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Universit degli Studi di Milano

Scuola di Scienze Motorie


CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE MOTORIE,
SPORT E SALUTE (Classe L-22)
Corso di MEDICINA DELLO SPORT

Giuseppe M. Peretti

OBIETTIVI DEL CORSO


Fornire allo studente gli elementi culturali e le conoscenze di base sui
processi fisiopatologici in relazione all'attivit motoria

RISULTATI DI APPRENDIMENTO PREVISTI


Punto di fondamentale importanza lacquisizione della terminologia
medico-sporti va per la corretta comunicazione fra operatori sportivi e
medici sportivi
TESTI CONSIGLIATI:
Appunti delle lezioni. Verranno rese disponibili le immagini proiettate a
lezione. Testi e pubblicazioni di approfondi mento verranno consigliati
durante lo svolgimento del corso
Traumatologia dello Sport Alberto Ventura Raffaello Cortina Editore
Manuale di Ortopedia e Traumatologia Paolo Gallinaro, Giovanni Peretti,
Elio Rinaldi Mc Graw Hill Editore
MODALIT DESAME:
Scritto quiz a risposta multipla + Colloquio

PROGRAMMA
Introduzione al corso
ANATOMIA MICROSCOPICA
Organizzazione generale del tessuto osseo. Rimodellamento osseo
Osteogenesi riparativa. Basi di controllo ormonale
Organizzazione generale del tessuto cartilagineo
PREVENZIONE; TRATTAMENTO MANUALE, FIS ICO, KINES ITERAPICO
TUMORI
Generalit
Lesioni similtumorali
Tumori benigni
Tumori maligni
PATOLOGIE ACQUISITE
osteocondrosi,
m di Dupuytren,
alluce valgo

PROGRAMMA
PATOLOGIE CONGENITE
piede torto,
displasia anca
PATOLOGIE RACHIDEE
scoliosi, lombalgia, lombosciatalgia
FRATTURE
Generalit sulle fratture,
classificazione,
periostiti traumatiche e da sovraccarico
trattamento
ARTROSI
Generalit
Coxartrosi
Gonartrosi

PROGRAMMA
PATOLOGIA MUSCOLO-TENDINEA
Patologie muscolari con e senza lesione anatomica, complicanze
Tendinopatie: generalit e classificazione
Rotture tendinee
LESIONI CAPSULO-LEGAMENTOS E
Generalit,
il ginocchio,
LESIONI CAPSULO-LEGAMENTOS E
la spalla,
la caviglia

Organizzazione generale del tessuto


osseo; il tessuto osseo come
ecosistema vivente

Giuseppe M. Peretti
giuseppe.peretti@unimi.it

Il tessuto osseo
Connettivo presente in tutti i vertebrati
Costituente prevalente dello
scheletro, a sviluppo ultimato
Forma il cemento del dente
Dentina o avorio:
forma filogeneticamente pi antica e
meno differenziata
Tessuto pi duro dellorganismo (dopo
smalto dei denti)

Il tessuto osseo - funzioni


Funzione meccanica di sostegno
Funzione di protezione degli organi
interni
Funzione di movimento delle articolazioni
Sistema di accumulo di Ca++ and PO4-3
(omeostasi minerale)
Omeostasi scheletrica
Funzioni emopoietiche

Distinzione per forma

Lunghe
Arti superiori ed
inferiori
Brevi o Corte

Ossa carpali o tarsali


Piatte
Coste, sterno, volta
cranica, scapola
Irregolari (corte)
Vertebre, ossa del
cranio o facciali

Ossa lunghe

Vascolarizzazione

Ossa Piatte
Formate da uno strato spugnoso che, nelle ossa della
volta cranica, denominato diploe, compreso tra due
tavolati compatti

Osso compatto

Diploe, osso spugnoso

Ossa Corte
Presentano una massa spugnosa avvolta da una
corteccia compatta

Il tessuto osseo
E vivo!!
Componente organica:
Osteociti, osteoblasti, osteoclasti e
cellule osteoprogenitrici
Collagene
Altre proteine organiche
Componente inorganica:

