uniti in un soave abbraccio, le foglie di fico scoprono la loro passione e
loro che adorna lacconciatura femminile accompagna il fluttuare delle ciocche sino alla spirale. Al centro
di questo gorgo, come un frutto di un futuro concepimento, contenuta una gemma luminescente. La straordinaria capacit espressiva di Marilisa Serra connotata inoltre da una sensibilit pura e da una grazia
muliebre. La sua personale, ed unica, ricerca estetica anche unindagine sugli aspetti umani che sono colti
in tutte le loro innumerevoli sfumature. Del resto la psiche e i moti dellanimo sono una tavolozza dinfiniti
colori in cui possibile carpire luci, bagliori, ombre della vita. Ella capace di farci scorgere altres il pericolo insito nel letargo dei sensi, nelle proprie prigioni stati di apatia percepibili in opere come Il sonno
e La crisalide. Questo metterci in guardia da leggersi come una spinta allazione. Narrava il poeta, pittore
e filosofo Khalil Gibran Mi dicono Se trovi uno schiavo addormentato non svegliarlo, forse sta sognano
la libert. Ed io rispondo Se trovi uno schiavo addormentato, sveglialo, e parlagli della libert. Allo
stesso modo la pintura ornata di Marilisa Serra restituisce il significato profondo dellesistenza, destando
i sensi attraverso estasianti vibrazioni.

cell. 339 7431774 - marilisa.serra@libero.it - www.marilisaserra.it

Catalogo Soares 3_Layout 1 17/12/12 14:19 Pagina 11

Emila Sirakova
Il suo un operare alchemico si dipana tra molteplici situazioni: performance, disegno, moda,
fotografia digitale e illustrazioni che si compenetrano in unevoluzione stilistica senza
eguali. Ma quello che pi sorprende in questa
straordinaria artista la capacit di avvincere
attraverso il suo segno inconfondibile. Limportanza del disegno nella costruzione dellopera darte fondamentale, e lei mediante i
suoi lavori lo esalta appieno, anche intervenendo con sovrapposizioni di strati di carta ed
elaborazioni che assurgono a flussi di coscienza, istinti, ricordi. Un figurativo che talvolta si veste di un sapore melanconico. Il
passato emerge come uneco, pare addirittura
di percepire, simile ad una reminiscenza, la mirabile descrizione che il filosofo Walter Benjamin aveva saputo tracciare sullAngelus
Novus di Klee . Mirabili linee si dipanano nella
realizzazione dei suoi soggetti, densi di pathos espressivoe quasi sempre dai lineamenti
femminili, come se fosse immersa in una
sorta di riflessione autobiografica . Per Vasari
il disegno anima, fondamento di tutte le arti,
ed proprio questo sentire che emerge dalle
opere di Emila Sirakova. Ella in grado di cogliere e sintetizzare la realt esterna facendo
delle sfumature che incontra e delle apparenze
che lattraversano, incisive forme visive, che
trasmettono appieno concetti, idee, moti interiori e lancinati fisionomie. Del resto, come sosteneva Vasari, il disegno padre delle tre arti
nostre, architettura, scultura e pittura, proceI mille doni - 2012 - pastelli e acrilico
dendo dallintelletto cava di molte cose un giusu triplo strato di carta oleata - cm 50 x 90
dizio universale, simile a una forma o vero idea
di tutte le cose della natura, la quale regolarissima nelle sue misure, di qui , che non solo ne corpi umani e deglanimali, ma nelle piante ancora e nelle fabriche e sculture e pitture, cognosce la proporzione che ha il tutto con le parti e che
hanno le parti fra loro e col tutto insieme. Era un tempo antico in cui lo studioso si esprimeva,
ma che riassume appieno il significato dellestetica di questa straordinaria creativa. Chi guarda
le sue ideazioni , sin dal primo acchito, apprende che il Disegno la scenografia predominante e
contemporaneamente il protagonista di tutta la sua pittura. In lavori come Cant Leave Cant
Stay la plasticit del corpo, levidenza della muscolatura e delle vene degli arti superiori possono
in parte rievocare lespressivit di alcune delle pi intense opere di Egon Schiele, sebbene la risultante sia del tutto personale e le incursioni di spruzzi e macchie di colore donino allinsieme un
ulteriore ed elevata drammaticit. Interessante, come gi accennato, lincursione di tecniche differenti, quali la fotografia e le inscrizioni che compendiano i dipinti con intento didascalico. Si
evince la capacit dellartista di indagare gli stati pi profondi dellumano, di carpirne le sofferenze
e intesserne fili di panorami, come in una fitta struttura che incarna il contesto in cui il soggetto
raffigurato vive. In I mille nomi, descrive il legame indissolubile che unisce gli esseri umani al
respiro della madre terra. Dimpatto le striature rosse che nellimmaginario rievocano il fluttuare
sanguigno, o le infinite radici degli organi della respirazione. Possiamo avere molteplici lingue, ma
una e soltanto una la matrice di derivazione: la linfa vitale comune da cui tutte le creature provengono.

