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HUNG NEI KWUN:

Dopo il violento abbattimento del grande monastero Shaolin dellHonnan, centro propulsore dellarte marziale,
alcuni monaci reduci si dispersero nelle parti pi disparate della Cina, recando con loro lo spirito ancora indomito di
quella grande esperienza e la voglia di riscossa, contribuendo alla capillare diffusione del Kung Fu. Un ruolo
dominante avranno, in questo scenario, il monastero di Ciao Chian, noto come la fossa delle tigri, e soprattutto il
venerando monastero Lo Han, situati entrambi nella regione del Fukkien, nel Sud.
Monastero di Lo Han, nel Sud della Cina, inizio XVIII secolo Una figura piccola, stretta in se stessa, un viandante
curvo sotto il peso dei ricordi, da lontano avvista allorizzonte, delineato appena, impalpabile come un miraggio, il
profilo a lungo cercato di Lo Han, la meta, il rifugio, il simbolo della sopravvivenza stessa nellannientamento di un
mondo. Esso l, davanti a lui, a testimoniare che tutto ci che porta dentro stato davvero, non stato solo un
sogno sognato nel grembo raccolto della notte e svanito sotto laccecamento folle del sole

Ti Sin Sin, grande Maestro di Shaolin, scampato alla fine del suo sogno. Stanco ma sempre vigile, sopravvive,
memore di s, e in silenzio percorre il sentiero, si avvicina grave cercando pace, ma forse anche dellaltro: la sua
sete non solo corporale. Eppure, una volta entrato, il silenzio svanisce ed una strana scena si presenta ai suoi
occhi: un uomo potente come una roccia, tarchiato e duro, con accanimento si sta allenando. Il sole gi alto,
cocente, graffia il paesaggio del Sud, ma luomo, provato, con furore si ostina. Ti Sin Sin incuriosito osserva; ma
non un allenamento quello che vede, egli vede sofferenza, difficolt, resistenza. Ne ha visti tanti, Ti Sin Sin,
sudare sotto il sole, accanirsi nellesercizio per poi accasciarsi sotto il peso di un corpo non calibrato, ottusamente
dibattersi e poi arrendersi alla propria incapacit e inconsapevolezza. Ne ha visti tanti. Quelluomo, come gli altri,
si affatica, si d da fare senza costrutto, va e viene come un pazzo, con livore ripete cento volte lo stesso
esercizio, fino allesaurimento, senza soddisfazione mai; egli viola il suo corpo e la sua mente, cercando invano di
plasmare, come un vasaio incapace, la sua creta, ma la materia gli si ribella sempre. Il vecchio ha compassione;
eppure, qualcosa nelluomo gli appare diverso. Luomo non si arrende. Si rialza. Rincomincia di nuovo. Cade e riprova.
Tenace. Il corpo massiccio, la mole imponente, il volume pieno e compatto di una muscolatura ingombrante
costretta al salto agile, caparbiamente piegata allo scatto leggero, si rifiuta, insorge come un cavallo imbizzarrito,
la pura natura che si ribella alla volont. C della disperazione, che il vecchio Maestro coglie.
Nel monastero di Lo Han, Ti Sin Sin osserva con molta attenzione questo allievo che soffre praticando la nobile
arte di Shaolin. Hung Nei Kwun, cos si chiama, di Canton, ed ha la tipica conformazione fisica del Sud, robusta,
ben piazzata, di certo non indicata per esprimere al meglio lagilit e lacrobazia delle tecniche Shaolin. Eppure in
lui la tenacia pari alla struttura fisica, lo spirito forte, molto forte. Cos lanziano Maestro comprende; la lunga
esperienza diventata in lui saggezza, una sola la chiave: adattamento. Come lacqua.
Vincere lostacolo, non opponendosi, ma conformandosi. Proverbiale saggezza orientale: un principio moderno, il

Jeet Kune Do, nulla di nuovo oggi ci insegna, in fondo! Cos Ti Sin Sin offre a Hung Nei Kwun una via di uscita, e gli
insegna una forma, che aveva appreso anteriormente a Shaolin, che non lo comprimesse ma lo valorizzasse,
lasciando esprimere liberamente la sua natura, adattandosi perfettamente alle sue peculiari caratteristiche psicofisiche, sfruttandole senza violentarle. E Hung Nei Kwun da quel giorno non fu pi luomo che combatteva contro se
stesso, il forzato dellinutile costrizione; accettandosi, egli divenne, finalmente in pace, se stesso. E come tale, fu
ricordato nel tempo.