Calcio e fosfato danno rigidit allosso


Il tessuto osseo rappresenta la riserva
di molti minerali e ioni

Il tessuto osseo

Il tessuto osseo
Costituito da una componente inorganica (sostanza intercellulare
mineralizzata) nella quale sono scavate cavit dette lacune ossee,
da cui dipartono canalicoli pi o meno ramificati ed anastomizzati:
contengono rispettivamente, gli osteociti ed i loro prolungamenti

In altre e pi ampie cavit sono contenuti vasi, nervi e midollo osseo

Tipi di tessuto osseo


Tessuto osseo lamellare

Tipi di tessuto osseo


Tessuto osseo lamellare
Tessuto osseo non lamellare

Tessuto osseo lamellare


Osso compatto o corticale
Osso spugnoso o trabecolare

Tessuto osseo lamellare


Osso compatto o corticale

Tessuto osseo lamellare


Osso compatto o corticale
Osso spugnoso o trabecolare

Tessuto osseo lamellare


Osso spugnoso o trabecolare

Tessuto osseo lamellare


Nella vita post-natale quello di gran lunga prevalente nelle scheletro
dei Mammiferi
Possiede elevate potenzialit meccaniche di resistenza alla
pressione, trazione, torsione col minimo aggravio ponderale
Ci dovuto sia alle propriet fisiche della sostanza intercellulare,
sia alla sua architettura generale: tendenza della matrice a disporsi
in lamelle
In ogni lamella le fibre collagene hanno decorso tendenzialmente
parallelo e formano con quelle della lamella contigua un angolo di
varia ampiezza
Le lamelle contigue sono connesse da matrice mineralizzata
attraversata da fibre collagene a disposizione irregolare

Tessuto osseo lamellare


Nella vita post-natale quello di gran lunga prevalente nelle scheletro
dei Mammiferi
Possiede elevate potenzialit meccaniche di resistenza alla
pressione, trazione, torsione col minimo aggravio ponderale
Ci dovuto sia alle propriet fisiche della sostanza intercellulare,
sia alla sua architettura generale: tendenza della matrice a disporsi
in lamelle
In ogni lamella le fibre collagene hanno decorso tendenzialmente
parallelo e formano con quelle della lamella contigua un angolo di
varia ampiezza
Le lamelle contigue sono connesse da matrice mineralizzata
attraversata da fibre collagene a disposizione irregolare

Tessuto osseo lamellare


Osso compatto o corticale
Osso spugnoso o trabecolare

Tessuto osseo compatto o corticale


Forma la corticale delle ossa

lunghe

In generale, forma il guscio esterno di


tutte le ossa

Il sistema concentrico di Havers (osteone)

Il sistema concentrico di Havers (osteone)


Losteone tipico dellosso compatto, ha forma tendenzialmente
cilindrica ed altezza compresa tra 0,9 ed 1,2 mm. E attraversato nel
senso della lunghezza dal canale di Havers, il cui calibro varia (20-110
microns)
Le lamelle dellosteone sono disposte
concentricamente al canale di Havers
Le lamelle dellosteone possono anche essere
incomplete: forma a semiluna o a falce
Landamento del collagene di una lamella
ortogonale, o quasi a quello della lamella vicina
Nellambito di ogni singola lamella le fibre collagene
hanno decorso tra loro parallelo
La lamella pi profonda quella di pi recente
deposizione

Il sistema concentrico di Havers (osteone)


Losteone tipico dellosso compatto, ha forma tendenzialmente
cilindrica ed altezza compresa tra 0,9 ed 1,2 mm. E attraversato nel
senso della lunghezza dal canale di Havers, il cui calibro varia (20-110
microns)
Le lamelle dellosteone sono disposte
concentricamente al canale di Havers
Le lamelle dellosteone possono anche essere
incomplete: forma a semiluna o a falce
Landamento del collagene di una lamella
ortogonale, o quasi a quello della lamella vicina
Nellambito di ogni singola lamella le fibre collagene
hanno decorso tra loro parallelo
La lamella pi profonda quella di pi recente
deposizione

