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Sonia Sabbadini La Candelaria è un quartiere storico di

Progetti
rate con la scala spaziale del complesso.
Bogotà, dichiarato oggi monumento L’accesso dalla via sul livello inferiore è
nazionale, che si estende lungo le falde assicurato attraverso un patio di forma
del Cerro Tutelar de Monserrate, a una al- trapezoidale che separa la nuova costru-
tezza di 2600 m sulla cordigliera occi- zione dalla strada: una piccola corte con
dentale, ed è formato da costruzioni di pavimento in mattonato di “cotto” in
tipo coloniale e repubblicano di cui la leggera salita, dominata da una sobria
gran parte mantiene la sua struttura ori- facciata che racchiude i due livelli della
ginaria. La loro caratteristica morfolo- casa. Il prospetto in laterizio è scandito
gica principale è la disposizione delle in due sezioni verticali: un quadrato di
camere e degli altri ambienti dove si 6 m di lato e, in leggero risalto, un ret-
svolgono le attività familiari attorno a tangolo con il coronamento cementizio
uno o più patii, centrali o laterali, e, in che costituisce la testata della volta re-
alcuni casi, la presenza di vestiboli late- trostante e una grande vetrata semicir-
rali che servono da ingresso e comuni- colare. Al piano inferiore, parzialmente
cazione tra gli spazi interni. Una tipolo- interrato, sono ricavati, con accesso di-
stinto,da un lato alcune camere con ser-
diana barco vizi, un deposito, il locale tecnico, e dal-

Casa in Candelaria,
l’altro, preceduto da alcuni gradini, il
vano a doppia altezza che contiene due
rampe: una che porta al piano superiore

Bogotà
delle camere e l’altra al piano rialzato di
circa 1-1,5 m della casa preesistente.
Linguaggio essenziale, rigorosa funzio-
nalità e tradizione contraddistinguono
gia urbana, di eredità ispanica, adattata lo schema distributivo del livello supe-
alle temperature medie locali di circa riore. Le scale terminano in un portico
16°C. che gira attorno ad un patio-giardino
Il centro storico offre ancora l’imma- disegnando una ‘L’, sul quale affacciano
gine del piccolo nucleo urbano che ha due ampie camere da letto con armadi
dato origine alla grande metropoli, con ricavati nella spessa muratura e le relative
le sue strette e ripide vie, i suoi edifici stanze da bagno.
coloniali con i tetti a falde e manti in te- Il corpo delle camere è diviso da una
gole di laterizio, e che ha ospitato le piccola intima chiostra che interrompe
prime famiglie dell’aristocrazia creola e la continuità della copertura a volta ri-
spagnola. bassata che corre sopra gli ambienti e
L’intervento di Diana Barco riguarda che assicura la necessaria illuminazione
l’ampliamento di una casa coloniale naturale offrendo ulteriori prospettive
Vista dall’alto della casa nel contesto urbano.
preesistente – articolata su vari livelli - visive e, attraverso la galleria, una deli-
Nella pagina a fianco: realizzato in un lotto irregolare, stretto ziosa permeabilità spaziale con il patio
vista della facciata dal patio di ingresso.
e profondo, circa 30 m di lunghezza per maggiore.
9 m di larghezza, con un forte dislivello. È proprio la tettonica della casa che, se
È stata mantenuta la tradizionale conti- da un lato riesce a mimetizzare l’inter-
nuità della via, rispettando le altezze vento rispetto al contesto urbano circo-
delle gronde limitrofe, con una parete stante, mediante l’impiego dell’argilla
cieca intonacata di bianco. La difficoltà cotta, dall’altro testimonia in modo si-
maggiore è stata quella di collegare in gnificativo la sua contemporaneità attra-
maniera organica e razionale i diversi li- verso la sua inusuale conformazione. La
velli del manufatto esistente, incluso il copertura definisce gli ambiti funzio-
relativo patio, con quelli dei nuovi am- nali, quello della circolazione e quello
bienti da realizzare, riuscendo a mante- degli ambienti interni in base alla luce e
FOTOGRAFIE Antonio Castañeda nere altezze interne sufficienti e misu- all’altezza della volta: minore quella del

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portico, che si sviluppa a ‘U’ coprendo
anche il vano della scala, e maggiore
quella sopra le stanze. Le sottili volte in
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conglomerato armato, di 10 cm di spes-
sore,poggianti su travi laterali,sono state
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gettate in opera inserendo sopra la cas- 2
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saforma le mattonelle quadrate di lateri-
zio che, lasciate a vista, formano la pro-
spettica tessitura dell’intradosso. L’estra-
dosso delle volte è stato impermeabiliz-
zato e rivestito con le medesime matto-
nelle di laterizio.
Si apprezza in questa residenza il lin-
guaggio diretto, la grande cura del det-
taglio costruttivo – come, ad esempio, 5
nel disegno della trave-canale di gronda
in cemento che risolve il raccordo fra le
due volte –, il trattamento dei materiali
lasciati a vista – murature e rivestimenti
di laterizio e travi in calcestruzzo –, ele-
menti tutti che rivelano l’ottima assimi-
lazione del processo operativo di Roge-
lio Salmona, nel cui studio Diana Barco 4 5
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ha trascorso i primi anni della propria
formazione professionale, unitamente
alla capacità di cogliere il senso del 1 4 9
luogo e di saperlo reinterpretare. ¶

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Scheda tecnica 1
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Progettista: Diana Barco
Collaboratori: Cecilia Castillo
Cronologia: 1994, progettazione;
1997, fine lavori

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Nella pagina a fianco:
sezioni longitudinali e trasversali.

Piante dei livelli inferiore e superiore


(disegno elaborato dall’autore).
Legenda:
1. patio garage
2. ingresso
3. studio
4. camera da letto
5. patio fra le camere;
6. camera da letto esistente
7. terrazza
8. giardino
9. deposito
10. locale caldaia

Dettaglio delle volte.


Legenda:
1. laterizio 20 x 20 cm
2. calcestruzzo
3. laterizio 15 x 15 cm
4. scossalina di rame
5. massetto delle pendenze
6. trave canale in cemento armato
7. trave in calcestruzzo della volta grande con
scanalatura per la luce artificiale indiretta
8. trave volta piccola della galleria porticata
9. vetro

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Scorcio della copertura.

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