Dunque limpacciato omaccione che non riusciva ad accettare la sua stazza, lelefante che cercava di farsi farfalla,
incontrando la vera saggezza cess finalmente di sforzarsi, divenendo cos davvero grande ! E questa una lezione
importante: quante volte siamo noi stessi, con le nostre irrealistiche aspettative, gli artefici della nostra infelicit!
e quante volte non vediamo loro che ci sta sotto al naso, o forse lo disprezziamo proprio perch ci cos sotto al
naso! Imparare ad apprezzare ci che si ha, senza marcire nel desiderio, nel bisogno, nella mancanza, martiri della
lontananza! Pensiamo ogni tanto anche a Hung Nei Kwun, linutile colosso,e ridiamoci un po sopra

Il nome della forma che il Maestro Shaolin insegn al gigante del Sud Kon Ji Fo Fu ovvero
equilibrare le energie e cavalcare/domare la tigre . Da essa Hung Nei Kwun prender spunto per dar vita allo stile

Hung Gar, lo stile della Famiglia Hung, utilizzando, di questa prima forma, circa l80% del bagaglio tecnico e dei
principi, per poi sviluppare il suo sistema. Cos Hung Nei Kwun cre un metodo potente, il padre degli stili del Sud, il
fondamento, destinato a dare molti frutti, lequivalente di quello che era stato Shaolin per il Nord. Unaltra formasimbolo dellHung Gar la Fu Hok Sei Ying, che si dice creata da Hung Nei Kwun, ispiratosi alla Kon Ji Fo Fu Kuen,
con la chiara volont di revisionare la derivazione della prima forma appresa dallo Shaolin del Nord, sostituendo il
Drago con la Gru, simbolo dello Shaolin del Sud; cos Gru e Tigre divennero gli emblemi dell Hung Gar.
La strada di Hung Nei Kwun non incroci soltanto quella di Ti Sin Sin. Il vecchio monaco era stato, a Shaolin,
maestro anche di Nui Mg, la monaca che sopravvisse alla strage, colei che a sua volta, nel Nord, sar maestra di

Wing Chun Jim, una ragazza semplice, ma che non intendeva piegarsi alla violenza del mondo; e anche Wing Chun
Jim, incontrando la monaca di Shaolin, liberer la sua natura, trover se stessa, unabile combattente, fondatrice
di uno stile semplice che da lei prende il nome, uno stile senza boria e pretese, ma talmente valido da opporsi
efficacemente a Shaolin stesso. Entrambi, il grosso uomo del Sud e la ragazza del Nord, ritrovando la propria
essenza, si riconosceranno, alla pari: fu cos che Wing Chun Jim, la fondatrice del Wing Chun, spostatasi a Sud,
incontr Hung Nei Kwun, il padre dellHung gar, e divenne sua moglie. E quanto la collaborazione tra i due sia stata
proficua, lo dicono i fruttuosi, continui contatti tra i due stili, lapporto tecnico che il Wing Chun contribu a dare
allHung Gar; non a caso, pi avanti nel tempo, vi furono maestri che conoscevano entrambi gli stili, tra cui
ricordiamo il maestro Skong Tong Chu.

Altri due grandi personaggi bene ricordare, Wong Fei Hung (1850-1936) e Ti Kiu San (18131886), entrambi appartenenti ad un gruppo di dieci Maestri conosciuti, per le loro quasi leggendarie imprese, come

le Dieci Tigri di Canton. Queste 10 tigri erano quasi tutti praticanti di Hung Gar, Choy Lee Fut e Wing Chun,
ed erano ritenuti i dieci migliori artisti marziali; tra loro vi era anche Chan Heng, famoso maestro di Choy Lee Fut .

