Sei sulla pagina 1di 4

Claudio Renato Fantone L’architettura di Gregory Burgess

Progetti
duale e del mero profitto personale.
può essere apprezzata sotto l’aspetto In un simile contesto morale, il ruolo
meramente formale per la sua raffinata dell’architetto supera gli stretti confini
mescolanza di strutture d’avanguardia del privato per dilatarsi nella conce-
– particolarmente espresse nella tetto- zione della comunità e nella prospet-
nica – con elementi di carattere popo- tiva di futuro dell’umanità. “L’edificio
lare che conferiscono alle sue opere – spiega Burgess – è visto come un
una singolare sensualità e un vigore or- processo, non solo un prodotto. Il pro-
ganico che sollecita l’immaginazione cesso è una danza di costanti trattative.
di utenti e visitatori. Le ragioni del suo Alla fine del processo, la traccia della
successo – nel 2004 ha ricevuto la danza si vede nell’edificio. In questo
RAIA Golden Medal, il premio alla car- processo l’architetto conduce una col-
riera, maggior riconoscimento di ar- laborazione complessa che unisce cul-
chitettura in Australia – vanno, co- tura, luogo e gente in una nuova rela-
munque, riferite soprattutto alla co- zione reciproca, compiendo la trasfor-
stante applicazione dei metodi della mazione”(1).
Il Centro comunitario di Boxhill,
gregory burgess quartiere periferico di Melbourne,

Centro comunitario
rappresenta uno dei primi interventi
architettonico-sociali realizzati dall’ar-
chitetto australiano in cui ha potuto

a Boxhill, Melbourne,
dimostrare la risorsa aggregativa che
può essere sviluppata nell’architettura
comunitaria coinvolgendo artisti, arti-

Australia giani e, soprattutto, catalizzando l’e-


nergia latente dei residenti.
Il progetto è il risultato di un lungo
‘progettazione partecipata’, al profon- processo, sviluppato nel corso di sei
do rispetto per la natura e per le cul- mesi, di consultazioni e incontri con il
ture indigene, alla sensibilità di inte- responsabile del settore delle arti del
grare sostenibilità ambientale e sociale. Consiglio Municipale, altri membri
Il lavoro di Burgess dà vita ad una ar- della comunità locale, artisti e arti-
chitettura empatica, in grado di racco- giani, al fine di elaborare l’immagine e
gliere e consolidare lo ‘spirito’ del le linee guida del nuovo edificio.
luogo, la capacità rigenerativa della co- Aspetto singolare è stata la scelta di in-
munità, i suoi processi relazionali, le tegrare opere di artigianato artistico
sue mutevoli espressioni di celebra- nella costruzione stessa dell’edificio,
zione della vita. piuttosto che aggiungerle dopo il suo
Burgess cerca di sviluppare un’estetica completamento.
Sala soggiorno con l’asola di copertura in forma che sappia riconciliare l’uomo con Le varie collaborazioni di artisti, arti-
di spicchio a graticcio per lasciare entrare una luce l’ambiente, il singolo con la colletti- giani e residenti sono state risolte
filtrata indirizzata sopra il camino.
vità, offrendo una risposta al degrado come subcontratti nell’ambito del
spirituale e culturale e alla condizione contratto principale e le opere degli
di isolamento dell’individuo in atto artisti sono state finanziate da Istitu-
anche nella realtà sociale australiana. zioni nazionali (Australia Council e Vic-
Propone, dunque, un’architettura so- toria State Ministry for the Arts).
cialmente impegnata – quanto più do- La pianta rivela l’integrazione di una
verosa dopo i fallimenti sociali dell’ar- efficace funzionalità distributiva di un
chitettura razionalista e gli eccessi de- impianto di tipo ortogonale – manife-
politicizzati e formalistici dell’Interna- sta nell’asse di circolazione principale
zionalismo – come alternativa alla cul- est-ovest ed in quello secondario tra-
tura dominante dell’esaltazione indivi- sversale di servizio – con una com-

34 CIL 128
Scorcio dei laboratori
delle arti asciutte e, in
primo piano, del
volume sporgente del
camino della sala di
ritrovo del Centro.

