Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Circolo Territoriale di Pioltello (Mi)
SINTESI DI ALCUNI TEMI DA CONSIDERARE AL TAVOLO
DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA
Il parco agricolo deve contenere, a nostro avviso, anche:
− agricoltura biologica con produzione alimentari a filiera corta
- un piccolo bosco con piantumazioni autoctone , da utilizzare anche come
scuola per studenti e cittadini
− recupero delle cascine favorendo attività di agriturismo
Con gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria ed oneri
aggiuntivi riteniamo utile ricordare che vanno realizzate, anche fuori dal comparto:
− scuole e servizi di collegamento alla città, facendo diventare l'Università
non un terminal ma uno snodo per collegare la città al centro ed alla Stazione di Porta
− permeabilità con la città con attraversamenti ciclopedonali della
S.Francesco (almeno 2) in sicurezza
− facilità di collegamenti ciclopedonali tra le varie funzioni dei parchi
che permettano di non far diventare il futuro insediamento un
distaccamento (vedi Malaspina) o peggio un quartiere isolato.
Soluzioni sociali
- la soluzione, anche parziale, del problema P.za Garibaldi
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea Circolo Territoriale di Pioltello (Mi)
Dichiarazione del PRC di Pioltello in merito al progetto
relativo al Parco delle Cascine.
Premesso che le strategie di tutela del territorio legate al contenimento
dell’uso delle aree verdi, al mantenimento delle aree agricole funzionali al recupero della produzione alimentare, il potenziamento dei parchi a tutela della qualità dell’aria, sono visioni pienamente condivise dal PRC a tutti i livelli; eventuali deroghe devono trovare giustificazione in progetti di interesse collettivo ben precisi e motivati.
Soluzioni a quello che continuiamo a chiamare Parco delle Cascine, ben
sapendo che stiamo parlando di un’area abbandonata volutamente dalla proprietà, ne sono state presentate in passato e respinte ai mittenti in quanto prevedevano solo interessi privati.
Quando sul tavolo dell'Amministrazione arrivò una proposta che tendeva a
dare una soluzione che comprendeva anche dei benefici di interesse pubblico, tutta la maggioranza decise di andare a vedere nel merito la proposta, proposta che si rivelò successivamente non fondata e che non ebbe gambe.
La successiva proposta (quella attuale) introdusse argomenti che destarono
una diversa attenzione per la qualità delle funzioni che conteneva; un polo universitario con campi sportivi fruibili anche per la città,oltre alle altre definizioni di parco attrezzato, parco agricolo ecc. note a tutti.
Per puro ricordo riportiamo uno stralcio della nostra dichiarazione del 10/12/2008
“ Con questa predisposizione abbiamo cercato di guardare le novità
che sono apparse in questi ultimi tempi e crediamo che viste in questa ottica vi siano possibilità per inserire sui tavoli proposte (interessanti anche per gli operatori) per affrontare il problema dei quartieri problematici come il Satellite e P.za Garibaldi.
In particolare P.zza Garibaldi, per la contenuta dimensione della popolazione
residente e per un completamento adeguato dell'assetto urbano circostante, ci sembra il primo quartiere a poter essere messo in una trattativa di intervento, per sperimentare soluzioni anche parziali che aiutino la soluzione dei problemi sociali e che ci servano per una analisi di proposte utili alla soluzione degli stessi problemi in quartieri maggiormente popolati (Satellite). La proposta avanzata sul Parco delle Cascine, inoltre, può dare alla città una nuova prospettiva e visibilità, anche per la definitiva sistemazione di un problema aperto da troppi anni , proposta che però non può essere affrontata in modo disgiunto o solamente economico.
Le volumetrie che dovremo concedere saranno, a nostro avviso,
proporzionabili ed accettabili alla quantità di problemi che riusciremo a risolvere, quali: la definizione complessiva di tutta l'area, la dislocazione delle edificazioni e dei servizi alla città (Parco tematico ed Università), servizi che dovranno essere ovviamente non al confine con altre realtà ma fruibili dai cittadini di Pioltello; il collegamento della MM ad un area da dove far partire un servizio di autobus urbani. Il percorso di questa metro ferrovia deve essere rivisto, non deve attraversare il parco, potrebbe costeggiare la Padana e scendere lungo la S. Francesco, con tragitto più corto.”
Abbiamo da subito contribuito, insieme alle altre forze politiche, a cercare di
migliorare la proposta, in tal senso la determinata posizione di chi non è d’accordo con l’impostazione ha favorito il dibattito e contribuito al miglioramento della proposta, così come illustrata nell'ultimo incontro di maggioranza.
L’abbandono della ipotesi di Metropolitana protetta, ad es., modifica
precedente una impostazione mal vista da tutti.
Rimangono ancora perplessità anche importanti che se meglio sancite
possono darci una maggior serenità di decisione; ci riferiamo principalmente al problema sociale di P.za Garibaldi, che deve essere specificato in maniera più chiara. Senza dimenticare che la vera salvaguardia del parco agricolo dipende dalle convenzioni e dalle reali produzioni che sapremo pensare e sviluppare; dare alla città una filiera corta ed ai coltivatori una redditività adeguata sarà la strada più sicura per mantenere per sempre l’area inattaccabile dagli appetiti edificatori futuri.
Altre migliorie vanno apportate come, la permeabilità tra la città ed il parco,
una maggior informazione sui servizi, ed una esplicitazione certa dei costi e di chi paga cosa, per evitare interpretazioni che generano solo diffidenza e non chiarezza. Abbiamo sempre detto che per noi il problema costi e volumetrie veniva dopo la qualità delle funzioni e del beneficio per la città, ma non abbiamo mai detto che non ci interessava.
Quando si raggiunge una intesa rimane sempre il dubbio che si sarebbe
potuto fare meglio ma questo riguarderà sopratutto l’accordo di programma per il quale il tempo di trattativa si aprirà appena l'Università avrà formalizzato una risposta, per quanto riguarda l’accordo politico tale dubbio non può esserci e quindi la risposta deve essere inequivocabile. In caso di risposta negativa da parte dell'Università i nostri ragionamenti sarebbero vanificati e rimarrebbe in nostre mani un area verde comunque da gestire e sistemare.
La nostra decisione quindi è di continuare a proseguire questa trattativa per
concluderla nel miglior modo possibile, in questo senso crediamo opportuno far partire da subito una commissione dei capigruppo che affronti i temi dell'Accordo di Programma raccogliendo tutte le osservazioni portate ai tavoli del confronto e li elabori per presentarli al tavolo tecnico che verrà instaurato. A tale proposito alleghiamo una sintesi dei temi da discutere, come contributo alla commissione che parteciperà all'Accordo di Programma.
Non vi è ancora conoscenza sui tempi di decisione dell'Università e per
questo chiediamo di valutare l'opportunità di dare un parere positivo ma non illimitato; sul come far arrivare questo segnale lasciamo ai conduttori della trattativa la scelta delle modalità più idonee.