Studio: via Antonio Lecchi 16 - 27030 - Milano - cell. 392 5086342


emila.sirakova@gmail.com - blog: http://emilasirakova.tumblr.com
http://emilasirakova.blogspot.it

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Monica Trioli

Artista plastica, scultrice, che connota il suo


impeto creativo di una
elevata espressivit. La
sua pittura riesce a imprimersi senza esitazioni sulla tela, e altrettanto in modo immediato carpisce lo sguardo di chi losserva.
I suoi quadri sono audaci e tensivamente emotivi, dominati da passioni che si svelano
nelle avvinte scelte cromatiche in cui la densa
materia trattata con
energia. Alcuni ritratti
umani rievocano quelle
modulazioni esperibili
Bambini del Mondo - 2012 - acrilico su tela - cm 80 x 90
in pittori del calibro di
van Gogh. Monica Trioli
rappresenta un esempio di arte italiana che ben accoglie e reinterpreta, in un fascino del tutto personale, leredit visiva dei grandi pittori del Novecento. Nel suo operato infatti si nota uno spostamento dellinteresse soprattutto sul piano del significato che per un connubio del contenuto
personale con il contesto, che ella veicola mediante il proprio autentico stile cogliendo le dinamiche del suo tempo ed entrando in dialogo con linterpretazione del fruitore.
Sull'opera in concorso l'artista scrive: Il Dono dell'Umanit che abbiamo sono unicamente i
bambini del mondo, in ogni angolo del pianeta soltanto loro sono la purezza per eccellenza, perch
incarnano il futuro del pianeta, la vita che ha continuit, la spontaneit, la gioia, l'integrit morale di quello che dovremmo rimanere tutti, sempre piccini dentro, conservando quella semplicit
emotiva. Ogni bambino che rimane in noi un angelo custode

cell. 339 5422580 - monica.trioli@alice.it

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Walter Venanzio (in arte Walter Venzi)