Vista del fronte est


della sala polivalente.
Nel piazzale antistante
sono stati realizzati
sedili rivestiti di
ceramica, ispirati alla
terrazza del parco Güell
di Gaudí (Barcellona).

Pianta. 8. corte
Legenda: 9. magazzino
7 9 1. terrazza di ingresso 10. negozio
2. foyer 11. sala riunioni
3. spazio esposizioni 12. amministrazione
15 4. sala di ritrovo 13. ufficio
17 4 5. sala polivalente 14. camera oscura
6. laboratorio arti umide 15. parcheggio auto
7 9 7. laboratorio arti 16. pergolato
asciutte 17. palco esterno

5
3
14

6 8
11
11
2
10
12
9 13
13
1 16
plessità di geometrie spaziali regolari e per i frequentatori del Centro. Questo esposta a nord e l’area esterna per i
irregolari che rinnovano costante- ambiente è il fulcro sociale dell’edifi- giochi all’aperto.
mente l’aspettativa del visitatore. cio, con il suo grande camino in mat- Sul lato sud del percorso principale, si
La spina centrale di circolazione è l’e- toni, i curvi sedili in muratura, il bo- trovano i laboratori di artigianato. I pa-
lemento unificante dell’edificio, colle- vindo e le basse finestre rivolte sul diglioni delle arti umide (ceramica, ve-
gando il curvilineo portico di ingresso, giardino. Il fuoco visivo sul camino è tro e fabbricazione della carta) hanno
sul fronte stradale, con l’opposta sala rimarcato da un’asola ritagliata nella curve coperture disposte a formare fi-
ritrovo proiettata sul giardino interno. curva copertura: uno spicchio di luce nestrature a shed per illuminare di luce
Il percorso in side del Centro, lungi filtrata da un delicato graticcio ligneo. indiretta gli alti ambienti interni, la-
dall’essere un monotono e mero asse Una sequenza spaziale dinamizzata da sciando bellissime visuali sulle chiome
di collegamento, si rivela come una continui leggeri cambiamenti di dire- degli originali alberi di gomma nella
sequenza di ambiti polifunzionali, di zione, accompagnata da molteplici corte antistante.
variazioni dimensionali in ampiezza ed contrasti e flussi luminosi, in cui Bur- Un piano mezzanino serve come area
altezza, di contrapposizioni di curva- gess usa la luce per produrre ombre per il disegno, mentre alcune attività
ture tettoniche concave e convesse, che sembrano scavare lo spazio. esterne, come la cottura delle cerami-
chiaramente manifeste nella sezione Una complessità tettonica e di rela- che ‘raku’, vengono svolte nella corte.
longitudinale. zioni interno-esterno contraddistin- Sul fronte stradale, il ritmo scandito dal
Attraversato il basso portico di in- gue, dunque, l’elaborato percorso che profilo dei padiglioni si accompagna a
gresso e varcata la soglia dell’edificio, si culmina, come in molti altri edifici quello dei curvi graticci metallici della
sperimenta la prima improvvisa varia- dell’architetto, in uno spazio simbo- suggestiva pergola del viale di accesso
lico, significativamente di forma circo- al Centro. Il prospetto e il percorso si
lare a indicare il luogo dello stare rac- caratterizzano per il particolare tratta-
colti, considerato il cuore dell’edificio. mento decorativo murario e dei pila-
Un simbolismo spirituale che con- stri che sostengono il pergolato.
nota la maggior parte delle sue opere, Le pareti, infatti, presentano un’alta
ispirato al pensiero steineriano e alle fi- zoccolatura, delimitata da filari di ele-
losofie orientali, e che lo distingue menti ceramici dai forti colori e for-
dall’espressionismo organico tedesco, mata da una campitura sfumata da mat-
sebbene possa essere comprensibile toni rosso scuro a mattoni rosso aran-
trovare delle analogie con le spazialità cio, e una parte superiore tinteggiata a
del connettivo tipiche nelle opere di calce in calde tonalità cromatiche.
Hans Sharoun, in particolare le scuole Il padiglione delle arti asciutte ha una
di Darmstadt e di Lunen. doppia esposizione di luce solare, a sud
Come si è detto, attorno a questa irre- e a nord, per beneficiare di una illumi-
golare e pulsante spina centrale si arti- nazione variata e vivida, necessaria alla
colano le aree del Centro: da essa l’in- realizzazione dei prodotti, e una ve-
zione di altezza, corrispondente al- tero organismo sembra trarre il respiro randa a nord per i lavori all’esterno al
l’ambito del foyer, utilizzato per la sala vitale. sole (siamo nell’emisfero australe).An-
polivalente, su cui affaccia anche il ne- Sul lato nord,rispetto al percorso prin- che quest’area può essere suddivisa in
gozio dove si vendono i manufatti cipale, si trovano, adiacenti all’ingresso, due sale, ciascuna provvista di un
prodotti nel Centro. la direzione e gli uffici amministrativi, grande magazzino.
Segue un largo passaggio, con asse con un proprio piccolo patio che li Come si è accennato, la partecipazione
però deviato rispetto a quello di en- isola dal fronte stradale, quindi due sale creativa della collettività è attuata già
trata, coperto con soffitto voltato di ri- riunioni e la sala polivalente. nella fase di costruzione dell’edificio.
dotta sezione. Di colpo lo spazio si in- Questo grande ambiente (circa 230 m2) In particolare, l’artista poliedrica Mag-
nalza, quasi raddoppia in altezza: è la ha un podio proiettato nel giardino e gie Fooke ha realizzato e coordinato
sala esposizioni, con una grande lan- può essere utilizzato per lavori teatrali diverse lavorazioni. Il rivestimento ce-
terna vetrata di copertura con la con- con uditorio interno e palco esterno o ramico dei pilastri di sostegno della
cavità rivolta verso il basso. viceversa.Oppure può essere suddiviso pergola è stato ideato e prodotto da
Quindi, dopo un ulteriore deviazione in due ambienti come sale riunioni o gruppi di studenti del T.A.F.E. (College
del percorso e un altro basso passaggio come grandi stanze per asilo di infan- of Tertiary and Further Education), utiliz-
voltato, si raggiunge la sala soggiorno zia in combinazione con la veranda zando spesso materiale di costo ri-