Tessuto osseo compatto o corticale

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Tessuto osseo compatto o corticale

Cavit di maggior calibro a decorso trasversale od obliquo (canali di


Volkmann)

Il sistema concentrico di Havers (osteone)

Dalle lacune partono canalicoli orientati in varie


direzioni: sono lunghi, ramificati ed anastomizzati
con quelli che provengono da altre lacune
I canalicoli che partono dalle lamelle pi
profonde si aprono frequentemente ad imbuto
nel canale di Havers
Il sistema delle lacune e canalicoli ampiamente intercomunicante
ed in stretto rapporto anche con i vasi che decorrono nel canale di
Havers
Scambio metabolico per tutti gli osteociti
Fattore limitante lo spessore dellosteone

Tessuto osseo compatto o corticale


Nelle sezioni trasversali sono riconoscibili tre sistemi di lamelle
Il sistema concentrico o di Havers (osteone)
Il sistema delle lamelle interstiziali
Il sistema delle lamelle circonferenziali o limitanti
esterne
interne
osteone
Lamelle interstiziali

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Tessuto osseo lamellare


Osso compatto o corticale
Osso spugnoso o trabecolare

Tessuto osseo spugnoso o trabecolare


Costituisce la maggior parte delle ossa brevi, delle epifisi delle ossa
lunghe e si trova nella diploe delle ossa piatte
Lorientamento dei traiettori formati dalle trabecole tale da opporsi
nei singoli segmenti scheletrici considerati alla sollecitazioni
meccaniche a cui sono prevalentemente sottoposti

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Tessuto osseo spugnoso o trabecolare


E formato da strati di lamelle associate in trabecole pi o meno
spesse e variamente anastomizzate a delimitare spazi
intercomunicanti, denominati cavit midollari, in quanto occupate da
midollo osseo (oltre che da vasi e nervi)

Tessuto osseo spugnoso o trabecolare

Lamelle
Osteociti, osteoblasti, osteoclasti e cellule
osteoprogenitrici
Endostio

Osteoni

Tessuto osseo spugnoso o trabecolare


Non contiene osteoni
Le trabecole circondano midollo osseo rosso

trabecule
midollo

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Tessuto osseo non lamellare


a fibre intrecciate
a fibre parallele

Tessuto osseo non lamellare a fibre intrecciate


Fibre collagene a disposizione casuale
Possiede minore resistenza meccanica
Costituisce lo scheletro definitivo dei vertebrati inferiori (Anfibi)
E losso primario dei Mammiferi (ossa fetali), che viene
successivamente sostituito da osso lamellare
Pu persistere nelladulto
a livello delle suture, in corrispondenza delle sedi in cui il
periostio aderisce strettamente allosso
a livello delle inserzioni legamentose o tendinee, in prossimit
delle superfici articolari
in parte, a livello del cemento del dente

Si forma inoltre quando vi rapida neoformazione ossea, come


nella riparazione delle fratture o nel morbo di Paget

Tessuto osseo non lamellare a fibre intrecciate


Tessuto osseo non lamellare a fibre intrecciate attraversato da
cavit anastomizzate (spazi di Havers), contenenti vasi, nervi e
midollo osseo

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Le cellule del tessuto osseo

Giuseppe M. Peretti
giuseppe.peretti@unimi.it

Le cellule del tessuto osseo

Origine mesenchimale

Cellule osteoprogenitrici
Cellule con capacit mitotiche, capaci di
trasformarsi in osteoblasti

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Osteoblasti
Un osteoblasta una cellula che produce
osteoide o matrice ossea

Osteoblasti
Un osteoblasta una cellula che produce
osteoide o matrice ossea

Osteoblasti
Colorazione basofila intensa
Polarizzata, con il nucleo lontano dalla superficie ossea
Cubiche o rettangolari, con asse maggiore perpendicolare
allosteoide
Voluminoso nucleo, abbondante reticolo endoplasmatico
ruvido ed apparato del Golgi ben rappresentato
Mitocondri ed elementi del citoscheletro sono distribuiti
nel citoplasma cellulare
Presenza di uno strato di matrice non mineralizzata
(osteoide) tra la membrana cellulare e la matrice
mineralizzata

