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considerazioni
Mattia Tiso
Sappiamo che i triangoli hanno gia parecchie proprieta, ma questa sembra
davvero interessante. In sostanza da un triangolo qualsiasi, tracciando i segmenti giusti possiamo trovare un triangolo equilatero. Per essere piu chiari,
immaginiamo di avere un triangolo ABC e su ogni lato costruiamo dei triangoli
equilateri;1 Di questi triangoli consideriamo i loro baricentri e congiungiamoli...eccoci, abbiamo trovato il nostro triangolo equilatero.
Perche e equilatero? Beh, rimbocchiamoci le maniche e vediamo di capire
come e possibile.
Innanzitutto, parliamo di baricentri in un triangolo equilatero, quindi e come
parlassimo di circocentro o ortocentro, probabilmente tracciare qualche cinrconferenza potrebbe essere comodo. Dunque, i nostri baricentri sono anche centri
di circonferenze che toccano i vertici del lato che hanno di fronte. Queste tre
circonferenze sembrano avere qualcosa di interessante...
Si intersecano tutte e tre in un punto, perche?
Diciamo che piu specificatamente sono i tre assi radicali a concorrere, e la prima
cosa che ci viene in mente (almeno a me!) a legare centri di circonferenze con
assi radicali e la perpendicolare tra lasse e la congiungente i centri.
Daltra parte, vediamo anche che tracciando i raggi delle circonferenze per i
punti del triangolo dato, vengono a formarsi tre quadrilateri sicuramente ciclici
e con un angolo di 120 gradi corrispondente proprio a quello che si forma tra
due assi radicali. Ora le coppie di assi radicali sono tre, gli angoli uguali a 120
gradi e 120 3 = 360.
I conti tornano ma questo ci assicura che gli assi concorrano? Beh tanto per
essere sicuri, supponiamo che non concorrano, allora una circonferenza interesca
le altre due in due coppie di punti differenti. Consideriamo i due punti consecutivi appparteneti a due circonferenze differenti.
Prima abbiamo detto che i tre quadrilateri che si formavano con i raggi e i lati
del triangolo che non appartengono a quello dato sono ciclici. Ma e evidente
che ce un quadrilatero i cui vertci non appartengono tutti ad una stessa circonferenza...una contraddizione.
Ora siamo sicuri che gli assi radicali devono concorrere.
Vi ricordate della condizione di pependicolarita che ci era venuta in mente
prima? Bene, congiungiamo i baricentri e consideriamo le intersezioni di queste
congiungenti con gli assi radicali. Da ogni vertice partono due rette che inter1 no,