Lunula (Omaggio al Poeta Fabio Amato) - 2012 - tecnica mista


su tela con ausilio di colori acritici metallici - cm 40 x 50

Ambienti surreali in cui si avvolti da magmatiche fluttuazioni del colore, campi aperti che si stagliano in contesti silenti ma sempre abitati da universi di emozioni. Gli orizzonti lambiscono lo
sguardo esortando losservatore a entrare in contatto diretto con lopera disperdendosi in essa, in
quelle dilaganti campiture monocrome, cariche di immagini e pensieri. I soggetti umani solo apparentemente rivestono un ruolo secondario, perch essi sono una presenza assenza, una via che
ci conduce negli anfratti di quel mondo indescrivibile raffigurato. Elementi del reale guidano tuttavia la nostra esperienza percettiva che scorge frapposizioni conosciute, un visto gi esperito,
un dj vu come quello dato dalle architetture urbanistiche che stagliano in lontananza. Perch l
dove abita il silenzio si intuiscono innumerevoli parole che forse, come una Babele di linguaggi,
non ci dato consenso di interpretare intellettualmente, ma ci dato per un accesso pi diretto
ed immediato: quello dei sensi. Automatismo psichico puro, attraverso il quale ci si propone di
esprimere, con le parole o la scrittura o in altro modo, il reale funzionamento del pensiero. Comando del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale. Nel primo manifesto surrealista del 1924 veniva cos definita
quella suggestiva forma darte: come non trovare in questa descrizione una connessione con loperato creativo di Walter Venanzio, che al di l di qualsiasi connotazione vincolante in correnti del
passato trova un suo personale ed unico spazio di espressione nel magmatico contemporaneo?

cell. 347 7233386 - venziart.@virgilio.it - www.micioart.webnode.it

Catalogo Soares 3_Layout 1 17/12/12 14:19 Pagina 14

Mario Venturi

Segni, Umore e Colore tecnica mista, cm 70X70, 2012

Segni umore colore il titolo di unopera di Mario Venturi, che esprime il suo sentire attraverso
dinamismi di linee che si incontrano le une con le altre. Il suo fare emerge attraverso forme geometriche che vengono impreziosite dalla rifrazione della luce. Una grammatica in cui nascono movimenti intimi e complessi che incarnano altres moti interiori e slanci vitali, intessendosi di
tematiche fisiche e spirituali. Certo la materia non pu inseguire le sue escursioni di pensiero, ma
egli la domina riuscendo, a calibrarla in autentiche configurazioni.

cell. 348 8020108 - ferrobattutoventuri@libero.it

Catalogo Soares 3_Layout 1 17/12/12 14:19 Pagina 15

Giuseppe Cascella

Riconoscimento speciale alla carriera


nel Premio Internazionale dArte
Baronessa Soares
Giuseppe Cascella, pittore, definito il maestro
salernitano del presepio per la sua rara abilit
nel coniugare la vocazione e la spiritualit in
una forma darte carica damore e di significato. Egli ha saputo trarre dallincanto della
natura montanara e dalla sua amata terra
quella realt pregnante di emozioni che gli ha
consentito dideare magnifiche scenografie in
cui gli intensi personaggi presepiali, frutto del
pi tradizionale artigianato napoletano, riescono a trovare un pieno ambiente espressivo.
I suoi capolavori sono ideati con materiali naturali, del resto la sua arte ha radici antiche, e
come tale anche lausilio della materia deve
trarre origine dai metodi pi lontani. In ambito pittorico ogni sua opera riveste notevole
interesse: nelle nature morte esprime unattenzione particolare per ogni minima conformazione delloggetto, che delinea con raffinatezza, esaltandone appieno il valore simbolico. Lestrema perizia con cui sono delineati i frutti caratterizza lensemble in una
innovativa sperimentazione, quasi che in essa
si intuisca un soffio delliperrealismo, seppur
reso in modo alquanto velato. Interessanti le
raffigurazioni dei cavalli, contraddistinti da
una mediazione tra la staticit ed il movimento. Sul fondo monocromo si librano armoniche texture di colore. Intenso lo sguardo
dellanimale che rievoca la drammaticit
dellocchio umano. Nei paesaggi vi un autentico uso della tavolozza cromatica, evidente in opere come Africain-colore, dominata altres da un impeto stilistico del tutto
personale. Da sottolineare infine il suo alto
valore nellimpegno umanitario. Non a caso
gli stata conferita lonorificenza alla carriera
allinterno del Premio Internazionale dArte
Baronessa Soares.