16

Osteoblasti

Osteoblasti
Losteoblasta la cellula che produce osteoide o matrice ossea
Goldners trichrome
of osteoblasts

Presenza di uno strato di matrice non mineralizzata (osteoide) tra la


membrana cellulare e la matrice mineralizzata

Osteociti

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Osteociti
Derivano dagli osteoblasti
Gli osteoblasti rimangono murati nella sostanza
intercellulare da loro deposta

Osteociti
Il corpo cellulare ha sede in cavit della matrice, chiamate
lacune ossee
Da queste dipartono esili canalicoli ramificati, che
contengono i prolungamenti cellulari degli osteociti
I canalicoli sono anastomizzati con altri provenienti da
lacune circostanti
Alcuni di questi si aprono sulle superfici vascolarizzate
del tessuto osseo (canali di Havers e spazi midollari)
Possiedono un pi alto rapporto nucleo/citoplasma ed un
pi basso numero di organelli citoplasmatici
Sono disposti tra lamelle ossee e concentricamente
attorno al lume centrale di un osteone

Osteoclasti
Losteoclasta la cellula del tessuto osseo
responsabile del riassorbimento del tessuto

18

Osteoclasti
Sono cellule di grosse dimensioni (20-100 microns) e
plurinucleate
Originano da cellule pluripotenti del midollo osseo, che
sono anche precursori di monociti e macrofagi
Monociti sono mononucleati; macrofagi ed osteoclasti
sono formati dalla fusione di pi monociti
Giacciono in aree di riassorbimento osseo dette fossette
(o lacune) di Howship
Cellule fortemente polarizzate, con scarso reticolo
endoplasmatico ruvido, moderato numero di vescicole
lisce e mitocondri ben rappresentati
Presentano orletto striato (o a spazzola)

attivit

Osteoclasti

Osteoclasti

Osteoclast in Howships lacuna

19

Osteoclasti

Orletto striato o orletto a spazzola

Morfologia Umana: il
rimaneggiamento osseo
Giuseppe M. Peretti
giuseppe.peretti@unimi.it

Crescita delle ossa lunghe e modellamento


modeling
Growing shaft
is modeled by:

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Osso: Modellamento e rimodellamento

modellamento
Modellare la forma delle
ossa in relazione alle
richieste meccaniche
Le metafisi si modellano
riducendo il diametro
osseo durante la crescita
Le diafisi si modellano
aumentando il diametro
osseo
osteoapposizione a
livello periostale
riassorbimento a
livello endostale

Osso: Modellamento e rimodellamento


modellamento(cont)
Modellare la forma delle ossa in
relazione alle richieste meccaniche
Modellamento diafisario per modificare la curvatura
Alla sezione trasversale tende verso lesterno nella
parte terminale dellosso

Modellamento delle ossa piatte


Riassorbimento della parte interna ed
osteoapposizione nella superficie esterna per
permettere la crescita in volume del cervello

Osso: Modellamento e rimodellamento


Rimodellamento
Rimuove losso vecchio e lo sostituisce con
osso giovane
Previene laccumulo di danni da fatica
Preleva il calcio dal tessuto osseo per essere
utilizzato altrove metabolicamente
E permesso dallazione di squadre di circa 10
osteoclasti ed alcune centinaia di osteoblasti
che lavorano insieme in una BMUs (basic
multicellular units)

21

Osso: Modellamento e rimodellamento


Rimodellamento (cont.)
Tre tappe nella vita delle BMUs (ARF)
Attivazione
Riassorbimento
Formazione

Riassorbimento sotto forma di tunnel o


gallerie di circa 200 m di diametro ed
alla velocit di 40 m/day
Le cellule osteogenetiche si
differenziano in osteoblasti

