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rate con la scala spaziale del complesso.
Bogotà, dichiarato oggi monumento L’accesso dalla via sul livello inferiore è
nazionale, che si estende lungo le falde assicurato attraverso un patio di forma
del Cerro Tutelar de Monserrate, a una al- trapezoidale che separa la nuova costru-
tezza di 2600 m sulla cordigliera occi- zione dalla strada: una piccola corte con
dentale, ed è formato da costruzioni di pavimento in mattonato di “cotto” in
tipo coloniale e repubblicano di cui la leggera salita, dominata da una sobria
gran parte mantiene la sua struttura ori- facciata che racchiude i due livelli della
ginaria. La loro caratteristica morfolo- casa. Il prospetto in laterizio è scandito
gica principale è la disposizione delle in due sezioni verticali: un quadrato di
camere e degli altri ambienti dove si 6 m di lato e, in leggero risalto, un ret-
svolgono le attività familiari attorno a tangolo con il coronamento cementizio
uno o più patii, centrali o laterali, e, in che costituisce la testata della volta re-
alcuni casi, la presenza di vestiboli late- trostante e una grande vetrata semicir-
rali che servono da ingresso e comuni- colare. Al piano inferiore, parzialmente
cazione tra gli spazi interni. Una tipolo- interrato, sono ricavati, con accesso di-
stinto,da un lato alcune camere con ser-
diana barco vizi, un deposito, il locale tecnico, e dal-
Casa in Candelaria,
l’altro, preceduto da alcuni gradini, il
vano a doppia altezza che contiene due
rampe: una che porta al piano superiore
Bogotà
delle camere e l’altra al piano rialzato di
circa 1-1,5 m della casa preesistente.
Linguaggio essenziale, rigorosa funzio-
nalità e tradizione contraddistinguono
gia urbana, di eredità ispanica, adattata lo schema distributivo del livello supe-
alle temperature medie locali di circa riore. Le scale terminano in un portico
16°C. che gira attorno ad un patio-giardino
Il centro storico offre ancora l’imma- disegnando una ‘L’, sul quale affacciano
gine del piccolo nucleo urbano che ha due ampie camere da letto con armadi
dato origine alla grande metropoli, con ricavati nella spessa muratura e le relative
le sue strette e ripide vie, i suoi edifici stanze da bagno.
coloniali con i tetti a falde e manti in te- Il corpo delle camere è diviso da una
gole di laterizio, e che ha ospitato le piccola intima chiostra che interrompe
prime famiglie dell’aristocrazia creola e la continuità della copertura a volta ri-
spagnola. bassata che corre sopra gli ambienti e
L’intervento di Diana Barco riguarda che assicura la necessaria illuminazione
l’ampliamento di una casa coloniale naturale offrendo ulteriori prospettive
Vista dall’alto della casa nel contesto urbano.
preesistente – articolata su vari livelli - visive e, attraverso la galleria, una deli-
Nella pagina a fianco: realizzato in un lotto irregolare, stretto ziosa permeabilità spaziale con il patio
vista della facciata dal patio di ingresso.
e profondo, circa 30 m di lunghezza per maggiore.
9 m di larghezza, con un forte dislivello. È proprio la tettonica della casa che, se
È stata mantenuta la tradizionale conti- da un lato riesce a mimetizzare l’inter-
nuità della via, rispettando le altezze vento rispetto al contesto urbano circo-
delle gronde limitrofe, con una parete stante, mediante l’impiego dell’argilla
cieca intonacata di bianco. La difficoltà cotta, dall’altro testimonia in modo si-
maggiore è stata quella di collegare in gnificativo la sua contemporaneità attra-
maniera organica e razionale i diversi li- verso la sua inusuale conformazione. La
velli del manufatto esistente, incluso il copertura definisce gli ambiti funzio-
relativo patio, con quelli dei nuovi am- nali, quello della circolazione e quello
bienti da realizzare, riuscendo a mante- degli ambienti interni in base alla luce e
FOTOGRAFIE Antonio Castañeda nere altezze interne sufficienti e misu- all’altezza della volta: minore quella del
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portico, che si sviluppa a ‘U’ coprendo
anche il vano della scala, e maggiore
quella sopra le stanze. Le sottili volte in
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conglomerato armato, di 10 cm di spes-
sore,poggianti su travi laterali,sono state
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gettate in opera inserendo sopra la cas- 2
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saforma le mattonelle quadrate di lateri-
zio che, lasciate a vista, formano la pro-
spettica tessitura dell’intradosso. L’estra-
dosso delle volte è stato impermeabiliz-
zato e rivestito con le medesime matto-
nelle di laterizio.
Si apprezza in questa residenza il lin-
guaggio diretto, la grande cura del det-
taglio costruttivo – come, ad esempio, 5
nel disegno della trave-canale di gronda
in cemento che risolve il raccordo fra le
due volte –, il trattamento dei materiali
lasciati a vista – murature e rivestimenti
di laterizio e travi in calcestruzzo –, ele-
menti tutti che rivelano l’ottima assimi-
lazione del processo operativo di Roge-
lio Salmona, nel cui studio Diana Barco 4 5
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ha trascorso i primi anni della propria
formazione professionale, unitamente
alla capacità di cogliere il senso del 1 4 9
luogo e di saperlo reinterpretare. ¶
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Scheda tecnica 1
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Progettista: Diana Barco
Collaboratori: Cecilia Castillo
Cronologia: 1994, progettazione;
1997, fine lavori
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Nella pagina a fianco:
sezioni longitudinali e trasversali.
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