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Giuliano Ottaviani

Riconoscimento
speciale alla carriera
Il Dono dellUmanit
La poetica di Giuliano Ottaviani un elevato esempio di stile che si snoda in opere di pittura e
scultura connotate da unintensa lirica, caratterizzata dal moto pi puro. Nellambito scultoreo
il suo operato dominato da modulazioni plastico-dinamiche che sembrano carpite dal modello
futurista. Nel suo fare non vi sono pentimenti poich egli illuminato dallintuizione, dalla sensibilit, dallazione. Una potenzialit che si traduce in forma. La dirompente energia emanata da
sfaccettature e cesellature, da contrasti di colore, unintensa forza intessuta di una psicologia ancestrale. La narrazione si libera da ogni staticit per raggiungere fulgida coordinazione intuibile
come respiro vitale e pulsazione. Scriveva Umberto Boccioni Un cavallo in movimento, non un
cavallo fermo che si muove, ma un cavallo in movimento, cio unaltra cosa e che va concepita
ed espressa come una cosa completamente diversa. Queste parole intendevano trovare una forma
di espressione assolutamente innovativa, ovvero la velocit. Un aspetto che compare indissolubile
nelle mirabili sculture del sapiente maestro Ottaviani. Per quanto concerne la pittura, si possono
trovare delle assonanze con loperato di Hieronymus Bosch, soprattutto nel capolavoro intitolato
Giudizio universale, che pare rievocare alcune alchimie esperibili nelle Visioni dellaldil. Il
riconoscimento del premio alla carriera allinterno della prestigiosa manifestazione Il Dono dellUmanit non poteva essere dato ad alcun altro personaggio al di fuori di Giuliano Ottaviani. Perch oltre ad essere un artista eclettico, che manipola la materia districandosi tra differenti
discipline, dotato di un talento prodigioso in cui si mescolano domini di colore, rifrazioni di
luce, libert desecuzione, sensibilit, acume e uninfinita ricchezza spirituale, che ne fanno uno
dei pi grandi creatori del nostro tempo.

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Francesco Cinelli
Un ringraziamento allo scenografo de Il dono dellUmanit Francesco Cinelli
Nasce nel 1976 a Pontedera (Pisa). Nel 1995 consegue il diploma come maestro darte con la specializzazione in decorazione pittorica all'Istituto d'Arte A. Passaglia di Lucca. Nel 1997 frequenta
lo studio di Leonardo Passeri dellOpificio delle Pietre Dure in Firenze ove apprende nuovi linguaggi
pittorici nel campo del disegno e delle tecniche del colore sul restauro di dipinti antichi e moderni.
La smania di ricerca e la continua voglia di viaggiare lo portano a conoscere le maggiori capitali
dellarte contemporanea nel mondo. Nel 2004 si diploma a Milano allAccademia Vetrinistica Italiana. Inizia a lavorare in quel nel campo e nel fashion-design. Si avvicina al mondo del teatro frequentando il Centro Arti Performative Elan Frantoio di Fucecchio (Firenze), scuola
internazionale di performance diretta da Firenza Guidi, seguendo stage di performance e di scenografie teatrali. Collabora strettamente, come scenografo, con lomonima compagnia. Nel 2005 si
trasferisce a Milano. La permanenza, seppur breve, in una delle capitali italiane pi allavanguardia
nel campo dellarte, gli permette di vivere in modo diretto quel clima culturale internazionale necessario per la propria crescita artistica. Segue corsi di decorazione pittorica tenuti da Alberto Garutti allAccademia di Brera.Nel 2006 torna in Toscana e nel suo studio di Santa Maria a Monte,
inizia a concepire una propria personale ricerca estetica. Il bagaglio maturato nei suoi innumerevoli
percorsi sperimentali gli permette cos di intraprendere una riflessione profonda e meditata: tramite
un costante, intenso e scrupoloso studio della materia su cui intervenire, arriva a definire e circoscrivere il nuovo tema. La manifestazione del cromatismo pittorico di Cinelli approda ad una fase
in cui la percezione luminosa attraverso lutilizzo
del lurex agente contaminativo della realt pittorica. I frammenti dei
laminati coprono le opere, e
la luce che si crea dallaccostamento delle diverse tonalit del tessuto diventa
cos il leitmotiv di un suo
originale linguaggio: un dinamico effetto caleidoscopico che traccia una lieve e
nostalgica atmosfera (tra decadenza e rinascita) in cui
passato e presente si animano di giochi dombra e di
luce in virt della stessa
contaminazione cromatica
dei corpi-manichini posti davanti allo sfondo, ampliando
quel riflesso interno nel quale le opere stesse vivono. La luce pittorica pu narrare, in tal modo,
percorsi contemporanei del corpo umano mai muto (in continuo movimento), fluttuando nel prezioso riflesso delle superfici spesse e delicate. I suoi spostamenti in giro per il mondo (Stati Uniti,
America Latina, Europa, India) si susseguono regolarmente permettendogli di conoscere in modo
approfondito culture diverse con inaspettate e progressive mutazioni del proprio lavoro.