Rimodellamento osseo in osso corticale

Osso: Modellamento e rimodellamento


Rimodellamento (cont.)
Gli osteoblasti riempiono il tunnel con
tessuto osteoide alla velocit di 0.5
m/day
Il riassorbimento dura circa 3 settimane
La sequenza del rimodellamento dura
per circa 4 mesi
Le BMUs rimpiazzano il 5% di osso
corticale ed il 25% di osso spongioso
ogni anno

22

Rimodellamento osseo in osso corticale

Osso: Modellamento e rimodellamento


Rimodellamento (cont.) in osso
trabecolare
Tre tappe nella vita delle BMUs (ARF)
Attivazione
Riassorbimento
Formazione

Riassorbimento sotto forma di lacune


sempre alla velocit di 40 m/day
Le cellule osteogenetiche si
differenziano in osteoblasti e riempiono
le lacune

Rimodellamento osseo in osso trabecolareCa 2+/PO4


collagene
osteoclasta

osso
Area di riassorbimento

Riassorbimento osseo

osteoblasti

collagene+Ca/PO4

Neoapposizione ossea

23

Osso: Modellamento e rimodellamento


modellamento-rimodellamento: differenze
Lazione degli ostreoclasti ed quella degli osteoblasti sono
indipendenti nel modellamento ed accoppiate nel
rimodellamento
Il modellamento permette una modificazione della
dimensione dellosso della forma o di entrambe, mentre il
rimodellamento normalmente non influenza la dimensione
o forma dellosso
Il grado di modellamento si riduce dopo la maturazione
ossea, mentre il rimodellamento continua per tutta la vita
Il modellamento continuo, mentre il rimodellamento
episodico (in termini di aree interessate)

24

Cono di
penetrazione

Cono di
penetrazione

Sviluppo del tessuto osseo


Osteogenesi ed ossificazione - il
processo di formazione del tessuto
osseo, che porta a:
Formazione dello scheletro osseo
nellembrione
Crescita ossea fino alla pubert
Crescita dellosso in spessore,
rimodellamento e riparazione

25

Formazione dello scheletro osseo


Comincia allottava settimana di vita
embrionale
Ossificazione intramembranosa il
tessuto osseo si sviluppa a partire
dalle membrane fibrose
Ossificazione encondrale il tessuto
osseo si sviluppa sostituendosi a
tessuto cartilagineo

Ossificazione intramembranosa
A. Condrocranio a 8 settimane

Ossificazione intramembranosa

26

Ossificazione intramembranosa

Fasi della ossificazione intramembranosa

Comparsa di un centro di ossificazione a


livello del tessuto connettivo fibroso delle
membrane
Matrice ossea viene secreta allinterno
della membrana fibrosa
Si formano osso immaturo ed il periostio
Si forma un colletto osseo di osso
compatto; comparsa del midollo rosso

Ossificazione Encondrale

27

Ossificazione Encondrale

Comincia dal secondo mese di sviluppo e


forma tutte le ossa al di sotto della scatola
cranica ad eccezione della clavicola e di
parte della mandibola
Utilizza il modello osseo costituito da
cartilagine ialina per la costituzione di
tessuto osseo
Necessita della distruzione del tessuto
cartilagineo ialino prima di iniziare
lossificazione

Fasi della ossificazione encondrale

Fasi della ossificazione encondrale


Cartilagine
articolare in
degradazione

Cartilagine
ialina

Formazione
di osso
spongioso

Centro di
ossificazione
primario

Colletto
osseo

Centro di
ossificazione
secondario
Vaso ematico
epifisario

Cartilagine
articolare
Osso
spongioso

Cartilagine
del piatto
di crescita
Cavit
midollare

Vasi ematici
dellabbozzo
vascolare
periostale

1 Formazione

del colletto
osseo intorno
al modello di
cartilagine
ialina

2 Cavitazione

della
cartilagine
ialina allinterno
del modello
cartilagineo

3 Invasione della

cavit interna
da parte
dellabbozzo
vascolare
periostale e
formazione di
osso spongioso