36 CIL 128
dotto, come le marcate cordonature
ceramiche dei pilastri e delle pareti del
viale di accesso, ottenute da tubi di sca-
rico di argilla commerciale invetriata.
Lo scultore Karl Millard ha eseguito le
balaustre e il cancello dei due ingressi
(ricavati dalla tramoggia di raccolta in
rame dell’acqua piovana e dai grigliati
dei pozzetti di drenaggio) e i supporti
della pergola.
I bambini della scuola primaria hanno
realizzato le foglie di ceramica che,
come trasportate dal vento, sono in-
corporate nel pavimento del viale di
accesso in conglomerato colorato, get-
tato in sito. Il Centro ha aumentato il
numero di gruppi di utenti da quindici
iniziali a circa settanta, divenendo in
Australia un modello di riferimento
per il coinvolgimento della comunità e
la collaborazione artistica alla realizza-
zione dell’edificio. ¶

Note
1. Gregory Burgess, Architecture and the Poetics of
Social Ecology, conferenza in occasione del rice-
vimento della RAIA Golden Medal.

Scheda tecnica
Progetto: Gregory Burgess Pty Ltd
Gruppo di prog.: Gregory Burgess,
Peter Ryan, Simon Harvey,
Deb Fisher, Peter Wiess, Scorcio esterno dei laboratori Nella pagina a fianco:
Anthony Capsalis delle arti umide e vista del portico di ingresso. La balaustra
Cronologia: 1990 del pergolato antistante. è un’opera in ferro dello scultore Karl Millard.

3 4
2

Sezione lungo la spina Legenda: 2. foyer 4. sala ritrovo


di circolazione. 1. portico di ingresso 3. sala esposizioni

37 PROGETTI

Potrebbero piacerti anche