Wong Fei Hung famoso per essere stato calato in una buca con due tigri, uccidendole entrambe a mani nude.
Inoltre, egli revision la forma Fu Hok creata da Hung Nei Kwun, inserendovi una sequenza tipica dello Stile
dellUbriaco (Tsui Pa Hisien), per onorare un avversario, esperto nello Tsui Pa Hisien, che lo sconfisse proprio
usando una tecnica di pugno tratta da questa sequenza. E questa una tipica lezione di rispetto, di riconoscimento
dellavversario

di

umilt,

che

testimonia

lo

spirito

dei

veri

praticanti

di

Kung Fu tradizionale.

Ti Kiu San noto per gli innumerevoli Gom Sao ( combattimenti allultimo sangue, con regole rituali precise)
sostenuti e vinti nella famosa Pagoda di Canton; egli sconfisse molti eminenti maestri che venivano dal Nord,
dimostrando lefficacia in combattimento della scuola del Sud. Sia Wong Fei Hung che Ti Kiu San si distinsero per
atti di eroismo contro gli invasori, nel periodo tra la guerra delloppio e la rivolta dei boxer. Essi furono quelli che
contribuirono maggiormente allo sviluppo dello stile Hung Gar.
TECNICA E PRINCIPI
Lo stile Hung Gar appartiene alla Scuola Esterna Wai Chia e viene considerato lo stile principale del Sud, il pi
antico, secondo la cronologia tradizionale; fu creato nei primi del 1700 d.C. per opera di Hung Nei (o Hai) Kwun.
Da qui il nome di Hung Gar = stile della Famiglia Hung.
E uno stile diretto, che si basa essenzialmente su posizioni basse, schiacciate e molto solide, caratterizzate da
forte concentrazione muscolare; questo tipo di posizioni dure sprigionano una forte potenza nelle parate e nei
contrattacchi, enfatizzando la forza, inizialmente solo fisica e muscolare, per poi arrivare, a livelli pi sofisticati,
al lavoro di Wai Chi Kung. In linea con le esigenze e le caratteristiche psico-fisiche del fondatore, l Hung Gar uno
stile adatto solo a persone forti, resistenti e ferme; pertanto insiste molto sulla durezza dellapprendistato,
perch lallievo dimostri di essere particolarmente dotato di grande energia fisica e sviluppi in pieno i necessari
requisiti di sopportazione e di tenacia.
Come per lo Shaolin, i movimenti si rifanno ai cinque animali di base, ma secondo un ordine sequenziale differente:
Drago

(Long),

Tigre

(Fu),

Serpente

(Se),

Leopardo

(Pao),

Gru

(HoK).

A questi animali si associavano rispettivamente cinque elementi: Terra ( To), Metallo (Gam), Acqua (Shoi), Fuoco
(Fot), Legno (Mo). Anticamente si studiava anche l'Orso come sesto animale, con l'Oro come elemento associato:
nelle forme pi tradizionali ritroviamo molti movimenti e tecniche relative a questo animale. L Hung Gar eredita il
simbolo dello Shaolin del Sud, praticato nel monastero del Fukkien, che consiste nellincrocio tra il simbolo di

Shaolin, che era Drago e Tigre, e il simbolo dei taoisti, che era Serpente e Gru; esso quindi adotta la Gru (eleganza,
energia Yin) e la Tigre (forza, energia Yang).
Come tutti gli stili del Sud, anche l'Hung Gar lavora specificatamente tanto sul rafforzamento e potenziamento
muscolare delle gambe, necessario per l'esecuzione di posizioni lunghe e caricate, quanto su quello delle braccia e
del tronco, per eseguire tecniche potenti, molto vigorose; i movimenti sono molto netti, precisi, fieri ed energici;
latteggiamento sempre marziale, non si lavora mai inarcando o caricando la schiena, che si mantiene sempre
diritta in qualsiasi tipo di movimento, sia nellimpostazione in avanti o a busto di tigre che in quella eretta o a
busto di cavallo, mantenendo equilibrio, bilanciamento, ed una postura corretta. Altra caratteristica importante

dello stile che il praticante viene appositamente addestrato a ripetere i movimenti su entrambi i lati, acquisendo
completezza e simmetria.
Lo stile Hung Gar venne inizialmente divulgato nelle regioni intorno alla citt di Canton (Kianshi, Hunan, Fukkien ),
per poi espandersi in tutto il Sud della Cina, influenzando anche le arti marziali dell'isola di Okinawa, che fino alla
dinastia Ming era un protettorato cinese; proprio qui ad Okinawa, subendo diversi processi evolutivi, l Hung Gar
diverr il lievito principale necessario alla nascita del Karate giapponese e del Tang Su Do coreano.
KONJI FO FU KUEN:
EQUILIBRARE LE ENERGIE E CAVALCARE LA TIGRE