4 Formazione della cavit

midollare, mentre la
5 Ossificazione delle
ossificazione prosegue;
epifisi; quando
Comparsa di un centro di
completa, la
ossificazione secondario
cartilagine ialina
nel centro dellepifisi
persiste solamente
a livello dei piatti di
crescita e delle
cartilagini articolari

28

Fasi della ossificazione encondrale

Inizialmente, osteoblasti si differenziano dal pericondrio


attorno alla diafisi del modello di cartilagine ialina,
secernono osteoide, creando il collare osseo
La cartilagine al centro della diafisi calcifica, deteriora,
formando cavit
Un abbozzo vascolare di origine periostale invade le cavit
interne; si forma osso immaturo e poi spongioso attorno ai
frammenti residui della cartilagine ialina
La diafisi si allunga grazie alla continua crescita della
cartilagine della epifisi ed al contempo si forma una cavit
midollare grazie allazione degli osteoclasti allinterno della
diafisi; le epifisi ossificano appena dopo la nascita
attraverso la formazione del centro di ossificazione
secondario
Ossificazione delle epifisi, con la cartilagine ialina che
permane solamente a livello dei piatti di crescita e delle
cartilagini articolari

Bone Fractures
Bone Regeneration

29

Stages in the Healing of a


Bone Fracture

Stages in the Healing of a


Bone Fracture

Stages in the Healing of a


Bone Fracture

30

Stages in the secondary bone healing

months - years

Primary bone healing

Primary bone healing

31

Primary-direct fracture healing

Guarigione per consolidazione primaria


vs Guarigione per formazione di callo

Controllo ormonale

32

Hormonal Regulation of
Bone Growth During Youth

During infancy and childhood, epiphyseal


plate activity is stimulated by growth hormone
During puberty, testosterone and estrogens:

Initially promote adolescent growth spurts


Cause masculinization and feminization of specific
parts of the skeleton

Later induce epiphyseal plate closure, ending


longitudinal bone growth

Control of Remodeling
Due loops di controllo regolano il
rimodellamento osseo

Un meccanismo ormonale mantiene


lomeostasi del calcio nel sangue

Forze meccaniche e gravitazionali che


agiscono sullo scheletro

Hormonal Mechanism

33

Hormonal Mechanism

Un aumento dei livelli ematici del Ca2+ stimola


la tiroide al rilascio di calcitonina
La calcitonina porta alla deposizione del
calcium a livello osseo
Una caduta dei livelli ematici del Ca2+ stimola
le ghiandole paratiroidi al rilascio di PTH
PTH stimola gli osteoclasti alla distruzione
della matrice ossea ed alla liberazione di
Ca2+ nel sangue

Response to Mechanical Stress


Wolffs law a bone grows or remodels

in
response to the forces or demands placed
upon it
Observations supporting Wolffs law include
Long bones are thickest midway along the shaft
(where bending stress is greatest)
Curved bones are thickest where they are most
likely to buckle

Response to Mechanical Stress


Trabeculae form along lines of stress
Large, bony projections occur where
heavy, active muscles attach

34

Calcium Homeostasis
GI Tract

Kidney

Serum calcium
2.25-2.55 mM/L

Parathyroid hormone
Vitamin D
Calcitonin

Bone

Calcium Homeostasis
Ca2+

oral daily
intake
25 mmols
10 mmols
10-14 mmols

10 mmols

7 mmols
3-4 mmols

Fecal excretion
18-22 mmols

HYPOCALCAEMIA

parathyroid glands
PTH secretion

35

HYPOCALCAEMIA

parathyroid glands
PTH secretion

BONE

KIDNEY

INTESTINE

urinary phos.

bone
resorption

calcium abs.

urinary calcium

phos. abs.

1,25D3 production
SERUM CALCIUM

HYPOCALCAEMIA

parathyroid glands

-VE FEEDBACK

PTH secretion

BONE

KIDNEY

bone
resorption

INTESTINE

urinary phos.
urinary calcium

calcium abs.
phos. abs.