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Tra i riconoscimenti nel campo dellarte

Andrea Orsini

Nasce allAquila nel 1971. Come lui ama sottolineare Ho vissuto ogni giorno
come fosse lultimo. Credo che tale volont sia innata dentro di me. Ho capito che non bisogna mai arrivare al punto di dover chiedere scusa, meglio
fermarsi ad un passo prima ed aprirsi al dialogo. A volte le persone devono
urlare perch si allontanano. Cerchiamo di sussurrare di pi. Vorr dire che
siamo vicini. Non perdiamo di vista la nostra sensibilit, solo con quella
che potremo superare le avversit pi grandi quando saremo soli con i nostri
pensieri.Diamo il meglio di noi in ogni situazione e prima di sapere chi abbiamo davanti. La stima in noi stessi crescer ancora di pi, quando scopriremo di esserci comportati sempre bene .

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Tra i riconoscimenti nel campo dellarte

Davide Ranieri

Sin da bambino ha sempre amato le rappresentazioni , infatti nellet dellinfanzia costruiva teatri in miniatura di cartone e legno, con cui era solito giocare. A differenza dei suoi coetanei, era esigente e passava il tempo a scrutare
in maniera arguta e propositiva il fare degli adulti, i loro discorsi e le dinamiche, scene anche stravaganti e curiose attraverso cui poi soleva far spaziare la
sua creativa fantasia. La vena artistica prosegue: dopo essersi diplomato al
Liceo Artistico si diploma in Recitazione e Mimo presso la scuola Centro
Teatro Attivo diretta Da Nicoletta Ramorino. Il percorso formativo di attore
lo affascina e rappresenta il sogno della sua vita, come lui stesso dichiara gli
consente di Essere la stessa cosa, in tutti i modi possibili allo stesso tempo.
A Milano frequenta scuole di recitazione e cinematografia. Il successo non
tarda ad arrivare : teatro, televisione, cinema.

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Baronessa Maria Lucia Soares