E la forma pilastro dello stile Hung Gar, ed quella che il monaco Ti Sin Sin trasmise ad Hung Nei Kwun quando si
rifugi nel monastero di Lo Han, nella regione del Fukkien. E chiamata anche Kon Chi Fo Fu. Questa forma fu
appresa da Ti Sin Sin nel monastero di Shaolin, nella regione dellHonnan; la sua esecuzione infatti divisa in due
parti, ognuna delle quali rappresenta uno dei due animali simbolo di questo monastero del Nord. La prima parte ( Kon

Ji) vede il Drago che lavora sullenergia, con tecniche di respirazione Wai Chi Kong, accompagnate da emissioni di
suoni (Chou Su), i quali influiscono su diversi organi vitali:
MMMMM = Stomaco
EIIII (acuto) = Polmoni
IAHHH (con espirazione lunga) = Stomaco (va eseguito in decontrazione, infossando la bocca dello stomaco)
WAA (con espirazione) = Cuore
SUU(Sibilo) = Intestino (va eseguito scaricando tutta laria dai polmoni)

Questi suoni fanno parte delle tecniche respiratorie del Drago (da ricordare che gi durante la
dinastia Han si usavano tecniche di suono, di ispirazione taoista, a scopi terapeutici); se vengono eseguiti con la
giusta respirazione, posizione, contrazione e decontrazione, questi suoni sono diretti ad equilibrare o a generare
energia negli organi vitali, secondo necessit. I monaci Shaolin facevano largo uso di questa metodologia per curare
le malattie.

La seconda parte (Fo Fu) vede la Tigre nella sua espressione puramente tecnica di colpi, parate, movimenti, il tutto
eseguito con il giusto equilibrio di potenza.
La Kon Ji Fo Fu una forma molto dura, che comprende circa trecento tecniche e per questo motivo molte scuole
preferiscono dividerla in due esecuzioni distinte: Kon Ji Kuen e Fo Fu Kuen. La nostra scuola preferisce invece
insegnarla ed eseguirla in ununica forma, cos come stata tramandata allorigine, e ci per due motivi: sia per

tutelarne loriginalit, essendoci pervenuta direttamente dalla scuola dellultimo rappresentante riconosciuto nella
scala gerarchica, il maestro Chan Hon Chun (1909 1991); sia per mantenere vivo lo spirito della tradizione, che
considera la sua esecuzione come un test per capire il grado di preparazione e di determinazione di una persona,
visto che si suole dire che chi pratica questa forma tutte le mattine, in grado di tenere la Cina sopra un dito !
Caratteristica di questa forma sono i tre tipi diversi di impostazione che la mano assume per stimolare il Chi su
determinati meridiani, che a loro volta si riflettono su certi organi vitali; abbiamo il Tan Ji Kiu o Hui Chi Shou, che
vede limpostazione della palma aperta con lindice disteso, verticale, e il dito medio, lanulare e il mignolo piegati
con la prima falange parallela allindice, ben chiusi tra loro, i polpastrelli a contatto con linizio della palma, mentre
il pollice piegato, a contatto del lato esterno della mano; poi abbiamo il Mei Peng Shou o Ton Hon Ji (mano a
petali di rosa o mano a rosa) la cui impostazione con indice, medio, anulare e mignolo disposti a raggiera verso
lalto, mentre il pollice perpendicolare alla palma e punta, con lultima falange, verso lesterno; per ultimo,
troviamo il Wu Tao Shou (mano delle cinque vie) o Xin Shou (mano a stella), con tutte e cinque le dita disposte a
raggiera.

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