1,25D3 production
SERUM CALCIUM

PARATHYROID HORMONE (PTH)


Produced by parathyroid glands
Main targets for PTH in kidney and bone
In kidney PTH increases distal tubular reabsorption of calcium
(+ inhibition of PO4 reabsorption). PTH also, stimulates
production of the active form of vitamin D, 1,25(OH)2 D3
PTH enhances calcium mineralization via bone resorption
PTH transcription is inhibited by 1,25D3
PTH translation is inhibited by increased calcium

36

VITAMIN D
SKIN
7-dehydrocholesterol

Diet:
Milk, eggs, fish

vitamin D3
BLOOD

1,25-dihydroxyvitamin D3
(1,25(OH)2 D3 )

25-hydroxyvitami n D3
(25(OH)D3 )

KIDNEY

LIVER

HYPOCALCAEMIA

parathyroid glands
PTH secretion

BONE

KIDNEY

bone
resorption

INTESTINE

urinary phos.

calcium abs.

urinary calcium

phos. abs.

1,25D3 production
SERUM CALCIUM

HYPOCALCAEMIA

parathyroid glands

-VE FEEDBACK

PTH secretion

BONE
bone
resorption

KIDNEY
urinary phos.
urinary calcium

INTESTINE
calcium abs.
phos. abs.

1,25D3 production
SERUM CALCIUM

37

CALCITONINA

Prodotto dalle cellule-C della tiroide (parafolliculari)


La principale funzione della calcitonina in stati di alto
turnover osseo
- Inibizione del riassorbimento osseo (attivit degli
osteoclasti)

HYPERCALCAEMIA
THYRO ID

calcitonin

(-)
BONE
bone
resorption

SERUM CALCIUM

Organizzazione generale del


tessuto cartilagineo
Giuseppe M. Peretti
peretti.giuseppe@hsr.it

38

Primitivo abbozzo fetale della


maggior parte dello scheletro
Nel corso dello sviluppo postnatale viene sostituita in larga
misura da tessuto osseo
Riveste le superfici articolari delle ossa;
costituisce i dischi intervertebrali, coste
o parti di esse, dischi e menischi intraarticolari; d sostegno ad alcuni organi
dellapparato
respiratorio
ed
al
padiglione auricolare

Cartilagine ialina
Cartilagine fibrosa
Cartilagine elastica

Cartilagine ialina

Condrociti sub-pericondrali affusolati


Condrociti profondi raggruppati a formare i gruppi
isogeni

39

Matrice pericellulare
Matrice territoriale
Matrice interterritoriale

Condrocita

Cellula metabolicamente molto attiva


2-10% del volume tessutale
Capacit di risposta a diversi stimoli
Responsabile del rinnovamento della matrice cartilaginea

Cartilagine fibrosa
Dischi intervetebrali
Labbri glenoidei
Menischi
Sinfisi pubica
Tendini o legamenti che si inseriscono
su cartilagine

40

Cartilagine Elastica
Padiglione auricolare
Condotto uditivo esterno
Cartilagini laringee
Cartilagine dei bronchioli pi distali

Tipi di cartilagine ialina

Cartilagine articolare
Cartilagine metafisaria

Macroscopic Anatomy
of Articular Cartilage

41

Articulating surfaces of
diarthrodial joints
Provides these surfaces
with the low friction,
lubrication, and wear
characteristic required for
repetitive gliding motion
Absorbs mechanical
shocks and spreads the
applied load onto
subchondral bone

Macroscopic analysis

Congruity of the articulating surfaces


Correct axes

Macroscopic analysis
Congruity of the articulating surfaces

42

Macroscopic analysis
Congruity of the articulating surfaces
Correct axes

Microscopic Anatomy of
Articular Cartilage

43

Microscopic Anatomy

Superficial tangenzial zone (10-20 %)


Intermediate zone (40-60 %)

Deep zone (30 %)


Calcified zone

Tide mark
Subchondral bone

Anatomia

Zona tangenziale superficiale (10-20 %)


Zona intermedia (40-60 %)

Zona profonda (30 %)


