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Con la fine della Seconda guerra mondiale terminava un incubo durato cinque
anni, che costato 50 milioni di morti, di cui 30 milioni solo in Europa. Per la
prima volta nella storia europea, i morti civili superavano quelli militari, a
testimonianza di come la guerra voluta da Hitler avesse assunto un carattere
totale, assoluto, che non distingueva pi la dimensione militare e la sfera
civile, ma coinvolgeva tutti indistintamente nello stesso destino di morte e
violenza. Dal punto di vista morale lesperienza della guerra port due eventi
straordinari : la Shoah e lutilizzo delle bombe atomiche sul Giappone. Il primo
port alluccisione di 6 milioni di ebrei e la distruzione sistematica di un popolo
che per secoli era stato una presenza attiva e importante nella storia, nella
cultura e nella societ europea. La seconda, oltre al dibattito sullopportunit e
lefficacia della guerra nucleare, riguardava anche la legittimit morale delluso
delle armi cos devastanti, incapaci per loro natura di selezionare gli obiettivi e
di rispettare la vita dei civili.
Le questioni politiche
LEuropa aveva definitivamente perduto la sua centralit: la Germania e lItalia
erano letteralmente in ginocchio; la Francia venne umiliata dalloccupazione
tedesca e aveva perso gran parte del suo prestigio e potere politico; la Gran
Bretagna , che fino alla Grande guerra (1914-1918) era stata potenza globale
dominante e che negli anni Trenta conservava ancora il ruolo politico, ora si
avviava a perdere il suo impero. Gli unici che avevano tratto vantaggio erano
gli Stati Uniti e lUnione Sovietica.
Il nuovo ordine mondiale
Nella conferenza di Yalta (febbraio 1945) e Potsdam ( luglio 1945) il presidente
americano prima Roosevelt e poi Truman, il leader sovietico Stalin e il primo
ministro britannico Churchill tracciarono le linee guida del nuovo ordine
mondiale che avrebbero dovuto scongiurare il ripetersi di catastrofi simili. Per
quanto riguarda lEuropa decisero di dividerlo in due zone di influenza:
Tra la fine degli anni quaranta e linizio degli anni cinquanta Stalin per paura di
una nuova guerra, per la contrapposizione ideologica nei confronti degli
Alleati e la paranoia del nemico interno, attu una stretta repressiva. Una
repressione dalla quale non si salvarono neanche i migliaia di contadini
sovietici reduci dai campi di concentramento nazisti che, ritornati in patria,
furono accusati di collaborazionismo con il nemico. Stalin intraprese anche
lindustrializzazione forzata che precedette in modo sistematico.
Piano Marshall
Gli Stati Uniti praticarono una nuova strategia nei confronti dellEuropa, basata
sul diretto coinvolgimento nella ricostruzione del vecchio continente.
Questa nuova strategia testimoniava lacquisita consapevolezza , da parte del
governo di Washington , di dover intraprendere un ruolo di guida globale
commisurato allimportanza politica ed economica. Il Piano Marshall varato
nel 1947 rappresent un incentivo straordinario alla ricostruzione e alla
ripresa economica dellItalia e di tutti i paesi occidentali. Il Piano
Marshall non fu solo una potente leva economica per facilitare e rendere pi
rapida la ripresa europea; fu anche unefficiente arma politica poich ag
come un fattore dissuasione (allontanamento) politica nei confronti dei partiti
socialisti e comunisti che esprimevano posizioni anticapitaliste.
La Germania divisa in due stati