Donna allo specchio

Larte della femminilit e dellamore


Larte della baronessa Maria Lucia Soares elegante, raffinata, abitata da un autentico calore espressivo. La peculiarit del tessuto che utilizza come supporto, lalcantara, le permette di ottenere
unarmonica resa che talvolta simpreziosisce ulteriormente con le incursioni dell argento e dell
oro zecchino in foglia. Nei suoi lavori si rispecchia la sua intensa sensibilit ed il suo sguardo sociale; ella da sempre impegnata nel diffondere valori di umanit e solidariet nel mondo. Le sue
elaborazioni pittoriche sono intrise di puro sentimento; una dote sempre pi rara, soprattutto in
questi tempi. La grazia femminile si libra attraverso la scelta di cromatismi intensamente ritmici,
e i soggetti, sempre equilibrati, aggraziati, paiono scaturire dalle soavi note di una danza. La donna
esclusivamente ritratta attraverso canoni di eterea sensualit. Da sempre larte ha tentato di raffigurare il corpo, il volto, il sentire interiore e la bellezza, ma pochi hanno saputo rappresentare la
femminilit con cos rara profondit, e con attenta analisi delle emozioni e delle passioni. Il suo
vero soggetto, per lAmore, primo fra tutti i sentimenti, raggiunge infinite gradazioni mediante
la sua mirabile pittura, che capace di far sgorgare intensi capolavori gravidi di unindagine psicologica senza eguali. Dai moti dellanimo ella trae ispirazione per i tratti dei volti e dei corpi; ne fa
una magica alchimia. Con le sue pennellate accarezza quella vellutata materia di cui soltanto lei
ha saputo crearne una tela. Lalcantara, materiale pregiato, rende tattile e reale la setosit della
pelle, riuscendo a far trapelare, nelle morbide forme raffigurate, le anse del pensiero. Serenit,
equilibrio, gioia per la vita, trovano spazio in ogni sua ideazione. Nella sua estetica non vi spazio
per il tormento, perch puro il suo cuore. Molteplici i soggetti raffigurati: ballerine, gambe, tacchi,
corpi e bocche affascinanti, che esaltano appieno momenti vissuti, ricordi, stagioni di vita. Interessanti altres le ambientazioni, altrettanto ricercate e caratterizzate da prospettive originali in
cui viene data attenzione al dettaglio, al particolare; elementi che divengono catalizzanti. Lopera
intitolata Anne Sophie Ginevra commovente, carica di significato; vi raffigurata una giovane
donna, con una capigliatura color vermiglio. Il corpo ancora adolescente solo parzialmente svelato, poich le nudit sono coperte da un morbido drappo ricamato, che le fa da broccata veste. Le

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Bagno di tinta

mani le coprono i seni e la figura estremamente curata.


Risalta il rosso dello smalto delle unghie, alla stregua di
quello sulle carnose labbra. La scala su cui seduta impreziosita dalle rifrazioni di luce dovute alle incursioni
delloro che risplende altres sulle pareti. Colpisce lespressione bambina dei verdi occhi sgargianti come la giada, ed
in questo splendido sguardo che si svela lenigma. Anne Sophie la nipote piccina che lartista ha cos immaginato,
con laugurio che nel prossimo futuro ella si svegli con le
fattezze di questa bellissima e delicata
fanciulla. Bagno di tinta un omaggio
alla pittura che sgorgando dallanfora si
fonde col corpo della donna. Interessante
ed innovativa la tela intitolata Tacco a
spillo, in cui compare in primo piano la
gamba femminile e dallabbraccio tra il
piede scalzo e la mano che lo sfiora, sintuisce la conformazione di un tacco tra i
vuoti dello sfondo. Ci sono opere legate
al contesto umanitario, come Missao
Social che carica di pathos. Incisivo
il volto del piccino dai capelli morbidamente scompigliati; dipinto con le
braccia conserte, in un gesto di difesa e
chiusura. Nel suo sguardo si evince una
forza incisiva che lascia trapelare una
nota di melanconia. Vi sono opere
espressamente dedicate ai personaggi
dello spettacolo che hanno lasciato una
traccia nella storia, come Sophia Loren
ed Edith Piaf. Alcune tele rivolgono lo
sguardo ai temi sacri, ed in essi alberga
un elevato contenuto spirituale che un
messaggio di immenso amore per tutta
lumanit.

Ballerina - Il Dono dellumanit

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Tutti i testi critici sono stati redatti da Paola Simona Tesio


Impostazione grafica Roberto Sparaci - Acca Edizioni
Finito di stampare nel dicembre 2012 da Grafica Ripoli - Tivoli

Si ringrazia:

ACCA Edizioni Roma Srl.


via Alatri, 14 - 00171 - Roma

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