Zona calcificata

Tide mark Osso sottocondrale

44

w et weight

Hyaline cartilage

Water
65 - 80 % of the wet weight of the tissue

Very low flow through the tissue for high


pressure
Affinity of articular cartilage for water derives
from hydrophilic nature of proteoglycans
Tendency of proteoglycans of gain volume in
solution
Donnan osmotic pressure

Donnan

45

w et weight

dry w eight

Hyaline cartilage

Proteoglicani
(mucopolisaccaridi)

Complesse macromolecole costituite da una


proteina core legata covalentemente a catene
polisaccaridiche (glicosaminoglicani)
Glicosaminoglicani: Lunga catena non ramificata
costituita da unit disaccaridiche, che si ripetono
Condroitin solfato
Keratan solfato
Dermatan solfato
Acido ialuronico: E un GAG, ma non legato
covalentemente ad una proteina core e pertanto
non parte di un proteoglicano

Proteoglycans
Second globular
domain (G2)
HA binding KS-rich
domain (G1) region

C-terminal
domain (G3)
CS-rich
region

Hyaluronate
(HA)
Link
protein
Protein core
Keratan solfate
chains (KS)

Choindroitin
solfate
chains (CS)

46

Second globular
domain (G2)

C-terminal
domain (G3)

HA binding KS-rich
domain (G1) region

CS-rich
region

Hyaluronate
(HA)
Link
protein
Protein core
Keratan solfate
chains (KS)

Choindroitin
solfate
chains (cS)

Keratan solfate
chains (KS)

Choindroitin
solfate
chains (cS)

Hyaluronate
(HA)

SO3HO
CO2-

CH2OH
O

O
HO
OH
HO

O
NH

SO-3
HO
CH2OH

CH2OH O

COCH3
O

HO

NH

OH

COCH3
CO2-

CH2OH

HO

HO
OH

O
NH
COCH3

47

Hyaluronate
(HA)

1200 nm

200 - 400 nm

Link
protein

w et weight

dry w eight

Hyaline cartilage

Anatomy of collagen fibers

Superficial tangential zone (10-20 %)

Intermediate zone (40-60 %)

Deep zone 30 %)
Calcified zone

Tide mark

Subchondral bone

48

Biomechanics of
Articular Cartilage
La composizione biochimica e la particolare
struttura conferiscono al tessuto cartilagineo
delle propriet biomeccaniche molto particolari

Fibre collageniche

Acido ialuronico

Proteoglicani

49

Unloaded

Application of
compression force

Unloaded

Application of shear force

50

Il tessuto cartilagineo possiede propriet viscoelastiche.


Sotto carichi di tipo pressorio-compressivo il
movimento dei fluidi che regola la deformazione
cartilaginea e la sua capacit di resistere agli
stress.
Poich sono necessarie dalle 2,5 alle 6 ore per
raggiungere lequilibrio, in pratica questo in
condizioni fisiologiche non si raggiunge mai.
Tale fenomeno salvaguarda la componente solida
della cartilagine, che sar quindi solo
minimamente responsabile della risposta del
tessuto agli stimoli pressori.

The osteo-cartilaginous complex

51

Load
Deep zone

T idemark
Calcified zone
Cortical endplate
Subchondral bone

Load
Deep zone

T idemark
Calcified zone
Cortical endplate
Subchondral bone

Load
Deep zone

Shear forces

Shear forces

T idemark
Calcified zone
Cortical endplate
Subchondral bone

52

Vertically oriented
collagen fibers

Shear forces

Load
Deep zone

Shear forces

T idemark
Calcified zone
Cortical endplate
Subchondral bone

Tidemark

Tidemark

Microscopic image of Rabbit MCP joint cartilage stained w ith iron hematoxylin, safranin
O, and fast green. Uncalcified cartilage (red), calcified cartilage (dark red), and bone (bluegreen). Staining and microphotography carried out by Mr. Howard Lan.
Saadat et al., Arthritis Research & Therapy 2006, 8:R147

53

Vertically oriented
collagen fibers

Shear forces

Load
Deep zone

Shear forces

T idemark
Calcified zone
Cortical endplate
Subchondral bone

54

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